I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 16/05/22 A Domenica, 22/05/22
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Daniela: Pollack, pur garantendo sempre una regia professionalmente valida, ha bisogno di un buon soggetto per esprimersi al meglio, non possedendo quella cifra autoriale in grado di trasformare anche la cacca in oro. Non è questo il caso, in quanto il film, nonostante la bella ambientazione e la scelta di un momento storico di particolare interesse, è un melodramma amoroso fiacco, noioso ai limiti del pisolo. Sia Redford, che pure con Pollack ha avuto ottime occasioni, che Olin non convincono. Meglio l'irriconoscibile Milian in un ruolo di fianco.
Herrkinski: Dal regista dei primissimi ed indimenticabili "007", arriva questo sottovalutato action/noir ambientato nella Francia del Sud. Oltre alla bellezza dell'inusuale location, il film registra un Bronson in forma fisica eccellente, ancora giovanile e a livello recitativo meno monolitico che nei suoi classici ruoli da "giustiziere", perlopiù contornato da un gran bel cast (su tutti Mason e Ullman). Il film è teso, arguto, si fa seguire che è un piacere e registra alcune scene d'azione memorabili; assolutamente da riscoprire!
MEMORABILE: L'inseguimento folle tra la polizia e Bronson sulla strada di collina, memorabile!!
Lunedì, 16/05/22 ALLE ORE 17:35 17:35 su Rai Movie
Caesars: Seguito apocrifo del film di Kubrick, nel quale si immagina che il figlio del prode gladiatore segua le orme paterne e guidi gli schiavi verso la libertà. Ovviamente in questo caso le vicende raccontate non c'entrano nulla con la storia ma si tratta di peccato veniale, visto il genere. In talune circostanze sembra quasi uno Zorro trasportato in epoca romana (il protagonista, con elmo che gli nasconde la faccia, si "trasforma" nell'eroe della vicenda). Dignitoso anche se assolutamente ingenuo. Vivace la regia di Corbucci.
Lunedì, 16/05/22 ALLE ORE 19:25 19:25 su Rai Movie
B. Legnani: Più che discreta pellicola con Oliver & Hardy che partono in grande stile: anziché completare la loro degna opera, regalano il ben di Dio ai truffatori. Grande prestazione di Finlayson, che stavolta non è la sfortunata vittima del duo, ma è un tipo losco. Ollio, dopo vari tentativi, riesce ad accendersi il dito...
MEMORABILE: Il meccanismo che fa decollare il mulo.
Lunedì, 16/05/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Movie
Galbo: Film bello e sottovalutato, il primo di Eastwoood dopo l'esperienza italiana con Sergio Leone; la storia del presunto bandito riabilitato e riciclatosi come sceriffo, che usa la legge per la sua vendetta personale consente a Eastwood (sorta di regista "occulto" non ufficiale del film) di trattare uno dei suoi temi preferiti, il rapporto tra legge e giustizia. Il film è ben scritto ed interpretato da un Clint in stato di grazia.
Buiomega71: Mister Interceptor si fa beffe dei bigottismi e del perbenismo della provincia americana. Miscuglio (non sempre riuscito) di commedia, fantasy e un pizzico di horror, con scenografie kitschissime (la piscina con i palloncini, che sembra uscita da un film pop anni 60) e un Jack Nicholson costantemente sopra le righe. Sembra la versione ludica del Delitto del diavolo, con le tre streghette più ingenue dell'intero cinema fantasy. Miller si adegua al lusso patinato hollywoodiano e qualche colpaccio riesce a metterlo a segno. Curioso e, a volte, bizzarro.
MEMORABILE: La vomitosa simil possessione di Veronica Cartwright; Jack Nicholson trasformato in mostro da Rob Bottin; La piscina con lievitazione giuliva.
Pigro: Giovane avvocato porta impavidamente in tribunale una grande compagnia di assicurazioni. Reinterpretazione di Davide e Golia in chiave giudiziaria, quindi retorica e prevedibile, ma realizzata così bene e con tale intelligenza da trasformarsi in una cosa nuova e capace di inchiodare l'attenzione e sollecitare l'emozione. Merito di una sceneggiatura perfetta, di una regia impeccabile e di un cast ad alto livello: tutti bravissimi, soprattutto De Vito e Voight.
Daniela: Da un romanzo di Cronin, in un lungo flashback la storia di un prete cattolico anticonformista per molti anni missionario in Cina: nonostante le iniziali diffidenze e le molte difficoltà, conquisterà l'affetto di quanti lo circondano grazie al buon cuore, unito ad un carattere mite e tollerante verso le credenze altrui. Fra commedia e melodramma, un film dal contenuto edificante illuminato dalla presenza ascetica di Peck, qui molto efficace, a cui fanno corona bravi caratteristi. Il ritmo pacato ben si accorda con i contenuti, la confezione è accurata, i dialoghi scritti da Mankiewicz gustosi.
MEMORABILE: Assistendo al colloquio fra padre Franco (Peck) ed il vescovo pomposo (Price), l'altezzosa madre superiora si rende conto di chi è più vicino a Dio
Siska80: Mix perfetto di guerra e dramma, merita un plauso per costumi, scenografie, cast e musiche. Poco importa se alcune sequenze sono evidentemente ispirate ad altre pellicole (il ballo sotto la pioggia dei due interpreti principali già visto ne Le pagine della nostra vita, la protezione ricevuta dal protagonista da parte di un pezzo grosso sulla scia de Le ali della libertà) perché la trama gira intorno alla lotta per la sopravvivenza di un uomo e una donna separati dal nazismo e il suo punto di forza sta nel finale amaro difficile da accettare ma tuttavia comprensibile. Toccante.
MEMORABILE: L'arresto; L'estorsione di denaro.
Lunedì, 16/05/22 ALLE ORE 21:40 21:40 su Mediaset Extra
Vito: Diego Marra, vicequestore della Digos, con l'aiuto della sua squadra indaga su alcuni omicidi politici rivendicati da una nuova formazione delle Brigate Rosse. Fantasmi. Una vera e propria storia di fantasmi diretta al solito magnificamente dal grande Michele Soavi; fantasmi e ombre provenienti da un passato lontano ma mai dimenticato della storia d'Italia, che tornano a uccidere con la stessa ferocia e determinazione. Bravi Bova, Bruschetta, Fassari e tra i brigatisti lascia il segno l'interpretazione glaciale di Ravello. Una fiction da riscoprire.
MEMORABILE: I brigatisti catturati che si dichiarano prigionieri politici come negli anni di piombo.
Martedì, 17/05/22 ALLE ORE 00:30 00:30 su Cine 34
Herrkinski: Discreto film di Salvatores, sempre a suo agio nell'ambientare le sue storie in posti esotici e/o turistici (stavolta siamo a Ibiza). La storia non offre spunti particolarmente originali, se non i vari salti temporali già visti in pellicole estere di ben altra fattura, anche se bisogna ammettere che il regista se non altro cerca sempre di offrire un tipo di cinema che in Italia è ancora abbastanza inedito. Abatantuono e Rubini ce la mettono tutta, come sempre, la Stella è incompetente come sempre, Ugo Conti non manca neanche stavolta... Deja vu?
Martedì, 17/05/22 ALLE ORE 02:20 02:20 su Rai Premium
Markus: Una signora tedesca divorziata va in vacanza con sua mamma in Scozia, ma una volta arrivata decide di proseguire il soggiorno in solitaria. Troverà due uomini lumaconi... Amori, rancori, una punta di amaro che non guasta mai e qualche farfallina allo stomaco per una cinquantenne (Kracht) mostrata con naturalezza in questo tv-movie di poche pretese, che alla puerilità del soggetto compensa con un buon ritmo narrativo e un taglio del film al femminile. Le lacrime stavolta scendono su un volto raggrinzito e in là con gli anni, ma ci sta bene così.
Martedì, 17/05/22 ALLE ORE 02:35 02:35 su Cine 34
Tarabas: Donna apparentemente realizzata riscopre l'eros quando il marito la prende a cinghiate. Lo spettatore idealizza nella Brigliadori la regista e gli sceneggiatori, ai quali riserverebbe volentieri lo stesso trattamento. Trama insulsa, personaggi sottozero, dialoghi devastanti. Per questo film la Brigliadori perse la conduzione dello Zecchino d'Oro. Una prece.
Daniela: In un paesino pugliese, quatto uomini progettano il furto della preziosa statuetta della patrona locale. Sembra un colpo facile, ma hanno fatto i conti senza gli osti, ossia gli abitanti decisi a difendere a mano armata la loro santa... Quasi una versione cattiva del film di Mazzacurati, un noir a basso costo di bella e spettrale ambientazione, non del tutto riuscito a livello di scrittura e con un cast disomogeneo nelle prestazioni, ma anche originale, non sentimental-ombellicale, coraggioso per la mancanza di qualsiasi catarsi conciliatoria. .
Martedì, 17/05/22 ALLE ORE 04:05 04:05 su Cine 34
B. Legnani: Scombinato ma tre volte commovente, perché del tempo che fu, perché di un'ingenuità disarmante (incongruenze temporali, comportamenti illogici, incredibili "deus ex machina"...) e perché lo vidi al cinema dell'oratorio quando avevo 10 anni. Mediocre peplum, con Kirk Morris pesce lesso. Perfetto Serato, troiesca la Gallotti, non priva di fascino Ombretta Colli, nella quale era all'epoca difficile vedere la futura Presidente della Provincia di Milano.
MEMORABILE: Le fintissime stalattiti e stalagmiti...
Martedì, 17/05/22 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Daniela: Nei panni succinti del protagonista, Mature è un poco bolso ed ingessato ma comunque dignitoso, proprio come il film che, se non vanta particolari pregi dal punto di vista spettacolare, ha almeno il merito di presentare in maniera equanime la figura del condottiero cartaginese e di raccontarne per sommi capi e imprese nella seconda guerra punica in maniera sostanzialmente fedele, a parte la sotto-trama amorosa farlocca ma quasi inevitabile in produzioni di questo tipo. Nel resto del cast, anche i futuri Bud Spencer e Terence Hill con i loro veri nomi e non ancora appaiati.
Martedì, 17/05/22 ALLE ORE 08:00 08:00 su Cine 34
B. Legnani: Malriuscita commedia che ondeggia costantemente fra la buffoneria e la banalità, resa guardabile (ma a stento) da un funambolico Montesano, destinato, alla fin fine, ad affondare insieme al film. Troppe cose non funzionano, a partire da una lentezza denunciata già dalle prime situazioni, interminabili, che il film presenta. Vien da pensare che a riprese finite si fossero accorti che avevano solo 60’ buoni per il montaggio, per allungare i quali hanno usato materiale inizialmente destinato allo scarto. Tranquillamente evitabile.
Martedì, 17/05/22 ALLE ORE 12:20 12:20 su Rai Movie
Homesick: Rivisitazione semiparodistica di Zorro, condotta secondo gli schemi del western all’italiana. Il nordico Ardisson, poco credibile nel ritrarre un personaggio latino, si sdoppia tra uno Zorro che alterna fioretto, pistola e frusta, e un Don Diego che parla con ridicolo accento iberico. Superflua la Benussi. Meglio la serie Tv degli anni Novanta: il che è tutto dire...
Il Gobbo: Dopo una rocambolesca e sanguinosa fuga il latitante Abel Davos riesce a rientrare a Parigi, ma gli amici di un tempo gli voltano le spalle... Primo film di Sautet (in realtà il secondo, ma l'esordio fu disconosciuto), un asciutto e sobrio polar scritto da Jose Giovanni: un nome, una garanzia. Come sempre in Giovanni più che l'azione (che non manca) ciò che rileva sono i conflitti morali, e i temi dell'amicizia e dela lealtà. Ventura enorme come sempre, affiancato da un giovane e già brillante Bebel, che di lì a pochissimo entrerà nel mito.
Martedì, 17/05/22 ALLE ORE 16:05 16:05 su Rai Movie
Galbo: Storia basata su una vendetta a carico di un testimone in un western di produzione italica. Benchè realizzato con una certa perizia tecnica (alcune sequenze d'azione sono decisamente pregevoli), è abbastanza evidente una "penuria" di budget che giustifica un impianto povero e che si nota anche nella scelta di un cast alquanto "raffazzonato", con attori ben poco espressivi. Mediocre.
Martedì, 17/05/22 ALLE ORE 19:20 19:20 su Rai Movie
Pigro: Pur non essendo malaccio, grazie alla presenza dei due comici (qui forzatamente sguatteri in un albergo montano dove alloggia un musicista in carenza d’ispirazione), il film non è certo memorabile. La sceneggiatura è sbilanciata tra gag (poche carine) e altri segmenti narrativi o - peggio - coreografici, mentre tutto il focus sembra essere l’esotismo svizzero (dove i due si recano a vendere trappole per topi), con annessi costumi, in una confusione che denota una scarsa creatività (un gorilla tra le Alpi?). Trascurabile.
Martedì, 17/05/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Markus: La pellicola regge sostanzialmente per la presenza di un incontenibile Sordi in grande forma ma che forse, senza saperlo, spara le sue ultime cartucce prima del declino artistico. La regia di Corbucci è evidentemente inflazionata da Sordi, che deduco abbia forzato alcuni passaggi. L'ambientazione indiana è divertente anche se fine a se stessa e visibilmente infarcita di luoghi comuni propri del cinema popolare. Film visto la prima volta durante una vacanza romana con i miei genitori nel dicembre 1985.
Saintgifts: Glenn Ford di nuovo a difendere pecore e pastori. Leggermente imbolsito ma ancora in forma, rispetto a La legge del più forte di dieci anni prima; si spaccia per Pastore, ma di anime piuttosto che di pecore, anche se con un passato di pistolero e un presente dove non disdegna di ammazzare qualche cattivo. In mezzo a una pletora di vecchie glorie spicca la graziosa Barbara Hershey nei panni di un'indiana che si affeziona a Ford e scopre che il sesso le piace dopo essere stata violentata (messaggio ambiguo, mi ricorda la giovane figlia della Ciociara).
Galbo: L’invadenza dei social nella vita quotidiana e i guru delle nuove tecnologie sono l’argomento di un film giunto fuori tempo massimo e realizzato in modo largamente insoddisfacente. Su temi per i quali sarebbe necessaria una profonda riflessione, il film rimane in superficie raccontando una storia banale, prevedibile e con personaggi di scarso spessore. I due protagonisti (a partire da un Tom Hanks troppo buonista) sono bravi ma non adatti al ruolo.
Rambo90: Gradevole commedia dallo spunto assai simile al precedente Mr. Hobbs va in vacanza (dello stesso regista); anche qui infatti il protagonista si trova a raccontare tre disavventure legate al suo rapporto con la figlia maggiore. Il ritmo non è velocissimo e ogni tanto ci si annoia un po', ma nel complesso il film diverte anche grazie all'impeccabile prestazione di James Stewart, ormai a suo agio nel ruolo di genitore apprensivo. Forse qualche sequenza canora in meno avrebbe giovato.
Martedì, 17/05/22 ALLE ORE 21:20 21:20 su Canale 5
Digital: Le ragazze di Wall Street sono lap dancer ladre che raggranellano soldi dilapidando i conti correnti di facoltosi uomini d’affari. Film double face: a una prima parte ben ritmata e ricca di situazioni divertenti ne segue una seconda nella quale si precipita sempre più nel drammatico e, pur mantenendo una certa qual dose di ironia, viene meno quella spinta dinamica che aveva contraddistinto l’inizio. Una pellicola discontinua che presenta più ombre che luci e che, una volta portata a termine, si dimenticherà in fretta (natiche della Lopez escluse).
Nando: Romanzata vicenda biblica che vede protagonista Bale nei panni di un intenso Mosè. Grandiose ricostruzioni da autentico blockbuster mondiale e scene di massa impressionanti. Probabilmente troppo stereotipati i personaggi a cominciare dal cattivo faraone interpretato da Edgerton. Coinvolgenti la piaghe d'Egitto nella ricostruzione scenografica ed emotiva.
Martedì, 17/05/22 ALLE ORE 23:00 23:00 su Rai Movie
Buiomega71: Immerso in una natura glaciale e arida che ricorda gli Appalachi boormaniani, permeato di un'umanità imbruttita ridotta quasi allo stato brado dove le donne picchiano a sangue, di una ragazzina risoluta e coriacea in mezzo a un pezzo di America ruvida e degradata. A volte ricorda certo cinema dei Coen e dei Dardenne; la Granik getta uno sguardo realistico, quasi documentaristico, su volti scavati, boschi raggelanti, bestiame e spelonche squalidissime. Ma nonostante la regia aspra e l'atmosfera di desolazione, pare tutto un po' troppo stucchevole. Lascia l'amaro in bocca il finale buonista.
MEMORABILE: La festa di compleanno con canzoni countrycheggianti; Il pestaggio femminile di Ree nel garage; Ree che insegna ai fratellini a sparare col fucile.
Martedì, 17/05/22 ALLE ORE 23:05 23:05 su Cine 34
Giùan: Ci son film che vivono di vita propria, teoricamente non avrebbero capo né coda e invece ecco i frame impazziti sprigionarsi dalla pellicola come splendidi zombi accellerati: ne è un fulgido esempio questo remake totoesco del cupo film di Aldrich. Il vecchio Principe al tamonto in un Alessi's movie, senza nessuno dei suoi fidi al fianco (se non il grande De Vico), poteva rischiare il tracollo e invece no: si butta delirante dentro ogni scena e ghigna, folleggia, strabuzza gli occhi, pasteggia marijuana. Qualche pausa di troppo ma è un Totò trip ragazzi!
MEMORABILE: "...Questa è carne di vitella"; tutti gli ammazzamenti; gli applique di carne umana; la "sabbiatura" di Pietro De Vico; Totò che canta "Non ho l'età".
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 00:50 00:50 su Rete 4
Didda23: Marito viene trovato morto e i sospetti ricadono immediatamente sulla moglie; ma non è tutto come sembra... Mediocre thriller tv penalizzato da una patina eccessivamente televisiva e una regia poco grintosa nelle scene madri. La sceneggiatura si eleva un minimo dal genere, soprattutto per riuscire a intrattenere senza troppo sforzo (complice pure la durata). Parte conclusiva che appaga con colpo di scena non del tutto prevedibile. Condivide praticamente quasi l'intero cast con il coevo Una tata pericolosa (pure la sceneggiatrice è la stessa).
MEMORABILE: La statuetta a forma di gufo; Il detective Malone; La pazzia del marito dell'amica avvocato.
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 01:15 01:15 su Cine 34
Markus: Storia autobiografica di Stefano Calvagna, che per l'occasione decide di far scrivere la sceneggiatura da altri nel tentativo di estraniarsi dalle sue vicende di cronaca. Un film difficile, in quanto girato realmente durante gli arresti domiciliari del regista/attore con i consueti... pochi soldi a disposizione. Limiti maggiori dell'opera, evidentemente da usufruire conoscendo bene il cinema di Calvagna, sono l'abuso di flashback e l'eccessiva enfasi concessa al proprio ego. Resta un film incompiuto per la poca consistenza del racconto.
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 02:55 02:55 su Rete 4
Giùan: La saga di Antoine Doinel batte 4(00) colpi con il suo capitolo più controverso, beccheggiando tra bozzettismo quasi alla Pagnol (la vita e i personaggi del quartiere, del condominio) e l'amaro disincanto claustrofobico che può essere racchiuso nel titolo originale (Domicilio coniugale). L'amore ontologico per il cinema, espresso apertamente ma senza esibizionismi (valga per tutte l'apparizione del sosia di Tati), spesso salva capre e cavoli di una pellicola volutamente frammentaria dal ritmo screwball, scissa come Antoine tra inquadramento e non conciliazione. Assolutorio?
MEMORABILE: Il losco figuro che fa andirivieni nell'atrio condominiale e che poi si scoprirà essere attore tv; Silvana la vicina cantante lirica; Il russo.
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 02:55 02:55 su Rai 2
Kozincev: Prodotto televisivo dalla trama scontata, sul solito filone del tradimento, con annesso stalkeraggio. Nella prima parte un po' di curiosità pruriginosa la suscita, pur essendo tutto chiaro fin dal principio. I personaggi sono piuttosto scialbi: la Butler ha un viso bello e abbastanza espressivo, ma non riesce a dar consistenza alla moglie tormentata e debole, che cede alla sensualità salvo poi pentirsi. Rosner invece si limita a mettere in mostra solo il fisico scolpito. Non ci viene data neanche la soddisfazione di uno scontro tra la donna fedifraga e l'ingenuo marito. Pessimo.
Zampanò: L'Istria è titina, parte l'esodo degli italiani. Ma l'operaio Berto decide di restare a Pola, salvo immediato disincanto. Il film, surrettiziamente politico, ruota sul rimorso. L'errore fatale del "noi credevamo" che pregiudica scelte future. Tosi e la marziale Dowling sono affiatati e ben descritti in poche mosse sono i personaggi ancillari (la moglie, il prete). Davvero dolente perché asciutta e non grottesca è la messa in scena del lager rieducativo. La festa slava e gli ottoni anticipano di 50 anni l'orchestrina pazza di Bregovic in Underground.
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
B. Legnani: Imbarazzante prodotto di un Maestro, chiamato da Ponti per un registro che non è il suo. Ne esce un film decorativamente sontuoso, ma narrativamente tedioso, sfilacciato, lento, per di più con situazioni che causano riso non voluto, come quando si vedono gli uomini che interpretano le streghe e la Loren, in veste di popolana, ripresa in primissimi piani che mostrano il perfetto trucco di ciglia e sopracciglia... Sharif accettabile, cast secondario che neppure si nota, ad eccezione di un buffo Renato Pinciroli. Stroncato con grazia da Mereghetti e da Morandini (film "per ragazzi"!).
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 06:15 06:15 su Cine 34
Paulaster: Salvatores e il suo modo tipico di raffigurare la fuga come sinonimo di libertà (o di sopravvivenza); stavolta il paese ospitante è il Messico, mèta meno affascinante turisticamente, appesantisce coi suoi scorci pietrosi o deserticamente brulli. Per la storia in sé, l'inizio è notevole per la piega da thriller, poi si adagia con le scorribande dei tre, mentre il finale ripiega sul film all'italiana. Abatantuono stranito con humor, Carpentieri dagli sguardi di fuoco, Bisio poco espressivo, la Golino si fa apprezzare per i modi poco ortodossi.
Il Gobbo: Commedia firmata da due pilastri dell'umorismo italiano (coadiuvati da Girolami - accreditato come "direttore tecnico" ma probabilmente regista a tutti gli effetti). Ottimi i sogni di Campanini, orchestrati in stile-rivista, bravissimo Viarisio come sempre, ritmo discreto, qualche ingenuità. Nel complesso niente male. La Loren compare sia come indossatrice di abito da sposa che come odalisca.
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 08:40 08:40 su Rai Movie
B. Legnani: Va avanti a corrente alternata - talora un po' stentatamente - per una buona metà, poi, quando diventa un film di Sordi, la pellicola cresce e diverte, fino al rosario finale, una sorta di "summa", con tutti (o quasi) i personaggi e i loro difetti. Ennesima dimostrazione della grandezza dell'Alberto nazionale, personificazione dell'italiano medio (quasi da antologìa il dialogo con Ciccio Barbi, stavolta sacerdote). Prima che Sordi s'impossessi del film, la sensazione è quella di attori ben migliori della vicenda da loro interpretata.
Paulaster: Ferrara si traveste da Cimino e crea l’ambientazione bluastra notturna per farci precipitare nelle lotte criminali. La violenza si sposa con il pathos: tutto può succedere, specie nel lento finale. Troppa cura formale nel caricare i personaggi dei neri, nell’abbozzo buonista, nei rapporti d’affari che portano solo a omicidi, nella polizia sbeffeggiata anche ai funerali. Walken adorabile nei suoi balletti e nella freddezza al contempo.
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 14:00 14:00 su Rai Movie
Il Gobbo: Western femminile confezionato su misura per la bella Martinelli, rapinatrice e giocatrice di poker, con i suoi completini fetish e i cigarillos. La Wertmuller entra in corsa, fa fuori Woods geloso della protagonista e riorganizza il film su un lungo flashback da romanzo d'appendice (come fa dire autoironicamente a Montefiori in una battuta) per poi virare decisamente sul fumettistico nell'ultima parte. Poteva esser meglio, ma non è da buttare. Guerrini compare in quota C.s.c., la Elsa canta un motivetto stile Claudine Longet.
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 15:50 15:50 su Rai Movie
B. Legnani: L'idea di base (non so se fosse davvero originale) non è male, ma la sceneggiatura la rovina in maniera decisiva, con alcune assurdità e momenti di involontario ridicolo, fino al finale che rappresenta un "coup de théatre" assolutamente ingiustificato, a meno che non lo si motivi con il nome (Django) del protagonista... Filmettino, insomma, ma con grandi facce (Hill, Montefiori, Frank, la Simon, Scratuglia, qui quanto mai visibile), divertenti zoom leoniani, buona fotografia, splendide voci al doppiaggio, lunghi momenti sul Treja, la cui cascata principale, curiosamente, non è mai inquadrata.
MEMORABILE: "Soltanto un boia può sopravvivere a questo veleno!"
Daniela: Negli anni 30 una giovane donna lascia famiglia e fidanzato per diventare suora missionaria in Africa. Carattere fiero ed indipendente, già dal noviziato trova molta difficoltà ad adattarsi alle rigide norme monastiche... Meno banalmente edificante di quel che si potrebbe immaginare, considerato soprattutto l'epilogo, un film dalla struttura complessa che soffre di un ritmo altalenante e di troppi stereotipi nella parte ambientata in Congo, ma contiene buone pagine ed evita facili derive sentimentali. Bella confezione e buona prova del cast con Hepburn intensa in un ruolo difficile.
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 16:50 16:50 su Rete 4
Berto88fi: Allegro road-movie tipico del periodo; protagonista, più che Reynolds, è la Pontiac Trans Am che guida, in corsa con un camion carico di birra da trasportare per due ricchi texani. C'è pure la storiella d'amore con la Field, ma il personaggio più divertente è senz'altro lo sceriffo "Mastino" interpretato da Gleason. Lunghi inseguimenti, sgommate e salti, accompagnati da musica country per quasi tutta la durata del film; per amanti del genere.
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 17:35 17:35 su Rai Movie
Alex1988: Divertente commedia western firmata Mario Caiano, interpretata insolitamente da Enrico Maria Salerno ovviamente a suo agio nel ruolo, coadiuvato da Anthony Steffen. Ricco il cast, che vede presenti molte facce del western italiano, da Josè Bodalo ad Aldo Sambrell e Mark Damon. Sotto certi aspetti sembra una copia de Il buono, il brutto e il cattivo ai tempi della rivoluzione messicana, ma le varie situazioni da commedia fanno capire la piega che stava prendendo il western italiano, che culminerà due anni dopo con Trinità.
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 19:25 19:25 su Rai Movie
B. Legnani: Lungometraggio molto buono del duo, superiore alla media, con alcune cose da antologìa, specialmente i "double take" di Ollio: il film ne è quasi un’esaltazione. Grandi presenze di Finlayson e di Billy Gilbert. Il meccanismo iterativo delle scale ricorda quello della comica premio Oscar in cui è lo stesso Gilbert a ricevere dai due La scatola musicale.
MEMORABILE: Ollio che, equivocando, crede che Stanlio sia privo di una gamba.
Galbo: L'America rurale della frontiera tra Messico e Texas, ancorata all'amore per la terra e alle tradizioni, fa da sfondo ad una pellicola diretta e interpretata da Robert Duvall. Realizzata con un budget verosimilmente limitato, il film ha un’ evidente impronta televisiva: la sceneggiatura e i dialoghi sono piuttosto basici ma può contare su belle location e su una buona prova degli attori, a partire dal vecchio protagonista (cowboy disilluso che cerca di riunire la famiglia), in parte vanificata dal pessimo doppiaggio italiano.
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su 20 Mediaset
Gestarsh99: Riposti in archivio i suoi cosmo-visitatori minuti e pacifici, Spielberg passa a rimpastare gli invasori più crudeli dell'intera sci-fi anni '50, cedendo alle blandizie calamitose dei disaster alla Emmerich. Come da tradizione autoriale, i dialoghi sono intrisi di piagnucolanti zuccherosità melodrammatiche e le psicologie dei tre protagonisti, quando non seguono il tabellino dei topoi, sventolano abulicamente nella direzione in cui soffia il vento, animando quadrettini familiari retorici e poco pertinenti. A far da braccioli restan la furba suspense e i subcoscienti allacci a Schindler's list.
MEMORABILE: Gli accenni a Schindler's List: gli sfollati fermi davanti a un passaggio a livello; La pioggia di indumenti; "questa non è una una guerra, è uno sterminio".
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Mutaforme: Simpatica commedia che vede protagonista una coppia in questo caso brillante: Enrico Brignano e Ambra Angiolini. I due riescono a sostenere da soli una sceneggiatura buona ma un po' troppo ripetitiva senza scadere nella becera volgarità di certe commedie italiane. Trascurabile il contorno. Rilassante.
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 21:20 21:20 su Rai 4
Anthonyvm: Ibrido fra I guerrieri della notte e La notte del giudizio in salsa post-apocalittica, valido per chi cerca un'ora e mezza di svago fra sparatorie sanguinose, brividi mainstream e un po' di ordinaria tensione. Nonostante si cerchi di vivacizzare un plot standard con un paio di trovate divertenti e di svolte curiose (la bella famiglia di cannibali, la banda di bambini accoltellatori), i personaggi non destano il minimo interesse (particolarmente noiosi i protagonisti) e il finale anti-cinico avrebbe funzionato meglio con un po' di humour in più. Comunque vedibile. Notevole la Mizuno.
MEMORABILE: L'effeminato con gorillone appresso che cita Arancia meccanica e Occhi senza volto; Roulette russa fra coniugi; La battaglia fra bande e casalinghi.
Caesars: Oramai entrato, giustamente, nella storia del cinema parodistico, è una commedia surreale vedendo la quale non si può far a meno di ridere. Vengono smitizzati tutti i generi cinematografici (si parte da Lo squalo per arrivare, ovviamente, ai vari "Airport" passando da La febbre del sabato sera), cosa che in futuro verrà ripresa più volte senza raggiungere la qualità di questa pellicola. Ottimi tutti gli interpreti. Forse è proprio il protagonista l'elemento più debole della catena, tra i quali si segnalano Leslie Nielsen e Lloyd Bridges.
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 22:55 22:55 su Cine 34
Mco: Prerogativa quasi assoluta della seconda serata di Rete 4, questo film a episodi riunisce tre grandi nomi del cinema italiano: Villaggio nel primo episodio (il più debole e forzato sulle solite gags derivative), Manfredi nel secondo (carino ma poco di più) e Sordi nel terzo e più famoso. In quest'ultimo, infatti, gran parte del merito della buona riuscita va alla Sandrelli, maliarda e provocante come non mai e che si offre scalza al prete nell'ascensore stretto stretto. Lo rivedo sempre con sommo gusto.
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 23:00 23:00 su Cielo
Caesars: Larraz è regista che gode di un certo grado si apprezzamento per alcune pellicole, ma questa spero e credo che non rientri nel novero di quelle migliori da lui dirette. Il lavoro è di una pochezza disarmante, con una trama che definire esile è un eufemismo e con prove attoriali di ben poca consistenza. Purtroppo anche la bellezza delle attrici (Gemser in primis) non riesce a risollevate le sorti della pellicola, che ha ben poco da offrire agli spettatori.
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 23:00 23:00 su Rai 4
Galbo: Non sempre comprensibile in quanto si svolge su piani spaziali e temporali differenti, Franklyn è tuttavia un film affascinante visivamente (splendidamente realizzata la parte della città di mezzo, scenograficamente debitrice a Blade Runner) e di un certo spessore contettuale in quanto affronta problemi importanti quali la violenza delle aree urbane, il fanatismo religioso, la depressione e il suicidio. Molto buona la prova del cast.
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 23:05 23:05 su Rai Movie
Galbo: Un ladro spiantato e un emarginato che si crede un capo indiano si incontrano sui tetti di una città pugliese. Sergio Rubini realizza un buon film, atipico nel panorama cinematografico italiano. Funziona la sceneggiatura che si focalizza su due perdenti in cerca di riscatto e di reciproca solidarietà (le altre figure sono marginali ma riflettono la cattiveria che spesso circonda gli ultimi), e la regia che valorizza un ambiente apparentemente angusto che funge da cornice ideale per la storia. A “commento” della vicenda una buona colonna sonora.
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 23:10 23:10 su Twenty Seven
Markus: Operazione nostalgia per un film che sin dal titolo vuol riprendere - in chiave attuale - le vicende trash dei bagnini più sexy del mondo che resero celebre l'omonima serie tv Anni '90. Dal telefilm prende lo spunto soprattutto nella prima parte con le classiche vicende da spiaggia e le gare per poter entrare nel team, mentre la seconda (lunga e fiacca) vira verso un improbabile spionistico con i nostri bagnini che s'improvvisano agenti di polizia... in costume da bagno. Una minor durata e una miglior scrittura avrebbe dato più slancio.
Mco: Senza se e senza ma, un gran bel film. Di Caprio mostra davvero di essere un attore poliedrico e meno attaccato al concetto di bello senz'anima in un contesto da guerra fredda con volti che mettono la pelle d'oca. Ritmo serrato, violenza (le povere mani...) e paesaggi che ben si confanno allo scopo. Scott non lo si scopre ora, Leo forse un pochino sì. Crowe è leggermente fuori forma fisica...
Mercoledì, 18/05/22 ALLE ORE 23:35 23:35 su NOVE TV
Stefania: Diciamo subito che il titolo italiano è la cosa peggiore del film. Che, comunque, è brutto. Una commedia rosa, anche se di cassetta, ha qualche pregio se riesce a farti simpatizzare, anche superficialmente, con i protagonisti: qui non si può, perché Ike e Maggie parlano e si comportano con una stupidità irritante. L'ambientazione nel paesotto è sgradevolmente finta, sono finti i litigi, le lacrime, e la felicità finale. In confronto, Pretty Woman era di una genuinità commovente. E poi, Gere non è un po' stagionato per queste storielle rosa?
Deepred89: Di chiara ascendenza depalmiana, un thriller spagnolo sensuale ed elettrizzante, virtuoso nella forma e tortuoso nei contenuti, che prima seduce con spunti ammalianti, stranianti e apparentemente sconnessi e poi lentamente scopre le carte, senza aggiungere molto alle premesse ma irradiandole con colpi di scena che ne disvelano, con classe, i nessi nascosti e le zone d'ombra. Confezione di assoluta serie A, musiche hermanniane, Bardem un po' sopra le righe, perfetta la Abril. Ingiustamente sottovalutato, forse a causa del titolo fuorviante.
Fauno: Buon film che non lascia nulla al caso, con tanto di tormentone musicale che farà registi proseliti negli anni successivi. Brava, come sempre, la Baker, fantastica la sua calzamaglia verde erba come anche la villa presa in affitto a Nizza. La sorpresa non manca anche se da Hilton ci si può aspettare di tutto. Sorel non si smentisce mai nel ruolo di ambiguo e torbido anche se bello, al di sopra della sufficienza Pistilli e la Stewart. Il brivido non manca.
MEMORABILE: La scena in discoteca con Hilton che fa il truccatore. Ci si può chiedere se Hilton sia lì davvero per caso, risposta positiva se si segue bene il film.
Giovedì, 19/05/22 ALLE ORE 06:30 06:30 su Cine 34
Gestarsh99: Il regista friulano toglie corrente alla sua anima civile per "abbandonarsi" ad un più leggero hostage-movie poliziesco a base di macchinazioni CIA, vendette estorsive trasversali e tentati incidenti diplomatici. Non c'è una vera spallata ideologica contro i servizi segreti statunitensi ma solo un impasto di accenni politico-spionistici puramente "generici". Il cast mantiene un profilo onorevole, pur restando sottoutilizzati sia la Cardinale - francamente inadatta al ruolo di attricetta cornificatrice - che il televisivissimo Forsythe, ambasciatore USA caratterizzabile in maniera più nodale.
MEMORABILE: La scoperta dello scambio di persona; Claudia Cardinale che fa urinare in un vaso da fiori il suo amante ammanettato...
Stefania: Angela vive imprigionata da disturbi ossessivi-compulsivi ed è insensatamente innamorata di un insegnante di musica che conosce solo di vista e che si guarda bene dall'avvicinare. Un caso difficile, ma dove la psicanalisi fallisce forse il destino può dare una mano... Certi passaggi narrativi sono un po' forzati, troppo studiati alcuni dialoghi, però il film ha il merito di affrontare i temi della nevrosi e dell'incomunicabilità senza pesantezze o tinte fosche, anzi con equilibrio, leggerezza, persino un po' di soave ironia!
MEMORABILE: Il cammeo di Gerard Depardieu come innamorato immaginario di una paziente della clinica.
Caesars: Allen ritorna, momentaneamente, a girare a New York e ci ripropone un film per lui tipico: commedia ben sceneggiata, molto dialogata e con bravissimi attori. Particolarmente azzeccata si rivela la scelta di Larry David per impersonare il suo alter ego, ma anche la coprotagonista Evan Rachel Wood è perfetta nella parte di ragazza svampita. Sicuramente non c'è molto di nuovo in questo lavoro, ma chi apprezza i vecchi film del regista troverà pane per i suoi denti. A mio parere più convincente la prima parte rispetto alla seconda. ***
Herrkinski: Titolo italiano per una volta più adatto dell'originale, dato che Ripley (una Weaver se possibile ancora più brava del solito) torna come clone umano dalla forza quintuplicata e i cromosomi alieni. A parte questa variante (pur pretestuosa) la trama offre ben poche novità; risulta una sorta di versione riveduta e corretta del terzo capitolo con molta più azione, migliori SPFX e un'eccellente fotografia d'atmosfera che ben rende il clima cyberpunk del film. Personaggi stereotipati, montaggio vagamente emicranico, déjà vu a ogni piè sospinto ma senza dubbio sa intrattenere. Buono.
Giovedì, 19/05/22 ALLE ORE 14:15 14:15 su Rai Movie
Giùan: M'è parso l'ennesimo paradigma d'un cinema italiano che vorrebbe ma non può, potrebbe ma non sa, questione ancor più aperta sul versante commedia, dove si fu maestri. Così Pif mescola con innegabile delicatezza le carte Allen, Moretti, Verdone, aggiornando il gusto delle strisce Peanuts a tematiche brucianti, che sarebbe stato arduo declinar con maggior gusto e misura. La patina ombelicale però risulta troppo preponderante (la "devastante" cornice della love story con la Capotondi) mentre, dopo Il divo, ogni tormentone andreottiano pare a dir poco svilito.
MEMORABILE: Il destrorso e sciovinista direttore omosex dell'emittente locale.
Buiomega71: La quint'essenza del cinema action settantiano e sunto memorabile del piccolo drago. Clouse, da par suo, non lesina crudeli flashback, scenografie degne di un Ken Russell in micro, marchingegni da tortura che manco Gwendoline, combattimenti feroci e violenti (su tutti quelli contro Bob Wall e Bolo Yeung) e un finale simil western peckinpahniano con rivolta annessa e arrivo degli elicotteri. Grandi prove atletiche di Lee che stende come birilli le guardie cerebrolese e ormai nel mito l'uso dei nunchaku. Forse un po' datato, ma sempre estatico.
MEMORABILE: La ragazza americana prigioniera strafatta come una scimmia; Jim Kelly mena i poliziotti razzisti; Il finale con le pareti a specchio; Anna Capri.
Giovedì, 19/05/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Movie
Xamini: Bel film di un bravo regista. Un bel concetto di tensione, miscelato a un gusto per l'asciutto, per il dribbling alle facilonerie da film americano; gli scontri sono l'emblema del film: duri, drammatici ma non appesantiti. Emily Blunt presta bene il suo volto all'impresa ma è Benicio del Toro a infondere il carisma necessario a far levitare il suo personaggio sopra gli altri.
MEMORABILE: Il modo in cui è girata la scena della coda post dogana.
Giovedì, 19/05/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Italia 2
Daniela: Un regista semi-sconosciuto, un budget limitato, un attore protagonista noto soprattutto per essere il sosia di Tom Hardy, effetti speciali minimali: il risultato è uno dei film di fantascienza prossima ventura più intriganti degli ultimi tempi, una originale variazione action-revenge sul tema dell'intelligenza artificiale girata senza fronzoli, ben interpretata e soprattutto ben scritta (l'autore della sceneggiatura è lo stesso Whannell) che tiene col fiato sospeso per tutta la sua durata per culminare in un epilogo congruente, niente affatto scontato, destinato a restare impresso a lungo.
Giovedì, 19/05/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su 20 Mediaset
Cotola: Simpatica, gradevole e divertente avventura fantastica che punta molto sulla figura del drago ed ottiene risultati soddisfacenti. La pellicola riesce, infatti, ad intrattenere piacevolmente sia i grandi che i piccini (soprattutto loro). Buoni gli effetti speciali. Ideale per una serata scacciapensieri in famiglia.
Caesars: Se siete in cerca di almeno un elemento di originalità potete tranquillamente stare lontani da questa pellicola in cui tutto è già stato visto, fatto anche meglio, in decine di altri prodotti. Lei giovane ballerina classica lascia la città dove viveva con la mamma defunta e raggiunge Chicago. Qui frequenta la scuola dove conosce un ballerino di hip hop di colore. L'amore tra i due ridarà gioia di vivere alla protagonista. Niente che possa entusiasmare, a cominciare dalla recitazione degli attori e proseguendo con una regia piatta. Dimenticabile.
Galbo: Innocua ma in fondo gradevole commedia diretta da Donald Petrie in cui un ex presidente americano sfida un politico locale in una elezione per diventare sindaco di una piccola città. Il film vive sopratutto delle buone interpretazioni dei protagonisti, Ray Romano e Gene Hackman a cui si affiancano ottimi caratteristi come Marcia Gay Harden e Maura Tierney. Per il resto la pretesa di una satira del sistema elettorale americano è un po' pretenziosa. Comunque un film godibile.
Reeves: Ottimo lavoro, che mostra un profondo affetto e rispetto per il grande musicista che è l'oggetto del documentario. Non è un santino, non è un'esaltazione acritica, è un flusso continuo di immagini e di sonorità che ci restituiscono appieno chi era Ezio Bosso. Unica pecca, manca un po' la parte della sua vita con il gruppo mod degli Statuto, che in realtà è stata parecchio importante per la sua formazione.
Giovedì, 19/05/22 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Galbo: Giovane americanco in vacanza con i genitori, scopre che il padre è una figura diversa da quello che credeva. Lo spunto poco originale del film, non viene purtroppo riscattato da uno svolgimento degno di nota. Il racconto ipercinetico, dà pochissimo spazio alla caratterizzazione dei personaggi che è quantomai banale e stereotipata. La figura della Weaver, più che ambigua come dovrebbe essere è ridicola e il personaggio potenzialmente più interessante ha pochissimo spazio. Resta qualche scena d'azione ben girata.Doppiaggio italiano scadente.
Giovedì, 19/05/22 ALLE ORE 21:20 21:20 su Canale 5
Caesars: Clint ritorna protagonista in un suo film e la cosa non può che far piacere. Infatti il risultato è un buon prodotto nel quale il nostro riesce a infondere il suo umorismo sagace unito a riflessioni tutt'altro che banali. La prima parte è forse un po' ripetitiva, col susseguirsi dei viaggi per conto del "cartello", ma poi la pellicola acquista via via spessore. Forse non tutti i film di Eastwood sono sempre riusciti al 100%, ma bisogna dar atto al regista/attore di avere una lucidità non comune, per un quasi novantenne.
Galbo: Qualche anno prima del grande successo di The Avengers, il regista Joss Whedon ha diretto questo film, basato su una serie televisiva. Il risultato è decisamente buono. Si tratta di un film di avventura fantascientifico il cui titolo di riferisce al nome di una nave spaziale. Il regista dirige con buon senso del ritmo e la storia, oltre che d'azione, è sufficientemente ricca di personaggi ben caratterizzati e interpretati da un cast formato da attori non molto conosciuti ma validi. Di buon livello la colonna sonora. Godibile.
Giovedì, 19/05/22 ALLE ORE 22:55 22:55 su Cine 34
Caesars: All'inizio pare anche discreto, ma presto il film si addormenta, rischio che corre anche lo spettatore nonostante una serie di nudi di Edwige Fenech in strepitosa forma fisica. Tognazzi regista si conferma assai inferiore al Tognazzi attore e ci propina un'insulsa storiella il cui tema dominante è la gelosia, sentimento che rovina la vita sia a chi la prova che a chi la subisce, condita con un po' di critica sociale. Si arriva a fatica alla soluzione finale del "mistero" dello sgabuzzino. Dimenticabile. *!
124c: Si può fare un film di guerra adatto a tutti? Dove gli eroi sono delle simpatiche canaglie, mischiati a veri partigiani greci? Roger Moore, David Niven, Elliot Gould e Stephanie Powers sono gli interpreti di questa commedia bellica. L'edizione in DVD lo definisce un film drammatico di guerra, ma la prima parte sembra ispirata al telefilm anni '60 "Gli eroi di Hogan", mentre nella seconda si passa al fumettone con tanto di nazisti vestiti di nero e con i caschi dalla visiera d'argento!
MEMORABILE: Elliott Gould a Stephanie Powers - Oggi ti spogli per (il maggiore) Otto, domani per mille!
Venerdì, 20/05/22 ALLE ORE 00:55 00:55 su Cine 34
Buiomega71: Amo questo thriller Baviano, pieno di soluzioni visive sorprendenti: i corpi penzolanti nella cella frigo, l'omicidio della Fenech impalata ad un albero, le sfere che rotolano giù per le scale sino ad arrivare al corpo esamine nella vasca da bagno di una vittima (se né ricorderà Argento per Suspiria), i drappi rossi dei letti che rimandano ai suoi gotici, un dipinto che ricorda Barbara Steele, i personaggi che si scannano a vicenda in puro Bava-style... Forse il miglior thriller del maestro sanremese. Brutto lo score di Umiliani, ma è cosa perdonabile.
Pessoa: Western italiano di seconda generazione per Barboni che azzecca una vicenda tanto ingarbugliata quanto avvincente, che sembra provenire direttamente da Shakespeare. Dietro la mdp c'è molto mestiere e si vede tutto, mentre il cast è di quelli che mandano in brodo di giuggiole i patiti del cinema bis. Sceneggiatura così e così e ritmo non proprio forsennato ne limitano un po' le ambizioni, tenendo conto che anche il budget è quello che è. Si difende comunque bene nel confronto con altri prodotti simili e merita sícuramente una visione, quasi obbligatoria per gli appassionati del genere.
Sunchaser: Renzo Martinelli ricalca le tesi di Oriana Fallaci sul terrorismo islamico e sull'ignavia dell'Occidente, incapace di difendere la sua cultura e i suoi ideali e le inserisce in un thriller tutto sommato discreto. Recitato con professionalità e diretto con competenza - nonostante alcune concessioni ad effettismi da spot, dai quali Martinelli proviene - ma un po' schematico per quanto riguarda la sceneggiatura.
Venerdì, 20/05/22 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Anthonyvm: Dramma al femminile con avvocato in crisi lavorativa e familiare, che lotta per l'affidamento della figlia mentre tenta di dimostrare l'innocenza di una donna accusata d'omicidio. Si aggiungano alcolismo, depressione, abusi da parte di poliziotti e giudici corrotti e si otterrà un film denso di spunti narrativo-emotivi ma incapace di valorizzarli a dovere. Debole come giallo giudiziario (fra luoghi comuni e twist intuibili), modesto come calvario materno e anonimo nelle sequenze di raccordo. Il cast è in parte (in evidenza il mentore Nolte e il subdolo Pellegrino), lo script delude.
MEMORABILE: Occultamento delle prove in video; La scenata della protagonista coi postumi da sbornia davanti alla figlia e all'ex-marito; L'interrogatorio finale.
Reeves: Bella versione in chiave peplum (cioè completamente di fantasia) del mito di Micene, che scomoda addirittura Ercole che da quelle parti non era mai passato (anche se in realtà il forzuto protagonista viene ribattezzato per motivi di stima a metà film con il nome del semidio). Gordon Scott è uno degli Ercole migliori della breve storia del nostro cinema mitologico, e Giorgio Ferroni sa come tenere in piedi con buon ritmo la storia. Arturo Dominici, al solito, è un cattivo capace di grande interpretazione.
Daniela: Déja vu come se piovesse: un ripasso iniziale di Full Metal Jacket, più d'un omaggio a Apocalipse Now, un accenno al Cacciatore poi risolto in burletta, qualche scherzo tra commilitoni stile MASH: forse era l'unico modo per mostrare la prima guerra del Golfo nell'ottica di un gruppo di marines impegnati contro nemici invisibili e presunti nemici ridotti a mozziconi o evanescenti come miraggi in Lawrence d'Arabia. Resta il rammarico che a tanta cura formale (la fotografia in toni high-key è splendida) non corrisponda una trama più interessante e una definizione dei caratteri meno stereotipata.
MEMORABILE: La scoperta della fila delle carcasse d'auto; La pioggia di petrolio con i pozzi in fiamme; Il cavallo.
Galbo: Una giovane coppia di una cittadina di provincia del sud degli Stati Uniti va in crisi quando la moglie scopre il tradimento del marito. Passabile commedia diretta dal regista svedese Lasse Hallstrom, ha il suo punto di forza nella riuscita ambientazione sudista, nella sceneggiatura con dialoghi ben scritti e non banali, e nel cast che vede oltre ai due attori principali, alcuni grandi "vecchi" professionisti del cinema americano come Robert Duvall e Gena Rowlands.
Venerdì, 20/05/22 ALLE ORE 19:10 19:10 su Twenty Seven
Buiomega71: Il talento burtoniano è già in nuce e alcune trovate visive sono notevoli (su tutte le imprese horror grottesche disastrose della coppia Davis/Baldwin per scacciare i nuovi inquilini) ma l'inclinazione pagliaccesca dell'operazione ne limita il risultato finale. A partire dai cartooneschi e baracconeschi SFX di Chuck Gaspar, dall'insopportabile gigioneria clawnesca di Keaton (che, spesso, diventa irritante) fino a steccate nel ridicolo (la danza sulle note di "Banana Boat"). C'è tutto il mondo "freak" fiabesco di Burton, ma a mancare è il senso della misura.
MEMORABILE: La vecchia con la gola tagliata da cui esce il fumo della sigaretta; La scena horror che omaggia [f=15314]Sleepaway camp[/f]; Il fumettoso aldilà.
Venerdì, 20/05/22 ALLE ORE 21:00 21:00 su Cine 34
Markus: D'ambientazione pugliese, il film continua la saga de L'insegnante la cui prorompente avvenenza (Edwige Fenech nei panni di una professoressa d'inglese) turba la vita a scolaretti indisciplinati e insegnanti gaudenti; insomma, i bassi istinti primordiali prendono il sopravvento generando situazioni “pochadistiche”. Un po' volgare - ma ci sta, nel genere - il film conta su un ricco stuolo di caratteristi e comici che, grazie alla loro vitalità, in parte compensano la flebile sceneggiatura.
Venerdì, 20/05/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Italia 2
Gestarsh99: Notte prima delle esequie. Il panem socioeconomico è in esaurimento, i circenses massmediatici non bastano più: ora tocca sperimentare armi di prostrazione di massa ben più impattanti. Prequel integrativo al cine-trittico dell'Epurazione notturna, funzionalmente riattualizzato ai sommovimenti politici e all'ascesa generalizzata dei sovranismi populistici tesi a rovesciar le vecchie scacchiere di potere dicotomicamente spartite fra destra e sinistra. Blaxploitation 4K cuci(na)ta su misura per la comunità afro/rap d'America: si vola a bassa quota fra action seagalesca e succintezza à la Netflix.
MEMORABILE: Lo sciroccatissimo tossico nightmaresco, sorta di Freddy "Druger" artigliato di siringhe...
Galbo: Caccia della marina americana ad un sommergibile che trasporta un decodificatore utile per rintracciare gli spostamente dei temibili U-boat nazisti. Tra i film di ambientazione sottomarina, U-571 di Jonathan Mostow è uno dei più riusciti. Sebbene storicamente non correttissimo (la vicenda è reale ma i protagonisti non furono americani ma inglesi), il film è molto ben realizzato e avvincente. Il regista riesce a rendere bene il senso claustrofobico delle profondità marine e la tensione delle azioni di guerra. Buono il cast.
Venerdì, 20/05/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Twenty Seven
Caesars: Al posto della solita coppia di sbirri stavolta troviamo un poliziotto e un delinquente, interpretati l'uno da Nick Nolte (veramente molto bravo) e l'altro da Eddie Murphy. Alla regia c'è Walter Hill e quando si parla di film d'azione è un punto di riferimento più che sicuro, che riesce a donare un ritmo veramente alto ad un film che a livello di sceneggiatura non eccelle particolarmente. Sicuramente un buon prodotto.
Galbo: Simpatica e gradevole commedia con venature poliziesche il cui pregio principale è quello di dissacrare bonariamente il patinato mondo dei concorsi di bellezza: è proprio questa la parte migliore del film, quella più riuscita grazie anche alla presenza di ottimi attori come Candice Bergen e Michael Caine. Meno riuscita la parte poliziesca. Un buon prodotto d'evasione tuttavia.
Il Dandi: Incipit in salsa thriller non male, ambientazione americana passabile, poi si tira avanti tra un amplesso e l'altro fino allo spiegone finale più scontato. La Di Lazzaro è sempre una dark lady seducente, qui però si limita per lo più a farsi possedere coi vestiti addosso. Atroci le musichette di Paolo Rustichelli (il protagonista è un compositore) a base di ritmi elettronici di una pianola dell'epoca. Comunque meno noioso della media dei soft di quegli anni.
Venerdì, 20/05/22 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 1
Xamini: Diciamo che questo episodio sta al primo e al secondo Rocky come Amici miei atto III sta ai due predecessori. Lui è ormai over, ma la sua malinconia di fondo è tenuta a freno da un'ironia che non molla mai, proprio come il carattere del suo personaggio. Era difficile riuscire a costruire qualcosa di credibile rimettendo sul ring un pugile della sua età contro il campione del mondo, eppure, pur restando nell'ambito della finzione, l'operazione riesce ancora e nonostante tutto a emozionare. Bravo Sly!
B. Legnani: Molto brutto e volgarotto (specialmente con la Perego), con uno spunto curioso, ma che poteva essere sviluppato meglio. Certo, la Fenech è bellissima, Ressel e Leontini ce la mettono davvero tutta, ma non riescono, a dirla tutta, a strappare neppure una vera risata. Riconoscibilissimi i due c.s.c.: Guerra ha il fucile in spalla, mentre la Mancini ha un neonato fra le braccia. Troppo poco per poter salvare il film...
Sabato, 21/05/22 ALLE ORE 01:00 01:00 su Rai Movie
Pigro: Con gusto sapido e provocazione intellettuale Pasolini porta sullo schermo alcune tra le più note novelle di Boccaccio, infrangendo il tabù della rappresentazione del nudo maschile. Le parlate "pasoliniane" degli attori contribuiscono a uno spiazzamento, sottolineato dalla presenza dello stesso regista nelle vesti di un "regista" medievale: un pittore giottesco. Un film corale e magmatico, spensierato e torbido al tempo stesso.
Gestarsh99: Puntando sulla figura di un inguaribile perdente solitario, Caiano si affianca ai precursori Di Leo e Lenzi e realizza anch'egli il suo bel noir milanesotto, calato in un grigio contesto ambientale dal sapor lautneriano. Osservando alcuni particolari, viene spontaneo chiedersi se il sor Mario non avesse davvero la fissa per un film come La polizia chiede aiuto: dopo averne diretto un clone passabile ma di caratura inferiore, il nostro decide stavolta di ripescarne il Cassinelli/protagonista ed il Puntillo/poliziotto, ribaltando il ruolo dell'uno e promuovendo il grado dell'altro. Congetture...
MEMORABILE: Il mood internazionale conferito al film dalle ottime musiche funky-jazz (ad opera della band "I Pulsar" alias Chimenti& pieranunzi).
B. Legnani: La cosa che più colpisce è che qui Rosalba Neri, al massimo del sensuale fulgore, fa sparire la Fenech, dominandola per sguardo, movimenti, promesse di delizie erotiche in separata sede. Per il resto è un film con un paio di idee interessanti, ma che si incagliano per colpa di dialoghi spesso sciocchini cui certo non rimedia un discutibile doppiaggio. L'assunto anticapitalista pare un pretesto per mostrare nudità, peraltro di grandissimo pregio. Ma la Neri, signori miei, la Neri...
MEMORABILE: Nell'arrivo della Thulin si citano prima Cavalcanti ("In un boschetto trova' pasturella") e poi Petrarca ("Erano i capei d'oro a l'aura sparsi")!
Cotola: Trattandosi di un'opera di Carmelo Bene, non è possibile e non è il caso di aspettarsi qualcosa di classico o tradizionale. E così è anche in questo caso, sebbene non ci siano gli "eccessi" e le stramberie di altre sue opere. Due soli personaggi sulla scena, Macbeth e la moglie, incastonati in una messa in scena minimale ma che, forse proprio per la sua sobrietà, non manca di fascino. Oltre a Shakespeare c'è anche, a tratti, Verdi con le sue musiche e Bene che ogni tanto canta. Nonostante la breve durata si astenga chi non è iniziato all'arte del Maestro e non conosce il testo.
Pessoa: Valerii, pur conservando l'imprinting di Leone, mantiene uno stile proprio, riconoscibile, che lo porta a realizzare film di buon livello come questo. La trama ricalca un canone del genere, sceneggiato con molta cura e diretto con mano felice. Coburn tiene bene in mano il film fin dalla sua comparsa, Spencer molto a suo agio nel personaggio va di mestiere e di cuore mentre Savalas gioca di rimessa affidandosi molto alla mimica. Splendida fotografia di un West ormai al tramonto, dove la tecnologia comincia a fare la differenza.
MEMORABILE: Spencer che apre comunque la serratura della porta ormai distrutta per puntiglio; Il sistema d'allarme; L'assalto al forte.
Herrkinski: Parenti e Villaggio si prendono una pausa dalla avventure fantozziane (in evidente calo) per creare un nuovo personaggio e una nuova vicenda; certo, la maschera di Villaggio più o meno è la solita e lo stile delle gag pure, ma questo film post-natalizio sembra rinverdire la verve surreale e concitata tipica del più noto ragioniere. Si ride parecchio e le gag si susseguono di continuo, con alcune già viste (ma "evergreen") ed altre davvero notevoli. Il finale malinconico lascia un po' così, comunque nel complesso meglio degli ultimi Fantozzi.
Sabato, 21/05/22 ALLE ORE 13:45 13:45 su Rai Movie
Nota bene: Nuova versione risistemata e perfezionata dallo stesso regista Garrone.
Xamini: Un film non facile da seguire, per diverse ragioni: anzitutto la mancanza di ritmo, la lentezza, funzionale alla sua volontà di aderire al reale. Volontà che - giustamente - pretende anche l'uso del dialetto stretto (e quindi dei sottotitoli). Ma la sua colpa più grande è la sensazione che rimanga indissolubilmente legato al romanzo di Saviano, o meglio, che possa essere apprezzato a fondo solo da chi abbia già letto il libro. Senza averlo fatto, pare quasi privato di contesto narrativo (l'unico essendo il territorio, una Scampia cruda e crudele), della sostanza di cui l'originale racconto era evidentemente intriso.
Sabato, 21/05/22 ALLE ORE 17:30 17:30 su Rai Movie
Daniela: Lettrice appassionata dei romanzi di Jane Austen, l'americana Jane spende tutti i suoi risparmi per concedersi una vacanza da sogno in Inghilterra nel parco a tema dedicato alla scrittrice, sperando di trovarvi il vero amore... Commedia romantica originale in cui, più che le frecce di Cupido, colpiscono le punture di spillo di una satira niente affatto bonaria. Certo verrà apprezzata soprattutto da chi, come me, ama i romanzi di Austen, conosce a memoria "Orgoglio e pregiudizio" e magari ha pure avuto la fortuna di sposare il suo Darcy....
MEMORABILE: Il pacchetto all-inclusive "rame" comporta la presentazione come orfana raccolta per bontà
Nicola81: Fatto piuttosto bene questo remake di Le jene di Chicago. Ovviamente di originale non c'è nulla, ma la storia è dotata della necessaria scorrevolezza e di un buon crescendo di tensione e il finale riserva anche un colpo di scena che non varrà quello dell'originale ma lascia comunque il segno. Hackman domina la scena, ma la Archer è comunque credibile nei panni della testimone da proteggere e anche le caratterizzazioni secondarie sono ben studiate. Nella sua semplicità, un bel film.
MEMORABILE: L'inseguimento elicottero/fuoristrada; Lo smascheramento dei falsi federali; Il finale.
Giùan: Come autorevolmente (ma per una volta benevolmente) scritto da Fofi, il film di Giovannesi (e lo script di Saviano) ha il demerito di far vedere quel che ci si aspetta di vedere, mutuando stilemi hollywoodiani classici e più recenti edulcoramenti televisivi (a cominciare dalla scelta di un cast molto convinto ma poco convincente). Così, se a livello di "spettacolo" La paranza funziona, mostrando una precisa guida stilistica, sul piano della profondità prevalgono un epidermico coinvolgimento e un manierato claustrofobismo sociale. Da rivedere Certi bambini.
Sabato, 21/05/22 ALLE ORE 21:05 21:05 su Rai Storia
Il Gobbo: Aurora di un talento che per un certo numero d'anni è riuscito - in un equilibrio a tratti miracoloso - a fare della contemplazione del proprio ombelico quasi un'arte. Questa scheggia da macchina del tempo, nella sua deliberata sgangheratezza, è a tratti esilarante (specie quendo Moretti scatena in performance subumane il critico musicale - e sosia del cantante del Banco - Zaccagnini), e regala il primo dei tormentoni morettiani ("il dibattito no!") con cui fulminare, paradossalmente, tutto un cinema e un mondo di cui fu involontario alfiere.
Gestarsh99: Riepilogazione bipartita della macolata ascensione al Reichstag del nazificatore per antonomasia. Una fiction rinfittita per sommi capi delle fasi clou compres(s)e tra l'infanzia e l'investitura a Führer, accentando miratamente l'autodidassi all'istrionismo tribunizio, la foia bellicista e l'inappagato rancore per il co(nfl)i(c)tus interruptus della Grande Guerra. In primis et ante omnia, smorzata banalizzazione marionettistica, ma in secundis anche speronante galoppata attraverso le macerie interne su cui edificò l'intera escalation suprematista di Adolf Hitler. Nozionalsocialista.
MEMORABILE: Le istrioniche, studiatissime performance recitative del giovane Hitler dal pulpito della sovraffolatissima birreria.
Sabato, 21/05/22 ALLE ORE 21:10 21:10 su Twenty Seven
Caesars: Discreta commedia che ha il suo punto di forza nell'interpretazione dei due protagonisti De Niro e Grodin (quest'ultimo non meno bravo del suo illustre collega). Per il resto ci si muove su un terreno ampiamente risaputo, ma non per questo (anche se con parecchie pause) non ci si diverte. Martin Brest è un onesto mestierante che può vantare prodotti più riusciti ed altri meno: questo tende alla prima categoria.
Galbo: Solo le spassose ed improbabili peripezie spaziali del grande Scrat tengono in vita la serie dell'Era glaciale, giunta al quinto episodio ad ormai un quindicennio dal primo. La storia che riguarda i protagonisti storici della serie infatti langue parecchio, e altro non è che una raccolta di sketch con gag ripetitive tenute insieme dal filo conduttore dell’impatto di un asteroide. Si salvano i numeri dovuti ai comprimari quali il furetto saccente e i tre volatili rapaci. Buona come sempr la tecnica di animazione. Probabilmente la puntata finale.
Nicola81: Sorretta da un forte e piacevole spirito animalista, è una pellicola adorabile per chi è stato bambino negli anni '80, ma che vista con occhi più adulti risulta gravata da un certo infantilismo. Certo Bud Spencer e Terence Hill sono sempre in gran spolvero, l'ambientazione africana tanto insolita quanto suggestiva, ma la scelta di Zingarelli di limitare le scazzottate si rivela più coraggiosa che funzionale e rispetto ai grandi classici della coppia abbiamo anche un cast di contorno più debole. Simpatiche le musiche di Walter Rizzati.
MEMORABILE: Bud Spencer alle prese con i turisti; Il pranzo; La liberazione degli animali.
Nicola81: La costruzione è molto simile a quella di Roma a mano armata e anche se qui si avverte l'assenza di un antagonista di peso qual'era il Gobbo di Tomas Milian; le tante microstorie che si intrecciano vengono gestite in modo più compatto e meno dispersivo. Quanto a ritmo e ad azione, poi, siamo quasi ai massimi livelli. L'ambientazione partenopea rende inevitabile la presenza dello scugnizzo Gennarino, che strappa qualche sorriso prima di suscitare inattesa commozione. Ottima prova di Merli e della squadra di caratteristi; strepitoso score di Micalizzi.
MEMORABILE: La visita al ricettatore; Le corse in moto di Zamuto; La sequenza della funicolare; Il finale.
Domenica, 22/05/22 ALLE ORE 00:45 00:45 su Rai Movie
Pigro: Ultimo episodio della Trilogia della vita, dedicata all’esaltazione vitalistica della fantasia e del sesso. Questa volta Pasolini riprende il novelliere della mitica Sheherazade e realizza il suo film più libero e positivo, lasciandosi andare al gioco degli incastri di sogni e realtà, fra uomini animali e demoni e all’incanto di volti e corpi di lucente bellezza. Struggente la storia di Aziz e della sua leggerezza d’amore, potente quella del principe nascosto sotto un’isola per sfuggire al suo assassino designato.
Domenica, 22/05/22 ALLE ORE 00:50 00:50 su Cine 34
Giùan: L'incipit non promette nulla di buono con Carrisi che annaspa nella preparazione della vicenda con la stessa tronfia sicumera del Vogel di Servillo nel paesotto di Avechot, tra indagini che paiono scientifiche ma bada ben bada ben... e rimasticamenti massmediologici. Poi, con l'apparizione del personaggio di Boni, il tasso di ambiguità del film sale vertiginosamente e lo scrittore mostra un notevole spessore nella narrazione cinematografica, creando un ottimo apparato affabulatorio senza conceder nulla alla violenza gratuita. Eccede ma intrattiene.
Gestarsh99: Si "ricomincia da capo" in questo piccolo fantadramma canadese, insolitamente ambientato in un centro di recupero per tossicodipendenti. Tre i personaggi coinvolti nel time-loop, prigionieri di un ciclico mercoledì in perenne azzeramento e ripartenza. Diverrà per loro un incubo senza uscita al limite dell'autoannientamento, fra deliri di onnipotenza e messa in pratica di ogni nefandezza criminale. Le situazioni non sono granché interessanti e si procede per ridondanze, con l'esortazione ultima ad assumersi responsabilità importanti superando i blocchi mentali per decisioni nette e coraggiose.
Domenica, 22/05/22 ALLE ORE 03:00 03:00 su Cine 34
B. Legnani: Tediosa commediola, commistione fra cappa&spada/decamerotico. Esiti pessimi, per una lentezza quasi esasperante, con scene troppo lunghe, prive di sale, per di più girate quasi solamente in interni, il che fornisce una sensazione sgradevole, quasi claustrofobica, allo spettatore. Nel gineceo, accanto a volti (e corpi) conosciuti (la Gonella è sempre un bel vedere...), varie fanciulle mai viste prima, ma velocissime nel togliersi gli abiti di dosso. Brega burineggia, mentre Rosi cerca di darsi un tono, ma il testo di base di certo non lo aiuta. Tòpos: la Mancini fa l'ancella (della Di Lazzaro).
Domenica, 22/05/22 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Daniela: Commessa in un grande magazzino è ben decisa a sposarsi al più presto con un buon partito, per cui, una volta individuato in un fascinoso pediatra la vittima ideale, mette in atto tutta una serie di sotterfugi ed inganni per intrappolare la preda... Difficile trovare simpatica la protagonista bugiarda e manipolatrice di questa fiacca commediola sentimental-prematrimoniale i cui migliori momenti si devono ai battibecchi Grant-Tone, anche se entrambi non al loro meglio. Riuscita invece l'irruzione nel finale di Albert nel ruolo del corteggiatore "storico" dell'implacabile stalker.
B. Legnani: Un anno dopo Poppea, Brescia ci riprova col duo don Backy-Landers: prende il decamerotico imperante, lo trasporta nell'antichità e ci mette un po' di scazzottate (Caponi per Hill, mentre Landers è lo Spencer di turno). Il film però non vale il precedente: bella la Linder, ma non vale la Benussi, livello attoriale generalmente più basso e sceneggiatura tirata via. Poppea si lasciava guardare: questo, invece...
MEMORABILE: "Con Troia abbiamo pazientato quarant'anni: ora basta!". Nell'originale era "Etiopia"...
Domenica, 22/05/22 ALLE ORE 09:40 09:40 su Rai Movie
Giùan: Comunque miliare, testimoniando l'unico incontro "pubblico" tra due generazioni di maschere italiane, quella aggressiva, cinica ed egocentrica di Albertone e quella più umanistica, antica e popolare di Totò. Al di là di questo affatto accessorio elemento storico, il film si incastona perfettamente nel processo di crescita del sodalizio Steno-Monicelli, arricchendo la galleria di travet del nostro cinema (Campanini, Rascel, Fabrizi) di una ironicamente amara dimensione cechoviana. Coerente e solo apparentemente conciliatorio il finale "fantastico".
MEMORABILE: I duetti Totò - Sordi; Il pappagallo che insulta il ministro; Il funerale "autotrasportato"; Totò col fazzoletto attorno alla testa.
Domenica, 22/05/22 ALLE ORE 11:30 11:30 su Rai Movie
Jandileida: La figura della madre è di nuovo al centro di un'opera di Bellocchio, che pur in tarda età non sfugge al discutibile vezzo della prolissità. Ed è un peccato perché se al film fossero stati sottratti orpelli inutili, la storia in fin dei conti ordinaria di Gramellini, messa sontuosamente in scena, tocca corde sentimentali che tutti possediamo: il vuoto di una perdita, il calore di una mamma, il passare attraverso la cruna del dolore per conoscere se stessi. Il tutto senza melassa e (quasi) senza toni melò. Qualche solito eccesso di psico-intellettualismo.
Domenica, 22/05/22 ALLE ORE 17:55 17:55 su Rai Movie
Siska80: Bel cinema d'altri tempi (il film ha quasi mezzo secolo) in cui il solito eroe pronto a tutto protegge la bella di turno (lei si parecchio sfortunata, in quanto più volte rapita): inevitabili quindi sparatorie, botte da orbi, un po' di morti disseminati qua e là (di mezzo c'è anche un gruppetto di indiani inferociti - la stessa razza alla quale appartiene il comprimario nonostante il look da cowboy e i lineamenti poco ci azzecchino col personaggio), ma almeno il lieto fine è garantito. Ritmo, fotografia nitida, paesaggi imponenti e valido cast fanno il resto. Tradizionale ma buono.
Herrkinski: L'esordio di Zahler è certamente un film difficile, dalla durata (oltre 2 ore) allo stile, che vorrebbe ibridare il western crepuscolare con il cannibal-movie (chi si ricorda più L'insaziabile?); ma la parte cannibal è relegata all'ultima mezz'ora e non eccede in troppe brutalità, mentre la maggior parte del film è un "road-western" incentrato sul difficile viaggio dei protagonisti nel deserto. Formalmente molto ben fatto e di una certa atmosfera, ma assai sbilanciato nel ritmo, gode però di discreti dialoghi e prove attoriali accattivanti.
MEMORABILE: Lo squartamento.
Domenica, 22/05/22 ALLE ORE 21:15 21:15 su Italia 1
Buiomega71: L'incipt sui monti innevati, l'infanzia di Bruce Wayne, la caduta nel pozzo dei pipistrelli, l'uccisione dei genitori. Nella prima parte si respira aria di grande cinema e si vede l'impronta "adulta" che Nolan vuole imprimere al personaggio creato da Bob Kane. Ma poi si scade nel baracconesco (il costume costruito dall'esercito, la Batmobil, i cavi retrattili) e finisce per prevalere l'aspetto "fumettoso" (vedi la lotta con Liam Neeson) a discapito della cupezza e di quello che di buono c'era all'inizio. Anche qui gran apparato tecnico ma poche emozioni.
MEMORABILE: Gli ultrasuoni per richiamare i pipistrelli; Liam Neeson che addestra Bale all'inizio; La maschera di Batman fatta costruire appositamente in Cina!
Galbo: Dipendente dai farmaci e aiutata da una domestica, Claire attraversa una grave depressione dopo un terribile incidente automobilistico. Una trama certamente poco originale, che mette al centro una donna in pieno decadimento psico fisico. Il regista Barnz tuttavia non indugia nel patetico fornendo una narrazione sobria e poco "spettacolare", coadiuvato dall'eccellente prova della Aniston che si rivela una buona interprete drammatica. Bella interpretazione anche dell'attrice messicana Adriana Barraza, già vista in Babel di Iñárritu. Un buon film.
Myvincent: Tanti personaggi così lontani fra di loro (anche geograficamente) incrociano le loro difficili esistenze in un motel semi-abbandonato e isolato dal resto del mondo. Mischieranno reciprocamente le loro esperienze in un tourbillon dagli aspetti drammatici. Sapore delicatamente noir per quest'opera che non si sa bene dove vada a parare e che lascia dentro un senso di insoddisfazione. Bellissimi i colori esasperati della fotografia.