Quasi una commedia per ragazzi, da quanto è edulcorato e superficiale il lavoro dello sceneggiatore/produttore Tom Schulman (lo stesso di TESORO, MI SI SONO RISTRETTI I RAGAZZI, non a caso). La sfida per la poltrona di sindaco di Mooseport, un paesino di quattro anime, balza agli onori delle cronache quando d'improvviso vede coinvolto inaspettatamente l'ex presidente americano più amato di sempre (Gene Hackman), trascinato nell'agone da una donna del posto che pare averlo stregato. A contrastarlo c'è un candidato locale (Ray Romano) semplice e con l’aria non troppo sveglia, che...Leggi tutto si propone per il medesimo incarico solo perché è il fidanzato della stessa ragazza (Marcia Gay Harden) ed è ansioso di riconquistarla. Una sfida a base di colpi bassi ma anche di inattesi gesti di lealtà. Da una parte un politico ultra navigato, dall'altra un idraulico ingenuo e un po' beota. Poteva essere una buona idea, ma Schulman e il regista Donald Petrie rinunciano del tutto alla satira e all'ironia pungente per concedersi a una comicità all'acqua di rose, perfino stomachevole nel finale clamorosamente buonista. Dopo un incipit a suo modo interessante capiamo subito il tipo di film e purtroppo non basta la consumata bravura di Gene Hackman a risollevarlo dalla melassa e dalla mediocrità. Ne può molto il divo televisivo Ray Romano, che al cospetto di Hackman non regge il confronto in una sola scena che sia una. Sporadiche trovate simpatiche, qualche dialogo brillante, ma l'inconsistenza di fondo e la grossolanità dell' insieme ce lo fanno dimenticare presto.
Discreta commediola che si regge interamente sulle solide spalle degli attori e in particolare dei veterani Hackman (a suo agio nel ruolo del Presidente in pensione) e di Rip Torn (nel ruolo del suo consigliere). Romano è simpatico ma non regge fino in fondo il confronto. Copione un po' deboluccio, che nel finale diventa molto prevedibile. Regia ai minimi termini di Petrie. A tutt'oggi, è ricordato sopratutto come l'ultimo film interpretato da Hackman.
La trovata dell'ex Presidente che si riduce a lottare per la poltrona di sindaco di una piccola provincia avrebbe meritato un trattamento migliore (e dire che c'è Tom Shulman alla scrittura) sia sul versante commedia di ascendenza capriana, sia sul versante satira sui mass media, sia su quello satira politica. Ogni situazione foriera di snodi narrativi interessanti resta, invece, ferma al nastro di partenza. Inutile aspettarsi guizzi di regia da Donald Petrie. Ma, forse, tutta l'operazione è stata messa su per dare una cinechance a Ray Romano.
Nel film un ex presidente Usa, che, parole sue, non ha più nulla da dimostrare, decide di correre per le elezioni a sindaco di un piccolo paesino. Nient'altro che una metafora dell'ultimo impegno cinematografico di Hackman, grande e roccioso attore della vecchia scuola, che senza nessuna ambizione contribuisce comunque con classe e mestiere a questo piccolo e inerte B-movie (che a tratti sembra tv-movie) dominato da un Ray Romano che oltre alla simpatia non ha altre frecce al suo arco. Un attore come Hackman meritava addio migliore alla celluloide.
Innocua ma in fondo gradevole commedia diretta da Donald Petrie in cui un ex presidente americano sfida un politico locale in una elezione per diventare sindaco di una piccola città. Il film vive sopratutto delle buone interpretazioni dei protagonisti, Ray Romano e Gene Hackman a cui si affiancano ottimi caratteristi come Marcia Gay Harden e Maura Tierney. Per il resto la pretesa di una satira del sistema elettorale americano è un po' pretenziosa. Comunque un film godibile.
L'ultima apparizione di Gene Hackman è una commedia innocua ma gradevole e spigliata. La gara per diventare sindaco della piccola Mooseport fa sorridere e il ritmo non langue mai. Romano ha la giusta faccia per la parte ma sfigura al cospetto del grande attore, molto meglio invece va con i comprimari. Vari momenti riusciti e l'addio alle scene di un gigante del cinema.
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Dustin Hoffman fu inzialmente scelto per il ruolo che poi andò ad Hackman,dopo il rifiutò del primo.
Fonte:Imdb
DiscussioneRaremirko • 4/11/19 22:23 Call center Davinotti - 3863 interventi
Innocuo come spesso accade per i film di Petrie, è impreziosito almeno dalla presenza del mostro sacro Hackman e da un buon cast di contorno (Torn e gli altri).
Anonimo Romano, che in effetti poi non è che fece 'sta gran carriera.