L'era glaciale - In rotta di collisione - Film d'animazione (2016)

Arrivati al quinto capitolo della saga, Manny ha la classica crisi di mezza età, come Spencer Tracy e Steve Martin, perché la figlia Pesca si sta per sposare con un giovane mammuth. Prima, però, lui, Ellie, Sydney e Diego devono impedire a un asteroide di schiantarsi sulla Terra. Ormai la saga è alla frutta, nemmeno Scrat che trova un'astronave e compie sfaceli nel cosmo inseguendo la sua ghianda strappa vere risate. Quel che è peggio è che come voce di Manny è stato riconfermato Filippo Timi, che non è certo poliedrico come Gullotta.

Quinto capitolo per la saga dell'Era Glaciale, ormai sulla bocca di tutti, visto anche il successo testimoniato dai tanti gadget in vendita. La fama è meritata, ed è mirabile il fatto che si riescano a escogitare sempre trame (anche se esili) che appassionano. Il film è godibile, simpatico, e ha il pregio di non scivolare nel melenso. Fa venire voglia di vedere/rivedere gli altri capitoli. Valido.

Giunta al quinto episodio anche la simpatica ed eterogenea combriccola inizia a perder colpi. Niente da obiettare dal punto di vista tecnico (il film è colorato, curato e stiloso); a mancare è una sceneggiatura che riesca a tener desto lo spettatore al netto delle simpaticissime gag di Scrat, vero mattatore e star di una storia poco divertente. L'asteroide che rischia di distruggere il pianeta fatica a reggere novanta minuti senza annoiare, nonostante l'introduzione di qualche azzeccato nuovo comprimario. I più piccoli comunque apprezzeranno.

La saga preistorico-animata, che già aveva mostrato evidenti segni di usura, raggiunge qui il suo punto più basso. Non si salva quasi nulla, nemmeno lo scoiattolo alle prese con l'adorata ghianda nello spazio. E' tutto trito, le battute ormai sono piuttosto pietose; e l'averla buttata definitivamente sull'amore e la famiglia, stile Il padre della sposa, ha solo finito per evidenziare la penuria di buone idee (il solito asteroide che minaccia il pianeta). Unico, vero punto di relativa forza è da identificarsi nel furetto guercio, con la sua simpatica follia, che nasconde però una mente vulcanica.

Solo le spassose ed improbabili peripezie spaziali del grande Scrat tengono in vita la serie dell'Era glaciale, giunta al quinto episodio ad ormai un quindicennio dal primo. La storia che riguarda i protagonisti storici della serie infatti langue parecchio, e altro non è che una raccolta di sketch con gag ripetitive tenute insieme dal filo conduttore dell’impatto di un asteroide. Si salvano i numeri dovuti ai comprimari quali il furetto saccente e i tre volatili rapaci. Buona come sempr la tecnica di animazione. Probabilmente la puntata finale.

Discreto e decisamente migliore del quarto. Evidenzia un tono ormai più “fanciullesco” rispetto al lontano capostipite. Ormai il branco si è allargato troppo (la nuova tigre è un “di più”). Qui Scrat ne combina così tante che lancia sulla Terra diversi meteoriti e “costruisce” il sistema solare. Azzecatissimo il ritorno di Buck, che ci regala altre perle di risate, e davvero simpatico il dolce finale che arriva finalmente anche a Sid, che trova anche lui la sua anima gemella.