Una spedizione decide di far luce sull'esistenza di uomini allo stato (quasi) primitivo. Si troveranno di fronte a Karzan e alla sua compagna. Fidani dirige in maniera discreta un'avventura che non nasconde riferimenti al modello più "alto" (Tarzan) ma conserva una sana ingenuità tutta nostrana (la prima parte, soprattutto). Bottin impersona il protagonista mentre a Manni è dato il ruolo di capo carovana. Notevole la Vitelli. Reperto di genere d'antan, non disprezzabile e spesso dimenticato dai palinsesti tv. Con colpo a effetto finale...
Il mitico Fidani realizza un avventuroso nel quale, non potendo utilizzare il nome originale, lo storpia e pur con l'impegno del cast (Ettore Manni ovviamente è di un altro livello rispetto al resto) il risultato è poca roba. Riempito anche da troppo di inserti presi da altre parti (con evidente differenza di colore rispetto al girato in pellicola di questo film), prende una svolta finale quasi da film comico. Interessanti qualche trovata e ovviamente la Vitelli!
Epigono delle Gungala, delle Samoa e delle Tarzana, ma depurato di ogni componente maliziosa, il film non è fra i peggiori della produzione fidaniana, sicuramente meglio degli scalcinati western e dei deprimenti erotici di fine carriera. Per quanto puerile una sceneggiatura c'è, gli attori si sforzano di recitare, il montaggio è meno artigianale del solito e il colpo di scena finale non malvagio. Certamente non mancano momenti irrimediabilmente trash, come le tribù di "selvaggi" raffigurati quasi fossimo ai tempi delle esplorazioni ottocentesche, ma tutto sommato la storia fila.
MEMORABILE: La lotta fra Karzan e il finto e ridicolissimo gorillone.
Un tarzanide con il nome lievemente modificato per questioni di budget. Scene di recupero (le stesso che si vedono nel super8 iniziale mostrato da Manni), montate insieme a una trama avventurosa piuttosto risaputa e Africa ricostruita in Tuscia con una certa abilità. Dottesio gestore dello spaccio dentro la giungla è davvero imperdibile, il protagonista è divertente nella sua staticità.
Divertente (e non poco) mistura di avventura e comico. I nomi dei protagonisti sono storpiati: Tarzan diventa Karzan e anche alla fidanzata e al fedele scimpanzé sono modificati i nomi. Suggestive ambientazioni, belle attrici e scene trash a non finire, tutto da ridere il finale. Un valido esempio di quando con poco si otteneva comunque del buon cinema. Nel sottogenere dei vari Tarzan (Zambo, Tarzana e simili) uno dei titoli più riusciti.
MEMORABILE: Le pallottole che non terminano mai; I villaggi "esca"; Il finale.
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