Il gigantismo, in quest'epoca di effetti speciali sempre più esasperati, premia. E così il remake del classico di Byron Haskin finisce con l'assomigliare più a INDEPENDENCE DAY che al suo modello dichiarato. I tripodi alieni sono alti quanto Godzilla, appaiono salendo verso il cielo in un'orgia di devastazione territoriale impressionante mentre il mondo sembra esplodere rombando al loro passaggio. Uno spettacolo sontuoso, per gli appassionati di fantascienza, diretto da uno Spielberg pronto a stupire unendo le sue indubbie capacità ad uno...Leggi tutto schieramento di mezzi tecnici di primissima categoria. Un sonoro incredibile, scenari apocalittici per un film che scavalca nettamente il prototipo e prova ad inserire una storia "privata" in grado di dare una forma alla narrazione. La storia è quella di un padre (Tom Cruise) alle prese con due figli giovani (un maschio e una dolcissima bambina) che inizialmente sembrano non stimolarlo affatto (vivono con la madre, dopo la separazione). Nel copione del solito David Koepp il dramma è vissuto attraverso i loro occhi, con qualche inevitabile sdolcinatura americana e un buon numero di ingenuità poco coerenti. Ma tutto scompare di fronte alle imponenti scene di massa, ad alcune singole sequenze di grande forza evocativa (il fiume di cadaveri, l'apparizione del primo tripode, il treno incendiato), alla tensione scaturita da altre lunghe scene thrilling (l'assedio del tentacolo in cantina, ennesima variante del nascondino coi velociraptor di JURASSIC PARK ripreso poi coi ragni meccanici in MINORITY REPORT). Cinema semplice, diretto, ma di forte impatto emotivo.
Scene visivamente fantastiche. I tripodi valgono da soli il prezzo del biglietto. Persino una discreta dose di cattiveria (i tripodi che fungono da spremiumani). E poi che ti combina il seppur bravo regista? Ti va a inserire l'insopportabile quanto improbabile figlio eroe che vuole arruolarsi per dare tante botte ai cattivi alieni. E per completare l'opera piazza un'ultima scena risibile con riunione familiare. Sono cose che danneggiano non poco una pellicola, anche se, fortunatamente, in questo caso non abbastanza da non farne comunque un buon intrattenimento.
MEMORABILE: Il suono prodotto dal tripode la prima volta che compare dal sottosuolo; L'attacco al traghetto; La sonda e gli alieni che rovistano nella cantina.
Ecco un altro remake che non mi ha deluso come spesso accade con i rifacimenti. "La guerra dei mondi" potrebbe essere considerato un film che parla appunto di invasioni aliene senza per forza doversi riconoscere come rifacimento, in quanto ha poco da dividere con il film vecchio. Effetti speciali bellissimi, ritmi incalzanti, un bravissimo Tom Cruise. La particolarità che mi ha colpito è stata la chiarezza nella rappresentazione dell'ansia e della tensione nello scenario apocalittico.
Un primo tempo da paura, come non si vedeva da anni. La tensione è al massimo e lo spettatore è avido nel proseguire la visione. Poi, quando arrivano l'azione e l'orrore, nonostante ci siano effetti speciali incredibili e alla regia ci sia un certo Spielberg, il film scade un pò; vuoi forse per alcuni luoghi comuni evitabili vuoi per un eccesso di buonismo. Il finale è troppo frettoloso.
Spiace dirlo, ma questo remake de La guerra dei mondi mi ha deluso parecchio. Strano perchè quando mr. Spielberg si cimenta con la fantascienza (vedi i bellissimi Incontri ravvicinati del 3° tipo oppure E.T.) ha sempre dimostrato di saper intrattenere in modo molto coinvolgente. Stavolta la noia regna sovrana. L'impiego di mezzi economici faraonici c'è e si vede ma non basta a fare decollare un film che fa rimpiangere l'originale del 1953.
Quel che si dice un buon film. E spiace considerare solo buona una pellicola di Spielberg con un tale dispiego di mezzi di produzione. Certo gli effetti speciali sono grandiosi. Sono le singole componenti a colpire di più (i tripodi, le scena dell'esplosione, le ambientazioni quasi post nucleari, le apparizioni dei tripodi...) ma tutto l'insieme appare un po' vacuo e lento. Ha comunque il grande pregio di instillare subdolamente nello spettatore una paura che rimane anche dopo la visione (io ho fatto sogni apocalittici, dopo averlo visto).
Veramente una delusione. Spielberg, che ha sfornato in passato grandi film di fantascienza, si arrende alle leggi del mercato e gira l'ennesimo blockbuster senz'anima. Effetti speciali incredibili ma poco altro; la sottostoria di Cruise menefreghista verso i figli che diventa d'un tratto padre modello è altamente irritante, così come l’insulso finale. Se non fosse per il rumore delle continue esplosioni si correrebbe il riscio di addormentarsi, tanta è la noia.
Per questo remake Spielberg adotta una cifra stilistica diversa rispetto al bel film originale introducendo tinte più cupe ed horror. Ne deriva un film diviso in due, con un'ottima prima parte, fitta di angoscia e tensione ottimamente trasmesse ed una seconda maggiormente scontata nelle sequenze d'azione ma realizzata ottimamente com'è abitudine del regista. Convincente Tom Cruise nel ruolo principale. Più leziosa la Fanning. Bravo Tim Robbins, come sempre.
Quale appassionato di fantascienza non è stato attratto da questo film, remake di un cult anni '50, diretto da un grande regista? Purtroppo qui la fantascienza c'entra poco e il film è un catastrofico mascherato. Il tema centrale è il dramma di un padre divorziato in fuga da un cataclisma assieme ai 2 figli, con cui i rapporti sono problematici. E vivendo insieme i momenti di difficoltà, in genere, i rapporti migliorano. In sostanza, si poteva ottenere lo stesso film sostituendo i tripodi alieni con una violenta calamità naturale.
Deludente.
La prima parte, quella dell'attesa e poi della distruzione rapida e improvvisa è la più riuscita e la più divertente, con alcune sequenze da antologia. Nella seconda, ovvero dal momento in cui entrano nella cantina di Tim Robbins, il film perde mordente per arrivare ad un finale totalmente incredibile. È quello che rovina parzialmente un buon film. Il
cast è discreto ma non indimenticabile. Strepitosi gli effetti speciali.
MEMORABILE: Le scene di distruzione varia tra cui quella del treno in fiamme.
Non aggiunge nulla al contenuto del predecessore. Anzi, essendo costruito in epoca di "disgelo" tra le due superpotenze (USA e URSS), manca di quel sottotesto (politico, pur banale) presente invece nel film diretto da Byron Haskin nell'ormai lontano 1953. Spielberg sembra avere intuito le potenzialità del cinema spettacolare (alla Independence Day, pellicola pressoché complementare a questa) e punta tutto sulla costruzione di un film tecnicamente ineccepibile ma privo di storia e credibilità, benché adatto a fare "cassetta"...
Senza ombra di dubbio se ne poteva anche fare a meno. Fosse stato semplicemente una serie di slides di fx, allora avremmo anche potuto trovarlo carino, ma così mi suona come un remake tanto per far botteghino. Film che strizza l'occhio più a moderne boiate che al film di cui dovrebbe esser clone! Cruise sufficente, Fanning bravina e comunque meglio del Tom di Scientology!
La prima mezz'ora con le tensioni familiari e l'arrivo dei mostri è magistrale. Gran ritmo e fotografia tipo Minority Report, sonoro perfetto. Poi delle belle scene - l'assalto alla macchina, il passaggio a livello, il fiume - ma troppe incongruenze: il Titanic by Spielberg, il figlio svalvolato, cantina e alieni. Riprende tono con i panorami color rosso ma Cruise con le bombe a mano sfiora il ridicolo. Buona la scelta di non inserire presidenti, generali o media nel racconto, solo gente e soldati comuni. Bravi Cruise e Robbins, grande Fanning.
Una mezza delusione. Spielberg è pur sempre lui e per fortuna in alcune scene (fenomenali) si vede. Ma purtroppo non basta. È lo svolgimento in sè che non regge: l'idea di raccontare la stessa storia del mitico modello originale, questa volta però vista dagli occhi dell'uomo comune, non è affatto male, ma si perde in inutili lungaggini (la scena nel seminterrato, oltremodo claustrofobica), in caratterizzazioni dei personaggi poco credibili (Tim Robbins), in uno svolgimento troppo spesso artificioso (la fuga in auto). Occasione sprecata.
Inutile remake del meraviglioso film del '53. Già Tom Cruise protagonista grida vendetta... A mio avviso va visto solo per la presenza in un cameo dei due protagonisti del film originale (Gene Barry e Ann Robinson), per il resto gli effetti speciali non rendono il film migliore, caratterizzato com'è da una brutta storia e uno svolgimento finale deludente. Guardatevi l'originale, che è tutt'altra cosa.
Successivo all'11/9, vi sono elementi che ricordano la tragedia, come le fughe di massa incontrollate oppure l'immagine dei vestiti che cadono dall'alto. A parte la claustrofobia degli interni ed i notevoli effetti speciali, lo stato di tensione, presente per tutto il film, cade all'improvviso ed il film quasi si sfalda su se stesso, lasciando un senso di inappagamento e di incompletezza. Rimane l'idea che, pur se non originale, la sceneggiatura poteva essere gestita meglio. Non manca un senso di patina che ultimamente pervade i film di Spielberg.
MEMORABILE: L'uscita del primo tripode da sotto terra e il senso di smarrimento della popolazione.
Ottimo film di Spielberg, uno dei migliori registi nello sviluppare sequenze d'azione spettacolari e belle da seguire, molto meno quando ci sono da approfondire personaggi o motivazioni... ma anche se il finale del film è banale e poco significativo, poco importa. Quello che contava nel film si era già visto prima, grazie anche ad effetti speciali di livello... ma soprattutto grazie all'intelligenza con cui sono utilizzati. E la Fanning è talmente brava da fare quasi impressione.
MEMORABILE: Tutta la sequenza nella cantina con Tim Robbins.
Film di alieni giganti che si risvegliano nelle viscere della Terra dopo millenni e invadono il pianeta, distruggendo tutto senza apparente scopo. Si, i mezzi tecnici. Si, le riprese. Ma la storia? E il finale? Omaggio alla fantascienza anni '50? Citazionismo? Fessacchiottismo? Mah. Io non l'ho capito.
Se si escludono le odiose parentesi di un pur bravo Tom Cruise alle prese con l'antipatica figlioletta questo è un gran film di fantascienza. Tutta la preparazione dell'assedio iniziale è da applausi e si empatizza con i personaggi. Le scene di massa sono magistrali e buona è la descrizione di una società che si sfalda e veleggia verso i già conosciuti lidi della sopraffazione. Dopo anni di buchi nell'acqua si risveglia lo Spielberg sanguigno di Duel e Lo squalo. Bene, bis!
Sono stato sempre contrario ai remake, ma in questo caso credo che il buon Spielberg abbia fatto bene a rendere merito ad un ottimo libro come "La guerra dei mondi" (anche se ha poco in comune) al contrario del film degli anni '50. Anche se ci sono i soliti contorni buonisti e mielosi, la storia lascia suspence. Tom Cruise forse poco adatto al ruolo.
Concettualmente deludente, questo remake di un vecchio classico della fantascienza d'invasione si tiene in piedi solo per le doti puramente registiche di Spielberg, che non lesina sulla magniloquenza degli effetti speciali e soprattutto ci offre numerose sequenze di grande e cupa fantasia visionaria. Cruise è francamente fuori ruolo, e non si capisce come mai sia diventato un attore-feticcio dell'ineffabile Steven. Gli alieni? sarebbe stato meglio non vederli mai...
Classico esempio della montagna che partorisce un topolino. Spielberg parte in quarta, facendo incetta di effetti speciali, gradevoli bestiacce meccaniche e scene terrificanti. Peccato, però, che dalla seconda parte in poi si smarrisca in un'acromegalia di autocitazioni e luoghi comuni patriottardi. Insomma, niente che non si sia già visto in Independence day et similia. Il finale fa venire il latte alle ginocchia. Fra gli attori, la migliore è la giovanissima Fanning, che proprio in quegli anni mostrava già un grande potenziale.
Ennesima fantascienza rivisitata. Spielberg fallisce in pieno il compito, non dicendo niente di nuovo sul tema invasione aliena e regalandoci l'uomo comune Cruise (poco credibile nonostante l'impegno) in lotta con famiglia e alieni contemporaneamente. Moralista, con un finale pietoso e mal orchestrato si salva per qualche sequenza visivamente interessante e nient'altro. La colonna sonora è ordinaria, come il montaggio ma gli effetti speciali sono davvero ben realizzati. Noioso.
Il punto più basso della carriera di Spielberg. Personaggi terribili: dal padre prima menefreghista e poi improvvisamente premuroso, al figlio temerario e la sorella isterica. Un film catatrofico che punta ad essere un film di fantascienza, un film che inizia male e più va avanti più peggiora, fino all'insulso finale con annesso messaggio moralista.
Non mi ha convinto questo film di Spielberg: grande dispiegamento di effetti speciali, ma sono troppe le incongruenze e certe scene sono incomprensibili (lascia senza parole l'eccessivo senso del dovere da parte del figlio di Cruise che non possiede armi ma probabilmente indossa il giubbotto, antinucleare, di Fonzie, "Ehi!"). A parte Tim Robbins (che avrebbe fatto felice Charlton Heston) il resto del cast è sciapo. Di indubbio valore la scena della macchina (questa sì di forte impatto) e nello scantinato ritroviamo un po' lo Spielberg che conosciamo.
Steven Spielberg riesce finalmente a rendere tecnologicamente maestosi i marchingegni spaziali e sorprendenti i danni derivati dai loro malefici. Eppure la graduale scoperta per il nuovo e l'inafferabile qui manca, rispetto alla prima versione di 52 anni prima. Avvincente e spettacolare, lavora più in superficie che in profondità, come spesso accade ultimamente.
Lo Spielberg più cupo e tetragono, quasi irriconoscibile e a volte durissimo. L'antitesi degli alieni buoni di E.T. e Incontri ravvicinati. Quasi un "war movie", lo sbarco del Soldato Ryan viene sostituito dall'attacco alieno (gran pezzo di cinema) dell'inizio, con l'invasione extraterrestre più realistica e catastrofica mai apparsa sugli schermi. Il dopo è una serie di fughe e devastazioni da post-apocalisse dove Spielberg dà sfogo alla sua anima più nera e disperata. Si indebolisce nel finale buonista un po' stridente, ma resta davvero un gran film.
MEMORABILE: La Fanning che vede i corpi scorrere sul fiume; La folla impazzita che si scanna per un automobile; Gli alieni nello scantinato; L'invasione iniziale.
Classico prodotto di fantazione con un protagonista che poteva essere diverso, perché assolutamente secondario. Sono gli invasori ad essere in primo piano, mostrati adeguatamente cattivi, per fortuna. Avevo letto di questo film come non per bambini; è vero, perché gli alieni sono minacciosi ed il regista riesce spesso ad avvolgere i grandi effetti speciali con una luce scura, anche inquietante. Però la vicenda famigliare è banale e la fuga tanto spettacolare quanto improbabile. Coniuga bene le esigenze del cassetto con quelle della fantascienza. ***
Ennesimo approccio di Spielberg alla fantascienza, per una volta meno riuscito del solito. Il soggetto di per sè non è troppo innovativo e la sceneggiatura non brilla per ispirazione. La fotografia molto luminosa è a volte irritante se non fuori luogo e la caratterizzazione abbozzata dei personaggi non aiuta il risultato finale. Ciononostante la confezione di pregio si nota (è pur sempre Spielberg) e superati alcuni dettagli il film è godibile.
Il maestro Spielberg realizza questo remake in cui si cerca l'assoluta spettacolarizzazione dell'evento. Inizialmente le tinte fosche son apprezzabili, ma nel proseguio il sentimentalismo frammisto al buonismo prende il sopravvento con risultati poco memorabili. Effetti speciali di solidissimo livello, ma la narrazione non convince del tutto.
Se all'uscita potei godere di una delle più roboanti visioni da sala che mi sia dato ricordare, riguardarlo "in-home" a distanza di anni me ne ha restituito la chiave di lettura politico-sociologica tipica del genere. Se è la somma che fa il totale, l'impressione complessiva è quella di uno straordinario spettacolo fracassone, orchestrato da quel bimbone naif di Spielberg con intatta capacità di restituire libertà di sguardo allo spettatore. Imponente blockbuster con l'anima del b-movie. L'espressività dei tripodi non lascia scampo a Tom & co.
Come al solito, quando Spielberg ha a che fare con gli alieni si esalta. Nonostante sia un remake e nonostante la storia non offra tante variabili, la bravura registica di Spielberg è innegabile visto che riesce a tenere incollato allo schermo lo spettatore. Come? Nel più semplice dei modi: facendogli respirare la stessa aria di disperazione e di smarrimento che ognuno di noi proverebbe avanti un evento del genere. Magnifiche le descrizioni visive del mondo in decadenza e ottime le (poche) caratterizzazioni. Bravo Cruise e ottimo Robbins.
Un giocattolone per Spielberg, che riprende in mano un film degli anni 50 e lo modernizza abbondando con gli effetti speciali. Fatto bene, certo, ma purtroppo niente tiene veramente alta la tensione, questi alieni robotici non fanno abbastanza schifo e la storia da famiglia moderna di Tom Cruise e prole ha decisamente stancato. La risoluzione finale mi è sembrata un po' scadente, toglie ulteriore pathos alla vicenda. Personaggi troppo stereotipati, niente di veramente coinvolgente a parte il nocciolo principale dell'invasione. Non abbastanza.
Notevoli sono gli effetti speciali e i tripodi alieni. La trama è all'ultima moda: tutto è visto attraverso i personaggi in fuga, senza spiegazioni di militari e scienziati come si usava all'epoca dell'originale del '53; abbiamo piuttosto i litigi di un padre divorziato con i suoi figli. Ci sono momenti riusciti come la parte della macchina e scene di folla catastrofiche che per buona parte del film tengono in tensione, ma procedendo nella visione la situazione comincia a stancare e il finale è deludente.
Riposti in archivio i suoi cosmo-visitatori minuti e pacifici, Spielberg passa a rimpastare gli invasori più crudeli dell'intera sci-fi anni '50, cedendo alle blandizie calamitose dei disaster alla Emmerich. Come da tradizione autoriale, i dialoghi sono intrisi di piagnucolanti zuccherosità melodrammatiche e le psicologie dei tre protagonisti, quando non seguono il tabellino dei topoi, sventolano abulicamente nella direzione in cui soffia il vento, animando quadrettini familiari retorici e poco pertinenti. A far da braccioli restan la furba suspense e i subcoscienti allacci a Schindler's list.
MEMORABILE: Gli accenni a Schindler's List: gli sfollati fermi davanti a un passaggio a livello; La pioggia di indumenti; "questa non è una una guerra, è uno sterminio".
Invasione aliena alla Cloverfield, in cui il “point of wiew” è spostato direttamente dalla parte di chi subisce. Mirabile, in tal senso, il contrattacco umano con tutti i mezzi disponibili e i cui esiti rimangono dietro la collina; da questa parte solo l’eco di boati e lampi e speranze. Ricco di effetti speciali e privo di retorica, sono ben realizzati anche gli effetti sulle grandi masse. Un film, in sostanza, che incute una certa dose di paura e del quale non salvo soltanto la figura della ex moglie. Non una gran perdita. Bruttino il finale.
MEMORABILE: Nella spremuta di umani, i vestiti come bucce d'arancia.
Ed ecco il film più brutto della carriera di Steven Spielberg: un baraccone tronfio e sfiancante, illogico e inverosimile negli sviluppi narrativi, cui il pistolotto familiare dovrebbe conferire dignità e spessore e invece naufraga in un marasma di effettoni digitali imbarazzanti. La cagneria di Tom Cruise fa rimpiangere Risky business. Se il tentativo era quello di omaggiare lo stile naïve del prototipo, l'esito lascia allibiti. Se il livore scenografico è tutto post 11/9, pazienza. È La cosa il dark side di E.T.: ogni altra replica è da rispedire al mittente. Un mucchio di soldi buttati al vento.
Film affidato completamente agli effetti visivi e a una lunga scena (quasi una lezione di regia) nella famosa cantina di Tim Robbins. Per il resto, dopo una partenza roboante, c'è un lungo e ininterrotto declino (fa eccezione la già nominata cantina) fino a una conclusione tremendamente imbarazzante. Basta soffermarsi sulle "ceste dondolanti" piene di vittime sacrificali per capire quale sia stato l'intento del regista, affiancando a tecnologie avveniristiche orpelli da medio evo. Il pistolotto finale è un qualcosa che si stenta a credere.
Non amo i film catastrofici, ma questo di Spielberg ha indubbiamnete qualcosa in più rispetto a tanti vuoti "contenitori di effetti speciali". Non parliamo di un capolavoro ma di un godibilissimo film di fantascienza, che omaggia anche il filone degli anni 50.
I remake solitamente non hanno alcuna ragion d'essere se non la cassetta, ma questa volta siamo di fronte a un'eccezione. Il classico di Wells/Huskin viene attualizzato coi mezzi e gli effetti moderni per la nostra epoca hollywoodiana e post 11 settembre da uno Spielberg concentrato sull'impatto e sull'estetica, senza rinunciare a inserire idee proprie, che distraggono leggermente, ma sembrano funzionali e non disturbano più di tanto. L'avevamo già visto, ma resta comunque grande cinema.
MEMORABILE: L'emersione del tripode; "...Tipo dall'Europa?"; Lo scrutatore nello scantinato.
In questa riproposizione di un classico del cinema di fantascienza (e non solo), Spielberg aggiunge nuovi elementi di spettacolarizzazione sfruttando un budget che in passato non era possibile nemmeno sognare. I tripodi che escono dalla terra e si annunciano ogni volta lanciando il loro segnale colgono nel segno. Bella rilettura con una menzione speciale al personaggio interpretato da Tim Robbins, che riesce a essere più inquietante degli alieni.
Banale remake di un classico del '53 (neanche quello comunque di altissimo livello). Spielberg è Spielberg, ma in questo caso toppa alla grande, può succedere anche ai migliori. Il film annoia dall'inizio alla fine; anzi, se proprio si deve salvare qualcosa salverei i primi 15 minuti cioè prima che compaiano i poliponi. C'è poca azione e quella che c'è è fatta male, inoltre la sceneggiatura è piatta e gli effetti speciali non sono il massimo per un film con un budget come questo. Una delusione.
Cosa mancava all’originale perché ci fosse bisogno di un remake? Il film di Spielberg ha dalla sua un'indiscutibile maestria nella spettacolarità delle scene e nella formidabile tensione ansiogena. Ma c’è anche un'incredibile superficialità nel merito di una storia dalle mille lacune logiche all’interno di una sceneggiatura superficiale (con una stucchevolissima devozione familista-americanista), congegnata per poter permettere scene cult (o aspiranti tali) senza vera necessità. E la tensione si annacqua in un luna park chiassoso e inutile.
Remake pretestuoso e danaroso del suo predecessore targato anni cinquanta che tutto sommato si poteva anche evitare di girare. Tom Cruise non risulta particolarmente credibile e, se non fosse per una scenografia quantomeno decente e la già buona storia di partenza, non sarebbe poi niente di che.
Remake del piccolo classico del 1953, ovviamente pantografato grazie ai progressi nel campo degli effetti digitali e alla larghezza di mezzi di cui ha potuto il regista, si presenta altalenante come buona parte della sua produzione da decenni a questa parte: scene d'azione di grande impatto, in particolare quelle corrispondenti all'entrata in scena e ai "pasti" dei tripodi, ma anche scivoloni retorici da paura legati al babbità di Cruise (il figlio ansioso di combattere, la bimba lagnosa da proteggere, il lieto fine familiare). Lo spettacolo c'è, ma la stucchevolezza pure: peccato.
MEMORABILE: L'emersione dei tripodi; L'attacco alla nave
Il remake poteva essere l’occasione per celebrare la fantascienza Anni ’50, la quale spesso si avvaleva di idee brillanti purtroppo non sostenute da effetti e trucchi all’altezza per ovvi motivi economici. Spielberg riesce in parte perché compensa questa mancanza con un impianto visivo davvero notevole, mentre dimentica quegl’aspetti narrativi che erano la struttura portante, riducendo il tutto a un dramma familiare abbastanza scontato e di poco conto. Irritante la scelta di concludere il film in quel modo. È un’occasione non sfruttata a dovere.
Spielberg al suo primo incontro con alieni cattivi imbastisce un notevole film sospeso tra la fantascienza e l'orrore puro, con molte immagini affascinanti e sequenze di grande tensione. Il ritmo è veloce e la sceneggiatura sa muoversi bene nella paura umana (spesso devastante quanto il nemico) sebbene pecchi in banalità nel tratteggio della famiglia protagonista. Cruise, in parte, offre una perfomance con punte di commozione, mentre Robbins gigioneggia nella sua breve apparizione. Ottimi gli effetti.
Non avendo visto l'originale non posso fare confronti. Ennesima dimostrazione di come negli States la paura/attrazione/convinzione dell'esistenza degli extraterrestri sia proprio latente. Qui Spielberg con sovrabbondanza di mezzi e un indistruttibile (ai limiti del paradosssale) Cruise ci propina da par suo un'avventura se vogliamo avvincente nella quale ci si tuffa con la malcelata curiosità di vedere come andrà a finire. Una parte centrale un po' a rilento ma l'adrenalina c'è.
Il film di Spielberg è di grande impatto visivo, come ci si aspetterebbe da un genere, già adrenalinico di natura, affidato alle qualità (e alle possibilità economiche) di un regista di tale portata. L'avanzare dei tripodi, con il loro richiamo sonoro, manda in tilt lo spettatore e piazza la 8 in buca d'angolo, ma la partita è più avvincente che perfetta. Alcune ingenuità, altre frettolosità incrinano leggermente quello che avrebbe potuto essere un capolavoro, riducendolo "solo" a buon film, salvato da un gran ritmo. Cruise sugli scudi.
Versione spielberghiana del romanzo di H. G. Wells. Naturalmente, nell'epoca dei grandi effetti speciali, un film come questo non può non appassionare. Spielberg, avendo sempre a disposizione grandi mezzi, sa però come utilizzarli per regalare un buon spettacolo, senza annoiare. Diversi rimandi a Jurassic Park (si veda la scena nella casa diroccata, nella seconda parte). Un po' di "melassa" in tutta la parte riguardante la vita privata del protagonista, ma non sfigura la riuscita finale. Più che buono.
Un giocattolone pieno zeppo di momenti sbalorditivi, con un climax in continua ascesa e dove la fantascienza si fonde perfettamente con l’orrore. Forzata forse la parabola familiare del padre incompreso, ma la regia di Spielberg riesce comunque a portare avanti la storia senza annoiare. Splendida invece tutta la parte con Tim Robbins, che sembra quasi un cortometraggio sull’alienazione e la paranoia incastonato all’interno del film. Effetti digitali strepitosi. Tra il cast spiccano (solo) Robbins e la giovanissima Fanning.
Tra i migliori Spielberg e Cruise di sempre, è una fantastica rilettura di uno dei più famosi racconti di quell'atavico terrore che vuole l'uomo soccombere al potere alieno. Fatta lontana dunque la realtà, ben più misera di un raggio laser, il nostro Tom deve vedersela dapprima con le gioie del giovane padre separato, in contemporanea con cieli plumbei e misteriose scariche al suolo. Poi la terra si apre e si dà il via a un'avventura angosciante con pochi pari, costellata di momenti in cui la suspense spadroneggia. Bravi tutti, ma davvero. Astenersi yankee-haters.
MEMORABILE: La scheggia nella mano di Rachel; In cortile, tra padre e figlio; Uno strano cielo; La fuoriuscita del tripode; Ray che tenta di "cucinare"; Robbins.
L'unica cosa da salvare di questo film sono gli effetti speciali. Il racconto del povero H.G. Wells è trasformato in una baracconata chiassosa e senza senso, ad uso e consumo di un mediocre Tom Cruise. Tante le parti assurde, tante le scene zeppe di retorica, per non parlare del solito buonismo familiare da film americano. Insopportabili i figli di Cruise. Spielberg delude enormemente, ormai il giochino gli è sfuggito di mano. Nella sua carriera ha saputo fare molto meglio con meno effetti speciali.
E venne il giorno in cui gli alieni (naturalmente brutti e cattivi) attaccarono la Terra per catturare umani e adoperarli come concime. Gran dispiegamento di mezzi per questo nuovo adattamento del romanzo di Wells (per l'occasione trasposto negli USA odierni) che alterna impressionanti sequenze di panico e distruzione (ottimi gli effetti speciali) ad altre di angosciante attesa in un'atmosfera sempre più tetra ed opprimente. Spielberg dirige bene e Cruise è un buon protagonista. Qualche ingenuità c'è (il figlio grande...), ma tutto sommato non macchia il notevole giudizio complessivo.
MEMORABILE: I suoni prodotti dai tripodi; La perlustrazione aliena della cantina.
Spielberg non è certo un novellino in materia di extraterrestri, ma mai si era occupato di visitatori spaziali così spietati. Le apocalittiche sequenze di distruzione (incombe l'ombra dell'11 settembre) e quelle, assai più orride, dedicate alla sorte dei prigionieri umani, esulano dalla "semplice" fantascienza, rispecchiando la maestria del regista nella rappresentazione del realismo più tragico e brutale. Qualche luogo comune nel tratteggio dei rapporti familiari e una soluzione finale un po' brusca (per quanto in linea con la fonte wellsiana) ledono in parte la valutazione. Buono.
MEMORABILE: La tempesta elettrica e il "risveglio" delle macchine sotterranee; Il tentacolo-spia passa al setaccio il rifugio di Tim Robbins; La gramigna rossa.
Spielberg, più che un remake vero e proprio, crea l’ennesimo disaster movie da mettere in coda a tutti gli altri che dalla fine degli anni 90 alla metà dei Duemila hanno invaso le sale di mezzo mondo. Il film però è visivamente appassionante, adrenalinico e chiassoso come è giusto che sia e con la consueta ricomposizione del nucleo familiare tanto cara al regista. Interessante l’incursione che vede Tim Robbins alienato protagonista. Poderosi gli effetti speciali.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
HomevideoGestarsh99 • 15/01/12 22:29 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Universal:
DATI TECNICI
* Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano Francese Spagnolo Tedesco
5.1 DTS HD: Inglese
* Sottotitoli Italiano Inglese Inglese NU Francese Tedesco Olandese Danese Svedese Norvegese Finlandese Spagnolo
* Extra L’invasione rivisitata
Steven Spielberg e la versione originale di La Guerra dei Mondi
Personaggi: La Famiglia
L’eredità di H.G. Wells
Pre-visualizzazione
Il nemico - Realizzazione di Tripodi e Alieni
E molti altri...
Volevo consolare la Bellucci facendo notare che anche una star come Tom Cruise s'è preso di "cane" per questo film e addirittura due volte per Eyes Wide Shut.
La Guerra dei mondi l'ho rivisto con piacere ieri sera e devo dire che rimane un buon film, criticabile sotto alcuni aspetti ma il suo "sporco" lavoro lo fa.
Capannelle ebbe a dire: .
La Guerra dei mondi l'ho rivisto con piacere ieri sera e devo dire che rimane un buon film, criticabile sotto alcuni aspetti ma il suo "sporco" lavoro lo fa.
Concordo, uno Spielberg che mi ha sorpreso (l'altra faccia di Incontri ravvicinati...E che gli alieni non sono proprio pacifici e goffi come E.T) e il feroce "scannamento" per un'automobile da parte di una folla impazzita non si scorda facilmente