Un ottimo film di guerra subacquea, per una volta valorizzato non tanto dagli effetti speciali (meno di quanto si possa pensare) ma da una storia che funziona. Partendo da un reale episodio di guerra (la famigerata macchina cripta-messaggi nazista Enigma venne effettivamente recuperata - ma dagli inglesi - e studiata proprio in seguito a una battaglia subacquea), il film racconta dell’assalto a un U-boot hitleriano da parte di un manipolo di valorosi marines, che se ne impossesseranno e con esso dovranno fuggire dai nemici. La cosa non è ovviamente semplice, anche perché il sottomarino è seriamente danneggiato. Benché molto americano e tutto sommato assai commerciale nella sua concezione, U-571...Leggi tutto è diretto molto bene da Jonathan Mostow, che sa giocare abilmente con la suspense giovandosi di un ambiente claustrofobico e tetro al punto giusto (il film è girato quasi sempre in condizioni di luce molto precarie, spesso di buio fitto). L'attesa, nell’equipaggio, delle pericolosissime bombe di profondità è snervante e il regista sa comunicarcelo in pieno. Buono il cast (tutto maschile, ovviamente) nel quale alla rivelazione Matthew McConaughey (è il comandante che sostituirà Bill Paxton) viene affiancata per sicurezza la garanzia Harvey Keitel, sempre bravo e convincente. Ma, come detto, ciò che soprattutto funziona è lo script il quale, pur con qualche incongruenza, si inventa situazioni di tensione quasi costante. Favoloso il sonoro, con effetti impressionanti allo scoppiare delle bombe di profondità, solo sufficienti le musiche. Qualche concessione eccessiva ai colpi di scena telefonati di tradizione americana.
Un ottimo film, di quelli che raramente si ha la fortuna di vedere. Ambientato durante la seconda guerra mondiale, le vicende del sottomarino americano alla ricerca del codice segreto di trasmissione nazista Enigma coinvolgono per il ritmo mai calante e la crescente paura del disastro. Cosa c'è di peggio che trovarsi in fondo al mare con il rischio di essere silurati? Non c'è via di scampo e questo film riesce a rendere questo senso di angoscia. Le scene degli incidenti a bordo lasciano con il fiato sospeso. E' un film da vedere.
Caccia della marina americana ad un sommergibile che trasporta un decodificatore utile per rintracciare gli spostamente dei temibili U-boat nazisti. Tra i film di ambientazione sottomarina, U-571 di Jonathan Mostow è uno dei più riusciti. Sebbene storicamente non correttissimo (la vicenda è reale ma i protagonisti non furono americani ma inglesi), il film è molto ben realizzato e avvincente. Il regista riesce a rendere bene il senso claustrofobico delle profondità marine e la tensione delle azioni di guerra. Buono il cast.
Il film sembra alimentato a diesel come i motori dei sommergibili da guerra. Infatti carbura lentamente, con una lunga fase introduttiva abbastanza sconfortante. Dall'abbordaggio dell'U-boot tedesco comincia il vero spettacolo ricco di pathos e tensione. Mostow, pupillo di Dino De Laurentiis, si dimostra abile nel mescolare adrenalina ed effetti speciali nelle scene di combattimento, molto incisive anche se talora troppo caotiche. Bene tutti gli interpreti tra i quali Keitel fa valere il suo peso specifico. Sicuramente migliore di Caccia a Ottobre Rosso.
MEMORABILE: Keitel sul sottomarino tedesco: "Santa Maria, madre di Dio... questi crucchi li sanno costruire i sommergibili!" (Poi però...)
Americani si impadroniscono di un sommergibile tedesco in avaria e del codice segreto nazista, e cercano di tornare a casa. Storia ansiogena e avvincente, anche per l'evoluzione del protagonista nel suo ruolo di capitano. Ottimo il montaggio e notevoli le continue scene al cardiopalma dentro e fuori dal sommergibile (eccellenti le riprese). Ma disgustosa (e alla lunga, respingente) la retorica filoamericana con contorno di fanfare e con i tedeschi troppo biechi per essere veri. A parte questo, il film è buono e si vede con piacere adrenalinico.
Ci sono un paio di cose che non funzionano in questo film in quanto inverosimili (si sfidano le leggi dell'inerzia e della fisica dei fluidi) o retoriche (nave in viaggio verso il tramonto) ma riguardano il finale e non starò qui a commentarle più di tanto. Per il resto uno dei migliori esempi del genere sommergibili in guerra con un ottimo cast, scene ben realizzate e tensione sempre alle stelle. Sceneggiatura non originalissima e finale scontato ma sono dettagli.
Niente può fermare i potenti sottomarini made in Usa: né le leggi dell'idrodinamica, né gli U-Boot dönitziani con le loro disumane (subumane?) ciurme, né tantomeno l'albionica storiografia. Armato di dettagliate scenografie, di frenetiche scene d'azione, di cameratismo ed enfasi militaresca, Mostow mette subito le carte in chiaro: i suoi combattenti sono in acqua per vincere... e vinceranno! Non farebbe una piega se fossimo negli anni '40, ma oggi lasciatemi esprimere con chiarezza il voto: che 2 palle!
I film girati all'interno di un sommergibile per forza di cose si assomigliano tutti. U-571 si distingue per una buona regia e per le interpretazioni, dove un ottimo McConaughey (aiutato naturalmente dal personaggio) riesce a superare un convincente Keitel, mantenendo in questo modo anche l'ordine gerarchico all'interno dell'U-Boat. Non so quanto possa giovare (o non giovare) il fatto che, nonostante la trepidazione che si vive durante la vicenda, si sappia già come andrà a finire; a me non ha tolto nulla del piacere della visione...
Non è facile dare ritmo e rendere spettacolare un film a bordo di un sottomarino, eppure Mostow ci riesce alla grande, facendo capitare ai suoi protagonisti l'inimmaginabile e spingendo ogni volta la tensione ai massimi livelli. Insomma ci si diverte, perchè la storia è avvincente e parte da un'idea anche abbastanza originale (americani costretti a usare un mezzo tedesco). Ottimo il cast con l'unica eccezione di Bon Jovi, davvero fuori posto. Notevole.
Ogni tanto il cinema a stelle e strisce riesce a sfornare qualche prodotto degno di nota, capace di essere apprezzato non soltanto come puro "giocattolone". Tratto da una storia vera, è un vero e proprio thriller claustrofobico che non concede un attimo di tregua, valorizzato dagli effetti sonori. Buono anche il cast, McConaughey e Keitel su tutti. Da vedere.
L'attendibilità storica non è mai stata il punto forte del cinema, soprattutto se hollywoodiano, quindi tanto vale mettere tra parentesi le pur comprensibili rimostranze inglesi su chi sia stato il primo a mettere le mani su Enigma e godersi il film per quello che è: un avvincente thriller di guerra sottomarina, interpretato da un gruppo di attori in parte e girato con gran senso del ritmo e abilità nel restituire le sensazioni che si possono provare nell'essere chiusi in una scatola di metallo mentre attorno scoppiano le bombe. Peccato che Mostow non sia più tornato su questi livelli.
MEMORABILE: Le ansiogene sequenze in cui si vedono e si sentono gli effetti delle bomba di profondità
Notevole pellicola bellica, che oltre a mantenere alta la tensione, visti i pericoli continui (sotto e sopra il mare), ha il pregio di riuscire a sparigliare le carte, con accadimenti inaspettati. La precarietà della situazione di chi, in teoria, ha il coltello dalla parte del manico, fa sì che di scontato non ci sia nulla e che l'imprevisto sia sempre dietro la porta, o per meglio dire, dietro le paratie del sommergibile. Anche dal punto di vista tecnico-meccanico la ricostruzione appare molto realistica; e gli attori fanno il loro dovere. Merita decisamente la visione.
MEMORABILE: "Reggetevi, gli inglesi ci stanno cacando addosso", ovvero, bombe di profondità; Il modello S, con "qualche perdita"; L'abbordaggio; Manovre evasive.
Mostow fa riemergere l'inabissato genere bellico/marino guardando con un occhio alle virili amicizie hawksiane nei cieli e con il periscopio ad alcuni classici britannici dimenticati. Il risultato è un discreto prodotto di intrattenimento che, per quanto attento più al lato della tensione che a quello politico/militare (fin troppo blando), si perita di disegnare una buona caratterizzazione dei personaggi (funziona soprattutto il binomio McConaughey-Keitel) e di rinunciare a invasivi effetti speciali a favore di scene girate con balistica cura verista.
Regia portentosa di Mostow che riesce a far dimenticare le tante inesattezze storiche pro USA. McConaughey, appena trentenne, tiene saldo il timone di un film claustrofobico eppure inaspettatamente dinamico. Sale forte la tensione quanto la pressione sul sottomarino, mentre gli attori corrono a chiudere falle e rimettere in funzione i pochi sgangherati mezzi a disposizione per salvarsi la vita ma soprattutto portare a termine la missione. Spalla perfetta lo scafato Keitel. Da sottolineare il sonoro, sia per le musiche che per il montaggio, che è forse il protagonista principale.
Gli americani hanno un talento innato nel distorcere la storia a loro piacimento e qui si attribuiscono addirittura la paternità di una missione compiuta dagli inglesi, che giustamente si irritarono. Tecnicamente è un film di ottima fattura, con effetti sonori notevoli e un ritmo e una tensione davvero incalzanti, ma talmente intriso di retorica a stelle e strisce che a un certo punto viene quasi voglia di tifare per i tedeschi, tanto si sa già che non vinceranno loro… A parte un inutile Jon Bon Jovi, il cast è di buon livello, ma i personaggi hanno lo spessore della carta velina.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.