Davvero interessante e commovente. Verdelli porta su grande schermo Ezio Bosso e lo fa sia attraverso le parole di chi ben lo ha conosciuto, sia (e soprattutto) attraverso le dichiarazioni dello stesso musicista (ovviamente si tratta di materiale d'archivio) e la musica che ci ha lasciato (come autore e come direttore d'orchestra). Ne esce fuori il ritratto di un uomo fuori dagli schemi e ancor di più fuori dal comune. Un lavoro sincero che cerca di far ricordare (o conoscere, per chi non sapesse nulla della persona) un artista ma soprattutto un uomo straordinario.
Ottimo lavoro, che mostra un profondo affetto e rispetto per il grande musicista che è l'oggetto del documentario. Non è un santino, non è un'esaltazione acritica, è un flusso continuo di immagini e di sonorità che ci restituiscono appieno chi era Ezio Bosso. Unica pecca, manca un po' la parte della sua vita con il gruppo mod degli Statuto, che in realtà è stata parecchio importante per la sua formazione.
Giorgio Verdelli HA DIRETTO ANCHE...
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Bello e ben realizzato. Personalmente trovo che per approfondire questo grande artista sia però altrettanto interessante (anzi, di più) il bel servizio a lui dedicato da Domenico Iannacone per la RAI e visibile qui
Zender, ho preso il cast da Imdb ma mi sono "permesso" di aggiungere Silvio Orlando e Luca Bizzarri, in quanto le loro testimonianze occupano (soprattutto quelle del primo) un buon metraggio.