Molto curioso, strano, talora straniante. Prende pieghe che continuano a sorprendere, in un gioco fatto di avvenimenti banali o naturali, ai quali si mescola la voglia di impossibile. Uno dei due aspiranti piccione viaggiatore di cognome si chiama Columbato... Interessante, ma gli manca qualcosa (oppure è il suo essere ibrido che gli rende impossibile il vero salto di qualità).
Film bello e particolare sulle nefaste conseguenze (specie psichiche) della guerra. Il film appare particolarmente efficace nella caratterizzazione dei personaggi principali attraverso una bella ricostruzione (quasi sempre in flash-back) dei loro rapporti e del legame che li unisce. Clima molto lirico e particolare attenzione alla fotografia e alla recitazione grazie ai bravissimi attori principali all’inizio delle rispettive carriere.
Come aveva già fatto Milius in Un mercoledì da leoni, Parker costruisce una fortissima storia di amicizia fuzionale, alla fine, a una forte critica alla guerra in Vietnam e ai suoi terribili effetti. Nonostante sia ruffiano e con una sceneggiatura risibile non si può non affezionarsi ai protagonisti del film, resi in maniera impeccabile da un grandissimo Modine (che tornerà in Vietnam due anni dopo con Kubrick) e un giovanissimo Nicolas Cage. Lirico ed onirico resta ancora oggi un film unico che, in qualche modo, ha segnato un epoca.
Dal poliedrico regista reduce dal tesissimo Fuga di mezzanotte e dallo splendido The wall, arriviamo a una pellicola non semplice da classificare. Se è senza dubbio ammirevole il fatto di avere trattato il tema della guerra del Vietnam in modo non convenzionale, dall'altro - complice forse una sceneggiatura troppo attenta a descrivere gli effetti dei problemi mentali senza le cause - ci si trova di fronte a un prodotto sicuramente confezionato con mestiere ma non partecipato in misura proporzionale al dramma. Guardabile, in ogni caso.
Alan Parker ha il merito di aver realizzato film molto diversi tra loro, in molti dei quali la musica assume spesso una grande importanza. Dopo Fame e The wall, prima di The commitments e di Evita, ecco Birdy, opera drammatica sugli effetti devastanti della guerra in Vietnam e l'amicizia di due giovani soldati, interpretati dai convincenti Matthew Modine e Nicolas Cage. E' un soggetto originale, lirico, oscuro e graffiante, nel quale la suggestiva colonna sonora di Peter Gabriel riveste un ruolo fondamentale. Da vedere.
Un film difficile, magari anche sgradito allo spettatore medio ma in grado di conservare un suo perché e un'idea cinematografica interessante. I giovani fringuelli Cage e Modine si spartiscono la torta, fatta di bravate (il furto della macchina) unite a drammatiche pieghe psicologiche di uno dei protagonisti. Chi guarda non troverà mai un equilibrio emotivo stabile (cosa in parte disturbante) ma riconoscerà la genuinità del prodotto.
Grande merito della buona riuscita del film va alla splendida interpretazione di Matthew Modine (Nicolas Cage non male ma nettamente inferiore). Per il resto si tratta senz'altro di un bel film e di una notevole storia di amicizia, anche se in qualche punto la sceneggiatura stecca e soprattutto c'è qualche concessione al banale. Non si può considerare un capolavoro, però al cuore arriva e commuove. Bella la fotografia, timida la colonna sonora dell'ex Genesis Peter Gabriel.
Si parla di reduci del Vietnam (uno con il volto sfigurato, l'altro in stato catatonico e rinchiuso in un ospedale psichiatrico) ma le sequenze di guerra, di taglio impressionista, occupano poco spazio rispetto al racconto dell'amicizia fra i due ragazzi, uno dei quali nutre una passione con gli uccelli tale da voler diventare egli stesso un uccello per poter volar via da una realtà a cui sente di non appartenere. Film particolare, a tratti spiazzante per un eccesso di "poeticità" sul filo della maniera, ma reso prezioso da alcune belle sequenze e dall'intensa interpretazione di Modine.
MEMORABILE: I costumi con le piume di piccione; Il volo nella cava; La liberazione dei cani; Il transfer con il canarino ed il volo sulla città
Due vecchi amici si ritroveranno dopo il Vietnam in un ospedale militare. Il tema è l'amicizia che guarisce dai mali del mondo, con le ossessioni che in fondo sono salvifiche. La prima parte riguarda i ricordi giovanili e non è di grande impatto, mentre nel prosieguo il film diventa notevole per lo scavo nelle personalità e per l'intensità mostrata. Lieve melodramma nei rapporti coi medici compensato da un finale morbido e spensierato. Parker gira piuttosto classico sfruttando le dinamiche dei voli degli uccelli.
MEMORABILE: Il serpente che avvinghia il gabbiano; Il gatto con in bocca il canarino; Con le ali sulla bicicletta; Le palle da baseball.
Sono le sbarre di ferro di quella stanza di manicomio, a spezzare le ali dell’anima avicola del ragazzo o quelle di una mente visionaria e fragile, di sogni ammantati di piume. Ci vorrebbero un paio di ali per librarsi su tutte le incertezze del crescere, del diventare adulti, del fuggire dal nido. Aspira a ignorare il vuoto, il nulla, a deridere i precipizi potendolo sorvolare tutto. Non ci sarebbero più confini, se avesse un paio di agognate ali. Invece, la società, la concretezza bipede del vivere “civile", sono ancore pesanti, come macigni ignobili che lo inchiodano al suolo.
Una grata metafisica circoscrive il cielo dell'uomo (come nel suo Muro, come nella cover di Tommy). Reiterato il contatto dialettico di Parker con la musica rock, qui Peter Gabriel nell'OST, ribadisce i concetti ancestrali del suo cinema con l'arma semplice ma efficace dell'analogia figurativa aperto-chiuso: spiaggia/città-gabbie, terra-cielo: l'uomo-l'uccello; l'amicizia (Cage e Modine bravi nei primi ruoli importanti), l'anelito del sogno. Ammantato di candore infantile, di motivi universali d'umanità in un enigmatico vuoto di pensiero, non lesina in attimi di poesia.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi & Canzoni della Prima Visione Tv (lunedì 23 novembre 1987) di Birdy - Le ali della libertà: