Visite: 19268 Punteggio: 2561 Commenti: 2476 Affinità con il Davinotti: 79% Iscritto da: 13/08/14 10:42 Ultima volta online: 3/01/23 13:33 Generi preferiti: Gangster - Poliziesco - Western Film inseriti in database dal benemerito utente: 223
Gli estratti nella puntata in questione durano meno di 40 min., il documentario intero circa un'ora e dieci. Nella puntata mancano soprattutto pezzi di intervista allo stesso Guillet, fra l'altro forse le parti più interessanti del documentario, che forse televisivamente non "bucano"
Zender, non è una puntata de "La storia siamo noi", è un documentario autonomo (vedi IMDb) da cui il programma di Minoli ha preso alcune parti inframezzandole a commenti dello stesso Minoili. Il documentario si trova in rete, sebbene suddiviso in più parti, ma c'è
Nel film vengono ripetutamente citati, come armi in dotazione dei banditi, i fucili mitragliatori AK 47, più noti col nome di Kalashnikov, ma in realtà i due banditi avevano con loro, oltre alle altre armi, un fucile mitragliatore Type 56 della Norinco a testa, che è una copia cinese
Buono, se non dovessimo fidarci di Wikipedia una buona metà (arrotondando per difetto) delle curiosità sul Davinotti sarebbero poco attendibili. Del resto Wikipedia di solito rimanda ad una fonte verificabile, per cui io un po' di credito glielo darei...
Premetto che non ho letto il romanzo in questione, ma a guardare la trama il film ed il libro mi sembrano piuttosto diversi. Del resto Bevilacqua quando ha tratto il soggetto da un suo libro ha mantenuto lo stesso titolo, mentre in questo caso non lo cita nemmeno di striscio. Qualche spunto in comune
Questo è il primo soggetto originale che Alberto Bevilacqua scrive direttamente per un suo film. I soggetti dei suoi due precedenti lavori da regista, La califfa e Questa specie d'amore, erano tratti da suoi romanzi già editi. Fonte: Wikipedia
Se fosse così bisognerebbe ammettere che il livello delle recensioni non è più alto di quello dei film. Potrebbe essere anche qualcuno a lui vicino, le recensioni mi sembrano davvero generiche e dozzinali, credo che Colombo le avrebbe scritte meglio. In ogni caso sono convinto anch'io
Io per principio l'unica cosa di cui mi fido è un bacio a mezzanotte, il resto è, come tutto il Davinotti, correggibile, in presenza di prova contraria. In ogni caso Wikipedia non mi sembra una fonte poco affidabile, in generale, perché sottoposta a continui controlli. Poi,
Di alto livello il novero dei doppiatori italiani del film, fra i quali oltre ad illustri nomi del nostro cinema troviamo anche quello dello scrittore cileno Luis Sepúlveda, autore del fortunato romanzo dal quale lo stesso è stato tratto. Di seguito l'elenco: Carlo Verdone: Zorba
Grazie per l'informazione, Lodger. Varrebbe la pena di vederlo al cinema soprattutto per gli splendidi panorami naturali cui sicuramente il grande schermo darebbe giustizia.
Nella scena in cui Enrico Glori (Bertini) invita a salire in macchina Assia Noris (Lauretta) e Luisella Beghi (Emilia) dietro di loro si nota il poster del film Batticuore (A), interpretato dalla stessa Noris con la regia di Mario Camerini, che è il regista anche di questo film. Aggiunge
Film d'esordio per il celebre futuro attore e regista Zach Braff, allora diciassettenne, presente in una sola scena. Sulla sua partecipazione al film Braff ha dichiarato: "Quando riguardo quella scena ora, tutto quello che riesco a vedere è il terrore nei miei occhi". Fonte: Wi
* È il primo film girato da Carole Lombard dopo che in un incidente d'auto il suo volto fu sfigurato da schegge di cristallo. L'attrice fu sottoposta ad una complicata operazione di chirurgia estetica che le ricostrui il viso dandole le sembianze con cui poi raggiunse la grande notorietà.
Questo film è il settimo (ed ultimo) capitolo della collaborazione fra il protagonista Audie Murphy ed il produttore Gordon Kay e da molti elementi si desume che tale collaborazione era ormai giunta alla frutta. Per allungare il brodo portare il film ad un minutaggio decente furono insertate parti
Gli indiani Yavapai, originari dell'Arizona dove il film è girato, furono adoperati dal regista per le scene di massa, tranne che per quella celebre girata presso il Monumento di Montezuma. Il luogo infatti era considerato "negativo" dagli Yavapai perché custodiva gli spiriti
Il film rappresenta una sorta di unicum nel suo genere perché, pur essendo un western piuttosto animato con rapine, inseguimenti ed altre scene d'azione, non viene esploso nemmeno un proiettile da arma da fuoco. Fonte: Wikipedia
Grazie Zender, io ho prelevato il titolo da IMDb come di consueto, come credo anche Markus. Su Youtube scrivono di tutto quindi non credo sia una fonte sempre attendibile. P.S. Il mio pallinaggio per Lisboa cultural è ***!, ti chiedo per favore di aggiungerlo perchè manca.
Zender, credo che a questo punto il mio commento a "Lisboa cultural" di de Oliveira possa aggiungersi, visto che la scheda della serie delle Capitali culturali d'Europa adesso c'è. E si può spostare anche il commento di Markus a Milano '83. Grazie
Zender, stavo per inserire la serie come da tue istruzioni e mi sono reso conto che uno dei 12 documentari che ne fanno parte è già presente in modo autonomo sul Davinotti. Si tratta di Milano '83 di Ermanno Olmi inserito da Markus. Io a questo punto non ci capisco più nulla
Ok grazie. A questo punto nel cast indico fra parentesi in quale episodio sono presenti gli attori e lo sfoltisco un po' altrimenti viene fuori una cosa chilometrica Poi i commenti agli speciali li aggiungo uno per volta mettendo solo il titolo e il nome del regista, senza i momenti memorabili. Il
Ok allora cerco di trovare quelli fino ad ora irreperibili e mi occupo io della cosa. Ti posso chiedere per favore di conservare la mia vecchia scheda? Se non altro per recuperare poi i nomi senza doverli copiare nuovamente. Poi da quella, con le dovute variazioni, facciamo quella generale.
Ok Zender, ma non si tratta di una serie vera e propria. Sono documentari indipendenti fra loro e tutti firmati da grandi registi. Avevo pensato anche di fare un commento unico, dal momento che li ho visti quasi tutti, ma come si fa a mettere in un commento solo opere di Jankso, de Oliveira, Lizzani
Il film costituisce una sorta di precursore della celebre serie televisiva Gli uomini della prateria (Rowhide in originale) la cui sigla dal titolo omonimo fu resa celebre dai Blues Brothers che, capitati per sbaglio in un locale country, la ripetono incessantemente per calmare il pubblico inferocito.
Michael Jackson rimase impressionato dal film e soprattutto dal trucco di Rick Baker, che vinse l'Oscar, tanto che volle per il celebre videoclip del suo Thriller sia John Landis alla regia che Baker al trucco. Jackson volle anche omaggiare il film riportando fedelmente nei titoli di coda di Thriller
Mentre Gary Cooper fu "la prima, l'ultima e l'unica scelta" di Frank Capra per il ruolo del protagonista maschile ("first, last and only choice"), non si può dire altrettanto per la protagonista femminile. La parte doveva essere interpretata da Carole Lombard che declinò
Nonostante i lusinghieri commenti al film Angst da parte di molta critica, il regista austriaco Gerald Kargl ha lasciato il cinema ma non l'ambiente. In seguito ha girato oltre un centinaio di filmati pubblicitari e didattici per i quali ha ricevuto premi in più di trenta prestigiosi concorsi
Il tema del film, Second chance, che ebbe una nomination agli Oscar, nel tempo è diventato un celebre standard del jazz e del pop interpretato da grandi cantanti fra cui Ella Fitzgerald.
* Il dramma originale di Gibson fu interpretato a teatro a Broadway nel 1958 da Henry Fonda e Ann Bancroft riscuotendo un enorme successo. La Bancroft vinse anche un Tony Award come migliore attrice in un ruolo drammatico. * Inizialmente i protagonisti del film dovevano essere Elizabeth Taylor e Paul
Tante le curiosità su questo celebre film. Fra le più intriganti: * I produttori, temendo una lunghezza finale eccessiva, tagliavano quotidianamente parti del film che puntualmente Cimino, novello Penelope, ripristinava di notte. * Durante le riprese in Thailandia successe di tutto, compreso
In realtà questo film e quello omonimo di Salce non sono dei remake delle due pellicole francesi citate nelle note, ma tutte e quattro sono differenti versioni della pochade in tre atti La Présidente, di Maurice Hennequin e Pierre Veber, scritta nel 1912. Nessuna delle quattro è
Prego Zender, per me è un piacere contribuire al miglioramento del sito, che considero anche un po' casa mia (come appassionato di cinema). In ogni caso di film che andrebbero considerati dei corti il database è pieno, soprattutto di produzioni americane degli anni '30, perlopiù
Per il momento ho trovato questi: - Ride him cowboy (55 min,); - Acciaio blu (54 min.); - Verso il West (57 min.); - La terra promessa (54 min.); - L'oro di Picano Valley (53 min.); - Una diligenza per l'Ovest (54 min.); - La banda dei razziatori (55 min.); - Il sentiero solitario
Tutto chiaro Zender, solo che ho visto altri film dello stesso tipo (western del Wayne del primo periodo) che sono stati classificati come film nonostante avessero una durata inferiore all'ora e mi sono comportato di conseguenza. Non sarebbe una cattiva idea adottare un peso e una misura per tutti,
Buio in realtà anche negli inizi di Argento c'è un erotico non proprio indimenticabile. E poi Verhoeven è in buna compagnia: anche Coppola ha esordito con un modestissimo softcore...
Dialogo fra Milian e Hopper dopo che il primo ha ordinato una pizza al telefono durante un appostamento (la macchina con i due è nascosta in un sito considerato top secret): H: Non ci troveranno mai, ma ti rendi conto di dove siamo? M: Non preoccuparti, questi Italiani sono capaci di trovarti
Scusate il ritardo, ma ho (ri)visto il film solo ora. Effettivamente la Vitti guarda in macchina durante la pipì per un nanosecondo, al min. 25.27. La cosa è in realtà quasi impercettibile, perché nella stessa scena si guarda attorno volgendo lo sguardo in più direzioni,
Benché questo sia ufficialmente il primo film con il personaggio tratto dai racconti di Hugh Wiley, non è il primo in cui figura come protagonista il detective Mr. Wong. La stessa Monogram, che produsse la serie con Karloff, aveva inserito il personaggio (apocrifo) di Mr. Wong in un film
La qualità è piuttosto scarsa, proverò comunque a metterla. Non ho detto che fosse un errore e sono ben cosciente che si potesse trattare di un'edizione in lingua estera, reperibile anche in Italia. Era proprio per questo che chiedevo lumi...
Nei primi minuti del film Tognazzi sequestra a Jannacci una rivista per adulti che nel film viene citata come Playboy, ma Playboy in Italia cominciò le pubblicazioni sei mesi dopo l'uscita del film. Più probabile che si trattasse di Playmen, fondato da Adelina Tattilo ed ormai in edicola
ll titolo italiano del film è "Charlie Chan e il delitto a New York". La produzione decise di evitare il titolo più generico di "Charlie Chan a New York" proprio per non confonderlo con gli altri film della serie. Fonti: IMDb e Wikipedia.
Sul cinema tedesco posso anche essere d'accordo, dal momento che cominciò a fare cinema a quasi 30 anni quando si trasferì a Berlino e del cinema tedesco fu effettivamente un importante esponente, così come più tardi fu un esponente di rilievo del cinema americano, ma
Una piccola nota di colore: Paolo Mereghetti, nella sua critica al film, scrive parlando di Lang "Il regista tedesco..." forse dimenticando che Fritz Lang è nato e vissuto a Vienna per 22 anni quindi è, fino a prova contraria, austriaco e non tedesco. Fra l'altro tra i due
La vicenda narrata nel film, quella di un treno lanciato a velocità folle con i freni fuori uso non si è mai verificata nella realtà perché, per le caratteristiche tecniche di una locomotiva, è praticamente impossibile. Tutte le locomotive diesel hanno un freno di trazione,
Credo anch'io che sia da quelle parti, ma ormai Freimann è praticamente Monaco e Google Maps la copre. La vera difficoltà è, come dicevi tu, ricostruire la scena dopo quasi 50 anni, visto che i Tedeschi "rifanno" le strade molto frequentemente ed il paesaggio è
Alla sceneggiatura del film partecipò anche il celebre fumettista Andrea Pazienza. Benigni decise di non accreditarlo ma quando la pellicola uscì, forse pentito, la dedicò interamente all'artista abruzzese, nel frattempo scomparso. Fonte: Wikipedia
Simpatica autocitazione di Aldo Fabrizi (in stato di arresto per truffa) che nel dialogo con Gravey dice: "Regazzino so io, che alla mia età ancora sto a giocà a guardie e ladri... Solo che stavolta 'e guardie so vere!" L'attore romano si riferisce naturalmente al celebre
Per chiosare molti dei commenti precedenti riporto uno stralcio di un'intervista al regista Ciro Ippolito in cui è evidente che l'idea di fare un prodotto deliberatamente trash era la linea guida fin dal concepimento del film. Naturalmente nessuno volle finanziarlo ed Ippolito lo finanziò
Il film doveva essere diretto da Enzo G. Castellari che collaborò con Leoni durante la scrittura della storia, ma ad un certo punto le esigenze di Castellari superarono il budget previsto per l'operazione ed il regista romano preferì abbandonare il progetto piuttosto che accettare ridimensionamenti.
Il film è legato a doppio filo al locale di cabaret Zelig di Milano. Non solo i protagonisti sono tutti personaggi di punta della prima stagione del locale (che aveva aperto i battenti l'anno prima rilevando l'eredità del mitico Derby club), ma anche il regista Salvatores e
1972: Don Camillo e i giovani d'oggi
1999: Rocky Marciano (Rocky Marciano)
1948: I giorni della vita (The time of your life)
1939: Jess il bandito (Jesse James)
1954: Tre ragazzi del Texas (Three Young Texans)
1936: L'avventura di Mr. Bliss (The Amazing Quest of Ernest Bliss)
1947: Il bacio della morte (Kiss of death)
1972: Racconti proibiti... di niente vestiti
1966: Per il gusto di uccidere
2001: Identità ad alto rischio (Hidden Agenda)