La légende de Polichinelle - Corto (1907)

Cortometraggio (poco più di sette minuti) tutt'altro che irresisitibile di Capellani e Nonguet. La vicenda (Pulcinella che salva la sua amata da un incendio) non è ben descritta; il film, inoltre, dà maggiore spazio ad avvenimenti laterali (l'arrivo di Pulcinella al Castello, il lungo suo trionfo finale) che arrecano persino un po' di noia. Trascurabile, se non fosse per la bella location, decenni dopo usata persino da Jacopetti e Prosperi.

Il corto parte alla grande con una notevole panoramica che segue Arlecchino (e non Pulcinella come dice il titolo!) addentrarsi in un castello con alcuni nani. Poi, il pastrocchio con il protagonista-mago che resuscita la sua bella (!): per un po’ il film annaspa mediocremente, grazie alla sensibilità verso gli scorci di ville e palazzi, ma infine si naufraga nel “trionfo” conclusivo in cui viene ammassato di tutto di più (perfino una simil-Loïe Fuller) in un accumulo caotico e gratuito di balli, scenografie e magie.

Arlecchino (e non Pulcinella come dal titolo) si trova a dover salvare la sua bella dalle fiamme di un incendio. Riuscirà nel suo intento e verrà ricoperto di gloria. Cortometraggio trascurabile della coppia Capellani/Nonguet che parte discretamente bene per poi naufragare in un finale chiassoso e confusionario che, addirittura, porta nuovamente alla ribalta le famose serpentine di Loïe Fuller. Anche la presenza del grande Max Linder non riesce a conferire all'opera la qualità necessaria per poterlo considerare sufficiente. Peccato perché la storia poteva essere interessante.