I FILM IN TV DELLA SETTIMANA DA Lunedì, 22/06/20 A Domenica, 28/06/20
Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Lovejoy: Imbarazzante tentativo di coniugare il filone allora di moda degli squali assassini (qui peraltro molto ripulito) e quello del da non molto uscito Laguna Blu. Il risultato è un film di desolante squallore. Inutile parlare di regia o di copione: sono del tutto assenti. Anonimo anche il cast. Da evitare.
Il Gobbo: Attorello ingaggiato per un drammone sentimentale si consulta con un'autorità nel campo (ossia Amedeo Nazzari in persona) e poi gira il drammone impersonando un commerciante di reliquie che sposa una contessa obesa... Dopo diverse sceneggiature Maurizio Costanzo esordisce dietro la macchina da presa, e con ambizioni (la parodia di Matarazzo & c., il film nel film). Molte idee, ma confuse e realizzate male. Montesano fa quel che può, ma non basta. Costanzo, sciò.
Lunedì, 22/06/20 ALLE ORE 09:45 09:45 su Rai Movie
Pigro: In famiglia tutti canticchiano, tranne il bambino che odia le canzoni, e intanto assistono all'amore contrastato tra il primogenito e la figlia del vicino. Musicarello che ripercorre i canoni del genere, ma con una solidità maggiore del solito: i molti volti noti coinvolti si impegnano con efficacia, i personaggi hanno un loro senso, la storia è costruita bene e ben diretta, insomma si può vedere, e con piacere.
Lunedì, 22/06/20 ALLE ORE 11:20 11:20 su Rai Movie
Geppo: È decisamente il miglior film di Pippo Franco e di Pingitore. Dopo il pessimo Il casinista si rifanno entrambi con questa straordinaria pelliccola davvero spassosa e ricca di gag strepitose grazie anche agli ottimi caratteristi che fanno da contorno alla storia. È il ruolo giusto per Pippo Franco, qui davvero bravissimo. Il povero Stroppaghetti Marino (Pippo Franco) per trovar casa a tutti i costi passa da una disavventura all'altra. Bravi Enzo Cannavale, Gigi Reder (sopratutto), Roberto Della Casa... e poi naturale... Bombolo non si discute. Cult!
MEMORABILE: L'ufficio del dottor Pellecchia (Gigi Reder); Lo smoking di Bombolo; La collezione di francobolli di Oreste Lionello.
Markus: In seguito alla perdita del posto di lavoro, una signora e suo marito si trasferiscono in un casa fuori città. La donna, una volta conosciuto il nuovo vicino di casa, sospetta che egli tenga nascosto qualcuno nella cantina... Thriller dal taglio televisivo, composto da momenti di apprensione mai supportati da una vicenda ficcante. Anche sotto il profilo delle interpretazioni siamo su livelli non molto elevati. Resta in ogni caso un film che riesce a coinvolgere in un ambito di basse aspettative.
Lunedì, 22/06/20 ALLE ORE 18:55 18:55 su Rai Movie
Geppo: Un western spaghetti molto ironico (per non dire "strano"). Inizia come un vero e proprio western "serio" ma lentamente si trasforma in una commedia. La prima mezz'ora è spettacolare, per non parlare dell'incipit iniziale (davvero geniale, e qui si vede la mano di Sergio Leone). Grandiosa anche la parte con Kinski. Poi purtroppo, con l'uscita di scena di quest'ultimo, il film perde molto del suo ritmo. Terence Hill è simpatico e divertente come sempre. C'è anche un bravissimo Raimund Harmstorf. Ottimo il brano principale del Maestro Morricone.
MEMORABILE: L'incipit con Piero Vida e Mario Valgoi; La partita a poker con Klaus Kinski.
Gestarsh99: Sotto la roboante regia di Mark Lester, il soggettista Loeb si aggancia astutamente al treno in corsa dello Stallone post-Vietnam, inventandosi il surrogato John Matrix. Il massiccio personaggio non è bollato come un indesiderato, non ha i dubbi esistenziali del reduce di First blood, non è un apolide tradito ed abbandonato dalla sua gente: è un Terminator travestito da Rambo, un automa infallibile che macina cattivi come fossero chicchi di caffè! Per fortuna Schwarzy ci mette lo zampone della sua naturale e spontanea autoironia, salvando film e protagonista dalla "chucknorrisizzazione" più piet(r)osa.
MEMORABILE: La simpatica e imbranata Rae Dawn Chong che fa fuoco dietro di sè con un bazooka maneggiato dal verso sbagliato...
Paulaster: Ragazza verrà ospitata da un centro di terapia a causa della sue tendenze lesbiche. Il cattolicesimo che cerca di rimediare a pulsioni sgradite facendo pregare Dio e facendo firmare un contratto di ingresso. Poco coraggiosa la denuncia di queste strutture che lavano il cervello e che servono solo a isolare potenziali pericoli per la società ottusa. Meglio il quadro personale della protagonista, anche se manca un risvolto conclusivo efficace (la regìa mantiene di proposito un profilo basso).
MEMORABILE: L’aerobica cristiana in tv chiamata “Fun to be fit”; La canzone dei 4 Non Blondes cantata sul tavolo; Il disegno dell’iceberg.
Nicola81: Un classico del filone carcerario, basato sulla vera storia dell'evasione che precedette di un anno la chiusura del celebre penitenziario. Siegel opta per una narrazione sobria e serrata, ci mostra la disumanità della vita dietro le sbarre ma senza calcare troppo la mano e riesce a farci simpatizzare per i criminali e il loro progetto di fuga e a creare una tensione genuina. Dialoghi calibrati e ottime caratterizzazioni: Clint perfetto per il ruolo, McGoohan (l'odioso direttore) degno antagonista e anche le figure secondarie funzionano.
MEMORABILE: Il monologo iniziale del direttore; La revoca del permesso di dipingere e le sue drammatiche conseguenze; Il detenuto di colore; La fuga; Il finale.
Galbo: Un buon regista come Zemeckis alle prese con il genere soprannaturale: il risultato non è granché; la colpa è in gran parte della sceneggiatura molto pasticciata e "telefonata": i colpi di scena sono in gran parte prevedibili e si capisce ben presto come finirà. Nemmeno la presenza di attori del calibro di H. Ford e M. Pfeiifer (per la verità piuttosto svogliati) riesce a salvare il film dalla noia che coglie ben presto lo spettatore.
Nicola81: Guardare un film che ha per protagonista Stallone è quasi contrario ai miei principi, ma questo poliziesco (cui non avrebbe guastato un pizzico di adrenalina in più) non è affatto male e lui offre una buona prova in un ruolo lontano dai suoi stereotipi. La storia è credibile, l'ambientazione in una New York sporca e degradata colpisce nel segno, le musiche di Emerson funzionano. Rutger Hauer nei panni del cattivo è una certezza, anche se il suo personaggio, per essere un pericolo pubblico numero uno, forse è meno astuto di quel che sembri.
MEMORABILE: L'inizio; L'inseguimento in metropolitana; Il sequestro della funivia; Il finale.
Martedì, 23/06/20 ALLE ORE 01:15 01:15 su Cine 34
Homesick: Orsini eredita l'astio antifascista dei fratelli Taviani e ricostruisce, a modo suo, l'utopia libertario-giacobina del partigiano Corbari, interpretato da un Gemma memore del Ringo di Tessari: baldanzoso, ribelle, astuto, generoso e ottimista. Il regista mette a nudo la spietatezza della guerra civile e le violenze perpetuate sia dai repubblichini che dai resistenti. Tra i compagni di Corbari c'è Haber doppiato da Amendola; tra gli antagonsiti, il sempre efficace e carismatico Lastretti.
Martedì, 23/06/20 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Il Gobbo: Film così così. Un po' più violento della media, sgangheratuccio (alla fine non si capisce il nesso fra il folle piano di Bosic e l'eliminazione dei cervelloni che dà l'avvio alla storia) e girato non benissimo, con un protagonista un po' bischero. Però il ritmo è discreto, le musiche di De Masi sono valide, e insomma un'occhiata gliela si può dare senza danni.
Martedì, 23/06/20 ALLE ORE 06:25 06:25 su Rai Movie
Homesick: Peplum in pittorico Ferraniacolor cucito sopra un melodramma da saletta parrocchiale (non a caso, si parla dell’avvento del cristianesimo e della sua etica del perdono e del «porgi l’altra guancia») che propina personaggi monodimensionali e dicotomici in una storia insignificante, diretta con estrema fiacchezza e convenzionalità e affidata ad interpreti smorti. Marisa Allasio in questo film è casta e pura come una suorina: chi desidera rimirarne le forme non si affanni quindi a cercarlo e si delizi piuttosto con Susanna tutta panna o Maruzzella.
MEMORABILE: La trenodia intonata dall’Allasio e - fortunatamente per le orecchie dello spettatore - fatta cessare d'imperio dalla Canale.
Martedì, 23/06/20 ALLE ORE 09:59 09:59 su Rai Movie
Daniela: Nato da un'occasione particolare, ossia la possibilità di sfruttare come set cinematografico il grande scavo per la demolizione dei vecchi mercati parigini, è un'apologo poco convincente che esaurisce nella curiosità della location il suo principale motivo di interesse, tanto è scontata e banale la satira del consumismo attraverso questa parodia western mal servita da dialoghi poco brillanti. Spreco di grandi attori, spaesati oltre il dovuto, ed una impressione generale di sciatteria, come se il pretesto (bello) bastasse a fare un film (bello).
Galbo: Inspiegabile il discreto successo di critica ottenuto da questo filmetto non degno del grande Allen, giunto alla fase più bassa della sua parabola creativa (si riscatterà con Matchpoint). Il film è noioso, privo di qualsiasi spunto, non diverte quasi mai ed ha il torto di affidarsi a protagonisti sbagliati come Jason Biggs e Christina Ricci, attori spesso sopravvalutati. Anche la performance del regista risulta stanca ed annoiata. Probabilmente è il primo a non credere al film che dirige.
Galbo: Bella e convincente pellicola di Robert Aldrich realizzata in un periodo (i primi anni '70) di grosse difficoltà per il genere western. Il grande regista americano realizza invece un'opera profonda ed attuale in cui sono presenti forti suggestioni sulla crisi della società americana negli anni difficili del Vietnam. Nessuna concessione allo spettacolo facile ma un paesaggio ostile, una dura lotta per la sopravvivenza e ritmo del racconto lento e meditativo.
Martedì, 23/06/20 ALLE ORE 17:05 17:05 su *Sky cinema due
Didda23: Un fim che sa avvincere ed esaltare solo a metà, perché dopo una prima parte eccezionale che vede Martin appassionarsi sempre più alla scrittura con situazioni narrative notevoli (e gran dialoghi), qualcosa improvvisamente si sfilaccia rendendo la pellicola decisamente più pesante, con una deriva del personaggio quasi mai entusiasmante. Marcello va applaudito per la notevole forma e per la geniale idea di inserire immagini di repertorio della Napoli che fu. Location scelte con gusto. Marinelli giganteggia e oscura quasi tutti gli altri (eccetto un sempre valido Leonardi).
MEMORABILE: L'incontro con Elena; I racconti che puntualmente vengono rispediti al mittente; La cena a casa di Elena.
Paulaster: Film doloroso e accusatorio del sistema politico turco che negli anni 80 ha combattuto a modo suo il terrorismo. Le conseguenze sono l’impotenza di chi ha subìto o l’inasprimento sociale percepito. Scarna fotografia e regia che con la sua fissità accentua l’importanza delle responsabilità. Sullo sfondo l’impronta di Allah, che sembra l’unico legame tra vittime e carnefici.
Martedì, 23/06/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Retecapri
Daniela: L'isola del diavolo è una colonia penale da cui riescono a fuggire alcuni detenuti ai quali si unisce una prostituta. Fra di loro si trova anche un individuo misterioso che sembra prevedere in anticipo tutto quel che sta per accadere... Prima parte d'avventura, insaporita dagli scambi verbali della collaudata coppia Gable-Crawford, poi gli elementi mistici prendono il sopravvento ed il film diventa soprattutto una storia di redenzione dalle proprie colpe con una forte connotazione religiosa. Nel cast, Gable bel ruvidone, Crawford melodrammatica, Lorre al solito viscido, Hunter ambiguo.
Martedì, 23/06/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Pigro: La professione di un killer della malavita viene scoperta dal figlio, e questo segna la condanna a morte dell’intera famiglia da parte della gang. Una bella storia, intensa, di azione e di sentimento paterno/filiale, raccontata con bravura: eccellenti cast, regia e fotografia. Il film è condotto bene tra i meandri del cinema di mafia, ma ha splendide impennate in alcuni momenti irreali e quasi onirici, come l’ultima sparatoria sotto la pioggia, e la scena finale nella casa sul mare. Titolo italiano migliore dell’originale.
Ultimo: L'esordio dietro la macchina da presa di Fabio Fulco dà vita a un film per nulla originale, chiaramente ispirato ai Soliti ignoti di Monicelli. Se da un lato può risultare un film simpatico, complessivamente annoia, complice una sceneggiatura ridotta ai minimi termini. Nel cast di "anziani" si salva giusto Mattioli, che pur non essendo tra i protagonisti lascia il segno. Insufficiente.
Martedì, 23/06/20 ALLE ORE 21:20 21:20 su Canale 5
Galbo: Racconto aneddotico su una vicenda che riguarda gli ultimi anni della regina Vittoria. Verosimilmente molto romanzato rispetto ai fatti reali, è abbastanza intrigante nella prima parte nella quale vengono rappresentati i caratteri dei personaggi e si avverte maggiormente la personalità del regista Frears, avvezzo ai personaggi monarchici. Purtroppo la pellicola perde quota nella seconda parte, che sembra più forzata e stucchevole. Rimane la bella prestazione della protagonista Dench e la pregevole ricostruzione d’epoca.
Martedì, 23/06/20 ALLE ORE 22:40 22:40 su Paramount channel
Puppigallo: Pellicola girata con discreto mestiere che sembra mantenersi, almeno nella prima metà, in posizione neutra rispetto a ciò che cambierà tutto (il conflitto mondiale, vissuto a distanza). Infatti, anche dalla partenza per il fronte del padre del protagonista (basso persino per la sua età), il vero problema sembra essere quello delle angherie subite dai pari età più sviluppati, oltre che a un rispettabile moscone umano che ronza attorno alla madre. Poi però tutto si fa serio (l’astio per i giapponesi); e il finale giunge più come un risarcimento, che come una conseguenza delle azioni del piccolo.
MEMORABILE: La lista delle cose da fare per far tornare il padre; La lezione del prete sulla perseveranza e la volontà con la bottiglia da spostare col pensiero.
Giùan: Non mi ha granché convinto. Gli va riconosciuta la ricerca di un percorso alternativo di genesi cinematografica della paura, caratterizzata da una contaminazione stilistico visiva intraprendente fin all'impudenza (recuperi tourneuriani, score carpenteriano, turbamenti vansantiani, mood da new japan horror e chi più ne ha ne metta verrebbe da dir). Il problema è che l'ensemble risulta vieppiù disorientato invece che disorientante, privo d'autonoma personalità autoriale e suggellato da quella mancanza d'empatia che sempre mi terrorizza. Bravi young actors.
Mercoledì, 24/06/20 ALLE ORE 00:35 00:35 su Cine 34
Deepred89: Passabile horrorazzo a metà strada tra cannibal movie e zombi movie. Gli attori sono scarsi e spesso si sfiora il trash, ma le scene splatter sono molte e ben realizzate (anche gratuite e compiaciute, ma in un film del genere ciò è scontato) e c'è un'atmosfera da B-movie che rende il tutto godibilissimo. Gli appassionati si divertiranno un mondo, gli altri stiano alla larga.
Mercoledì, 24/06/20 ALLE ORE 00:45 00:45 su Rete 4
Gestarsh99: Missione all'apparenza fattibile quella presa in consegna da Spike Lee: adeguare i propri elegantissimi virtuosismi di ripresa agli ipertecnicismi barocchi del cinema coreano più nero e insondabile. Dunque un matrimonio ideale quello tra il regista di colore e Park Chan-Wook, ma l'affinità stilistica e la mano ferrata sul tema della violenza non bastano a ratificare la positiva riuscita di un remake svestito di ogni impatto fragoroso e sprofondamento abissale, scolasticamente tradotto in uno psicodramma thriller rigonfio di soluzioni impacciate e incestuosi tappabuchi tarantiniani. Innaturale.
MEMORABILE: La dolorosa salatura delle piaghe nel collo inflitte al carceriere Samuel Jackson...
Mercoledì, 24/06/20 ALLE ORE 03:00 03:00 su Rai Movie
Paulaster: Storia di un bugiardo vigliacco alla Barry Lindon interpretato da un Mastroianni ricco di energia e sfumature. Nelle descrizioni ambientali Mikhalkov non è Visconti, anche se si percepisce il modus vivendi tipico russo. Antefatto non girato benissimo che stona col resto e conclusione di questa mini epopea che fa riflettere, specie nel pianto del protagonista. Piccoli inserti leggeri (come la prova del vetro) che risultano beffardi ma molto esplicativi.
MEMORABILE: I balletti alla russa di Mastroianni; Mastroianni che imita l'uccello.
Mercoledì, 24/06/20 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Pigro: Bandito redento trova lavoro in banca (!), ma i vecchi compari lo convincono a fare la rapina del secolo: lui nicchia, poi accetta, ma la polizia lo sospetta. La storia fa acqua da tutte le parti, sia nella sua concezione complessiva che in molti dettagli; non parliamo poi di scene assolutamente ridicole e di un gusto cinematografico da film commerciale anni 70, oggi perlomeno kitsch. Tuttavia la narrazione in sé non è fatta male e in alcuni momenti si riesce perfino a seguire con curiosità, anche perché gli attori sembrano piuttosto convinti.
Mercoledì, 24/06/20 ALLE ORE 16:45 16:45 su *Sky cinema due
Didda23: Registicamente sinuoso e abbacinante, con una scelta delle inquadrature sublime e un finale che esalta le qualità dell'americano. Nel mentre una sceneggiatura che - incredibilmente - non è all'altezza della fama del maestro con dialoghi mai memorabili e un corpo centrale di greve pesantezza. Di Caprio è attore vero, ma è la performance di Pitt a restare indelebile. Nel complesso un buon film, qualitativamente ondivago con alti (la visita al ranch) e bassi (l'esasperato feticismo dei piedi). La Manson family rimane troppo sullo sfondo...
MEMORABILE: I tentativi di rimorchio della Qualley; Il confronto fra Di Caprio e la giovane attrice; Le "farloccandine" del periodo italiano.
Mercoledì, 24/06/20 ALLE ORE 17:25 17:25 su *Sky cinema collection
Didda23: La solidissima regia di Don Siegel permette, senza fronzoli, di entrare nella vicenda con il piglio giusto, poiché crea sin da subito un'atmosfera carica di tensione che ha il suo picco massimo nella straordinaria parte finale. Eastwood ha una carica espressiva notevole e il resto del cast è scelto con dovizia. La sceneggiatura delinea psicologie minimali, ma adattissime allo scopo. Nota di merito alla location e alla ricostruzione dell'ambientazione. Tosto, teso e senza un attimo di respiro.
MEMORABILE: "Se disobbedisci alle regole della società ti mandano in prigione, se disobbedisci alle regole della prigione... ti mandano da noi!"
Mercoledì, 24/06/20 ALLE ORE 19:15 19:15 su *Sky cinema uno
Didda23: Una donna in fuga (Gugu Mbatha-Raw) da loschi individui governativi (interessati al misterioso potere di lei) trova rifugio nella famiglia. Un film troppo spesso incerto sul genere da seguire, con parti oltremodo drammatiche che snaturano la potenza di certe interessanti idee fantascientifiche. Registicamente piatto e poco personale, nonostante una fotografia che sa esaltare i meravigliosi e interminabili cieli del New Mexico. Accettabile la direzione del cast, nel quale si segnala la prova di un incisivo David Strathairn. Mediocre nel complesso: il tipico film né carne né pesce.
MEMORABILE: Le crisi che scatenano terremoti; la piccola Lila (Saniyya Sidney) che ripara il furgone; Il messaggio in segreteria.
Galbo: A metà tra il film bellico e il thriller investigativo, Green Zone è un'opera estremamente godibile e ben realizzata. Merito di una buona sceneggiatura che diverte ed informa, la regia personale di Paul Greengrass (che arriva dopo i convincenti film su Jason Bourne) e un valido cast con un convincente Matt Damon ed un giustamente ambiguo Greg Kinnear.
Mercoledì, 24/06/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Retecapri
Daniela: La bibliotecaria di una piccola città di provincia viene allontanata dal suo lavoro per essersi rifiutata di eliminare dagli scaffali un libro marxista... Importante quale primo film di produzione hollywoodiana dichiaratamente antimaccartista, encomiabile negli intenti ma purtroppo penalizzato da una regia piuttosto anonima e da una sceneggiatura che fa crescere bene la tensione nella prima parte ma risulta poi poco convincente negli sviluppi e soprattutto al momento di tirare le fila del racconto. Sempre efficace Bette Davis.
Galbo: Al di là di Bova che diventa sempre di più un attore da commedia, come dimostrano anche certe sue recenti prove, quest'opera di Vanzina non ha molto da offrire. Il regista cerca di recuperare (ammesso che lo abbia mai avuto) un "tocco" da commedia leggera ma si scontra una trama esilissima e situazioni che strappano a fatica il sorriso. Le psicologie dei personaggi poi, sono tagliate con l'accetta.
Mercoledì, 24/06/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Markus: Operazione leggerezza per la terza regia (a undici anni dall'esordio) per il giovane regista Francesco Amato. La faccenda è quanto di più abusato nel cinema: lui (Servillo) uno psicologo tutto libri, saggezza e fegato grasso dalla sedentarietà; lei (Echegui) giovane e provocante personal trainer uniti per necessità. L'incontro/scontro è per l'ennesima volta servito, ma bisogna riconoscere che la formula funziona e la pellicola riesce nell'intento di far sorridere con una certa intelligenza. Valido il cast di supporto ai protagonisti.
Galbo: Storia di una coppia in crisi, ad un passo dalla separazione. Il regista Reiner abbandona i toni lievi del suo film più famoso (Harry ti presento Sally) per affrontare i piccoli drammi della crisi coniugale ma nonostante l'impegno e la presenza di due protagonisti bravi e carismatici (Willis e la Pfeiffer), l'operazione non riesce in gran parte per debolezza della sceneggiatura che risulta ripetitiva e troppo legata ai luoghi comuni insiti nei film dedicati alla fine dei rapporti matrimoniali. Il film risulta gradevole solo a tratti
Mercoledì, 24/06/20 ALLE ORE 22:35 22:35 su *Sky cinema comedy
Didda23: Vanzinata niente male che conferma, anche se è inutile sottolinearlo, la bravura di Carlo nel saper dare una forma stuzzicante a un canovaccio poco originale e non sempre brillante. Nonostante si tratti di commedia, non mancano le critiche al malaffare politico che ha riempito le cronache degli ultimi tempi. Gran parte della buona riuscita va alla coppia Ghini-Salemme, perfetti nei rispettivi ruoli, mentre il reparto femminile non carbura e la povera Arcuri è rinchiusa in un ruolo troppo macchiettistico. Finale azzeccato.
MEMORABILE: Le lezione di romanesco; Mattioli tassista; Il nome in codice del conto corrente svizzero.
Mercoledì, 24/06/20 ALLE ORE 22:40 22:40 su *Sky cinema action
Didda23: Dieci condannati alla pena di morte hanno la possibilità di tornare in libertà se riusciranno a sopravvivere all'interno di un reality game. Seppur derivativo (impossibile non pensare alla saga di Hunger games) e con una sceneggiatura cartavelinica, la messa in scena di Bellgardt non è poi così male. Incredibilmente la computergrafica è sopra la media del genere e non crea il solito effetto pagliaccesco. Un'opera che verso la parte finale rivela qualche colpo di scena inatteso, tale da renderla decisamente più potabile del previsto. Bisogna sapersi accontentare.
MEMORABILE: Non è il nero il primo a morire; Il labirinto; La parte conclusiva.
Mercoledì, 24/06/20 ALLE ORE 22:55 22:55 su *Sky cinema uno
Didda23: L'insulsa locandina e l'insipido titolo italiano non sono certo un buon biglietto da visita. Un vero peccato perché il film merita eccome, grazie a una regia strepitosa che dosa alla perfezione momenti riflessivi ad altri tipici dell'action e del poliziesco. La sceneggiatura si avvale di un climax ascendente davvero notevole, con dialoghi giusti piazzati al posto giusto. Per quanto riguarda la trama non è nulla di particolarmente originale, ma la forma (che ricorda in qualche frangente Michael Mann) è assoluta e Hillcoat si conferma regista di indubbio talento.
MEMORABILE: L'irruzione capeggiata da Casey Affleck; Il diversivo; Il personaggio di un clamoroso Harrelson.
Mercoledì, 24/06/20 ALLE ORE 23:20 23:20 su Rai 4
Gestarsh99: Se si eccettuano le sparute apparizioni delle indistinte arci-piovre aliene, non è che sia tanto pregno di avvenimenti questo monster-movie on the road imbellettato da post-apocalittico, intento a ripassare neghittosamente immagini già ritratte in opere come The mist, Cloverfield e La guerra dei mondi. Il compasso registico chiude la narrazione nella linea di una scabra circonferenza, mettendo in buca l'unica piccola sorpresa di un film forse troppo acerbo e spartano, non stimolato da quell'intimismo e da quella ricchezza psicologica utili a contrappesare le ripetute aposiopesi smorza-ritmo.
MEMORABILE: L'accoppiamento notturno tra i due titanici polpi extraterrestri; La sorpresina conclusiva...
Giovedì, 25/06/20 ALLE ORE 00:55 00:55 su *Sky cinema uno
Didda23: Il remake girato da Padilha produce un senso di smarrimento nei confronti degli spettatori che hanno a cuore la maestosa opera dell'olandese, perché non ne sono state recepite l'essenza e la potenza del messaggio. Ci si trova davanti a un action tecnologico simile a mille altri, con attori simbolo della "marchetta cinematografica" (Oldman e Jackson - manca Freeman incredibilmente) e con una regia spersonalizzata (altro che Robocop!) che non offre nemmeno una soluzione ficcante. Fra i remake "con pretese" uno dei meno riusciti in assoluto. Terrificante.
Giovedì, 25/06/20 ALLE ORE 01:10 01:10 su Rai Movie
Pigro: Un labirinto grottesco e visionario che trascrive la narrazione labirintica di Petronio: così Fellini interpreta il Satyricon, apponendo il proprio nome al titolo per rimarcare la sua totale responsabilità artistica e intellettuale: nonostante l'apparenza, infatti, qui non c'è Roma antica ma l'Italia moderna, nelle aberrazioni sociali e culturali di una "dolce vita" tra gironi infernali danteschi e affreschi apocalittici. Film onirico (dal cromatismo alchemico), folgorante e coraggioso, ma troppo lungo e ambizioso rispetto al risultato.
Giovedì, 25/06/20 ALLE ORE 03:30 03:30 su *Sky cinema due
Didda23: Un'opera straordinaria per il coinvolgimento emotivo che sa ricreare, pogginadosi sul filo spinato di una trama con elementi al limite dell'assurdo e del surreale. La capacità di Almodovar di rendere credibili fatti e/o persone fuori dal comune qui raggiunge il suo picco massimo. Si respira aria di grande cinema, con movimenti eleganti del mezzo cinematografico, con dialoghi e soluzioni narrative di grande pregio e una sentita partecipazione di tutto il cast. Come sempre colonna sonora di assoluto valore artistico. Emozionante.
MEMORABILE: Penelope Cruz che vuole andare in Guatemala; La figura di Lola; Agrado.
Daniela: Soldato ingiustamente condannato a morte diserta e si mette a capo d'una piccola banda di contrabbandieri, poi si traveste da funzionario regio per sedurre una marchesa favorita di corte ma senza tradire la bella locandiera innamorata di lui. Cappa e spada ambientato nel Settecento francese, elegantemente impaginato come nello stile del regista, coautore anche della sceneggiatura insieme a Giorgio Bassani. Di pregio fotografia e costumi, in parte il cast guidato da Vallone, che ha le physique du rôle per impersonare il bandito gentiluomo, spaccone con gli uomini e galante con le donne.
Jurgen77: Convenzionale film di guerra, tipico degli anni Settanta, che sfrutta la presenza di un Richard Burton ancora in buona forma per narrare la consueta avventura di un gruppo di commandos inglesi nel teatro di guerra africano durante l'ultimo conflitto mondiale. Attori "spalla" di seconda fascia e ritmo non eccelso. Il film si lascia tuttavia guardare e le ambientazioni desertiche non sono male. Qualche scena di carri armati è sicuramente riciclata da altre pellicole. Nel complesso sufficiente, ma nulla di più...
Galbo: Da un film corale e "verboso" come Margin call, ad una vera e propria epopea della solitudine umana, rappresentata dalla ieratica figura di un roccioso protagonista come Redford. Il regista J.C. Chandor compie una non indifferente inversione di rotta, ma All is lost è decisamente un film riuscito, merito della tensione che il regista sa dare alle belle immagini e alla vicenda e del suo magnifico protagonista. Finale memorabile.
Giovedì, 25/06/20 ALLE ORE 21:05 21:05 su Cine 34
Nicola81: Anche se il capolavoro di Fulci per me rimane Sette note in nero, questo thriller è davvero notevole. Tutto funziona: l'ambientazione in un Sud Italia intriso di ignoranza e superstizione, le atmosfere, i personaggi (la Bouchet su tutti) e una sceneggiatura, per la media del genere, molto curata. Fulci stavolta insiste meno sul versante gore, del resto la storia era già abbastanza inquietante di suo. Inquirenti molto presenti sulla scena, anche se il colpevole, ovviamente, non lo scopriranno loro. Il finale poteva essere migliore.
MEMORABILE: La Bouchet nuda davanti al ragazzino; La fine della Bolkan con canzone della Vanoni in sottofondo; I dialoghi tra magistrato e carabinieri.
Pigro: La moglie ha l’amante e vuole divorziare, così il marito riscopre una verve che credeva sopita, grazie a un bellimbusto che gli insegna il corteggiamento. Piacevolmente labirintico, grazie all’intreccio di diverse storie e microstorie d’amore che frullano in un plot unitario tradimenti coniugali e cotte adolescenziali, quasi in un campionario del sentimento negli anni moderni. Tipiche forzature da commedia americana da botteghino si mescolano con più ponderati appunti di fenomenologia sociale e soprattutto con momenti di guizzante umorismo.
Giovedì, 25/06/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Paramount channel
Caesars: Tipico esempio di commedia totalmente inutile. Non c'è una sola cosa valida: l'idea di partenza è vecchia, gli attori fanno pena e non risultano simpatici neanche a pagare, la regia latita e in generale ci si annoia parecchio. Forse la situazione non è così drammatica come la descrivo ma questo genere di film sono perfettamente ignorabili; certo una loro visione non reca grossi danni ma la gioia del cinema abita da tutt'altra parte.
Nando: La dimenticata quanto vergognosa segregazione e successiva deportazione degli ebrei francesi da parte dei loro connazionali narrata con due spazi temporali ben distinti. Lo stile è abbastanza sobrio, con venature di coerente drammaticità; probabilmente il finale appare minore rispetto alle interessanti situazioni precedenti. Buono il cast, con menzione per la Mayance.
Digital: Due sbirri si trovano casualmente vicino a una banca che è stata presa d’assalto da quattro malviventi. Ne seguirà un'estenuante e sanguinosa negoziazione. Ispirandosi a un fatto realmente accaduto, la pellicola di Shackleton, dopo un inizio "rivedibile", riesce progressivamente a instillare una considerevole tensione regalando sprazzi di inaudita violenza, tra conflitti a fuoco all'arma bianca, pestaggi e fucilate come se non ci fosse un domani. L’azione non manca, così come il coinvolgimento, sempre al top. Cast non male, regia di mestiere.
Caesars: Personalmente non amo molto il cinema di Besson e questo film non sfugge alla regola: la storia di questa donna trasformata in una perfetta macchina di morte non ha anima e tutto si perde in una spettacolarizzazione che non riesce ad avvincere. Obiettivamente non tutto è da buttare, ma lo spettacolo rimane troppo fine a se stesso.
Giovedì, 25/06/20 ALLE ORE 21:30 21:30 su Italia 1
Galbo: Dopo una versione d'autore concepita da Ang Lee (quasi una moderna tragedia scespiriana in cui nucleo centrale era il rapporto del protagonista con il padre), nell' Incredibile Hulk di Leterrier si calca maggiormente la mano sul versante action che si rivela infatti la cosa migliore dei film anche per il miglioramento della sezione effetti speciali che risparmia dall'effetto videogame che in certe parti aveva il film precedente. La sceneggiatura di questo Hulk non è esaltante ma la professionalità del cast supplisce in più punti.
Giovedì, 25/06/20 ALLE ORE 23:05 23:05 su Cine 34
Deepred89: Poco horror e molto erotico; in ogni caso un film orrendo. Dopo un inizio quasi promettente, nel film aleggia un'aria da pornazzo di serie B (anche se le scene hard sono solo un paio), accentuata da dialoghi ad alto contenuto trash. Riguardo al cast la Laennec e la Webley sarebbero state più indicate per un hard vero e proprio; Mariangela Giordano invece, nei panni di una suora, per quanto ridicola, è cultissima. La musiche sono molto belle, ma sono rubate da La morte ha sorriso all'assassino. Indecente.
Homesick: Tra Pensione paura e Play Motel, ruota intorno ad una sceneggiatura confusa, illogica e incongrua, frullando thriller, parapsicologia e poliziesco. Abbondano i nudi integrali e le scene di sesso, alcune delle quali molto spinte e commentate dai suoni caldi del sax. Gli omicidi argentiani con un assassino nerovestito che violenta ed uccide giovani donne utilizzando un grosso fallo d’argilla offrono gli unici istanti di tensione. Personaggi con un minimo di spessore sono soltanto Porel e la magnetica e tormentata Magnolfi.
Didda23: Straordinaria ricostruzione storica di un'ispiratissimo Stone, l'opera eleva all'ennesima potenza la bravura di Stone come narratore, poichè riesce a far incollare lo spettatore alla poltrona nonostante la durata titanica. Regia puntuale e descrittiva che sa essere onirica nella parte che anticipa tutta l'ultima parte con delle inquadrature che sfiorano il genere horror. Incredibili e fotografati come Dio comanda i flashback che ritraggono Nixon nell'infanzia. Ottima scelta quella di analizzare quasi esclusivamente la politica estera (del resto c'era quel volpone di Kissinger). Ottimo il cast.
Venerdì, 26/06/20 ALLE ORE 01:55 01:55 su Cine 34
Il Gobbo: L'agente Rex Miller si spaccia per un corriere della droga allo scopo di sventare un traffico internazionale di LSD con epicentro... in Calabria! Demenziale spy all'italiana con budget da paese in via di sottosviluppo, che raggiunge i suoi abissi nella rappresentazione delle "visioni" post assunzione della droga eponima, realizzate con trucchi fotografici scalcagnatissimi. Al cast pure avrebbe giovato calarsi un acido. La canzone dei titoli, dal testo imperscrutabile, è cantata da Nicola Di Bari. È proprio il caso di dire: un film allucinante!
Markus: Melodramma sentimentale - ambientato a ridosso del primo conflitto mondiale - che ci mostra l'ennesimo "lui, lei e l'altro". Un baldo giovane è attratto da una sua coetanea, che però è coniugata con un militare in là con gli anni; un fattaccio sbroglierà apparentemente la matassa... Il diabolico triangolo amoroso, così com'è mostrato, appare datato ma in linea con un certo cinema manieristico di quegli anni; anche il dramma della guerra è affrontato con troppa leggerezza e risulta pretestuoso, costruito ai fini di uno stucchevole spettacolo amoroso.
Ruber: Film di buona fattura, che ha come sfondo la desolazione di un ragazzino autistico che cresce nella povertà, con un padre aguzzino e alcolizzato, ma che trova in un giovane amico la sua rinascita (c'è anche un maloppo da restituire). Una sceneggiatura ben scritta che tratta temi molto importanti, ma con momenti d'azione. Dialoghi di ottimo effetto e un cast che vede Snipes in un ruolo congeniale (anche se rimane piuttosto ai margini del film). Il ragazzo protagonista se la cava molto bene.
Venerdì, 26/06/20 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Cotola: Tra il dramma postbellico ed il noir, il film di Dmitryk è di buon livello e sa creare e mantenere una discreta tensione. In particolare grazie al fatto che sin quasi alla fine non si capiscano gli schieramenti dei personaggi ed il perché agiscano in un determinato modo. Il regista ebbe problemi a causa delle pellicola, finendo sulla lista nera. Visto in una versione colorizzata (ovviamente con i famigerati cromatismi slavati) che fa rimpiangere l'originale.
Venerdì, 26/06/20 ALLE ORE 06:50 06:50 su Rai Movie
Puppigallo: Savalas è l'indiscusso mattatore di questa commedia stile Mission Impossible, dove però l'ironia regna sovrana; e i protagonisti si fanno assist a vicenda per dire la battuta, o sdrammatizzare, non appena la situazione si fa seria (solo col sovietico sembra un film sdrammatico, visti anche gli sviluppi). La parte con la ricostruzione per estorcere informazioni all'ufficiale è la più ridicola. Ma nel complesso, non è male, grazie anche all'affiatamento dei protagonisti. Nota di merito per "Mongolfiera", che fa pubblicità al locale, o, come dice Savalas "Lo affossa".
MEMORABILE: Il "maschione" definito pederasta da marciapiede; "Sono un uomo sposato"."E' un male comune"; "Il prigioniero dà i numeri, ha visto Hitler". "Succede"
Venerdì, 26/06/20 ALLE ORE 08:10 08:10 su Cine 34
Gestarsh99: Con un occhio a Il giorno della civetta e l'altro a Il tagliagole, Fulci sfida le ire di benpensanti e clericali. Tra paesaggi aridi e superstizioni connaturate ai costumi locali, si sviluppa uno dei thrilling più scandalosi e scabri mai realizzati: personaggi sporchi, situazioni morbose, omicidi memorabili (quello della maciara omaggiato da Tarantino ne Le iene), una grandissima Bolkan. Per nulla argentiano, resta il capolavoro di Fulci.
Caesars: Dignitosissimo film di guerra. La trama non è gran che, lo svolgimento è abbastanza scontato e il personaggio interpretato da Renzo Palmer è abbastanza ridicolo, però il tutto è girato bene, con alcune inquadrature e movimenti di macchina davvero notevoli. E' un cinema che purtroppo non si fa più. Lo vidi al cinema che avevo circa 9-10 anni e per anni ho pensato che fosse un film inglese; solo in tempi abbastanza recenti, con mio grande stupore, scoprii che era diretto da Castellari.
Venerdì, 26/06/20 ALLE ORE 09:25 09:25 su Cine 34
B. Legnani: Dice bene Kezich: "album da sfogliare per i molti ammiratori della protagonista". Sì: la Vitti, grandissima anche se durante la pipì guarda in macchina, da sola regge un film la cui sceneggiatura è talora incerta, talora arruffata, talora (e specialmente) troppo miscelatrice di registri. Film di notevole eleganza formale, con splendida fotografia a tinte pastello e persino chiusura in circolo (come Sentieri selvaggi, per fare un esempio alto), che si lascia guardare specialmente per la Vitti che prova (talora riuscendoci) a reggere gli snodi meno credibili e meno bene realizzati. Sufficiente: **
Daniela: Giornalista di belle speranze ritiene che l’ambizioso procuratore generale trucchi le prove nei processi in cui sostiene la pubblica accusa n modo da garantirsi un verdetto di colpevolezza. Per dimostrarlo, ha la bella idea di farsi incastrare per un delitto che non ha commesso… Pur diretto da un artigiano di buon mestiere, è remake privo di mordente, causa sceneggiatura fiacca e piena di incongruenze. A rendere impietoso il confronto con l’originale contribuisce la prova assai mediocre del cast, con Douglas che recita con i denti.
MEMORABILE: Nell’era del digitale, che uno si metta ad attraversare tutta la città per andare a prendere un cd che poteva tenere tranquillamente in tasca....
Venerdì, 26/06/20 ALLE ORE 16:00 16:00 su Rai Movie
Homesick: Glabro e con i muscoli sgonfi dopo il tramonto della stagione peplum, Reeves si incammina stanco per nuove strade come coautore e (cagnesco) interprete di un western del tutto privo di idee, compiaciuto a collezionare violenze e sadismi gratuiti – l’arresto e il campo di lavoro-lager – che soffiano via la moscia, frustrante vendetta finale. Poche pose per Preston, la Neri e Maranzana, mentre Palmara e Pazzafini, più cattivi e odiosi che mai, si guadagnano le inquadrature migliori. Con l’acqua sporca non si butta l’accurata fotografia di Barboni, che valorizza rocce e dune delle lande iberiche.
Galbo: Il grande Cecil B. DeMille dirige un classico film d'avventura, avvincente e sorprendentemente ben realizzato considerata l'epoca (ha vinto un premio Oscar per gli effetti speciali). Ottima la prova del cast, nel quale Ray Milland batte ai punti John Wayne. Ritmo in crescendo con un bel finale.
Galbo: Scritta e diretta dal commediografo americano David Mamet, è una raffinata satira sul mondo del cinema attraverso il ritratto di una troupe di cineasti in trasferta da Hollywood nella deliziosa (paesaggisticamente parlando) regione del Vermont. Punto di forza è la bella sceneggiatura che tratteggia ritratti al vetriolo dei personaggi, sia quelli appartenenti al dorato (si fa per dire) mondo del cinema, sia i "locali" che interagiscono con i primi, affascinati dall'abbagliante mondo hollywoodiano. Film che diverte con intelligenza.
Markus: Il cinema d'oltralpe - da qualche tempo - sta sfornando ottimi film d'esportazione: l'ennesimo caso è Cena tra amici che, se è vero segue il modello del Carnage polanskiano, in definitiva ha una costruzione così brillante da farci scordare definitivamente la sensazione di déjà vu. Dialoghi intelligenti (spesso colti) e parole centellinate in fase di sceneggiatura creano il classico meccanismo francese della pochade sapendo davvero divertire. Una pellicola convincente.
Venerdì, 26/06/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Retecapri
Daniela: Alla vigilia dello scoppio della guerra, professore inglese e consorte in luna di miele sul continente devono contattare uno scienziato tedesco per avere informazioni circa una nuova arma e si trovano nei guai con la Gestapo... Modesta commedia spionistichica, cui neppure il buon cast di "cattivi" riesce ad infondere un minimo di interesse. MacMurray abbastanza spiritoso nella parte dell'intellettuale costretto a improvvisarsi uomo d'azione, mentre Crawford è del tutto fuori ruolo come coraggiosa sposina.
Galbo: Una storia in cui si ci può facilmente riconoscere, perché è quella di molti anziani nelle nostre città. Federico Bondi (all'esordio) la dirige con mano sicura, valorizzando al massimo le prove degli attori e con grande senso della misura. Il progressivo cambiamento dei rapporti tra i due personaggi principali avviene progressivamente ed è sottolineato da piccoli momenti che il regista mette in risalto in modo efficace. Ottima prova di Ilaria Occhini, attrice non valorizzata dal cinema come meriterebbe.
Venerdì, 26/06/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Cine 34
B. Legnani: Brutto oltre le scarse aspettative. Lo spirito antiborghese e antitradizionale di Samperi cerca il grottesco ma trova il grossolano (si pensi al bacio dopo il matrimonio). Curiosamente la vicenda narrata da un antireligioso mette sul piatto positivo quasi esclusivamente il sacerdote, reso con simpatica freschezza da Enzo Cannavale, ma è forse l'unica vera originalità del film. Cast sprecatissimo, con terribili tentativi, qua e là, di commedia, perfino con padellate in faccia. Callipigia Valeria Fabrizi. Evitabile senza problemi (forse, addirittura, con profitto).
Venerdì, 26/06/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Paramount channel
Fabbiu: Atmosfere cupe e decadenti simili a quelle realizzate da Tim Burton, fotografia buona (misteriosa e un po' dark). Una trama molto simpatica che ci presenta tre ragazzini con i loro rispettivi talenti: leggere, inventare, mordere. E l'ironia che accompagna tutta la sceneggiatura è molto particolare, un po' bastarda, con molta cura nelle battute e nelle stranezze della voce del narratore. Un buon progetto che però non si perfeziona per colpa di un Jim Carrey mai contenuto che sale troppo sopra le righe rovinando l'atmosfera.
Didda23: Anonimo e insulso, il thriller erotico di Martino ha nelle grazie della Belvedere l'unico motivo di vero interesse. La sceneggiatura tenta la commestione con il genere erotico, ma crea più pasticci che altro e non sfrutta come dovrebbe la sensualità della Grandi. Ron Nummi è talmente scarso da far rivalutare il sincero neorealismo tombiano. Certe scene sono proprio gratuite e prive di senso e dimostrano l'assenza di una trama credibile. Filmaccio!
B. Legnani: Una parte centrale chilometrica (come il titolo, peraltro) appesantisce un film che ha qualche freccia al suo arco, ma che le diluisce eccessivamente. In altre parole un'opera che promette ben più di quanto poi mantenga. All'epoca, da un film con Sordi, ci si attendeva assai di più. Cast secondario poco efficace. Non è il primo film con viaggio dall'Italia all'Australia...
Mco: La vita di Anna sembra aver preso finalmente la giusta direzione dopo aver conosciuto un vedovo che, essendo chirurgo, può aiutare il suo figlioletto malato. A controbilanciare le rallegranti premesse ci pensa un plot che sbanda tra drammatico e thriller, sfidando spesso la credibilità ma risultando, nel complesso, ampiamente godibile. Merito soprattutto della bellissima protagonista, Barbara Cabrita, che incarna una donna innamorata ma men che mai arrendevole. Si rivede anche Macha "Helga Ulmann" Méril.
Venerdì, 26/06/20 ALLE ORE 21:20 21:20 su Italia 2
Gestarsh99: Nell'86 Harmon aveva diretto un road-thriller calibrato ed essenziale, forte innanzitutto di un equilibrio uniforme tra l'accanita e forsennata via crucis del timido protagonista e gli elusivi connotati ultraterreni del villa[i]nissimo Hauer. In questo turbolento remake il fumus persecutionis sprigionato dalla vicenda ha invece l'odore grasso e invadente di una mega-porchetta arrosto, ingozzata sino ad esplodere di sconclusionate peripezie alla Getaway/Bonnie & Clyde e sfacchinanti car-chase madmaxiani da esaurimento nervoso. Come mettere la pazienza di un santo in camera iperbarica.
MEMORABILE: I soliti comportamenti "suicidiari" dei due sprovvedutissimi ragazzotti protagonisti...
Rambo90: Uno dei Norris migliori, calato in un contesto che non avrebbe sfigurato attorno a un ispettore Callaghan. Un poliziesco movimentato, ben diretto da Davis con un ottimo gusto per le scene d'azione e qualche simpatico tocco d'ironia. Il protagonista è granitico come sempre, Henry Silva un buon cattivo. Buono.
Venerdì, 26/06/20 ALLE ORE 22:50 22:50 su Cine 34
Caesars: La storia si trascina per più di un'ora e mezza senza mai decollare; fortunatamente ci pensa Laura Antonelli a tener desta l'attenzione mostrandoci spesso le sue forme perfette. L'idea in sè non è malaccio, la storia di un fallito nella vita che trova riscatta facendosi invidiare per la bella moglie, ma mostra ben presto la corda, non bastando l'interpretazione di Buzzanca (affiancato dai buoni Gianrico Tedeschi e Lino Toffolo) per reggere il peso della pellicola. Rimangono le immagini di una delle più belle attrici del nostro cinema.
Venerdì, 26/06/20 ALLE ORE 23:00 23:00 su Rai Movie
Rambo90: La notte brava delle due eredi al trono di Re Giorgio nel giorno della vittoria in Europa, alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il tutto raccontato con un leggerissimo humor inglese, che a volte fa sorridere, altre lascia indifferenti. La ricostruzione storica è ottima e il cast all'altezza, ma la sceneggiatura non sempre è coinvolgente, soprattutto quando vuol farsi seria e analizzare la pesante eredità lasciata dal conflitto bellico. Non male, ma con una confezione così buona serviva uno script meno banale.
Venerdì, 26/06/20 ALLE ORE 23:20 23:20 su 20 Mediaset
Herrkinski: A partire da un'idea poco originale questa commedia riesce comunque a divertire e a scacciare i pensieri per un'ora e mezza; nonostante i molti cliché e le citazioni/parodie di numerosi film drammatici/action, un cast ben assortito regala caratterizzazioni spassose, su tutte quella del ritrovato Van Damme, sempre più a suo agio recentemente in ruoli autoironici. Non resta molto altro da dire su un soggetto così sempliciotto; la critica ai giochi di potere e ai rapporti umani è all'acqua di rose e qualche gag è scontata, ma si fa vedere.
Galbo: Film dolorosamente attuale ad oltre trent'anni dalla sua realizzazione, che ha descritto benissimo il nostro allucinante (e ancora criminosamente non riformato) sistema giudiziario, presentandoci il ritratto di un personaggio che precipita in una vicenda kafkiana assolutamente verosimile nei suoi perversi meccanismi. Il film si avvale di una sceneggiatura ottima e ben documentata, di una magistrale interpretazione di Sordi, e rappresenta uno dei migliori esempi del cinema di impegno sociale degli Anni Settanta.
Sabato, 27/06/20 ALLE ORE 00:40 00:40 su Rai Movie
Paulaster: Il taglio prettamente televisivo scredita da subito l’attenzione sebbene la tematica degli effetti del post-nazismo sia dolorosa. Anche il punto di vista smaccatamente ebraico, con numerosi sottotitoli, porta a valutazioni abbozzate. In seguito il passaggio alla liason con gravidanza improvvisa abbatte il pochissimo di buono fino a diventare romanzetto rosa. Inevitabile colpo di coda scontato e risolutore.
Homesick: Tenendo conto che si tratta di un decamerotico, gli si debbono riconoscere una certa vivacità e sollazzo; non perdonabile è invece è un pessimo gusto che supera ogni limite di decenza (la scena della defecazione ripresa in dettaglio è pornografia). Il baldo Antonio Cantafora e il suo seguito di caratteristi reggono bene le parti e la manovalanza femminile espone gran panoplia di allegri nudi. L’attore Gianni Musy canta stornelli a tema su musiche di Stelvio Cipriani.
MEMORABILE: Le suore dell’ordine delle “Marchettare”; la sentenza di condanna alla castrazione preceduta dalla lettura dei codici.
Sabato, 27/06/20 ALLE ORE 02:15 02:15 su Rai Movie
Claudius: Interessante commedia adolescenziale (una spanna sopra prodotti simili) che, malgrado la storia risaputa, si lascia guardare con piacere. Nel cast, oltre alla giovane protagonista (che occhi), vera rivelazione del film, troviamo un eccellente Marcorè e una discreta Morante (troppo esagerata). Splendidi la colonna sonora e l'abbigliamento anni 80 (le borse Naj Oleari, Best company). Da vedere.
MEMORABILE: L'inizio in treno; "Lullaby" dei Cure; Lo sfogo di Marcorè.
Paulaster: Dopo un inizio promettente che ci fa entrare in un mondo di castelli e barocchi stilemi, man mano che si avanza l'effetto magico svanisce. Le facce principali (Hayek e Cassel) non rendono i ruoli credibili, anche se nei personaggi marginali la scelta è più centrata. L'uso di valide location e di costumi sfarzosi elevano la confezione ma il tentativo appare telefonato e televisivo, a tratti. Bisogna riconoscere che nel panorama italiano stavolta Garrone ha provato a battere una pista differente.
MEMORABILE: Toby Jones che chiede di quale pelle si tratti.
Homesick: Tardo esotico-erotico diretto da Cervi ed ispirato ad una sua vicenda personale. Un
esile filo narrativo congiunge ampi numeri di musical - con la Alves, sorta di angelo nero sceso dal Paradiso per salvare Brandon, triste e solo - , folklore brasiliano, samba e i roventi amplessi tra i due protagonisti. Intermezzi di Bonacelli, il maître chiacchierone e filosofo. Paragonato ai suoi progenitori degli anni Sessanta e Settanta, questo film non lascia certo un segno indelebile; da vedere solo per completezza.
Sabato, 27/06/20 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Galbo: Un uomo diventa bigamo a sua insaputa. E' questo lo spunto di una divertente commedia diretta da Garson Kanin. La pellicola si avvale di una sceneggiatura brillante ben sfruttata dal regista che dirige con grande ritmo sottolineando piacevolmente dialoghi e situazioni. Ottima prova del cast, con menzione particolare per Cary Grant e Irene Dunne. Buono il doppiaggio italiano. Il film ha avuto un remake.
Markus: Zampa ha diretto nel corso della sua carriera buoni film, ma in questa misera occasione fallisce, forse perché non a suo agio con il genere balneare/vacanziero che dovrebbe prevedere tempi comici e ritmi serrati che qui, invece, latitano assai. Quattro episodi incrociati senza che nessuno prevalga. Si fatica ad arrivare alla fine senza che un po' di tedio prenda il sopravvento. Mio padre, che vi partecipò come comparsa, lo giudica "una ciofeca", il che è tutto dire! Girato a Vireggio.
Galbo: Se il ritmo è un elemento imprescindibile in un film d'azione degno di questo nome, la mancanza dello stesso è il limite più evidente di questa pellicola diretta da Prachya Pinkaew: ad alcune sequenze di discreta fattura, fanno seguito evidenti cali di tensione che si abbinano ad una sceneggiatura già non memorabile e ad una storia poco probabile sopratutto nella "conversione" buonista di uno dei personaggi principali, che da spietato sicario si trasforma in un protettore di donzelle indifese. Discreta l'ambientazione e la prove degli attori.
Jandileida: In un periodo lacrime e sangue come questo i bisogni culinari del presidente francese occupano un posto abbastanza basso nella mia scala di valori. Detto questo, il film è comunque mediocre: cuoca di campagna fa riscoprire i sapori delle Francia profonda all'inquilino dell'Eliseo. Il tentativo di risvegliare sentimenti patriottici attraverso lo stomaco non funziona, la protagonista è di un'antipatia difficile da eguagliare e "Monsieur le President" vorrebbe essere una specie di Pertini ma risulta solo implausibile. Una carbonara, s.v.p.
Gestarsh99: Police-movie detectivistico piuttosto convenzionale e di maniera, uscito per sua immensa sfortuna nell'annata in cui L'enigmista stava già rassettando col battipanni chiodato del torture i canoni equilibrati dei film sui serial killer. In questa frigida "Attrazione labiale", la pneumo-stomatica Angelina Jolie, scrupolosa agente dell'FBI, si fa infinocchiare come una pia verginella dagli occhi magnetici del sospettatissimo Ethan Hawke, presunto "affittacorpi" rottamatore. Ordinari scambismi anagrafici assai distanti intellettualmente dalle trasmigrazioni identitarie di thriller metem-psicotici come Cure e Il tocco del male.
MEMORABILE: La Jolie ferma davanti all'ascensore mentre osserva sconvolta il cadavere della vecchia e l'assassino ricercato; Il pancione gravido della Jolie...
Sabato, 27/06/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Top Crime
Ale nkf: Un notevole episodio. L'assassino utilizzerà il vizio del fumo del suo ricattatore per mettere in atto un buon omicidio, quasi perfetto. Hamilton non odierà Colombo per le sue continue incursioni, ma al contrario della Clark in Incidente premeditato lo lascerà perdere, come se si sentisse sicuro del suo piano ma invece... La prova finale è davvero geniale!
Pigro: Un giornalista indaga sulla tragedia del DC-9 precipitato al largo di Ustica nel 1980 scoprendo un fitto reticolato di depistaggi, connivenze e responsabilità militari. La vera storia di un’indagine che riaprì il clamoroso caso dopo anni di omertà arriva sullo schermo in un film di impegno civile, rigoroso e ben diretto. Bella la figura di un giornalista-uomo qualunque ma con il coraggio dell’indignazione e della verità. Una storia che tutti dovrebbero conoscere, un film che tutti dovrebbero vedere.
Sabato, 27/06/20 ALLE ORE 21:09 21:09 su Retecapri
Daniela: Trittico sentimentale formalmente molto curato. L'episodio centrale è diretto da Minnelli: un racconto fiabesco, grazioso come Caron, istitutrice di francese alle prese con un ragazzino ribelle che, anticipando Big e Da grande, per qualche ora si troverà trasformato nell'aitante Granger. Reinhardt dirige gli altri due segmenti: drammatico il terzo di ambientazione circense, illuminato dalla grazia minuta di Pier Angeli, ma quello imperdibile è il primo, con la regale Shearer che conquista Mason a passo di danza, replicando lo stesso personaggio da lei interpretato nel capolavoro Scarpette rosse.
MEMORABILE: Nel primo episodio, il mantello blu notte che scivola a terra
Domenica, 28/06/20 ALLE ORE 01:30 01:30 su Rai Movie
Galbo: Commedia francese ambientata nella assai cinematografica Isola del Re. I due personaggi principali sono descritti in modo approfondito, e i loro dialoghi (tra testi scritti molieriani e conversazioni private) costituiscono il cuore di un film che porta avanti due diverse filosofie di vita, una pubblica, l'altra decisamente privata e intimistica. Condotta sul filo di una sottile ironia e di un'amarezza di fondo, stemperata nel finale, la commedia di Le Guay si avvale dell'eccellente interpretazione di Fabrice Luchini e Lambert Wilson. Delizioso.
Didda23: Nonostante la mia inguaribile idiosincasia verso il mondo jazz, devo ammettere che Chazelle è molto bravo a far entrare lo spettatore nell'opera regalandogli una felice chiave di lettura col rapporto fra allievo e insegnante. Lo spunto è davvero intrigante (qual è il modo più efficace per coltivare il talento?) e la sceneggiatura non si perde in facili scene madri, ma offre un quadro qualitativamente omogeneo con un finale di rara efficacia. Il giovane Teller si fa nettamente preferire a Simmons (ultra celebrato per il ruolo). Un bel film.
MEMORABILE: L'assoluta devozione del giovane Teller; Il finale.
Domenica, 28/06/20 ALLE ORE 05:00 05:00 su Rai Movie
Homesick: Brevità e sveltezza sono i pregi di questo piccolo peplum diretto dallo specialista Malatesta, che semplifica al massimo la trama - una legione consolare indaga su un furto d'oro nella città di Treviri all'epoca dell'impero di Diocleziano - per dedicarsi a lunghi e continui duelli a fil di spada; non manca la gentil fanciulla (Spina) che fa innamorare l'eroe di turno (Carey). Non accreditati, si battono, tra i Romani, Mirko Ellis e, tra i barbari a servizio del traditori dell'Urbe (Andrea Aureli e Mario Feliciani), Nello Pazzafini e Jeff Cameron.
MEMORABILE: Carey e Antonini in taverna che si battono a mani nude contro i pretoriani armati di spada.
Domenica, 28/06/20 ALLE ORE 12:15 12:15 su Rai Movie
Gestarsh99: Prosecuzione tematica del diseguale Squadra antimafia, è anche l'unica pellicola della saga interamente girata negli Stati Uniti. Il debole fattore poliziesco scompare completamente sotto la grana grossa di una commedia action caciarona alla Colizzi/Barboni/Fondato, che oltre alla "scudisciante" performance canora di Asha Puthli vede la ricomparsa divertitamente appiccicosa della riccioluta Margherita Fumero alias Maria Sole, la pressantissima spasimante bruttina continuamente respinta dallo sgattaiolante Giraldi, le cui parentesi risultano questa volta più intonate al clima spiritoso generale.
MEMORABILE: L'esibizione "discopub-ica" di Asha Puthli; Milian che costringe lo sgherro reticente ad ingozzarsi di banane fino all'indigestione...
Galbo: Storia d'amore tra una giovane vedova che ha perso il marito in un incidente aereo e un rampante pubblicitario causalmente scampato allo stesso incidente. Film sentimentale con qualche concessione di troppo allo stucchevole e al melenso, Bounce punta tutto sulla coppia di star che lo interpretano: la Paltrow è abbastanza brillante e credibile mentre Ben Affleck pur volenteroso non riesce a risollevare le sorti di un personaggio penalizzato dalla non impeccabile sceneggiatura.Regia piuttosto impersonale.
Domenica, 28/06/20 ALLE ORE 16:35 16:35 su Canale 5
Pigro: Abbandonato dai genitori da piccolo, va alla loro ricerca con un amico. Film picaresco-pauperista che tenta il raddoppio dei freaks erranti della saga di Brancaleone, spostando in età moderna una storia "stracciona". Un sottoproletariato caricaturale, fatto di pitocchi grotteschi e ambigui: idea interessante, non fosse che la realizzazione fa acqua da tutte le parti. Alla fine il film non sta in piedi e annoia, Gassman gigioneggia fuori luogo, e tutto sembra essere stato costruito proprio per dare spago a lui e a Villaggio (forse più rigoroso).
Domenica, 28/06/20 ALLE ORE 21:00 21:00 su Retecapri
Myvincent: Una spia spagnola ha un compito delicato a Londra: boicottare l'acquisto di carbone da parte dei fascisti. Da qui si sviluppa una lunga spy-story dove troveranno posto delazioni, malvagità, sgambetti e sui quali c'è spazio, fortunatamente, per un germoglio d'amore. Lo stile è secco e senza retorica e la irregolare bellezza di Lauren Bacall è stupefacente, lasciando lo spettatore senza fiato.
Kinodrop: Bob una volta evaso dalla prigione, cerca caparbiamente di riunirsi alla famiglia per dare una svolta a una vita sul filo del rasoio. Sullo sfondo drammatico di una vicenda di rapina e carcerazione si innesta una forte storia d'amore e di fedeltà che finisce per prevalere sul puro e semplice svolgersi dei fatti. Notevole l'analisi psicologica dei personaggi, favorita anche da una lentezza funzionale alla complessità dei sentimenti e delle passioni, in un'ambientazione suggestiva del Texas rurale. Cast di gran livello, specie la coppia Mara-Affleck.
Paulaster: Commedia brillante sulle conseguenze (per la donna) dell'essere abbandonate appena prima del matrimonio. Le relazioni tra i personaggi sono intrecciate bene, sebbene si arrivi qualche volta a conclusioni un po’ banalotte. Il gruppo delle donne ha le battute migliori e l’ambientazione newyorchese aiuta, coi suoi meccanismi sociali. Una storiella sull’essere trentenni in attesa del prossimo giro. La Winger, purtroppo, ha un piccolo ruolo.
Domenica, 28/06/20 ALLE ORE 21:10 21:10 su Rai Movie
Galbo: Interessante "operazione cinematografica" diretta, come il sequel, da Mario Monicelli che combinò gli umori della commedia all'italiana di stampo classico (ovvero rassegna di caratteri per realizzare una riflessione sulla società) con i toni della farsa e del film in costume. Il risultato è un film molto divertente (ma che offre parecchi spunti di riflessione grazie all'arguta sceneggiatura) anche grazie all'introduzione di un simpatico linguaggio misto tra latino ed italiano arcaio/volgare. Grande Gassman,particolarmente istrionico.
Domenica, 28/06/20 ALLE ORE 21:15 21:15 su *Sky cinema due
Didda23: Una sensazionale regia coadiuvata da un'eccellente fotografia (di kubrickiana memoria) regala allo spettatore una piacevole estasi visiva sia nei meravigliosi spazi esterni (la scogliera sul mare), sia nei ricercati interni (che ricalcano l'epoca). Peccato che il contenuto non sia all'altezza del contenitore, con una sceneggiatura non molto empatica che fa vivere poco i sentimenti reciproci delle due splendide protagoniste (dalla bellezza naturale). Corpo centrale dalle poche emozioni e con inutili sottotrame (l'aborto), mentre il finale colpisce.
MEMORABILE: Il ritratto dell'artista precedente; L'autoritratto a pagina 28; L'ascolto sentito di Vivaldi.
Domenica, 28/06/20 ALLE ORE 21:15 21:15 su *Sky cinema uno
Didda23: Tecnicamente un film che regge il trepidante peso delle attese, con inquadrature dall'innegabile fascino visivo e un Rodriguez che, svestendosi da ogni qualsivoglia patina da cinema-bis, mostra un'eleganza registica per certi versi sorprendente. Peccato che la sceneggiatura abbia una grinta diversa, annegando in percorso narrativo scontato e con pochissime sorprese. Cast corretto, ma non sempre entusiasmante. Un bel giocattolone che svolge il proprio compito, purtroppo non premiato al botteghino come i produttori si aspettavano.
MEMORABILE: L'armatura scovata sulla navicella; Le scene action nel locale; Le telecronache di Guido Meda.
Capannelle: Non ha raccolto consensi ma non è male, anche se inferiore a Bullhead, precedente collaborazione tra Roskam e Schoenaerts. E' fondamentalmente la storia di un amore tormentato, ambientata a Bruxelles e dintorni. L'ambiente malavitoso e le parti action rimangono sullo sfondo, ma il ritmo narrativo non ne risente. L'ultima parte è quella meno riuscita, dove più eventi drammatici si ammassano senza convincere. Il cast funziona e si nota una buona alchimia tra Schoenarts la Exarchopoulos. Nota di merito per la fotografia.
Galbo: Action comedy di discreta fattura diretta dal regista John Badham piuttosto capace in questo genere cinematografico (Occhio al testimone). In questo caso il clima è quello del road movie in cui l'azione (peraltro ben girata) la fa da padrone insieme ai duetti tra i protagonisti, gli ispirati Mel Gibson e Goldie Hawn. Buon ritmo per una pellicola di sana evasione.
Disorder: Interessante film in cui la guerra pare essere solo un pretesto per descrivere, in qualche modo, l'animo profondo della civiltà Americana. Un popolo senza passato, individualista, eterogeneo (non a caso nel plotone troviamo un italoamericano, un nativo, un nero ecc...) ma accumunato da un certo cinismo e dalla volontà di vivere il presente, a differenza degli europei molto legati alla tradizione e al passato (emblematico in questo senso il finale). Ottima la realizzazione sotto ogni punto di vista. Davvero un gran film.
MEMORABILE: "L'Europa sta morendo" "No, è già morta, per questo siamo qui..."
Lunedì, 29/06/20 ALLE ORE 02:25 02:25 su Italia 1
Galbo: Sospeso tra indagine sociologica, fiction e documentario, il film di Guido Chiesa si snoda attraverso le vicende del movimento studentesco che opera a Bologna nella metà degli anni '70. Discreto nella caratterizzazione ambientale, il film è limitato in quella psicologica dei personaggi che spesso rimangono fermi ad un livello bozzettistico. Discreta ma non memorabile la prova del cast.
Markus: "A Hong Kong è avvenuto e continua ad avvenire in grande quello che da noi è successo a Torino". Così il regista Vittorio De Seta dichiara durante la lavorazione di quest’inchiesta. In effetti il dramma di migliaia di profughi vietnamiti e cinesi - attratti, come falene, dalle luccicanti luci della città - ricorda di molto i vari esodi (peraltro attualissimi) di un popolo disperato e illuso alla ricerca di una vana speranza. Il documentario traccia un quadro della situazione di estremo interesse, corroborato dalle parole degli intervistati.
Homesick: Bronson non è ancora il Paul Kersey de Il giustiziere della notte e per ora bisogna accontentarsi di un poliziesco di routine sulla falsariga di Callaghan, che procede in modo confuso tra delinquentelli, gangsters e veterani del Vietnam in attesa di sciogliersi tardivamente in un finale beffardo e realistico. Manca dell’unitarietà e della tensione emotiva riscontrabile in altre opere del regista, che comunque sa condurre con fermezza le scene più movimentate e disegnare riuscite macchiette come quella dello spacciatore Walter Burke. Da un romanzo di John Gardner.