Si fa presto a dire amore... - Film (2000)

Si fa presto a dire amore...
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Per il suo esordio dietro la macchina da presa Enrico Brignano tenta la carta Pieraccioni (o Nuti che dir si voglia, ma gli esempi in Italia si sprecano); insomma, la solita storia del bamboccione diviso tra due donne: la fidanzata (Vittoria Belvedere) che l'ha appena mollato ma non pare così sicura e la nuova fiamma (Samuela Sardo), reduce come lui da vari tentativi di suicidio dopo essere stata a sua volta lasciata. In mezzo il Brignano che tutti conosciamo: abulico, tenero, con rare impennate d'orgoglio e tanta incapacità di scelta. Se quindi il soggetto è quanto di più povero si possa immaginare, figlio di cento altri copioni nati per lanciare il divetto di turno...Leggi tutto e pronto a offrire pure una “terza via” (Isabel Perez, uruguagia in trasferta con due figli a carico), si sperava almeno in una discreta sceneggiatura, visto che ci han lavorato sopra in quattro. Invece no, tutto il buono del film sta nell'interpretazione stralunata di Brignano, che come personaggio è se non altro un po' più spontaneo del previsto, dotato di una discreta inclinazione per un umorismo misurato che si contiene, riuscendo in qualche modo a incidere senza mai strafare. Perché ispira simpatia, una certa complicità. Peccato che la regia difetti pesantemente nel ritmo, evidenzi carenze che appesantiscono il film. Eppure, nonostante l'insieme non sia affatto incoraggiante, si è visto anche di molto peggio, in un sottofilone tanto inflazionato.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/07/12 DAL DAVINOTTI
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Motorship 23/04/13 17:22 - 585 commenti

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Me lo ricordavo peggio, invece devo dire che male male non è questo film scritto, diretto e intepretato da Enrico Brignano. Il film è il ritratto di un trentenne immaturo, poco incline al lavoro che si ritrova ad avere due storie parallele (quasi tre) con tutte le conseguenze del caso. Certo bisogna chiudere un occhio su regia e sceneggiatura, entrambe latitanti; il punto di forza del film è la comicità di Brignano, in alcuni casi davvero esilarante e vera forza motrice. Bene anche la bella e brava Vittoria Belvedere. Si può vedere.
MEMORABILE: I racconti (inascoltati) di Brignano all'idraulico al quale fa da aiutante.

Markus 10/05/20 13:16 - 3738 commenti

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Prima e a oggi unica regia per il cinema di Enrico Brignano; verrebbe quasi da dire che non ci ha proprio più provato, visto il risultato tutt'altro che confortante sia in termini artistici che di riscontro al botteghino. Si assiste a una "pochade" con le tipiche diatribe amorose tra moglie, amante, desideri di maternità ed equivoci che generano talvolta un sorriso. Chiaramente la pellicola poggia interamente sulla figura del comico romano, che dal canto suo appare in forma e sciorina un po' tutti i suoi cavalli di battaglia.

Modo 11/05/20 18:33 - 979 commenti

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Commedia non particolarmente originale ma nel complesso gradevole per questa prima opera da regista di Enrico Brignano (sicuramente meglio come attore). Storia abbastanza vispa e genuina. Le premesse sono discrete ma come spesso accade difficili da sostenere fino alla fine, così ci ritroviamo in mano solo un pugno di buone intenzioni e qualche situazione bizzarra. Come detto all'inizio merito della parziale riuscita va attribuita alla simpatia dell'attore romano, mentre sono sulla sufficienza le tre protagoniste femminili.

Camibella 6/04/21 22:00 - 277 commenti

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Debole commedia diretta e interpretata da un Brignano che dimostra quanto sia molto meno adatto al grande schermo rispetto al teatro, la sua giusta dimensione. Scimmiottando Pieraccioni si disegna addosso un personaggio immaturo, bugiardo e un po' frescone ma tesse una trama priva di momenti divertenti e dal finale prevedibilissimo. Unica nota di merito, una certa delicatezza dei dialoghi che al giorno d'oggi è quasi una rarità.

Pino donni 8/06/21 17:15 - 2 commenti

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Brignano esordisce dietro la macchina da presa in un momento in cui la sua vis comica, indubbia anche se con tocchi di manierismo, non è ancora pienamente matura o comunque non è valorizzata come lo sarà in futuro da "veri" registi. C'è da dire che l'humus naturale dell'attore è il teatro e il cinema lo ha sempre costretto tra le mura anguste di una spesso asfittica commedia di cassetta. Questo esordio, che inanella modeste situazioni comiche a scialbe vicende sentimentali, non fa eccezione. Con il feticcio del 30enne che non vuol crescere pilastro dell'italica commedia odierna.
MEMORABILE: La seduzione, a colpi di piedino e collant, ad opera di Vittoria Belvedere.

Nando 29/06/22 15:07 - 3869 commenti

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Garbata ma allo stesso tempo fiacca commedia per il comico romano al suo esordio in regia. Un giovane e i suoi amori tra la fidanzata, quella successiva ed una fiamma sudamericana. La narrazione non mostra picchi e talvolta Brignano cerca di strappare il sorriso. Da segnalare la presenza di dialoghi senza scurrilità alcune, ma il risultato appare troppo pulito e di conseguenza modesto. Interpreti femminili abbastanza anonime.

Yari 20/03/23 19:25 - 49 commenti

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Buon esordio alla regia per Enrico Brignano, che qui non solo dirige ma interpreta anche il simpatico personaggio di Enrico, romano un po' sfigato, senza lavoro, senza un titolo di studio e soprattutto lasciato dalla sua fidanzata Silvana (Vittoria Belveder). Poi però la vita gli sorride. Il film, un po' nello stile di Pieraccioni, diverte e non mancano equivoci e sketch esilaranti vagamente fantozziani.
MEMORABILE: Brignano che confessa le sue problematiche d'amore al suo amico idraulico che nemmeno lo ascolta.

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  • Discussione Mauro • 29/12/20 20:44
    Disoccupato - 12404 interventi
    Il Covid si è portato via Corrado Olmi, 94 anni

    R.I.P.

    Ultima modifica: 29/12/20 20:45 da Mauro
  • Discussione Raremirko • 29/12/20 23:59
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Brignano mi è sempre piaciuto; timido ma abbastanza valido questo suo esordio filmico, con cast discreto e qualche banalità.
  • Discussione Caesars • 2/02/21 14:51
    Scrivano - 16924 interventi
    Mauro ebbe a dire:
    Il Covid si è portato via Corrado Olmi, 94 anni

    R.I.P.

    Ho letto solo ora.
    Per me rimarrà sempre "Morsella" in Il gatto a nove code.
    R.I.P.