Precede di pochissimo il più reclamizzato RIVELAZIONI di Barry Levinson (scritto da Crichton), sempre incentrato sul tema della donna manager che pretende da un suo sottoposto di poter disporre del di lui corpo. Margherita Buy non è Demi Moore né Rubini è certo Michael Douglas, tuttavia il film (diretto dallo stesso Rubini) è vivace, brioso e simpatico. Volgare finché si vuole, semplicistico e rozzo, ma molto ben recitato dai due protagonisti e avventuroso negli sviluppi imprevisti di una sceneggiatura (scritta forse a troppe mani) che offre più di una sorpresa. Ottimo anche l'apporto di caratteristi e attori di secondo piano: Alessandro...Leggi tutto Haber è al solito magnifico nel ruolo del collega d'ufficio terrorizzato dall'idea di essere licenziato, Simona Izzo è sgradevole come richiesto in quello della fidanzata di Rubini con velleità letterarie. Ma, come detto, la parte dei leoni la fanno la direttrice generale di una grossa casa editrice (Buy) e un oscuro impiegato della stessa, oggetto del desiderio nonostante la poca avvenenza (Rubini). Margherita Buy dimostra di saper interpretare al meglio una donna dal pugno di ferro sull’orlo della ninfomania, Rubini è estroso e brillante al punto giusto. Dialoghi vispi, non virtuosi ma efficaci, che ben si sposano a una regia che solo nell'ultima mezz'ora tende a cedere diluendo inutilmente la conclusione e perdendo di incisività. Gianrico Tedeschi è lo scrittore di successo inseguito fino a Santorini, eccessivamente gigione. Una commedia senza troppe pretese che si fa guardare senza annoiare. Marcel M.J. Davinotti jr. Chiudi
Inguaribilmente brutto, con i 20’ finali addirittura tremendi, in nome di una redenzione che appare involontariamente umoristica. Approccio mediocre ad un tema importante e trama che ad ogni bivio sceglie, con diabolica ostinazione, il sentiero dell’inverosimile. Si guarda, pur se a fatica, fino in fondo, perché Margherita Buy riesce ad essere quasi credibile, grazie alle sue bravura e bellezza, fino al pazzesco lavacro finale, che avrebbe travolto pure un elefante. Sconsigliato.
MEMORABILE: Durante i titoli di testa, il taglio della camicia.
Mediocre commedia diretta da Sergio Rubini, che vorrebbe cavalcare l'attualità parlando di mobbing e in particolare di molestie sessuali sul luogo di lavoro (in modo tutto sommato simile a Rivelazioni di Levinson), ma finisce per realizzare una commedia senza capo nè coda (la sceneggiatura è a dir poco lacunosa), sciatta e poco curata, e con interpreti (a partire dallo stesso regista) svogliati.
Filmettino tutto sommato piuttosto simpatico. Sicuramente il primo tempo è la parte migliore, poi pian piano il film scema e diviene abbastanza inverosimile. Belle le presenze femminili di Margherita Buy e Simona Izzo, bravuccio anche Rubini nella parte del molestato.
Imbarazzante tentativo di riportare in auge la commedia brillante nei grigi anni '90. Aggiungiamoci una regia squilibrata dello stesso Sergio Rubini (che di brillante ha veramente poco poco), una fotografia da fiction mediaset (vd. Nonno Felice) e una storia di sesso & lavoro che non si prende sul serio. Si salva solo la bellezza di una Margherita Buy che così bella e ammiccante non lo era mai stata.
Scadente narrazione dell'ancora sconosciuto mobbing femminile all'interno del posto di lavoro. Tutto sembra artefatto o costruito per suscitare scandalo o commiserazione. Rubini, che precedentemente si era ben comportato alla regia, stavolta scade nel becero nonostante possa contare su un buon cast (però ispirato al nulla).
Signore e signori, ecco a voi il Rivelazioni de noantri. Se già il “modello” di partenza era scarso, qui si raggiunge e si supera il limite della decenza. Stendendo il classico velo pietoso sulla sceneggiatura, non si può invece tacere la sconcertante volgarità dell’insieme che lo rende peggiore di qualsiasi cinepanettone o film pecoreccio poiché le intenzioni, ma solo quelle, sarebbero serie. Da dimenticare, anzi preferibilmente da non vedere.
Film simpatico e gradevole se non fosse per lo stonato finale, fin troppo lieto per la vena maligna che pervade gran parte della pellicola. Particolarmente convincente l'interpretazione della Buy, che sfoggia un notevole sex-appeal in un ruolo per lei insolito, ma sicuramente ben riuscito. Rubini la segue senza particolari spunti; peccato invece per un Haber davvero troppo poco sfruttato. Spensierato e senza pretese.
Quando un correttore di bozze e saggista diventa ex abrupto oggetto del desiderio della direttrice dell'azienda per cui lavora le soluzioni sono due: lasciarsi sedurre o resistere. E Rubini, almeno inizialmente, opta per la seconda. In questo peculiare contesto lavorativo si celebra una dinamica di erotismo collegata a doppio filo con le brutture del tema licenziamento. La coppia Buy-Rubini è eccellente e regala buoni momenti (la cena a Santorini o l'amplesso sulla scrivania) lasciando, sino alle ultime immagini, un certo velo di malinconia...
MEMORABILE: I travestimenti di Tedeschi; Il sirtaki collettivo e coinvolgente.
Ottimo incipit e discreta prima parte con due bravi protagonisti principali adombrati da un'impalpabile (per essere gentili) Simona Izzo. Nella ripresa però tutto crolla miseramente: dai dialoghi, alla sceneggiatura, al finale quasi stucchevole ben oltre i minuti di recupero. Un "peccato" forse ci sta.
Adocchiando Rivelazioni si fa una parodia sfilacciata e apparentemente perbenino, stralunata ma sciatta nella confezione. Al punto che la storia di questa manager despota e ninfomane e questo revisore di bozze (un personaggio che idealmente e vagamente si potrebbe collegare a quello di Rubini in Dobbiamo parlare) integerrimo navigano nel film come naufraghi su una zattera. Una nota di merito: la Buy con i capelli rossi è bellissima come non ce lo si aspetterebbe.
Parte bene, con Rubini che vorrebbe rovesciare la classica situazione di molestie sul lavoro e riesce grazie alla brava Buy a costruire un personaggio femminile spregevole quanto basta. Peccato che poi voglia imbastire una commedia romantica e i personaggi prendano posizioni difficili per i caratteri fin lì mostrati, con una puntata finale in Grecia noiosa che serve a trovare un lieto fine improbabile. Sprecato Haber.
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HomevideoRuber • 23/03/11 15:13 Contratto a progetto - 9223 interventi
Ma non è mai uscito in dvd? Io lo trovato soltanto in vhs, peccato, e oltretutto anche molto strano.
HomevideoZender • 23/03/11 16:10 Capo scrivano - 47197 interventi