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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

È sempre difficile giudicare i film di Stanley Kubrick. Tanto più quando, come in questo caso, la lentezza narrativa associata a una durata eccessiva (tre ore!) impediscono di tributare i giusti onori a uno dei più grandi registi di sempre. BARRY LYNDON abbraccia la vita-odissea di Redmund Barry di Barryville, nato nell’Irlanda di metà Millesettecento e trasferitosi poi in Europa sposando la ricca vedova Hilary Lyndon. La grandiosità con cui Kubrick disegna il personaggio (adttando un romanzo di William Makepeace Thackeray) testimonia l'intenzione di voler girare un vero kolossal, sfruttando magnificamente la strepitosa fotografia di John Alcott, dai colori vividi e capaci di esaltare gli splendidi...Leggi tutto paesaggi. Le lunghe carrellate (con fluidi zoom a rientrare), gli intensi primi piani sui volti dei protagonisti, le grandi scene di battaglia nella prima parte (che già avevano entusiasmato in SPARTACUS), la precisa, perfetta ricostruzione storica, il girare gli interni notturni illuminandoli con la sola luce reale delle candele grazie a filtri speciali, l'impeccabile direzione degli attori, non può che dimostrare e confermare il talento di un regista completo, che spazia tra i generi con un eclettismo fuori da ogni regola. Stilisticamente BARRY LYNDON è un'opera monumentale, lo si intuisce fin dalle primissime immagini in campo lungo. Alcune scene (come il tirato duello finale) danno la sensazione di coinvolgimento totale che le musiche di Bach, Händel, Mozart, Schubert, Vivaldi, adattate da Leonard Rosenman esaltano egregiamente (mentre i Chieftains sono i responsabili delle musiche irlandesi), tuttavia la sceneggiatura è troppo prolissa (specie nella prima parte) e il film si fa spesso indubbiamente pesante. Il commento fuori campo è (in Italia) di Romolo Valli.

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Caesars 12/03/07 13:34 - 3790 commenti

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Un altro grandissimo film di Kubrick, che omaggia questa volta il genere storico. A rendere eccezionale questa pellicola concorre una fotografia a dir poco stupenda (ogni singolo fotogramma pare un quadro) di John Alcott, ma i meriti non si fermano certo lì: la ricostruzione storica di Kubrick è perfetta e la sua cura per ogni più piccolo particolare si fa apprezzare. Il film è lungo e con un ritmo decisamente lento, e per questi motivi può non essere apprezzato da tutti. Bellissimo.

B. Legnani 24/04/07 01:25 - 5532 commenti

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Da guardare in ginocchio. Prodigioso film pittorico di Kubrick, che prende il romanzo di Thackeray, vi impianta modifiche comunque armoniose e sforna un'opera indimenticabile, della quale è impossibile scrivere qualcosa di non già detto. Diciamo allora che è stata eccezionale, come sovente accaduto con Kubrick, la scelta delle musiche, al punto che l'esecuzione filmica della "Sarabanda" di Händel viene oggi ritenuta quella "autentica" e che il suo utilizzo nelle cerimonie funerarie ha avuto, dall'uscita del film fino ad oggi, un'incredibile diffusione. Fra i capolavori del cinema. 
MEMORABILE: Il duello col figliastro, nella sua sacrale lentezza e nell'immersione del rituale, è una pagina indimenticabile: non oso pensare al numero di ciak.

Galbo 6/10/07 07:31 - 12392 commenti

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Vero e proprio saggio sull'arte di girare un film in costume. Il geniale Kubrick ci porta come nessuno ha mai fatto prima dentro la storia ed il quotidiano del Settecento. Il film è un insieme di gallerie e quadri storici realizzati con una fotografia da manuale realizzata da Alcott con il solo ausilio della luce naturale. Bellissime le musiche sapientemente assemblate, buona la prova degli attori. La lunghezza del film è notevole ed il ritmo lento, ma ciò non pregiudica il giudizio di capolavoro per l'opera.

Pigro 28/06/08 12:16 - 9666 commenti

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È la storia di Barry, che con la sua vita attraversa la sua epoca (il diciottesimo secolo), le guerre, gli amori, gli strati sociali, cogliendo onori e miserie. Kubrick è semplicemente magistrale in quest'opera, che combina epica e sentimento, avventura e analisi sociale, con ottime ricostruzioni, buone interpretazioni, eccellente fotografia (bellissima la sensibilità pittorica che trasforma ogni inquadratura in quadri di vedute o interni del '700), indimenticabile colonna sonora. Imperdibile.

Matalo! 9/07/08 10:01 - 1378 commenti

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Quando lo vidi restai di ghiaccio. Non mi emozionò nemmeno un secondo. Col tempo e le letture sul film (e del romanzo di Thackeray, di spirito opposto) ho compreso meglio le intenzioni del regista che sono quelle di assistere alla corruzione di un'epoca e del tentativo di eternarsi nelle categorie estetiche per non morire. Ma ovviamente il film è la storia di svariate rovine, il cui splendore estetico è intrinseco al suo senso morale. Nessuno sa usare lo zoom come Kubrick.

Piffetti74 20/10/08 22:46 - 8 commenti

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Documento inestimabile, è una visione profonda e realistica del Secolo dei Lumi secondo le intenzioni evidenti del regista. A tratti quindi risulta amorale, prolisso, sfarzoso ma anche commovente, geniale, penetrante. Per tutti valgano i commenti entusiastici di Federico Zeri, che arrivò ad asserire che nessuno prima di Kubrick avesse così grandemente compreso l'arte di Gainsborough e come le scelte musicali siano assolutamente ineccepibili. Unico e, per molti versi, irripetibile.
MEMORABILE: I primi piani di lord Bullington bambino al matrimonio di Redmond con Lady Lyndon sono, per un amante della pittura inglese, indimenticabili.

Deepred89 29/12/08 20:54 - 3706 commenti

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Ennesimo capolavoro di Kubrick, dotato di una confezione maestosa e di una storia perfetta nella sua linearità. La fotografia, realizzata (come è noto) esclusivamente con luci naturali, è tra le migliori della storia del cinema e la regia, dai tempi molto dilatati e dai lenti e splendidi movimenti di macchina, è assolutamente straordinaria. Bellissima anche la colonna sonora e perfette le interpretazioni. Tra i film migliori del regista.

Ciccio 21/01/09 01:10 - 9 commenti

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Ascesa e caduta dell'irlandese Redmond Barry nell'Europa del '700, in un ciclo i cui passaggi sono segnati da un arbitrio solo apparente e in realtà spinti dal volere e dal vantaggio altrui. Film perfetto, apparentemente freddo, ma che suscita emozioni nel dipanarsi lento e pennellato dei suoi punti nodali, sempre preannunciati dalla voce fuori campo che narra la vita di questo avventuriero, spingendo in più momenti alla comprensione nei suoi confronti. La durata del film, sulla carta insostenibile, è superata dal piacere. Estetico ed emotivo.

Daniela 29/01/09 14:09 - 12662 commenti

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Capolavoro di inarrivabile bellezza formale, opera d'arte in movimento in cui Kubrick riesce a comporre alla perfezione ogni elemento - fotografia (sublimi le riprese al lume di candela), musica d'epoca, costumi, scene. Funzionale la recitazione raggelata degli attori, figure di un tempo lontano: "I protagonisti di questa vicenda vissero le loro storie sotto il regno di re Giorgio III; buoni o cattivi, di bell'aspetto o no, ricchi o poveri, ora sono tutti uguali". Uno dei film che amo di più, piacere che si rinnova ad ogni visione: stupendo.
MEMORABILE: Impossibile scegliere una o due scene, indico perciò la Sarabande di Haendel, che dalle prime note rievoca l'intero film.

Capannelle 14/04/09 16:04 - 4411 commenti

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Ah, se il regista più bravo al mondo si fosse preoccupato di dare più nerbo al film invece che preoccuparsi delle lenti della Nasa! Il collage di inquadrature, perfette se prese separatamente, avrebbe allora composto qualcosa di veramente memorabile. Invece i tempi dilatati ne pregiudicano la godibilità (anche se è possibile vederselo in due puntate). Bella per contro la sottile ironia contro i personaggi e le usanze del periodo, messe ripetutamente alla berlina dal regista. Meritatissimi i premi per le scenografie, le musiche e i costumi.
MEMORABILE: La sarabanda di Handel e il costume del secondo figlio in braccio a Lady Lyndon.

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Cotola 19/08/09 20:26 - 9043 commenti

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Capolavoro assoluto "in costume" di Stanley Kubrick che dirige una delle sue pellicole più belle. Attraverso la storia del protagonista, il regista affronta i soliti temi del suo cinema e lo fa con grande maestria e con tecnica sopraffina. Tutto è perfetto, compresa una confezione a dir poco scintillante. Semplicemente prodigiosa e stupefacente la fotografia per la quale sono stati creati appositi obiettivi. Meravigliosa anche la fusione tra immagini e musica, che è del tutto riuscita. Gioia per occhi e orecchie, da vedere e rivedere.

Vstringer 17/02/10 17:14 - 349 commenti

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Capolavoro tecnico dovuto in larga parte al circolo virtuoso creato dalla fotografia di Alcott (luce naturale, grazie alle ottiche speciali per la cinepresa) e dal superiore gusto kubrickiano per l'immagine, con squisite influenze dell'arte figurativa del periodo. Difficile evitare il tedio, tuttavia, quando le avventure della prima parte cominciano ad accumularsi ad un ritmo non troppo spedito: la parte finale dà il necessario apporto di pathos ed è chiave di volta dell'intero film. Adeguato l'apporto degli attori.
MEMORABILE: Il duello con lord Bullington, autentico confronto tra due concezioni di nobiltà.

Stefania 11/04/10 23:30 - 1599 commenti

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Kubrick dipinge un affresco d'epoca affascinante, uno sfondo grandioso in confronto al quale il protagonista sembra rimpicciolire: nell'ascesa e nella caduta dell'avventuriero Barry conta di più la potenza del Fato che la forza trascinante degli ideali, di scelte consapevoli o di passioni particolarmente profonde. Film sfarzoso, con momenti di noia narrativa e altri di grande poesia visiva, pessimista tanto da chiudersi con un "memento mori". Che ci ricorda non certo la morte di un eroe ma, forse, quella di ogni possibile eroismo.

Belfagor 19/02/10 10:48 - 2690 commenti

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Un'opera meravigliosa dal punto di vista formale, che prova ulteriormente l'abilità unica di Kubrick nell'indagare la natura umana più profonda senza rinunciare all'equilibrio e all'obiettività del miglior osservatore. La perfetta freddezza delle inquadrature fissa nel tempo le immagini di un'epoca, suscitando meraviglia e, per certi versi, timore reverenziale. Un'opera memorabile perché mai pretenziosa, mai autoreferenziale: uno dei segreti della genialità, suppongo.
MEMORABILE: La sarabanda di Händel; il duello.

Disorder 17/04/10 00:34 - 1416 commenti

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Non è il mio Kubrick preferito (amo decisamente quello shockante e anarchico di altri film) ma si tratta ancora una volta di grande cinema. Forse qui come non mai ci appare chiaro tutto il suo talento per la regia in ogni suo aspetto: dalla fotografia a dir poco eccelsa alle musiche (solito repertorio classico ma inserito alla perfezione), ai costumi ultra-barocchi e sfarzosi. Ma dietro a tutto ciò il regista ci fà riflettere ancora una volta sulla stupidità e sulla meschinità dell'essere umano, qui sta la sua grandezza. Imperdibile.
MEMORABILE: I soldati inglesi che si fanno abbattere come birilli per dimostrare coraggio.

Nando 27/11/10 15:14 - 3814 commenti

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Un grande affresco naturale del settecento narrato con dovizia e precisione dal regista inglese che regala un'altra grande pagina di cinema. La storia della scapestrato Barry che tra duelli, amori, arruolamenti e gelosia evidenzia una società frammista di perbenismo e violenza. Eccezionali la fotografia e le riprese, musica di egual misura.

Tomslick 20/06/10 14:38 - 205 commenti

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Forma e contenuto: le due diverse componenti base dell'arte cinematografica, da sempre in continua lotta/alleanza tra loro, in Kubrick hanno forse trovato l'interprete (più propriamente: genio) che meglio ha saputo separarle senza mai però creare conflitto. Lo splendido "Barry Lyndon" ne è sicuramente un fulgido esempio: la storia (contenuto) si dipana lentamente ma sempre in modo stimolante e senza scadimento alcuno, raccontata in modo stilisticamente (forma) a dir poco straordinario, con la solita tecnica sopraffina che non ha mai avuto eguali.

Smoker85 15/08/10 12:03 - 487 commenti

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Ennesimo capolavoro di Stanley Kubrick, celebre per gli scenari, le musiche e, ahimè, anche per la lunghezza. Effettivamente può risultare pesante, tenuto conto che si sfiorano le tre ore di pellicola, ma credo valga ugualmente la pena di vederlo e rivederlo per lo straordinario impatto visivo (che non manca quasi mai nelle opere di Kubrick) e la grande prova di Ryan O'Neill, perfetto nel rendere le tante sfaccettature del protagonista (cugino geloso, arrampicatore sociale, fedigrafo, padre amorevole, patrigno oltremodo crudele). Imponente.
MEMORABILE: Il duello finale col figliastro.

Paruzzo 14/08/10 14:13 - 140 commenti

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Una fotografia in movimento. Non c'è altro modo per definire questa pellicola di Kubrick, un capolavoro di fotografia. Però, a parte il duello finale, le emozioni sono poche e proprio questo ne abbassa il giudizio medio: un film così potrebbe durare tranquillamente la metà, tre ore sono davvero troppe. Bello, ma complessivamente non un capolavoro.

Topspin 9/03/11 05:25 - 12 commenti

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Film di ottima fattura per un Kubrick in vena storica. Vicenda narrativa incentrata sulle avventure/disavventure di un ragazzo "senza uno scellino in tasca", dall'ascesa ai più alti ranghi dell'aristocrazia settecentesca alla sua successiva decaduta. Film molto elegante, dalla straodinaria fotografia. accompagnato da ottimi temi musicali e adatto ad un pubblico misto. Ritmo poco vivace ma godibile.

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Buiomega71 20/05/11 23:59 - 2910 commenti

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Gelido, inutile, tronfio e sterile esercizio di stile di un grande (altrove) regista. Kubrick si crede Visconti (ma, ahilui, non lo è), magniloquenti costumi della Canonero, imponenti scenografie, ricostruzione storica pressochè perfetta, straordinario comparto visivo e fotografia da Oscar di John Alcott. Ok, ma il film dov'è? Una mattonata di un insostenibile pesantezza di incredibili proporzioni, per nulla coinvolgente o entusiasmante, dove regna il tedio (nonchè lo sbadiglio) perenne. Uno dei film più sopravvalutati in assoluto. Odioso.
MEMORABILE: Tra i fumi della catalessi odo "Trio in sol minore op. 100" di Schubert e mi dico: "Toh, Miriam si sveglia a mezzanotte!". Poi torno a dormire...

Mickes2 27/06/11 16:36 - 1670 commenti

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Sontuosa epopea che racconta ascesa e caduta dell’ambizioso e cinico Redmond Barry. Distaccato, freddo, crudele e malinconico nelle dinamiche quanto ironico e beffardo nella bellissima voce fuori campo di Romolo Valli. Fotografia sublime in cui solo le candele rischiarano gli interni. Dietro l’ambiguità di Barry c'è anche un ritratto di quella che è una società fintamente perbenista. La sceneggiatura di Kubrick è avvolgente; non manca qualche momento di stanca, ma il fascino intrinseco della pellicola è altissimo. Formalmente è una meraviglia.
MEMORABILE: Il duello col figliastro; La morte del bambino; Gli affascinanti zoom all'indietro, che pian piano rivelano una splendida composizione dell'immagine.

Rullo 24/07/11 02:19 - 388 commenti

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Eccellente film dal valore artistico ineccepibile che garantisce ad ogni fotogramma un suo perché. Nonostante i tempi molto dilatati la narrazione prosegue scorrevole e le vicende di Barry non finiranno con l'annoiare, pur essendo un film in costume e quindi di non facilissima fruizione. La fotografia è uno dei tocchi più distinguibili della pellicola (con tanto di lenti della NASA) che lo rendono probabilmente uno dei migliori film del Maestro. Inutile parlare della meravigliosa regia di Kubrick.

Bjorn 16/01/12 03:00 - 32 commenti

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Ovviamente quando si ode il nome di Kubrick non si può che pensare che a un ottimo film, scadendo a volte nel luogo comune. Ma in effetti i suoi film sono capolavori in tutto e per tutto. Amando i film di taglio storico-drammatico non posso che urlare al "capolavoro". Un film dalla fotografia e scenografia perfette e alquanto pittoresche e suggestive, nelle quali sembra di vedere veri e propri quadri dell'epoca. Ottime le musiche, gli attori e la sceneggiatura, nonchè i movimenti della mdp. Sembra quasi di "starci dentro". Superbo.
MEMORABILE: Le marce di guerra; I paesaggi; Momenti di taglio drammatico; Costumi; I bellissimi duelli.

Samuel1979 21/12/12 21:54 - 547 commenti

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Film memorabile di Kubrick, che nonostante le tre ore di durata non stanca, anzi mantiene sempre un livello eccelso in ogni sequenza. Tre sono i momenti che più mi hanno colpito: quello romantico con la cugina Nora, quello altrettanto poetico del bacio dato a Lischen (la ragazza tedesca), davanti agli occhi del suo piccolo figlio e soprattutto la scena della "fatale" morte del suo primogenito Bryan, sequenza straziante e recitata magistralmente dal protagonista O'Neal. Colonna sonora fantastica.

Enzus79 28/12/12 15:34 - 2895 commenti

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Capolavoro. L'altalenante vita di Barry Lyndon raccontata in modo magistrale da uno dei migliori registi che abbia avuto il cinema. La durata (tre ore) non è un limite, anzi. Sono in sintonia con chi giudica questo film anche come un "album di immagini". Bellissimo.

Nancy 15/01/13 14:41 - 774 commenti

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Un film del quale stento a cogliere la parte drammatica. Barry è un personaggio volutamente vuoto, non approfondito psicologicamente (se non nel rapporto col figlio) per meglio evidenziare i suoi difetti, la sua vanagloria, la sua rovina. Kubrick pone una distanza tra lui e il mondo che algidamente fotografa; al massimo a volte ci dà qualche zoomata all'interno, ma niente più che sbirciare dalle finestre di un museo, dove, come recita l'epilogo, tutti, nelle loro fortune e sfortune, sono uguali, tutti ugualmente sepolti dalla Storia.
MEMORABILE: La musica incalzante della marcia degli inglesi.

Ryo 19/09/13 01:02 - 2169 commenti

I gusti di Ryo

Con una ricostruzione maniacale di raffinata bellezza dell'epoca britannica settecentesca creata per mezzo di costumi, scenografie e sublimi location fotografate divinamente, Kubrick ci presenta le vicende di Barry Lyndon che vivrà numerose esperienze, affrontando vari cambi di regime: lui come il film. Mai noioso (nonostante la durata di tre ore), sempre fresco e con la capacità di far sorridere, commuovere e intrattenere a dovere.
MEMORABILE: Il bambino a letto dopo la caduta da cavallo; Il duello fra Barry e il figliastro.

Paulaster 10/12/13 10:37 - 4417 commenti

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Stavolta Kubrick fa un buco nello stagno raccontando l'epopea di un mercenario arrivista. La voce fuori campo trascina una sceneggiatura evanescente che solo nel dramma del figlio piccolo tocca qualche corda di pathos (ricorda Comencini). O'Neal è monoespressivo, la Barenson bellissima, ma sembrano belle statuine e anche un genio senza idee registiche riesce a fare il miracolo. Rimane una confezione ad altissimi livelli con una fotografia rivoluzionaria che sembra un quadro di Rubens e costumi di bellezza sublime.

Taglietti 23/01/14 21:02 - 51 commenti

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Non certamente un’opera commerciale; vi si coglie molta passione e uno stile personale. Mi ha dato l’impressione che Kubrick l’abbia realizzata più per compiacere se stesso che non il pubblico, potendoselo permettere e prendendosi dei grossi rischi. Faticando nel prendere il ritmo ho visto risultati dopo il giro di boa di metà percorso. Comunque la narrazione è piatta e realmente interessanti rimangono solo le ricostruzioni e le ambientazioni, anche se un tantino asettiche per il 700. Interessante ma lontano dal capolavoro.

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Lythops 17/09/14 20:17 - 1019 commenti

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Le peripezie dell'immaturo (e odioso) Barry con relativo, difficile percorso di non crescita passando attraverso vicende dalle quali non riuscirà mai a imparare alcunché. A parte questo, un film tecnicamente epico in tutto che due anni dopo Ridley Scott cercherà di emulare e, pur non riuscendovi, vi andrà certamente vicino condividendo addirittura un'attrice. Perfezione assoluta di fotografia e costumi, per non parlare degli obiettivi made in NASA che consentirono riprese di qualità mai viste prima di allora.

Ugopiazza 20/10/14 15:52 - 118 commenti

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Imponente, colossale, il mio Kubrick preferito è soprattutto un film visivo, praticamente un'immensa fotografia del '700 minuziosamente allestita sulla base di innumerevoli quadri d'epoca e col solo ausilio di luci naturali, ma si parla anche di un film di tre ore che non annoia mai nonostante i tempi non siano cortissimi: è la struttura narrativa a essere veloce, anche grazie alla voce narrante che ci accompagna costantemente con cieca imparzialità (suspance e compassione sono due elementi esuli da questo film). Eccezionale Ryan O'Neal.

Giacomovie 8/01/15 20:09 - 1398 commenti

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Le peripezie di un arrampicatore sociale danno spunto a Kubrick per un'opera atipica ma geniale e di elevato fascino. La cornice scenografica è incantevole, con costumi caratteristici dai colori vivaci e paesaggi dove la natura emerge viva, maestosa e nella sua peculiare luminosità grazie a inquadrature sublimi che sembrano dipinti settecenteschi. Un film da ammirare come opera d’arte, la cui forza visiva e le cui splendide musiche riescono a compensare la latente monotonia derivante dallo stile discorsivo e didascalico.

Maxx g 16/03/15 14:49 - 635 commenti

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Ho rivisto questo film recentemente sul grande schermo, riproposto per celebrarne i quarant'anni. E' un'opera che non invecchia mai, con grandissimi paesaggi e costumi splendidi (Oscar alla nostra Milena Canonero). Da segnalare anche l'aspetto relativo all'illuminazione, che conferisce un tocco particolare. Malgrado sia lungo più di tre ore è scorrevole e tiene viva l'attenzione dello spettatore. Validi gli interpreti e impareggiabile la colonna sonora: un bell'affresco del '700.

Bruce 25/03/15 11:13 - 1007 commenti

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La descrizione della parabola umana di Barry, dalla sua ascesa ardita e speranzosa sino alla misera fine, offre a Kubrick lo spunto per dipingere in modo maniacale il Settecento, con una serie di scenari e inquadrature esteticamente perfetti, illuminati solo dalla luce naturale. La vicenda è volutamente raccontata dal regista con distacco, anche con un palpabile disprezzo per la corruzione e la pochezza umana rispetto alla meraviglia della natura circostante. Lungo e lento, ma assecondato da una colonna sonora sublime.

Alex75 1/09/16 09:19 - 880 commenti

I gusti di Alex75

Da un mediocre romanzo di Thackeray, l’unico passo falso di un grande Maestro, tanto formalmente e meticolosamente curato quanto concettualmente vuoto. La vicenda è ricca di eventi, ma ogni motivo d’interesse è annullato dall’aridità e dalla piattezza del lentissimo svolgimento, che già nei primi minuti fa affiorare il tedio, esasperato da un cast senza qualità in cui l’unico da salvare è Magee.

Fauno 7/02/17 02:30 - 2212 commenti

I gusti di Fauno

Il film si lascia vedere e gustare per tutte e tre le ore; lo smalto però non è uniforme e personalmente ho preferito di gran lunga le parti relative alle guerre nei due eserciti inglese e prussiano o il suo ruolo di agente segreto verso un nobile sospettato di spionaggio, piuttosto che la sua disastrosa vita coniugale. Fra costumi esteriori (bellissime divise), costumi interiori (gioco d'azzardo come fervida usanza dei nobili) e ossessione del titolo nobiliare per cui una suocera non si dà pace c'è da ubriacarsi, ma chi lo fa ne uscirà poi mazziato...
MEMORABILE: La tenace ribellione del giovane Lord e gli appellativi con cui chiama il patrigno.

Magi94 4/07/17 13:27 - 952 commenti

I gusti di Magi94

Kubrick partorisce il film storico per eccellenza. Storico in quanto tale, in quanto capace di portare lo spettatore indietro nel tempo, nel luogo e nel posto designato. Risultato insuperato non solo per la cura dei costumi, della fotografia, delle musiche, ma anche per la trama stessa, che rimanda ai lunghi romanzi biografici anacronistici nel XX secolo. E, come con questi romanzi, si può pensare di spezzare la visione del film in più parti, per godersi separatamente le varie fasi della vita del protagonista. Un capolavoro.

Noodles 8/08/19 18:12 - 2227 commenti

I gusti di Noodles

Film lungo, come la vita. La vita di Redmond Barry, la sua ascesa e la discesa, descritte con minuzia da Stanley Kubrick. La fotografia di John Alcott qui è forse al vertice massimo della collaborazione col regista. Splendide anche tutte le ricostruzioni storiche, con un occhio sempre attento al paesaggio. Interpreti bravissimi, ma a rimanere impresso è lo splendore triste di Marisa Berenson. Nota di demerito per la musica: è bellissima ma è troppa, onnipresente e spesso ridondante.

Rocchiola 30/09/19 09:16 - 966 commenti

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Basterebbe la bellezza formale per fare di questo dramma storico un capolavoro. Kubrick affronta il film in costume con un realismo e una durezza senza precedenti allestendo un altro saggio sulla sopravvivenza dell’individuo alle spietate leggi di una società che dietro il perbenismo cela un’anima violenta e classista. Spesso ritenuto freddo e accademico è invece un avventuroso e appassionante racconto di formazione. Interamente girato con luci naturali ispirandosi ai dipinti dell’epoca, offre forse la più bella fotografia mai vista al cinema.
MEMORABILE: Il duello con il capitano Quinn; Il duello con Lord Bullington; Derubato dai due briganti; La caduta da cavallo del piccolo Bryan; La morte di Crogan.

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Jandileida 29/10/19 16:28 - 1565 commenti

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Immortale capolavoro kubrickiano dedicato alla vacuità e alla inconsistenza della vita, ambientato in un 1700 decaduto e decadente che fa da sfondo perfetto per le imprese di Raymond Barry. Girato con la grazia ieratica di un affresco, gelido come un teatro di ombre morte, pare veramente difficile trovargli un seppur minimo difetto, tra squarci luce naturale e virtuosismi tecnici inarrivabili che spaziano dalla fotografia fino al montaggio e all'uso della mdp. A spedirlo nello spazio come biglietto da visita si farebbe un favore all'umanità.

Pinhead80 27/12/20 17:51 - 4758 commenti

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Questo film è il motivo per cui il cinema può essere considerato tra le arti la più sublime. Nel capolavoro (uno dei tanti) firmato da Stanley Kubrick c'è tutto quello per cui uno spettatore può godere, con gli occhi e con le orecchie. La storia del Settecento tra opere d'arte, musica indimenticabile, costumi eccezionali e una fotografia da urlo. Il tutto senza dimenticare la storia, che è la tragedia della vita vissuta come azzardo e che è pronta a presentare il suo conto salato ogni qual volta si passa dalla razionalità al sentimento. Capolavoro senza tempo.
MEMORABILE: Tra gli innumerevoli momenti memorabili il duello tra Barry Lindon e Lord Bullingdon.

Thedude94 25/07/21 19:30 - 1096 commenti

I gusti di Thedude94

Grande film in costume diretto dal maestro del perfezionismo assoluto, che ci regala inquadrature mozzafiato e una messa in scena pazzesca, nella quale sono immersi tutti i protagonisti che attraversano la fine del '700 in Irlanda e nel nord Europa in generale. O'Neal è perfetto nel suo ruolo, così come tutto il resto del cast. Dialoghi eleganti, regia fatta principalmente di zoom all'indietro, grandi panoramiche e scene da stanza precisamente angolate. Insomma un punto di riferimento per chi vuole imparare a fare un film in costume.

Lsdjboni 23/01/22 21:03 - 20 commenti

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Capitolo sontuoso della filmografia di Kubrick. Manuale di come va girato un film settecentesco, in costume. Della fotografia si sa, ma certe inquadrature anche se viste migliaia di volte lasciano sempre a bocca aperta. Costumi favolosi, colonna sonora perfetta. A volte pare un "tutorial" più che un film. Con uno stile così qualsiasi trama sarebbe calzata a pennello. Attori in grande spolvero. Ryan O'Neal perfetto nei panni di Barry Lyndon. Forse un po' verboso e lungo nella durata ma ne vale la pena.
MEMORABILE: Il duello con il figliastro.

Myvincent 9/11/22 07:19 - 3741 commenti

I gusti di Myvincent

La storia di un farabutto che con astuzia - e anche ingenuità - prova la scalata sociale non senza battute d’arresto, è poca cosa. Kubrick mette in scena un “libro-cinematografico” puntando sugli aspetti scenografici di grande effetto e creando veri e propri quadri viventi. I problemi sono la mancanza di pathos e la noiosa lentezza che non dà mai tregua, per di più in un lasso di tempo  lunghissimo. L’emozione latita sostituita dalla forma. O’Neal è un ragazzone all’altezza, la Berenson pura decorazione.

Natron 19/06/23 17:22 - 5 commenti

I gusti di Natron

Più che un affresco un vero e proprio dipinto del Settecento europeo, nel quale spazi e tempi, accompagnati da musica dello stesso tempo e dello stesso tono, sono dilatati e lenti così come lo sono produzione e cura maniacale della fedeltà storica, nello stile di Kubrick, uno che faceva un film ogni cinque anni. Ma in questa immensa dimensione orizzontale si innesta la profonda verticalità dei personaggi, la cui sensuale freddezza sembra penetrare nell'animo dello spettatore come appunto le figure di un quadro osservate troppo a lungo.
MEMORABILE: L'atmosfera incipriata che si respira nella scena del tavolo da gioco.
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  • Discussione Zender • 21/01/15 14:26
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Scusa Tarabas, io credo che sia un discorso molto giusto il tuo, tranne quando dici che sopravvalutato deve essere detto in rapporto a qualcosa. Un regista (attore/musicista/cantante/artista in generale) viene definito sopravvalutato quando i suoi meriti vengono ritenuti maggiori rispetto a quelli suoi effettivi. Non credo debba esser fatto alcun paragone per definire il termine. Io adoro Kubrick e lo ritengo un genio (tranne per Barry Lyndon, che continua ad essere probabilmente il suo film più divisivo) e non so dire se sia sopravvalutato o meno, ma se Graf lo definisce sopravvalutato spiegandone i motivi, direi che non solo ha tutti i diritti di farlo ma che il termine aiuti benissimo a capire cosa intende dire. Poi si potrà obiettare sul fatto che abbia ragione o meno, ma mi pare che il suo pensiero sia chiaro e che il termine "sopravvalutato" non dia adito a dubbi sull'interpretazione, seguendo la sua logica.
  • Discussione Graf • 21/01/15 22:44
    Fotocopista - 908 interventi
    Stanley Kubrick, siccome è considerato un genio dalla maggioranza dei critici, dalla maggior parte del pubblico pagante e dalla fetta maggiore delle maestranze cinematografiche, allora rientra di diritto nel Pantheon dei grandi del cinema mondiale.
    Però personalmente non sono per niente d'accordo.
    Chiarito il mio pensiero, mi fermo qui.
  • Discussione Tarabas • 22/01/15 11:04
    Segretario - 2069 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Scusa Tarabas, io credo che sia un discorso molto giusto il tuo, tranne quando dici che sopravvalutato deve essere detto in rapporto a qualcosa. Un regista (attore/musicista/cantante/artista in generale) viene definito sopravvalutato quando i suoi meriti vengono ritenuti maggiori rispetto a quelli suoi effettivi. Non credo debba esser fatto alcun paragone per definire il termine.

    Hai ragione, mi sono espresso non abbastanza chiaramente. Intendevo dire che, posta così, mi sembrava una valutazione troppo "apodittica" e che sarebbe stato meglio metterla in relazione a qualche altro regista. In sè e per sè, hai perfettamente ragione tu.
  • Discussione Tarabas • 22/01/15 13:45
    Segretario - 2069 interventi
    Graf ebbe a dire:
    Stanley Kubrick, siccome è considerato un genio dalla maggioranza dei critici, dalla maggior parte del pubblico pagante e dalla fetta maggiore delle maestranze cinematografiche, allora rientra di diritto nel Pantheon dei grandi del cinema mondiale.
    Però personalmente non sono per niente d'accordo.
    Chiarito il mio pensiero, mi fermo qui.


    Ecco, la chiave è nell'avverbio "personalmente".

    E si torna al tema della "rivolta contro gli esperti". A me queste argomentazioni (non dico le tue, parlo in generale) fanno sempre pensare che sotto vi sia una più o meno inconfessata voglia di andare controcorrente.

    Piaccia o meno, in tutti i settori ci sono giudizi storicamente consolidati (per quanto, in ogni caso, per natura rivisitabili e modificabili nel tempo, con buona pace di chi non concepisce il "revisionismo"), le cui argomentazioni di fondo sono state approfondite, vagliate, affinate e infine giudicate sostanzialmente condivisibili dai più.

    Per scardinare questi giudizi - al di là - dei gusti personali, a mio parere occorre mettere in campo argomenti di peso pari se non superiore e sottoporli al medesimo vaglio.

    Il "tuo" pantheon è solo tuo e non ci vedo nulla di strano, figurarsi di male, se Kubrick non vi rientra.

    Ma "il pantheon" di cui sopra è altra cosa.
    Ultima modifica: 22/01/15 13:46 da Tarabas
  • Discussione Tarabas • 21/04/16 16:48
    Segretario - 2069 interventi
    Un bell'articolo, con belle foto, sul film. Notevoli le istruzioni di Kubrick ai proiezionisti.

    http://flashbak.com/wonderful-collection-of-ephemera-from-kubricks-barry-lyndon-50021
  • Discussione Alex75 • 18/01/17 17:42
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Digital ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Se avessi dei figli partirei con Arancia Meccanica, Full Metal Jacket e Shining (tripletta kibrickiana obbligata)
    Grandioso, sono i miei film preferiti di Kubrick!
    Quanto a Barry Lyndon (che non ho ancora visionato), non so perché, ma mi fa tornare in mente una canzoncina di Little Tony (da me opportunamente modificata) che solitamente canto quando penso di trovarmi al cospetto di un film particolarmente noioso:

    tedio profumo di tedio
    con il lento io non voglio ballare
    e' colpa del tedio
    del sonno e del tedio


    :-D


    Alla "tripletta kubrickiana obbligata" aggiungerei Il dottor Stranamore. Barry Lyndon lo terrei per ultimo; è l'unico film di Kubrick che non ha attivato in me alcuna alchimia positiva, né per la storia e le tematiche, né per gli attori coinvolti; e il ritmo non ne ha certo agevolato la visione. Eppure quest'opera per me più che deludente non ha per nulla appannato la mia ammirazione per questo regista, che ho apprezzato anche in generi a me poco congeniali (come fantascienza e guerra)
  • Discussione Caesars • 22/06/18 08:42
    Scrivano - 16810 interventi
    Non sapevo che l'attore Leon Vitali, che qui interpreta l'odioso Lord Bullingdon, dopo questo film diventò "braccio destro" di kubrick (lo troviamo come assistente alla regia nei successivi film: Shining, Full metal jacket e Eyes wide shut)
  • Discussione Raremirko • 22/06/18 21:30
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Non sapevo che l'attore Leon Vitali, che qui interpreta l'odioso Lord Bullingdon, dopo questo film diventò "braccio destro" di kubrick (lo troviamo come assistente alla regia nei successivi film: Shining, Full metal jacket e Eyes wide shut)


    Neanche io sapevo; oggi poi è irriconoscibile.
  • Homevideo Rocchiola • 30/09/19 09:24
    Call center Davinotti - 1254 interventi
    Prima di tutto è necessario chiarire che il master utilizzato per qualunque edizione di questo film (copertina chiara o scura che sia) è sempre quello del primo trasferimento in HD del 2011. Il video (in origine girata nel formato 1.37 poi portato ad 1.66 per la proiezione nelle sale) è stato forzato al più canonico 1.85 in modo da adattarsi ai moderni televisori panoramici, senza troppi traumi e con un lievissima perdita d'informazione nella parte alta e bassa dello schermo. Le immagini appaiono pulite ma non particolarmente incisive, forse un fattore dovuto alla fotografia del film volutamente morbida e dai toni molto pittorici. Le scene notturne (tutte girate al lume di candela con pellicole speciali)sono ben contrastate ed i colori caldi e e naturali. L'audio in 5.1 è pulito e chiaro ma decisamente basso e ciò penalizza soprattutto le musiche, elemento fondamentale nelle opere di Kubrick. Nel complesso si tratta di un buon prodotto che rappresenta sicuramente un passo avanti rispetto alle precedenti versioni in DVD.
  • Curiosità Caesars • 20/10/23 18:35
    Scrivano - 16810 interventi
    La troupe cinematografica, dopo aver girato parecchi esterni in Irlanda, dovette far fagotto e tornare in Inghilterra (dove furono ultimate le riprese in esterni) perché fu minacciata dall'IRA.

    Fonte: il libro "Stanley Kubrick e me" di Emilio D'Alessandro (assistente personale di Kubrick)