In un periodo lacrime e sangue come questo i bisogni culinari del presidente francese occupano un posto abbastanza basso nella mia scala di valori. Detto questo, il film è comunque mediocre: cuoca di campagna fa riscoprire i sapori delle Francia profonda all'inquilino dell'Eliseo. Il tentativo di risvegliare sentimenti patriottici attraverso lo stomaco non funziona, la protagonista è di un'antipatia difficile da eguagliare e "Monsieur le President" vorrebbe essere una specie di Pertini ma risulta solo implausibile. Una carbonara, s.v.p.
Cosa preparo oggi per mio marito, pardon per il presidente? La nostra affabile ed energica cuoca pare avere le idee precise e il suo unico problema sono l'etichetta e l'invidia dei colleghi maschi. Brava la protagonista e discreto lo stile narrativo e di regia. Si incarta un po' nella parte centrale e nei passaggi sul presente (la base scientifica). Lascia un retrogusto amaro a pensare allo spreco di risorse per far mangiare i potenti, ma in fondo c'è di peggio.
Senza dubbio il film è carino, piacevole e si lascia seguire senza alcun problema. Quel
che però non convince è la (quasi) totale assenza di un vero tessuto narrativo che permetta di andare oltre una gradevolezza troppo fine a se stessa per restare impressa
nella memoria dello spettatore. Si ha l'impressione che le idee fossero poche ed alla fine, restando in ambito culinario, è come se si sentisse solo l'odore della pietanza
senza però poterla finalmente assaggiare. Bella la prova della Frot. Fatuo.
Ispirato a un personaggio reale che ha cucinato per il presidente Mitterrand, è un film piuttosto leggero, che si digerisce facilmente. Hortense (Catherine Frot), che già nel nome ha il suo destino, è una brava cuoca e anche una donna energica; il film è incentrato sulla sua figura e nel frattempo fa conoscere un po' di organizzazione dell'Eliseo e delle rivalità tra gli impiegati nelle cucine presidenziali. A completare un copione scarno, il film è un susseguirsi di sbalzi temporali con l'impiego di Hortense in Antartide.
Il filone cinematografico "culinario" si arricchisce di una commedia tratta da una storia vera, riguardante il presidente francese Mitterand e la cuoca che lo servì per un certo periodo all'Eliseo. Il grosso limite del film è l'estrema esilità della storia, davvero troppo poco coinvolgente, mentre sono apprezzabili le ambientazioni e la prova degli attori.
Ispirato da una vicenda reale, il film si muove in due spazi temporali ben distinti con situazioni ordinarie e prive di slanci narrativi. La confezione è sicuramente garbata ma poco approfondita. Stimolerà la riflessione il vedere quante energie vengono utilizzate o sprecate per mandare avanti l'Eliseo. Cast discreto.
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è passabilmente brava ma è veramente antipatica! Ma infatti dal punto di vista strettamente tecnico il film non è male ma la storia è proprio poca roba. Mi sono pure tenuto largo con le due palle, ripensandoci. Leggevo da qualche parte che il presidente dovrebbe essere Mitterrand, ma per piacere!