Commedia sentimentale sofisticata molto ben scritta, ricavata da un soggetto che prevede intrecci un po' "fantascientifici" ma che a livello cinematografico funzionano, lasciando almeno in un caso sorpreso chi ha avuto la furbizia di non leggersi prima la trama. Puntellati da felici tocchi ironici, i dialoghi si rivelano quasi sempre brillanti, specie in bocca a un cast ricco di nomi celebri ben sfruttati. Al centro della storia Steve Carell (che non a caso produce), marito tradito dalla moglie (Julianne Moore, che a 52 anni dice di averne 44) dopo 25 anni di matrimonio; il loro figlio tredicenne s'è innamorato della baby-sitter diciassettenne la quale ha a sua volta una cotta...Leggi tutto per Carell. E' solo l'inizio di un turbinio sentimentale che trova in Ryan Gosling l'elemento di rottura: nella parte del "figo del bar" si mette in resta di ridare forza al depressissimo protagonista insegnandogli l'arte della seduzione. E' forse questa la fase meno interessante e più stiracchiata, che se sintetizzata poteva evitare si arrivasse alle due ore. Per quanto la regia riesca a non farle pesare, sono comunque una durata eccessiva per un film simile, e anche l'epilogo era meglio se non precipitava banalmente nella trappola della retorica moralista. Deliziosa Emma Thompson, simpatica la Tomei, anonimo Bacon. Eccellente la fotografia.
Osannata dalla critica americana, che ha parlato addirittura di una delle migliori commedie mai realizzate, Crazy stupid love è in realtà un film gradevole che non resterà certo nella storia del cinema. Buono nella prima parte, con una discreta caratterizzazione dei personaggi (alcuni dei quali avrebbero meritato uno spazio maggiore), il film diventa piuttosto convenzionale e prevedibile nella seconda dove si trasforma in una scontata commedia degli equivoci con un finale piuttosto banale. Del cast, i migliori sono Ryan Gosling ed Emma Stone.
Sulla scia di Scherzi del cuore, ma un po' più scontato, il film di Ficarra e Requa offre comunque molti momenti divertenti e un cast di buon livello che portano il film alla sufficienza piena. Carell e Gosling sono una coppia affiatat e anche la Moore si dimostra brava una volta di più; un po' più defilato Bacon abbonato ormai alle partecipazioni (ma sempre bravo). Il finale purtroppo scade eccessivamente nei buoni sentimenti facili e nella melassa, ma si tratta comunque di un prodotto godibile.
MEMORABILE: La rissa a quattro fra Carell, Gosling, Bacon e Lynch.
Commedia romantica nello stesso tempo gradevole e deludente. Dopo un inizio molto carino, nella prima parte si seguono volentieri le ambasce coniugali dell'innamorato Carell, cui Gosling versione glamour impartisce lezioni di stile ed arte dell'imbrocco. Molto meno riuscito il proseguo, per l'accumulo forzato delle coincidenze e la retorica sentimentale strabordante, fino ad un finale che più ruffiano e conciliante non si può immaginare - non manca neppure la dichiarazione d'amore in pubblico... Cast discreto, ma Moore fuori parte.
MEMORABILE: Il secondo e non previsto incontro di Carell con Tomei - Stone a Gosling che si è tolto la camicia "Sembri ritoccato con photoshop"
Commedia abbastanza gradevole che, come spesso accade in prodotti simili, ha il suo punto debole nel finale in tipico stile americano, con dichiarazione di amore pubblica. Per il resto, pur non sfiorando nemmeno lontanamente l'originalità, siamo di fronte ad un dicreto prodotto ben sorretto dal cast attoriale (buoni Carrell e Gosling, mentre la Moore non è aiutata molto dal suo personaggio). Consigliato per passare un paio d'ore in completo relax. **!
Commedia tutta sentimentale che punta indubbiamente sugli attori. Oltre ai navigati Carrell e Moore, da tenere in considerazione sono Gosling e Stone, sui quali i registi della pellicola puntano, vincendo, visto il "boom" che avrebbero avuto gli stessi successivamente. Anche gli adolescenti sono ben accordati. A volte si scivola nel banale e si strizza l'occhio verso lo spettatore (il discorso di fine anno del bambino), ma rimane una piacevole visione. Forse un po' troppo lungo.
MEMORABILE: La rissa; Gosling che confida a Emma Stone che la sua mossa vincente per portare una donna a letto è dirgli che sa fare la presa di Dirty dancing.
Dopo il deludente Colpo di fulmine, il duo registico formato da Ficarra e Requa si riscatta proponendo questa brillante commedia tipicamente made in Usa nella quale il pregio più evidente è la bontà del cast, capitanata da un eccelso Gosling che mostra di possedere anche venature ironiche. La pellicola scorre molto bene, nonostante la lunghezza; peccato per il finale, troppo zuccheroso. Bene Carell ed Emma Stone, male invece la Moore. Buono.
MEMORABILE: Gli schiaffetti di Gosling a Carell; L'incontro genitori/figli.
Commediola divisa fra sentimenti ed equivoci che, nonostante alcuni momenti frizzanti nella prima parte, va pian piano sgonfiandosi arrivando a un finale prolisso e prevedibile. Il cast nonostante tutto è piuttosto buono: in particolare Steve Carell riesce a regalarci qualche sorriso.
Piccola commedia americana dal presupposto artificioso che mina la credibilità e la verosimiglianza dei personaggi e della trama stessa: un giovane tombeur de femmes che prende a cuore il neo separato per ricostruirlo come improbabile sciupafemmine. Da qui una serie di equivoci che coinvolgono i vari protagonisti e conducono al finale tipico delle commedie classiche, con riconoscimenti e colpi di scena. Attori bravi ma penalizzati dai ruoli standard. Troppo lungo per uno svolgimento più che prevedibile. Musica gradevole e ben distribuita.
MEMORABILE: Il finale teatrale, in cui tutti i protagonisti sono in scena.
La commedia ha un incipit valido, coinvolge lo spettatore e alcuni momenti sono divertenti; poi, rivolgendo troppa attenzione alle inquietudini amorose adoliscenziali, ma anche sfociando nello sdolcinato più stucchevole, perde smalto e interesse. Il giudizio non può che essere negativo, anche per il fatto che tra un film che inizia male e finisce bene e uno che si perde per strada, preferisco senz'altro il primo.
La moglie ha l’amante e vuole divorziare, così il marito riscopre una verve che credeva sopita, grazie a un bellimbusto che gli insegna il corteggiamento. Piacevolmente labirintico, grazie all’intreccio di diverse storie e microstorie d’amore che frullano in un plot unitario tradimenti coniugali e cotte adolescenziali, quasi in un campionario del sentimento negli anni moderni. Tipiche forzature da commedia americana da botteghino si mescolano con più ponderati appunti di fenomenologia sociale e soprattutto con momenti di guizzante umorismo.
Un cast variegato quanto armonioso per una commedia che, nonostante le numerose critiche, riesce a essere comunque convincente. L'impacciato Steve Carell interpreta al meglio il ruolo del marito abbandonato, un brillante Ryan Gosling quello del donnaiolo, Emma Stone l'intelligente e acuta studentessa e anche la Moore dà del suo meglio e ci riesce in maniera efficace. Il finale risulta un po' scontato ma va riconosciuto a Ficarra e Requa il merito di aver realizzato una commedia che, nonostante rispetti gli stereotipi, è assolutamente gradevole.
Buon film questa commedia sentimentale, in cui i protagonisti sono un ottimo Steve Carell e un intrepido Gosling, alle prese con i problemi della famiglia del più vecchio e costretti a dover affrontare varie vicissitudini amorose. Da tenere d'occhio anche la buona prova del ragazzino e della babysitter; meno convincenti la Stone e la Moore, meglio certamente la Tomei. C'è da ridire sulla durata un po' lunga per il tipo di film, che durante la visione porta a una eccessiva rappresentazione dei personaggi secondari, ma nel complesso è ok.
Più celebrata di quanto meriti è comunque una discreta commedia, anche se che promette più di quanto poi mantenga. Alcuni momenti sono davvero divertenti (su tutti Gosling e la Stone che scimmiottano Dirty dancing), altri inutilmente lacrimevoli, soprattutto nella seconda parte, che però può contare su un buon colpo di scena. La coppia Carell/Gosling funziona, Julianne Moore molto meno, colpa anche di un ruolo scritto piuttosto male. Bacon e Tomei hanno piccole parti ma le affrontano con impegno. Discreto, ma non irrinunciabile.
A parte il finale francamente eccessivo, in cui il classico schema da commedia degli equivoci arriva al chiarimento in modo farsesco e plateale, alcuni spunti brillanti nel fin troppo articolato intreccio si possono apprezzare, grazie anche ad un cast brillante e di valore. La Stone e Gosling fanno le prove di coppia glamour prima del successo di La la land.
Seduttore seriale "insegna" a un uomo lasciato dalla moglie come diventare dongiovanni. Commedia discretamente gradevole, al netto di tutti gli stereotipi del caso. Nella seconda parte il mieloso prende il sopravvento e il colpo di scena non lascia più di tanto sorpresi. Da apprezzare l'intero cast: la Tomei, seppur in un breve ruolo, non può non essere simpatica. Discreta la colonna sonora.
Durante una cena con la moglie, un uomo scopre che lei vuole il divorzio e che lo ha tradito con un suo collega di lavoro. Verrà aiutato a superare lo sconforto da un playboy che gli insegnerà l'arte della seduzione. Commedia romantica dal ritmo lento e compassato che non si contraddistingue né per originalità né per prove attoriali degne di nota. Carell ha la faccia da brav'uomo che sicuramente rende in film di questo genere, ma gli manca la verve giusta che conferisca al personaggio un po' di leggerezza, cosa che invece ci dona Marisa Tomei nei panni della maestra Kate.
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