Attorello ingaggiato per un drammone sentimentale si consulta con un'autorità nel campo (ossia Amedeo Nazzari in persona) e poi gira il drammone impersonando un commerciante di reliquie che sposa una contessa obesa... Dopo diverse sceneggiature Maurizio Costanzo esordisce dietro la macchina da presa, e con ambizioni (la parodia di Matarazzo & c., il film nel film). Molte idee, ma confuse e realizzate male. Montesano fa quel che può, ma non basta. Costanzo, sciò.
Con tutti i difetti delle opere incompiute: tante idee, tutte poco convinte. Non si può liquidare con un giudizio troppo avaro di riconoscimenti. Pezzetto di cinema che sembra teatro datatissimo, su di una vellutata cicciona (Fran Fullenwider) veramente troppo surreale. Si apprezza la buona volontà, ma non di più. Sgangherato come il film che ho appena visto.
Strambissima pellicola (*½) della quale non è chiara l'intenzione. Omaggio sincero al cinema matarazziano? Parodia del medesimo? Semplice commedia (qualche battuta carina c'è) che punta a far ridere ispirandosi ad un canone conclamato? Chissà! Forse un po' tutte le cose. Resta il dubbio che il film sia stato aggiustato alla fine, dopo che il montaggio definitivo (sacrificando pure tutto il ruolo di Plinio Fernando) l'aveva reso troppo corto. Da qui l'aggiunta del chilometrico prologo con Nazzari? Recitazioni non valutabili: il grottesco quando è voluto e quando è casuale? C'è pure la Tedeschi.
Nel prologo con il grande Amedeo Nazzari ho veramente gustato lo spezzone del suo film: per me la cosa poteva finire li. Nella seconda parte (quello che avrebbe dovuto essere il film vero) si assiste invece a una commedia veramente melo-drammatica, nel senso che il dramma si svolge tra una sceneggiatura da brividi, recitazioni che vanno di conseguenza e una regia pessima. Montesano costretto a fare cose per le quali chiedere consigli a Nazzari: anche se non lo è, sembra una sorta di presa in giro dell'attore. Salvo la disinvolta Nilla Pizzi.
Pazzesco. Dopo una lunga parte simpatica e autoironica con Nazzari (con un estratto corposo, troppo corposo, da Appassionatamente, citato però come "Il padrone delle ferriere") si parte con l'espediente del film nel film. Il materiale proposto non si capisce dove voglia parare: più che essere una presa in giro dei melodrammi alla Matarazzo sembra voler ripescare gag da comica muta all'interno di una storia assurda. Indescrivibile e scapestrato, sembra quasi che Costanzo non sapesse dove andare a parare realmente.
Un film nato con tutta evidenza sull'onda del furioso dibattito Matarazzo si - Matarazzo no che fu una sorta di bandiera per la giovane critica anni Sessanta. Ma l'omaggio a Matarazzo si esaurisce con l'apparizione di Amedeo Nazzari all'inizio e alla fine del film, per il resto è solo una mediocrissima performance di un Montesano che è decisamente peggio del solito. Da evitare.
Tremendo film di una noia pazzesca nel quale non si riesce a trovare qualcosa che permetta di apprezzarlo. Meglio la prima parte, che è un insieme di spezzoni presi dai film interpretati dal grande Amedeo Nazzari (qui alla sua ultima apparizione cinematografica), della seconda, che è una sorta di commedia girata alla fine del 70 ma dall'aspetto incredibilmente primi anni 80.
Fran Fullenwider HA RECITATO ANCHE IN...
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DiscussioneGuru • 12/03/11 13:53 Servizio caffè - 460 interventi
E' morta a quasi 92 anni Nilla Pizzi.Veramente una bella età..
Il grosso delle sue partecipazioni cinematografiche (quasi sempre in parti secondarie/terziarie di cantante) lo si ebbe negli anni '50, parallelamente ai suoi successi canori.
Un documento vivente di un'epoca lontanissima.
Girato alla fine del 1977: in un programma dedicato ala capodanno 1977/78 ("Buon anno") lo stesso Costanzo presentava il film insieme a Montesano (lì in veste di conduttore) come pronto per essere distribuito. Il film uscì nelle sale nel febbraio 1978.