Incredibile pasticciaccio trash firmato da Damiano Damiani, uno dei nostri grandi specialisti del poliziesco. Per il lancio cinematografico di Alberto Tomba il soggettista-sceneggiatore Dardano Sacchetti (uno stakanovista del cinemabis nostrano) pensa bene di fargli vestire i panni del carabiniere (Tomba lo fu davvero, come sanno tutti) e di inventargli una storia che più trita non si può: quella dell'abile difensore delle legge prima trasferito per i suoi modi non ortodossi, poi reintegrato nei ranghi per scortare in tribunale un'importante testimone (Michelle Hunziker, più nota all'epoca per la pubblicità dell'intimo Roberta e come moglie di Eros Ramazzotti)....Leggi tutto Lei è ovviamente intrattabile e refrattaria, poi le circostanze le faranno capire il valore di Alex. Un soggetto classico quindi, con una sceneggiatura pessima che arriva perfino a riciclare alcune situazioni del cult abatantuonesco VIUUULENTEMENTE MIA (la fuga ammanettati con lei costretta a fare pipì mentre lui la vorrebbe spiare). La quantità di assurdità e incongruenze (che confluiscono in un finale risibile) si sposa perfettamente con la sciatteria del progetto , reso ancor più trash dalle modeste capacità attoriali dei protagonisti. L'ex sciatore prodigio si doppia da solo con risultati catastrofici, la Hunziker sembra uscita (come tutto il film, a dire il vero) dalle più piatte fiction televisive. Damiani non cerca nemmeno di dirigere con competenza il cast (evidentemente con Tomba la cosa risultava particolarmente difficile) e confeziona così un prodotto a dir poco scialbo, mai coinvolgente e con notevoli passaggi di comicità involontaria.
Il soggetto non sarebbe nemmeno male, il problema è che tutto il resto fa acqua. La recitazione è il motivo principale della rovina del film: Alberto Tomba è a dir poco pessimo e non riesce nemmeno a togliersi l'accento, la Hunziker non è da meno ed è ridicola nella parte. L'unica cosa positiva di questo film è che si ride di gusto durante le scene d'azione, organizzate nel peggiore dei modi. Risate involontarie insomma. Con un altro cast le cose sarebbero andate un po' meglio.
E' diffiicile pensare che un solitamente discreto regista come Damiani abbia potuto realizzare un prodotto simile. L'atmosfera da fiction televisiva si fa sentire fin dalle prime scene ed è davvero insopportable. La sceneggiatura (che ricorda vagamente Da Corleone a Brooklyn) è zeppa di dialoghi e situazioni altamente imbarazzanti e non funziona minimamente né come commedia né come poliziesco (anche perchè le scene d'azione fanno pietà). Comico il cast (Michelle Hunziker e Alberto Tomba!) e oscene le musiche.
Uno dei miei cult personali, "Alex l'ariete" è pura comicità involontaria su pellicola. Quando voglio farmi quattro risate so che con Alex vado sul sicuro. Certo, se uno cerca un buon film in senso stretto... che fa, guarda un film con Tomba? Eh no, dai! Penso quindi che dare una valutazione "oggettiva" non abbia senso, preferisco assegnarli 5 pallini perché un tale campione del ridicolo li merita tutti. E poi c'è la leggenda che lo vuole il film dal minor incasso della storia... Come non amarlo!
MEMORABILE: Innumerevoli, ma le due più clamorose sono l'ormai leggendario sfondamento (involontario) della porta vetro e Tomba che legge le battute su un foglio.
Poteva essere un classico prodotto girato su commissione senza infamie e senza lodi. Intendiamoci: Damiani ha firmato alcuni capolavori noir ed è regista finissimo. Ma questo film di infamie ne ha tante. Pessimo. Inutile parlare del lato tecnico quando il protagonista è Tomba.
Deprimente action (???) all'italiana, con un protagonista rigido come (e peggio) di un baccalà, una partner con la testa tra le nuvole e un Damiani che doveva versare in condizioni disperate, per accettare di dirigere una simile robaccia. Neanche nei film di serie Z anni '60/'70 si vedevano certe situazioni o si sentivano simili battute. Pessimo.
Niente si salva in questo film. Tomba non pronuncia decentemente una sola battuta (e addirittura ne sbircia qualcuna direttamente dal copione), la Hunziker è inguardabile; trama banalissima, le battute sono più o meno sempre le stesse; assurde anche le musiche da televendita. Il resto del cast recita svogliatamente, quasi si rendesse conto dell'abominio che stava creando. L'unica nota positiva è la comicità involontaria davvero notevole, che è poi l'unico motivo di interesse del film.
MEMORABILE: Tomba che spacca la porta. L'incontro di Tomba con il suo superiore, con il primo che chiaramente legge le battute dal copione!
Vero e proprio (s)cult, ed indimenticabile esempio di ridicolaggine ed involontario kitch cinematografico, rappresenta il primo (e fortunatamente ultimo) tentativo di portare il divo degli sci Tomba sullo schermo cinematografico. Il risultato offende la memoria dei fratelli Lumière e si pone a vette di mediocrità cinematografica difficilmente eguagliabili. Rimane il mistero del perché un regista serio come Damiani sia stato coinvolto in un'operazione così demenziale.
È talmente brutto ma talmente brutto che è diventato quasi un cult; ancora oggi mi chiedo come il regista Damiani abbia potuto firmare questa pellicola! Che gara di interpretazione tra Alberto Tomba e Michelle Hunziker! Fenomenale davvero! Senza contare i dialoghi veramente da acidatà di stomaco.
Il mitico Tomba che dà la tomba, in senso cinematografico, al cinema italiano. Infatti raramente si sono toccati punti così bassi di bruttezza, anche se viste le fetenzie che il cinema italiano ha sfornato nei 90... ci si doveva aspettare anche questo. Quasi incredibile che alla regia di tale "film" ci sia Damiani!
Mi viene da ridere per non piangere... Un'esperienza davvero unica (nel senso più negativo del termine), non so chi tra la Hunziker e Tomba sia più cane, perché è davvero una bella lotta. Anche Damiani è terribile. Non una scena che si possa definire cinematografica, ma dico una! Incommentabile.
Paradossalmente, se il film fosse stato interpretato da attori diversi (mi riferisco a Tomba e alla Hunziker naturalmente), ne sarebbe potuto venire fuori un prodotto accettabile. Lo scheletro non è malaccio, difatti. Il problema è il contorno. Sequenze del tutto sconclusionate (ancora rido ripensando all'incontro tra Tomba e la Badescu), castronerie registiche a iosa (Dio mio, la carrozzina! Il lampione che copre il furgone, all'inizio del film, non è da meno) ed una recitazione a dir poco incredibile. Va visto almeno una volta nella vita. *
Dopo aver visto questo film, so cosa proporre agli amici in caso abbiano voglia di ridere a crepapelle. Scivolone incommensurabile di Damiani, questa produzione è al limite della vergogna cinematografica. Cast da telenovela piemontese (a parte Guerrini), montaggio e fotografia al limite dell'amatoriale, dialoghi da sala giochi e musiche stile Atari. Tomba almeno sa tenere in mano la pistola e le scene d'azione con lui coinvolto sono l'unica cosa da salvare (e abbiamo detto tutto).
E sia, spariamo sulla Croce Rossa. E visto che la Hunziker è svizzera, ci si prende due volte. Il film è tremendo, con l'unico discutibile pregio di far ridere qua e là alle spalle dei due imbarazzanti protagonisti, ed il fatto che sia stato scritto da Dardano Sacchetti e diretto da un regista del calibro di Damiani risulta a tutt'oggi incomprensibile. In altri tempi, con due bravi doppiatori, avrebbero risolto il 50% delle magagne della pellicola, ma tant'è.
Un tentativo di inserire il grande Tomba nel mondo del cinema con risultati grotteschi. Tomba non sa recitare, d'altronde è stato uno degli sciatori più forti di tutti i tempi e viene coadiuvato dagli starnazzamenti della Hunziker, negata totalmente per la recitazione. La pellicola è provvista di trama, Damiani questo lo sa ben fare, ma tutto il resto lascia il tempo che trova.
E questo sarebbe un film? Sembra più un "divertissement" personale di regista e attori, se non fosse che era stato concepito per uscire nelle sale e con un seguito, peraltro! Non è cinema, o meglio, è il cinema che purtroppo sempre più spesso capita di veder passare per tale nelle tv italiane. Attori che non sono attori, una storia che non c'è e chi più ne ha più ne metta. Non siamo nemmeno a livello di una fiction, il che è tutto dire. Si ride un sacco, ma il fine non era quello, ovviamente.
MEMORABILE: Antavleva Bottazzi, il nome del personaggio della Hunziker; Tomba che carambola tra gli stipiti di una porta.
Come sparare sulla croce rossa. Questo film (?) è oramai un cult, definito praticamente da tutti come un bidone colossale. La Hunzicker ovviamente fa pena, ma proprio pena, come attrice. Tomba chiaramente non è un attore e si vede lontano anni luce, ma quanto meno fosse muto avrebbe la stazza e le caratteristiche per il macho di turno. Dialoghi surreali, interpretazioni pessimissimissime. Rinchiudete a vita il regista!
Rivisto a distanza di un decennio dall'uscita, vi colgo una qualsiasi puntata di una fiction sui carabinieri: in fin dei conti anche là troviamo veline che si prestano a trasformarsi in attrici improvvisate. Si pensò a suo tempo che inserire Tomba come attore sarebbe stato di richiamo sugli spettatori e in fin dei conti lui ci teneva molto a tentare la carriera cinematografica, ma le cose andarono male e questo fu il suo inizio ma anche la sua fine; peccato, un Rambo italico con costui pagherei per averlo! Damiani (poveretto) pativa i terribili Anni Novanta.
Il film viene da sempre preso come esempio eclatante per definire il genere trash, ma sinceramente non è del tutto pessimo. Ovviamente la recitazione è scandalosa, ma la sceneggiatura (seppur banale) è chiara e non si notano incongruenze. Il film è girato con mestiere, non ci sono nemmeno errori madornali di montaggio. I momenti di puro trash non mancano, ma a ben vedere ci sono decisamente prodotti peggiori. Le eccessive critiche dovrebbero essere ridimensionate.
Film sbagliato. Doveva essere il trampolino di lancio per Tomba e la Hunziker nel mondo del cinema, diventerà invece la loro metaforica pietra tombale. La sceneggiatura di Sacchetti non offre grossi motivi di interesse, Damiani purtroppo ci mette poco del suo dirigendo in maniera svogliata e non facendo nulla per evitare il ridicolo involontario. La recitazione della coppia di protagonisti è tremenda (al limite della fucilazione) e sposta il film dal genere action direttamente alla commedia (involontaria). Regia anonima e fotografia televisiva.
MEMORABILE: La recitazione di Tomba in toto; l'assalto "notturno" con il casale illuminato a giorno e la carrozzina dotata di volontà propria!
Fiction televisiva (girata per il cinema ma pur sempre televisiva) che sarebbe piatta, noiosa, anonima, come qualunque altra fiction televisiva, se non fosse per la prova attoriale dei due protagonisti: l'ex campione di sci, Alberto Tomba, e l'allora modella, oggi soubrette, Michelle Hunziker. La loro recitazione Naïve, ma almeno "fresca", ruspante, tutto sommato "piacevole" è da preferire infinitamente a quella "professionale" ma addomesticata, edulcorata, imbalsamata dei soliti Gigi Proietti, Giulio Scarpati, Orso Maria Guerrini, Sabrina Ferilli...
Meriterebbe il massimo dei voti se fosse un film comico. Poche pellicole riescono a farmi ridere nello stesso modo (purtroppo involontariamente). Potrei citare Tomba che legge le battute sul foglio, la carambola sugli stipiti della porta, un attore doppiato da due voci diverse nella stessa scena, la colonna sonora da film porno dell'est d'Europa... ma l'elenco sarebbe troppo lungo. Hunziker e Tomba ci regalano una perla del trash. Immenso.
MEMORABILE: "Ho fameee, ho fameee", "Va beneee, basta che-la-smet-ti".
Capolavoro del cinema trash italiano! Un soggetto che avrebbe potuto essere sviluppato meglio (o perlomeno con dialoghi decenti) viene interpretato da due personaggi noti per lo sport e la tv ma che non sono attori e dalla loro hanno solamente il fascino. Purtroppo sarebbe dovuta essere una miniserie per la tv, è stata smontata e rimontata per creare un filmaccio da un'ora e mezzo con il risultato che molte scene risultano senza senso. Da vedere assolutamente, per ridere...
MEMORABILE: La scena della carrozzina; Tomba che sfonda una porta con la schiena rimbalzando fra gli infissi; "Il giubbotto l'ho tolto! Sennò affogavo!"
Prima e finora unica apparizione cinematografica di Alberto Tomba in un film ormai assurto ad icona del trash italiano. Trionfo della comicità involontaria, dovuta non solo al protagonista nei panni di un poliziotto - che in vari momenti legge chiaramente le battute in scena - ma anche dagli improbabili dialoghi nei quali si diletta con Michelle Hunziker, alias Antavleva Bottazzi (un nome, un capolavoro), la testimone che il nostro deve scortare. Troppe le domande da porsi (come ha fatto Damiani a farsi coinvolgere?); meglio limitarsi a ridere.
MEMORABILE: L'involontario sfondamento della porta.
Impresentabile, nella mia lista dei peggiori. Damiano Damiani evidentemente non può nulla contro la dirompente incompetenza di Tomba che parla in un suo strano idioma e legge copioni appoggiati sui comodini e contro la misera interpretazione della Hunziker, che forse ne è consapevole e sembra uscire dalla scena ridendo, diverse volte. La trama strappa risate per le molte assurdità. Involontariamente esilarante, un'accozzaglia di scene trash senza vergogna; "recitazione" questa sconosciuta.
MEMORABILE: L'urlo di Tomba nell'azione iniziale; La pipì nel bosco; L'attrezzo per rompere le manette (guardacaso); Tutto il finale.
Provando passione (insana?) per i film di serie B (C, D... Z), mi sono avvicinato al film in quanto, mi si diceva, ricco di spunti umoristici in gran parte involontari (i migliori, sotto alcuni punti di vista). Al termine della visione, l'unica sensazione che resta è di aver buttato via il proprio tempo: Tomba, nell'improbabile veste di attore e ancor più di carabiniere (quest'ultima già nota) è chiaramente un pesce fuor d'acqua. La Hunziker si sbatte e s'impegna, ma con tale pesce lesso vicino che poteva fare? Non che sia tutta colpa loro, anzi, perché trama e sceneggiatura sono molto banali.
Lo prendiamo come un film comico? Situazioni involontariamente esilaranti, dialoghi e idee probabilmente concepite dopo un trip da peyote, Tomba aberrante, la Hunziker peggio di lui. L'estetica da fiction Mediaset è demolita da un irriconoscibile Damiani con pesantissimi inserti di serie Z e tentativi (involontari) di rottura della quarta parete degne di un Brecht o Godard allucinato. Aggiungere una colonna sonora da hard dozzinale e ecco il film più allucinante della storia. So bad but so so good!
Improponibile film d'azione con un Alberto Tomba inespressivo e ingessatissimo più che mai e una Michelle Hunziker (nei titoli compare Hunzinker) da dimenticare. Comicità involontaria a volontà e montaggio decisamente deprimente. Grosso passo falso per il bravo Damiano Damiani.
Esordio da attore per Tomba, non saprei dire se è stata una fortuna o una disgrazia. La parola che più si accosta a questo film è: ridicolo. Nella recitazione Tomba ci mette tanto di suo con risultati indecenti/esilaranti, ma la Hunziker è anche peggio. Indimenticabile la musichetta insulsa che arriva puntualmente a ogni situazione di pericolo essenzialmente atta ad amalgamare e arricchire il tutto in un frangente ancora più trash. Sceneggiatura impietosa e personaggi da sagra del paesello. Da guardare per farsi quattro risate.
MEMORABILE: Oooooooooooooo!, oooooooooo!!, ooooooooooooooo!, Obi!!!!; La vicina di casa che grida all'inizio del film.
Involontariamente comico, Alex l'ariete è un capolavoro del trash (sebbene altre pellicole successive siano andate pure oltre). A far ridere è ovviamente la recitazione di Tomba, in ogni scena e movenza, ma ancora peggio è la Hunziker, che ha il "pregio" di rendersi odiosa pressoché per tutta la durata del film. Le vere pecche del film sono certamente la regia, praticamente assente, nonché una sceneggiatura veramente patetica in ogni suo sviluppo. Rimane il mistero di come Damiani abbia messo la firma in un simile obbrobrio...
Sicuramente uno dei più grandi film trash del cinema italiano, di quelli talmente brutti e insulsi da diventare un cult, venerato e adorato come una reliquia da tutti i veri cinefili. Grande mattatore è sicuramente Alberto Tomba, la cui sola voce rende ilari, per non parlare delle scene in cui legge il copione (perché non in grado di memorizzarlo) o in cui sfonda maldestramente una porta; per non parlare poi della Hunziker... Epicamente brutto.
Impresentabile da qualsiasi punto di vista: regia e fotografia da televisione regionale, musiche fastidiose, dialoghi involontariamente comici, recitazione che definire imbarazzante è riduttivo. Nessuna cura dei dettagli narrativi, una sceneggiatura che pare scritta da un bambino... insomma non c'è assolutamente nulla che si salvi; perfino la Hunziker, generalmente solare e frizzante, qui risulta mortalmente odiosa. Da vedere per capire tutto ciò che non può essere definito cinema. Pedagogico.
La prima volta che lo si vede non ci si può credere; la seconda, specie se a distanza di qualche tempo, ci si crede ancora meno. Inutile persino spararvi contro a zero: a citare tutte le scene cult servirebbe quasi una recensione nella recensione, ma più che le prove dei protagonisti o lo squallido ritmo televisivo, impressionano gli errori grossolani di regia e montaggio (Damiani era davvero alla fine). Come i computer quantistici, che calcolano contemporaneamente in 0 e 1, questo vale allo stesso tempo * e *****; tanto vale essere coraggiosi.
Sarebbe interessante recuperare le espressioni di sconcerto nei volti di chi ha avuto la "fortuna" di vederlo nelle sale; anche dopo vent'anni l'incredulità si moltiplica a ogni passaggio, anche se assuefatti da tanta paccottiglia televisiva intervenuta. Se non fosse per il nome del regista potrebbe anche essere un simpatico esercizio di non-sense al limite del comico, con una valanga di incongruenze e "rambezze" da far rabbrividire, tempi e luoghi affastellati per dare un tocco di "suspense"; per non parlare del cast...
MEMORABILE: La carrozzina semovente; Ammanettati insieme, lui a lei: "Stammi dietro, seguimi".
Tentativo senza seguito di lanciare Alberto Tomba come attore. Film che tutti i detrattori del doppiaggio dovrebbero vedere, perché in altri tempi il campione di sci avrebbe potuto anche fare una figura non peggiore di tanti altri. Ma se la vocetta monocorde del campione aumenta la ridicolaggine, questo action televisivo con tanto di spot smielato all'Arma (alla quale del resto Tomba apparteneva davvero) sarebbe risultato indigeribile a ogni modo. La suora che grida al killer sul treno fa riferimento alle gesta di Donato Bilancia.
Non è facile improvvisarsi attori e così l’Albertone delle nevi scivola a valanga nell’impresa, non facile, di essere ricordato per il film meno visto nelle sale cinematografiche italiane. La colpa non è certo solo sua, anzi certe volte fa pure sorridere col suo modo sornione di essere. Il vero problema sono la pochezza della storia e la modesta regia. Pessima pure la recitazione della giovane Michelle Hunziker.
Così pessimo e mal recitato da meritare un’occhiata, è un’infilata di pietosi botta e risposta con contorno di risibili sparatorie e inseguimenti. Sembra quasi che i due protagonisti facciano a gara a chi è più improbabile, forzato e posticcio (finirà in pareggio). La storia poi è di una banalità difficilmente eguagliabile, con la banda di malviventi più sgangherata e disorganizzata del mondo malavitoso. Alla fine, il momento in cui si vedranno gli attori più credibili sarà quando appariranno il bambino Michele col suo pony.
MEMORABILE: “Brutto figlio di una puzzola!” (che insultone…); “Con una voce così rauca non ho voglia di sentirti” sentenzia Tomba allo sgherro.
Probabilmente questo diavolo non è così brutto come lo si dipinge. Certo, una sceneggiatura risibile e un montaggio con il machete lo portano ai limiti dell'(in)guardabile, ma non è colpa di nessuno se Tomba e la Hunziker non sono attori. Damiani latita per raggiunti limiti di età ma ci sono momenti non completamente da buttare, soprattutto quando è in scena Guerrini. I protagonisti sono perlomeno umili e consapevoli, la Hunziker è bellissima e Tomba si mostra a torso nudo. C'è di peggio e le risate involontarie e garantite possono renderlo meritevole di una visione. Ma anche no.
MEMORABILE: L'eterna carrozzina; L'impegno e l'umiltà di Alberto Tomba, comunque non adatto al cinema.
Incredibile pasticcio e fallimentare tentativo di lanciare Tomba come attore (ma già negli spot dell'epoca di una marca di pasta si intuiva che non era il suo forte). Tra dialoghi ridondanti e surreali declamati senza ispirazione alcuna e copioni letti in scena le risate sono assicurate: si fa fatica a credere che alla regia ci sia un ottimo professionista come Damiani, tra l'altro servito da una sceneggiatura banale. Al livello delle peggiori soap opera, non si respira aria di cinema praticamente mai. La Hunziker è graziosa ma qui fa a gara con Tomba...
MEMORABILE: Il grande maiale (ah ah ah); La scena della pipì nel bosco; Il livello generale dei dialoghi tra Tomba e Hunziker.
La domanda è: perchè? A parte un paio di scene il film è un'incredibile sequenza di momenti trash. Il pensiero di chi guarda è che abbiano rigirato alcune scene infinite volte e che abbiano montato quelle meno peggio per disperazione (sicuramente quella della porta). Tomba si impegna pure ma si intuisce che la recitazione non è il suo campo (in più occasioni si nota chiaramente che legge il copione!). La Hunziker bella e basta. A suo modo, un cult. Risate involontarie assicurate!
MEMORABILE: La sequenza del ritrovamento del cadavere dell'amica della Hunziker, l'unico momento con un po' di tensione. Dura poco, purtroppo.
Inutile buttare la croce addosso ai comunque acerbi attori protagonisti, i quali costituiscono anzi, involontariamente umoristici come sono, il solo e unico motivo di visione dell'opera. Neppure facendo doppiare Tomba da Massimo Corvo il film sarebbe stato buono; è vero che il cast è modesto (escludendo un Guerrini sprecato), ma se il trittico regia/sceneggiatura/dialoghi si attesta sui livelli delle peggiori fiction di genere, va da sé che si otterrà un lavoro scadente. Tremendo e piuttosto ridicolo, ma proprio per questo tutti dovrebbero goderselo almeno una volta nella vita.
MEMORABILE: Le tremende urla della Hunziker; Tomba irrompe sparando; Tomba legge il copione; "Ho capito, e va bene, basta che la smettiiii!"; Finestra sfondata.
Film che nasce e vive senza alcuna pretesa artistica e la cui speranza di raggranellare qualche soldo giocando sulla popolarità dei due protagonisti si schianta alla prima curva. Non si possono addebitare a Tomba e Hunziker specifiche responsabilità perché è proprio l'insieme del prodotto che fa acqua e che non offre loro alcuna ciambella di salvataggio. Regia scolastica, action e villain da cartone animato, musiche terribili e dialoghi didascalici. Si ride guardando la scena della carrozzina, le espressioni del capo banda, Tomba che copula interrotto dal clacson. Il resto è noia.
Con un simile cast a disposizione Damiani fa quello che può adeguando la propria regia agli standard della fiction anni 2000, sterilizzando ogni adrenalina nelle scene d'azione. A Tomba e alla Hunziker spettano ovviamente gli assoli e i duetti più fuori fase (l'entrata nel capannone e i dialoghi in auto), mentre Tullio Sorrentino, altrove attore di razza, è solo maldiretto. Il carico da novanta lo mette anche il copione di Dardano Sacchetti, con frasi come "E' uno malato di una sua malattia" (?). Visto integralmente è noisetto, ma le "scene madri" si ricordano.
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HomevideoXtron • 10/06/12 15:33 Servizio caffè - 2224 interventi
Dusso ebbe a dire: Didda23 ebbe a dire: Chiedi a Markus
Lo ha preso? per me è piu' facile mettere dei bei fotogrammi da divx che trovare qualcuno che lo ha acquistato
Valse una serata trash (anche se con il caro didda condivido l'opinione che Alex non è così trash come ci si aspettava... 'Na mezza cantonata insomma).
DiscussioneZender • 3/05/18 17:22 Capo scrivano - 48681 interventi
Scrive Piero68 e sposto qui, visto che appunto non è un commento. Nei commenti stanno i pareri sul film, se si voglion raccontare le vicende del film va bene il forum. In un commento devono essere secondarie rispetto al parere che resta la cosa che più conta, di qualsiasi film si stia parlando, anche del più brutto sulla terra.
A carriera agonistica appena conclusa e con la notorietà ancora altissima, viste anche le continue apparizioni in programmi televisivi, Cecchi Gori pensò che Tomba potesse rendere quattrini anche nelle vesti di attore. Tanto che riuscì a convincere persino Damiani. E così per la "modica" cifra di 6 miliardi di lire produsse questo pseudo film rimasto negli annali per essere uno dei peggiori italiani mai girati. Inutile commentare altro visto che la pellicola è involontariamente comica in moltissimi passaggi e le prove attoriali da zero spaccato.
Nel cast metterei anche Giovanni Cianfriglia, che con questo film chiude la sua carriera.
CuriositàPanza • 14/09/23 21:44 Contratto a progetto - 5247 interventi
Merita di essere immortalata la nota scena in cui si consente a Tomba di leggere palesemente le sue battute fingendo di fargli leggere il fascicolo della Hunziker:
Per "colpa" delle location, che me lo hanno ricordato, dovrò adesso colmare questa lacuna cinematografica e per farmi del male ci aggiungerò anche Chicken park. Leggere che è costato 6 mld di vecchie lire fa accapponare la pelle ma del resto Cecchi Gori non aveva ancora dissolto l'impero del padre e poteva ancora permetterselo. EDIT Dopo attenta visione e considerando le loro capacità al momento del fatto, il sommo giudice scagiona gli imputati Tomba e Hunzinker dall'accusa di aver fatto naufragare il film, considerandoli i meno colpevoli di questo filmetto senza pretese.
Panza mette giustamente in risalto la frase stravagante sulla malattia: ci aggiungo che la Hunziker nel finale riesce a proferire questa ripetizione "Vorrà dire che dovrò dire un po' di parolacce". Spero che nel copione ci fosse scritto altro però cavolo fagliela ripetere. Ma probabilmente a fine riprese erano tutti esausti.
DiscussionePanza • 26/09/23 18:09 Contratto a progetto - 5247 interventi
Capannelle ebbe a dire:
Panza mette giustamente in risalto la frase stravagante sulla malattia: ci aggiungo che la Hunziker nel finale riesce a proferire questa ripetizione "Vorrà dire che dovrò dire un po' di parolacce". Spero che nel copione ci fosse scritto altro però cavolo fagliela ripetere. Ma probabilmente a fine riprese erano tutti esausti.
La frase che citavo è anche illogica anche rispetto al personaggio a cui si riferisce, cioè Tomba. Da non dimenticare anche gli "insulti" tra la Hunziker e Tomba.