Bounce - Film (2000)

Storia d'amore tra una giovane vedova che ha perso il marito in un incidente aereo e un rampante pubblicitario causalmente scampato allo stesso incidente. Film sentimentale con qualche concessione di troppo allo stucchevole e al melenso, Bounce punta tutto sulla coppia di star che lo interpretano: la Paltrow è abbastanza brillante e credibile mentre Ben Affleck pur volenteroso non riesce a risollevare le sorti di un personaggio penalizzato dalla non impeccabile sceneggiatura.Regia piuttosto impersonale.

Ben il Carciofo incontra Natasha il Crauto e Tony la Bietola all'aereoporto. Tutti e tre sono in partenza, ma la Bietola, non si capisce bene perché (è una Bietola!), vende il suo biglietto e subito dopo si pente. Il Carciofo che vuole infilarsi sotto aceto con il Crauto, decide di partire il giorno dopo e cede la sua carta di imbarco a Tony. L'aereo precipita e la Bietola finisce a pezzi, lasciando una moglie vedova, Gwyneth la Rapa, e due figli orfani. Rimesta il minestrone Don Roos, scambiato per uno chef dopo l'esordio The Opposite of Sex.

Ridicolo, risibile, qualunquista. Melensa, banale, storiella sentimentale con protagonista Gwineth neo vedova ed il monoespressivo Affleck. Viste le premesse perché cimentarsi nella visione? Bella domanda! Evitare queste sciocchezzuola che annoierebbe anche se vista nella più adorabile delle compagnie. Andare oltre in fast forward!

Risibile. Cast pessimo (anche la Paltrow non ne esce molto bene), storia assurda e mal scritta. Già il genere sentimentale non è il mio preferito e in questo caso viene presentato con le sue peggiori caratteristiche. Melenso, melenso e ancora melenso.

Film del quale non ho capito neppure la premessa: mi sfugge il motivo per cui uno debba colpevolizzarsi e darsi all'alcol per un evento del quale -palesemente- non è affatto responsabile. Situazioni simili potrebbero casomai portare ad una riflessione sul ruolo del destino nelle nostre vite, ma non ad atteggiamenti autolesionisti! Eppure, in questo indicibile segreto e nella sua mancata (o meglio, posticipata) rivelazione dovrebbe consistere tutta la tensione emotiva del film, che infatti è nulla. Meccanico e stucchevole, Affleck fuori parte.

Poco digeribile per chi non gradisce smielate che trasudano dallo schermo tv, gradito ai romanticoni inguaribili. A parte la lacrimuccia facile, il problema è che la Paltrow e Ben Affleck sono davvero una coppia poco credibile. Mettiamoci pure che il copione segue tutti gli standard per il taglio vene (bambini traumatizzati, bambini che rivedono il papà, etc.) e che il finale avviene su una meravigliosa casa in riva al mare... Quando è troppo è troppo!

Film dalla trama totalmente piatta e inverosimile. La morte del marito della protagonista, scomparso un un incidente aereo, viene dimenticata in un batter d'occhi e si procede con una storia d'amore che non offre nemmeno un minimo di pathos. Davvero inguardabile.

Affleck e la Paltrow sono i bravi interpreti (lei è più espressiva) di questo dramma a 360°, non solo sentimentale, che parte da uno spunto terribile: la cessione di un biglietto aereo con successivo disastro. Della serie “avrei dovuto esserci io al suo posto”. La vicenda si dipana bene anche se, nell’incedere, si fa (inevitabilmente) melensa, appesantendo la visione. L’happy end arriva come una liberazione.

Rientra nella categoria creiamo una situazione dove è necessaria la vittima per la felicità di chi rimane, ma con percorso a ostacoli. Succede una cosa e di rimbalzo ne succedono altre; direi che fa parte del gioco della vita, intesa come rapporti tra esseri umani. Nel cinema è una situazione frequente, anzi alla base della maggioranza dei film. Bounce non fa eccezione, è la perfetta concretizzazione della suddetta regola. Il punto è proprio qui, troppo perfetto, troppo prevedibile; la prevedibilità è nemica dell'interesse e prelude alla noia.

Curioso, in quanto indeciso perennemente tra il drammatico e il sentimentale; se l'incipit lasciava sperare in qualcosa di più interessante, le parti più smielate risultano a tratti stucchevoli e il continuo ondeggiare tra le due tendenze lascia infine un senso di incompiutezza. Discreti comunque i due protagonisti, più che altro la Paltrow; Affleck è schiavo di un personaggio scritto malamente e fa quel che può. Classico lavoro da Domenica pomeriggio che si vede con qualche sbadiglio e si dimentica subito, anche se nel genere c'è di peggio.

Storia sentimentale e melensa che vede al centro la giovane e affascinante coppia di attori Paltrow/Affleck. La Paltrow, in versione "nature" (capelli castani e senza trucco) è una giovane vedova il cui marito è morto in un incidente aereo. La sua relazione col pubblicitario Buddy è condizionata da un precedente evento che viene progressivamente svelato attraverso un meccanismo narrativo prevedibile e poco convincente.