Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Anticipando BIG, che l'anno successivo affronterà il medesimo tema del bambino che si trasforma in adulto per incanto, esce da noi questo DA GRANDE, con un ottimo Renato Pozzetto nel ruolo che sarà di Tom Hanks. Il regista Franco Amurri tratta l'argomento con la dovuta semplicità, trovando in Pozzetto (da sempre uso a una comicità surreale, fuori dal tempo) un alleato fondamentale: privato del suo armamentario di frasi fatte e volgarità assortite, il simpatico attore ha dimostrato comunque di saper far sorridere. Merito anche di una sceneggiatura intelligente (con Amuri ha collaborato Stefano Sudriè), che...Leggi tutto ha saputo cogliere molti degli aspetti caratteristici di un bambino di otto anni: la camminata saltellante, l'amore per le figurine e le merendine golose, l'approccio impegnato nei giochi di società... Di occasioni per divertirsi ce n'è in quantità, riflettendo nel contempo sulla diversità profonda tra l'universo adulto e quello infantile. Dispiace un po' la confezione vicina alla fiction, che si è tentato inutilmente di nascondere con la fotografia di Luciano Tovoli: il cast è diretto senza brio e se i risultati sono comunque buoni lo si deve alla bravura di professionisti come Pozzetto o Alessandro Haber. Fortunatamente gli spunti simpatici sono tanti e sorreggono un ritmo non brillantissimo. Dolcissima la piccola Gaia Piras (Silvietta), un po' forzata la recitazione degli altri bambini. La colonna sonora allegrotta di Pino Massara resta impressa e si sposa bene alla storia, il cui punto di vista resta sempre quello del bambino. Il classico film per famiglie insomma, condotto con buon gusto e senso dell'umorismo. Mai caotico, sempre rilassato come il suo protagonista, che sfoga la rabbia piangendo. A Pozzetto serviva un personaggio così!

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TomasMilia 13/02/07 23:32 - 157 commenti

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Uno dei miei film preferiti da quando ero piccolo. Pozzetto è semplicemente perfetto nella parte del ragazzino di otto anni cresciuto di colpo. La sua comicità, a base di "mi scappa la cacca" ecc., viene un po' limitata però è sempre divertente. Contemporaneamente in America venne girato Big con Tom Hanks. In realtà si tratta di un "furto" all'americana, in quanto Amurri era il fidanzato di Susan Sarandon all'epoca ed è probabile che il suo progetto fosse finito sulla scrivania di qualche Major...

Stubby 13/03/07 10:10 - 1147 commenti

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Bel film con un buon Pozzetto che nella parte del bimbo dà sfogo alla sua comicità più elementare. Il film è una favola per bambini con finale a lieto fine, però si lascia guardare anche dagli adulti, dal momento che Pozzetto, nonostante sia limitato nel suo modo di esprimersi (non può usare il suo repertorio classico), riesce lo stesso a far sorridere. Grande cast con il sempreverde Haber e Ottavia Piccolo.

B. Legnani 28/03/07 22:35 - 5617 commenti

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Film di livello sorprendentemente alto, con un Pozzetto al suo meglio, che eccede il giusto. Trovate di notevole finezza, che non scadono mai nel gratuito, ma che mantengono al racconto una carezzevole levità. Da notare, in una particina, Antonio Amurri, padre di Franco, mentre vende automobili.

Pstarvaggi 10/04/08 14:21 - 80 commenti

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Scritta e diretta con grande professionalità, è una delle più originali commedie degli Anni Ottanta, gradevole e pulita. Piace per il tono favolistico e per l'interpretazione di Pozzetto, perfetto nella parte del bimbo cresciuto troppo in fretta. Tutti in parte anche gli attori di contorno. Amurri trasferisce nella pellicola tutta la spontaneità e dolcezza della piccola Gaia Piras, nettamente più simpatica di Joska Versari (che fa Pozzetto da piccolo). A proposito di bambini, occhio a Ilary Blasi, nel gruppo degli amici di Marco.

Puppigallo 25/08/07 22:46 - 5400 commenti

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Un film onesto, senza alcuna velleità, se non quella di mostrare allo spettatore quanto l'innocenza e la semplicità di un bambino, intrappolato nel corpo di un adulto, possano far sì che il protagonista, oltre a essere unico, stupisca chi gli sta attorno, facendolo sembrare quasi un alieno (buono, gentile, fenomenale con i bambini e senza alcuna malizia). Ovviamente, a rendere il tutto piacevole e persino credibile, ci pensa Pozzetto con la sua interpretazione naturale da bambinadulto. Riuscito.
MEMORABILE: Pozzetto (bambino in un corpo di adulto) rimane incastrato giocando a nascondino. Mentre lo tirano, dice: "Mi fa male una gamba, mi scappa la cacca".

Magnetti 3/01/08 11:05 - 1103 commenti

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Film che colpisce per il fatto di essere precedente a Big con Tom Hanks, sua fotocopia alla americana. Molto bravo Pozzetto che recita in disincantata vena ed è credibilissimo nei panni di un bambino con il corpo da adulto. Inutile cercare illogicità (ma nessuno gli chiede il documento di identità?) in un film che è dichiaratamente una favola. Consigliato e riuscito.

Homesick 27/01/08 17:48 - 5737 commenti

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Commedia fantasy recitata da un Pozzetto al suo meglio, che ha il physique du role per impersonare l’eterno, ingenuo bambinone. Simpatiche le sequenze in cui diventa baby-sitter della tenerissima sorellina, che presto capisce tutto… Il divertimento si mantiene sempre su livelli dignitosi; il finale è un po’ troppo sdolcinato, seppur logica conclusione della fiaba.

Redeyes 24/01/08 15:25 - 2467 commenti

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Carino. Pozzetto, nonostante il ruolo, è in grande forma e si vede. Un film leggero e godibile. Attori di contorno molto bravi. La Piccolo e sopratutto Haber ad alti livelli. Precede Big per anno di uscita e qualità. Per una tranquilla serata fra le mura domestiche senza troppi pensieri!

Galbo 27/01/08 05:33 - 12553 commenti

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Contemporaneo all'americano Big, girato con Tom Hanks praticamente sullo stesso argomento, "Da grande" è una riuscita commedia basata su un classico infantile, il sogno di diventare adulti rapidamente. Il film gioca tutto sulle contraddizioni tra un corpo adulto e una "testa" infantile, sfruttando bene tutti i canoni narrativi del genere, senza volgarità, ed è interpretato da un Pozzetto insolitamente maturo, nel migliore ruolo della sua carriera.

Ciavazzaro 6/11/08 15:27 - 4764 commenti

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Titolo di Pozzetto abbastanza famoso. Eppure non mi ha mai catturato più di tanto. Lo stesso periodo uscì in america Big, film quasi uguale. Pozzetto è sì un bravo interprete, ma alla fin fine, nonostante alcune cose buone, il film non cattura più di tanto.

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Cotola 13/11/08 23:15 - 9346 commenti

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Non male questo film italiano, che ricorda il quasi contemporaneo Big con Tom Hanks, al cospetto del quale, però, Pozzetto non sfigura affatto, risultando perfetto per il ruolo. Forse però, almeno narrativamente parlando, questo è un filino sotto al film americano, anche se merita comunque una visione.

Capannelle 6/02/09 14:38 - 4513 commenti

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Buon film che vive sulla bravura di un Pozzetto capace di esprimere al meglio cosa può fare un bambino di otto anni che si ritrova improvvisamente nei panni di un uomo. Regia e sceneggiatura non hanno ambizioni smisurate, ma hanno il merito di non esagerare nelle gag o nel patetico. Il nevrastenico Haber, la Piccolo e la "fatina" Boschi hanno mestiere, ma la vera star rimane lui, Pozzetto, sempre buffo con i suoi problemini quotidiani e tenero quando deve celare la propria vera identità agli altri bambini.

Daniela 19/03/09 14:47 - 13010 commenti

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Con la sua facciona da bambino cresciuto, Pozzetto è perfetto per la parte del protagonista di questa commedia, non esaltante ma piuttosto divertente. Il meccanismo comico si basa su un'unica idea, ossia vedere un adulto grande e grosso che si comporta come un bambino sia fisicamente che dal punto di vista del comportamento. L'effetto alla lunga è un po' ripetitivo, ma l'epilogo, risolto con un grazioso espediente, lascia spazio al sorriso.
MEMORABILE: Pozzetto scoppia a piangere nel negozio dei giocattoli

Renato 22/03/09 22:39 - 1648 commenti

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Uno degli ultimi film con Pozzetto a far ridere ancora parecchio. Il soggetto, semplice ma interessante, è ben sceneggiato; il personaggio del bambino cresciuto troppo in fretta era ovviamente ideale per le corde del comico di Laveno. Purtroppo qua e là si respira un'aria da fiction Fininvest, e la cosa non va certo a favore del film. Ed il cast secondario (Haber, la Piccolo, Partexano) mi ha dato l'idea che Amurri non fosse un drago a dirigere gli attori.

Losciamano 19/05/10 19:23 - 112 commenti

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Analogo a un contemporaneo film americano, soltanto che nell'americano c'è un certo Tom Hanks, qui invece Renato Pozzetto, il quale è completamente umiliato da una sceneggiatura ridicola e insulsa; non lo salva nemmeno più il suo volto da simpatico impasticcione settentrionale. Da buttare via.

Nando 1/06/10 01:08 - 3868 commenti

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Una commedia dai toni delicati e fanciulleschi in cui Pozzetto si cala con un'interpretazione semplice e bonaria. Il desiderio di un bimbo, vessato dai compagni e rimproverato dal burbero ed agitato padre, un buon Haber, di diventare grande sarà esaudito. Tuttavia l'improvvisa crescita, peraltro solo fisica, porterà a simpatiche situazioni paradossali.

Deepred89 23/06/10 01:48 - 3804 commenti

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Un'originale idea di base per una commedia fantastica dall'impostazione semplice ma portata avanti per mezzo di trovate che stupiscono per simpatia e raffinatezza. La confezione è decisamente curata (regia e montaggio senza sbavature o cedimenti, brillante fotografia, musiche incalzanti) e ciò non inficia minimamente sulla componente prettamente umoristica, resa costante da un Pozzetto eccellente, equilibratissimo nonostante un ruolo a rischio di eccessi. Si ride e ci si intenerisce, senza dimenticare il lato tecnico. Da non sottovalutare.
MEMORABILE: La scena che chiude il film.

124c 25/06/10 14:38 - 2964 commenti

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Innocua favola con un (allora)divo del nostro cinema: Renato Pozzetto. Un bambino sogna di diventare adulto e lo diventa, ma mette nei guai i genitori in crisi e torna sui suoi passi. A me Big (che molti definiscono il corrispettivo americano della pellicola) non è mai piaciuto (troppo adatto alle abitudini yankee), ma questo film invece sì. Tutti bravi i co-interpreti, da Alessandro Haber ad Ottavia Piccolo, anche se la palma della simpatia se la aggiudica la piccola Gaia Piras. Bello.

Markus 24/08/10 10:46 - 3738 commenti

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Nella seconda metà degli Anni ’80 Pozzetto si dedicò a film che almeno nell’intento si distaccassero (con esiti alterni) dal solito cliché del milanese surreale visto sino ad allora. Con "Da grande" l’esperimento funzionò bene: il film gioca con l’idea goliardica del bambino che magicamente e per sua volontà diventa adulto. Una volta inserito - a fatica - nell’ambiente dei grandi, s’accorge che forse è meglio rimanere bambino. Ha ragione. Ottima prova d’attore di Pozzetto. Il cast (di cui ricordo la “scomparsa” Giulia Boschi) è congeniale.

Rambo90 20/10/10 19:49 - 7853 commenti

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Ottima commedia con Pozzetto, che fa della sua venatura fantastica il punto di forza. Non riesco a pensare a nessun attore dell'epoca in grado di interpretare un bimbo cresciuto con la stessa efficacia. Buona la regia di Amurri che riesce a dare un ritmo notevole alla vicenda, ottimo il resto del cast con Haber in prima linea e una deliziosa Giulia Boschi. Da vedere sicuramente, molto meglio del suo "remake" americano Big.

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Mdmaster 6/11/10 16:17 - 802 commenti

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Da Grande è superiore al suo "remake" americano; non poi di molto, ma la maturità con cui vengono affrontate certe situazioni e l'interpretazione di Pozzetto lo rendono più che degno di nota. Allo stesso tempo anche la pellicola di Amurri soffre di certe ingenuità della comicità tipica di Renato e spesso tocca al cast e qualche azzeccata trovata umoristica portare avanti il tutto. Però ci riesce, il risultato è da rivalutare e si offre come ideale film per famiglie senza scossoni o episodi "scabrosi".

Gestarsh99 25/02/11 12:50 - 1395 commenti

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Prima della trasferta americana Amurri dirige con mano felice ed ispirata un Pozzetto nella sua massima espressione attoriale, quella del bambinone cresciutello che affronta con la pervia purezza dell'infanzia l'improvvisa vita da adulto. Haber si propone con dosata intensità nel ruolo a lui consono del personaggio sudaticcio, strozzato dai ricatti della quotidianità e diviso tra i grigi affanni familiari e le piccole furtive gioie delle evasioni proibite. Una favola urbana leggera, innocente e didattica che non manca di regalare anche tocchi di magica poesia.
MEMORABILE: Il viso fanciullesco e principesco della bellissima Gulia Boschi.

Disorder 21/04/11 11:54 - 1416 commenti

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L'ultimo classico di Pozzetto, un bellissimo film che nel mio caso gode anche dell'input nostalgico (da bambino lo adoravo e l'irraggiungibile "Lego grande" era anche il mio sogno!). Rivisto oggi rimane un prodotto davvero valido, una commedia solida e molto divertente, ingenua ma originale e soprattutto mai banale. Molto buono il cast, con Pozzetto forse per l'ultima volta a grandi livelli; nota di merito anche per la dolce, bellissima maestrina Giulia Boschi.
MEMORABILE: La sincera, fanciullesca disperazione di Pozzetto quando scopre la tresca del padre con la maestra!

Luchi78 10/10/11 10:31 - 1521 commenti

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Pellicola che fa parte di un piccolo pezzo d'infanzia per molti bambini che in quegli anni e nei successivi si godevano l'ottimo Pozzetto nei numerosi passaggi televisivi del film. Azzeccata la scrittura, semplice e senza fronzoli, ma soprattutto una delle migliori performance di Pozzetto affiancato da comprimari di alto livello (Haber su tutti). Piacevole e sempreverde...
MEMORABILE: I due bambini di fronte alla vetrina del negozio giocattoli a guardare i Lego... altri tempi!

Mcfly87 1/12/11 12:04 - 75 commenti

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Quando ancora in Italia riuscivamo a concepire qualche idea originale, in questo caso un tributo alla fanciullezza, Pozzetto batteva Hanks a mani basse. L'attore in gran forma è il bambino cresciuto per eccellenza, ne fa emergere l'indole ingenua e lo incarna perfettamente pur dovendo fare i conti con la sua naturale corpulenza. Haber è il padre stressato perfetto, trasforma una scatola di Lego nel simbolo dei sacrifici e delle rinuncie che una famiglia normalissima è costretta ad affrontare. Favola moderna molto semplice ma riuscita.

Mco 14/11/12 11:47 - 2361 commenti

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Fiaba aggraziata e dai forti sapori di bontà. Voler diventar grandi quando si è piccoli è l'eterno canovaccio, il quale poi si inverte una volta cresciuti. Un corpo da adulto con la testa di un bambino. Ma non tutto quello che poteva parer splendido (come il confronto ora possibile con la maestra) si dimostrerà tale, anzi. Amurri propone una riflessione deliziosa sul corso della vita e sulle sue fasi e l'attore lombardo ne dà interpretazione perfetta, regalando lampi di intelligente comicità. Bella la Boschi.

Motorship 29/07/13 22:17 - 585 commenti

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Diecimila volte meglio dello scialbo remake americano (che però fruttò l'oscar a Tom Hanks!) questa bellissima e originale commedia di Amurri jr. A parte che il nostro Renato Pozzetto ha davvero le physique du role per interpretare il bambino nel corpo di un adulto (cosa che non aveva ai tempi Hanks, secondo me), ma qui è proprio la storia a funzionare assai meglio; insomma, un film davvero ben congegnato. Ottima prova attoriale di Pozzetto e del cast secondario, in particolare di Haber e della bella Giluia Boschi. Davvero notevole.
MEMORABILE: Pozzetto che piange nel negozio di giocattoli perché i suoi non gli comprano il "Lego"; La pipì a letto; Pozzetto incastrato durante un nascondino.

Babbaiu 13/09/13 21:39 - 29 commenti

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Una favola meravigliosa questo film che regge ancora oggi, dopo più di 25 anni. Pozzetto in grandissima forma per una parte senza volgarità, ambientazione che più eighties non si può (la monorotaia Lego!!!), Giulia Boschi molto graziosa. Anche il bambino protagonista è molto bravo. La regia è curata e non banale. Musiche perfette, un piccolo capolavoro. Unica nota stonata Alessandro Haber che recita, come sempre, affannosamente sé stesso.
MEMORABILE: Il mitico "Lego grande"; Gli zainetti colorati; I prezzi in lire al supermercato.

Ramino 1/01/14 14:49 - 127 commenti

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Ottima interpretazione di Pozzetto in questa bella commedia che sembra costruita su misura per lui e successivamente copiata (male) dagli americani che hanno sfornato Big con l'inespressivo Tom Hanks. Simpatiche alcune trovate stupendamente prive di volgarità. Il finale, seppur irreale, è comunque molto bello. Bene la Piccolo e Haber come genitori di Pozzetto.

Dengus 3/04/14 16:45 - 360 commenti

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Storia surreale? Chi può essere se non Renatone il miglior protagonista? Un Pozzetto in pieno clima favoletta, senza eccessi, che smussa le volgarità dei film precedenti, è il vero totem del film. In parte la coppia Haber/Piccolo, che risalta la drammaticità familiare, così come la maestra Boschi e la dolcissima Silvietta, sorellina di Marco che vuole essere chiamata con il suo nome reale, ossia Gaia. Commedia deliziosa e garbata da cui è stato tratto un gradevole "remake"; ma non me ne voglia il buon Tom, Renatone è una spanna sopra!

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Ultimo 6/06/14 22:31 - 1698 commenti

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Il piccolo Marco sogna di crescere tutto d'un colpo e in men che non si dica si ritrova nel "fisico" del 40enne Pozzetto. Il film si sviluppa bene, Renato è in gran forma e ne esce un ottimo prodotto per tutta la famiglia. Magistrale il pianto di Marco che, nel corpo di un adulto, vuole ottenere a tutti i costi un... Lego! Nel cast anche una piccolissima Ilary Blasi.
MEMORABILE: "Ho otto anni... Ho otto anni". Marco (Pozzetto) mentre si cimenta alla guida di un'auto.

Herrkinski 18/09/14 03:59 - 8468 commenti

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A suo modo un classico del cinema pozzettiano, pur se differente dai suoi standard, reso famoso per la somiglianza col contemporaneo Big. Trattasi di un bel film per famiglie, quindi volgarità ed espressioni tipiche del comico di Laveno vengono bandite; tuttavia Pozzetto si trova perfettamente a suo agio nel ruolo del bambinone, ingenuo e dolce, risultando convincente. Anche il resto del cast è perfetto e supporta bene la sceneggiatura; qualche calo nel ritmo e in generale non si ride troppo, ma d'altronde non è del tutto una commedia. Tenero.

Zio bacco 19/11/14 17:58 - 240 commenti

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Gran film di Amurri, da cui il coevo Big ha attinto a piene mani. Un ispirato Pozzetto è forse alla miglior prova sul grande schermo, molto ben affiancato da attori di buona levatura. Non male la regia e molto valida la sceneggiatura, le quali, seppur entrambe un po' caserecce, divertono e offrono nel complesso uno stile narrativo originale e raffinato. Il finale è abbastanza telefonato, ma non toglie valore al prodotto, che si fa preferire all'omologo americano anche per la briosità complessiva e per una miglior capacità di immedesimazione.

Pinhead80 19/04/15 13:07 - 5195 commenti

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Solo un grande attore come Renato Pozzetto poteva interpretare questo ruolo senza scendere nel ridicolo o nel patetico. La storia di Amurri è di quelle che ci hanno fatto sognare da piccoli: diventare grandi per riuscire a comunicare e a comprendere gli adulti è un desiderio che ognuno di noi ha avuto nella vita. E' proprio la natura intimista dello script e la sincerità dell'interpretazione del comico lombardo a rendere questo film sempre bello da vedere.

Liv 23/04/15 10:42 - 237 commenti

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Nato da una buona idea molto ben realizzata con un grande Renato Pozzetto (l'unico che poteva entrare nella parte). La nota stonata sono alcuni momenti che stridono con la delicatezza del tema o che, al contrario, la rendono in modo esagerato. E' stato realizzato in ambiente romano ma forse, per una volta, era meglio la Milano di Pozzetto. Alessandro Haber è in parte anche se, come al solito, un po' sopra le righe.

Metuant 7/04/16 08:38 - 457 commenti

I gusti di Metuant

Nonostante non sia un capolavoro, rimane a mio avviso la migliore prova di Renato Pozzetto davanti alla macchina da presa: raramente lo si è visto più in parte. Così, nel ruolo di un bambino cresciuto solo nel corpo, giganteggia per tutto il film regalando gag divertenti e una storia surreale e fiabesca ma leggera e decisamente godibile. Buono anche il cast di contorno, con la comparsata di una Ilary Blasi ancora bambina. Finale quasi poetico.

Alex75 11/04/16 09:29 - 907 commenti

I gusti di Alex75

Commedia piuttosto insolita per il cinema italiano, che racconta con toni favolistici (e una certa pulizia formale) il sogno di molti bambini di diventare grandi. Gran parte del merito della riuscita del film di Amurri è l’interpretazione di Pozzetto, che dà credibilità al suo personaggio di bambino nel corpo di un uomo senza essere ridicolo o patetico, controllando con disinvoltura il linguaggio. Ben figurano anche il nevrotico Haber e la giovane Giulia Boschi.
MEMORABILE: L’oggetto dei desideri di Marco: il Lego Grande!; Marco/Pozzetto piange nel negozio di giocattoli; "Ho otto anni! Ho otto anni!"

Daidae 19/04/16 16:16 - 3289 commenti

I gusti di Daidae

Leggera ma ottima commedia ben diretta e ancor meglio interpretata dal notevole cast, azzeccato sia nella parte adulta che in quella "minorile". La storia è divertente e il film scorre piacevolmente fino al finale. Quando il cinema italiano valeva ancora qualcosa; non a caso gli americani ne faranno un remake non dichiarato.

Gabrius79 12/05/16 23:18 - 1460 commenti

I gusti di Gabrius79

Davvero bravo Renato Pozzetto in uno dei suoi ruoli migliori. Ciò è dovuto anche al fatto che si assiste a un film riuscito dove vengono miscelati fantasy, sentimento e sana e infantile comicità. Nulla da eccepire anche riguardo gli altri interpreti, tra cui Ottavia Piccolo, Alessandro Haber e una dolcissima Giulia Boschi. Occhio a una giovanissima Ilary Blasi.

Modo 16/07/16 22:31 - 979 commenti

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Uno degli ultimi lavori riusciti di Renato Pozzetto. In questo film per famiglie, che ha anticipato l'americano Big, il nostro protagonista si cala perfettamente nel ruolo fanciullesco senza apparire mai melenso o patetico. Simpatico, tenero e mai banale, il lungometraggio arriva al finale senza stancare. Una bella favola dai sapori classici. Gradevole nella sua semplicità la fotografia.

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Paulaster 12/12/16 18:35 - 4704 commenti

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Più che una commedia è una discesa nel mondo dei bambini con i loro disagi acerbi ma pieni di sincerità. Anche la parte dei tradimenti coniugali o del rapimento è resa con gli occhi e i sentimenti del piccolo deluso. La scelta di Pozzetto è azzeccata per il suo personaggio combinaguai e per l'approccio candido che trasmette. Adatta a ogni pubblico per rivedersi nei ruoli quotidiani di convivenza familiare con prole. Chiusura dall'approccio favolistico che si rivela vincente e che punta a una leggera commozione.
MEMORABILE: Pozzetto appeso in aria.

Medicinema 16/01/17 23:58 - 132 commenti

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Quasi il canto del cigno del primo Pozzetto (qui sui 50 anni), il film rappresenta bene la comicità lunare e paciosa dell'attore, che per andare sul sicuro (arma spesso fin troppo usata) gioca anche la carta dei bimbi, co-protagonisti del film. Facilitata dalle potenzialmente infinite gag a cui la sceneggiatura si presta, la pellicola scorre agevolmente, tirando un po' il fiato solo nel finale. Si ride con garbo, sorvolando sulla modesta prova della Boschi e di un Haber in crisi perenne di panico. Gradevoli e rassicuranti le musiche.
MEMORABILE: La fine del cono mille-gusti durante il primo bacio.

Franz 8/09/17 17:23 - 113 commenti

I gusti di Franz

Deliziosa favola moderna, con un Pozzetto di rara bravura, perfettamente a suo agio nella parte dell'ingenuo e "involontariamente" esilarante bambino nel corpo di un adulto. Proprio i momenti di impaccio, la gestualità, i ragionamenti che saltano di palo in frasca, del protagonista, conferiscono simpatia al racconto. Bravi anche Haber e la Piccolo. Il fattore-nostalgia, poi, per una pellicola che riporta alla memoria tutti quei giochi della nostra infanzia, dà quel qualcosa in più. Delicato, semplice ma non banale.
MEMORABILE: Il pianto improvviso di Marco adulto, assolutamente incomprensibile agli altri; Gli appartamenti moderni e confortevoli; I giochi di strada dei bimbi.

Stuntman22 23/10/17 17:14 - 127 commenti

I gusti di Stuntman22

Un vero classico dei nostri anni Ottanta! Renato Pozzetto è appropriatissimo per il ruolo del bambino in un corpo da adulto, anche se il suo accento lombardo stride con la parlata schiettamente romana di Joska Versari, che interpreta Marco da piccolo. Credibili la Piccolo e Haber come genitori stressati e alle prese con problemi di tutti i generi, molto delicata la Boschi.

Anthonyvm 20/01/22 15:37 - 6189 commenti

I gusti di Anthonyvm

Se il di poco successivo Big trattava il medesimo argomento nei termini di una classica (e forse fin troppo ingombrante) commedia all'americana, il film di Amurri si mantiene ai livelli di una favola di formazione, più tenera e genuina, ma anche banalmente meglio centrata sotto il profilo delle gag, godibili a ogni età e sempre ricche di charme. Ottimo il cast, con un Pozzetto irresistibile e una memorabile prova dei comprimari (Haber, la Piccolo, il giovanissimo Joska Versari), così come la direzione degli attori bambini. Peccato per la nota stonata di un finale forzatamente lieto.
MEMORABILE: Le musiche di Massara; Le lacrime davanti alla scatola del Lego; Il "capo dei vigili"; Il primo bacio; Pozzetto ruba un'auto mascherato da Paperino.

Enzus79 12/04/23 23:48 - 3072 commenti

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Cult della commedia italiana anni Ottanta: il desiderio di diventare grande di un bambino di otto anni si avvera. Inutile soffermarsi su come Renato Pozzetto sia a suo agio in certi ruoli: risulta simpatico e intrattiene discretamente. Forse il film manca di momenti da evidenziare e sottolineare. Finale che ci può stare, benché appaia forzato. Discreta la colonna sonora.

Fabbiu 4/06/23 08:31 - 2176 commenti

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Un film che è in fondo una favola per tutte le età: c'è dietro infatti una sceneggiatura ben scritta che tocca più temi e dosa bene i tempi, trovando pure l'occasione di sorprendere con qualcosa che non ci si aspetta (nelle relazioni della maestra). Pozzetto è perfetto a fare il bambinone e nel contribuire a quell'equilibrio ben riuscito tra una commedia in parte tipicamente italiana ma anche un po' poetica. Certo il finale lascia con diversi dubbi...
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Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Franz • 7/09/17 18:57
    Galoppino - 228 interventi
    Rivedendo il film oggi per l'ennesima volta, ho notato però una cosa che mi era sfuggita, una curiosità: su uno scaffale del negozio di giocattoli fanno bella mostra di sé una (o più) scatola di Subbuteo e il magnifico playset dei Masters of The Universe chiamato Fright Zone (la tana dell'Orda Infernale). Siccome ero un vero fanatico dei Masters, e ho avuto tra i miei giochi anche il suddetto playset, ricordo che mi fu regalato nell'estate del 1986, e anche sfogliando vecchi giornalini di Topolino con le pubblicità interne, quelle della Fright Zone risalgono appunto a giugno 1986 (tra gli altri). Ora: può essere che le riprese del film siano almeno iniziate l'anno prima di quello di uscita? Cioè nel 1986? Oppure il negozio aveva semplicemente in esposizione un giocattolo dell'anno prima, cosa non impossibile, se effettivamente tutto il film è stato girato nell'87. Chissà...
    Ultima modifica: 7/09/17 18:58 da Franz
  • Discussione Fedemelis • 7/09/17 23:59
    Fotocopista - 2180 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Già, mi piacerebbe capire però se il Futuron è quello che noi (almeno a quanto mi ricordo) chiamavamo Lego spaziale... Su intenet non è facile capirlo...

    Se vuoi qui ci sono le istruzioni se le vuoi aggiungere alla curiosità:
    http://letsbuilditagain.com/instructions/6990/

    Qui invece trovi il catalogo 1987:
    https://images.brickset.com/library/view/?f=catalogues/c87uk2&p=15
    Ma l'articolo è rimasto disponibile fino al catalogo del 1990.

    Fonte ed altre info:
    https://brickset.com/sets/6990-1/Monorail-Transport-System

    Qui invece una sorta di Wikipedia della Lego:
    http://lego.wikia.com/wiki/Futuron

    A me avevano regalato il modello 6972 ed alcuni pezzi sono arrivati anche al minimelis.
    Ultima modifica: 8/09/17 00:05 da Fedemelis
  • Discussione Fedemelis • 8/09/17 01:56
    Fotocopista - 2180 interventi
    Franz ebbe a dire:
    Rivedendo il film oggi per l'ennesima volta, ho notato però una cosa che mi era sfuggita, una curiosità: su uno scaffale del negozio di giocattoli fanno bella mostra di sé una (o più) scatola di Subbuteo e il magnifico playset dei Masters of The Universe chiamato Fright Zone (la tana dell'Orda Infernale). Siccome ero un vero fanatico dei Masters, e ho avuto tra i miei giochi anche il suddetto playset, ricordo che mi fu regalato nell'estate del 1986, e anche sfogliando vecchi giornalini di Topolino con le pubblicità interne, quelle della Fright Zone risalgono appunto a giugno 1986 (tra gli altri). Ora: può essere che le riprese del film siano almeno iniziate l'anno prima di quello di uscita? Cioè nel 1986? Oppure il negozio aveva semplicemente in esposizione un giocattolo dell'anno prima, cosa non impossibile, se effettivamente tutto il film è stato girato nell'87. Chissà...

    Ho controllato l'uscita di alcune riviste che si vedono nell'edicola, sono del giugno 1987.
  • Discussione Zender • 8/09/17 07:26
    Capo scrivano - 3 interventi
    Beh ma i giocattoli mica scadono, Franz. Non ho capito perché un gioco del 1986 non possa esser venduto nel 1987. O più semplicemente l'han raccattato chissà dove tanto un gioco valeva l'altro. Oltretutto il Lego grande (come già segnalato in curiosità) era del 1987. Le riviste trovate da Fedemelis del giugno 1987 direi poi che chiudono la questione.
  • Discussione Franz • 8/09/17 17:11
    Galoppino - 228 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Beh ma i giocattoli mica scadono, Franz. Non ho capito perché un gioco del 1986 non possa esser venduto nel 1987. O più semplicemente l'han raccattato chissà dove tanto un gioco valeva l'altro. Oltretutto il Lego grande (come già segnalato in curiosità) era del 1987. Le riviste trovate da Fedemelis del giugno 1987 direi poi che chiudono la questione.
    ma infatti, Zender, proprio a questo facevo riferimento nella seconda parte del mio intervento, quando dicevo che non è impossibile che in vendita ci fosse un giocattolo dell'anno prima. Semplicemente, mi piace pensare che quella fosse esattamente la disposizione voluta dal negoziante e poi non modificata dal regista (o dallo scenografo) :) E, sempre nei miei gusti di bambino di allora, mi piaceva che fossero a portata di sguardo sia in vetrina che sugli scaffali interni dei negozi di giocattoli, le ultimissime uscite :) Insomma per uno innamorato dei Masters of the Universe come ero io, trovare ancora in esposizione la Fright Zone un anno dopo l'uscita sapeva di vecchio ahahah!
    Ultima modifica: 8/09/17 17:14 da Franz
  • Discussione Franz • 8/09/17 17:11
    Galoppino - 228 interventi
    Fedemelis ebbe a dire:
    Franz ebbe a dire:
    Rivedendo il film oggi per l'ennesima volta, ho notato però una cosa che mi era sfuggita, una curiosità: su uno scaffale del negozio di giocattoli fanno bella mostra di sé una (o più) scatola di Subbuteo e il magnifico playset dei Masters of The Universe chiamato Fright Zone (la tana dell'Orda Infernale). Siccome ero un vero fanatico dei Masters, e ho avuto tra i miei giochi anche il suddetto playset, ricordo che mi fu regalato nell'estate del 1986, e anche sfogliando vecchi giornalini di Topolino con le pubblicità interne, quelle della Fright Zone risalgono appunto a giugno 1986 (tra gli altri). Ora: può essere che le riprese del film siano almeno iniziate l'anno prima di quello di uscita? Cioè nel 1986? Oppure il negozio aveva semplicemente in esposizione un giocattolo dell'anno prima, cosa non impossibile, se effettivamente tutto il film è stato girato nell'87. Chissà...

    Ho controllato l'uscita di alcune riviste che si vedono nell'edicola, sono del giugno 1987.

    Perfetto.
  • Curiosità Zender • 18/05/21 15:21
    Capo scrivano - 3 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

    [img size=250]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images57/dagrande250.jpg[/img]
  • Curiosità Fedemelis • 19/12/22 06:37
    Fotocopista - 2180 interventi
    Nell'edicola dove Marco (Pozzetto) adulto compra le figurine, possiamo riconoscere tre riviste calcistiche del maggio/giugno 1987. Inoltre sul giornale possiamo leggere il titolo della promozione del Pisa in serie A del 21 giugno 1987.

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images63/daggr1.jpg[/img]

    Vediamo un ingrandimento che ce lo conferma:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images63/daggr2.jpg[/img]
    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images63/daggr2b.jpg[/img]
  • Discussione Striscia • 23/09/23 09:31
    Galoppino - 66 interventi
    La location dell'abitazione di Marco piccolo, cioe' Via Lampridio Cerva, è presente anche in Borotalco di Verdone. Mi ha incuriosito questa cosa riguardando il film. Non so se compare anche in qualche altro film, ma evidentemente quei palazzi particolari della periferia di Roma attiravano l'attenzione dei registi. Oppure, l'ipotesi piu' maliziosa, qualche "palazzinaro", ed all'epoca con lo sviluppo abnorme delle periferie ce n'erano tanti, riusciva ad inserire nei film le sue "creazioni" per promuovere l'uno o l'altro quartiere.
  • Discussione Zender • 23/09/23 09:39
    Capo scrivano - 3 interventi
    C'è in molti altri film quel palazzo, a partire da SETTE CHILI IN SETTE GIORNI, per rimanere in Pozzetto e Verdone.
    Ultima modifica: 23/09/23 09:39 da Zender