Visite: 10140 Punteggio: 322 Commenti: 260 Affinità con il Davinotti: 76% Iscritto da: 19/03/24 12:03 Ultima volta online: Oggi 09:36 Generi preferiti: comico - commedia - drammatico Film inseriti in database dal benemerito utente: 15
IL MANCATO PADRE ROSSONERO Per il ruolo del padre Fellini avrebbe voluto Nereo Rocco, l'allenatore della squadra di calcio del Milan. L'incontro tra i due era avvenuto in un ristorante bolognese e il regista si era dichiarato disposto a posticipare alcune scene del film pur di averlo. Rocco
ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER! LA REALTÀ A LIETO FINE Il 16 agosto 1972 accadde un fatto quasi uguale (fortunatamente non del tutto) a quello narrato nel tragico finale dell'episodio Senza parole. Difficile non pensare che da esso abbiano preso spunto gli sceneggiatori. Il 7 agosto
Il giornale che Alvise (Lou Castel) fa scorrere sotto la porta dopo 1 ora e 20 minuti dall'inizio del film per tentare di recuperare la chiave caduta dalla toppa è Il Giorno del 29 agosto 1967. Per una più completa visibilità della pagina non aggiungo il fotogramma nel quale
GIRATO IN VENTITRÉ GIORNI Il film fu girato in 23 giorni per venire incontro alle esigenze del produttore. Per il ruolo di Lady Macbeth Welles avrebbe voluto Agnes Moorehead che però era impegnata.Si provò poi con Tallulah Bankhead che rinunciò. In riferimento alle
Il giornale che Mino Rao (Domenico Santoro) legge dopo dodici minuti dall'inizio del film è La Stampa del 20 maggio 1972. Grazie a Fedemelis per i fotogrammi: La pagina di giornale nella quale poco dopo Raffaele Rao (Andrea Balestri) legge l'articolo sull'uomo travolto e ucciso
Dopo sette minuti dall'inizio del film sul letto in camera del giudice Bonifazi (Ugo Tognazzi) si possono vedere, da sinistra verso destra, la prima pagina de L'unità del 10 maggio 1971, il numero 4 della rivista Pescare (15 aprile-15 maggio 1971)... ...e le prime pagine de Il manifesto
IL FURTO DEI MANIFESTI SPECIALI L'8 marzo 1966 a Roma e Bologna furono rubati da ignoti ladri i manifesti del film appena fatti affiggere dalla Titanus. I motivi del gesto erano ignoti. Certo invece era che la Titanus per la prima volta aveva tentato un esperimento molto interessante. I manifesti
Possibile ma personalmente in questo caso lo ritengo poco probabile. Il film ha una partecipazione corale di più co-protagonisti quindi perché isolarne uno? È come se ne La grande abbuffata avessero scritto nei titoli di testa con Ugo Tognazzi, Michel Piccoli, Philippe Noiret e
No. Infatti il giornale riporta le dichiarazioni del regista Scola e questo ho fatto io. Teoricamente è possibile che poi ci sia stato un altro a fare le ultime pose. Sul fatto che queste pose fatte da un altro ci siano state ci sono pochi dubbi. Altrimenti perché non includere Brasseur
IL REGISTA ATTACCHINO Il regista John Hillcoat fu incriminato, nel periodo in cui si svolgeva il festival di Venezia, per il reato di "stampa clandestina". Hillcoat fu prelevato dalla hall dell'hotel Excelsior da otto agenti per aver "passato le ultime due notti al Lido ad affiggere
FILM COME DA PROGRAMMA? Questo è l'ultimo film interpretato da Frank Wolff. Il 13 dicembre 1971, insieme a un articolo con gli atroci dettagli del suo suicidio, il quotidiano Paese Sera. Edizione Ultim'ora pubblicò una foto di scena, con l'attore truccato, scattata la settimana
Com'è noto, durante il periodo di riprese nello Yemen (ottobre 1970) Pasolini girò sia il documentario Le mura di Sana'a, sia una novella poi esclusa dal film (quella di Alibech). Siccome dovevo fare una scelta ho deciso di mettere il post "Sparatorie durante le riprese"
L'ULTIMO GIORNO DI LAVORAZIONE L'ultimo giorno di riprese del film fu il 7 novembre 1970 a Cinecittà. Venne girata una delle scene nelle quali Pasolini interpretava Giotto. FONTE: Aldo Scagnetti, Pasolini allievo di Giotto, in Paese Sera. Edizione Ultim'ora, 7 novembre
SPARATORIE DURANTE LE RIPRESE In un'intervista al rientro in Italia il produttore Franco Rossellini parlò delle difficoltà incontrate dalla troupe negli ultimi dieci giorni di riprese a Sana'a nello Yemen. "Abbiamo avuto un finale drammatico poiché ci siamo trovati
L'inizio delle riprese è segnalato a Magliano Sabina (RT). La troupe si sarebbe poi spostata a Bassano Romano (VT) e all'Abbazia di Fossanova a Priverno (LT). Infine ci sarebbero state le riprese a Parigi e nella campagna normanna. FONTE: Sul set del "Pascal" di Rossellini,
RIPRESE DURANTE IL MAGGIO FRANCESE E IL LASCIAPASSARE DELL'ASSEMBLEA Le riprese della parte finale del film a Parigi furono girate nei giorni "caldi" del maggio francese. Il regista Bontempi descrisse così la situazione: "Eravamo con la troupe a Saint Tropez quando giunse
STORARO SPIEGA LE SUE SCELTE PER IL FILM Durante una riunione dell'associazione da lui presieduta, il direttore della fotografia Vittorio Storaro spiegò le sue scelte per questa pellicola dicendo di aver scandito il film in quattro tempi. La prima parte, la vita in famiglia di Tucker, "è
ASSENTI ILLUSTRI TRA PRODUTTORI E ATTORI In conferenza stampa a Cannes il regista Babenco disse che il film era stato girato in Brasile perché i produttori di Hollywood, Parigi e Cinecittà lo avevano rifiutato. Aggiunse che il ruolo di protagonista era stato assegnato a Burt Lancaster.
Location segnalata sulla spiaggia di Sottomarina di Chioggia. Qui si girava una scena alla quale dovette rinunciare Rina Morelli che si era sentita male e era svenuta a causa della temperatura molto rigida: cinque gradi sotto zero. FONTE: Rina Morelli è svenuta sul "set", in Paese Sera,
È possibile che per la scena in cui Carlo Giordani (James Franciscus) resta chiuso nella cappella funebre gli sceneggiatori si siano ispirati al racconto Nella valle di San Benedetto di Beppe Fenoglio. Lì è un partigiano a farsi calare e chiudere in una tomba di famiglia per tentare
L'articolo sulla morte del dottor Calabresi (Carlo Alighiero) che Lori (Cinzia De Carolis) legge a Arnò (Karl Malden) dopo diciannove minuti dall'inizio del film è inserito all'interno della prima pagina originale del quotidiano Paese Sera. Edizione Ultim'ora del 4
LA SCENA CON I SERPENTI (VERI E FINTI) In un'intervista Richard Edlung, mago degli effetti speciali, disse che questo era il film che l'aveva coinvolto di più. Ricordava soprattutto la scena della piramide, quando Indiana Jones precipita e si trova di fronte a un cobra. Tra attore e serpente
L'articolo sull'uccisione dell'investigatore Arrosio (Jean-Pierre Marielle) che si legge sulla destra della parte alta del giornale ripiegato in quattro dopo un'ora e dieci minuti dall'inizio del film è inserito in un numero originale de Il Corriere d'informazione del quale
L'articolo sul cadavere trovato nel fiume che Roberto Tobias (Michael Brandon) legge dopo dieci minuti dall'inizio del film è inserito nel numero originale de La Stampa del 14 agosto 1971. Qui la pagina, mentre indicato colla cornice rossa è il punto in cui venne inserito il falso
Segnalazione per chi fosse interessato a individuare gli incontri di pugilato del film. Stando a cose che ho letto credo proprio che le immagini del primo incontro al quale assistono Nina (Bolkan), Michele (Trintignant) e Max (Musante) al minuto venti del film (disponibile in rete) siano di quello tra Golfarini
ANTEPRIMA PER AUTORITÀ DELL'ORDINE Prima dell'uscita nelle sale il film fu proiettato nella casa romana del produttore Dino De Laurentiis per un pubblico ristretto che comprendeva il ministro degli Interni Paolo Emilio Taviani, il capo della polizia Angelo Vicari, il questore di Milano
Il quotidiano Tuttosport che Ludovico "Lulù" Massa (Gian Maria Volonté) tiene sul letto al minuto 2 del film e legge in cucina al minuto 3 mentre sta preparando il caffè è del 21 gennaio 1971: Quello che ha con sé in mensa al minuto 14 è Tuttosport
L'articolo "Questo scimpanzé crede davvero di essere un uomo" che il Militina (Salvo Randone) mostra a Ludovico "Lulù" Massa (Gian Maria Volonté) al minuto 37 del film fu pubblicato a pagina 3 di Stampa Sera del 5-6 dicembre 1970:
CAMBINO LE STAGIONI E CREPI L'AVARIZIA In un'intervista Francesco Nuti dichiarò che la scena in Santa Croce innevata (dopo 55 minuti dall'inizio del film e nella parte finale dei titoli di coda) fu girata in pieno luglio, durava quaranta secondi e era costata sessanta milioni. FONTE:
Aggiungo che, incuriosito dalla cosa, ho fatto una ricerca d'archivio. Né il cinema Bernini di Roma (a partire dal 10 marzo 1956) né il Reposi di Torino (dal 13 marzo 1956) offrirono l'ingresso gratuito. Si può quindi supporre che il cinema milanese sia stato l'unico
LA FORTUNA DI AVERE 18 ANNI A MILANO Il cinema Corso di Milano cominciò a programmare la pellicola a partire dal 9 febbraio 1956. Da allora, e poi per tutto il periodo di permanenza del film al cinema, offrì l'ingresso gratuito alle ragazze che compivano diciotto anni il giorno della
Il quotidiano L'Osservatore Romano che si vede a partire dal minuto venticinque del film ed è usato insieme ad altri per comporre le lettere anonime, è quello del 4 settembre 1966:
IL FILM MANGIA-REGISTI E GLI SGUARDI NEGATI In un'intervista concessa in occasione del festival del cinema di Berlino Hoffman disse che tre registi (Spielberg, Pollack e Brest) avevano tentato di dirigere il film, finendo per rinunciare. Un giorno, "stanco e deluso", Hoffman incontrò
LA MESSICANA E LE PROIEZIONI SFOLLAGENTE Nella conferenza stampa di presentazione del film a Cannes fu chiesto a Isabella Rossellini perché avesse accettato di interpretare un ruolo breve e piuttosto anomalo. Lei rispose che tempo prima, durante un viaggio, aveva indicato a Lynch una messicana
Il quotidiano che Claudia (Monica Vitti) legge nella sala d'attesa della stazione dopo un'ora e tre minuti dall'inizio del film è L'Ora del 30 novembre-1 dicembre 1959:
LACRIME PER LA SCENA DEI BOMBARDAMENTI La scena dei bombardamenti alla stazione ferroviaria fu girata negli ultimi giorni di agosto del 1959. I passeggeri che giungevano alla stazione Prenestina di Roma (vedi segnalazione di Roger in location) "si stupivano non poco" quando, nella parte alta
PERCHÉ SI CHIAMA COSÌ Fu il regista Alberto Sironi, interista sfegatato, a imporre per dispetto al commissario milanista Abatantuono il cognome di Mario, grande calciatore nerazzurro degli anni Sessanta e primi anni Settanta. FONTE: Giuseppina Manin, Volonté e Abatantuono
IL POETA MOLESTO Durante il periodo di lavorazione del film a Fiesole (vedi segnalazione di Renato in location), oltre alla troupe, soprattutto Brigitte Bardot fu importunata più volte dalle visite di un molestatore: D.B., sedicente poeta ammiratore dell'attrice. Una prima volta, l'8
LE POLEMICHE PER L'USO DELL'INGLESE Nino Manfredi si disse contrariato dal fatto che gli attori italiani avessero accettato di recitare in lingua inglese. "Credo che Alessandro Manzoni si rivolterebbe nella tomba se sapesse come trattiamo, noi italiani, il suo romanzo". Manfredi
LANCASTER IN DUOMO E FO A CHIUDERE La predica di Burt Lancaster-cardinale Federigo Borromeo ai milanesi fu girata nel Duomo cittadino il 20 giugno 1988. Lancaster era arrivato a Milano da una decina di giorni e aveva dovuto subire "una sbagliata tinta di capelli bianchissimi" che gli aveva
PRIMO GIORNO DI RIPRESE E PIANO LAVORO Il primo giorno di riprese fu il 4 gennaio 1988 nei padiglioni 2 e 3 della Fiera di Milano. Successivamente la troupe avrebbe dovuto trasferirsi a Pavia, Mantova, Bergamo, Angera, Branik (Slovenia), Nanos (Slovenia), Zubin (Kosovo), Lubiana (Slovenia) e Ljubljansko
LA BOSCHERO FUGGE DAL SET Il 23 luglio 1968, dopo una settimana di riprese a Milano e una breve pausa, la troupe avrebbe dovuto ritrovarsi per continuare la lavorazione del film. L'attrice Dominique Boschero però non si presentò sul set. Fu attesa a lungo, poi il regista Pino Tosini
IL TITOLO ORIGINALE E LA VECCHIA STAZIONE Il film avrebbe dovuto intitolarsi Ciao scimmia ma poi Ferreri ci ripensò. "Ciao scimmia voleva dire Ciao maschio, in quanto la scimmia è progenitrice dell'uomo: allora ho pensato che tanto valeva dire chiaramente Ciao maschio".
ALAN PARKER SUL FILM AVVERTENZA: Il post non contiene spoiler ma chi deve ancora vedere il film potrebbe non gradire la lettura dell'ultima domanda della giornalista. Nel corso dell'intervista rilasciata da New York al Corriere della Sera in occasione dell'uscita del film in Italia,
Aggiungo una considerazione a margine, che deriva dalle date che si possono leggere nelle mie due curiosità sul film (la precedente è quella sul furto della macchina da presa): il fatto che un film sul neofascismo fosse in lavorazione probabilmente qualche giorno prima e sicuramente nei
La Gazzetta dello Sport che dopo otto minuti dall'inizio del film finge di leggere l'agente in borghese che sta interrogando Fabrizio (Pietro Brambilla) è quella del 29 ottobre 1975:
L'ATTORE IN INCOGNITO Il principe Filippo Orsini, allora compagno dell'attrice protagonista Belinda Lee, accettò di prendere parte al film che si stava girando a Tirrenia. Data la sua esperienza come schermidore comparve in una scena di duello. Pose però come condizione per partecipare
IL MATRIMONIO E L'ATTENTATO A TOGLIATTI La scena del matrimonio tra Sordi e la Massari e quella successiva in piazza del Campidoglio con l'annuncio dell'attentato a Togliatti (vedi segnalazione di Samuel1979 in Location) furono girate l'11 ottobre 1961. FONTE: Movimentatissime nozze
IL GALEONE E IL BAMBINO Le riprese del film a Viareggio si svolsero fino a tutta la prima metà del settembre 1961. L'ultima scena girata fu quella nel ristorante all'interno del galeone Santa Monica (vedi segnalazione di Andygx in Location), "attraccato nella darsena da otto mesi".
CONSULENTI "ONORATI" Due anni dopo l'uscita del film si scoprì che il consulente tecnico non era un professionista dello spettacolo ma un professionista vero che si chiamava Rocco Musacchia. Vero nel senso che l'FBI lo dichiarò "legato ai più alti livelli
"CUCCARINI? NO GRAZIE". IL PRECEDENTE FILM OMONIMO NON FATTO Nel luglio del 1987 Lino Banfi dichiarò in un'intervista che un film, con lo stesso titolo e gli stessi produttori (La Scena di Augusto Caminito e la Reteitalia di Silvio Berlusconi) di quello che sarebbe poi stato girato
UN "POVERO" RECORD MUNDIAL La sala che programmava questo film (peraltro uscito già da un anno e mezzo, nell'ottobre del 1980), ovvero l'Excelsior, fu quella che incassò di più a Milano l'11 luglio 1982, il giorno della finale del Mondiale di calcio tra Italia
DEREK JARMAN APRÌ LA PORTA DI CASA E... In occasione della presentazione del film Caravaggio a Roma, Derek Jarman disse tra l'altro: "Ricordo quando casualmente, un giorno, nel miserevole quartiere di Londra in cui abitavo, nel distretto di Southwark, aprendo la porta della mia casa
CHE SILENZIO A SAN GIOVANNI VALDARNO Quando fu chiesto cosa gli avesse ispirato il titolo del film Francesco Nuti rispose: "Una sera (...) mi trovavo a San Giovanni Valdarno nella casa di un mio amico: è stato allora che ho sentito "il silenzio" che mi ha suggerito la frase-esclamazione".
TESTIMONIANZE DEI PROTAGONISTI Degli indios morti Herzog disse: "Non ne ho alcuna colpa ma mi pesano". FONTE: Paolo Cervone, Herzog: "Girerei anche all'inferno!", in Corriere della Sera, 10 novembre 1982, pag.24. Alla domanda se fosse vero che con gli indios i rapporti
Alcuni indios morirono durante la lavorazione provocando l'intervento di Amnesty International. Il film ebbe un costo complessivo superiore ai sette miliardi. La storia potrebbe essere ispirata alla realtà perché pare che in Perù fosse esistito un certo Fitgerald che costruiva
La storia si svolge durante la notte di Capodanno e la lavorazione del film si è adeguata, orientativamente e almeno in parte, a tale ambientazione. Al minuto 44, a esempio, un'inquadratura ci mostra un cinema che sta programmando Crimen, uscito nelle sale italiane il 21 dicembre 1960 (IMDb).
"LA NEBBIOSA" TRADITA Alla base del film c'è una sceneggiatura intitolata La nebbiosa e scritta da Pier Paolo Pasolini nel novembre del 1959. "Venti atroci giorni chiuso in un alberghetto a lavorare come un cane", ricorderà di quell'esperienza un anno dopo
VEDERE LA LOREN COSTA SEI VERGATE Un gruppo di alunni di età compresa tra i sedici e diciotto anni della Blundells School - il collegio di Tiverton, una città della contea del Devon in Inghilterra - disobbedì all'ordine dato dalle autorità scolastiche e andò al
1974: Alice nelle città (Alice in den Stadten)
1979: Apocalypse now (Apocalypse Now)
1974: Vermisat
1974: La conversazione (The conversation)
1971: In nome del popolo italiano
1977: L'amico americano (Der amerikanische Freund)
1971: Equinozio
1969: I brevi giorni selvaggi (Last summer)
1950: Rashomon (Rashômon)
1975: V Dersu Uzala - Il piccolo uomo delle grandi pianure (Dersu Uzala)