Visite: 832 Punteggio: 55 Commenti: 48 Affinità con il Davinotti: 65% Iscritto da: 19/03/24 12:03 Ultima volta online: Ieri 15:56 Generi preferiti: comico - commedia - drammatico Film inseriti in database dal benemerito utente: 0
La puntata di Tutto il calcio minuto per minuto che stanno ascoltando i personaggi a partire dal minuto 49:17 del film è quella del 10 marzo 1968. La dimostrazione diretta non è possibile perché non ho trovato la puntata, ma si arriva alla certezza tramite una verifica indiretta.
Stando a quanto riporta il Corriere della sera il film fece scandalo in Inghilterra dove fu trasmesso in televisione nel febbraio 1973. Curiosamente l'ondata di proteste dei moralisti fu scatenata soprattutto dal primo nudo maschile, integrale e frontale, "dell'attore Christopher Neame (...)
L'OMICIDIO CHE COINVOLSE LA TROUPE Una cosa è certa: se "Roma" fosse stato un film poliziesco Fellini avrebbe potuto trarre spunto dalla realtà circostante (fin troppo circostante...) per inserire qualche elemento nuovo in sceneggiatura: la città infatti risultava già
IL BALLO (O I BALLI) DELLA BOUCHET A "LO SCARABOCCHIO" Poteva passare inosservata? Forse anche sì. Almeno a sentire quanto disse allora uno dei presenti alla scena: "In altri tempi forse avrebbe fatto scalpore. Oggi queste cose non fanno più effetto. Siamo abituati a ben
A 1:30:02 dall'inizio del film uno zoom sulla valigetta di Ugo Piazza che ha appena recuperato il bottino ci toglie qualsiasi dubbio su quale sia la sua squadra del cuore:
Al minuto 46:43 del film Bastardi senza gloria (2009) si vedono la locandina, il nome del protagonista e il titolo del film in programmazione nel cinema di Shosanna:
A partire dal minuto 57:47 appare in un ruolo cameo il regista Jean Eustache. È l'avventore del locale che offre un cerotto a Bruno Ganz che ha un taglio alla testa:
LE "VERE" QUATTRO MOSCHE (CONTIENE SPOILER) Dobbiamo forse a un uomo di Amburgo se le mosche argentiane si sono potute imprimere negli occhi di Dalia. Luigi Cozzi ha sempre sostenuto che la sua trovata dell'ultima immagine fissata nella pupilla della morta fosse piaciuta molto ad Argento
Locandina del film in programmazione il 19 dicembre 1970 al cinema Capitol di Milano. Mi scuso per la qualità non eccelsa ma la pubblico perché, facendo zoom sulla parte bassa, si legge una notizia curiosa. Quella sera nel cinema furono installati televisori a colori (inesistenti nelle
L'incontro di calcio che i tre amici vedono dallo stadio Comunale di Torino è Italia-Polonia 0-0, giocato in realtà all'Olimpico di Roma il 19 aprile 1975 (Qualificazioni al campionato europeo, V girone). Grazie a Huck Finn per la dimostrazione. Si vedano A e C che indicano
Una delle scene più iconiche del film è al minuto 1:14:04, quando Denis Hopper riascolta la sua voce, registrata al minuto 04:25. Dice: "È il 6 dicembre 1976. Non c'è nulla da temere altro che la paura stessa. So sempre meno chi sono io o chi sono gli altri".
Come nel romanzo anche nel film è presente il personaggio dell'onorevole Michelozzi, presidente della "Furas" (interpretato da Renato Malavasi). Il nome "Furas" è di fantasia, ma quasi certamente nasconde una sottile ironia sciasciana. Infatti il latino "fur"
L'attore e musicista jazz Pippo Starnazza, che interpreta il ruolo del padre di Tognazzi e ultrà milanista, era in realtà un interista sfegatato: aveva addirittura attaccato uno scudetto dell'Inter sulla sua batteria.
Dettaglio dell'improbabile schedina con tutti segni 3 data a Nuti dal barista minacciato con la pistola finta. Si vede alla fine del film: è quella che contiene, tra le altre, le partite della serie A dell'ultima giornata del campionato 1981-82 (16 maggio 1982). Stagione tristemente indimenticabile
Gli scontri e l'assalto all'armeria che si vedono all'inizio, subito dopo i titoli di testa (dal quinto minuto circa), osservati nel film anche da Moro dalla terrazza della sede DC di piazza del Gesù, sono una ricostruzione di quanto realmente accaduto a Roma il 12 marzo 1977. Qui,
Il 17 febbraio 1971 il Ministero del Turismo e dello Spettacolo comunica che "FUOCO!" è escluso dal Premio di Qualità. Non si fanno attendere le reazioni di cineasti, scrittori e critici, che firmano un telegramma indirizzato al ministro: "Abbiamo appreso dai giornali che
No, il Vasari non ne riporta. Del resto -opinione personale- credo improbabile che qualcuno scriva di se stesso cose del genere. Per quanto... Ho buttato ora un occhio su Wikipedia Parla di interessanti notazioni del Pontormo, che confermerebbero l'indole ipocondriaca, ma restano sul vago, citando,
Tra le tante figure bizzarre del film spicca senz'altro quella del pittore Berto Consalvi (Mario Adorf), che ha murato la porta e le finestre del pian terreno. "Così nessuno entra", se lui non vuole. A casa sua si sale soltanto con una sedia calata dall'alto. Per questo personaggio
Come si sa, una delle cifre stilistiche fondamentali del film è la rappresentazione dei sottoproletari romani come personaggi calati nell'atmosfera del mito. Vediamone un esempio, annunciato già dall'inizio del film. * C'è una citazione dantesca nei titoli di testa,
La scena del dialogo sul gelato al pistacchio ha almeno un illustre precedente, non so se originale o a sua volta ripreso da qualcun altro. Lo sketch di Macario.
Un'ultima cosa, ché ho parlato già troppo. Si è parlato moltissimo nel corso degli anni della mitica partita tra le troupe di "Salò" e "Novecento". Si è scritto che Pasolini se la prese non poco quando si accorse che Bertolucci aveva fatto il
Franco Ansaldo. "Son tanto triste". Esegue: orchestra da ballo Alberti (1939-40). Una versione, presumibilmente poco più che coeva alla composizione, del brano che Pasolini (forse su suggerimento di Morricone) scelse per la colonna sonora del film.
Negli anni si è diffusa un'ipotesi investigativa, per me plausibile, che collega la morte violenta di Pasolini al furto delle pizze del film e alla trattativa per la loro restituzione. Gli antefatti sono noti. Le pizze del film furono rubate dalle celle frigorifere della Technicolor a Roma
Riguardo alla curiosità da te postata, ho verificato personalmente, tramite ricerca sui giornali dell'epoca, che il film "La nipote" era effettivamente in programmazione al Metropolitan nei giorni delle riprese del film. Chissà se Monicelli scelse quella location a prescindere,
16 gennaio 1975. Era un giovedì. È una data importante per "Amici miei". Il 17 gennaio 1975, a pagina 9 de "La nazione", si può leggere un articolo dedicato al film. Titolo: "Quei cari amici". In un contesto che illustra la storia e gli interpreti del
Una delle scene che colpisce di più è senza dubbio all'inizio del film, quando si nota la presenza di un distributore di benzina in piazza Santa Croce. Credo che non ci sia nessuno che vedendolo non si chieda chi può aver autorizzato uno scempio estetico del genere in una
1978: La mandragola
1973: Ultimo tango a Zagarol
1975: Quel pomeriggio di un giorno da cani (Dog Day Afternoon)
2003: La rivincita di Natale
1975: Anfitrione
1986: Regalo di Natale
1967: Playtime - Tempo di divertimento (Playtime)
1970: Il giuoco delle parti
1991: L'uomo, la bestia e la virtù
2022: Esterno notte (miniserie tv)