Rambo - Film (1982)

Rambo
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: First Blood
Anno: 1982
Genere: drammatico (colore)
Note: Il film è ispirato dal romanzo "Primo sangue" (First Blood) del 1972 di David Morrell.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Reduce dal Vietnam, ex Berretto Verde capace di “scatenare una guerra che neppure ve la sognate” se non lo lasciano in pace, John J. Rambo è diventato col tempo un simbolo, un sostantivo, un aggettivo. La dimostrazione di un successo enorme, che ha fruttato ad oggi due seguiti e la consacrazione di Sylvester Stallone a divo di prima grandezza nel firmamento hollywoodiano. A suo merito va detto che non esistono altri attori in grado d'incarnare tanto bene figure così eroiche e nel medesimo tempo relegate ai margini della società. Ted Kotcheff ha saputo dirigere con ottimo gusto per gli splendidi paesaggi montani e, pur se indugiando in qualche banalità, bisogna ammettere che ha saputo caratterizzare...Leggi tutto i personaggi principali con la necessaria cura. Non solo Rambo e lo sceriffo (Brian Dennehy) che lo insegue, ma anche il colonnello Trautman (perfetto Richard Crenna nella parte), l'anello che lega due mondi diversissimi. Ci sono ritmo, tensione, passione, emozione e un finale commovente che chiude il film nel modo migliore, senza trionfalismi fuori luogo. Impossibile non parteggiare, fin dall'inizio, per il protagonista, braccato come una bestia da cui liberarsi il prima possibile. Rintanato nei boschi, Rambo li trasformerà in una giungla vietnamita dove chi entra lo fa a suo rischio e pericolo. Agguati, trappole, attacchi a sorpresa... Non sarà facile uscire di lì, Trautman lo ripete ad ogni occasione. Una storia semplice, di esemplare linearità (e sorretta da una suggestiva colonna sonora di Jerry Goldsmith) in cui trionfa l'avventura. La straordinaria (quanto minimale) interpretazione di Stallone calza e meraviglia: un attore troppo spesso sottovalutato. David Caruso è un poliziotto!

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Stubby 6/03/07 22:04 - 1147 commenti

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Ecco un altro film che ha reso il nome di Sly incancellabile dal firmamento di Hollywood. Una storia semplice che grazie alla figura carismatica dell'attore diviene avvincente al massimo. Reduce dalla guerra del Vietnam, Rambo si ritrova ad affrontare uno sceriffo di contea pieno di pregiudizi. Risolverà la questione nell'unico modo che conosce. Il film, anche se piuttosto scarno e privo di particolari spunti, deve la sua fortuna unicamente all'attore: con un altro interprete non avrebbe avuto lo stesso successo.

G.Godardi 26/03/07 18:37 - 950 commenti

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Lo Stallone che accontentò tutti, critica e pubblico (ma i maggiori incassi furono prima in Europa, in USA solo successivamente), destra e sinistra. 90 minuti scarsi di pura azione (la fuga in moto è d'antologia) con uno Stallone nella perfetta parte del reduce con problemi psichici e di adattamento. L'America deve fare i conti coi fantasmi del proprio passato. Grande Dennehy, sceriffo bastardo, e unico ruolo di successo per Crenna. In una piccola parte c'è anche David Caruso. Kotcheff finirà reduce pure lui.

Magnetti 27/03/07 17:05 - 1103 commenti

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Quando usci nel 1982 e lo vidi per la prima volta, Rambo divenne il mio eroe: incarnava il modello di uomo imbattibile a cui nessuno mette i piedi in testa. Ma si sa, ero vittima del diffuso americanismo anni '80. Poi, crescendo, non ho rinnegato il prodotto (come invece ho fatto per Top Gun): diciamo che sono altre le cose che ho apprezzato. Il film infatti è un ottimo esempio di caccia all'uomo in cui le parti dei buoni e cattivi si mescolano "stranamente". Paesaggi montani e sottoboschi affascinanti. Il finale è una delle scene più "parodiate".

B. Legnani 12/04/07 00:09 - 5519 commenti

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Film di culto, che soddisfa molto se si pretende non molto, che soddisfa meno se ci si attende un film davvero completo. È un bellissimo giocattolo, colorato, luccicante e divertente, che tiene ben desta l’attenzione. Ma è solo un giocattolo, dominato da Stallone in stato di grazia. "Rambo", come sostantivo, al pari di Fantozzi e Paparazzo (in La dolce vita), entra con un film nel linguaggio di tutti i giorni. E questo testimonia, al di là del suo valore, l'impatto e la forza del film.

Puppigallo 23/04/07 20:35 - 5250 commenti

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Ecco una pellicola che, quel poco che deve dire, lo dice decisamente bene. Stallone è in grande forma (praticamente non muta mai espressione, a parte quando frigna, ma in questo contesto va bene). E’ un reduce dal Vietnam che viene insultato, preso a manganellate e spruzzato con l'acqua gelida di un idrante (è quindi normale che vada via di testa). Azione, un po’ di sangue, un pizzico di morale, con nota di merito alle belle scene di guerriglia nel bosco, per non parlare della miniera coi topi e del rattoppo artigianale di un megataglio. Notevole.
MEMORABILE: La scena con l'elicottero che non dà tregua a Rambo (e lui, tra una caduta rovinosa e le inevitabili conseguenze, riesce comunque a far danno).

Capannelle 14/11/07 15:56 - 4394 commenti

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Film fondamentalmente semplice, senza troppe suggestioni, ma girato con gran bravura. Centrale la figura malinconica di Rambo, con le sue gesta nel commissariato e soprattutto nel bosco, dove è lui che gioca al gatto e il topo con tutti i ranger invasati che lo inseguono. Ancora più efficace è l'incontro e la lotta psicologica tra l'istruttore di Rambo (un Crenna memorabile) e lo sceriffo della contea. Finale troppo fracassone ma buono. Musiche azzeccate. Personaggio entrato nella storia e poi degenerato in due seguiti da operetta.
MEMORABILE: "Non sono venuto a salvare Rambo da voi, ma voi da Rambo"

Undying 10/09/07 11:59 - 3807 commenti

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Prima di iniziare le riprese Stallone mise a dura prova il suo fisico per un'immedesimazione che potesse essere, per quanto possibile, più vicina al personaggio. Donando al reduce di guerra uno spessore psicologico convincente e drammatico, il celebre attore viene affiancato dal comprimario di classe Richard Crenna. La storia si sviluppa verso un finale surreale ed impossibile: un uomo contro un esercito. Ma poco importa, perché le motivazioni e soprattutto l'ottima messa in scena hanno ormai coinvolto il pubblico e la critica. Buono.

Caesars 11/09/07 13:46 - 3772 commenti

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Film diventato culto, ma non per questo di grande spessore. La trama è risicata, ma è innegabile che Ted Kotcheff riesca a tenere alta l'attenzione per i circa 90 minuti della durata dello spettacolo. Stallone sfoggia un'espressione una e la mantiene praticamente per tutta la vicenda. La credibilità della storia è praticamente pari a zero, ma in questo caso conta poco. Niente di eccezionale, ma un film che si può vedere con piacere.

Galbo 17/11/07 19:31 - 12372 commenti

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Il personaggio di John Rambo che esordisce con questo film è ormai entrato nella piccola storia della simbologia cinematografica americana. Al di là di questa considerazione, però, si deve ammettere che questo film diretto da un regista dal solido mestiere come Kotcheff (e cosceneggiato dallo stesso Stallone) si fa vedere piacevolmente. Belle riprese, buoni effetti che rendono verosimili anche le situazioni più improbabili e tutta la poetica ben rappresentata dell'eroe emarginato fanno di questo un piccolo classico. Trascurabili i sequel.

Mfisk 6/02/08 23:58 - 127 commenti

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La fotografia è stupenda; il protagonista un mito. Però... la sceneggiatura è schematica, manichea (buono-cattivo-quellochestainmezzo); i personaggi sgrossati con l'accetta (che per Rambo, in quanto psicopatico potrebbe anche starci; ma lo sceriffo avrebbe meritato qualche sfumatura in più). Anche Crenna, splendido, dà un profondo spessore al suo ruolo; ma è pur sempre un personaggio tutto d'un pezzo, intagliato in un tronco di noce. Alla fine anche il messaggio morale ne esce compromesso, presentato quasi come una scusa per produrre il film.
MEMORABILE: La scoperta del pozzo d'areazione: la libertà.

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Lovejoy 20/02/08 20:16 - 1823 commenti

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Dal romanzo "First Blood" Kotcheff trae una pellicola avvincente e convincente, dal primo all'ultimo minuto. Scritta benissimo, con personaggi ben tratteggiati e interpretati da un cast impagabile. Stallone è memorabile, Dennehy strepitoso e a tratti ruba la scena allo stesso Stallone, Crenna nel ruolo della vita. Degli altri memorabile il poliziotto sadico interpretato dal compianto Jack Starrett. Splendida colonna sonora del grande Jerry Goldsmith.

Redeyes 6/03/08 08:13 - 2442 commenti

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John Rambo è l'apripista di tutto un filone di eroi, poliziotti, militari che da soli sovrastano eserciti interi; ma il suo pregio maggiore non è solo questo (se pregio, poi, lo si poteva considerare): Rambo ha uno spessore psicologico di non poco conto, le allucinazioni appaiono tutt'altro che fini a se stesse, l'alienazione del personaggio è figlia della fine di un sogno/incubo in cui venivano e vengono calati certi militari che, tornati al quotidiano tran tran, non riescono più ad esserne parte. Rambo è violenza, ma anche (e soprattutto) disagio.
MEMORABILE: Le allucinazioni.

Herrkinski 22/06/08 23:42 - 8052 commenti

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Eccezionale action-movie che ha reso Stallone una star e il suo John Rambo un personaggio ormai mitologico. Ottimamente diretto dal solido Ted Kotcheff, il film non perde troppo tempo in convenevoli e dal momento in cui Rambo riesce a fuggire dalla stazione di polizia non lascia più respiro. Certo qualche esagerazione c'è, ma il film non scade mai nel patetico e Stallone riesce a donare al personaggio una certa drammaticità che ne fa un eroe disperato, piuttosto che un duro stereotipato e tutto muscoli come in Cobra, per esempio. Ottimo.
MEMORABILE: Quando si lancia dalla montagna.

Ciavazzaro 7/12/08 11:36 - 4768 commenti

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Classico. Stallone si impegna in modo più che sufficiente nell'interpretare il solito personaggio con turbe post-Vietnam che scatena la sua furia contro i poliziotti di frontiera che lo hanno arrestato. L'eroe Rambo è diventato una figura di culto, nonostante il film non brilli certo per originalità.

Ammiraglio 12/01/09 15:25 - 150 commenti

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A distanza di quasi 30 anni (sembra incredibile siani così tanti) "First Blood" (da "genio" criminale l'idea di usare il cognome del protagonista per il titolo italiano...) rimane uno dei più bei film d'azione mai visti (paragonabile a I guerrieri della palude silenziosa per i ritmi) con una storia che non è solo "violenza" gratuita ma che, appunto, ruota attorna a quel "first blood" di cui al titolo originale. A quegli atteggiamenti di superiorità e di prepotenza nei confronti di un pluridecorato veterano del Vietnam che scateneranno la sua furia.

Cangaceiro 30/01/09 10:40 - 982 commenti

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La prima cosa da dire è che il film porta benissimo i suoi ventosette anni d'età. La seconda riguarda Stallone: dopo Rocky interpreta egregiamente (solitario, taciturno e disperato) un altro ruolo diventato mito. La storia poi è asciutta e ben diretta con una caccia all'uomo spietata, una lotta uno contro tutti senza quartiere da togliere il fiato. Il Vietnam o uccide o lascia ferite morali non rimarginabili: la pellicola questo dice e lo fa con una chiarezza esemplare. Bravo Dennehy nel rendere odioso l'antagonista. Titolo ormai da storia del cinema.
MEMORABILE: I flash-back/allucinazioni.

Disorder 15/06/09 20:32 - 1416 commenti

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Ottima commistione tra genere drammatico ed azione, tiene sempre incollati allo schermo, anche alla decimillesima replica. Sopra ogni ideale o credo politico (ma non sarà così per i sequel), Rambo è semplicemente un emarginato, uno che ha combattuto per gli interessi di una nazione che poi l'ha ripudiato, giusto per lavarsi la coscenza. Un film che ha molto da dire, più di quanto sembri.
MEMORABILE: Rambo nascosto nella grotta, che risponde per radio al suo ex-colonnello: quasi commovente.

Brainiac 25/08/09 09:02 - 1083 commenti

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Quando Rambo non era ancora Rambo. Questo primo film non è assolutamente quell'elogio degli Usa per il quale è stato fatto passare. Rambo è un eroe proletario, perdente, che lotta innanzi tutto contro il suo paese (i poliziotti prima, i militari poi). Paradossalmente è un eroe quasi pasoliniano, inconsapevole cioè della propria condizione, figlio povero (culturalmente ed economicamente) della guerra (forse Pasolini non si schierò proprio con i poliziotti pestati nelle manifestazioni del 68?). I sequel lo hanno programmaticamente manipolato, fino a qui, invece, ci si poteva stare.

Enricottta 6/09/09 17:48 - 506 commenti

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Ho letto il romanzo "First Blood" da cui viene il film. Oggettivamente si poteva fare di più, ma come al solito il grande Stallone trasforma una vicenda completamente statunitense in storia collettiva, molto più di altri prodotti "pompati "dalla critica. Il tratto semplice, l'ingenutà mai nascosta di alcune trovate (nelle scene e nei dialoghi), ne fanno uno dei film più fruibili della storia del cinema.

124c 11/09/09 12:10 - 2911 commenti

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In origine, il film si chiamava "First Blood" ed era tratto da un libro di successo. Dopo il pugile Rocky Balboa, Sylvester Stallone trova il suo secondo personaggio cinematografico, John Rambo, un ex-berretto verde. L'odio verso i reduci della guerra del Vietnam è forte, sopratutto nell'America anni '80. Rambo, alla ricerca dei suoi vecchi compagni, arriva in una piccola città e si fa nemico lo sceriffo, scatenando una guerra privata che solo il suo superiore, Trautman, può fermare. Intenso.
MEMORABILE: Rambo che confessa al colonnello Trautman (Richard Crenna) il suo disagio ad adattarsi al mondo civile, rimpiangendo gli amici morti.

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Pinhead80 28/09/09 20:13 - 4715 commenti

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Rambo (Sylvester Stallone) cerca la strada di casa dopo aver combattuto in guerra, ma uno sceriffo zelante lo ostacola in ogni modo. Film che consacra Stallone nell'olimpo del genere action; Rambo rappresenta il fallimento della guerra del Vietnam e il rifiuto della società nei confronti dei reduci. Le scene d'azione sono di ottima levatura e il cast si dimostra all'altezza.
MEMORABILE: Rambo nella foresta.

Renato 30/09/09 14:59 - 1648 commenti

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Ottimo: se si è in cerca di una spacconata non si può davvero trovare di meglio. Diretto con grande brio, si ferma sempre un secondo prima di esagerare, e regala un ritratto di sbandato ai margini della società di quelli che si ricordano; anche perché Stallone apre bocca poche volte e quelle poche declama sentenze memorabili. Riguardo alle implicazioni sulla guerra del Vietnam, dico soltanto che a mio avviso sono del tutto secondarie per potersi godere la pellicola.
MEMORABILE: Capopattuglia chiama Squadra B.. Rambo, Mesner, Ortega, Coletta, Jorgensen, Denford, Berry, Krakauer... confermare

Rambo90 23/01/10 03:39 - 7659 commenti

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Grandissimo film d'azione e non solo: il film è costruito attorno al suo personaggio protagonista, John Rambo, che porta con sè la delusione e la disfatta di una guerra inutile. Molta introspezione e molta psicologia in quello che rimane uno dei migliori personaggi di Stallone (con Rocky). Certo anche l'azione gioca la sua parte: ottimi inseguimenti e combattimenti corpo a corpo. Finale commovente. Imperdibile.

Siregon 10/03/10 20:01 - 352 commenti

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Leggendario. La miglior prova di Stallone diretto da un Kotcheff in stato di grazia. Freddo, adrenalinico, recitato benissimo, segnato da una fotografia splendida e da musiche memorabili questa pellicola racconta con una forza ancor oggi ineguagliabile il disagio del reduce nell'America post-Vietnam, con tutte le sue paure ed incertezze (gli anni 80 sono appena iniziati). Una caccia all'uomo persa in partenza da entrambe le parti ed un finale commovente e disperato che mostra tutta l'umanità della macchina da guerra. Imperdibile.

Vanadio 28/04/10 19:27 - 105 commenti

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Bel film, in fondo. L'inizio punta sull'introspezione psicologica del reduce John Rambo (col contagocce); da quando arriva Richard Crenna si passa all'azione e via di M60. C'è da dire che l'unico morto del film cade da un elicottero; è meno violento di quanto si creda. Splendide musiche di Jerry Goldsmith. Le foreste invernali della British Columbia (spacciata per territorio USA) sono magnifiche. Incredibile ma vero, Sylvester Stallone riesce a far finta di recitare senza farlo notare (troppo).
MEMORABILE: Rambo al soldato alla guida del camion che ha appena sequestrato: "Guarda me, non la strada; è così che succedono gli incidenti".

Nando 3/07/10 01:52 - 3806 commenti

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La nascita di un personaggio che ha travalicato l'effimero mondo cinematografico. Rambo rappresenta l'uomo libero che dopo aver combattuto duramente per la patria, in un'inutile guerra, ora viene sbeffeggiato e trattato da straccione dai suoi compatrioti. La sua orgogliosa e violenta reazione lo rende un eroe. Il film scorre svelto e suscita ammirazione per le trovate del protagonista. Tuttavia l'americanismo è marcato e forse penalizzante.

Greymouser 3/06/10 00:40 - 1458 commenti

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Prova irripetibile per Ted Kotcheff, che non sarà mai più baciato dalla dea del cinema come in "rambo". Non lo si scambi per un semplice film fracassone. Primo, perchè nel suo genere è perfetto: trama compatta ed essenziale, sceneggiatura aristotelica (nel senso di unità luogo-tempo-azione), grandi sequenze d'azione. Secondo, perchè fra botte, sparatorie ed esplosioni fa capolino qualche sottotesto non proprio banale. Spettacolare e intelligente, insomma, rovinato solo a posteriori dagli sciagurati sequel.

Mdmaster 14/01/11 07:18 - 802 commenti

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Americanata con gusto (ancora esistevano all'epoca), uno dei film d'azione più famosi della storia del cinema e con giusto motivo. Poco violento, ma comunque pieno di sparatorie, dal giusto substrato morale che incornicia una storia di ingiustizia e solitudine. Stallone fa poco, ma ci riesce davvero bene; ottimo anche il resto del cast, dal grande Crenna al cattivissimo Dennehy. Avrebbero potuto risparmiarsi dal trasformarlo in una serie abbastanza sciapa; l'originale resta una gran bella pellicola. Doppiaggio italiano notevole.
MEMORABILE: "Se ci manda tanti uomini non si dimentichi una cosa. Una buona scorta di barelle"; "Lasciami stare... Lasciami stare".

Gestarsh99 16/02/11 12:39 - 1395 commenti

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Il dramma tangibile di tutti i reduci della Sporca Guerra sublimato esemplarmente nell'odissea di un reietto, uno Stallone eroe apolide alla semplice ricerca del suo impossibile angolo di pace in una Patria che non è più la sua. Incanalando nel fisico e nella psiche il dolore, la rabbia, l'odio ed il disprezzo generali per un conflitto mai approvato, il protagonista assurge a simbolo di una sconfitta interna, più che esterna. Dietro l'esagerazione cinematografica di una caccia all'uomo titanica e sovraumana si nasconde solo l'amara schiettezza di una condizione reale.
MEMORABILE: L'interpretazione di Brian Dennehy, incrollabile nel suo risoluto disprezzo razzistico verso lo sconosciuto indesiderato...

Ishiwara 15/05/11 19:42 - 214 commenti

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A sei anni di distanza da Rocky, un altro emarginato capostipite di una fortunata serie di film per Stallone. Questa volta però il protagonista ha più spessore e la storia cede meno alla retorica. Il rapporto conflittuale degli americani con i reduci di una guerra persa, lo scontro tra il selvaggio ed il civile, l'arroganza di chi detiene il potere, il senso di sconforto di chi non si sente più parte del gruppo in cui ha vissuto. Tanta carne al fuoco per un film che non è solo azione ed in cui la fisicità di Sly si esprime al meglio. Ottimo.
MEMORABILE: L'arresto; la caccia nel bosco; l'intervento della Guardia Nazionale con gli improbabili soldati della domenica; il passaggio da preda a cacciatore.

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Markvale 28/08/11 11:31 - 143 commenti

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Sylvester Stallone nei panni di uno dei due personaggi che lo hanno reso celebre. Ancora ben lungi dal diventare un'icona del reaganismo allora imperante, Rambo si presenta piuttosto come una moderna creatura di Frankestein, un'inarrestabile macchina da guerra pronta ad esplodere se ferita e umiliata. Nella veste di robusto cinema d'azione il film non fa una grinza - rapido, secco, brutale e deciso - e il dramma del protagonista - la cui carica di aggressività rasenta la follia - passa decisamente in secondo piano.

Belfagor 15/12/11 15:07 - 2689 commenti

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Entrata nel mito nonostante i meriti non siano eccezionali, è una discreta pellicola d'azione che vede come protagonista un veterano del Vietnam incapace di reintegrarsi nel paese che aveva giurato di servire e proteggere. Nonostante le ambigue strizzate d'occhio sia a destra che a sinistra, il film è carico di azione tesa e concitata, anche se meno violento di quanto generalmente si pensi. Un personaggio come quello di Rambo, però, avrebbe meritato un attore più espressivo di Stallone affinché il dramma fosse reso in modo più convincente.

Homesick 10/03/12 16:28 - 5737 commenti

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Tolte le glosse polemiche in partenza e in chiusura, la trama è sottile come un giunco e viene tosto investita da una tempesta d’azione spettacolare (inseguimenti, guerriglia, mitragliate, bombe, incendi, esplosioni), secondo le formule del cinema bellico-avventuroso di vasto consumo. Oltre che per le prodezze atletiche, Stallone s’impone anche per l’efficacia drammatica nel dare sfogo alla rabbia, al disagio e alla solitudine del reduce del Vietnam, reso incapace di reinserirsi nella società civile e braccato da uno sceriffo stolido e nazistoide (Dennehy). Signorile Crenna. **!/***.
MEMORABILE: Le trappole nel bosco; i flashbacks sui Vietcong; la disperazione di Rambo prima della resa («In guerra c’era un codice d’onore, qui non c’è niente»).

Lucius 21/04/12 16:57 - 3015 commenti

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Un titolo commerciale lo frena nell'ascesa all'olimpo dei grandi film. Una delle migliori interpretazioni di Stallone, al massimo della forma fisica. La storia è quella personale di un reduce del Vietnam senza fissa dimora, spogliato di tutto, figlio di una guerra che lo ha devastato dentro. Suo malgrado dovrà fare affidamento a tutte le tecniche di guerra per sopravvivere ad una vera caccia all'uomo. Grandissima fotografia, tanta azione, regia di livello con virtuosismi tecnici notevoli ed una sfida a due senza possibilità di ritorno. Eccellente.

Markus 23/04/12 11:28 - 3680 commenti

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Il cinema americano degli Anni '80 ha sfornato tutta una serie di film-culto che ci hanno regalato icone eterne e Rambo è una di queste (merito anche della presenza di un Sylvester Stallone perfettamente in parte nella forma e nel colore). L'avventura (se vogliamo anche un po' poetica e commovente) di un reduce del Vietnam che si scontra - suo malgrado – con la ricca e ottusa America reganiana che ha voluto dimenticare il passato. Ritmo e azione di rara raffinatezza. Fondamentale.

Rigoletto 25/06/12 18:10 - 1785 commenti

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Cult movie da leggenda in cui vi sono molte eccellenze, dalla fotografia alla musica, dalle location agli attori (non solo Stallone ma anche Crenna e Dennehy). Chi non l'ha visto tende pregiudizialmente a pensare ad un film politico e a una carneficina senza limiti, invece non è né l'uno né l'altro. Stallone trova la consacrazione (meritata) dopo Rocky. Sicuramente uno degli action migliori di sempre. ****
MEMORABILE: Rambo: "In città sei tu la legge.... qui lo sono io! Lasciami stare o scateno una guerra che non te la sogni neppure".

Black hole 20/03/13 11:04 - 143 commenti

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Film d'azione perfetto nel suo genere, di quelli che rivedo senza stancarmi mai: niente da spartire coi successivi (che secondo me non dovevano essere fatti e che hanno inevitabilmente pesato sul finale diverso dal libro). I personaggi sono interpretati alla grande (cito Dennehy, super nel ruolo dello sceriffo). Atmosfera tesa, fotografia d'impatto (specie in notturna, nei luoghi angusti della miniera), grandi prove di atletismo e colonna sonora ottima. Stallone rende in pieno la desolazione, la rabbia cieca senza speranza di chi ritornò.
MEMORABILE: Lo sfogo finale di Rambo al colonnello Trautman ("Io là pilotavo elicotteri, guidavo un carro armato...")

Mickes2 7/11/13 11:48 - 1670 commenti

I gusti di Mickes2

Rambo rimane tutt’oggi un pilastro inossidabile dell’action-drama anni ’80. E’ la malinconica storia di un emarginato, la storia di un’America ottusa e nazistoide che, assurdamente e platealmente, denigra il proprio passato e disconosce chi quel passato l’ha vissuto in prima linea perdendo sangue e amici di una vita. L’odissea psicologica del reietto, è rivista attraverso l’ottica del survivor/adventure movie e sprizza energia da ogni poro complice sopratutto il formidabile atletismo di Stallone. Amaro, veritiero, più di quel che possa apparire.

Stuntman22 8/11/13 20:25 - 126 commenti

I gusti di Stuntman22

Guai a scambiare questo film per una storia di vacui ammazzamenti di interi eserciti, come sono i due seguiti. C'è il contrasto tra due personalità complesse (Rambo e Teasle), nonché una riflessione sui guasti del Vietnam e su certo perbenismo molto americano. Bellissimi paesaggi (canadesi) fanno da sfondo a sparatorie mai assassine (c'è un solo morto in tutto il film) e a una caccia all'uomo elettrizzante. Efficace Stallone, ma perfetto il villain Dennehy. Il giovane David Caruso, prima di CSI Miami, è credibilissimo come agente "buono".

Lythops 29/05/14 11:41 - 1019 commenti

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Un film professionalmente ben strutturato nella sceneggiatura attenta a tratteggiare, anche se al servizio dell'azione, i vari personaggi. Al di là della indubbia godibilità del film ecco molti elementi tipici del cinema americano di genere, spesso ben disposto a confrontare l'"ottusità" della mentalità di provincia con la "nobiltà" di chi ha servito il Paese. Rambo alla fine si lascia andare raccontanto la caduta dei propri compagni, dimenticando le sofferenze che il suo esercito ha inflitto spesso a una popolazione inerme.

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Stelio 16/06/14 21:17 - 384 commenti

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Capolavoro assoluto del cinema americano, per ironia della sorte diretto da uno dei registi meno in evidenza. Il cast non è in realtà straripante e il protagonista ancora acerbo, ma le parti assegnate cambiano le carte in tavola: Stallone, Crenna e Dennehy sono perfetti in ruoli che calzano loro come guanti. La riflessione storico-sociale è di una profondità spiazzante; forse il ritmo del film d'azione la svilisce un po', in ogni caso un'opera quasi perfetta, con un finale struggente.

Bruce 30/06/14 11:25 - 1007 commenti

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Stallone incarna in modo impressionante un personaggio poi diventato leggendario. Film semplice nella struttura quanto coinvolgente nelle riprese della caccia all'uomo. La incontenibile rabbia del reduce solitario riesce ad appassionare e persino a commuovere lo spettatore. Valida anche la colonna sonora.

Paulaster 8/10/14 10:28 - 4373 commenti

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Icona del machismo ottantiano, riesce nell'intento di riabilitare i reduci della guerra più sporca avuta dagli Usa e al contempo rimettere l'attenzione sull'uso della forza per intenti "d'onore" (Reagan insegna). Regia che trasuda azione da qualunque situazione e adattamento invernale funzionale allo scontro ruvido. Un finale piagnucoloso fa dimenticare la psicopatia importata dai guerriglieri del Vietnam. Stallone è un fascio di steroidi ma goffo, comunque i doppiaggi ottimi rimediano.
MEMORABILE: "Non guardare me, guarda la strada; è così che succedono gli incidenti".

Marione 16/10/14 00:45 - 103 commenti

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Rambo, per il sottoscritto, significa innanzitutto questo film: movimentato senza essere baracconesco, commovente senza essere melenso, impegnato senza essere propagandistico. Veramente un capolavoro, il cui mito è distorto dal becero supereroe generato dagli episodi successivi. Una fantastica caccia all'uomo con un finale toccante. Da vedere, tralasciando i sequel, che (stra)parlano d'altro.
MEMORABILE: La fuga nel bosco; Il discorso finale.

Ultimo 5/03/15 18:01 - 1652 commenti

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Da oltre trent'anni si usa il termine "Rambo" come sinonimo di uomo selvaggio, forte, coraggioso e indistruttibile. Questo basta per capire l'impatto di un film che non sarà perfetto ma ci regala scene d'azioni di altissimo livello, ove il reduce del Vietnam John Rambo si trova in una foresta solo contro un esercito: tra sparatorie, lotte corpo a corpo e quant'altro il berretto verde dovrà sopravvivere con ogni mezzo. Perfetto Stallone; ottimo il finale. Grande cinema.

Mutaforme 2/02/16 18:18 - 415 commenti

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Divenuto indiscutibilmente un cult, Rambo è ancora oggi uno dei pochi film che possono riaccendere negli americani la memoria della guerra nel Vietnam. Un film di denuncia, ma anche un film d'azione fatto molto bene e breve quanto basta per lasciare il segno senza pause e riempimenti. Stallone in formissima.

Parsifal68 24/11/15 10:59 - 607 commenti

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Eroe reaganiano per eccellenza, Rambo è un reduce della guerra in Vietnam che, di passaggio in un paesino dell'hinterland americano, subisce la dura persecuzione da parte del suo odioso sceriffo provocandone l'inevitabile violenta reazione. Kotcheff è abile nel delineare il carattere alienato del protagonista, autentico simbolo del fallimento americano nel conflitto, così come è attento a miscelare la giusta tensione con gli spettacolari scenari naturali in cui si muovono i personaggi. E' giustamente un cult, ma i sequel sono da evitare.
MEMORABILE: "Lasciami stare o scateno una guerra che non te la sogni neppure" (Rambo); Le trappole tese da Rambo nei boschi.

Jandileida 4/12/15 23:00 - 1558 commenti

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"E chi sei? Rambo?", frase questa pronunciata da molti almeno una volta nella vita. Eh già, perché con il veterano John non si deve scherzare, pena vedere messa a ferro e fuoco la propria città. Un film divenuto paradigma, quindi, dell'uomo solo contro tutti. Se la condizione dei reduci dal Viet-fottuto-nam non era un tema nuovo nemmeno nel 1982, continua a piacere (anche alla trecentesima visione) l'idea del ex-soldato rifiutato che si scatena. Ritmo serrato per tutta la durata, momenti memorabili, un grande Stallone per un film ormai imparato a memoria.
MEMORABILE: Rambo mimetizzato nel fango.

Minitina80 7/05/16 08:17 - 2976 commenti

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Deve un pizzico della sua fortuna al periodo storico in cui uscì, quando i reduci dal Vietnam vennero riabilitati dopo essere stati additati come capro espiatorio di una guerra che non doveva accadere. Il finale diverso dal libro, poi, ha contribuito a far salire il gradimento del pubblico. Meno banale di quanto possa apparire, con il giusto equilibrio tra azione e il dramma di un essere umano incolpevole della sua condizione di emarginato e reietto di una società spesso ipocrita e bigotta.
MEMORABILE: "Io prendo quel figlio di puttana! E dopo che l'ho preso la medaglia al valore gliela appunto sulle palle!"

Alex75 9/05/16 09:35 - 876 commenti

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Nella sua essenzialità coglie con acutezza, pur con qualche eccesso di spettacolarizzazione, il clima di indifferenza, se non di ostilità, nei confronti dei reduci del Vietnam negli anni ’80. Se le scene d’azione hanno creato un alone di leggenda attorno al protagonista (generando due ridicoli sèguiti, che nulla hanno a che vedere con l'originale), risultano più interessanti le interazioni di Rambo con l’ottuso sceriffo e con l’ex superiore, personaggi ben delineati e ben interpretati.

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Il ferrini 23/09/16 01:12 - 2337 commenti

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Reduce dal Vietnam (idea d'un'originalità spiazzante) compie una serie di miracoli inauditi: si salva da agenti chimici, sparatorie spaventose, butta giù elicotteri a sassate, resta illeso dopo essersi schiantato con un camion contro un distributore di benzina e molto altro ancora in una sceneggiatura delirante che offre un'ora e mezzo di intrattenimento adatto a un pubblico piuttosto giovane. Se si accetta la sospensione di qualsiasi tipo di credibilità ci si può perfino divertire. Stallone farà molto di peggio.
MEMORABILE: La miniera.

Vito 13/10/16 02:56 - 695 commenti

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Prima di diventare simbolo del reaganismo e dell'anticomunismo, il Rambo di Stallone portava i traumi della guerra del Vietnam in un'America che sputava in faccia ai suoi figli, sfogando contro i reduci la frustrazione per un conflitto nato per non essere vinto. Film d'azione dal ritmo serratissimo, grazie a una buona regia e una valida sceneggiatura, con uno Stallone al suo massimo e due superlativi attori come Crenna e Dennehy. Indimenticabile.
MEMORABILE: La brutalità poliziesca contro Rambo; Le trappole nel bosco; Il confronto tra lo sceriffo e Trautman; Rambo nei cunicoli infestati dai topi.

Liv 21/11/16 16:47 - 237 commenti

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Visto per la prima volta 34 anni dopo, questo film fa ancora il suo effetto. Segno che funziona bene, almeno come divertimento, come emozione. Ricordo che all'epoca si vendevano i coltelli di sopravvivenza come quelli del buon Rambo, si facevano corsi di sopravvivenza con ponti tibetani e amenità del genere e cominciavano ad aprirsi e popolarsi le palestre per uomini, mentre le donne andavano a mandare giù i chili in altre per rendersi più desiderabili (ma invano, perché la natalità cominciò a precipitare).

Piero68 30/03/17 10:24 - 2955 commenti

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Ennesimo cult targato anni 80 che riesce a unire sapientemente l'action più puro alla feroce critica sui danni prodotti dal Vietnam. Stallone perfetto nel ruolo con un buon Dennehy a fargli da contraltare. Tantissime le scene rimaste nell'immaginario collettivo come l'automedicazione, il pugnale milleusi, l'M60, la fuga dalla centrale e tante altre. Così come le tante frasi a effetto utilizzate nei dialoghi. Quello che colpisce ulteriormente è che, nonostante sia stato girato 35 anni fa, dà ancora dei punti a film più moderni ed è ancora godibile.

Pesten 9/08/17 10:13 - 784 commenti

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Un capolavoro. Stallone crea un mito eterno che verrà copiato in tutte le salse senza che mai se ne raggiunga il livello. Quello che rende questo film il migliore della saga è la storia: non si descrive solo una perfetta macchina militare umana, ma un essere umano e le sue paure, la solitudine, le serie problematiche fisico/mentali che i reduci si ritrovano ad affrontare una volta tornati a casa. In più c'è la condanna alla diffidenza e chiusura mentale delle comunità americane. Eterno.
MEMORABILE: La self-sutura; "Io non sono qui per salvare Rambo da voi, ma per salvare voi da lui".

Luras 30/09/17 23:21 - 146 commenti

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Dopo Rocky, Stallone dà vita a un altro personaggio entrato nell'immaginario collettivo, il muscoloso e trasandato Rambo reduce del Vietnam. Eroe solitario contro cui si scatena un'intera comunità, Rambo costringe lo spettatore a fare il tifo per lui, immedesimandosi nella sua lotta contro i pregiudizi e le ingiustizie. Violento, ma senza esagerare, con una bellissima ambientazione montana fredda e umida, ha un unico difetto, insito nel suo essere: l'esagerazione che porta un uomo solo a ucciderne a decine come se nulla fosse. Perdonabilissimo.

Taxius 30/10/17 13:47 - 1656 commenti

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Nel suo genere è sicuramente un capolavoro o quasi, tanto da essere diventato un'icona e un cult del cinema intero. Stallone è perfetto e la parte sembra essere studiata apposta per lui. Adrenalinico ed eccitante dall'evasione iniziale fino alla distruzione del paese verso la fine. Rambo è quel tipo di film che può essere visto e rivisto mille volte senza mai annoiare. Insieme al primo Rocky sicuramente il miglior film del buon Sly. Esiste qualcuno che non lo ha mai visto?

Smoker85 15/09/18 11:07 - 487 commenti

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Una pellicola che ha fatto epoca e che vede in Stallone l'attore perfetto per incarnarne il protagonista, frustrato e violento ma privo di autentica cattiveria. Molto più cinici e malvagi appaiono i poliziotti che, senza una vera ragione, giocano a torturarlo (in verità, involontariamente, non immaginando lontanamente con chi hanno a che fare) e non riescono a capire in che genere di lotta si stanno impelagando. Nonostante gli anni, il film non appare invecchiato: mantiene la sua carica di tensione ed emotività, specie nel finale.
MEMORABILE: L'abbraccio disperato di Rambo al suo vecchio colonnello, come padre e figlio.

Didda23 20/02/19 08:34 - 2424 commenti

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Un grandissimo film, giustamente di culto, che sorprende non tanto per la tesissima componente survivor quanto per la meravigliosa prima parte, inaspettatamente riflessiva e intimista. Un bell'esempio di cinema che tratta le conseguenze traumatiche della guerra (vissute in maniera nasiogena dal protagonista con indelibili immagini dal passato). Con lo scorrere dei minuti la componente action prnde presto il sopravvento e Kotcheff mostra una grande propensione per l'immagine con un uso corretto delle inquadrature. Stallone nel ruolo della vita.
MEMORABILE: Rambo viene trasportato fuori dalla cittadina; Il rapporto fra Rambo e il colonnello Trautman; La sopravvivenza nella caverna; Il salto nel "vuoto".

Anthonyvm 31/05/19 18:24 - 5612 commenti

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La "fama" che il personaggio si porta dietro ha forse messo in ombra il valore effettivo di questo ottimo dramma, molto meno spettacolare di quanto ci si aspetti. Esplosioni, guerriglie e sparatorie tendono a impallidire (sia per numero sia per qualità) al cospetto dell'aura plumbea e tragica che cinge John Rambo, personificazione di una guerra ingiusta che ha provocato morti in battaglia ed emarginati in patria. Forse un po' meno avvincente di quanto la locandina possa far pensare, ma resta un film seminale con un monologo finale da brividi.
MEMORABILE: Il trattamento di Rambo alla stazione di polizia con tanto di flashback del Vietnam; John braccato nei boschi; Il toccante monologo conclusivo.

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Trivex 11/07/19 15:10 - 1738 commenti

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La storia è, più o meno, credibile. Forse è questa la miglior qualità del film, comunque ancora mitico e avvincente. La visione rimane piacevole seppur risaputa (per numero di visioni) e alla fine "l'action" si approfondisce e si struttura, verso un genere di più elevato spessore. Qui si evitano i (super)eccessi visti altrove, si sfruttano bene i motivi umani e l'ingiustizia emerge inoppugnabile. Tornare a casa ed essere respinti, dopo quello che il tuo paese ti ha chiesto, è motivo di dolore e di riproposizione della forza e della violenza.
MEMORABILE: Nel bosco, dove "poteva ucciderli tutti"; Il finale.

Noodles 1/11/19 23:32 - 2196 commenti

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Azione e violenza si sprecano in questo film di culto tra i più famosi della storia del cinema. Pur con i suoi difetti (Stallone non è propriamente espressivo e il tutto è ammantato da un'aura di scarsa credibilità) è un film che avvince e incolla alla sedia. La sceneggiatura si perde un po' lungo la strada, ma prima che si perda ci regala alcuni momenti bellissimi, specie lo sfogo finale del protagonista, un monologo che fa riflettere. Ottima la fotografia. Buon film.

Lupus73 22/01/20 08:58 - 1483 commenti

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Ispirato al romanzo "First Blood", divenne come Rocky una delle icone degli anni '80 (praticamente un fenomeno di costume). Regia d'eccezione che punta non solo sulle grandi scene d'azione ma anche sull'ottima fotografia senza fronzoli, sull'ambientazione invernale tra montagne e boschi e sulla solida sceneggiatura senza parti stagnanti che si differenzia dalla fonte immortalando un personaggio più eroico che spietato. Dopo 38 anni, tolto il fenomeno di costume, rimane un gran film da rivedere, che ogni volta sa emozionare. Inutili i sequel.
MEMORABILE: Tutto il preludio fino all'arresto e la fuga; Le scene nel bosco col temporale; Tutta la parte finale nell'ufficio dello sceriffo Teasle.

Daniela 18/04/20 23:59 - 12606 commenti

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I modesti sequel e le maldestre imitazioni ne hanno appannato la reputazione, ma il primo Rambo resta un film importante per aver dato a Stallone l'occasione di forgiare, dopo Rocky, un altro personaggio iconico destinato a imprimersi nell'immaginario collettivo. Visto una prima volta dopo aver letto il romanzo di Morrell, deluse molto per l'epilogo, non per l'infedeltà al testo ma perché troppo conciliante. Impressione confermata, ma quel che precede è raccontato con grinta, splendidamente ambientato, impreziosito dalle belle prove del resto del cast con Dennehy sugli scudi.

Camibella 16/09/20 22:20 - 277 commenti

I gusti di Camibella

Un reduce del Vietnam è costretto a combattere una guerra personale contro la polizia di un piccolo paese che non lo accetta. Entrato di diritto nella storia del cinema e nella leggenda, pur con qualche limite, Rambo è un eroe silente e coraggioso che impersona alla grande l'edonismo americano difendendo, nel contempo, tutti i soldati tornati dl fronte e mai fatti reinserire nella società. La fotografia esalta alla grande i bellissimi scenari montani ed anche la regia di Kotcheff si muove con mano sapiente nel dare a Stallone lo spazio che il personaggio richiede. Cult.
MEMORABILE: "Lasciami stare o ti scateno una guerra che non te la sogni neppure" (Rambo allo sceriffo Teasle).

Giufox 26/11/21 17:59 - 324 commenti

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Lontano dai sequel e dai suoi emuli, Rambo resta un action-movie inossidabile, frutto del duro lavoro del suo protagonista che va oltre il testosterone aiutando l'operazione con ironia e introspezione che si fondono in quel gustoso finale pirotecnico (copiato poi da chiunque). Stallone ci mette molto del suo e suggella una carriera già in salita, ma tanto merito va dato a comprimari di notevole spessore, Crenna e Dennehy in primis, oltre che a una regia attenta agli eccessi. Sociologicamente versatile, resta un successo meritato.
MEMORABILE: La discesa nelle caverne; L'assalto alla stazione di polizia col mitra; La fuga in moto.

Magerehein 24/05/22 15:02 - 977 commenti

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I molti sequel hanno fatto scordare a tanti la vera essenza di questo film; non azione fine a sé stessa, bensì il dramma di un soldato che, tornato a casa dal Vietnam (i cui orrori ancora rimbombano nella sua mente), verrà trattato alla stregua di un rifiuto da un odioso sceriffo; i maltrattamenti di costui, l'incapacità di Rambo di rapportarsi con la società e la sua abitudine a sistemare le cose in un unico modo faranno il resto... Chiara la critica a certi sistemi USA (prima creano e poi abbandonano, alla stregua di moderni Frankenstein) e buone le prove di Stallone e Dennehy.
MEMORABILE: I maltrattamenti dei poliziotti rievocano quelli dei vietcong; Le trappole nella foresta; Il monologo finale di Rambo.

Jdelarge 13/06/22 13:46 - 1000 commenti

I gusti di Jdelarge

Ted Kotcheff dirige un film potente, in grado di immergere lo spettatore in un incubo straziante di cui John Rambo si fa portavoce senza quasi proferire parola. Proprio nel mutismo del protagonista risiede uno dei punti di forza maggiori della pellicola, che si fa promotrice dell'inutilità della guerra e, al tempo stesso, ne evidenzia le nefaste e violente conseguenze, mettendo in scena una sequela d individui che non sanno far altro che combattere. Alcuni personaggi sono decisamente caricaturali e in questo aspetto il film mostra qualche lacuna.

Katullo 30/09/22 23:16 - 325 commenti

I gusti di Katullo

Da un regista insospettabile uno dei titoli più potenti della storia del cinema, caposaldo del filone post-bellico prestato all'action, fondato sul magma dell'eroe soldato traumatizzato dal sangue della guerra. Ma anche replicato con una brutta serie di pessimi sequel, parodiato addirittura; inevitabile il salto a pura leggenda della narrativa moderna. Crenna e Dennehy, certo, ma è Stallone a firmare il suo definitivo patto col quel diavolo che si fa chiamare successo. La legge di Rambo è ormai giunta ovunque, anche "in città", il suo nome: praticamente un aggettivo. Oltre il cult.
MEMORABILE: "Lasciami stare".

Striscia 13/10/22 11:58 - 55 commenti

I gusti di Striscia

Un capolavoro diventato cult. Tutto perfetto a partire dall'idea che dà vita a una sceneggiatura semplice ma originale, il perfettamente in parte Stallone che qui dà un'ottima prova attoriale, benché il suo talento recitativo sia troppo spesso snobbato dai critici. Le location montane e la fotografia fredda e cupa arricchiscono la pellicola; una buona dose d'azione non manca anche se emerge di più la psicologia del personaggio. Ottimo cast di contorno. Film che darà vita a un mito e una saga non all'altezza del capostipite. Indispensabile in una cineteca!
MEMORABILE: Tosati e fatti un bagno; Cosi' avrai meno rogne...

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Simdek 14/10/22 22:02 - 122 commenti

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Action movie cult che ha scritto la storia del cinema. Stallone in stato di grazia e scene memorabili a palate in un film nel quale alla contrapposizione tra un eroe militare incompreso e una giustizia cieca e stupida si staglia una natura aspra e selvaggia che fa da sfondo e da cornice. Non si vince ma il film è talmente bello, per gli amanti del genere, che si lascia vedere decine e decine di volte.
MEMORABILE: Il salto nel fiume; I topi nella caverna; I punti sul braccio; Lo sgozzamento.

Fabbiu 22/01/23 11:45 - 2133 commenti

I gusti di Fabbiu

Rambo cerca i suoi compagni di guerra, ma non ci sono più. Di strada vorrebbe solo mangiare un boccone, ma sta antipatico allo sceriffo, che non sopporta i vagabondi e i capelloni. E' questo l'assurdo incidente scatenante, da cui esce una nuova guerra che è quasi un nuovo Vietnam: cacciatori e preda si confondono nei ruoli: chi è la vera vittima, nella lotta alla sopravvivenza? Ma il vero profilo di Rambo viene spiegato negli ultimi minuti di un finale davvero eloquente. Kotcheff mantiene sempre viva la suspense, contribuisce la buona fotografia, specie nelle scene montane.

Enzus79 18/07/23 22:36 - 2863 commenti

I gusti di Enzus79

Tratto dal romanzo di David Morrell: reduce del Vietnam si ribella alle angherie di un sceriffo di una cittadina. Cult degli anni Ottanta made in USA. Lo si potrebbe interpretare sotto più aspetti, ma alla fine non è né ipocrita né estremista. Meno violento di quello che ci si aspetterebbe. Regia discretamente efficace, colonna sonora pomposa ma apprezzabile. Sylvester Stallone (qui anche sceneggiatore) bravo.

Mr.chicago 12/01/24 21:50 - 59 commenti

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Uno di quei film che quando lo si incontra in tv non si può fare a meno di rivederlo, specchio iconografico del "Made in USA", interpretazioni da Oscar, scenografia e sceneggiatura quasi perfette, con pochi dialoghi ma incisivi e che sono ormai entrati nella storia del cinema. Come sarebbe venuto con Terence Hill (che per chi non lo sapesse pare abbia rifiutato la parte)?

Sebazara 21/01/24 18:05 - 41 commenti

I gusti di Sebazara

Il film ebbe un enorme successo di pubblico e divenne da subito un cult. La trama non è nulla di eccezionale, ma evidenzia diligentemente come venivano trattati i reduci del Vietnam e mostra più il lato psicologico e sentimentale di Rambo rendendolo quasi più un film drammatico. Il film perde di ritmo nel finale, che risulta un po' scadente anche se con un monologo pregevole. Inoltre le scene action sono molto ben inscenate con sequenze notevoli. Purtroppo tutto ciò verrà violentemente rovinato da sequel inutili e assolutamente non all'altezza del capostipite. Peccato.
MEMORABILE: Le scene girate nel bosco e la fuga iniziale.

Kami 16/02/24 11:46 - 96 commenti

I gusti di Kami

Indubbiamente il film ha "un suo perché", il botteghino: l'inizio è stato girato in funzione del finale e il finale in funzione dei Rambi successivi. Perfetta l'interpretazione di Sylvester Stallone, però il film non ha nulla a che vedere col romanzo, scena della fuga in moto e poco altro a parte. Nel film Rambo è invincibile (si è fatto più male Stallone durante le riprese), prepara in pochi istanti trappole micidiali in cui incappano tutti ma non muore nessuno, lo sceriffo è un pappamolle semi-deficiente (nel libro è un veterano della guerra di Corea ed è tutt'altro che stupido).
MEMORABILE: La Yamaha XT 250, di cui però non sentiamo la vera voce perché è stata doppiata come un due tempi.
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  • Homevideo Noncha17 • 2/07/19 09:47
    Magazziniere - 1068 interventi
    Il 5 settembre uscirà l'edizione in Blu-ray + Blu-ray 4K Ultra HD per la collana 4Kult della Eagle Pictures.
    Ultima modifica: 2/07/19 14:31 da Zender
  • Homevideo Zender • 2/07/19 15:06
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Comunque sul mio bluray "ultimate edition" preso qualche tempo fa la scena con Rambo che si sutura la ferita c'è e si vede bene.
  • Homevideo Buiomega71 • 2/07/19 22:42
    Consigliere - 25892 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Comunque sul mio bluray "ultimate edition" preso qualche tempo fa la scena con Rambo che si sutura la ferita c'è e si vede bene.

    C'era in tv (nella prima visione), in vhs e c'è pure nel blu ray.
  • Homevideo Zender • 3/07/19 07:20
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Esatto, almeno nella seconda versione che ho io del bluray, che credo sia da master diverso rispetto alla prima. Chissà cos'era saltato in testa a chi ha fatto il dvd a questo punto...
  • Curiosità Fauno • 9/09/19 00:00
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Dalla collezione cartacea Fauno, il flano del film:

  • Homevideo Fabbiu • 22/01/23 15:33
    Archivista in seconda - 652 interventi
    E' stato girato un finale alternativo, in cui Rambo chiede al cononello di sparagli per togliergli la vita; Trautman appoggia la volontà di Rambo, che cade a terra e muore.

  • Homevideo B. Legnani • 22/01/23 17:23
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Fabbiu ebbe a dire:
    E' stato girato un finale alternativo, in cui Rambo chiede al cononello di sparagli per togliergli la vita; Trautman appoggia la volontà di Rambo, che cade a terra e muore.


    Fonte?
  • Homevideo Cotola • 22/01/23 19:34
    Consigliere avanzato - 3841 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Fabbiu ebbe a dire:
    E' stato girato un finale alternativo, in cui Rambo chiede al cononello di sparagli per togliergli la vita; Trautman appoggia la volontà di Rambo, che cade a terra e muore.


    Fonte?

    Tra le altre, se ne parla qui sul Corriere della sera
    Qui si può invece vedere il finale alternativo. 
    Ultima modifica: 22/01/23 19:36 da Cotola
  • Discussione B. Legnani • 22/01/23 20:57
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    Fabbiu ebbe a dire:
    E' stato girato un finale alternativo, in cui Rambo chiede al cononello di sparagli per togliergli la vita; Trautman appoggia la volontà di Rambo, che cade a terra e muore.


    Fonte?

    Tra le altre, se ne parla qui sul Corriere della sera
    Qui si può invece vedere il finale alternativo. 

    Visto. Notevole.
  • Discussione Kami • 16/02/24 13:53
    Galoppino - 108 interventi
    Visto anch'io il finale alternativo, grazie, però secondo me è brutto e non ha senso. Il finale come lo conosciamo è azzeccato col resto del film dove Rambo non ammazza nessuno a parte il tizio che praticamente si suicida sporgendosi troppo dall'elicottero. Perché avrebbe dovuto chiedere di essere ammazzato alla fine? Perché Trautman avrebbe dovuto ammazzarlo a sangue freddo? Nel romanzo è tutta un'altra storia, Rambo rimane ferito molto presto, ciononostante riesce ad ammazzare moltissime persone e alla fine è più morto che vivo pure lui e Trautman gli spara per finirlo. Il tutto riassunto qui molto banalmente.
    Comunque anche a livello di tecnica cinematografica il finale alternativo è bruttino proprio.
    Ciò detto, anche per me come per B. Legnani il film vale due pallini al massimo. È una americanata pazzesca, in senso negativo per me, per molti altri in senso positivo, nulla da eccepire.