Ancora un ottimo episodio, per la prima stagione di Colombo. Con un Peter Falk meno spiritoso del consueto e in generale meno intervalli folkloristici, per dare più spazio alla vicenda della donna in carriera (Susan Clark) che uccide il fratello iperprotettivo per avere la facoltà di decidere da sola il futuro della ditta di famiglia e delle proprie questioni amorose: “chissenefrega in fondo se il mio amante (Leslie Nielsen) punta alla mia dote, io sono sicura che mi ami e lo voglio sposare”. E allora via all’incidente “premeditato” cui allude il titolo italiano (l’originale è LADY IN WAITING), vissuto prima nei sogni di lei e poi nella realtà,...Leggi tutto con alcune significative varianti: il fratello non entrerà infatti dalla porta giusta e la donna sarà costretta ad un cambio in corsa. Colombo indaga e capisce subito che c’è qualcosa che non va. Inedito è questa volta il rapporto che lega il tenente all’avvocato promesso sposo dell’assassina (estraneo al fatto): Leslie Nielsen, da consumato attore qual’è, riesce a dare una straordinaria credibilità al suo personagio, stabilendo con Colombo (fortemente osteggiato dall’assassina) una sorta di involontaria complicità. E’ lui la figura più interessante, anche se comunque Susan Clark sa essere sufficientemente insopportabile non accettando da metà puntata in poi le intrusioni (che lei trova ovviamente ingiustificate) di Colombo. Ultimo personaggio di secondo piano ma che “si sente” è la madre di Beth e del defunto Bryce, interpretata con fermezza e convinzione dalla brava Jessie Royce Landis.
Bel pre-Colombo, con la notevole trovata di far vedere come l’assassina pensava che avvenisse il fattaccio e cosa accadrà in realtà. Il tenente prima legge il giornale, poi si decide ad ascoltare ciò che dice la fratricida. Lei, dopo l’omicidio, cambierà molto, passando da docile agnello a super iena, pronta a mettere le grinfie sulla società gestita da madre e fratello. Una tale trasformazione che la rende quasi macchiettistica (il fidanzato Nielsen e la madre subiranno più di tutti). Buon ritmo. Occhio alla chiave e alla lampadina. Notevole.
MEMORABILE: "Lei ha moglie?"; Annodare i fili pendenti.
Episodio intenso, pieno di espressività da parte di tutti gli attori. La protagonista inizialmente ispira simpatia e compassione agli occhi dello spettatore, tanto da farci augurare che il suo piano criminale riesca davvero. In realtà, un imprevisto manda a monte il progetto, non impedendole comunque di sbarazzarsi del fratello. Da allora l'assassina cambia, rendendosi odiosa e mettendo lo spettatore dalla parte del nostro tenente. Ottima anche l'interpretazione del fidanzato e della madre.
MEMORABILE: Tutta l'interpretazione di Susan Clark nel pre-Colombo; lo schiaffo della madre quando incontra la figlia, omicida "per errore".
Ottimo episodio che avrebbe meritato di durare 90 minuti. Infatti, considerata l'attenzione (in termini di tempo intendo) data all'omicidio (la miglior parte dell'episodio a mio avviso), rimane un po' sacrificata la parte investigativa, ma soprattutto i dialoghi Colombo-assassina. Le guest-star sono di alto livello: la bella Susan Clark, Nielsen, la Landis (alla sua ultima apparizione prima della morte). Solida la regia di Norman Lloyd e fondamentale il tema musicale di Billy Goldemberg.
MEMORABILE: Le parole finali di Colombo: "E poi lei è una donna di classe..."; la preparazione dell'omicidio.
Nella Lettre à M. Chauvet Manzoni spiega come l'unità di tempo e di luogo, canone del classicismo, potesse comportare l'inverosimiglianza dei personaggi tragici. È il caso della protagonista, trasformantesi da ingenua pulzella a perfida capitana d'impresa. Pure debole è il personaggio di Nielsen, che ci aspetteremmo più proteso alla difesa -anche acritica- della fidanzata. Una bella storia che avrebbe meritato un vero film, soffre dell'essere raccontata in un contenitore inadeguato; e solo in parte viene riscattata da Falk e comprimari.
Il pregio (o il limite, a seconda del punto di vista) di questo episodio è che il personaggio collaterale del fidanzato dell'assassina (interpretato da un Leslie Nielsen pre-aviario e quindi ancora totalmente serio) risulta più interessante di quest'ultima, la cui trasformazione da donna dimessa e complessata, sottoposta ai voleri del fratello propotente, a donna alla moda nonché manager decisionista, risulta troppo frettolosa per essere credibile. Si guarda comunque con piacere.
Uno fra i tanti ottimi episodi della prima stagione. La Clark, apparentemente ingenua e anche un po' tonta, si rivela più sveglia del previsto. Peccato il suo errore nel commettere l'omicidio che per lei sembrava l'ultima speranza di salvezza. Colombo non le darà un'attimo di tregua e la Clark non tarderà a mostrare il suo disprezzo verso il tenente. Molto buoni sia il cast che la regia.
Questa volta il tenente trova pane per i suoi denti; non tanto come pianificazione del delitto, che anzi risulta arruffata, quanto per il fatto che l’assassina, oltre ad essere riconosciuta innocente, ha un caratterino impepato e non gli offre l’opportunità di sfoggiare i famosi "Ah c’è un’altra cosa". Unico piccolo neo della trama l’impostazione caratteriale dell’omicida, troppo ondivaga (tra l’altro le richieste innovative della sua azienda, da lei proposte, non paiono irrazionali). Altro tassello: Colombo non si occupa di politica.
Una ragazza uccide il fratello perché oppressa dalla sua autorità e, grazie a questa sorta di "liberazione", scatta un meccanismo che le fa cambiare carattere da timida ad arrogante. Una sorta di giallo psicologico per questa puntata - non memorabile - che da un buono spunto iniziale si perde in una seconda parte poco convincente. Una maggior durata e qualche accortezza avrebbero dato maggior valore all'episodio (che comunque si guarda con interesse).
Ottima puntata, diretta e interpretata con bel piglio drammatico. Straniante la presenza di Leslie Nielsen, la cui carriera successiva come icona della commedia demenziale squalifica irrimediabilmente agli occhi dello spettatore odierno ogni sua (pur valida, come in questo caso) performace in un contesto drammatico. Eccellente il disegno psicologico dell'assassina-protagonista.
MEMORABILE: Il doppio omicidio all'inizio: quello perfetto, progettato in un sogno a occhi aperti, e quello reale in cui nulla va come previsto
Un episodio con un omicidio ben calcolato dall'assassina, che decide di far fuori il fratello facendo credere di averlo scambiato per un ladro. Colombo appare sulla scena e capisce subito che qualcosa non quadra e non mollerà fino alla fine. Curioso che si venga costruendo un rapporto ben più stretto con il fidanzato e avvocato dell'assassina (interpretato da Leslie Nielsen), rispetto che con la donna in sé, letteralmente trasformatasi caratterialmente in seguito al misfatto. Buono il finale per un risultato complessivamente notevole.
MEMORABILE: Colombo, scambiato per un inserviente, è costretto a pagare il tassista.
Puntata azzeccata ma non eccezionale. Il Pre-Colombo dura molto e tutta la vicenda all'inizio sembra chiarissima. L'assassina (interpretata da Susan Clark) passa da dolce agnellino a iena senza il minimo preavviso ma non è molto furba. Colombo è in forma ma l'indagine è piuttosto scialba e l'episodio scorre (purtroppo) lentamente. Ottima interpretazione di Leslie Nielsen come fidanzato dell'assassina che è addirittura più presente dell'assassina stessa. Il finale è buono è convincente.
MEMORABILE: I due omicidi: uno immaginato a occhi aperti e l'altro reale; "E poi lei è una donna di classe", dice Colombo all'assassina.
Difficile organizzare un delitto perfetto quando all'ultimo minuto le cose non vanno proprio come preventivato. La fragile e sfortunata Beth, infatti, non ha il tempo per organizzare a dovere la morte del fratello e restarne impunita. Bell'episodio, sviluppato in modo molto fine nelle battute e nei dialoghi, con un Leslie Nielsen che dà una gran prova con una splendida recitazione sotto tono. Prove e argomenti investigativi pienamente credibili.
MEMORABILE: "Beth, mi tieni il broncio?" (a colazione con lei che legge il giornale coprendosi la faccia).
Buonissimo episodio centrato su una solida struttura e su convincenti indizi che portano il nostro tenente verso un finale che non delude. Pochi gli intermezzi "privati", anche perché i protagonisti dell'episodio non sono, come di consueto, due, ma tre, dato il ruolo di primo piano anche di Nielsen. Nessuno dei tre delude minimamente le attese, dando luogo a scene di grande gusto e atmosfera. Da segnalare lo spessore psicologico dato dalla Clark. Affascinanti scenografie e molto buona la regia.
Le cose non vanno praticamente mai come ce le saremmo immaginate. E nonostante la premeditazione, l'omicida si trova a improvvisare la messa in scena. Considerando che Colombo è sul pezzo anche quando l'omicidio è perfetto, figuriamoci quando ci si trova davanti a un assassinio quasi estemporaneo. In questo episodio il ruolo primario è dei due fidanzati, mentre Colombo è più impegnato a gigioneggiare con il cane Enrico. Senza, però, perdere mai di vista l'anello debole (e inconsapevole) della catena.
Un episodio che non brilla per la costruzione del delitto, che presenta innumerevoli falle ed è tutto fuorché perfetto. Fortunatamente vengono in soccorso le sontuose prove attoriali di Nielsen in versione seria e un Falk in forma smagliante. La protagonista, nonostante un'evoluzione del personaggio troppo repentina, regge il confronto con gli altri due. Più soddisfacente la parte delle indagini, rispetto al pre-Colombo. Intrattenimento garantito per una puntata nella media con picchi di assoluta qualità e con momenti comici riusciti.
MEMORABILE: Colombo scambiato per un domestico dalla madre dell'assassina; I duetti fra Colombo e Nielsen.
Ancora un episodio degno di nota. La trama è ben realizzata e gioca attorno agli affetti della sorella minore di un facoltoso imprenditore. L'ottimo Leslie Nielsen invece è il fidanzato avvocato che a un certo punto (dopo il cambiamento di personalità della protagonista) si troverà tra l'incudine e il martello. Finale ben giostrato dal tenente Colombo. Scenografie sempre di buono spessore.
Quando il fratello pretende di sceglierle anche gli uomini con cui uscire, Beth capisce che è il momento di finirla e inscena una finta rapina notturna in villa per farlo fuori. Legittima difesa, a prima vista. Susan Clark è meravigliosa nell'alternare gelide risposte al tenente e frivolezze da donna ricca e viziata, Nielsen ottimo nel suo personaggio singolare e umano mentre la Landis come madre contribuisce a evidenziare le qualità di una sceneggiatura straordinaria. Indizi molteplici e arguti, un Falk che tira in ballo la moglie e la sua ossessione per i proverbi, finale soddisfacente.
MEMORABILE: Il sogno fluo che spiega il piano; Il Consiglio d'Amministrazione dell'azienda in cui Beth rivoluziona la società con una verve che imbarazza tutti.
Una bellissima Susan Clark è l'antagonista del tenente, in questo episodio, architetta di un piano ragionato ma non senza falle, sin dal principio. Interessante l'effetto ottico utilizzato per rappresentare la premeditazione anche se l'elemento più rilevante è rappresentato dalla presenza di Leslie Nielsen, avvocato grigio e serio fidanzato della nostra, che gode di eccellente presenza scenica. Qui Colombo, oltre a subire i soliti oltraggi relativi al proprio aspetto, se la deve vedere anche con un cagnolino dispettoso.
Colombo incontra la sua seconda villainess dopo il pilot Riscatto per un uomo morto: Susan Clark, con la sua trasformazione stevensoniana da fragile innamorata a spietata affarista che non disdegna l'omicidio, catalizza su di sé tutta l'attenzione, riuscendo persino a far passare in secondo piano un mattatore come Leslie Nielsen, qui nei panni di un possibile arrivista che si rivelerà il più onesto dei coinvolti. Adrenalinico, poi, il finale, in cui la vita del tenente viene messa direttamente a repentaglio, sebbene Falk non si lasci intimidire. Gustosi anche i siparietti comici.
MEMORABILE: Colombo scambiato per un maggiordomo; Colombo al salone ultra-chic del parrucchiere; La riunione di lavoro; Il confronto finale con pistola alla mano.
Di certo non tra i migliori episodi della celebre serie, anche se raggiunge ampiamente la sufficienza. A una prima parte più interessante, con l'omicidio visto prima per come doveva essere realizzato e poi per come avviene in realtà, ne segue una seconda più convenzionale e con toni un po' esagerati (la trasformazione esagerata dell'assassina). Anche i tocchi ironici dei Falk risultano più contenuti rispetto ad altre volte, e ciò limita un po' la godibilità finale. Bravi sia la Clark che Nielsen (innamorato sincero che rimane stupito dei cambiamenti radicali della fidanzata).
Molto buona la parte introduttiva, con l'omicidio che, a causa di un imprevisto, viene eseguito in maniera diversa da come era stato progettato. Il risultato è un crimine meno perfetto rispetto alla media della serie, e infatti Colombo mangia subito la foglia e troverà anche una prova piuttosto verosimile. A non convincere troppo, nonostante la bravura della Clark, è la repentina trasformazione della protagonista da oppressa a schiacciasassi; più interessante il personaggio di Nielsen, che non approva la metamorfosi della donna che ama e finisce per fare comunella con il tenente.
Mai calcare troppo la mano con una donna repressa, anche se consanguinea. In effetti ostacolarla anche nella vita sentimentale è troppo, considerato poi che lo spasimante (Nielsen) sembra addirittura quello più assennato del gruppo. Purtroppo il progetto criminale è di quelli che più azzardati è difficile metter su, e anche il processino assolutorio sembra fantasioso oltre il dovuto. Così, dopo un meritatissimo ceffone, iniziano le danze e Colombo s'improvvisa facchino; la sua espressione finale è emblematica: come rovinarsi la vita tra capricci materiali e folle riscatto personale.
MEMORABILE: La restituzione degli undici dollari per il taxi; La restituzione della lampadina.
Tiranneggiata dal fratello, una donna frustata lo uccide quando questi ostacola la sua relazione sentimentale. Qui più che altrove l'astuto tenente impiega poco a capire la verità e non solo per la dinamica dei fatti che coinvolge direttamente la colpevole quanto soprattutto per la plateale incapacità di costei di contenere la gioia commettendo un passo falso dietro l'altro. Uno dei migliori episodi, forse per la verosimiglianza della trama, senza dimenticare la bravura dell'intero cast (in special modo della protagonista), il ritmo incalzante e le varie gag disseminate qua e là.
MEMORABILE: La doppia versione dell'omicidio; Colombo che fa le veci di un facchino; Il finale.
Una donna frustrata dalle continue intromissioni del fratello nella sua vita decide di eliminarlo escogitando un delitto premeditato. Farà tutto da sola ingannando anche il suo fidanzato (un Leslie Nielsen ancora in versione seria). Sceneggiatura molto buona che difetta però quando si cerca di trasformare troppo repentinamente il carattere della protagonista. Falk arriva subito e non molla la sua preda infischiandosene dei verdetti della giuria e affidandosi ai proverbi della moglie per risolvere brillantemente il caso. Brava la Clark nei panni della ricca viziata e altezzosa.
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Con qualche giorno di ritardo ecco il lavoro sull'integralita' di questo episodio su mediaset: davvero scandaloso (su un taglio ne parlemeremo nella discussione generale).
Passaggio del 2003 (il passaggio precedente era integrale):
Tagliati:
- La scena in cui la Clark progetta mentalmente il delitto 4'03
- Colombo prende le valige dal taxi 1'02
- Colombo va a vedere la macchina 1'32
Versione trasmessa nel 2005 - Taglio gravissimo: tutto il colloquio fra Hamilton e Colombo al bar fino alla fine della scena in cui la Clark apre la finestra !!!! 4'43
Versione trasmessa nel 2006 alle 19.35
- La scena in cui la Clark si cambia d'abito per andare a letto 1'01
- Peter torna a Los Angeles 1'11
- Colombo controlla l'auto 1'32
- Di nuovo (per la seconda volta consecutiva) il pezzo in cui Beth si trova a letto nel finale per una durata di 1'32 !!!!
La versione integrale e' stata trasmessa finalmente nel 2007.
HomevideoZender • 18/04/08 15:32 Capo scrivano - 48855 interventi
Che dire? Sei la coscienza storica di Colombo, Ciavazzaro! Tanti complimenti per la precisione, come sempre. Quando nascerà una eventuale polemica contro Mediaset apremo che prove portare in giudizio contro di loro!
Molto gentile,io proprio non riesco a capire,come tagliare tre volte consecutive lo stesso pezzo,io quando ancora i dvd di colombo
non c'erano e lo trasmettevano solo su retequattro mi infuriai non poco.
Zender ebbe a dire: Mi parrebbe davvero stranissimo. Non è che hai visto RICATTO PER UN UOMO MORTO con il doppiaggio di Amendola per caso?
L'hanno dato domenica scorsa se non erro, anzi ne sono abbastanza sicuro (basta guardare la guida tv su giornali oppure on line) e l'episodio era quello (l'ho visto quindi non posso sbagliarmi) la voce mi sembrava un pò diversa non la solita, se qualcuno potesse controllare sarebbe meglio.
Zender ebbe a dire: Mi parrebbe davvero stranissimo. Non è che hai visto RICATTO PER UN UOMO MORTO con il doppiaggio di Amendola per caso?
L'hanno dato domenica scorsa se non erro, anzi ne sono abbastanza sicuro (basta guardare la guida tv su giornali oppure on line) e l'episodio era quello (l'ho visto quindi non posso sbagliarmi) la voce mi sembrava un pò diversa non la solita, se qualcuno potesse controllare sarebbe meglio.
I doppiatori, indicati nella scheda, li ho riconosciuti nella replica del 01/11/2023 trasmessa su 27 Twentyseven.