Visite: 9311 Punteggio: 1007 Commenti: 849 Affinità con il Davinotti: 74% Registrato da: 11/05/15 12:15 Ultima volta online: 25/09/23 16:20 Generi preferiti: Drammatico - Poliziesco - Thriller Film inseriti in database dal benemerito utente: 7
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Infatti il film poggia tutto su Abatantuono (o meglio, sulla sua recitazione "terruncelliesca") per cui difficilmente può essere apprezzato (o, meglio, sopportato), da chi detesta l'Abatantuono prima maniera. Personalmente, l'avevo trovato spassoso la prima volta che lo vidi,
Riporto qui il link a un articolo che approfondisce l'utilizzo e la funzione delle musiche nel film. Si osserva che le canzoni diventano parte integrante del racconto, oltre a essere parti delle note di costume presentate lungo tutta la pellicola. http://www.colonnesonore.net/contenuti-speciali/dossier/6471-il-sorpasso-di-dino-risi-appunti-sulle-canzoni-e-lo-score-di-riz-ortolani.html
Segnalo, per chi è abbonato a Repubblica, due interviste a Marco Risi sul film Il Sorpasso, nelle quali il figlio d'arte ricorda, tra l'altro, che il padre era fresco reduce dalle riprese de La marcia su Roma (altro capolavoro) e sembra mostrare scetticismo sulla possibilità
Commento musicale ai titoli di testa, di Piero Piccioni: https://www.youtube.com/watch?v=fd88Z9PvW3s Mina: Come Sinfonia (scritta da Pino Donaggio, che la presentò a Sanremo nel 1961) https://www.youtube.com/watch?v=ETGjL3hm1Bc
Questo film, che ho visto per la prima volta solo l'anno scorso, ha accresciuto la mia stima per Alan Parker, regista dalla filmografia relativamente breve (14 titoli in 27 anni), ma con molti lavori di peso. Mi hanno sorpreso le presenze, oltre che di Smith, di due habitué della commedia
Io sono rimasto piacevolmente sorpreso dal trasformismo della Antonelli (rimarcato anche dal flano riportato nelle Curiosità) e dalla sua versatilità, che in questo film ne fanno qualcosa di più di una semplice "icona" e una degna complice dell'estro di Giannini. Però
Andando a memoria, pensando agli anni in cui guardavo assiduamente film in televisione (cioè, prima di Somarello&C.), credo che solo gli ultimi (e meno riusciti) film di Germi, oltre a Divorzio all'italiana e Sedotta e abbandonata, abbiano avuto l'onore della "prima
La canzone Albergo a ore, cantata in auto dall'amico travestito di Betty. E' la traduzione di Les amants d'un jour scritta da Claude Délecluse e Michèle Senlis per il testo e da Marguerite Monnot per la musica e portata al successo da Edith Piaf. Il testo
Un'intervista all'interprete della protagonista, Oria Conforti, per Repubblica, in occasione della scomparsa del regista Gianni Serra nell'ottobre del 2020, nella quale vengono rievocati l'ambiente nel quale fu girato il film e l'esperienza personale dell'ex attrice.
La canzone sulle cui note si chiude il film: Il y a du soleil sur la France del duo Stone et Charden, formato dallo chansonnier francese Eric Charden (che compare in un cameo) e dalla sua allora moglie Annie Gautrat. https://www.youtube.com/watch?v=xiaN5CT6KN8
Condivido quest'analisi. Il film mi è parso fin dall'inizio una riflessione sulla responsabilità così profonda da far passare in secondo piano, se non inosservate, le incongruenze rilevate da Markus e la presenza di uno psicanalista. A disturbarmi, semmai, sono stati gli
"Todo cambia", dall'album di Mercedes Sosa ¿Será posible el sur? (1984) è la canzone ascoltata dalla "controfigura" del Papa e che fa ballare i cardinali.
Così è stato indicato, in verità in modo piuttosto generico e senza fonti, da Wikipedia. Per saperne di più ho appena provato a reperire informazioni online su quelle consultazioni (peraltro difficili da ricostruire); risulta che in agosto Gantin fu solo scrutatore e che in
Secondo me un film sopra la media (per altro modesta) della cinematografia degli anni '10; il tema suscita riflessioni profonde ed è svolto con serietà (evitando di cadere nella seriosità e nella retorica). Importante il contributo degli interpreti, davvero bravi. L'avrei
Qui una presentazione della colonna sonora completa, di cui il classico dylaniano interpretato dal Menestrello di Duluth insieme a Johnny Cash costituisce probabilmente il momento migliore.
Tra i film di PPP che ho visto finora, Medea è quello che mi è piaciuto di meno (e non lo riguarderei, a differenza di altre sue opere), mentre all'apice della produzione filmica pasoliniana colloco Mamma Roma e Teorema (quest'ultimo secondo me chiude il periodo
Concordo. Per limitarmi alla produzione argentiana, l'inarrivabile Profondo rosso e Tenebre sono tra i pochi film che mi hanno spaventato davvero e al tempo stesso mi hanno tenuto inchiodato alla sedia. Confesso invece che i rantoli della Markos mi hanno fatto sghignazzare (mi
L'onnipresente tema principale, firmato da Antonio Abbattista, Salvatore Laudicino, Stelio Macchiarella, Franco Puccio https://www.youtube.com/watch?v=3b_YZB_Vnrk
Ho trovato che la discussione attorno a questo film, anche grazie alle preziose testimonianze di chi vi ha partecipato (MariaCarla e Rocco), a ricordi d’epoca e all’acceso scambio di idee e di opinioni sul suo valore sia una delle più stimolanti e coinvolgenti che abbia mai letto
Maurizio De Angelis ricorda, a proposito della registrazione di I'm football crazy: "Mio fratello Guido organizzò il tutto. Devo dire che Giorgio si dimostrò molto disponibile a partecipare, ovviamente con il beneplacito di Maestrelli. Ci siamo visti diverse volte per studiare
Nel film le automobili hanno un ruolo importante. Per chi abbia voglia di approfondire l'argomento, c'è un articolo in inglese dedicato a quelle utilizzate dai protagonisti: https://www.curbsideclassic.com/blog/cc-cinema-the-cars-of-driving-miss-daisy/
Il famosissimo brano Smile, composto da Charlie Chaplin. Sulle sue note, nel 1954 John Turner e Geoffrey Parsons vi aggiunsero un testo ottimistico, cantato per la prima volta da Nat King Cole e ripreso da moltissimi artisti.
Così lessi anch'io, quando, adolescente ignorante della lingua francese, venni a conoscenza di questo film dalle pagine di Telesette dedicate alla programmazione delle emittenti locali. Sono riuscito a vederlo più di trent'anni dopo (nel frattempo ho imparato il francese...)
Nella scena in cui si vede una lezione di ballo impartita ad allievi piuttosto attempati, si può sentire in sottofondo il brano Disco Duck di Rick Dees del 1976, non inserito nell'LP della colonna sonora. Tale esclusione fu dovuta all'opposizione del manager di Dees, che temeva che
Prima di leggerne sul Davinotti, questo film mi era totalmente ignoto. I commenti letti, la presenza di Samantha Eggar (attrice da me già ammirata in Brood) e una rapida lettura della trama sono state decisive nell'invogliarmi a dedicargli una visione (e ho concesso il bis ad alcune scene
Credo che questo film di De Sica sia la rappresentazione più cinica e riuscita (con risvolti inevitabilmente drammatici sotto l'atmosfera apparentemente leggera) della diffusa tendenza a vivere al di sopra dei propri mezzi e delle proprie capacità, anche spendendo "un occhio della
Ho visto per la prima volta entrambi i film del sodalizio Celentano-Pozzetto nel 1988. Già all'epoca, malgrado la mia tenera età, avevo trovato più interessante e di maggior spessore
La canzone Fumo negli occhi è la versione italiana della celeberrima Smoke Gets In Your Eyes, composta nel 1933 da Jerome Kern con testo di Otto Harbach per l'operetta Roberta e incisa nel 1984 da Celentano nell'album "I miei americani".
La canzone che fa da sottofondo all'uscita di scena di Danny Aiello è You'll Never Walk Alone (Rodgers-Hammerstein II), famosissima e molto utilizzata nelle colonne sonore (per esempio, la si può sentire nel film Creature dal cielo di Peter Jackson
A proposito del pezzo postato da Ciavazzaro. La cantante Diana Corsini veniva dal Folkstudio. Negli anni '70 aveva collaborato a un disco del cantautore Giorgio Lo Cascio.
Questo ragionamento mi sembra calzante soprattutto per il genere horror, che è il regno dell'irrazionalità. A me le forzature e le inverosimiglianze infastidiscono solo se la storia non mi prende o se il regista non riesce a imprimerle un ritmo tale da farle dimenticare.
La canzone Spread a Little Happiness è tratta dal musical del 1929 Mr. Cinders, di Clifford Grey e Vivian Ellis. La versione di Sting entrò nelle classifiche britanniche, raggiungendo la sedicesima posizione. (fonte: Wikipedia) https://www.youtube.com/watch?v=qJ8ahL8LsEQ
Non avevo mai sentito parlare di questo film, che ho scoperto grazie a un commento in homepage che mi ha incuriosito, spingendomi a cercarlo su Youtube. L'ho trovato magnetico, soprattutto per quell'inquietante ambiguità che lo pervade dall'inizio alla fine, che fa sembrare possibile
La famosissima A Blue Shadow, composta da Berto Pisano, già proposta nello sceneggiato Ho incontrato un'ombra: https://www.youtube.com/watch?v=uCH4CIozkSw
In una scena della prima puntata, mentre la giornalista Virginia Lupi (Laura Tavanti) e l'amico fotoreporter dialogano in una stanza d'albergo, si può sentire in sottofondo la canzone Follow Me Home, tratta dall'album Communiqué dei Dire Straits (1979).
Nel cast c'è anche Orso Maria Guerrini. Suggerisco di aggiungerlo, dato che interpreta un ruolo di rilievo, anche se compare solo dalla seconda puntata.
1964: Controsesso
1957: Le vergini di Salem (Les sorcières de Salem)
1943: I bambini ci guardano
1973: Cari genitori
1928: High up (High Up)
1992: La morte ti fa bella (Death becomes her)
1949: In nome della legge
1998: Un passo di troppo (Eine Sünde zuviel)
1959: La grande guerra
1912: Oxford contre Martigues (Oxford contre Martigues)