Falso movimento - Film (1975)

Falso movimento
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Titolo originale: Falsche bewegung
Anno: 1975
Genere: drammatico (colore)
Note: Film d'esordio per Nastassja Kinski, qui accreditata ancora col suo vero cognome Nakszynski.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/09/08 DAL BENEMERITO RENATO
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Renato 13/09/08 13:36 - 1648 commenti

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Lento ma affascinante, questo film di Wenders racconta del viaggio di uno scrittore alla ricerca di materiale per il suo romanzo. Non succede moltissimo e ci sono interminabili piani sequenza che possono mettere a dura prova la pazienza dello spettatore meno contemplativo; insomma non un film per tutti. C'è comunque la Kinski 15enne a seno nudo, il che eleva il film alla categoria di "capolavoro a prescindere".

Orson 2/07/09 14:46 - 118 commenti

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Ennesima menata esistenzialista di Wenders sul tema del viaggio come esperienza catartica. L'argomento sembrava già esaurito col precedente Alice nelle città (più riuscito), ma Wenders decide di tediare nuovamente lo spettatore con un film ammorbante e involuto come pochi. Simbolismi e silenzi bergmaniani si sprecano. Il film è talmente accidioso che a un certo punto è necessario azionare il fast-forward. Merita la visione solo perché è l'esordio della 14enne Nastassja Kinski. Wenders è il regista più sopravvalutato del mondo. Deprimente.
MEMORABILE: Tutte le scene dove appare la giovanissima e conturbante Nastassja Kinski. Peccato che sono troppo poche.

Cotola 5/08/10 19:05 - 8998 commenti

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Film che gira a vuoto senza sapere bene dove andare a parare un pò come il suo protagonista che durante il suo viaggio di formazione incontrerà una fauna assortita per la quale mostrerà una assoluta indifferenza. Pellicola on the road dai ritmi troppo lenti ed appesantiti da discorsi francamente noiosi e a tratti pretenziosi e non profondi come aspirerebbero ad essere. Il tipico film wendersiano poco ispirato che ritrova la vena solo quando riprende scorsi paesaggistici ed urbani. La Kinski è giovanissima ma già bella e brava.

Pigro 22/09/10 19:16 - 9623 commenti

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Il viaggio di uno scrittore dal nord alle Alpi è il viaggio tutto simbolico nello stallo di una Germania apparentemente vincente, in realtà solcata dalla paura, dalla memoria, dall'impotenza. Intellettuali incapaci di interagire con il reale, artisti autoridotti alla marginalità, industriali che attendono la morte: è questo il devastante panorama descritto da Wenders e dagli straordinari dialoghi di Handke. Un film tutto di testa, che denuncia l'incapacità di incidere prendendo atto della sconfitta di una civiltà. Algidamente doloroso.

Saintgifts 9/02/15 16:17 - 4098 commenti

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Inutile partire, inutile viaggiare per cercare qualcosa, per cercare ispirazione, se dentro si rimane fermi. Nemmeno i più strani e illuminanti incontri riusciranno a smuoverci da noi stessi, dalle nostre convinzioni, dal nostro credere di essere il centro del mondo. È un falso movimento che sposta il nostro corpo e nulla più. Bisogna essere freschi per non rischiare l'assopimento, qua e là; i tempi di Wenders sono questi. Si attraversa una Germania dove il sole appare raramente, dove i discorsi captati lungo il cammino sono vuoti o disperati.

Alex75 12/04/16 13:37 - 876 commenti

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Viaggio attraverso la Germania, tra campagne e periferie industriali, di alcuni personaggi i cui dialoghi inconcludenti ne svelano il velleitarismo e l'incapacità di comunicare. Attraverso l’esasperante apatia del protagonista, Wenders mostra l’impossibilità di raccontare senza interessarsi agli altri e l’inutilità delle esperienze se non portano a un cambiamento interiore. La pesantezza concettuale è compensata dal fascino di alcune sequenze, per la bellezza dei paesaggi e il valore simbolico.
MEMORABILE: Il gioco di sguardi dal treno; La muta e conturbante presenza di Mignon; La lite a casa di Therese; Wilhelm sul pontile col vecchio; Lo Zugspitze.

Silvia75 4/08/21 01:11 - 154 commenti

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Bellissimo film di Wenders giovane vagamente ispirato ad un romanzo di Goethe trasportato nella Germania dell'Ovest degli anni '70. Una regia straordinaria tra cui il totale dall'alto nella prima scena veramente memorabile, i treni che si incrociano, gli intensi primi piani di tre attori mitici del nuovo cinema tedesco: Rüdigler Vogler, Hanna Schygulla, attrice prediletta di Fassbinder, Nastassja Kinski, qui adolescente. Da vedere assolutamente.

Paulaster 2/08/22 10:19 - 4375 commenti

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Aspirante scrittore attraversa la Germania in cerca di ispirazione. Wenders cerca di ridisegnare lo stile on the road dando importanza ai dialoghi e lasciando in secondo piano l'ambiente. Se avesse fatto il contrario sarebbe stato tutto più intrigante, perché qui il protagonista alla fine si dimostra apatico. La compagnia di giro riesce comunque a trasmettere un certo interesse, grazie soprattutto alla Schygulla e all'interpretazione muta della giovane Kinski. Nel complesso l'obiettivo di descrivere una Germania decadente e imbruttita è raggiunto solo parzialmente.
MEMORABILE: Il suicida sulle scale; Appeso alla protezione; Le ruote della Kinski per racimolare spiccioli.

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  • Discussione Erreesse • 18/11/13 10:35
    Galoppino - 63 interventi
    "Falso movimento" è il nome di un attivo gruppo napoletano di sperimentazione teatrale.

    Fonte: "Zazà", trasmissione di Radio3, puntata del 17 novembre 2013.
  • Discussione Alex75 • 12/09/16 17:22
    Call center Davinotti - 709 interventi
    I titoli riportano come anno di copyright il 1975.
  • Musiche Alex75 • 12/09/16 17:34
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Le musiche sono di Jürgen Knieper, compositore che ha lavorato molto con Wenders (sue sono tra l'altro le colonne sonore di Lo stato delle cose, Il cielo sopra Berlino e Lisbon Story )
    In una delle scene iniziali, il protagonista Wilhelm ascolta nella sua stanza la canzone I Just Sing dei Troggs
    https://www.youtube.com/watch?v=hvUbDfRCOJg

    Più avanti si può sentire, dallo schermo di un televisore, un'esecuzione della Variazione Goldberg n. 25 di J. S. Bach
    https://www.youtube.com/watch?v=ObQCKpwzylE
  • Discussione Zender • 12/09/16 17:44
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Sì, noi guardiamo sempre all'anno della prima proiezione in pubblico e non ai titoli di coda, ma è evidente che la prima proiezione non può essere precedente all'anno di realizzazione del film, quindi in questo caso il 1975 è sicuramente corretto. Grazie.
  • Discussione Pigro • 13/09/16 09:12
    Consigliere - 1658 interventi
    Incuriosito dalla stranezza del fatto che Wenders sia uscito con ben due film nel 1975, cioè "Falso movimento" e "Nel corso del tempo", ho provato a verificare: "Nel corso del tempo" è infatti del 1976, anno in cui venne presentato al festival di Cannes. Quindi va cambiato anche quello.
  • Curiosità Buiomega71 • 19/10/16 19:26
    Consigliere - 3 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo: "Autori del nuovo cinema tedesco", giovedì 28 febbraio 1985) di Falso movimento:

  • Homevideo Xtron • 12/12/16 21:19
    Servizio caffè - 2147 interventi
    C'è il dvd RHV

    Audio italiano e tedesco
    Sottotitoli in italiano
    Formato video 1.66:1 anamorfico
    Durata 1h40m19s
    Extra: Making Of, booklet di 8 pagine

    immagine a 70:01

    Ultima modifica: 13/12/16 08:34 da Zender
  • Homevideo Buiomega71 • 21/09/23 10:25
    Consigliere - 3 interventi
    In blu ray ( e dvd) per Cecchi Gori, disponibile dal 28/11/2023
    Ultima modifica: 21/09/23 10:26 da Buiomega71