Fuga senza scampo - Film (1973)

Se si esclude Italian stallion, è il primo ruolo da protagonista per Sly (perlomeno in un film di un certo livello artistico). E' un reperto '70s estremamente interessante; narra la vicenda di un gruppo di giovani terroristi anti-establishment con l'obiettivo di far detonare un grattacielo a NY. Stallone qui è un ex-reduce del Vietnam in anticipo su Rambo; tra dialoghi sociali/ideologici tra rivoluzionari e hippies, momenti action e un finale drammatico efficace, il film è una grezza ma bella istantanea del periodo. Ost scelta con intelligenza.

Un insolito thriller politico figlio naturale della rivoluzione sessantottina, in cui si intrecciano le vicende personali di terroristi durante la preparazione di un attentato. La vicenda non è chiarissima e si segue a fatica a causa soprattutto di una narrazione spezzettata tenuta assieme da dialoghi per niente banali. Il budget è quello di una produzione indipendente e molti momenti chiave più che vedersi si devono immaginare, mentre Sly al suo primo ruolo mainstream è ancora piuttosto impacciato. Cinematograficamente non una gran cosa, ma la visione non lascia indifferenti.

Film realizzato con pochi soldi e molte idee che mostra senza manicheismi, lasciando molto all’intuito dello spettatore, la degenerazione terroristica di alcune frange del movimento studentesco e le azioni di contrasto delle forze dell’ordine, tramite infiltrati e provocatori. D’interesse sia come reperto storico, sia come primo film davvero rilevante per Stallone, il quale, pur ancora non del tutto a suo agio davanti alla macchina da presa, mostra impegno e potenzialità. Validi anche i comprimari, tra i quali si fa notare, per il viso luminoso, Rebecca Grimes.