Gli esclusi - Film (1962)

Gli esclusi

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/05/09 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO
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Puppigallo 14/05/09 18:58 - 5274 commenti

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L'argomento è spinoso (la giusta educazione da impartire a bambini mentalmente disabili) e i rischi di cadere nella retorica, nel melodramma, c'erano. Ma per fortuna il tutto è stato trattato nella maniera più pulita e verosimile. Alla fine, non esiste un metodo sicuro (la disciplina, o la mano leggera, accomodante), perchè ogni bambino ha una sua personalità. Ci sono però delle giuste regole da seguire (il credo di Lancaster), per quanto possano, a volte, risultare anche dure (la nuova assistente faticherà a comprendere). Pellicola notevole con attori in palla (belli gli scambi verbali). I bambini, a parte il protagonista, sono tutti diversamente abili.
MEMORABILE: Il dottore (Lancaster) all'assistente (Garland), parlando del giovane protagonista: "Robin rappresenta uno dei nostri più spettacolosi fallimenti".

Brainiac 15/06/09 20:22 - 1083 commenti

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Lei cerca di dare un senso alla sua vita "alla deriva" con l'insegnamento. Lui è uno psichiatra burbero e per certi versi disilluso (dal sistema, si veda la scena della riunione). Cassavetes è un regista che indaga, da pioniere, l'argomento dell'educazione ai diversamente abili con il minimo sindacale di retorica (usando una didascalica voce fuori campo). Film che riesce comunque a toccare le corde dell'emotività nelle scene in cui è palese, da parte dei genitori, l'impossibilità d'accettare la diversità (la scena in cui l'architetto gioca col figlio).
MEMORABILE: "Certe volte penso che dovremmo curare i genitori..."

Pinhead80 12/05/11 19:03 - 4759 commenti

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Non era facile trattare un tema così importante con la giusta delicatezza. Cassavetes ci riesce, non lesinando momenti di profonda commozione ad altri d'angosciosa impotenza. Storia dell'educazione dei diversamente abili e dei contrasti che questa può far suscitare nelle scelte degli educatori e dei genitori a volte uniti, ma spesso soli, di fronte al disagio. La mano del regista si sente tutta. Fa riflettere molto.

Saintgifts 29/04/13 19:04 - 4098 commenti

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Il tema dei bambini subnormali (come vengono qui definiti) viene affrontato da Cassavetes con buono stile registico e abbastanza approfonditamente da diversi punti di vista: quello dei genitori, quello degli educatori cui vengono affidati, quello del peso economico nella società (naturalmente il più freddo e crudele) e infine quello dei bambini stessi, protagonisti certamente con menomazioni più o meno gravi ma sicuramente con sentimenti al quadrato rispetto a quelli dei fortunati "normali". Un ottimo esempio di cinema educativo.
MEMORABILE: Lo spessore che Lancaster dà al suo personaggio.

Rigoletto 26/10/14 16:17 - 1786 commenti

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Il soggetto in questione è difficile da trattare e il rischio di perdere un equilibrio formale che potrebbe far precipitare il film nel mieloso o urtare la sensibilità altrui è assai concreto; Cassavetes riesce invece a mantenere intatto tale equilibrio senza apparentemente prendere la parte di nessuno quanto, nel concreto, prendendo quella di tutti (il personale medico, gli insegnanti, i genitori, i bambini) e dando a ognuno la possibilità di rivelare le proprie emozioni. Sugli scudi sia Lancaster che la Garland. Consigliatissimo.
MEMORABILE: La scena allucinante nel manicomio degli adulti; La recita.

Cotola 21/08/15 01:21 - 9043 commenti

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Di altissimo valore morale e civile, andrebbe fatto vedere obbligatoriamente a tutti i registi e gli sceneggiatori che vogliono affrontare il tema dell'handicap. Tutto viene trattato con grande sobrietà, senza mai tirare colpi bassi. Eppure è impossibile non emozionarsi e commuoversi dinanzi alla dolcezza ed alla forza di certe scene. Ma dovrebbero vederlo un po' tutti per imparare a non giudicare e per capire che non esistono solo il bianco e nero ma tutta una serie di infinite sfumature. Per l'epoca coraggiosissimo anche perché utilizza quasi esclusivamente bambini con problemi.

Daniela 13/09/16 11:43 - 12662 commenti

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In un istituto per bambini mentalmente disabili, una nuova educatrice si affeziona troppo ad uno dei suoi allievi, entrando così in contrasto con il direttore... Encomiabile per il pudore con cui viene affrontato un tema tanto difficile, ma compromesso dallo schematismo dell'opposizione fra idee pedagogiche diverse, di cui fanno le spese anche i pur bravi interpreti. Inoltre, pur tenendo presente l'epoca in cui il film è stato girato, appare discutibile l'adesione alla tesi "isolazionista" (i bambini disabili sono allontanati dalle famiglie e non hanno rapporti con i coetanei normodotati).
MEMORABILE: I genitori del piccolo Reuben si rendono conto che il loro bambino non è come tutti gli altri

Alex75 4/05/17 17:54 - 880 commenti

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Cassavetes affronta con un approccio quasi documentaristico e una sensibilità che gli permette di evitare morbosità e facili pietismi il tema complesso dell’educazione dei ragazzi disabili; i differenti (e non facilmente conciliabili) punti di vista di educatori, genitori, amministratori e ragazzi sono ben approfonditi e saggiamente non si pretende di dare risposte definitive, ma solo spunti di riflessione tuttora validi. Ottimo il contributo degli attori nello svolgimento dell’impegnativo tema.
MEMORABILE: “A volte credo che dovremmo curare i genitori, invece dei figli”; Il confronto tra Clark e gli amministratori; La visita al manicomio degli adulti.

Digital 8/01/19 12:24 - 1257 commenti

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Gli esclusi sono i ragazzini diversamente abili ricoverati in un istituto specifico, gestito da un immenso Lancaster. La pellicola di Cassavetes riesce indubbiamente a indurre al pianto, con sequenze drammatiche dove inevitabilmente lo spettatore con un minimo di sensibilità si commuove. Molto bravi e spontanei i bambini, al pari di una superba Garland, amorevole educatrice che si affeziona a uno dei suoi allievi. Una regia sobria, un bel b/n per un toccante film che merita grandi elogi. Per chi lo vedrà: tenete a portata di mano i fazzoletti!

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  • Homevideo Homesick • 13/01/10 18:50
    Scrivano - 1363 interventi
    Dal 24 febbraio in dvd per Ripley Home Video.
  • Discussione Columbo • 28/12/10 17:43
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    Il montaggio fu terminato dal produttore Stanley Kramer che modificò in parte il lavoro del regista.
  • Discussione Cotola • 14/09/16 21:36
    Consigliere avanzato - 3844 interventi
    Nel suo commento Daniela ebbe a dire:

    "pur tenendo presente l'epoca in cui il film è stato girato, appare discutibile l'adesione alla tesi "isolazionista" (i bambini disabili sono allontanati dalle famiglie e non hanno rapporti con i coetanei normodotati".

    Daniela, ma secondo te non c'è dietro un'implicita critica di Cassavetes alla tesi isolazionista? Tu propendi per il fatto che il regista sposi quella posizione?
  • Discussione Daniela • 14/09/16 22:06
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    X Cotola,
    si, mi pare che il regista stia dalla parte del direttore dell'istituto, raffigurato come la voce della ragione contrapposta a quella dell'emotività rappresentata dal personaggio interpretato da Judy Garland. Credo che ciò sia confermato dalla figura della madre del bambino attorno al quale ruota la vicenda, interpretata dalla splendida Rowlands. La giustificazione addotta per spiegare perché non fa visita al figlio fa riferimento al suo "troppo amore", come se questo fosse un ostacolo al loro rapporto, ma nello stesso tempo ci viene mostrato anche un'altra situazione madre/figlio che invece è improntato sull'affetto.
    Dimmi quali sono i punti che secondo il tuo parere dimostrerebbero invece la tesi contraria, posso aver frainteso e magari è necessaria una seconda visione (anzi terza, avevo già visto il film molti anni fa, senza conservarne un gran ricordo).
  • Discussione Cotola • 14/09/16 22:33
    Consigliere avanzato - 3844 interventi
    @ Daniela

    Purtroppo dopo più di un anno non posso: non mi ricordo molto bene il film. Ma conto di rivederlo e sicuramente mi ricorderò (almeno spero) di risponderti.
  • Curiosità Lucius • 9/06/19 09:25
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dall'archivio cartaceo Lucius, il flano originale del film: