Lenny - Film (1974)

Lenny
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Lenny
Anno: 1974
Genere: biografico (bianco e nero)
Regia: Bob Fosse
Note: Biografa di una parte della vita del comico Lenny Bruce.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Confezione di gran lusso (bianco e nero raffinatissimo), un Dustin Hoffman molto professionale, un personaggio interessante e fuori dagli schemi come Lenny Bruce da raccontare attraverso flashback e interviste, un regista che temi così sa bene come affrontarli (ma lo farà con più trasporto in STAR 80). Sulla carta un'operazione vincente, insomma (e che ha convinto la critica, infatti), nella realizzazione un ritratto debole, con ellissi nei momenti sbagliati, ripetitivo e freddo. I monologhi sul palco in buona parte non divertono, la figura di questo intrattenitore capace di scandalizzare il pubblico attraverso l'uso inedito...Leggi tutto di volgarità e discorsi fin troppo diretti ci giunge sbiadita, almeno tanto quanto il rapporto di questi con la moglie (un’ottima Valerie Perrine). Il film non decolla mai, restando ancorato a una perfezione formale che in ultima analisi gli nuoce, falsandone I’immediatezza. E Dustin Hoffman pare seguirne le tracce, facendo e dicendo sempre le stesse cose, comportandosi come ci si aspetterebbe e non riuscendo ad entrare completamente nello spirito del personaggio (o fermandosi comunque alla superficie). Della vita, del modo di pensare, della forza innovativa di Lenny Bruce non carpiamo granché, mentre le interviste alla Perrine o ad altri personaggi che conobbero il comico sono condotte scolasticamente, senza che si avverta una passione sincera. E' curioso come Bob Fosse riuscirà a sortire effetti completamente opposti in un film a questo molto simile come STAR 80.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/04/08 DAL BENEMERITO MR.SPALM POI DAVINOTTATO IL GIORNO 1/04/08
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Enzus79 30/04/09 09:30 - 2874 commenti

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Film documentario sul satirista Lenny Bruce, colui che con la sua satira colpì i piani alti della società americana evenne perciò ingiustamente perseguitato. Dustin Hoffman è irriconoscibile e di conseguenza perfetto nel ruolo di Lenny. Può sembrar lento in alcune scene, ma il film è comunque un buon esempio di come si faccia cinema.

Rickblaine 30/04/09 09:37 - 635 commenti

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Biografia del comico satirico Lenny Bruce, che usava la volgarità per i suoi sketch esilaranti davanti al pubblico. Un modo di criticare la società e condannarne la sua ipocrisia. Dustin Hoffman è straordinario. Un personaggio mai visto in prima persona, ma che viene solo raccontato per farci capire quanto fosse un genio, nel suo campo. Speculazioni, tradimenti, erotismo, volgarità.

Tarabas 30/06/09 10:37 - 1878 commenti

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Biopic in perfetto stile seventies dello stand up comedian Lenny Bruce, campione del trash talking. Troppi anglicismi? Come il film, che racconta una storia americana di cui è difficile interessarsi se non si conoscono i retroscena e dalla quale sono passati oltre 30 anni. Bruce era un comico parolacciaro, per l'epoca, che subì parecchi guai giudiziari che il film racconta con fin eccessiva fedeltà. Confezione molto bella, ma è arduo trovarci grandi motivi d'interesse. Hoffman in trance stanislavskiana si mimetizza perfettamente nel personaggio.

Cotola 23/08/09 23:47 - 9009 commenti

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Intenso ed interessante ritratto di un notevole personaggio anticonformista che svelò all’America, attraverso un linguaggio crudo e spregiudicato, la sua enorme ipocrisia oltre che la sua cattiva coscienza. Buona la regia, semplice e senza fronzoli, di Fosse che evita, opportunamente, di cadere nell’agiografismo. Ottima la fotografia e monumentale la prova di Hoffman (da gustare rigorosamente in originale). Per chi crede l’America sia una democrazia inappuntabile e di specchiato liberismo.

Fauno 17/11/12 10:50 - 2208 commenti

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Film condotto molto bene, a fasi parallele (stessa tecnica che vedremo anche in Star 80). Hoffman conferma una volta in più tutto il suo valore. Dà fastidio che una persona così profonda non abbia potuto difendersi a dovere nei processi solo per il fatto che la moglie era diventata una drogata: negli USA è già molto difficile sfangarla se si ha a che fare con la legge. Alcune uscite di Lenny sono memorabili, specie quella sulla parola scomoda o sull'offesa che, se detta all'infinito, non suscita più clamore.
MEMORABILE: Il discorso sullo scolo e sul rapporto orale.

Mickes2 9/02/14 13:46 - 1670 commenti

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Stupendo biopic in salsa mocku con influenze della Nouvelle Vague e Cassavetes, costruito come un mosaico di situazioni e battute, un flusso di coscienza d’idee e pensieri. Ritratto febbricitante e insofferente di un uomo anticonformista, controcorrente per necessità contro un’America ipocrita e bacchettona. Parole come armi, coltelli nella piaga, per tagliare ciò che di marcio ristagnava nel paese andando a cogliere temi più ampi come la censura e il diritto di comunicazione. La parola e il suo erroneo utilizzo, nel bene e nel male. Nostalgico.
MEMORABILE: Lenny che ripete all’infinito la parola “venire” e “lurido negro” fino alla dispersione del loro significato; “Avete mai ricevuto un “blablabla"?

Viccrowley 27/06/15 00:59 - 814 commenti

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Lenny Bruce è stato un grande artista, un clown triste dalla comicità anticonformista e politicamente scorretta. E la sua parabola discendente è narrata con vigore e grande umanità da Fosse, che affida la parte di Bruce a un fantastico Dustin Hoffman, capace di trasfigurarsi letteralmente nei panni di Lenny. Prosopopea dal taglio semi-documentaristico, annegata nelle ombre del bianco e nero e in quelle di una personalità sfacciata, caricaturale, ma anche fragilissima. Eccellente la prova di tutto il cast in un film troppo spesso dimenticato.

Schramm 5/06/15 15:41 - 3490 commenti

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Rise and fall di Lenny Bruce (al secolo Schneider, come il delinquenziale Paul dello Star 80 a venire), antieroico portavoce e wittgensteiniano martire di una libertà morale ostacolata da un’ipocrita sistema legislativo che deve garantire che il fuori-margine dello status quo non abbia luogo. Con uno stile para-documentaristico che già inscrive il prossimo passo, adeso a un reportage così finto da essere vero, Fosse smaschera e bacchetta i luminari di un conformismo strangolante, e trova in un jazzistico Hoffman alla sua massima effervescenza il migliore dei sodali possibili. Fondamentale.

Alex75 17/05/16 09:36 - 878 commenti

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Ricostruzione in stile documentaristico della parabola di Lenny Bruce, voce scomoda e dissacrante che mise a nudo l'ipocrisia della "Patria della Libertà". Bob Fosse alterna con sobria attenzione finte interviste, squarci di vita privata, vicende giudiziarie e fulminanti monologhi del protagonista (che dimostrano la capacità di Hoffman di reggere la scena da solo, senza nulla togliere all’intensità delle coprotagoniste). Un invito a esercitare il senso critico, anche in tempi più permissivi.
MEMORABILE: Lenny ripete parole “tabù” per depotenziarle; Il commento alle foto dell’assassinio di Kennedy; I processi.

Capannelle 7/03/18 23:02 - 4399 commenti

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Forse ardito per l'epoca ma alquanto noioso visto oggi. E anche la ricerca di uno stile narrativo elegante si scontra con una struttura confusionaria, un ritmo parecchio dilatato e parti che eleganti non sono, come tutte le interviste a corredo. Da parte di Hoffman e della Perrine sicuramente una prova valida ma come regia e coinvolgimento lascia abbastanza a desiderare, quasi freddo.

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Thedude94 14/08/18 17:28 - 1089 commenti

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Non male questo film di Bob Fosse, che vede nell'ottima interpretazione di Hoffman uno dei suoi punti di forza assieme alla fotografia in bianco e nero. Il regista ci presenta il comico Lenny Bruce nei suoi aspetti più intimi e drammatici, mescolando interviste fittizie ai suoi stretti conoscenti (interpretati bene dal resto del cast) a scene girate per raccontare la sua vita; forse è proprio questo che toglie ritmo al film, che a tratti può sembrare noioso e ripetitivo ma che dopotutto fa riflettere su diversi temi morali.

Giùan 15/08/18 07:16 - 4539 commenti

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Cinematograficamente meno anticonformista di quanto (talora troppo pedissequamente) voglia dar a vedere coi suoi insistiti nouvellevaguismi (piuttosto insopportabili le divagazioni della mdp sul pubblico durante i monologhi di Bruce). Coerente e ancora attuale invece l'intero discorso semiologico di Fosse sul contraddittorio puritanesimo della società americana (e dell'intero mondo occidentale), come castranti e sincere echeggiano le battute di Lenny su razzismo e tabù sessuali. Grande Hoffman ma semplicemente strepitosa la sensualità di Vale Perrine.

Daniela 28/03/20 16:37 - 12625 commenti

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Fosse dirigere una biografia in modo non convenzionale, come non convenzionale era il tipo di comicità di Lenny Bruce, alternando le esibizioni sul palco con scene di vita privata, sequenze processuali e interviste alla moglie, alla madre, al manager. Un collage impressionistico impaginato con stile in uno splendido bianco e nero smaltato, da cui emerge lo spirito caustico, l'irrequietezza, infine la disperazione di un personaggio che fece da apripista e ne pagò le pesanti conseguenze. Superlativa la prova di Hoffman in quello che si può considerare il capolavoro del regista.

Paulaster 1/08/23 18:57 - 4391 commenti

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La carriera del comico Lenny Bruce è vista dal lato agiografico come comico e dal lato umano. Fosse dà gran ritmo nei momenti sul palco e inserisce i volti del pubblico per creare il senso di verità. Hoffman è credibile quando resta nei limiti del teatro off ed esonda nelle scene in tribunale; brava la Perrine, soprattutto all'inizio. L'accento sul contrasto tra oscenità/vita quotidiana funziona in qualche frangente isolato.
MEMORABILE: L'ex moglie in carcere; I luridi negri; Il bla bla al posto della fellatio.
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  • Curiosità Gugly • 12/06/08 19:15
    Portaborse - 4710 interventi
    Se non vado errata in questo film Hoffman è doppiato da Gigi Proietti...la fonte è una dichiarazione dell'attore che ho postato nelle curiosità relative a qualche altro film ( forse il primo Rocky, la memoria arranca...)
  • Homevideo Buiomega71 • 24/06/18 11:34
    Consigliere - 25937 interventi
    In dvd per la Sinister, disponibile dal 29/08/2018

    https://www.amazon.it/Lenny-Dustin-Hoffman/dp/B07DVM26PT/ref=sr_1_332?s=dvd&ie=UTF8&qid=1529832610&sr=1-332
  • Discussione Raremirko • 29/07/19 23:27
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Mi è piaciuto molto; Hoffman memorabile, in una delle sue migliori interpretazioni in assoluto.

    Il bianco nero, di una finezza e di un'eleganza unica, da plusvalore ad una pellicola credibile, che fa riflettere oggi come allora (sia contro, si a a favore di Bruce).

    Fosse ci sapeva davvero fare con i film; buona anche l'idea di mischiare interviste con esibizioni del comico.