Jobard ne peut pas rire - Corto (1911)

Corto di Cohl non di animazione: Il protagonista non riesce mai a ridere e chi gli sta intorno fa di tutto per guarirlo. Lo spunto iniziale è interessante, anche se non viene ben sfruttato nella prima parte che non fa né ridere né sorridere. Le cose migliorano nella seconda quando, passati da un eccesso all'altro, si potrà trovare divertente il contesto in cui la situazione si ribalta. Nulla di che, ma la costruzione del narrato non è malvagia, anche se mancano i guizzi, l'eccentricità (per l'epoca) e la fantasia che caratterizzano i lavori animati del regista.

Jobard ha un problema: non riesce a ridere, neanche con gli sforzi della medicina e di parenti e amici, finché non incontra una signora con un cappello floreale. Comica decisamente poco comica, con un protagonista non particolarmente magnetico e situazioni costruite con un discreto senso logico per suscitare divertimento, che però non mostrano particolare inventiva e quindi non smuovono al riso. Il finale dal notaio è probabilmente più spiritoso, ma il risultato di mediocrità della pellicola rimane.

Jobard è un uomo tutto d'un pezzo che non riesce mai a essere contento e a farsi una sana risata. Questo nonostante i tentativi di farlo ridere sia da parte della sua famiglia e delle persone che ha vicino, sia da parte di medici illustri. Troverà da sé la soluzione del suo problema quando incontrerà per strada una signora buffa. Chi si aspetta di vedere il classico cortometraggio di Cohl fatto di animazioni e splendide invenzioni artistiche rimarrà deluso, perché si tratta di una normalissima storia dal risvolto comico e paradossale che però è molto divertente. Niente male.