La vita, l'amore, la morte - Film (1969)

La vita, l'amore, la morte
Locandina La vita, l'amore, la morte - Film (1969)
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Titolo originale: La vie, l'amour, la mort
Anno: 1969
Genere: drammatico (colore)

Cast completo di La vita, l'amore, la morte

Note: Il film e per metà a colori e per metà in bianco e nero.

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Tutti i commenti e le recensioni di La vita, l'amore, la morte

TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/08/12 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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Buiomega71 10/08/12 00:28 - 3164 commenti

I gusti di Buiomega71

Realistico, lucido e crudo resoconto sulla condanna a morte di un serial killer di prostitute. Lelouch è freddo e documentaristico e divide il film in quattro tronconi (cattura, prigionia, omicidi, esecuzione), lavora con macchina a mano e colpisce duro. Sicuramente aveva in mente A sangue freddo e il killer di Amidou sembra un Ted Bundy ante-litteram. Di agghiacciante fredezza gli strangolamenti delle prostitute, girati con piglio da cinema vérité (come tutto il film, del resto). Invecchiato benissimo e anche precursore. Bellissimo lo score di Francis Lai.
MEMORABILE: Il processo sovrastato dalla bellissima musica morriconiana di Lai; La preparazione alla ghigliottina; La prostituta picchiata selvaggiamente in auto.

Lucius 23/09/12 17:55 - 3029 commenti

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Due interpreti che esprimono, più che sensualità, carnalità, per una pellicola anomala che affronta la discesa negli inferi di un condannato alla pena capitale, ma anche problematiche legate all'impotenza sessuale, tra agghiaccianti delitti e impietose riprese a ridosso dei personaggi. Un film spietatamente realistico in un suggestivo bianco e nero. La vita, l'amore, la morte... e dopo?

Myvincent 26/05/18 14:26 - 4090 commenti

I gusti di Myvincent

Lelouch ci lascia in sospeso per circa un'ora sulle ragioni di una condanna a morte descrivendo tutto il resto: le investigazioni, la personalità dell'imputato e le sue gesta. Poi la pellicola diventa in bianco e nero (ma solo per ragioni meramente economiche) e la storia si concentra sulla cronaca scandagliata di una pena capitale, pur se suffragata da una colpa realmente contratta. Il ritmo a volte è insopportabilmente lento e dà in testa. Senza dubbio di valore, ma stilisticamente piuttosto datato.

Paulaster 24/07/24 18:00 - 5008 commenti

I gusti di Paulaster

Operaio viene punito con la pena capitale. Il soggetto sarebbe la condanna alla pena di morte, anche se le indagini non sono granché (nonostante i crimini siano piuttosto violenti). Lelouch gira asciutto nei frangenti topici e non crea l'effetto morboso, anzi sembra quasi fare un film inchiesta. L'ultima parte è realistica a dir poco e non è adatta a un pubblico sensibile; l'impatto è notevole e la crudezza acuisce la bestialità dell'azione mortifera.
MEMORABILE: Le aggressioni alle prostitute; La camicia col collo strappato; La preparazione della ghigliottina.

Kinodrop 29/06/25 20:07 - 3521 commenti

I gusti di Kinodrop

Atto d'accusa contro la pena di morte (e il suo freddo rituale preparatorio) ai danni di un uomo problematico e assassino multiplo nei confronti di alcune prostitute con le quali aveva cercato invano conferma della sua virilità. Una narrazione a blocchi che lascia in sospeso a lungo le ragioni delle indagini sui moventi dei fatti caratterizzata anche dall'alternanza di colore e bianco e nero nelle parti più dure e impressionanti della detenzione e dell'esecuzione. Un esempio di cinema verità che regge al passare del tempo grazie anche alla qualità attoriale, specialmente di Amidou.

Daniela 1/07/25 07:59 - 13512 commenti

I gusti di Daniela

Dopo un lungo pedinamento, la polizia arresta un uomo sospettato di aver assassinato tre prostitute. Reo confesso, viene processato e condannato a morte mediante ghigliottina... Film particolare nella filmografia di un regista noto soprattutto per le sue commedie sentimentali: qui lo stile è asciutto, quasi cronachistico, e, salvo pochi momenti in cui interviene una voce off, il messaggio emerge chiaro e inequivocabile dalle immagini agghiaccianti degli ultimi dieci minuti: la morte di Stato è sempre un abominio, indipendentemente dalla colpevolezza di chi ne è vittima.
MEMORABILE: L'ostia, l'offerta del vino; La sigaretta; Il taglio della camicia.

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  • Discussione Buiomega71 • 10/08/12 10:10
    Consigliere - 27522 interventi
    L'ESTATE FRANCESE IN NERO

    Il film che mai ti aspetteresti da un regista di "sentimenti" come Lelouch.

    L'autore di Un uomo, una donna e Un appuntamento, realizza un film crudo, realistico, spietato e poco accomodante.

    Lelouch divide il film in quattro tronconi:
    Cattura del presunto serial killer (Amidou) e relativo processo, vita carceraria aspettando la ghigliottina, i delitti sulle prostitute e esecuzione finale.

    La prima parte e bellisima, realizzata da Lelouch con taglio documentaristico, tra pedinamenti del commissario Bozzuffi (e mi ha ricordato i nostri "comissari di ferro"), vita in fabbrica dei protagonisti (tra cui una fabbrica di bambole, dove lavora la moglie del serial killer , che mi ha ricordato Bubble e la fabbrica della Simca, dove lavora in catena di montaggio, l'assassino che mi ha ricordato la catena dove lavoro io all'Iveco), la vita familiare del serial killer con tanto di pargoletta (come il James Russo di Oltre ogni limite), i suoi incontri clandestini con l'amante/collega in motel a ore, sempre pedinato dalla polizia.

    Lelouch gira con camera a mano, addosso ai suoi personaggi, improntando il film in una dimensione straniante e cruda, da cinema vèritè.

    La parte in carcere e la più noiosa, dove si spegne il colore e entra il Bianco & Nero, poi Lelouch va a ritroso, mostrando i feroci e gelidi delitti di Amidou verso le prostitute, fattore scatenante l'impotenza sessuale (una prostituta, sua vittima, spazientita dalla defaiance le dice:"Perchè al posto di venire a donne non vai da un dottore?" E scatena la psicosi omicida dell'uomo).

    Delitti che mi hanno ricordato chissàperchè L'occhio che uccide e gli strangolamenti quelli post di Frenzy, così freddi e disturbanti nella loro "semplicità".

    Ma Amidou non solo e un antesignano di Ted Bundy (come Bundy chiama le donne "Troia, puttana" e farà, guarda caso, la sua stessa fine incontrando il boia), ma e pure rapinatore e si costruisce labili abili (incredibile, poi, come sia la suocera a incastrarlo!) e appassionato di cruente corride in salsa Mondo Cane.

    Il finale potentissimo, con Amidou che viene preparato alla pena capitale previo ghigliottina, e un omaggio palese al capolavoro brooksiano A sangue freddo, che Lelouch aveva bene in mente mentre girava.

    Resta impresso per realismo e l'essere avanti coi tempi (il film non perde un grammo del suo potere, pur avendo 43 anni sul groppone), nonchè seminale per certo "psycho-thriller" a venire (anche se Lo strangolatore di Boston arriva l'anno prima).

    Restano marchiate a fuoco alcune sequenze di violenza improvvisa e feroce (il pestaggio in auto ai danni di una prostituta) e i gesti di vita quotidiana tra fabbriche, motel e scorci di una Parigi poco turistica.

    Nessuna empatia emotiva per Amidou che trema e frigna mentre va alla ghigliottina (anche se Lelouch cerca di far provare angoscia per l'uomo), ha ucciso a freddo tre donne, per di più imparando la tecnica dello strangolamento ai corsi di karatè (e provandolo pure sulla moglie), quindi, che ghigliottina sia!

    Imdb, curiosamente, scrive che in ruoli cameo sono apparsi Annie Girardot e Robert Hossein, ma io mica gli ho visti a dire la verità.

    Straordinario, infine, il commento musicale del grande Francis Lai, altro che "Sciabadabadà, sciabadabadà"...
    Ultima modifica: 10/08/12 10:52 da Buiomega71
  • Discussione Buiomega71 • 10/08/12 10:58
    Consigliere - 27522 interventi
    Come William Friedkin anche Lelouch usa veri carcerati, veri boia, veri giudici, veri avvocati e veri preti.
    Ultima modifica: 10/08/12 11:00 da Buiomega71
  • Discussione Zender • 10/08/12 19:05
    Capo scrivano - 49340 interventi
    Ma... Un vero boia nel 1969? Li facevo più progrediti, sti francesi... Spero non avesse troppo lavoro...
  • Discussione Buiomega71 • 10/08/12 19:36
    Consigliere - 27522 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ma... Un vero boia nel 1969? Li facevo più progrediti, sti francesi... Spero non avesse troppo lavoro...

    Ah, questo non saprei, in realtà mica scherzavano i cuginetti...
  • Musiche Lucius • 13/01/13 16:08
    Scrivano - 9052 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, due 45 giri originali:



    Ultima modifica: 1/02/17 15:27 da Zender
  • Homevideo Caesars • 8/07/21 10:12
    Scrivano - 17041 interventi
    il 9/9 esce il dvd Cecchi Gori
    https://www.dvd-store.it/Video/DVD-Video/ID-74794/La-vita-l-amore-la-morte

  • Discussione Caesars • 22/11/24 12:49
    Scrivano - 17041 interventi
    Leggo su IMDb che il film dura 115'. In rete ho trovato una versione in lingua originale lunga circa 111' ( ci può stare tenendo conto della conversione in PAL). I due DVD disponibili in Italia hanno durata dichiarata di 94'-95'.
    Se qualcuno ha il DVD, gli risulta che quella sia la durata effettiva? É possibile che il film fosse stato tagliato all'epoca della sua programmazione nelle nostre sale? Vorrei prendere il DVD, ma non vorrei prendere " un pacco"...
  • Discussione Buiomega71 • 22/11/24 13:25
    Consigliere - 27522 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Leggo su IMDb che il film dura 115'. In rete ho trovato una versione in lingua originale lunga circa 111' ( ci può stare tenendo conto della conversione in PAL). I due DVD disponibili in Italia hanno durata dichiarata di 94'-95'.
    Se qualcuno ha il DVD, gli risulta che quella sia la durata effettiva? É possibile che il film fosse stato tagliato all'epoca della sua programmazione nelle nostre sale? Vorrei prendere il DVD, ma non vorrei prendere " un pacco"...
    Non possiedo il dvd in questione, ma ho una registrazione del 2004 dal defunto canale satellitare Cult (piattaforma Sky) dalla durata effettiva di 1h, 34m e 28s

    Dovrebbe (ma il dovrebbe è condizionale) essere lo stesso master usato dall'edizione in dvd.

    Che io sappia, all'epoca, ebbe il divieto ai minori di 14 anni (non so se senza tagli oppure no).

    L'ipotesi più probabile e che la distribuzione italiana abbia sfrangiato raccordi narrativi o parti di dialogo (come accadeva non di rado, vedi Il pornografo di John Byrum) per snellire la narrazione del film.



  • Discussione Caesars • 22/11/24 16:17
    Scrivano - 17041 interventi
    Grazie della delucidazione, Buio.