Hai ragione Dandi: quando un film ha molto successo, il rischio inflazionistico è sempre presente e in questo caso il "carpe diem" costituisce un esempio da manuale.
Però credo che questo non accada per tutti i film entrati nella storia del cinema come è avvenuto per
L'attimo fuggente.
Ce ne sono tanti che, pur all'ennesima visione, non perdono un gramma del loro fascino oppure continuano ad emozionare come la prima volta.
Altri esempi da manuale: quando vedo
La vita è meravigliosa di Capra ci scappa la lacrimuccia, oppure soffro di vertigini insieme al protagonista della
Donna che visse due volte o mi sorprendo ai colpi di scena di
Old Boy, solo per citare alcuni dei film visti tante di quelle volte che ormai saprei raccontarli a memoria sequenza per sequenza.
L'eccesso retorico che mi ha dato tanto fastidio durante la re-visione dell'
Attimo fuggente è probabilmente connaturato al film di Weir - uso il termine "probabilmente" come sempre quanto mi accade di cambiare in modo sostanziale il parere su un film.
In questi casi, invero piuttosto rari, mi viene appunto da chiedermi se è il film ad essere invecchiato male o semplicemente sono io diventata più vecchia - il che non implica necessariamente una maggiore saggezza ma certo un carico maggiore di delusioni, di dubbi, anche di scetticismo.
Ultima modifica: 3/07/17 13:08 da
Daniela