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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il più grande affresco sulla mafia americana, un kolossal di rara intensità interpretato da un cast in stato di grazia. Più ancora di Marlon Brando, premiato con l'Oscar, è la bravura del giovane Al Pacino a lasciare il segno: il suo Michael Corleone resta tra i mafiosi da schermo più freddi e profondi di sempre. Coppola dirige il film come fosse un'epopea, lo scalda con i colori acri della splendida fotografia di Gordon Willis e lo raffredda con la violenza di sparatorie dai toni quasi splatter; lo rallenta con le lunghe pause riflessive di Don Vito/Brando e lo vivacizza con una tensione che aleggia prepotente negli incontri tra padrini. Quasi tre ore di proiezione...Leggi tutto potrebbero sembrare troppe, ma il soggetto tratto dal romanzo di Mario Puzo e sceneggiato dallo stesso scrittore insieme al regista meritavano senza dubbio una durata sufficiente a disegnare accuratamente ogni personaggio, perché non dimentichiamo che oltre ai due co-protagonisti ci sono un James Caan (è Sonny, il fratello più sanguigno) e un Robert Duvall (Tom, il fratellastro consigliere) semplicemente perfetti, ci sono comprimari del calibro di Diane Keaton, John- Cazale (Fredo), Richard Conte (Barresi), Talia Shire (sorella di Coppola e futura Adriana in ROCKY) e perfino i nostri Angelo Infanti, Franco Citti e Saro Urzì, tutti debitamente “coppolati” nella parentesi siciliana. E' quest'ultima una delle parti meno riuscite, posticcia e, insieme alle lunghe sequenze dedicate ai matrimoni, la tipica inutile divagazione cui i grandi autori difficilmente rinunciano. Comunque sono difetti trascurabili, che rallentano saltuariamente il ritmo ma si inseriscono nel lodevole tentativo di descrivere il più oggettivamente possibile usi e costumi della comunità mafiosa. E' un kolossal in piena regola, drammatico quanto basta e con un finale degno. Musiche di Nino Rota.

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Caesars 26/02/07 09:35 - 3773 commenti

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De "Il padrino" oramai è stato detto di tutto e di più, penso che non esista appassionato di cinema che non l'abbia visto e quindi è difficile aggiungere qualcosa di nuovo. Grandissimo film che può vantare uno stuolo di grandi attori senza uguali ed è diretto con mano salda da un ottimo Francis Ford Coppola. Un affresco sulla mafia italo/americana che funziona perfettamente. Difficile trovare qualche difetto a questa pellicola, forse giusto qualche "lungaggine" di troppo. Ottimo.

Fabbiu 11/03/07 15:12 - 2133 commenti

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Ci sono troppe cose da dire su questo film. Sicuramente uno dei più bei titoli del cinema gangster, ma anche della storia del cinema in generale. A mio parere è la migliore rappresentazione cinematografica di un ordinamento mafioso (la famiglia Corleone)lontana da qualsiasi tipo di "americanata" e con una vena di realismo molto sentira. Marlon Brando vince l'Oscar come attore protagonista, le musiche sono perfette e curate. Suspence, drammaticità, tensione e ritmi studiati al meglio.

B. Legnani 12/03/07 00:38 - 5519 commenti

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Capolavoro. Straordinario, celebrato affresco, diretto con mano eccezionale, al punto che induce lo spettatore d'ogni luogo a fare il tifo per i cattivi. Brando supremo, ma ciò che fa l'intero cast è di livelli sublimi, compreso il nostro sudato e pensoso Saro Urzì. E in un film portentoso come questo, si può comunque indicare una parte di superlusso: la festa nuziale, con risalto al brano della canzonetta dialettale ("C'è la luna 'mezzu o mari"), allegramente sconcia. Film da venerare come se fosse un'icona (perché lo è).

Red Dragon 27/03/07 11:41 - 125 commenti

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Alcuni considerano il Padrino il film più bello della storia. Altri solo un capolavoro. Una volta compresa la portata di quest'opera si può iniziare a celebrare il romanzo di Puzo, che offre la rampa di lancio al geniale regista il quale offre la rampa di lancio a Pacino... Ma poi c'è Brando, gigantesco, c'è il resto del grandissimo cast, una storia avvincente, curata, i dettagli intimistici e le sequenze ormai mutuate dal parlare comune... Un inno al cinema straordinario, da rivedere sempre. Per una questione di rispetto!

Renato 14/08/07 22:52 - 1648 commenti

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Grande film. Il fascino di questa famiglia malavitosa di origine siciliana, i Corleone, è talmente forte da farci evidentemente parteggiare per loro nonostante tutti gli omicidi commessi. Il romanzo -a mio avviso- non era poi granché (è Puzo a dover ringraziare Coppola, e non viceversa) ma con il lavoro di riscrittura di Coppola, più la fotografia memorabile di Gordon Willis e le musiche di Nino Rota, che tuttoggi sono associate a qualsiasi servizio televisivo sulla mafia, il film è diventato uno dei classici di sempre.
MEMORABILE: Il doppio omicidio commesso da Michael Corleone nel ristorante, vittime Sollozzo e McCluskey.

Magnetti 29/10/07 16:06 - 1103 commenti

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Il padrino è la somma assoluta dei film sulla mafia e sui gangster. La sua grandezza è legata in primis alla interpretazione molto ispirata di Marlon Brando. Tutto funziona alla perfezione: grande cast e regia strepitosa. Sarà superato solo dal Padrino parte seconda. Non è una apologia della mafia ma un racconto di un'epoca a tratti persino malinconico e mai edulcorato (i delitti sono truci quanto basta). Un capolavoro senza tempo.
MEMORABILE: Andiamo ai materassi!

Gugly 22/01/08 21:43 - 1184 commenti

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Immenso Brando nel tratteggiare un boss di morale antica ma che non esita a trucidare un cavallo per fare un favore ad un figlioccio... Il figlio Michael, come altri, non riuscirà a tirarsi indietro e si assoggetterà anche lui a questo doppio binario illudendosi di controllarlo; a ben vedere nessuno vi riesce, nemmeno la moglie wasp (Diane Keaton)... è questa la forza del film: affascinare anche se assistiamo alle gesta di spietati assassini.

Rebis 25/03/08 00:02 - 2331 commenti

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Per un pugno di dollari Coppola gira Il Padrino, tanto per intenderci. Un testo colossale, densissimo, che riesce ad assemblare senza retorica il miracolo di Marlon Brando con la rievocazione del folklore e dei riti mediterranei, la diapositiva sociologica americana con i complessi edipici e le risonanze autobiografiche. Coppola rifonda il mercato cinematografico con un film dal tessuto voluttuoso, dalle cadenze ataviche, dalla ritmica elaborata tra interni pulviscolari alla Rembrandt ed esterni epocali e brucianti. Un'opera(zione) spettacolare e solenne. Spartiti magistrali di Nino Rota.
MEMORABILE: La stanza del padrino; la testa del cavallo.

Galbo 21/05/08 06:03 - 12372 commenti

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Insieme alla seconda parte, con la quale deve essere considerato un tutt'uno, l'assoluto capolavoro di Coppola ed una delle grandi opere del cinema di tutti i tempi. È frutto del geniale adattamento (sceneggiatura ed ambientazione in primis) del bellissimo romanzo di Puzo; Coppola ricostruisce bene un'epoca e un ambiente (quello della mafia italo-americana) con le sue gerarchie i suoi riti, adottando un punto di vista distaccato, ma tradendo una certa ammirazione (qua e là evidente) per alcune figure. Magistrale il cast.

Cangaceiro 8/07/08 12:40 - 982 commenti

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Opera spesso considerata come miglior film di tutti i tempi, è la vera Treccani del cinema: regia di Coppola impeccabile con le scene collettive, mai più così perfette, musiche memorabili che si addicono in modo stupendo all'azione ed interpretazioni leggendarie per Pacino e Brando, al loro ruolo della vita; senza dimenticare Duvall, Caan, Cazale, Lettieri e compagnia bella, che meritano solo applausi.
MEMORABILE: L'agguato a Sonny Corleone.

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Straffuori 25/07/08 13:08 - 338 commenti

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Capolavoro assoluto, forse il miglior film di tutti i tempi. Cast stellare (Brando, Pacino, Caan, Cazale, Lettieri, Conte...) che funziona alla perfezione e storia bellissima e magnificamente articolata. L'unico difetto è che finisca. La parte iniziale (come quella centrale) è insuperabile, la contestualizzazione, le suppliche, l'ascesa di Michael, l'inganno di Sonny, la resa dei conti... e tanto altro ancora. Fantastici i personaggi interpretati dagli italiani utilizzati (Citti, Infanti, Urzì...).
MEMORABILE: "È all'uso calabbrese, significa che Luca Brasi dorme coi pesci"

MAOraNza 8/10/08 15:25 - 243 commenti

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Capolavoro assoluto della cinematografia moderna. Francis Ford Coppola affresca in maniera vivida il romanzo di Puzo (che collabora alla sceneggiatura) e realizza uno strepitoso esempio di cinema da studiare e insegnare a scuola. Tutto è magnificamente perfetto, dai costumi alle musiche di Nino Rota, oramai entrate nella leggenda. Marlon Brando si è conquistato l'immortalità vestendo i panni di Don Vito Corleone e tutti gli altri attori (Pacino, Caan, Duvall, Keaton) mostrano un talento fuori dalla norma. Da vedere.
MEMORABILE: "A me non me piace la violenza, Tommy: sono un uomo d'affari e il sangue costa troppo."

Bruce 21/11/08 09:55 - 1007 commenti

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Capolavoro assoluto. La saga dei Corleonesi con regia, sceneggiatura, attori perfetti. Lo si potrebbe rivedere all'infinito senza mai annoiarsi e ci sarebbe sempre qualcosa di nuovo da imparare. Marlon Brando è il Padrino ed è impossibile non sentirsi tutti parte della Famiglia.

Pigro 27/07/09 08:58 - 9623 commenti

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Non c'è nulla che sia men che magistrale in quest'opera fluviale che racconta l'evoluzione della mafia newyorkese, all'indomani della seconda guerra mondiale, attraverso l'avvicendamento generazionale al vertice di una famiglia siculo-americana. Straordinario il respiro epico della storia e della narrazione, da ovazione la recitazione di Brando e Pacino (e notevoli tutti gli altri), perfette le ricostruzioni, suggestiva la musica, numerose le scene che rimangono impresse nella memoria dello spettatore. Imprescindibile.

Pinhead80 28/09/09 00:32 - 4715 commenti

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Tratto dal romanzo di Mario Puzo, ha segnato la storia del cinema impinendosi come miglior film sulla mafia italo-americana in assoluto. Uno strepitoso Marlon Brando, che per l'occasione è stato riempito di cotone in bocca per sembrare ancor più "padrino" e un ottimo Al Pacino danno il la alla grande saga che vede come protagonista la famiglia Corleone.

Capannelle 10/11/09 14:08 - 4394 commenti

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Un film notevole che ha il grande merito di inaugurare un filone molto redditizio, filone nel quale altri (primo fra tutti Scorsese) sapranno ricavare storie ancora più incisive. Da rimarcare: abbiamo un Brando e diversi dialoghi da icona, Duvall e altri comprimari notevoli, sapienti atmosfera e coreografia. Meno convincenti il ritmo della storia (la seconda visione mi ha dato dei problemi) e, per certi versi, due fra i protagonisti: Caan ha un carattere troppo estremo e Al Pacino è troppo passivo (emergerà in seguito).

Smoker85 6/08/10 17:52 - 487 commenti

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Pietra miliare del cinema, consacra un gigante del grande schermo come Al Pacino, ci mostra una delle ultime apparizioni veramente degne del divo Brando, arruola un cast semplicemente perfetto in cui vanno mensionati Cazale, Hayden, Castellano e i tanti italiani. Musiche ormai divenute classiche. Insuperato nel suo genere.
MEMORABILE: La scena finale delle porte che si chiudono su Michael sotto lo sguardo di Key; il dialogo iniziale di don Vito con l'impresario di Pompe Funebri

Ilcassiere 11/01/10 20:16 - 284 commenti

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Un giovane Coppola dirige magnificamente la trasposizione cinematografica di un libro bellissimo di Mario Puzo. Gli "affari" della mafia italoamericana vengono descritti in modo assolutamente efficace ed affascinante tramite la storia della famiglia Corleone. Gli ingredienti ci sono tutti: il consigliori, i capi zona, le riunioni in cui si parla di "business", le sparatorie, i legami familiari, le "offerte che non si possono rifiutare" ed il capo, il padrino, un magnifico Marlon Brando. Un capolavoro.
MEMORABILE: La scena della testa di cavallo.

Cotola 18/01/10 00:10 - 8998 commenti

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Eccezionale affresco di una famiglia mafiosa italo-americana ritratto da un Coppola semplicemente magnifico che riesce a padroneggiare in toto una sceneggiatura di ampio respiro e molto complessa scritta dal regista assieme allo scrittore Mario Puzo. Strepitosa la fotografia di Gordon Willis così come la prova di un cast che è tutto in stato di grazia con un Brando leggermente sopra gli altri. Col tempo si è imposto come uno dei film più belli degli ultimi 35 anni. Semplicemente splendido ed imperdibile.

Greymouser 10/05/10 12:33 - 1458 commenti

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Cosa si può dire di un tale mostro sacro del cinema mondiale? O della straripante prova attoriale di Marlon Brando? Sono passati quasi 40 anni, e il tempo misura la classicità monumentale di ogni opera umana. Film epico, che tratta una materia sulla quale è facile scivolare sulla retorica o sulla banalità, assurge a nave-scuola di tutta una serie di generi dei quali ha forgiato l'immaginario e il linguaggio cinematografico. Da vedere e rivedere con reverenza.

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Pasolini 17/04/10 10:05 - 10 commenti

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Tra i grandi capolavori della storia del cinema, con poche obiezioni. Al Pacino e Marlon Brando regalano una recitazione stellare, la musica è ottima e le ambientazioni spettacolari, curate nei minimi dettagli. La storia è appassionante, nonostante la forse eccessiva durata della pellicola in questione.
MEMORABILE: "Gli farò un'offerta che non potrà rifiutare".

Redeyes 8/05/10 16:53 - 2442 commenti

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Il vecchio che lascia il passo al giovane. Un bellissimo affresco sull'italiana America. È anche il passaggio di consegne dal grande Brando al giovane Pacino. La pellicola sfiora la perfezione e catapulta lo spettatore nella realtà di quei giorni. Certo il tempo non l'ha scalfita al più le miriadi di parodie hanno, invano, tentato di sporcarne la portata. Incollati per i 170 minuti alla poltrona si ha la sensazione di non averne abbastanza. Assolutamente fantastico Al Pacino, ma non è l'unico, assolutamente.

Tomslick 15/07/10 02:06 - 205 commenti

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Non è facile motivare il voto massimo che si dà ad un film come questo senza scadere nel già detto. Ma c'è poco da fare: se il suo abbagliante splendore non solo rimane immutato ma aumenta nel tempo, come soltanto le opere d'Arte immortali possono e sanno fare, i motivi (come sempre) vanno ricercati alla base: storia imponente, attori in stato di grazia (su tutti un Marlon Brando semplicemente perfetto), regia magistrale, messa in scena sontuosa, grandissima cura dei particolari, scene leggendarie. Qui c'è tutto e magari di più. Capolavoro.

Paruzzo 13/08/10 11:15 - 140 commenti

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Il più bel film sulla mafia e uno dei più belli nella storia del cinema, con una sceneggiatura perfetta, una regia sontuosa, una colonna sonora memorabile e attori stellari (Marlon Brando al suo apice). Un film impossibile da replicare, non si può fare altro che inchinarsi di fronte a questo capolavoro.

Funesto 28/12/10 19:12 - 525 commenti

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Imponente, lentissimo, freddo nonostante i colori caldi, impreziosito dalla tecnica sublime che gli conferisce la reputazione Cult: gran lavoro alle scenografie, alla fotografia, a tutto ciò quindi che è tecnico. Vanta scene memorabili come le sparatorie - poche ma funzionali -, soprattutto quella finale entrata nella storia. La soundtrack, beh, la conosciamo tutti. Brando ha un carisma innato (il miglior mafioso del cinema) mentre Pacino lo definirei... naif: inespressivo, smorto, ma che figurone che fa! Doppiaggio italiano strepitoso. Bel film.
MEMORABILE: La trappola nel bistrot; le rese dei conti durante il battesimo; la condana di Carlo Rizzi; all'inizio, il micione che giocherella con Brando.

Jandileida 6/10/10 23:38 - 1558 commenti

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C'è poco ancora da dire sul film di Coppola: ogni inquadratura trasuda cinema, Brando (ed il suo cotone) si trasfigura e diventa mito, Pacino è il boss mafioso più intimista visto sullo schermo, traghettatore inaspettato ma spietato di una famiglia della grande criminalità italo-americana, Rota suona la sua musica indimenticabile, gli italiani (Citti, Infanti ed Urzi) rappresentano alla grande la qualità del nostro cinema. Mai apologetico di un mondo atroce, ma allo stesso tempo epico nella descrizione di un'epoca e di un mondo. Irripetibile e fondamentale.

Trivex 21/11/10 19:06 - 1738 commenti

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Notevolissima rappresentazione, completa e realistica, integrata da una eccellente scelta di comunicazione, quale l'uso del dialetto. La vicenda è duplice, l'impero che pareva decadente trova un nuovo leader, provato dal dolore, pronto a riproporre le tecniche di gestione mafiosa del suo predecessore. Il vecchio boss aveva un'etica, nel non accettare lo spaccio della roba? Oppure era solo dotato di una relativa sobrietà criminale, volta ad evitare troppi guai divenendo così pericoloso socialmente? Bella anche la storia in Sicilia, attendendo la vendetta.

Andykap 14/12/10 13:14 - 37 commenti

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Non c’è da tirarsi in dietro: capolavoro assoluto con nuovi particolari ad ogni visione. L'ascesa e declino di Vito e Michael Corleone magnificamente contrappuntati da Rota sono il "testo" del doppio film, il "contesto" è l'epopea. Se per Vito la motivazione caratteriale si somma a quella “sociale”, per Michael sembra predominare l’aspetto “personale” (altro che business!). Alla fine è un fatto personale che guida Michael a scoprire la sua vera natura: acuta, lucida, fredda e criminale. Da brividi il celebrato montaggio alternato finale.
MEMORABILE: Alla scoperta di un padrino: davanti all'ospedale insieme al panettierino dopo lo sventato attentato a Vito, Michael si guarda la mano che non trema.

Il Dandi 29/12/10 13:55 - 1917 commenti

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Autentico monumento cinematografico. Coppola reinventa gli stilemi del gangster-movie inserendoli come dettagli quasi accidentali di un affresco corale e plurigenerazionale, che (supportato ovviamente da interpretazioni magistrali assurte a culto) guadagna meritatamente da subito una statura autenticamente tragica e mitica. Ci sono film brevi che sembrano interminabili, questo è un film lunghissimo che non mi stancherei mai di rivedere (insieme al suo altrettanto lungo sequel).
MEMORABILE: La lunga festa iniziale; i plurimi omicidi in montaggio alternato durante il battesimo.

Belfagor 1/01/11 17:17 - 2689 commenti

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Forse non esiste il grande romanzo americano, ma Il padrino è probabilmente il grande film americano, il più rappresentativo. Una voluttuosa spirale di ascesa e declino, tradimenti e vendette, sotto l'egida imperante dell'ambizione. Brando domina la scena con un personaggio decisamente "larger than life", ma ogni altra interpretazione del numericamente e artisticamente immenso cast è altrettanto degna di lode. Un'ennesima visione di questo capolavoro per coglierne una nuova sfumatura è come l'offerta di Don Vito: non si può rifiutare.
MEMORABILE: Brando che recita con le guance gonfiate dall'ovatta; il battesimo alternato agli omicidi; il tragico sfogo di Kay nel finale.

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Tarabas 21/03/11 12:19 - 1878 commenti

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"I believe in America. America has made my fortune". Su un fermo immagine nero, queste parole risuonano come una dichiarazione d'amore patriottico e il volto che appare subito dopo sembra il dagherrotipo di un padre della patria. Beffardo incipit, perché siamo nello studio buio di un mafioso che amministra la sua giustiza parallela. Gigantografia di un mondo più immaginario che reale, Il Padrino è un capolavoro visivo e recitativo. Pazienza se il sottotesto (vecchia mafia buona/mafia cattiva) è paccottiglia made in Puzo. Leggendario.

Mcfly87 30/03/11 23:19 - 75 commenti

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Capolavoro del cinema mondiale, di una bellezza senza tempo, annovera forse uno dei più imponenti ed importanti cast di tutti i tempi, tra mostri sacri e attori in stato di grazia. Dalla regia alle musiche, dagli scenari ai personaggi al montaggio, tutto è collimato a tal punto da creare una vera e propria Bibbia del cinema. Alcune scene rimangono indelebili nella mente dello spettatore, altri minuziosi particolari si apprezzano nelle successive ed instancabili visioni, dove magari una mano tremante, una frase, uno sguardo divengono poesia.
MEMORABILE: Un giorno e non arrivi mai quel giorno, ti chiederò di ricambiarmi il servizio, fino ad allora consideralo un regalo per le nozze di mia figlia.

Rambo90 22/06/11 03:58 - 7661 commenti

I gusti di Rambo90

Notevole saga familiare truccata da gangster movie: Coppola sa come costruire i personaggi (anche i più piccoli) e renderli interessanti e umani agli occhi dello spettatore. Quello che manca è un ritmo che agevoli la visione di un film così lungo, ma poco importa perché la forza delle immagini è tale da farsi seguire comunque. Grandioso il cast, con un titanico Marlon Brando e un Al Pacino misurato ma convincente. Bravi anche Duvall, Caan e la Keaton, lontana dai ruoli comici che privilegerà in seguito. Colonna sonora cult.

Parsifal68 4/11/11 10:29 - 607 commenti

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Dire che ho visto questo straordinario film una ventina di volte è dire poco; e tutte le volte che l'ho visto mi ha affascinato, mi ha travolto, mi ha dato l'esatta idea di cosa sia il cinema con la C maiuscola. Rappresenta a mio parere l'inevitabile punto di partenza e autentico spauracchio per qualunque regista voglia cimentarsi in questo genere cinematografico con il rischio concreto di fare una figuraccia. Tutto funziona alla perfezione,, gli attori sono ad un livello di recitazione che eguaglia la perfezione e la musica poi... Da brivido!
MEMORABILE: Gli farò un'offerta che non potrà rifiutare (Marlon Brando).

Giacomovie 19/08/12 17:57 - 1397 commenti

I gusti di Giacomovie

Grande film-verità su una piaga sociale. Coppola, parafrasando un’espressione del film, si rivela un ottimo “cinematografaro”, con un elevato spessore narrativo per un intreccio di intrighi e tensioni malavitose. Allo spessore della pellicola si aggiunge l'ottima interpretazione degli attori. Le cadenze dialettali siciliane sono autentiche e realistiche nella loro efficacia e nella parte ambientata in Sicilia spicca la solarità dei paesaggi. Celebre la colonna sonora di Rota. Un film che è “un’offerta che non si può rifiutare”. ****
MEMORABILE: ”In Sicilia i fimmini sunnu comu a lupara”.

Mickes2 26/08/12 16:56 - 1670 commenti

I gusti di Mickes2

Una tra le maggiori epopee cinematografiche, quella della famiglia Corleone; affresco epico, tragico e dolente sulle dinamiche malavitose nell’America corrotta del dopoguerra, tra inganni, sotterfugi, tradimenti, omicidi e violenza. Imperante compenetrazione e dualismo tra Bene e Male; inevitabile incontro/scontro tra mafia e politica; la dignità e la morale criminosa; il sentimento di protezione, il rispetto e la dignità dell’uomo; parentesi folkloristiche contestualizzate e avvinghiate alle usanze, per respirare tutto il sapore di un’epoca passata.
MEMORABILE: “La mia famiglia è così, non mi somiglia”.

Rigoletto 28/08/12 19:23 - 1785 commenti

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Un'unica parola: capolavoro. Tanto bello quanto pericoloso, perché girato così bene che vedendo le cose dall'interno della "famiglia" si tende a sentirsi parte di essa, persino a tifare spudoratamente e rivedere quel mondo con occhio più benevolo; cosa che, naturalmente, nessuno persona di buon senso può lontanamente pensare. Primo vero grande film per Pacino ed è subito accolto nell'Olimpo degli Dei, affiancato da un Brando immenso e da altri attori di sicuro valore in un film che non delude. Bellissime le atmosfere siciliane e la musica. ****!
MEMORABILE: Sonny che pesta Carlo; Il meeting delle 5 famiglie; Il cameo di Corrado Gaipa; Michael: "Fredo, non azzardarti a metterti mai più contro la famiglia!"

Disorder 1/07/13 17:48 - 1416 commenti

I gusti di Disorder

Indubbiamente una pietra miliare e non solo del genere gangster. Fondamentale perché introduce nel cinema la prima vera saga del male, dove gli "eroi" sono assassini e mafiosi, non migliori né peggiori degli avversari contro cui combattono. C'è tanta violenza, ma è pervasa da un'ineluttabilità e tragicità quasi epica, tanto da far sembrare atti di ben altra gravità, quali le bugie di Michael alla moglie o la brutale uccisione di un cavallo, "crimini" quasi peggiori delle varie stragi perpetrate. Regia e cast semplicemente magistrali. Da vedere.
MEMORABILE: "Gli farò un'offerta che non potrà rifiutare... "; "Dorme coi pesci"; Tutta la sequenza della strage alternata alla celebrazione del battesimo.

Tomastich 9/09/13 10:49 - 1255 commenti

I gusti di Tomastich

Conscio sicuramente di mettere una pietra miliare sul cinema basato sulle saghe familiari, Coppola eleva ogni singolo attore (e che attori... la lista sarebbe infinita) a cellula attiva di un sistema mafioso spietato e chirurgico. Pacino svetta sia nel ruolo di vice sia nella trasferta sicula. Brando incanta e 41 anni sono volati così.

Piero68 26/11/13 10:01 - 2955 commenti

I gusti di Piero68

Con Il padrino Coppola assume il merito indiscusso di aver inventato un genere nuovo. Citato, copiato e fonte d'ispirazione per gli innumerevoli gangster-movie che seguiranno. Ma salvo qualche rarissima eccezione nessuno mai riuscirà a eguagliare il capolavoro di Coppola. Tutto funziona alla perfezione, dal magnifico cast alle musiche, dalla sceneggiatura al montaggio strepitoso. 11 nomination, 3 Oscar e innumerevoli altri premi guadagnati il bottino di questo film epocale. Grandissime le caratterizzazioni e immensi Brando e Pacino.

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Didda23 30/06/14 10:18 - 2424 commenti

I gusti di Didda23

Se il contenitore è superlativo (basti pensare unicamente alle performance attoriali), il contenuto è qualcosa di inenarrabile per la profondità dell'analisi sociologica: il nido familiare è una prigione nella quale l'individuo è incapace di invertire il proprio destino. Michael si illude di poter cambiare, ma è sempre cosciente che la famiglia è un valore troppo intenso, soprattutto per la sua cultura. Da non trascurare l'importanza simbolica del rito (il matrimonio e soprattutto il battesimo). Un capolavoro assoluto.

Stelio 4/01/15 02:12 - 384 commenti

I gusti di Stelio

Eccezionale epopea del contesto socio-culturale mafioso, mirabile ricostruzione non solo del fenomeno in sè ma anche un'interessantissimo spaccato di società italo-americana. Difficile trovare un solo membro del cast non all'altezza: fanno tutti in modo egregio il loro lavoro, Brando e Pacino sono in primo piano ma anche Caaan, Duvall, la Shire e Castellano non sono da meno. Script e regia semplicemente pazzeschi, ancora attualissimi nonostante siano passati oltre 4 decenni dall'uscita.

Homesick 25/01/15 18:06 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

La "famiglia" mafiosa per sommi capi (struttura rigidamente patriarcale, onore, lealtà, potere, tradimento, vendetta, asse Sicilia-Stati Uniti) in un kolossal che rinuncia alle implicazioni storico-sociologiche concentrandosi sul racconto, cui danno compiuta forma drammatica il rigore registico, la buia fotografia, le ambientazioni accurate e un commento sonoro partecipe. L'eccelso Brando si affida al piccolo gesto e al battito di palpebre per plasmare uno storico personaggio, luce guida - insieme al volitivo Pacino e al cauto Duvall - di una galleria di talenti e caratteristi inappuntabili.
MEMORABILE: L'imboscata a Caan; la morte di Brando durante il gioco con il nipotino; il battesimo in montaggio alternato con l'eccidio.

Rullo 13/02/15 20:32 - 388 commenti

I gusti di Rullo

Un'epopea che segue lo svolgimento naturale della vita di una famiglia mafiosa, quella dei Corleone e del loro business, tra omicidi, soldi e tradimenti. Il film è un classico imprescindibile, con la regia di Coppola immensa e un cast sublime; un Copione con la C maiuscola! La colonna sonora vale da sola il biglietto.

Toporosso 7/04/15 09:30 - 77 commenti

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Sono molti i fattori che hanno contribuito a rendere questo film una leggenda. Diretto con grande maestria da un poco più che trentenne Coppola, basato su una sceneggiatura solida che si prende i suoi tempi per comporre l'affresco di una famiglia mafiosa, con radici italiane molto evidenziate, nell'America dell'immediato dopoguerra. Un ricambio generazionale e di mentalità raccontato da un cast in stato di grazia, con atmosfere, fotografia, musiche che creano veramente la magia. Imprescindibile per chiunque ami il cinema.

Nicola81 12/04/15 11:46 - 2831 commenti

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Riguardo a messa in scena, regia, musiche, fotografia e interpreti (Brando è monumentale) meriterebbe il massimo dei voti; lo sfiora soltanto a causa di una parentesi siciliana che, per quanto ben supportata dai nostri caratteristi, risulta fastidiosamente stereotipata. Coppola taglia le parti più superflue del romanzo e dipinge un affresco straordinario, sebbene come denuncia del fenomeno mafioso certi prodotti italiani, benché meno sfarzosi, risultano più incisivi.

Paulaster 29/05/15 17:45 - 4375 commenti

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Affresco di una generazione di mafia dove Coppola fa respirare fino in fondo la sicilianità coi suoi rituali d’onore. La famiglia come tribù concentrica (forse un filo da cartolina la fase italiana), ma che fa cogliere appieno chi sta dentro o fuori. Brando dà un tocco di umanità, Pacino in un’ottima trasformazione di ruolo, Cazale unico nei piccoli gesti, Duvall di ghiaccio, Caan il meno realistico. Ambientazioni curate specie nel matrimonio iniziale e ritmo al battesimo. A volte ovattato; si poteva osare una maggiore suspence.

Fulcanelli 14/10/15 23:11 - 135 commenti

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Il film ci trasporta indietro nel tempo nell'età d'oro della malavita italoamericana. Un capolavoro. Attori, costumi, personaggi, scenografie, fotografia, musiche, sceneggiatura sono perfetti. La credibilità della storia è totale e nonostante le tre ore di durata non c'è un solo punto morto in tutto il film. L'unica vera scemenza è stata la scelta di doppiarlo nuovamente; la versione originale rimane l'unica meritevole di ogni lode.

Alex75 9/11/15 09:25 - 876 commenti

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Il rigore e la professionalità di Ford Coppola sono indiscutibili e traspaiono anche in questo kolossal; eppure la maestosità spesso si traduce in pesantezza e l’indulgenza nei confronti della “Famiglia” a volte sconfina in una fastidiosa agiografia. Gli attori coinvolti fanno onore al loro talento (soprattutto l’iconico Brando), tuttavia le loro prove migliori vanno cercate altrove. Sopravvalutato.
MEMORABILE: Marlon Brando con le guance gonfie; “Gli farò un’offerta che non potrà rifiutare”.

Puppigallo 28/03/16 13:45 - 5251 commenti

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Un grande esempio di cinema, che mantiene pressochè intatto il suo fascino, nonostante il passare degli anni. Le caratterizzazioni dei personaggi sono il vero punto di forza della pellicola, tanto che la sceneggiatura sembra più un pretesto per far emergere le varie personalità. Su tutti, domina Don Vito (un BranD.O.C.), col suo carisma, le poche ma decisive parole e la quasi totale imperturbabilità. Ma anche il figlio prediletto (ottimo Pacino) non gli è da meno (subisce una metamorfosi nel momento in cui il padre deve farsi da parte). Bene anche il resto del cast. Assolutamente da vedere.
MEMORABILE: il battesimo del figlio, con la rinuncia a Satana, mentre fuori dalla chiesa è successo di tutto; Pacino guarda la sua amata negli occhi...e le mente.

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Vito 26/04/16 04:03 - 695 commenti

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Capolavoro assoluto sul mondo della mafia italo-americana. Coppola dirige con mano ferma questo affresco sulla malavita elegante, violento, epico e potente. Brando è un mastodontico Vito Corleone, personaggio che si ispira alle figure di boss realmente esistiti come Frank Costello o Lucky Luciano. Pacino è sublime, grandioso l'iracondo Sonny di James Caan, ma straordinario anche il resto del cast (Castellano, Lettieri, Conte...). Finale con montaggio alternato diabolico in tutti i sensi.

Lythops 23/08/16 16:36 - 1019 commenti

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Kolossal meditato e personale, infarcito da presunti ideali mafiosi oggi in disuso e per questo amato dai vecchi, veri padrini. Ciò non toglie che le figure presenti, a tratti esaltati, non rispecchino mentalità e metodologie che un tempo erano le sole a esistere. Pietra miliare nella storia del cinema, è un film che personalmente mi fa molto rimpiangere Leone, Scorsese e De Niro. Lodevoli il cast (a parte Caan fuori posto), la fotografia e soprattutto il montaggio.

Ryo 10/11/16 02:23 - 2169 commenti

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Un romanzo filmato. Una sceneggiatura e una regia perfette. Difficile commentare ciò che riesce a catturarti e farti assistere a quasi 3 ore di film che volano via senza quasi accorgersene. Sublime la recitazione dei protagonisti, grandiosa la ricostruzione dei costumi e degli elementi anni 40. Una vicenda dopo l'altra, alternate in modo da destare tutte enorme interesse. La colonna sonora, poi, è fenomenale.
MEMORABILE: La testa di cavallo; L'esilio in Sicilia; L'attentato al casello autostradale; Il padrino che gioca col nipote...

Lou 10/11/16 17:59 - 1119 commenti

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Capolavoro di Coppola, entrato nella storia del cinema grazie alla magistrale recitazione di attori in stato di grazia e a una realizzazione che restituisce appieno il clima di familismo criminale che anima la mafia italo-americana, descritta abilmente nei suoi rituali che vedono alternarsi le efferatezze malavitose dei Corleone alla strenua protezione dei loro legami famigliari. Scene indimenticabili, che compongono un quadro di rara efficacia.

Pessoa 23/01/17 22:26 - 2476 commenti

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Capolavoro senza tempo di Puzo e Coppola, sul quale si è ormai detto tutto. Se, dopo la testimonianza di Joe Valachi, Cosa Nostra era entrata nell'immaginario degli americani, solo con questo film di Coppola essi ne capiscono davvero il senso. L'estrema chiarezza del linguaggio narrativo ne fa un'opera importante che parlando di buoni e cattivi non emette giudizi lasciando lo spettatore libero di decidere quello che è giusto. Un film di quelli che fanno pensare emozionando, dove tutto sembra creato usando la bacchetta magica. Fondamentale!
MEMORABILE: I due matrimoni.

Minitina80 7/05/17 07:58 - 2976 commenti

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Probabilmente la più epica e affascinante epopea di una famiglia mafiosa italo-americana. Coppola realizza un film immortale cambiando per sempre il modo di concepire il genere entrando nelle viscere della famiglia Corleone e portando alla luce le dinamiche che ne regolano l’esistenza. Difficile individuare chi sia stato il migliore, ma sicuramente Duvall non passa inosservato. Nino Rota scolpisce nella pietra uno di quei motivi che resteranno per sempre impressi alla collettività per la sua unicità e magnificenza.
MEMORABILE: Gli farò un’offerta che non potrà rifiutare!

Il ferrini 19/05/17 00:49 - 2337 commenti

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Brando e soprattutto Pacino danno vita a due personaggi iconici, con i quali tutti i gangster a seguire dovranno confrontarsi, a partire proprio da Montana e Carlito. Coppola rende ogni inquadratura un affresco indimenticabile, sia negli States che nella rurale Sicilia ove si resta incantati dalla bellezza della Stefanelli. Fondamentale il ruolo di Duvall, consigliere avvocato, meno sviluppato quello della pur bravissima Keaton. Nonostante la lunghezza fiume il film scorre fluidamente verso l'inevitabile sequel. Pellicola imprescindibile.
MEMORABILE: La testa del cavallo; L'esecuzione di Sollozzo.

Magi94 20/10/18 23:58 - 944 commenti

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Mafia movie per eccellenza, tratto da un bellissimo libro di Mario Puzo senza discostarsi quasi per nulla dalla trama. Eppure il film riesce ad aggiungere, a ricreare i giusti ritmi che danno vita a un'atmosfera rimasta nella memoria collettiva: quella lentezza allo stesso tempo rassicurante, minacciosa come la voce di Don Corleone, la fotografia dominata dalle ombre e dai contrasti, la concezione della famiglia come qualcosa di sacro e immutabile. Il mutamento luciferino di Michael incorona uno dei massimi capolavori della New Hollywood.
MEMORABILE: Il matrimonio, con Micheal che presenta i personaggi a Kate; L'omicidio di Sollozzo; La strage dei capi; Il finale.

Rocchiola 3/03/19 09:26 - 952 commenti

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Nel genere mafia-movie ho sempre preferito la visione meno magniloquente e più realista di Scorsese. Ma è indubbio che l’opera di Coppola sia diventata subito un riferimento e che presenti elementi di pregio a partire dalle interpretazioni, passando per la fotografia di Gordon Willis e le scenografie di Tavoularis e terminando con le musiche di Nino Rota. Una saga familiare shakepeariana che mostra per la prima volta le implicazioni sociali e politiche della malavita organizzata. Brando con l’ovatta in bocca è entrato nel mito.
MEMORABILE: L'attentato a Don Vito; La morte di Don Vito nel giardino tra le piante di pomodoro; Le uccisioni di Sonny, McLuskey e Brasi; La parentesi siciliana.

Camibella 8/04/20 08:44 - 277 commenti

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Giustamente celebrato come uno dei migliori film della storia del cinema, anche a distanza di quasi cinquant'anni mantiene intatto il fascino di quando uscì. Una straordinaria concomitanza di eccellenti attori, tutti al meglio delle loro capacità, con Brando e Pacino autentici mattatori, una trama serrata che ti fa ben sopportare la lunga durata, le sublimi musiche di Rota... insomma un capolavoro senza tempo da vedere e rivedere. Vincitore di tre Oscar ma ne avrebbe meritati almeno il doppio.
MEMORABILE: "Gli farò un'offerta che non può rifiutare" (Brando).

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Noodles 29/03/20 22:46 - 2196 commenti

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Straordinario film, un quadro dipinto in maniera geniale che rappresenta le vicende di una famiglia mafiosa nell'immediato dopoguerra. Inizia in sordina, abbastanza lento per poi diventare un capolavoro a ogni fotogramma, sino allo splendido finale. La parte migliore è quella siciliana. Personaggi indimenticabili, su tutti il Michael Corleone di Al Pacino. Fotografia, colonna sonora e Marlon Brando da brividi. Ci sono anche i nostri Franco Citti e Angelo Infanti. Capolavoro.

Siska80 11/03/20 16:30 - 3714 commenti

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Don Vito (boss corleonese senza istruzione, ma capace di slanci di clemenza verso i suoi nemici) cede il posto suo malgrado al figlio minore (colto ma spietato)... Ed è subito cult. Tutti gli ingredienti sono mirabilmente miscelati: cast, scenografia, dialoghi, azione, musiche, caratterizzazione dei personaggi. Il ritmo cala solo nella parentesi siciliana, che si perde nella love story tra Michael e Apollonia. Raro caso nel quale un film supera il romanzo da cui è tratto.
MEMORABILE: La crudele esecuzione di Sonny.

Maxx g 3/03/22 21:34 - 631 commenti

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Vedere al cinema "Il padrino" è una emozione particolare, che non si può descrivere. Luoghi, costumi, scenografia... Il film colpisce dalle prime inquadrature e ben poco importa che sia già stato visto (magari su piccolo schermo, come si diceva una volta). Brando sì, ma anche Pacino, James Caan e Robert Duvall, oltre alle donne, come Talia Shire e Diane Keaton. Da ricordare le piccole parti di Franco Citti e di Angelo Infanti. Peccato che il nuovo doppiaggio (ragioni di pellicola usurata?) ci abbia provati della voce di Amendola. Forse sarebbe stato meglio in originale. Grande.
MEMORABILE: Il matrimonio.
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  • Discussione Zender • 18/07/12 08:22
    Capo scrivano - 47698 interventi
    In effetti di solito in tv passano i doppiaggi d'epoca, non i ridoppiaggi.
  • Discussione Gugly • 18/07/12 08:43
    Portaborse - 4711 interventi
    Non è sempre vero: guarda il commento di Cangaceiro....e ricordo che anche C'era una volta in America è passato ridoppiato, se ne è parlato tanto in questi luoghi ameni.
  • Musiche Lucius • 12/10/12 11:06
    Scrivano - 9063 interventi
    Sempre direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale nipponico, l'unico a riportare sulla cover Simonetta Stefanelli, che ricordo essere stata la sola attrice italiana (donna) nel cast del capolavoro di Coppola, (con il personaggio di Apollonia):

    Ultima modifica: 12/10/12 11:38 da Lucius
  • Homevideo Tarabas • 31/10/13 12:07
    Segretario - 2069 interventi
    Un bell'articolo della ASC (l'associazione americana dei direttori della fotografia) sul restauro dei due Padrini.

    http://www.theasc.com/ac_magazine/May2008/PostFocus/page1.php
  • Musiche Lucius • 28/11/13 15:46
    Scrivano - 9063 interventi
    Infine ancora direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, un 45 giri di una cover dei pezzi originali:



    Ultima modifica: 28/11/13 15:56 da Zender
  • Curiosità Fauno • 26/10/18 12:40
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Dalla collezione cartacea Fauno, un flano del film:

  • Homevideo Rocchiola • 3/03/19 09:39
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Personalmente ho trovato il bluray della Paramount davvero eccezionale. Il restauro del film praticato da Coppola in persona nel 2007 e riproposto poi nelle varie edizioni del film (che per inciso utilizzano tutte lo stesso master), è quasi perfetto. L'immagine ha riacquistato i colori caldi e pastosi della fotografia spesso notturna di Gordon Willis. La grana è presente ma in modo del tutto naturale come elemento tipico delle pellicole dell'epoca. La nuova traccia audio italiana in dolby digital 5.1 è pulita e chiara anche se non potentissima. Ma ripeto è soprattutto l'immagine che supera agilmente le edizioni precedenti. Un recupero meticoloso e doveroso per uno dei miti della New Hollywood anni 70.
    Ultima modifica: 3/03/19 09:41 da Rocchiola
  • Discussione Siska80 • 11/03/20 16:38
    Comunicazione esterna - 668 interventi
    Fu Coppola a volere fortemente l'allora semisconosciuto Al Pacino nella parte di Michael Corleone. Il regista dovette vincere le forti resistenze della produzione, che riteneva Pacino troppo basso per la parte e aveva offerto il ruolo a Jack Nicholson, Dustin Hoffman, Robert Redford e Ryan O'Neal. Il regista infatti sosteneva che questi ultimi non avessero una fisionomia del viso riconducibile ai siciliani e alla fine ebbe la meglio. Inizialmente persino James Caan fu sottoposto a un provino per il ruolo di Michael. La Paramount a causa dell'insistenza di Coppola arrivò quasi al punto di licenziarlo. A risolvere la situazione e tirare fuori dai guai Coppola ci pensò Marlon Brando, il quale minacciò di abbandonare il set se il regista fosse stato sostituito. Tuttavia, anche dopo avergli assegnato la parte, i produttori continuarono a non guardare di buon occhio Pacino e a essere riluttanti su di lui, fino alle riprese della scena dell'omicidio di Sollozzo quando riuscì definitivamente a rompere il ghiaccio con la produzione, che alla fine si convinse.

    Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Il_padrino_(film)
  • Discussione B. Legnani • 11/03/20 17:12
    Pianificazione e progetti - 14940 interventi
    Siska80 ebbe a dire:
    Fu Coppola a volere fortemente l'allora semisconosciuto Al Pacino nella parte di Michael Corleone. Il regista dovette vincere le forti resistenze della produzione, che riteneva Pacino troppo basso per la parte e aveva offerto il ruolo a Jack Nicholson, Dustin Hoffman, Robert Redford e Ryan O'Neal. Il regista infatti sosteneva che questi ultimi non avessero una fisionomia del viso riconducibile ai siciliani e alla fine ebbe la meglio. Inizialmente persino James Caan fu sottoposto a un provino per il ruolo di Michael. La Paramount a causa dell'insistenza di Coppola arrivò quasi al punto di licenziarlo. A risolvere la situazione e tirare fuori dai guai Coppola ci pensò Marlon Brando, il quale minacciò di abbandonare il set se il regista fosse stato sostituito. Tuttavia, anche dopo avergli assegnato la parte, i produttori continuarono a non guardare di buon occhio Pacino e a essere riluttanti su di lui, fino alle riprese della scena dell'omicidio di Sollozzo quando riuscì definitivamente a rompere il ghiaccio con la produzione, che alla fine si convinse.

    Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Il_padrino_(film)



    Ho qualche perplessità. Avevano già iniziato a lavorare, visto che Brando voleva andarsene, senza ancora aver scelto il secondo ruolo del film? I link di Wikipedia sulla notizia sono inesistenti o lacunosi...
  • Curiosità Gugly • 27/08/23 20:30
    Portaborse - 4711 interventi
    Achi si è ispirato lo scrittore Mario Puzo per il personaggio di Don Vito Corleone? Alla mamma! E il cantante figlioccio del padrino è costruito sulle fattezze di Frank Sinatra, chiacchierato a lungo come persona vicina ad ambienti criminali.

    Fonte: Dagospia