Visite: 42246 Punteggio: 4398 Commenti: 4562 Affinità con il Davinotti: 79% Iscritto da: 20/04/11 16:02 Ultima volta online: Oggi 10:55 Generi preferiti: commedia - horror - thriller Film inseriti in database dal benemerito utente: 1109
I greatful eight di Giùan
Consulta qui le classifiche globali aggiornate ogni primo del mese.
Grazie per lo "stacco". Tranquillo: so benissimo che, correzione delle bozze a parte, non aggiungi o cambi alcunchè....solo in sto caso davvero non ricordavo di aver scritto "con garbo e inventiva"....probabilemente perchè avevo trascritto il commento su un foglio word
Zender nell'ultima riga del comento mi staccheresti correttamente "...ad ogni personaggio."
P.s. Curiosità: ma "..con garbo e inventiva.." lo avevo scritto io proprio così o è un aggiunta redazionale?
Grazie as always
Zender ciao: nel commento di Daniela (che saluto) bisogna sostituir il nome di Kazan a quello di Lumet citato evidentemente per assonanza come giustificherebbe B.Legnani. Nell'ultimo capoverso da corregger anche il refuso "abitualo" con abituale
Zender ciao: ho notato che nella mia pagina personale dei commenti non compare (ancora??) il commento a Zootropolis che invece è già tranquillamente registrato nella scheda relativa al film stesso. Ho provato ad aspettare un giorno ma anche oggi ritrovo un commento successivo (Il tempo
Dopo che nomi altisonanti come (tra gli altri) Visconti e Losey (per il quale Pinter aveva già scritto la sceneggiatura) erano stati costretti in passato a batter in ritirata davanti alle difficoltà, artistiche e produttive, dell'opera proustiana e quindici anni dopo la debacle di Schlondorff
Mi permetto un ulteriore notazione di merito e sottolineatura per la funzionalità del sito in versione smartphone che sto testé testando e che mi faceva letteralmente ammattire fino a rinunciare nella precedente pur amatissima grafica. Probabilmente se ne è già discusso ed
Ehilà Mickes2, grazie a te per la "citazione". Confermo assolutamente un grande film che fa rimpianger il fatto che, sia prima che dopo, i Fratelli Frazzi si siano dedicati perlopiù a progetti televisivi, peraltro encomiabili ma con una destinazione ed un target evidentemente "calmierati"
Nel cast anche Sandy Dennis, indimenticata protagonista altmaniana e qui impegnata nel ruolo della moglie di Lo Bianco in una bellissima scena a tre (con lui e la Raffin), in cui mostra il consueto palpitante sussiego.
Buongiorno Daniela: innanzitutto è un piacere leggerti e interloquire con te sempre. Venendo allo specifico della domanda: no, purtroppo niente sottotitoli in italiano.
Da postare poi in curiosità: nei credits del film compaiono i nomi di Ishiro Honda (Primo assistente alla regia) e Akira Kurosawa (Terzo assistente alla regia)
Ovviamente scherzavo Zender: conosci la mia irrefrenabile passione metalinguistica: la mia parentesi aveva una mera connotazione ironica. Sopportaci per 100 di questi anni e grazie sempre Zender
Auguri a tutti i davinottici: a chi non si capisce, a chi non ci comprende, a chi da quell'orecchio non ci sente, a chi batte sempre quel tasto, a chi pallina un po' così, a chi ci impallina senza senso,a chi prende lucciole per lanterne, a chi scambia Schramm per Gest e il Buio col Lucius,a chi è
Hai ragione Zen: effettivamente l'avevo virgolettato (anche) perchè è un aggettivo che credo esista solo al maschile: alido starebbe per disseccato, asciugato e volevo riferirlo alla fede di Giovanna che Rivette nel film tratta in maniera molto secca, diretta, quasi arida appunto (o pienamente ascetica
Zender per favore linkeresti il rimando ai rispettivi film nel testo del mio commento sia quando cito "Suzanne Simonin" (il riferimento è a Suzanne Simonin:la religiosa) che quando parlo de "Le battaglie" (il riferimento è alla prima parte del film in questione: Giovanna D'Arco
Come segnalato nell'articolo commemorativo sulla sua morte, redatto da un giornalista del New York Times, l'uscita del film provocò l'ira di alcuni clan mafiosi nei confronti di Itami e gli esponenti di uno di questi (il clan Goto-gumi) si rese responsabile di una aggressione che provocò al regista
Schramm intanto il mio più affettuoso in bocca al lupo per il lavoro che proditoriamente ti sei messo in testa (e negli occhi) di fare. Son contento poi personalmente di veder tra i titoli un paio di mie benemeritate almomento rimaste senza seguito davinottiano(Pioggia nera e Testimonianza di un essere
Perdona la mancata risposta Nancy ma negli ultimi 2 giorni son stato alle prese con un rigurgito influenzale. Grazie a Il dandi per l'intervento e la risposta in mia vece. Confermo che il mediometraggio è visibile anche su Youtube
Ok Zender: grazie per il controllo e per aver tenuto l'inserimento. Come segnalato nel commento l'anomala curiosità del breve documentario sta tutta nell'esser stato prodotto dallo stesso Basso e dal suo studio.
Zender varrebbe forse la pena di inserire nel cast il nome di Brian Phelan nel ruolo centrale di Pauly Larkin, il detenuto dai nervi fragilissimi, il cui suicidio scatena la rivolta nel carcere
Hola compagno Schramm: intanto esser chiamati (in correità?) da te è sempre un piacere. Quanto allo specifico filmico non posso che ribadire quanto scritto (per una volta mi pare non troppo evasisamente e poco ellitticamente) nel mio commento al film: Aster mi pare si sia in corso d'opera baloccato
Compagno Schramm confesso di esser ozioso, vano, sciocco, indolente e soprattutto di vergognarmi un pochettino assai nel risponderti che no! effettivamente non mi son fatto assalire dal tarlo e non riesco a pensare ad una risposta né razionale né metafisica alla tua domanda. Evidentemente però mi
Non s'è né mai fatto nulla: gli annunci sui "futures" wellesiani sono peraltro proverbiali e occuperebbero probabilmente una intera sezione davinottica
No Zender: è che nella locandina scelta gli attori sembrerebbero quelli ma con nessuna attinenza ai personaggi e al "tenore" della storia. Inoltre anche gli ideogrammi sembrerebbero diversi da quelli della versione da me vista....senza scender in questioni linguistico-glottologiche che non
Ciao Zender: come copertina del film ritengo più congruente quella collegata al link di seguito
https://www.imdb.com/title/tt0045507/mediaviewer/rm2744406528
Sicuramente l'ho visto su RAITRE registrandolo in una delle tante vhs perdute prima della migrazione milanese. Ricordo poi che alcuni anni addietro ne avevo letto perchè presente in una rassegna organizzata dalla Cineteca di Bologna su "Il cinema ritrovato", dove credo venisse presentato da
Ehila Cotola,son intanto molto contento di veder il tuo commento sulla trilogia di Kobayashi, regista straordinario che in questa impresa ha messo molto del suo essere Uomo oltreché cineasta.Effettivamente il piano dell'opera anticipa diverse tematiche Kubrickiane(penso a Paths of glory insieme e prima
Ciao super Cotola, ciao Deepred: confermo Deep:risulta anche a me l'esistenza di una versione italiana(con l'ovvio classico titolo da sciocco "specchietto per le allodole"),ma anch'io ho visionato la pellicola in originale con sottotitoli in inglese, reperibile su Youtube fino a pochi giorni
Grande Capa, son intanto decisamente felice di poter condividere l'opinione su questo film con uno degli utenti che più ammiro e rispetto del nostro amato sito. Sì in effetti confermo che, dopo il picco raggiunto con Prisoners, a Villeneuve sarebbe forse convenuto ponderare più a lungo i suoi successivi
Per la serie "scusate il ritardo"(ma tengo famiglia e da poco diventai padre bis) mi unisco da buon ultimo e mi rendo conto fuori tempo max agli auguri per il decennale, Parafrasando il Nanni del tempo che fu: "Vi amo, voi tutti che siete in questo sito"
Cotola non posso che ringraziarti con sincerità ed affetto per le tue parole, che ricambio con verità e senza piaggeria. E' bello poter condividere le proprie passioni e, sia pur in maniera mediata ed indiretta, conoscere l'apprezzamento di chi come te e tanti compagni davinottici si sente la vicinanza
Ciao Cotola
figurati per me è un piacere salutarti,aver modo di interagire con una delle "colonne" davinottiche e esserti in qualche modo d'aiuto nell'occasione.
Dunque:il film ha sempre molto interessato anche me, sia per la tematica desueta in quel periodo storico, sia per il rocambolesco
Ciao Zender, salve Pigro: ho controllato anch'io il sito FilmPolski.pl, dove il corto risulta realizzato nel 1965 e poi presentato due anni dopo (quindi il 1967) in diversi festival europei, tra i quali appunto Venezia. Approfitto per salutare entrambi
http://www.filmpolski.pl/fp/index.php?osoba=1
Ciao grande Schramm: hai perfettamente ragione e son contento una persona della tua intelligenza cinematografica rimarchi la peraltro piuttosto plateale contraddizione della mia equazione commento/voto al film. Sai cosa? L'unica "giustificazione" che riesco a dar a me stesso (e dunque a te
Ciao Zender, bisognerebbe correggere il commento del sempre ottimo Homesick (che approfitto per salutare): per una svista è sostituito il nome di Garrone a quello dell'effettivo autore del film (Rovere)
Zender sarebbe forse il caso di segnalare almeno nelle curiosità, il fatto che Anthony Mann, come accertato da numerose fonti critiche e vidimato dallo stesso IMDB, risulti aver girato come non accreditato numerose sequenze del film
Grazie dei suggerimenti Schramm: appena nervi e pazienza mi permettono di star dietro agli audio originali without sub provo a darci un occhiata. Buona serata
Ave Schramm: son anch'io decisamente curioso di saper dove andrà a parar l'estremismo di Spasojevic: alla prossima indiscrezione e intanto buon cinema a noi
Ahimè sì Dusso:il mio gusto estetico ha dovuto arrendersi alla curiosità, anche perchè l'alternativa sarebbe stata una versione del film(circolante in internet)registrata da un grande schermo durante una proiezione pubblica, con sottotitoli in francese(paese dove il burbero Riccardo era molto amato).
Intanto ciao mitico Fauno:legger le tue recensioni controcorrente è sempre piacevolmente stimolante. Dunque andiamo per ordine: anch'io ho visto il film di Bressane nell'unico tipo di fruizione possibile in Italia e cioè grazie al mai troppo osannato lavoro dei ragazzi di "Fuori Orario" su
Ciao Didda: hai perfettamente ragione! Ho in effetti scambiato la cronologia reale della filmografia di Cronenberg con la mia personale visione: pure questo sarebbe da annoverar nei casi di bipolarità o dissociazione cinematografica.
Chiedo il favore a Zender di poter mutare l'incipit del mio commento
Zender sai anche tu che il mio periodo di frenesia da inserimento davinottiano è finito da tempo: appunto il rispetto che ho per il sito (oserei anzi dire un affetto quasi familiare) fanno sì che il mio livello di attenzione sia sempre il più possibile elevato. Gli strafalcioni poi per carità capitano
mea culpa mea culpa mea maxima culpa. Del tutto ovviamente Like a rolling stone non viene eseguita in The last waltz ma per una bizzarra forma di personale dislessia musicale (lo potrebbero testimoniar amici e parenti) è una canzone che io "confondo" (per una questione di assonanza o di più
Ciao Buio, ciao Cotola: è sempre un piacere potervi salutare.
Confermo quanto segnalato dal sempre puntualissimo coscritto: in Italia ipotizzo il titolo sia uscito ai tempi solo su grande schermo, quanto però alla versione da me visionata trattasi di versione originale con sottotitoli in ingles
Ciao Rebis intanto: direi che può andare per il drammatico piuttosto che per l'avventuroso, per quanto il delirante ed esasperato gusto decadente di Browning meriterebbe una definizione di genere a se. Buona notte a tutti davinottiani
Il problema è questo Zender: io ne ho visti giusto un paio: quelli di Godard e di Lizzani, ma per un mio interesse personale nei riguardi degli autori. Ribadisco poi che quello di Godard è una specie di appendice della serie, visto che il tema generale della storia "nera" è svolto in maniera
1984: Vengeance is mine (Vengeance Is Mine)
1974: Un uomo, una città
2021: Tromperie - Inganno (Tromperie)
1989: Tutti contro Harry (The Plot Against Harry)
2009: Il grande sogno
2021: La abuela - Legami di sangue (La abuela)
1969: Città d'argento (Silver City Revisited)
1964: Nothing but a man (Nothing But a Man)
1978: L'ultimo sapore dell'aria
2023: Ferrari (Ferrari)