Gladbeck: rapina con ostaggi - Documentario (2022)

Gladbeck: rapina con ostaggi
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Gladbeck: Das Geiseldrama
Anno: 2022
Genere: documentario (colore)
Cast: (n.d.)
Note: Aka "Gladbeck: The Hostage Crisis". Il fatto di cronaca avvenuto in Germania nel 1988, ricostruito esclusivamente attraverso la documentazione dell'epoca. Il cast è costituito dai personaggi realmente coinvolti nel fatto di cronaca (16, 17 e 18 agosto 1988).
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Più interessante che straordinariamente congegnato come forse si poteva sperare, il documentario è acutamente strutturato montando un'ora e mezza di filmati autentici ricavati e selezionati da una mole di oltre 54 ore di materiale d'archivio. Per coincidenza sempre 54 ore è la durata complessiva dell'operazione criminale, dal momento della rapina alla filiale della Deutsche Bank di Gladbeck, nella Repubblica Federale (mancano pochi mesi all'abbattimento del Muro), a quello in cui tutto si conclude.

Senza un solo intervento esterno che non risalga all'epoca e che non sia una lavorazione grafica sulle immagini, la ricostruzione diventa la cronaca precisa...Leggi tutto di quanto avvenne realmente tra il 16 e il 18 agosto 1988 in quelle grigie strade della Germania Ovest. Perché le riprese cominciano naturalmente a rapina già in corso, non potendo anticipare gli eventi; e della stessa ben poco si vede, al di là di uno dei due ostaggi che fa capolino dietro la porta d'ingresso. E' quindi dal momento in cui i due criminali (dal volto ben visibile, mai coperto) salgono in auto con i due ostaggi che l'azione si avvia davvero, mentre la polizia si chiede come contrastarli e non trova altro modo che seguirli. La notizia si diffonde, si comincia a parlarne in televisione e per certi versi sembra di rivedere gli ASSASSINI NATI di Oliver Stone. La differenza, sostanziale, è che qui tutto è vero, con l'ovvia conseguenza che non ci si possono certo attendere la medesima regia incalzante, il montaggio virtuoso, i primi piani e le carrellate...

Dovendo lavorare su materiale filmato senza alcuna pretesa di apparire spettacolare se non nei contenuti, gli unici interventi vengono fatti in sala montaggio, nell'inserimento delle musiche (meno incisive di quanto potessero essere) e nell'interpolazione, tra i frame, di fotografie dell'epoca (in bianco e nero) che regalano prospettive differenti degli stessi momenti ripresi dal filmato. In comune con Stone resta il rapporto con i media, che una volta di più partecipano alla vicenda preoccupandosi di documentare cinicamente senza mai condannare nei fatti la riprovevole fuga con ostaggi. Dei due rapinatori uno è socievole: pistola in mano (ma conscio del fatto che il compare ha sempre la sua puntata sugli ostaggi) concede interviste, illustra i loro semplici piani, specifica come se non si soddisferanno le loro richieste... “bang bang”!

Nel frattempo i rapitori - che si son fatti raggiungere dalla fidanzata di uno di loro - hanno sostituito all'auto un intero autobus, sequestrato con tutti i suoi occupanti e che diventa il nuovo mezzo per spostarsi da una città all'altra in una sorta di tour del terrore. Non è facile però, abituati come siamo ad altri ritmi e a una concentrazione ben superiore di accadimenti tragici, lasciarsi coinvolgere allo stesso modo. Se si riesce a farlo, va da sé, è perché ci si rende conto (anche grazie alla bassa definizione delle immagini) che quanto vediamo è accaduto davvero. Cosa che implica l'assenza – per il cinema impensabile -  di una documentazione filmata in diretta relativa allo scontro finale, per esempio. Lo scostamento evidente tra realtà è finzione è quello che trasforma due criminali qualsiasi, che si comportano come se fossero in un film americano (lo sottolineano i giornalisti stessi), in divi al centro della scena. Tutto appare rallentato nello svolgimento, surreale nella semplicità dei gesti, nella mancanza di una regia che possa aggiungere quei colpi di scena improvvisi e quelle svolte sanguinarie cui siamo abituati ad assistere al cinema. Un'esperienza diversa e illuminante.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/06/22 DAL BENEMERITO KINODROP POI DAVINOTTATO IL GIORNO 3/08/22
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Kinodrop 14/06/22 19:16 - 2950 commenti

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Nella cittadina tedesca di Gladbeck, due rapinatori prendono in ostaggio due impiegati e costringono la polizia a un immobilismo di fatto e a collaborare per evitare il peggio. Comincia così un tira e molla e un girovagare di città in città che continuerà per 54 ore coinvolgendo altri ostaggi, la stampa e naturalmente le forze dell'ordine. Sembra un film, ma in realtà è il montaggio attento di reali spezzoni televisivi e foto dell'epoca (1988) che ci fa ripiombare nell'atmosfera e nelle ambientazioni di quel terribile fatto di cronaca, come fu divulgato e reso dai media di allora.
MEMORABILE: L'agghiacciante intervista al rapinatore, nella piazzola del bus pieno di ostaggi; L'uccisione del ragazzino; La sparatoria finale in autostrada.

Daniela 15/06/22 21:18 - 12662 commenti

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All'inizio sembra solo un fatto di cronaca come tanti altri, per quanto drammatico: una rapina in banca andata male, l'intervento della polizia, i due rapinatori in fuga. Quel che segue, ricostruito attingendo unicamente a filmati e spezzoni d'archivio, è invece una rappresentazione degna del teatro dell'assurdo, tra criminali esaltati, poliziotti inetti, giornalisti rapaci privi di ogni scrupolo, ostaggi che sembrano inebetiti nonostante la situazione di estremo pericolo, passanti in preda ad una curiosità morbosa quanto insensata. Documentario eccezionale, visione sconvolgente.
MEMORABILE: La richiesta dell'ambulanza mentre un commesso continua a servire un cliente; L'auto circondata dalla folla; La ragazza con la pistola alla gola.

Paulaster 22/06/22 09:46 - 4419 commenti

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Cronistoria di una rapina avvenuta a Gladbeck in Germania. Sorta di pomeriggio da cani in cui la realtà supera la finzione e il narcisismo criminale si sposa a meraviglia con la morbosità del pubblico di assistere e alla stampa di documentare. Cronaca ben montata con evoluzioni inaspettate (le interviste, il sequestro del bus, la complice restituita) e tensione crescente. Nell’epilogo la polizia si riserva di non spiegare la dinamica e restano solo gli amari titoli di coda.
MEMORABILE: Il fotografo messaggero; La bambina con la pistola alla nuca; L’ingorgo; Il caffè portato in macchina; La ragazza ostaggio diciottenne.

Pigro 3/07/22 10:09 - 9666 commenti

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Docufilm costruito soltanto con materiali originali grazie alla mole impressionante di video d’epoca, che l'eccellente montaggio trasforma in una narrazione incalzante, da tenere incollati e col fiato in gola. Non solo: la rapina con ostaggi nella Germania del lontano 1988 è al centro di un vero circo mediatico, in cui giornalisti ingenui o senza scrupoli fanno da cassa di risonanza al crimine e innescano interrogativi che rimbalzano fino a oggi. Adrenalina, senso d’impotenza, amarezza, indignazione: preparatevi a un turbinio di emozioni.
MEMORABILE: Il giornalista: “Come ti senti con la pistola puntata?” - L'ostaggio: “Abbastanza bene”.

Didda23 15/07/22 09:54 - 2426 commenti

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Un lavoro davvero stratosferico soprattutto per il materiale d'archivio e per il montaggio, che riesce a condensare in poco più di 90 minuti le 54 ore del rapimento. Un'opera che sfrutta magistralmente la gestione dell'orologio (ricorda in questo caso il principio di tensione alla base della saga di Paranormal acitivity) e che fa riflettere sul ruolo (a volte troppo invasivo) della stampa e dei media in generale. La vicenda assume tratti a volta grotteschi che fanno pensare che la realtà in molti casi supera la finzione (nemmeno il miglior sceneggiatore sarebbe arrivato a tanto).
MEMORABILE: Le richieste dei rapinatori al reporter; L'intervista alla sequestrata, sull'automobile; L'epilogo in autostrada.

Capannelle 16/07/22 18:02 - 4411 commenti

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Scelta geniale: lasciate da parte sceneggiatori incapaci, attori costosi o la tentazione di mettere in piedi un fiinto docu-drama e facciamo parlare quell'impressionante mole di immagini che l'inettitudine della polizia e la rapacità della stampa seppero produrre nel 1988. Altrettanto riuscita è anche la tensione del finale in cui il clima da grottesco esperimento sociale lascia il posto a un epilogo che non poteva essere documentato e che è stato giusto non riprodurre altrimenti. E senza quell'epilogo e altre amare considerazioni verrebbe pure da dire "bravi gli attori".

Galbo 1/08/22 16:57 - 12392 commenti

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Clamoroso caso di cronaca narrato in un interessante documentario prodotto da Netflix. Talmente incredibile da sembrare inventata, è invece una storia vera della quale disponiamo di una ricca documentazione filmata, messa insieme da un ottimo lavoro di montaggio che sottolinea l’insieme di errori e leggerezze che costarono vite umane che ancora oggi sono in parte inspiegate. Ottimo esempio di come un buon documentario possa essere spesso superiore al cinema di finzione.

Anthonyvm 28/08/22 17:03 - 5689 commenti

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Incredibile resoconto della rapina avvenuta a Gladbeck, in Germania Ovest, nell'agosto del 1988: un crescendo di tensione durato più di due giorni e culminato in tragedia, ma soprattutto una sarabanda di follia mediatica che si direbbe estrapolata da qualche black comedy satirica anni '90. E invece è tutto vero, interamente narrato per mezzo di materiale d'archivio. Dalla serena chiacchierata fra rapitore e giornalisti alla ragazza in ostaggio intervistata (con pistola puntata alla testa!), il comune senso del cinismo e della morbosità trova la perfetta rappresentazione. Imperdibile!
MEMORABILE: Il cassiere che conta tranquillamente i soldi mentre viene chiamata l'ambulanza per l'ostaggio ferito; L'ipocrisia consapevole dei passanti curiosi.

Giùan 19/03/23 11:32 - 4559 commenti

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Scandaloso paradigma della realtà capace di superare qualsivoglia fi(n)ction e scacco clamoroso alla dabbenaggine derivativa di ogni found footage. Il docufilm di Heise testimonia, con una crudezza che vellica ma non lascia spago al voyeurismo dello spettatore, il cortocircuito tra media, notizia e drammaturgia cinematografica. Grazie a un'etica di montaggio quasi trascendente, ci si immerge in un incubo in cui compiacimento narcisista (di ogni "attore" in scena), protagonismo e stolida impotenza convergono verso quel male in diretta che solo la vecchia maledetta tv sapeva "agire".
MEMORABILE: L'intervista a Roesner con le inquadrature degli ostaggi nell'autobus tra cui Emanuele con la sorella; La pistola puntata su Silke.

Schramm 7/06/23 14:58 - 3495 commenti

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La fantasia è solo una bugia? Chiedetelo alla realtà che la supera, determinandola. L'età della pietra già tracciava la cartina della Germania, sovrimpressa da 54 ore cinofile. Non una fictionalizzazione del vero, ma è come se Fosse. Come se Bob intervistasse Zoerathustra. Per una volta il found footage è così maledettamente vero da sembrare il più trionfale falso. Sbigottisce l'interdipendenza tra massa mediale e civile, polizia, criminali e stoccolmati ostaggi (per niente intimoriti e quasi compiaciuti di essere tali), tentacoli di una stessa piovra che s'attanaglia da sé. Doc-top.
MEMORABILE: Ost tra dark ambient e Carpenter.

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  • Discussione Galbo • 16/06/22 10:38
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Lo guarderò senz’altro, grazie della segnalazione 
  • Discussione Schramm • 16/06/22 12:13
    Scrivano - 7694 interventi
    resto di princisbecco e immantinente mi gladbecko! grazie!
  • Discussione Didda23 • 16/06/22 12:25
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Segnato, grazie.
  • Discussione Herrkinski • 16/06/22 15:39
    Consigliere avanzato - 2631 interventi
    Grazie Kino, segno.
  • Discussione Giùan • 17/06/22 08:13
    Controllo di gestione - 241 interventi
    Grazie per il suggerimento Kino
  • Discussione Leandrino • 23/06/22 11:10
    Custode notturno - 5 interventi
    Grazie per la segnalazione, cerco subito!
  • Discussione Pigro • 3/07/22 23:50
    Consigliere - 1661 interventi
    Grazie per la segnalazione. Visto e... pazzesco: davvero grazie. Quattro pallini senza dubbio.
    Ultima modifica: 4/07/22 07:33 da Zender
  • Discussione Didda23 • 7/07/22 22:56
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Visto. Grazie Kino, della segnalazione. Un film che fa indubbiamente riflettere. Un lavoro mostruoso, che merita un applauso a scena aperta.
  • Discussione Capannelle • 16/07/22 18:19
    Scrivano - 3512 interventi
    Ragazzi sbattetevi per trovarlo perchè è un esperimento filmico unico nel suo genere. Di cui realizzi la portata solo una volta finito e preferisco tacere per mantenere intatto quel senso di stupore.
    In merito all'episodio di cronaca, che avrei posizionato anche 10 anni prima, direi che si salvano in pochi: non ci sono solo autorità assenti, poliziotti autori di scelte cervellotiche e reporter invadenti ma anche un pubblico a cui sembra di essere al cinema e un trio di rapitori che non hanno la minima idea di "cosa fare da grandi".
  • Discussione Schramm • 7/06/23 15:09
    Scrivano - 7694 interventi
    notevolissimo e davvero superiore la ost. non solo precede l'assunto moral(isticcheggiant)e dell'oliver stone di assassini nati circa la morbosa connivenza tra crimine polizia mass media urbe e ostaggi che già esperimmo in quel pomeriggio di un giorno da cani (è davvero impressionante come gli ostaggi non mostrino quasi mai un filo di tensione e sembrino quasi compiuaciuti di essere tali), ma capovolge genialmente lo scambio di fondo tra vero e falso del found-footage.la ost poi meriterebbe quadripalla a sé.
    per tutta la visione mi sono domandato dove avessi già letto o sentito prima di questo film di silke bischoff e mi ha riacceso il ricordo di un servizio crudissimo del tg di un episodio molto simile in zona1985-1986 ma di impronta terroristica in - se non ricordo storto - iran. un intero pullman in ostaggio, un giovane ucciso con un colpo alla testa durante uno scontro a fuoco.