CHI POI NON CI FU...Per scegliere gli attori e le attrici Fellini fece molti provini infruttuosamente. Tuttavia
per il ruolo di Maddalena, che lui immaginava "bruna, magra, molto elegante, dallo sguardo profondo e grave", il regista rimase molto impressionato dal provino fatto a Milano alla modella
Adriana Botti: "una brava ragazza della buona società". Per il ruolo di
Emma la scelta sembrò inizialmente orientarsi su una "giovane ed esuberante attrice napoletana della compagnia di Nino Taranto":
Angela Luce.
FONTE: La
dolce vita di Anita a Roma, in
Corriere d'informazione,
20-21 febbraio 1959,
pag.9.
...E CHI INVECE C'È (NELLA SCENA DELLO STRIP)
La celeberrima
scena dello spogliarello di
Nadia (
Nadia Gray) fu girata quasi certamente nella prima metà dell'agosto del 1959.
Il giornalista Vittorio Ciuffa -forse presente sul set, certo molto ben informato - è prodigo di curiosità sui "volti nuovi" che appaiono come attori nella scena.
* Laura Betti e
Umberto Orsini, visto quello che hanno fatto poi, non hanno bisogno di presentazioni.
* "
Singolare" viene definito il caso di
Andrea Bianchi, capo dell'ufficio stampa di una Casa cinematografica. Avrebbe voluto presentare l'attrice tedesca
Carla Strober. Fellini non aveva voluto neanche vederla ma aveva chiesto una foto di Bianchi e dopo qualche giorno gli aveva telefonato a Positano pregandolo di venire subito a Cinecittà per girare: "gli piaceva la sua faccia".
* Sandra Tesi era venuta da Tunisi per fare l'attrice e studiava legge.
* Mario Conocchia era un signore "dedito ad affari immobiliari".
* Per
Daniela Calvino La dolce vita non sarebbe stato il primo film ma il precedente non era stato concluso e non era stata pagata.
* Leontine von Strein era un'olandese che lavorava a Roma "da tre settimane ma ha giurato di restarci un anno".
* Tito Buzzo era stato scoperto da Fellini in una palestra di Torino.
* Dai night club veniva l'impresario e figurinista
Gianni Zamputo.
* Lucia Vasilicò veniva da Viareggio e Fellini l'aveva presa dal Centro Sperimentale. Andava matta per García Lorca e De Sica e "si ostinava a chiamare Fellini per nome e cognome".
* Infine c'era
Oretta Fiume che aveva lasciato il cinema dopo aver interpretato un buon numero di film tra il 1938 e il 1946, per poi "
tornare a farlo con Fellini al teatro 13 di Cinecittà". Da quest'ultimo virgolettato si può supporre che la scena dello spogliarello sia stata girata lì.
FONTE:
Vittorio Ciuffa,
Sul "Set" de "La dolce vita" undici nuovi personaggi, in
Corriere d'informazione,
14-15 agosto 1959,
pag.9.