Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un delirio pop che sconfina sovente nel trash ma che conserva un fascino visivo a tratti straordinario. Senza scomodare maestri della fotografia come Mario Bava, che gli restano innegabilmente superiori, si può dire però che Polselli (o Ralph Brown, come si firma in questo e in molti altri dei suoi lavori della stessa epoca) riesce con DELIRIO CALDO a trovare colori e luci a dir poco curiosi, con contrasti cromatici fortissimi che si sposano ottimamente alle atmosfere da psycho-thriller sui generis del film. La recitazione di Mickey Hargitay (culturista al tempo famoso come marito di Jane Mansfield) è flemmatica con punte d'improvviso isterismo che deviano pericolosamente verso...Leggi tutto il ridicolo. Inutile negare, infatti, l'appartenenza di DELIRIO CALDO (e di gran parte dei film di Polselli) alla sfera della serie B italiana più venerata dagli amanti del "weird", del bizzarro in celluloide: la trama è improbabile quanto le facce degli attori. Hargitay, sorta di criminologo dalle funzioni poco chiare, parla di metereopsichiatria e biochimica come fossero la stessa cosa, si definisce scienziato e "folle impotente", sconvolge la moglie (Rita Calderoni) con atteggiamenti da autentico pazzo scatenato. Eppure la polizia (con un commissario che indossa camicie arcobaleno e papillon rossi!) non pare avanzare sospetti. Difficile dare una spiegazione logica alle molteplici incongruenze, specie perché a volte si tratta di semplici errori di montaggio. Divertente, in ogni caso. Per l'edizione americana (con un finale diverso, scene aggiunte e altre eliminate) Polselli girò un incredibile prologo in Vietnam!

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B. Legnani 5/02/07 18:26 - 5531 commenti

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Micidiale pellicola che sconcerta lo spettatore, il quale ha quasi l'impressione che il regista lo prenda in giro, per l'assoluta, regnante a-filmicità. Il delirio, più che nel titolo, è nel film. Conturbante la Calderoni, già campioncina di pallacanestro. Il c.s.c. Oppedisano fa un minuto e, attorialmente parlando, si mangia tutti gli altri messi insieme...
MEMORABILE: La strizzata d'occhi fra investigatori: se non lo si vede, non ci si può credere.

Il Gobbo 24/05/07 08:56 - 3015 commenti

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Sublime. Dalle camicie dei poliziotti alla stamberga che dovrebbe essere il commissariato (la stanza più squallida mai vista al cinema) e per non dire dei metodi investigativi, dalle scene sadiche di Mickey Hargitay (con quella specie di timbro strofinato sulla schiena della Calderoni, lasciandole le macchie di unto) a Tano Cimarosa doppiato con accento "ammeregano", uno dei guazzabugli più incredibili del cinema bis tricolore. Meno psicotronico di Riti, magie nere etc., quasi altrettanto divertente a dosi ridotte.

Homesick 24/05/07 18:37 - 5737 commenti

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Le regole del giallo vengono scompaginate e ricomposte in un “delirio caldo” – questo titolo calza ancor più alla versione USA – di colori sgargianti e visioni febbrili ove il classico perseguimento della suspense abdica in favore degli impulsi primordiali dell’amore folle, dell’odio, della gelosia e del sesso. Tragiche le figure di Hargitay, consapevole mad doctor, e della Calderoni, moglie devota dal triste sguardo; Cimarosa apre parentesi da commedia e Reverberi potenzia le immagini con un profluvio di irresistibili musiche psycho-beat. Polselli è l’Es del cinema italiano.
MEMORABILE: Le visioni di orge sado-maso nei sotterranei della villa; le urla registrate; le crisi della Calderoni; il bagno di sangue finale.

Undying 9/10/07 16:26 - 3807 commenti

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Cinema polselliano tout court, perciò mina vagante nel genere "giallo", all'interno del quale s'insinua con "violenza". Circolato in double version, con inserti più strong per il mercato estero (come quello della "masturbazione" della vittima da parte dei killer, rispettivamente Mickey Hargitay e Rita Calderoni, mentre viene affogata). Polselli tratteggia psicologie risibili (un'altra vittima lecca con eccitazione una frusta prima d'esser fustigata) ed un plot delirante. Belle le musiche di Reverberi (già colloboratore in Riti, Magie Nere...). Marginale.

Ciavazzaro 27/02/08 14:37 - 4770 commenti

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Come da titolo un vero e proprio delirio, ma curiosamente un delirio abbastanza ordinato. Gli attori (gruppo di fedelissimi di Polselli) e i bravi Calderoni e Hargitay,sono meno cani del solito, il tema musicale è efficace e la storia (più nella versione americana però) è abbastanza coerente. Buoni i delitti. La versione americana è praticamente un altro film: meglio quella italiana.

Renato 12/09/08 02:05 - 1648 commenti

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È quasi difficile parlare di questa "cosa"... 101 interminabili minuti di primi e primissimi piani, storia assurda, montaggio maldestro e qualche nudo (bellissima la Calderoni). Per il resto, i film di Polselli avranno anche il loro fascino malsano, ma la logica narrativa abita da un'altra parte.
MEMORABILE: Hargitay: "Io ho svolto una mia indagine di carattere metereopsichico".

Trivex 8/07/09 19:18 - 1743 commenti

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Perversioni con sorpresa di un collaboratore della polizia, tra omicidi e visioni oniriche ispirate dal senso "dell'impotenza". Rita Calderoni ha gli occhi dolci di una innamorata (infatti per tutto il film dice praticamente solo "ti amo"), ma è troppo bella e quindi va bene anche così. L'omicidio sotto l'acqua di corrente è davvero ben fatto e anche disturbante, mentre poi risorge l'anima psichedelica e delirante della linea polselliana, con gli incredibili poliziotti, la macchietta "crocchetta", la nipote lesbica e la cameriera morbosa. Un mito totale!

Lucius 19/04/10 13:22 - 3015 commenti

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Una brutta copia di Argento e Bava, delle attrici ridicole che non sanno recitare, una costumista presa dalle feste di carnevale e un protagonista che esagera nella sua interpretazione di psicopatico. Le musiche sono belle, ma non bastano a risollevare le sorti di un filmetto malato e strampalato.

Il Dandi 27/12/10 15:42 - 1917 commenti

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Deluse anche le (già modeste) aspettative di partenza: il delirio c'è, ma è un "delirio freddo", che annoia con un convenzionale (troppo per Polselli!) poliziesco-fotoromanzo, con vaghi (ma vaghissimi) accenni pop-psichedelici. Si notano il sempre adorabile caratterista Cimarosa, la cheap queen Calderoni e le musiche del Maestro Reverberi (figura chiave del sound beat italiano in Casa Ricordi). Ma resta un filmaccio, più dilettantesco che sperimentale, oltretutto di durata estenuante (e anomala per l’epoca).
MEMORABILE: I fermo immagine della sigla finale.

Cotola 10/01/11 21:21 - 9043 commenti

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L'inizio faceva (quasi) ben sperare. Poi "per fortuna" Polselli non si smentisce ed inizia il delirio (ecco spiegato il titolo). Difficile parlare di un vero e proprio thriller poichè oltre a mancare la tensione, ci sono una serie di scene inenarrabili che appaiono ridicole. Il modo di agire dei poliziotti entra dritto in testa e non si dimentica: da spanciarsi dal ridere. Gli ultimi minuti sono da antologia del trash, mentre la soluzione finale è telefonata.

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Zardoz35 27/01/11 00:59 - 290 commenti

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Horror-thriller di discreto interesse, ma con trama troppo sconclusionata e scene spesso messe insieme senza un filo logico. Polizia da operetta, protagonista maschile fin troppo calato nella parte dello psicopatico; la moglie, la bellissima Calderoni, parla soprattutto con gli occhi. In mezzo tanto sangue, qualche scena lesbo-morbosa. Il tutto può anche andare, se consideriamo il film di "seconda schiera" rispetto a un Argento o a un Bava.

Uomomite 27/02/11 06:34 - 174 commenti

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Grandi inserti psicotronici squassano un plot scritto da un branco di scimmie ubriache. Recitazione iper-dilettantesca, costantemente sopra le righe, arredamenti d'interni di uno squallore inenarrabile, un commissario che va in giro vestito come neanche il più coatto degli avanzi di galera, disprezzo assoluto per le più elementari regole della grammatica cinematografica, della logica, della verosimiglianza. Un trip micidiale. Sublime.

Pussycat 14/03/11 17:38 - 6 commenti

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Polselli è fatto così. O con lui o contro di lui. Sto con lui, perché il film è divertente, ben fotografato, pieno di belle dilettanti e folle come deve essere un Polselli Doc. Certo, la storia più che un delirio è un pasticcio e gli attori son quasi tutti cani, per non parlare di un finale iperdelirante. Premio per i due peggiori poliziotti della storia del cinema, talmente stupidi da causare loro qualche vittima in più. Ragazze tassativamente in minigonna, prima di essere spogliate e infine uccise.

Luchi78 8/04/11 15:13 - 1521 commenti

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Strano questo film di Polselli, che nonostante le innumerevoli incongruenze di scrittura e gli errori di montaggio riesce comunque a colpire per una magnetica fotografia e per qualche azzeccata trovata nel delirio di cui il film tratta. Certo, le gaffes sono troppe, l'utilizzo delle ragazze in minigonna come esca perenne di fronte alle smanie del professore è a volte ridicolo, però due pallini se li merita tutti.

Giùan 24/10/11 09:51 - 4559 commenti

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Delirio caldissimo, torrido, incandescente... diciamola tutta: quasi tremens. Incredibile film di Polselli, capace di dar vita a quella che pare una rivisitazione dell'Indagine di Petri con l'attonito Hargitay che, novello Volontè, semina indizi a dispetto ed onta di una Polizia che sublima qualsiasi barzelletta. Con una innumerevole serie di pecche che ognuno può divertirsi a contare, riscattate però da alcune "alte" esplosioni di violenza, l'atmosfera manicomiale invidiabile e una parte finale che nessuna camicia di forza riesce a contenere. Ode a Tano Cimarosa.
MEMORABILE: L'omicidio della ragazza adescata al bar; I nomi (Marzia, Herbert) ripetuti allo sfinimento; La bambina Florence che corre; La follia finale della Calderoni.

Fauno 9/08/11 20:55 - 2212 commenti

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C'è un solo modo per poter veramente apprezzare quest'opera, ed è crearsi uno status mentale che possa permettere di entrare all'interno della psicopatia di Herbert, visto che questa finisce per condizionare anche Marcia e tutto l'entourage... diversamente è quasi scontato ritenere il film un ciarpame dalla prima all'ultima scena. Non gli do il massimo perché la versione americana supera di gran lunga quella internazionale e per la gaffe imperdonabile del telefono nel bar, ove in ambedue le versioni si vede bene il gialloblù urbane-interurbane...
MEMORABILE: Il delirio a 4 nel vestibolo dello scantinato; la reazione contraddittorio di Herbert alla fine, che avvalora più che mai quanto da me scritto poc'anzi.

Deepred89 27/08/11 01:35 - 3706 commenti

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Forse capolavoro del regista, una folle pellicola che mescola thriller argentiano, thriller alla Frenzy, trash, erotico, commedia, giallo poliziesco e, nella versione americana, war-movie, con risultati farneticanti ma spassosi. Se alcune scene sono registicamente e fotograficamente desolanti, c'è da dire che altre stupiscono per fascino e suggestione e ciò, sommato ad una colonna sonora gustosissima, rende il film curioso nonostante una sceneggiatura che ha dell'incredibile. Cast assurdo, con una Calderoni stupenda. Un piacevole delirio.
MEMORABILE: I sogni sadomaso della Calderoni; il delirantissimo quarto d'ora finale, contrappuntato dall'esaltante brano rock reverberiano.

Stampante 24/11/11 15:52 - 10 commenti

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Molto, molto brutto, uno dei peggiori che abbia mai visto. La trama è delirante e povera (troppo per un'ora e mezza di durata), i dialoghi sono ridicoli e le interpretazioni scadenti, in alcuni casi imbarazzanti. La regia è da film porno. Direi che nulla si salva. Veramente da dimenticare.

Capannelle 8/12/11 12:50 - 4411 commenti

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Se si è preparati a Polselli si può sorvolare sulla sceneggiatura abborracciata, sugli sguardi elettrici fissati su più fotogrammi, sulle camicie hawaiane, sull'Inghilterra dove tutti guidano a destra. E godersi le ottime musiche di Reverberi, l'indovinato mix tra psichedelia e violenza (andare più sullo platter avrebbe nuociuto) e la buona qualità visiva. Diverse ragazze e Cimarosa spesso in desabillè: facile indovinare a chi vada la mia preferenza... Un buon delirio più che un buon film. Per fortuna ho evitato il prologo vietnamita grazie alla versione internazionale.

Panza 5/06/14 20:45 - 1842 commenti

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Sulla carta dovrebbe essere un classico giallo con venature erotiche, ma Polselli rilegge il genere a modo suo, tentando confusamente di dare un retroterra psicologico ai misfatti del protagonista e inserendo qualche sprazzo psichedelico. La narrazione è confusa e talvolta improbabile, specialmente nel comportamento dei due agenti di polizia che si aggirano per le scene del delitto combinando poco. Recitazione spesso enfatica (incredibile come è sopra le righe Bonini Olas nel ruolo del barista "spifferone") per dialoghi spesso stralunati, ma Hargitay e la Calderoni ne escono comunque bene.

Ralph Brown (Renato Polselli) HA DIRETTO ANCHE...

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Markus 27/09/14 14:21 - 3687 commenti

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Per essere un delirio lo è senz'ombra di dubbio; certo è che quando ci si confronta con il cinema di Polselli bisogna entrare nel mood corretto, ovverosia di un certo tipo di cinema psichedelico, folle e figlio del periodo di uscita, allora lo si potrà godere appieno (come è capitato a me). Le note di demerito sono invece la Londra con Castel Sant'Angelo, i pini domestici e i telefoni della Sip: certe castronerie - per quanto cinema low-budget - bisognava evitarle ma, forse, anche questo è un valore aggiunto. Chapeau al comparto femminile.

Maik271 19/10/14 13:20 - 436 commenti

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Polselli parte in quarta con una buona sequenza, poi finisce quasi subito per perdersi in un "delirio" vero e proprio: quello determinato da una sceneggiatura ridicola colma di dialoghi surreali, un doppiaggio pessimo e attori in sintonia. In mezzo al delirio del titolo qualche scena di nudo, ora saffico ora sadomaso, personaggi da far crepare dal ridere (Crocchetta?!?) e un finale prevedibile. Se vuoi poter dire di aver visto tutti i gialli italiani dei settanta ti tocca guardarlo!
MEMORABILE: Momento concitato: "Dr. Lyutak mi apra, presto!" "Sì, due minuti e scendo ad aprirle" "grazie dottore, sapevo di poter contare sulla sua collaborazione".

Furetto60 6/12/14 14:43 - 1194 commenti

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Comincerei dalle note positive: colonna sonora (grande la sigla finale!), abbigliamento che più '70 non si può, atmosfera che, se accettata per quel che è, coinvolge. Insomma, un film che nonostante tanti difetti, funziona: nonostante una recitazione dilettantesca, nonostante una sceneggiatura sfilacciata e una trama scontata, nonostante la Polizia (come in un film dell'epoca) stia realmente solo a guardare. E aggiungerei le molto mini gonne: non c'è un esemplare femminile che non le indossi e che, fortunatamente, non meriti di indossarle. Cult?

Nicola81 29/07/15 17:29 - 2857 commenti

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Sul fatto che sia un delirio penso che siamo tutti d'accordo. Sul piano estetico/visivo è un film pregevole e le battute iniziali lasciavano sperare anche in una storia costruita decentemente. Poi entrano a gamba tesa dialoghi e situazioni zeppe di assurdità, due poliziotti da operetta, una recitazione modesta (a voler essere generosi) e un finale che chiude degnamente il cerchio. Onore al merito al cast femminile, ma solo per quanto riguarda la bellezza. Probabilmente si tratta del miglior film di Polselli, ed è tutto dire...

Matalo! 2/10/15 13:40 - 1378 commenti

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Monumento dell'arte del regista, sintesi tra il mainstream alla Riti e le opere più personali, tipo Oscenità. La storia sembra scritta passo passo, senza verificare incongruenze e assurdità, al punto che pare La verifica incerta di Grifi. Quello che non assolve il regista è l'assenza di "innocenza" Edwoodiana; in verità si sente Artista indiscutibile. La prova è nei tempi lunghi e nella pretesa di scavo psicologico, ma questo è un film dove si svolgono indagini meteopsichiche e ogni serietà svanisce come nebbia al sole. Bei colori.
MEMORABILE: "Sei in trappola, shitface"; Il poliziotto in corridoio che sembra uno stoccafisso; I "Ti amo" e "Ho paura" ripetuti dalla Calderoni ogni 5 secondi.

Faggi 9/02/16 19:03 - 1549 commenti

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Era il 1972 e il mad-director colpiva ancora, con la sua banda di complici e col suo delirio... a freddo. Sceneggiatura ridicola, montaggio scriteriato, dialoghi da mondo capovolto, attori abbandonati a se stessi, balordaggini a tonnellate, scopiazzature da Dario Argento, comicità involontaria ad alta densità, noia inflitta ma (a sorpresa) genialate inconsapevoli.

Samdalmas 14/06/16 14:32 - 302 commenti

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Delirante di nome e di fatto, Polselli dirige uno dei thriller più sconclusionati di sempre. Protagonisti Mickey Hargitay, con lo sguardo sempre fisso e Rita Calderoni, bella e affascinante, a suo agio in queste produzioni di serie Z (la ritroveremo anche in Nuda per Satana). Tante le incongruenze come i poliziotti "inglesi", mai credibili, o i dialoghi risibili. Da salvare le musiche di Reverberi.
MEMORABILE: Il sogno sadomaso della Calderoni.

Rufus68 29/09/18 22:38 - 3842 commenti

I gusti di Rufus68

Dopo un inizio normale (sembra solo un brutto film) l'istinto peggiore di Polselli si scatena regalandoci una collezione di castronerie. Il tono psycho domina, mai sublimando in cult o in operina naïf: qui si hanno esclusivamente scempiaggini: fra interni desolanti, trovate visionarie da quattro soldi e sequenze dalla logica sbrindellata. In un film tanto incongruo risulta incongrua anche la presenza di Cimarosa, troppo attore per tale disastro. Attenzione: delitto nella vasca e non in doccia.

Pessoa 8/01/19 12:49 - 2476 commenti

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Nel giudicare un film di Polselli bisogna tener conto che rappresentava l'extrema ratio di un genere (lo psicothriller) allora molto in voga che ai coevi doveva parere ben più familiare di quanto oggi appaia a noi. Resta da stabilire se eccessi, incongruenze e momenti al limite del nonsense siano stati nei piani del regista o una naturale conseguenza del budget ridotto e di imperizia tecnica. Propenderei per la seconda, in un film in si salvano solo l'inossidabile Cimarosa e la ost di Reverberi, che vale da sola il prezzo del biglietto.
MEMORABILE: Le musiche di Reverberi, soprattutto nel quarto d'ora finale.

Myvincent 4/07/21 09:44 - 3741 commenti

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Un marito drammaticamente impotente, un serial killer che uccide giovani e belle ragazze: c'è un legame fra questi fatti? Parrebbe di sì, senonché nel folle svolgersi delle vicende qualcosa non quadra. C'é poco da illudersi in realtà, perché a dispetto di un barlume di tema interessante, si materializza una storia resa fra il risibile e l'assenza di professionalità. Tano Cimarosa (che qui appare come attore) come regista avrebbe fatto senza dubbio meglio.

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Keyser3 5/09/23 22:43 - 444 commenti

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Si tratta di uno dei primi esempi del Polselli-seventies, ma è già un compendio del cinema dell'eccentrico regista ciociaro, un po' Bukowski, un po' Ed Wood: dialoghi farneticanti, incongruenze macroscopiche, ritmi convulsi, sessualità come tema portante e il cast fatto dei soliti fidati, con Hargitay e la Calderoni in testa, oltre Bonini Olas. Inutile trovargli un senso, poiché un senso non c'è: quello di Polselli è un cinema libero, anarchico, rovesciato. Certo che 100 minuti di questo tenore non aiutano, e diventa dura arrivare in fondo pure per l'amante più sfrenato dei B-movies.

Ronax 23/01/24 22:16 - 1252 commenti

I gusti di Ronax

Psichiatra psicopatico e impotente fa strage di giovani donne, inconsapevolmente aiutato dalla moglie che, per coprire i delitti del consorte, ne commette altri a sua volta. Già questo dà l'idea nel folle guazzabuglio in cui si trova immerso lo spettatore fin dalle prime battute, ma va anche detto che per essere un film di Polselli mantiene un filo logico narrativo abbastanza coerente e comprensibile. Sorvolando sulle innumerevoli amene assurdità e sulle esasperanti lentezze, si resta comunque soggiogati dal delirio visivo che il Nostro orchestra indubbiamente con una certa abilità.
MEMORABILE: Le mises sfoggiate dalla sempre splendida Calderoni.
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MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione B. Legnani • 9/01/12 11:32
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Timbro.
  • Discussione Fauno • 9/01/12 11:38
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    In effetti pure a me è sempre parso un timbro, ma anticamente come funzionavano se non avevano la gomma? A meno che non fosse un marchio per marchiare a fuoco...Un rasoio sicuramente no. FAUNO.
  • Discussione Jandileida • 9/01/12 11:47
    Addetto riparazione hardware - 431 interventi
    Ciao Fauno,

    praticamente al contrario di come funzionano ora: sulla gomma il simbolo da timbrare è in rilievo mentre allora il simbolo era inciso sul timbro in modo che, dopo la pressione sulla ceralacca, esso risultasse essere in rilievo sul sigillo. Questo in generale, ci sono delle eccezioni, ma non moltissime.

    Ciao
    Ultima modifica: 9/01/12 11:49 da Jandileida
  • Discussione Fauno • 10/01/12 11:45
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Grazie Jandi...

    alla prossima visita ai mercati di Stellata o di Lugo di Romagna, che si occupano anche di antiquariato, proverò a cercarlo per rendermene conto di persona. Come vedi non se ne sa mai abbastanza, infatti pur essendo avanti con gli anni,sono ancora giovane per certi improvvisati strumenti di tortura. Ciao. FAUNO.
  • Discussione Fauno • 26/05/13 14:07
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Per Trivex: nella versione italiana manca completamente il personaggio di Bonita nonchè la sua eliminazione mediante soffocamento con un sacco di nailon.
    In quella italiana il grande Cimarosa si salva...per me è un bene che ci siano tutte e due le versioni perchè si completano, e comunque dei film non-inchiesta di Renato per me resta il migliore. FAUNO.
  • Musiche Homesick • 26/07/14 10:15
    Scrivano - 1363 interventi
    Il 45 giri della colonna sonora, con i due brani cantati da Raoul Lovecchio (in arte Raoul), che nel film interpreta il ruolo dell'ispettore:

    Ultima modifica: 26/07/14 17:45 da Zender
  • Discussione Ciavazzaro • 23/09/15 00:27
    Scrivano - 5591 interventi
    Segnalo che Delirio Caldo è stato trasmesso ieri notte sul canale del digitale Italia 135,da quel che ho visto non sono stati effettuati tagli.
  • Homevideo Mizar2016 • 27/09/16 19:14
    Disoccupato - 3 interventi
    Qualcuno sa se esiste un DVD con la versione Americana che abbia la traccia audio Italiana?

    Ci sono differenze tra l'edizione Blue Underground e l'Anchor Bay ?

    Grazie
  • Discussione Fauno • 1/01/17 17:30
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Solo perché nessuno sa ancora qual è il mio regista preferito, l'ultima gattina che ho adottato e allevato l'ho chiamata Bonita...

    I deliri più estremi che lui espone purificano l'essere tanto materiale quanto spirituale più di qualsiasi rito esoterico e orgiastico.

    E' un applicazione allo stato puro e senza colpo ferire di un metodo infallibile per conoscere se stessi, entrando veramente all'interno della propria voragine, di ciò che latita in noi ma che non è immediato, o peggio che è immediato ma si ha vergogna ad ammettere, a rivelare (e soffocarlo è ancora peggio). Basta sapere entrare nella sua logica...non è facile, ma nemmeno impossibile...
  • Homevideo Caesars • 24/07/23 11:47
    Scrivano - 16810 interventi
    Il bluray austrica, che doveva uscire il 20 Luglio (ma credo in ritardo), dovrebbe contenere anche audio in Italiano
    https://www.beyondmedia.at/delirium-mediabook-blu-ray-dvd-limited-333-edition-uncut-inkl-bonusfilm-auf-blu-ray.html