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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Fin dai tempi di NODO ALLA GOLA Alfred Hitchcock aveva dimostrato di essere affascinato dalla possibilità di girare un intero film in un unico ambiente. In REAR WINDOW la visuale della cinepresa si esaurisce nella camera in cui James Stewart è costretto su una sedia a rotelle e nel cortile sul quale essa affaccia, splendidamente arricchito da una scenografia densa di particolari. L'inquadratura si sposta leggera tra le finestre e i balconi dei palazzi, indugiando sugli interni dove personaggi curiosi e meno curiosi si affacendano stuzzicando la curiosità del protagonista e - indirettamente - nostra. Hitchcock impiega almeno mezz'ora prima...Leggi tutto di entrare nel vivo della vicenda, legittimando l'impressione (considerando la brillantezza dei dialoghi e la predisposizione di Stewart in tal senso) che il film sia innanzitutto una commedia. Anche perché, a dire il vero, l'intreccio giallo non viene chiarito del tutto nella sua struttura e resistono alcune ingenuità difficilmente perdonabili se l'ambito non fosse quello del mix allegro tra i due generi da lui da Hitchcock sempre prediletti. L'insolita love-story tra Stewart e Grace Kelly è un continuo ripetersi di eleganti frecciate al malcostume dell'altro, con l'inserimento di due personaggi “esterni” (la massaggiatrice e l’amico investrigatore) che non mancano a loro volta di elargire battute di spirito all'indirizzo della “vittima” Stewart; il quale, reggendo quasi interamente da solo il film (è sempre in scena, soggettivamente o meno), si rivela l'interprete ideale e si consegna alla storia del cinema. La seconda parte, in cui la suspense e i sospetti si accavallano andando a fondersi perfettamente nella “formula Hitchcock”, è decisamente superiore a una prima in cui, per rendere credibile la storia, si lascia troppo spazio a “finestre” secondarie. Decisamente brutta e anonima la colonna sonora, che lo stesso Hitchcock sconfessò.

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Sadako 31/03/07 19:26 - 177 commenti

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Un thriller abbastanza statico, in cui tutta l'azione è compresa tra le quattro mura di una casa, il cortile su cui si affaccia e il caseggiato che la circonda. James Stewart, bloccato a causa di una gamba rotta e deciso a non farsi troppo distrarre da Grace Kelly, trova come non annoiarsi spiando i vicini e iniziando una sorta di caccia al topo con uno di loro, probabile assassino, che inizierà a sua volta ad inseguirlo. Lento nella prima parte e sempre più concitato nell'approssimarsi della conclusione, è da vedere. Magari insieme al remake.

Caesars 11/04/07 13:34 - 3805 commenti

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Uno degli Hitchcock più famosi e omaggiati. Un buon giallo, diretto con grande maestria, ma leggermente penalizzato da un ritmo troppo lento. James Stewart è attore funzionale alla vicenda e Grace Kelly si ammira più che altro per la sua algida bellezza. La vicenda comunque ha un crescendo che riesce ad intrattenere lo spettatore fino ad un finale decisamente convulso. Da vedere assolutamente, anche se personalmente non lo trovo entusiasmante.

Red Dragon 13/04/07 14:06 - 125 commenti

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Delizioso giallo del Maestro, costruito sul voyeurismo e condito da molta ironia. Stewart giganteggia (pur stando seduto tutto il film), Grace Kelly è troppo bella per essere vera e Burr mostra di avere "le physique du rôle" per il suo ruolo. La prima parte è abbastanza lenta e frivola, la seconda fa montare la tensione in un crescendo superlativo. Il risultato finale è ad ogni modo notevole. Rimane uno dei più acclamati film di Hitchcock e un motivo c'è. Personalmente lo ritengo inferiore a Vertigo e Psycho, ma è imperdibile.

Undying 30/07/07 23:15 - 3807 commenti

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Ennesimo capolavoro del brivido in cui voyeurismo e mistero si abbracciano per scatenare, nello spettatore, un profondo senso di curiosità mista a morbosità. Il maestro del brivido "all'inglese" colpisce nuovamente allo stomaco, senza mai mostrare alcunché di disgustoso, sopperendo alla carenza di scene ad effetto con suggestioni, suggerimenti, stimoli "cerebrali". Il risultato finale è significativo: a volte ciò che più spaventa è quello che può, la nostra mente, immaginare, al di là di quello che appare su uno schermo (pur sempre magico).

Galbo 26/12/07 19:13 - 12413 commenti

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È il capolavoro per eccellenza del maestro inglese, vera e propria summa in chiave cinematografica di tutte le tematiche narrative hitchcockiane e lezione di cinema memorabile. Ricco di virtuosismi tecnici con scene ed inquadrature memorabili. Un film ricco di movimenti, ma paradossalmente visto con l'ottica di un soggetto immobile che fa del voyerismo (e di uno strumento del mestiere, la macchina fotografica) la sua arma. Grande intepretazione dei due protagonisti, il pragmatico Stewart e la mai così affascinante Grace Kelly.

Lovejoy 21/12/07 16:19 - 1823 commenti

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Capolavoro indiscusso del Maestro del brivido. Ben scritto e splendidamente diretto, con almeno tre scene da citare: quella del viso della Kelly che si avvicina alla macchina da presa; quella della Kelly in casa di Burr e il confronto finale tra quest'ultimo e James Stewart. Attori in stato di grazia e colonna sonora straordinaria. Insieme a Intrigo Internazionale il miglior film di Hitchcock degli Anni Cinquanta.

Ciavazzaro 1/05/08 13:15 - 4770 commenti

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Classico inarrivabile, con una forte componente vouyeristica: tutto è ambientanto in un condominio nel quale, oltre a vedere la vita delle persone comuni, si può vedere l'opera di un uxoricida (Raymond Burr, futuro Perry Mason). Bravissimo Stewart, sensuale la Kelly, angosciante il finale con Burr che cerca di entrare.

Hackett 3/05/08 13:55 - 1868 commenti

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Uno dei capolavori assoluti del Maestro. Film in cui tutti i tasselli sono studiati a tavolino e rientrano in una partita a scacchi tra il regista e lo spettatore. Ottima l'idea della location e di Stewart che segue tutto nell'impossibilità di muoversi. Dalla staticità del protagonista alla dinamicità della trama che trasmette a chi guarda la stessa impotenza di Stewart. Imitatissimo, ma senza eguali.

Supervigno 31/05/08 19:41 - 229 commenti

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Esempio perfetto di come si può creare un giallo appassionante semplicemente mettendo il protagonista davanti a una finestra, ad osservare la vita quotidiana degli abitanti della casa di fronte. La presenza di una Grace Kelly assolutamente perfetta e forse mai così bella illumina e dona grazia e verve alla storia, lasciando lo spettatore a domandarsi perché sia fidanzata con quella noia di Stewart. Siamo particolarmente affezionate a questo film, perché l'inquilino della casa di fronte è il nostro amato Raymond Burr.

Pigro 4/06/08 12:52 - 9702 commenti

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Fotografo con gamba ingessata si mette a indagare dalla finestra di casa sua sugli strani movimenti di un vicino. Un Hitchcock superlativo per la capacità di creare una vivacissima azione e tensione in un film girato praticamente tutto in una stanza. Bellissima metafora del cinema e dell’arte come strumenti di conoscenza della realtà che anticipa Blow up di Antonioni: il protagonista scopre la verità non guardandola direttamente, ma attraverso un obiettivo fotografico, che può amplificare ciò che normalmente non si vede.

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Mascherato 10/06/08 00:20 - 583 commenti

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Si è sempre detto che il protagonista del film sarebbe metafora dello spettatore cinematografico, mentre pare abbastanza evidente che Hitchcock (da sempre più avanti di tutti) aveva in mente lo zapping dello spettatore televisivo (ogni appartamento un canale ed una tipologia di programma) che, chiaramente morboso e voyeur, si sofferma sul fatto di sangue. E se può, sfidando ogni pericolo, si prende anche i suoi 15 minuti (Grace Kelly si introduce nel condominio catodico) di pop-olarità prewharoliana.

B. Legnani 11/06/08 22:35 - 5550 commenti

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Confesso che non lo trovo irresistibile e che gli preferisco altri film del maestro, come Psyco e Gli uccelli. Se inizio e finale sono stupendi, per me la pellicola paga un po' di lentezza nella fase centrale, il che non le permette di volare verso l'ottimo. Impossibile dire, sia ben chiaro, che sia qualcosa meno di un buon film! Grace Kelly deliziosa, pur se quella di Caccia al ladro mi pare insuperabile.

Supercruel 24/07/08 13:42 - 498 commenti

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Giallo costruito con perizia certosina, giustamente incensato ma che, lo si deve ammettere, risente di una lentezza che a tratti appesantisce la visione. In particolar modo la parte centrale soffre di un ritmo davvero troppo piatto. Ciononostante rimane un manifesto di grandissimo cinema, preciso al millesimo e che può contare su un incipit e un finale innegabilmente magistrali. Geniale il sottotesto: il protagonista è interessato all'amore e al delitto e cosa troviamo oggi nei tg? Chiappe e sangue. Lungimirante.

Puppigallo 12/11/08 15:46 - 5295 commenti

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Hitchcock era un vero Maestro, con la M maiuscola; e lo si può notare proprio da una pellicola come questa, nella quale è riuscito a rendere interessante un uomo (Stewart), che per deformazione professionale (fotografo e ficcanaso), immobilizzato a causa di una gamba fratturata, non trova niente di meglio da fare che spiare gli inquilini delle altre palazzine. Ovviamente, qualcosa catturerà il suo sguardo e, da quel momento, la tensione inizierà a salire, fino all'epilogo. Bravo anche Burr, con faccia da colpevole, che più colpevole non si può. La Kelly è piacevole come sempre. Da vedere.
MEMORABILE: Grace Kelly a casa dell'assassino; L'ironico finale.

Matalo! 13/11/08 17:12 - 1378 commenti

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Fare di un ficcanaso un eroe; spesso Hitchcock ha usato patologie e handicap dei protagonisti come veicolo di tensione. Basta questo a dare al regista la patente di genio. Unità di tempo e luogo, quasi un film teatrale, scommessa vinta da pochissimi. I due personaggi interpretati da Steward e Kelly in fondo non sono nemmeno simpatici e questo è un altro merito del regista. Un film epocale. Per me inferiore però a La donna che visse due volte.

Magnetti 13/11/08 18:07 - 1103 commenti

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Nessun altro come Hitchcock è riuscito a portare sullo schermo le meschinità/debolezze umane, con il vestito del thriller spruzzato finemente di un po' di ironia all'inglese. Ciò vale anche per questo thtiller che funziona alla perfezione. Gli attori, benedetti dal regista, sembrano in stato di grazia: la classe di uno dei manifesti del cinema (James Stewart) e la bellezza senza tempo di Grace Kelly costituiscono infatti un ulteriore plus, che assicura al tutto la dignità del capolavoro.

Renato 6/03/09 19:28 - 1648 commenti

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Un buon thriller hitchcockiano, che com'è noto ha ispirato una serie pressoché infinita di imitazioni. La suspense è costante, ed è costruita con intelligenza, anche se è indubbio che rivedendolo oggi non sia esattamente uno di quei film che ti incolla alla poltrona. Però James Stewart e la Kelly sono bravissimi, anche se la parentesi romantica tra loro mi pare sia quasi inutile nella logica del film. Non quel capolavoro che molti vedono insomma, almeno ai miei occhi.

Capannelle 3/04/09 10:12 - 4420 commenti

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È rimasto impresso nella storiografia, forse un tantino sopravvalutato ma rappresenta una notevole simbiosi tra commedia e giallo. Sugli scudi Stewart e la Grace Kelly, perfetti amanti-spioni e la Ritter, l'arzilla massaggiatrice. E quella composizione di finestre e vite spiate che sembra una casa delle bambole (con tanto di bambolona sexy). Con buona pace di chi vende tendaggi: per loro un film da evitare.

Belfagor 28/05/09 15:52 - 2690 commenti

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Una delle pellicole migliori del Maestro del Brivido: chi altri riuscirebbe a coinvolgere lo spettatore puntando sulla pulsione voyeuristica insita in ognuno di noi e facendolo immedesimare nel protagonista (James Stewart al massimo) ora guardone, ora possibile vittima? Il tutto lucidato con britannica ironia e reso brillante da un cast egregio, fra cui spiccano Thelma Ritter e un'elegantissima Grace Kelly. Personalmente, il mio preferito fra i capolavori di Hitchcock.
MEMORABILE: Lo spionaggio notturno (con buona pace di Norman Bates, le tende non hanno ragione di esistere in questo film).

Shosanna 4/01/10 17:24 - 2 commenti

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Un perfetto esempio di equilibrio tra immagini e narrazione, dove la vena ironica si mescola alla suspance e alla vicenda sentimentale dei due protagonosti in maniera talmente naturale che ad un certo punto ci troviamo anche noi nella stanza assieme a Grace Kelly e James Stewart ad osservare ciò che accade nella finestra difronte. I personaggi sono talmente caratterizzati che sembrano palpabili, reali. Incredibile la modernità della regia e dei dialoghi, alcune osservazioni sul rapporto uomo-donna sono così attuali da far riflettere. Sempreverde.
MEMORABILE: Senta, signor Jefferies, io non ho istruzione, però posso dirle una cosa: quando un uomo e una donna si frequentano e si piacciono, devono accoppiarsi come i puledri nelle praterie e non fantasticare analizzandosi come due campioni in una provetta.

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Qed 27/12/09 22:13 - 54 commenti

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Al di là delle conclamate capacità di Hitchcock nel creare tensione con espedienti originalissimi, senza scadere nella comodità dell'orrifico (ho sempre in mente l'aeroplano di Intrigo internazionale), al di là dello sguardo ante litteram sul vedere senza esser visti, Grace Kelly e ancor più Lisa Freemont sono il vero splendore: della prima basta il nome, la seconda è uno dei personaggi femminili più splendidamente delineati di sempre, nel rapporto con Jeff. Un tizio ingessato che dà solo la caccia a un maniaco si dimenticherebbe in fretta.

Stefania 24/01/10 22:30 - 1599 commenti

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L'immobilità del corpo compensata dall'ubiquità dello sguardo, potenziato dalle lenti del binocolo e della macchina fotografica. E il microcosmo del condominio di fronte, ove convivono spunti comici, garbugli sentimentali e un'inquietante scomparsa, diventa film nel film. Ottima escalation di tensione quando Lisa diventa attrice di quel film di cui Jeffries è spettatore, ma anche regista, pur non controllandone il copione. Adorabili anche i personaggi secondari, come la mitica fisioterapista!

Tomastich 14/03/10 10:56 - 1255 commenti

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Una delle carte vincenti di questo proto-thriller anni '50 è quella dell'ironia, velata, sottile, naturalmente inglese, che fa da cornice ad una delle storie più avvincenti (apparte la prima mezz'ora) della "first-phase" del thriller mondiale. Grace Kelly la offendi se la chiami stupenda.

Daniela 16/06/10 13:38 - 12699 commenti

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Fotoreporter giramondo restio al matrimonio, costretto all’immobilità, ha modo di osservare dalla sua finestra tutte le possibili varianti del rapporto di coppia, compresa quella delittuosa. Impotenza fisica temporanea (sublimata dalla prolunga dell'occhio di sfacciata allusività) destinata a sfociare in una costrizione permanente, come lascia intendere il beffardo finale, anche se la “carceriera” è la meravigliosa Kelly, miracolo di classe e bellezza. Una delle vette dell’arte registica di Hitch e recitativa di Stewart, godibile anche all’ennesima visione
MEMORABILE: Stewart e Ritter commentano l'incursione di Grace Kelly nell'appartamento di Burr - i flash usati come arma di difesa

Rambo90 4/05/10 19:27 - 7707 commenti

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Capolavoro thriller del grande Hitchcock che, ambientando tutto in una stanza e partendo da una situazione più consona ad una commedia, riesce in un secondo momento a innestare il classico gioco dei sospetti e della suspence. Superlativa l'interpretazione di Jimmy Stewart che regge il film praticamente da solo, anche se aiutato da dialoghi brillanti e da attori di contorno di grande classe (la bella Grace Kelly, la simpatica Thelma Ritter e il bravo Raymond Burr pre-Perry Mason). Da vedere e rivedere, perché è un classico del genere.

Saintgifts 7/07/10 12:14 - 4098 commenti

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"Rear Window" è un film speciale. Speciale per il soggetto: oltre al tema centrale si indaga nella vita intravista dietro tutte le altre finestre. Speciale per la regia, una delle migliori di Hitch, per la fotografia e per le interpretazioni. Un innesto tra commedia e giallo ben riuscito con dosi esatte di leggerezza e suspense. Inquadrature nuove di grande effetto, carellate a 360° e primi piani di notevole impatto. A completare il quadro la bellezza luminosa, l'eleganza e la disinvoltura di Grace Kelly e gli sguardi espressivi di James Stewart

Audreyh 4/09/10 10:23 - 9 commenti

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Con La donna che visse due volte è il miglior film di Hitch. James Stewart è costretto sulla sedia a rotelle da una gamba rotta, Grace Kelly è all'apoteosi della sua bellezza e tutt'altro che algida. Il film è un giallo con risvolti di terrore, con una spruzzata di erotismo e voyeurismo (il protagonista passa le sue giornate a spiare i vicini). Raymond Burr tre anni dopo diventò famoso come Perry Mason. Il film ha ispirato molti film, su tutti Omicidio a luci rosse di Brian De Palma.
MEMORABILE: Il ralenti sul bellissimo volto di Grace Kelly che si avvicina per baciare James Stewart. Col sottofondo dei gorgheggi di una cantante lirica.

Cotola 13/03/11 02:04 - 9082 commenti

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Ancora un film d'interni per Hitchcock che, per l'ennesima volta, sforna un capolavoro assoluto che travalica i generi e si pone come metafora assoluta del cinema: meccanismi thriller a parte (al solito costruiti in modo magistrale e perfetto), Stewart incarna lo spettatore-voyeur che in preda a stasi motoria (la frattura alla gamba), passa il tempo a guardare le vite degli altri ad occhio nudo e andando oltre grazie a prolungamenti meccanici (la macchina col teleobiettivo e il binocolo). Grandiosa la prova di Stewart-Kelly-Ritter. Immortale.
MEMORABILE: I baci tra James Stewart e Grace Kelly. L'incredibile carica di sensualità sprigionata dalla splendida Kelly. Le battute di Thelma Ritter.

Nando 2/04/11 00:30 - 3822 commenti

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Dall'attenta osservazione di un condomino temporaneamente inabile si scopriranno tante situazioni. Il genio di Hitchcock si mostra nuovamente magistrale realizzando questa "semplice" narrazione provvista di due interpreti sopraffini. Stewart affascina ma la Kelly incanta, con la sua impareggiabile bellezza.

Von Leppe 24/05/11 00:15 - 1263 commenti

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Bella idea del cortile come spazio per girare un thriller, anche se a volte sembra esagerata la vista totale di ciò che succede dalle finestre; ma il meccanismo del film funziona e la suspence è tangibile ancora oggi (dal 1954). James Stewart è un buon interprete, immobilizzato con la gamba ingessata e quell'aria ironica tipica degli attori americani del tempo. Ottima la scenografia del cortile, i vari momenti delle giornata e soprattutto la notte di pioggia. Qualche momento umoristico e sbaciucchiamento di troppo.

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Myvincent 6/07/11 19:32 - 3757 commenti

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Un film sul voyerismo e molto altro in questa commedia caldo-fredda, dove ai dialoghi si susseguono scene mute, "spiate" dal protagonista, ridotto temporaneamente su una sedia a rotelle a causa di un incidente. Un film sulla società americana di allora (ma anche di adesso), in cui la violenza spesso si consuma davanti ai nostri occhi, qui evidentemente ben aperti. In Ti piace Hitchcock Dario Argento prenderà spunto per riproporre il medesimo tema.

Luchi78 10/08/11 15:33 - 1521 commenti

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Difficile non aggrapparsi alla sedia quando Burr cerca di liberarsi della sua "spia" in modo così non convenzionale: tutta l'energia emotiva del film si concentra fino ad esplodere nel finale mozzafiato. E cosa altro si può chiedere ad un giallo perfetto se non di incollarci allo schermo sino all'ultimo secondo? Perfetto Hitchcock nella regia che si muove sinuosa tra una finestra e l'altra, mentre Stewart e Grace Kelly elevano il film a capolavoro.

.luke. 2/02/12 00:59 - 89 commenti

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Hitchcock torna a girare un film d'impostazione teatrale e sforna un capolavoro. Straordinario James Stewart come voyeur che, osservando le vicende familiari del palazzo di fronte, riflette sulla relazione amorosa con Lisa (mai così splendida Grace Kelly) prima di improvvisarsi detective. Un thriller eccezionale, tanto statico nell'ambientazione quanto dinamico nel suo svolgimento, con un aumento della tensione che culmina nel finale.
MEMORABILE: Siamo una bella razza di guardoni.

Graf 29/05/12 04:24 - 708 commenti

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Film feticcio di Hitchcock, da allora un vero oggetto di culto. Mistery e storia d’amore, omicidio e promessa di matrimonio, il fotoreporter Jeff che, ingessato, vede, da spettatore, i fatti che accadono negli appartamenti del cortile come se fossero episodi intrecciati di un film, noi che osserviamo Jeff in questo film, il cinema come finestra sul cortile, lo strumento del thrilling come lente di osservazione del mondo; insomma un film stratificato, magmatico, pieno di richiami e di rimandi in equilibrio tra la commedia romantica, il giallo e la tragedia.
MEMORABILE: I dormiveglia di Jeff, nella notte del delitto, in bilico tra sogno e realtà; I flash della macchina fotografica usati da Jeff come arma di difesa.

Tomslick 23/07/12 15:09 - 205 commenti

I gusti di Tomslick

Da queste parti Rear window non viene considerato tra le più alte vette di Hitchcock; probabilmente perché il passo tra curiosità e voyeurismo è più breve di quel che sembra, al di là di tutte le (avvincenti) implicazioni giallo-investigative che il film propone. Detto questo, rimane la solita straordinaria classe del Maestro, che mette in scena forse il più alto esempio di sempre di uso della macchina da presa al puro servizio degli occhi di chi guarda. Ottimo James Stewart, ma la scena è tutta per l'affascinante Grace Kelly, qui al suo apice.

Almicione 25/05/13 20:08 - 764 commenti

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Indiscutibile capolavoro di Hitchcock, il quale lavora qui su una tecnica cinematografica straordinaria: il film è ambientato in un'unica grande scenografia e viene visto dagli occhi di un solo personaggio, in modo tale che lo spettatore tende a immedesimarsi con esso e, vedendo le stesse scene, condivide le sue opinioni, i suoi sospetti. I momenti di suspense diventano sempre più frequenti col passare dei minuti rendendo la pellicola assai coinvolgente per tutta la sua durata. Eccezionale e innovativo Hitchcock e molto bravi Stewart e Kelly.
MEMORABILE: La scena in cui Lisa viene scoperta da Thorwald; La scena in cui Thorwald entra nell'appartamento di Jeff.

Giacomovie 8/07/13 11:14 - 1399 commenti

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Hitchcock appartiene a quel ristretto gruppo di registi che fanno gustare il sapore del vero cinema e questo film ne è uno dei suoi migliori esempi. Miscela benissimo una crescente suspence con dosi di sentimento e di humour. Nonostante sia ristretto negli ambienti e limitato nel raggio d'azione, non si avverte monotonia grazie ai vari elementi di contorno che attirano l'attenzione. Di rilievo anche l'interpretazione del "guardone" Stewart e la bellezza sensuale e misteriosa di Grace Kelly. Dialoghi ricchi di sottili provocazioni. ****

Mickes2 24/06/13 14:07 - 1670 commenti

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Come dice il Maestro: mettete una persona alla finestra e vedrete che, dall’altra parte, 9 persone su 10 fermeranno a guardarla. Elegante, raffinata opera hitchcockiana in cui voyeurismo e commedia romantica si fondono mirabilmente. L’elemento dominante è la straordinaria capacità di Hitch di trasmutare l’occhio di un curiosissimo Stewart nell’occhio dello spettatore, che osserva i comportamenti degli abitanti del palazzo con la stessa morbosa accuratezza, fino alla micidiale, pessimista conclusione. Incantevole Grace Kelly, ottimo Stewart.
MEMORABILE: L'inquietantissimo primo piano di Thorwald.

Nicola81 24/07/13 19:26 - 2871 commenti

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Buono ma non un capolavoro, perché il giallo vero e proprio inizia a metà film (la prima parte, per quanto godibile, è commedia brillante allo stato puro) e perché l'idea di girare il tutto in un'unica stanza, anche se ben gestita, non può non pagare dazio alla staticità a discapito della suspense. Certo la bravura di Hitchcock non si discute e così quella degli attori: Stewart perfetto, la Ritter e Corey due validissime spalle, Burr inquietante al punto giusto, ma tutti passano in secondo piano rispetto a quella dea che era Grace Kelly.
MEMORABILE: La prima apparizione di Grace Kelly (ma pure le successive...); Il finale.

Modo 8/08/13 15:32 - 952 commenti

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Grande esempio di cinema, direi essenziale per chi vuole scoprire il mondo hitchcockiano. Dalle mura circostanti un cortile, routinamente si muovono uomini e donne mentre un fotografo ingessato in carrozzella osserva discretamente e curiosamente le abituidini condominiali. Fino a quando qualcosa lo turba. Ottimo Stewart e magnifica la musa Gene Kelly perfettamente immedesimate nella parte. Scenografia stupenda. I piani sono sfalsati in realtà: il cortile è fatto nei sotterranei dello studio e il protagonista si trova al piano terra!

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Disorder 13/09/13 22:59 - 1416 commenti

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Credo che il cinema del grande Hitch avesse molti più significati di quanto il regista stesso fosse disposto ad ammettere. Il protagonista è in fondo l'archetipo dell'uomo moderno, che ha girato il mondo ma non conosce i propri vicini di casa, che però osserva con voyeuristico piacere, come se fosse tutto un programma tv. Geniale la costruzione della trama, col protagonista che in qualche modo si "crea" da se la storia e il mistero da risolvere. Fotografia e regia mozzafiato. Forse qualche lungaggine di troppo all'inizio, resta un grande film.
MEMORABILE: Le sfortunate avventure di Miss Cuore Solitario; I titoli di testa.

Il Dandi 1/11/13 21:30 - 1917 commenti

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Notoriamente si tratta (insieme a Psycho) del film di Hitchcock più omaggiato; per me è anche il più sopravvalutato (insieme al Delitto perfetto, con cui condivide il peccato della staticità come esercizio di stile troppo programmatico), soprattutto a fronte dei tanti titoli "minori" del maestro con i quali perde il confronto alla (re)visione matura; questione di alchimie che rendono il destino di un film più fortunato di altri: come per l'interpretazione di James Stewart, non la migliore della sua carriera ma forse la più iconica.
MEMORABILE: L'illustrazione del condominio all'inizio; l'epifania di Grace Kelly.

Giordani 9/03/14 21:01 - 39 commenti

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Ancora una volta Hitchcock dimostra una grande sapienza tecnica per le sue inquadrature, che come sempre forniscono allo spettatore importanti elementi per la comprensione dell'intero lungometraggio. La trama desta interesse e attenzione grazie anche all'ottima interpretazione del cast; commento musicale ben presente e assolutamente azzeccato. Inoltre non mancano attenzione e cura per le luci e la fotografia, che rendono ogni scena caratteristica, ben studiata e visivamente molto interessante.

Lythops 4/04/14 07:58 - 1019 commenti

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Una vecchia definizione di "cinema" afferma che "è l'arte del tempo"; quindi anche dei movimenti, di persone e di macchina, di spazi inquadrati e illuminati in modo semplicemente perfetto, del colore degli ambienti interamente costruiti in teatro, compreso il cortile. Inoltre, perfette le costruzioni dei rapporti umani che tutti i protagonisti dei vari appartamenti instaurano al loro interno sul cui significato lo spettatore trae le proprie conclusioni andando molto al di là degli ovvii interrogativi su come il film andrà a finire.
MEMORABILE: Jeff che assiste all'evoluzione del rapporto tra gli "sposini" con faccia molto eloquente; La visione pessimista di un certo tipo di donna.

Ultimo 5/09/14 21:11 - 1659 commenti

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Uno dei grandi classici del maestro del brivido, immancabile in una videoteca che si rispetti. Sono passati sessant'anni ma il film sembra non invecchiare mai, nonostante l'assenza praticamente totale di scene esterne d'azione. È tutto un gioco psicologico: la curiosità di Stewart nello scoprire cosa accade nell'appartamento di fronte coincide con quella che si instaura nello spettatore, che non potrà far altro che gustare e ammirare un capolavoro con pochi eguali.

Didda23 27/12/14 13:08 - 2431 commenti

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Un buon giallo, positivo soprattutto per l'originalità della trama e per la maestria di Hitchcock che, in questo caso, non sbaglia nemmeno un'inquadratura. Non tutto fila liscio come l'olio e certe scene (troppo lunghe) smorzano la tensione che comunque si tiene viva per tutta la durata, nonostante un finale che non mi ha convinto fino in fondo. Bravissimo Stewart che non non va mai oltre le righe e bellissima la Kelly, purtroppo schiava di un personaggio molto stereotipato. L'intrattenimento è garantito, anche se i capolavori sono altri.

Paulaster 30/01/15 10:03 - 4451 commenti

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Sceneggiatura sulla carta semplice dove la maestria di Hitchcock sposta l'attenzione dallo sguardo di Stewart alla visione ampia dei condòmini con carrellate precise e lente. Sembra più un thriller domestico, dove la fantasia accentua le possibili conseguenze e fino al termine si attende la svolta. Morbido negli stacchi tra i dialoghi con una suadente Kelly, passa dalla morbosità alla curiosità fino al pathos, degno di un trattato di psicologia. La luce che si spegne nel corridoio sotto la porta anticipa Non è un paese per vecchi.

Ryo 26/07/15 13:13 - 2169 commenti

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Un thriller unico nel suo genere: un unico ambiente e la prospettiva vista da un solo personaggio. L'immedesimazione è totale, non si vede ciò che lui non vede; mai uno stacco ambientale, infatti il faccia a faccia finale riesce a regalare momenti di alta tensione. Sublimi la costruzione, gli snodi, le ipotesi e le congetture. Una coppia di attori fantastica. Pellicola da brividi.
MEMORABILE: Il rumore di passi che salgono le scale...

Markus 13/09/15 11:43 - 3695 commenti

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L'omicidio alla finestra, il voyeurismo e l'assassino che ti sta accanto sono certamente nati da questa geniale intuizione hitchcockiana (legittimamente premiata come cult-movie). Thriller dotato di buon ritmo e situazioni tra il pauroso e la commedia: questo stravagante connubio è certamente un valore aggiunto che ha fatto resistere la pellicola nel tempo (altrimenti appesantita da certe situazioni manieristiche anni Cinquanta). James Stewart e Grace Kelly risultano un po' troppo "piacioni" ma il cinema, si sa, è estetica.

Pinhead80 30/09/15 16:39 - 4800 commenti

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L'occhio di James Stewart che guarda al di là della finestra è il nostro. Come lui siamo bloccati su di una sedia e obbligati a seguire lo sviluppo degli eventi in maniera passiva. Diventa facilissimo immedesimarsi nel protagonista e lasciarsi abbandonare alla morbosa curiosità di carpire i segreti delle vite del vicinato. Anche dalla noia può nascere un thriller ad alta tensione che via via cresce d'intensità fino al finale. Un altro esercizio di bravura per Hitchcock che impressiona per la capacità di creare tensione dal nulla.

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Minitina80 17/10/15 04:22 - 2990 commenti

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Non è da tutti rappresentare così magnificamente un semplice cortile accerchiato da palazzi tramutandolo in un affascinante microcosmo eretto a metafora del mondo esterno. Impeccabile dal punto di vista narrativo, dove anche i silenzi e le espressioni dei volti giocano un ruolo importante. Un’opera in grado di superare indenne e con immutata forza il passare del tempo.

Il ferrini 22/01/16 23:50 - 2371 commenti

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Uno dei film più eleganti di Sir Alfred, con un grandioso James Stewart che, sebbene immobilizzato, offre una delle migliori interpretazioni della sua carriera. Grace Kelly è straordinariamente bella, anche se il suo ruolo è certo minore (si rifarà lo stesso anno con lo stesso regista), mentre la simpatia di Thelma Ritter contribuisce ad alleggerire l'atmosfera. La narrazione è stupefacente, un crescendo di tensione straordinario che culmina nello spiazzante e malinconico finale. Capolavoro che non risente minimamente dell'età. Imperdibile.

Lou 16/07/16 19:20 - 1123 commenti

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Uno dei più riusciti film del grande Hitchcock, esemplare nel coniugare semplicità e potenza narrativa. Perfetto il meccanismo, che genera una crescente suspence utilizzando unicamente lo sguardo del protagonista, bloccato in una stanza con una gamba ingessata. Il suo occhio è in grado di raggiungere, analizzare e capire la realtà circostante attraverso l'obiettivo della macchina fotografica, che alla fine si rivela preziosa anche come strumento di difesa attraverso la luce accecante del flash.

Xamini 14/11/16 02:51 - 1255 commenti

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Le cornici delle finestre sono i confini dello schermo cinematografico di un uomo immobilizzato e costretto (inizialmente suo malgrado) a entrare nella vita degli altri. Al di là delle considerazioni sul voyeurismo in tempi non sospetti, e al di là dei facili ossequi alla tecnica di Hitchcock, a connotare questo film è anzitutto l'eleganza irripetibile di Grace Kelly, semplicemente sublime.

Rigoletto 30/12/16 11:35 - 1788 commenti

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Un fotografo, già guardone per deformazione professionale, trascorre il suo tempo a osservare il mondo dalla finestra del suo appartamento, finché qualcosa di sospetto non attira la sua attenzione. Non sono propriamente un cultore dei gialli, ma una grande film non conosce confini; il ritmo lento, apparentemente blando, sembra far scorrere tutto placidamente, ma le impennate emotive, le rapide accelerazioni e la grande prova del cast rendono tutto irresistibilmente affascinante. Hitchcock azzecca un capolavoro.
MEMORABILE: La figura di Stella (Ritter), donna di poca cultura ma esperta della vita (e senza peli sulla lingua).

Luras 28/01/17 23:38 - 146 commenti

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Mi piace il senso di accoglienza che trasmette, ambientato nell'intimità della stanza in cui un impiccione Stewart spia tutto il caseggiato. Un giallo particolare, che offre un punto di vista inconsueto: gli occhi del protagonista. Tecnicamente interessante, però non dà grandi emozioni, a parte il finale. Un po' piatto nel complesso, anche se vista la sceneggiatura non si poteva ottenere di più. Alcune scene, tipo quelle viste attraverso il binocolo, sarebbero state più gradevoli senza musica in sottofondo. A mio parere più celebre che bello.

Fedeerra 20/01/18 04:18 - 769 commenti

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In un piccolo complesso residenziale popolato da anime solitarie, presunti killer, ballerine biondo platino e malinconici pianisti in cerca d'amore si fanno notare e in modo assolutamente indimenticabile la voyeuristica regia di Alfred Hitchcock, l'haute couture indossato da Grace Kelly e i sarcastici dialoghi tra James Stewart e Thelma Ritter. È cinema, meraviglioso cinema.

Rocchiola 21/12/18 11:05 - 972 commenti

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Il film che ci ha fatto diventare tutti spioni. Imitato, citato, rifatto, un capolavoro senza tempo in cui il regista inglese ottiene la perfetta fusione di molti dei suoi elementi preferiti come l’unità di luogo, il delitto perfetto e la commedia romantica. James Stewart è uno scapolone che attraverso le finestre degli appartamenti prospicienti vede materializzarsi dubbi e paure sulle conseguenze della sua relazione amorosa. La Kelly fa la sua figura, eccezionale la Ritter e poi che goduria vedere Perry Mason nella parte del cattivo.
MEMORABILE: "Non mi rivedrai per molto tempo, comunque non prima di domani sera"; La difesa accecante a colpi di flash; "Siamo diventati una razza di guardoni".

Noodles 19/12/19 23:09 - 2253 commenti

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Col solo ausilio di un pugno di attori e un set interno, Alfred Hitchcock realizza un film a forti tinte thriller, spesso smorzate da una vena humour che accompagna tutta la pellicola, a volte adatta a volte meno. Il film non è esente da imperfezioni, specie nella sceneggiatura, ma inchioda alla poltrona. Grandi e arditi i movimenti della macchina da presa, grazie alla quale entriamo anche noi nell'intimità degli abitanti della palazzina. Non il suo migliore, ma come sempre molto valido.

Camibella 22/05/20 23:30 - 277 commenti

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Costretto sulla sedia a rotelle un fotoreporter spia il vicinato fino a scoprire un omicidio. Virtuosismo maniacale del grande Hitchcock che con basso dispiego di mezzi e in una limitatissima location, un cortile appunto, dirige uno dei suoi film più apprezzati e celebrati (anche se non il migliore dal punto di vista della suspense). Interessante piuttosto è la componente voyeuristica, vera e propria evoluzione del thriller che solo il maestro inglese poteva partorire.

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Siska80 1/07/20 20:27 - 3844 commenti

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Sarà per la mancanza d'azione dovuta al fatto che il protagonista è costretto su una sedia a rotelle, oppure per il cast poco interessante (a parte il bravo James Stewart dalla giusta espressione sarcastica), ma il film è piuttosto noioso e sopravvalutato. Degna di nota la satira sul vicino impiccione e ironica la conclusione implicita a cui giunge il fotoreporter dopo i fatti a cui assiste (fa bene a non volersi sposare!), ma da Hitchcock ci si aspettava il colpo di scena finale a cui ci aveva abituati e che qui manca, purtroppo.
MEMORABILE: I collaboratori improvvisati di Jeff che lentamente si fanno coinvolgere dalle sue congetture.

Teddy 3/06/22 04:26 - 843 commenti

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Alfred Hitchcock si cimenta in un thriller haute couture, visivamente e narrativamente frivolo, ambientato in una location che sembrano mille occhi e costruito con un meccanismo a orologeria da mystery inglese. È cinema che parla di cinema, è lo sguardo dello spettatore che si contrappone a quello del personaggio, è un grandissimo esempio di sagacia e di diabolica finezza. Grace Kelly e Thelma Ritter, due facce della stessa medaglia. Perfetto.

Katullo 31/08/22 19:47 - 333 commenti

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Come un drive-in a portata di condominio, il cortile che incuriosisce Stewart ricorda certe iconografie da Corvo Parlante dell'enigmistica settimanale, pieno di particolari e fitto di mistero. Il reporter incidentato deve anche vedersela nientemeno che con un'insistente Kelly, passionale sognatrice di fiori d'arancio, "leggermente" smontata dal fidanzato ma abbastanza geisha da rischiare per lui. La burbera Ritter intanto massaggia ad olio l'amorevole spione per poi unirsi al gruppo. Hitch ci mette anche il faccione e il set striminzito riserva un finale movimentato. Cult-scopico.
MEMORABILE: "Miss Cuore Solitario" che inscena un immaginario incontro galante.

Greatmax 17/09/22 16:43 - 13 commenti

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Uno dei film più belli del Maestro. La regia straordinaria riesce a mantenere per le due ore della pellicola interesse, curiosità e tensione per una storia tutto sommato semplice che si svolge nei pochi metri quadri della stanza, magicamente espansi nel microcosmo del cortile. Il cast gira come un orologio svizzero (come il Tissot di James Stewart), salvo forse la bellissima Grace Kelly che sembra essere un po' troppo algida. Le inquadrature ricche di dettagli e i colori saturi tipici delle pellicole degli anni '50 contribuiscono a creare la magia di questa opera straordinaria.

Giùan 4/08/23 09:20 - 4588 commenti

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L'esemplificazione più netta, imperitura e tramortente del cinema per il Cinema, della mdp come arte spasmodica della visione, sublimazione e reificazione del voyeurismo coi suoi contorcimenti morali di curiosità compulsiva, senso di colpa, eccitamento pervasivo. Hitch, che altrove nella sua immensa filmografia si è concesso pause, qui è in una trance creativa senza soluzione di continuità, in cui la (com)penetrazione di script e girato lascia senza fiato, come il turbamento creato dai baci che Grace Kelly dona a uno Stewart che pure, come noi, distoglie lo sguardo altrove. Assoluto.
MEMORABILE: Grace Kelly; Il gesso formidabilmente allusivo di Jimmy Stewart; Thelma Ritter; La panoramica iniziale sul cortile; Il finale con i flash: unico!

Sonoalcine 2/09/23 19:33 - 185 commenti

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Tra i migliori Hitchcock di sempre. L'intera pellicola è un'enciclopedia della prassi della visione: il binocolo di Jeff funge da propaggine per occhi del personaggio e di quelli degli spettatori che non riescono a non guardare. Hitchcock ha intenzione di mettere tutti alla berlina perché, del resto, siamo un po' tutti desiderosi di sogguardare sempre più. Il palazzo dove risiede Stewart è un cosmo di personalità irrimediabilmente sfuggevoli così come lo è la sua stessa vita.
MEMORABILE: Il trasporto della misteriosa valigia.
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  • Homevideo Von Leppe • 6/09/13 19:56
    Call center Davinotti - 1110 interventi
    Quest'immagine nel dvd universal (che ha una durata di 1:49:29) si trova al minuto: 10:35

    Ultima modifica: 6/09/13 19:59 da Zender
  • Homevideo M.shannon • 6/09/13 20:13
    Disoccupato - 307 interventi
    la durata del Blu Ray è 1:52:30
  • Discussione Ruber • 1/06/14 23:09
    Formatore stagisti - 9254 interventi
    Per me sarà sempre il secondo miglior Hitchcock di sempre, solo Psyco e in vetta assoluta, al terzo metto Gli Uccelli.
  • Discussione Socrate • 10/05/16 00:22
    Disoccupato - 21 interventi
    Il film è stato omaggiato/parodiato dai Simpson durante la sesta stagione con l'episodio dal titolo "La finestra sul giardino".
  • Curiosità Lucius • 26/05/16 22:55
    Scrivano - 9049 interventi
    Direttamente dall'archivio cartaceo personale di Lucius, il flanetto originale inglese:

  • Curiosità Buiomega71 • 2/07/18 10:49
    Consigliere - 26073 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (lunedì 5 maggio 1986) di La finestra sul cortile:

  • Homevideo Rocchiola • 21/12/18 11:11
    Call center Davinotti - 1260 interventi
    Bluray Universal ottimo con immagine pulita e dalla definizione sorprendente almeno in alcuni passaggi. I primi piani esaltano al massimo i particolari sui volti dei protagonisti, mentre le scene all'esterno dell'appartamento sono un pò meno esaltanti. Vista l'età della pellicola il risultato è comunque notevole. Buoni anche i colori presentanti nel corretto formato panoramico 1.85 (anche se sulla copertina è riportato come 1.66). Audio mono DTS 2.0 di ottimo livello chiaro e potente.
    Ultima modifica: 21/12/18 14:36 da Zender
  • Homevideo Ruber • 16/03/19 19:19
    Formatore stagisti - 9254 interventi
    Volevo comprare il br ma appena ho letto che è stato ahimè ridoppiato (assurdo ma ormai molto in voga!) ho subito rinunciato e mi tengo la mia copia che è un piu che ottimo rip con il doppiaggio originale.
  • Homevideo Elmoberto • 16/03/19 22:40
    Disoccupato - 8 interventi
    scusa, io lo posseggo il blu ray e non mi sembra proprio sia stato ridoppiato......
  • Homevideo Ruber • 16/03/19 23:06
    Formatore stagisti - 9254 interventi
    Elmoberto ebbe a dire:
    scusa, io lo posseggo il blu ray e non mi sembra proprio sia stato ridoppiato......


    Su Wikipedia si dice questo (vedi paragrafo ridoppiaggio)

    https://it.wikipedia.org/wiki/La_finestra_sul_cortile
    Ultima modifica: 30/04/20 00:05 da Ruber