Una ragazza è morta strangolata, in casa con lei c'era soltanto un uomo. Chi l'ha ammazzata? Partendo da un romanzo americano di Simenon, Benoît Jacquot propone un giallo tutto basato sulla psicologia dei personaggi, raccontato al tempo stesso con forza e con delicatezza. Lo spettatore rimane avvinto da una narrazione serrata, ben sostenuta da Guillaume Canet che recita volutamente sottotono.
Una giovane ragazza viene strangolata nell'appartamento di una coppia che la ospita. Per l'uomo incomincerà un calvario fatto di sospetti, interrogatori e accuse che lo metteranno a dura prova. Jacquot rimette mano al romanzo di Simenon confezionando un'opera rigorosa dal punto di vista formale che si avvale dell'ottima interpretazione in sottrazione di Guillaume Canet. Il racconto procede in maniera tale da incuriosire lo spettatore, che rimane in attesa della soluzione del caso. Il film si ingarbuglia un po' nella parte finale, che lascia spazio a varie interpretazioni.
Film Ispirato al romanzo di Simenon "La morte di Belle". Una giovane, ospite di una coppia di sposi, viene trovata strangolata nella sua camera. I sospetti ricadono tutti sul marito. La recitazione di Canet è perfettamente in linea con l'ambiguità e l'anaffettivita del marito, atteggiamento che lo rende colpevole di fronte all'opinione pubblica, creando la cosiddetta gogna mediatica. Il regista ci mostra come la riabilitazione avvenga in breve tempo, per evidenziare la volubilità della gente. Brava anche la Gainsbourg, ma soprattutto è un film che coinvolge dall'inizio alla fine.
Dramma psicologico mascherato da giallo, chiaramente simenoniano, costruisce un castello di sospetti (leggasi gogna mediatica di un popolino facilmente malleabile) intorno a un marito apatico anaffettivo di una donna indurita e disillusa. Il classico quadretto borghese poco edificante; la ragazzina uccisa ci viene (quasi) squadernata nuda integralmente da cadavere, mentre la coppia di cui sopra di prenderà qualche distrazione extraconiugale. Anticlimatico, para autoriale, irrisolto e dal ritmo blando, lascia aperte varie interpretazioni nel deludente finale. Non del tutto riuscito.
MEMORABILE: La giovane morta tutta nuda; La Gainsburg incontra un ex dopo 12 anni: ci va a letto e poi lo scarica per altri 12 anni; La rossa provoca nel finale.
Quando una ragazza viene strangolata nell'abitazione degli amici di famiglia presso cui alloggiava, i sospetti della polizia si concentrano sul suo ospite, un professore di matematica dal carattere schivo... L'ambientazione viene spostata dagli USA alla provincia francese, ma il focus resta concentrato sulla personalità del protagonista rispetto alla quale le indagini poliziesche restano in secondo piano. Nonostante le buone interpretazioni, un film intrigante solo nell'epilogo, nel segno dell'ambiguità.
Una minorenne viene strangolata in una villa presso amici e il principale indiziato sembra essere il proprietario, ultimo ad averla vista viva. Parte come un film-denuncia contro la gogna mediatica che non esita a condannare a morte chiunque senza scrupoli, poi si apre a nuovi risvolti, soprattutto negli ultimi dieci minuti, piuttosto rivelatori. Un thriller psicologico, potremmo dire, che scava nel profondo delle inquietanti contraddizioni umane.
Dallo stesso romanzo di Siimenon, negli anni '60 era stato ricavato un giallo decisamente pregevole. Questa nuova versione invece delude, relegando ai margini le indagini e concentrandosi sul ritratto psicologico del protagonista, un Canet indubbiamente bravo (e tutto sommato ben affiancato dalla Gainsbourg), ma che fatica a sobbarcarsi il peso di un film che imbocca varie strade (dramma borghese, mistery psicologico, denuncia della gogna mediatica) senza percorrerne fino in fondo nessuna e con un epilogo irrisolto che accresce ulteriormente la sensazione di amaro in bocca.
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CuriositàReeves • 5/03/25 14:39 Contratto a progetto - 820 interventi
Nel romanzo di Simenon (citato anche nel film, perchè il liceo frequentato dalla ragazza è intitolato proprio a lui), l'azione è ambientata nell'America del maccartismo degli anni Cinquanta. Il film è invece ambientato nella provincia francese di oggi.
DiscussioneNicola81 • 5/03/25 19:08 Contratto a progetto - 692 interventi
Dalla sinossi dovrebbe essere un remake di Chi ha ucciso Bella Shermann? (1961), o perlomeno una nuova trasposizione dello stesso romanzo da cui è tratto quel film. Ti risulta?
DiscussioneZender • 6/03/25 09:14 Capo scrivano - 49208 interventi
Assolutamente lo stesso romanzo, certo, anche se il titolo italiano non ha la doppia n finale di Shermann (cosa curiosa perché nel film ha la doppia enne). Lo so perché il Marcel mi ha passato il papiro del film del 61, che posterò a breve.