Il dio nero e il diavolo biondo - Film (1964)

Il regista ha un suo stile personale (visionario, selvaggio, a tratti anche rozzo) che non lascia indifferenti e non manca quindi di affascinare lo spettatore. Però non tutti apprezzeranno una narrazione dai ritmi abbastanza dilatati e per di più inframezzata da molte chiacchere, da proclami e da svariate canzoni (cantilenanti) che sono però funzionali alla storia poiché spesso riassumono quello che succede sullo schermo. Tra dramma e "western" non si può dire che manchino i momenti interessanti e che in definitiva non sia un buon film. Ma ci vuole molta pazienza per arrivare alla fine.

L'ambientazione rurale nell'America Latina, la povera gente che si attacca ai miracoli e ai santoni e che va al macello con la convinzione che il destino sia superiore alla morte può anche intenerire, ed è ottima la massima che la Terra non è né di Dio né del Diavolo ma degli Uomini, ed è solo loro la colpa di tanti misfatti. Ma per la lunghezza quasi da vita reale di tutte le scene e per le lunghissime inquadrature più che un film sembra una cerimonia, un'infinita processione che approderà all'esito più scontato. Coinvolgente sì, sconvolgente no...