Daniela Sanguinetti di San Marzano (la Doria) viene spedita dal padre nei dintorni di Lecce per prendere parte ad un seminario composto da 12 ragazzi e 12 ragazze che tutto fanno, fuorché impegnarsi altrimenti se non cercare d'incontrarsi l'un l'altra. Mediocre pellicola, poco ironica e diretta con poca energia; orientata, più che altro, a mettere in esposizione il (bellissimo) corpo di Daniela Doria...
Lo stupendo corpo di Daniela Doria. Questo è l'unico elemento valido (o scusa) per guardare questo film. Ridicolissima commedia sexy con risvolti diciamo politici, attrici pessime (sopratutto la Doria, bella ma non brava), attori idioti (che ci fa Carlo Giuffrè in questo schifo?), sceneggiatura bamba.
Se la commedia all'italiana decadde nella commedia sexy, che ne fece comunque parte, questa è forse la peggior commedia all'italiana d'ogni tempo. Troviamo sia la satira di costume, sia l'ambientazione in famiglia borghese, sia l'arrivismo sociale: non troviamo, ahimé, né un sorriso, né un briciolo di vera trama, né un barlume d'interesse. Diffusa la recitazione canina, con caratterizzazioni tremende, che fanno sprofondare persino Pescucci e Giuffré. Pur se calata in un personaggio sciocchino, la Novak azzecca i tempi comici di espressioni e di battute: paragonata agli altri pare la Hepburn.
Stille dai vari sottogeneri della commedia sexy più o meno scollacciata (antiperbenista, politica, scolastica, decamerotica) per una celebrazione della bellezza del nudo femminile e della giocosità dell’eros senza complessi: adepte la Doria, la Tedesco, la Hahn, la Barnes e la Piedimonte; officiante, un maialesco Carlo Croccolo nei “divini” panni di San Giulivo, patrono locale e dispensatore di una miracolosa acqua afrodisiaca. Nonostante qualche caduta di gusto, brio e simpatia non mancano, per merito primario del caricaturale duo di prefetti Baldassarre-Novak.
MEMORABILE: Le copie di “Famiglia Cristiana” che celano al loro interno “Playmen” e “Cultura fisica”; le camicette lacere della Doria, sempre coi seni di fuori.
Terrificante commedia che può ben riassumere il progressivo imbarbarimento della gloriosa commedia all'italiana. In campo maschile ci sono le terze file, compreso Baldassarre che di solito è meglio utilizzato in film d'azione. In campo femminile va un po' meglio soprattutto grazie a Paola Tedesco. In ogni caso, non si ride mai, e per una commedia è abbastanza grave.
Esempio di un tipo di commedia sexy che si stava spostando progressivamente verso il barzelletta-movie; la trama è nebulosa, in pratica un pretesto per accumulare una serie di scenette demenziali che si fatica anche a seguire, con il cast femminile messo in scena esclusivamente per essere spogliato e quello maschile impegnato in battute puerili e doppi sensi grevi e volgarotti. Ne esce un prodotto scadente, che non fa mai ridere, con l'unico pregio di raccogliere un cast di volti cari al cinemabis, pur privo di un protagonista di razza che potesse risollevare il film dalla débâcle.
Guido Leoni HA DIRETTO ANCHE...
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La versione passata questa notte su Iris ha una durata di 92'19'' presumo integrale.
Qualità da vhs, buona nelle scene luminose, appena sufficiente nelle scene notturne