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La nostra recensione di Ballerina

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Non un sequel questa volta ma, visto anche un Keanu Reeves a mezzo servizio (e anche meno), uno spin-off, che s'intrufola nel mondo di John Wick sfruttando tangenzialmente l'idea del Continental (la catena di hotel di lusso in cui è proibito uccidere) e con più decisione quell'estetica laccata e raffinata mescolata all'azione turbolenta che sono marchi indelebili della saga. Reeves lo s'infila come marchio di garanzia certificato, presente molto di sfuggita (e semimuto) in una scena nella prima parte e in modo più decisivo e importante nell'ultima, quando agisce da “mediatore”.

Il prologo è poco centrato, con siparietti banalmente...Leggi tutto melodrammatici in cui padre e figlia si divertono sulla spiaggia e il carillon con la ballerina che appare insistentemente imponendosi come immagine simbolo del film. Quando poco dopo subentra l'azione esplosiva, con l'arrivo - nel castello dove i due vivono - di un manipolo di uomini in nero armati fino ai denti al servizio del losco Cancelliere cui dà il volto Gabriel Byrne, si rientra finalmente nel mondo "vero" di John Wick, nel quale da sempre si spara, si trucida, si bombarda, si vola e ci si mena a più non posso. Ma ancora il film non decolla: tutto troppo già visto, piatto... Bisogna aspettare la fatidica didascalia che ci riporta al presente (o meglio al 2019, a cavallo tra gli eventi del terzo e quarto capitolo) e l'entrata in scena della De Armas (la stessa bambina dell'incipit ormai diventata una donna, Eve Macarro) per cominciare a ingranare.

Le prime fasi sono tuttavia ancora un lungo percorso di iniziazione durante il quale la protagonista si allena a diventare una "ballerina" della Ruska Roma, scuola di danza - gestita da un donnone carismatico (Huston) - dove in realtà ci si trasforma in "guardie del corpo" molto particolari, con chiara licenza di uccidere. L'ha portata lì il buon Winston (McShane), il direttore del Continental di New York che l'ha aiutata dopo che nell'agguato iniziale il padre di lei era morto. Non le ci vorrà molto prima di incontrare sulla sua strada un uomo che sul braccio porta lo stesso simbolo di quello che Eve aveva visto sul braccio degli assassini di papà, al castello. Partirà alla volta di Praga, dove ha scoperto che le stanze del Continental ospitano un altro killer affiliato alla stessa “setta”, e da qui si ritroverà nello splendido paesino austriaco di Hallstatt (il nome esatto viene mantenuto anche nel film), dove si rifugia il Cancelliere, l'uomo a cui Eve ha giurato vendetta.

Tutta la seconda parte del film è ambientata sotto la neve nel magnifico borgo, i cui abitanti verranno sterminati allegramente dalla "Ballerina" in quella che si trasformerà in breve nella consueta carneficina esagerata. Il livello dell'azione salirà a livelli parossistici e tutto rientrerà con decisione, dopo una sparatoria selvaggia in un'armeria che ci aveva fatto pregustare la violenza selvaggia e sanguinaria tipica della saga, nei consueti binari dello spettacolo brutale di indicibile ferocia: un delirio di corpi maciullati, bucherellati, accoltellati, impiccati, fatti esplodere e massacrati a ritmo di videogame. Il finale coi lanciafiamme alza ulteriormente l'asticella e - almeno al cinema - le scene valgono il prezzo del biglietto.

La De Armas non ha modo di brillare granché al di là della prestanza fisica, gli altri fanno quel che devono e la regia tiene viva l'attenzione senza concedere un attimo di tregua (memorabile anche un comico scontro ravvicinato con piatti spaccati in testa). Gli appassionati della saga gradiranno, pur se qui latita parzialmente quella poesia rafforzata da una sorta di misticismo che si accompagnava a uno stile esteticamente elegantissimo e alla grandiosità scenografica, ritrovata in questo caso solo grazie ai suggestivi scenari sul lago ad Hallstatt.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/06/25 DAL BENEMERITO DIGITAL POI DAVINOTTATO IL GIORNO 15/06/25
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Digital 13/06/25 21:52 - 1301 commenti

I gusti di Digital

Spin-off di un celebre franchising action che non manca di intrattenere per le due ore di durata. Chiaramente la trama è un mero pretesto per dare sfogo a mirabolanti sequenze di sparatorie, scontri corpo a corpo, fino ad arrivare a una lotta tra lanciafiamme. Tutto concorre a sollazzare lo spettatore in un film davvero pirotecnico. Ottima la fotografia di Romain Lacourbas, mentre la regia di Wiseman non concede un attimo di tregua, mantenendo un ritmo forsennato. La de Armas è davvero brava come eroina ammazza cattivi. Ah, si, c'è anche Keanu, ma sta in scena per pochi minuti.

Markus 15/06/25 15:19 - 3777 commenti

I gusti di Markus

Un film d'azione di buona qualità, dal quale sarà bene non aspettarsi molto in termini di proprietà descrittiva e di conversazioni. A questo punto, inutili convenevoli toglierebbero spazio a quello che è davvero questo film: due ore di botte da orbi, di morti, gustosamente ammazzati con qualsiasi tipo di arma. Soprattutto ci si gusta la bella protagonista Ana de Armas che sbatte in ogni dove, cosa che qualsiasi cristiano sarebbe in sedia a rotelle paralizzato a vita; lei invece si rialza e, senza sbavatura alcuna, continua a combattere. Va bene così, il film convince per questo.

124c 16/06/25 00:59 - 3007 commenti

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Eve, apparentemente una ballerina, ma in realtà cresciuta e addestrata per diventare una assassina per conto della "Ruska Roma", cerca vendetta contro una setta fanatica, che le ha ucciso il padre davanti agli occhi, quando era ancora bambina. Storia di vendetta di una killer affascinante e veloce, interpretata da una Ana de Armas adatta al ruolo, capace di usare tutto ciò che le capita davanti. Cinema videogame, in cui anche i personaggi di Keanu Reeves, Ian Mc Shane, la rediviva Anjelica Huston e Gabriel Byrne hanno le loro belle scene. Grande la scena del lanciafiamme.

Rambo90 21/06/25 22:52 - 8060 commenti

I gusti di Rambo90

Praticamente la stessa formula della saga principale, declinata al femminile con una de Armas forse troppo fredda rispetto al sofferto Reeves ma comunque aderente al personaggio, soprattutto nelle numerose scene d'azione. Si tratta di vendetta e non ci sono sorprese nella sceneggiatura, ma ritmo e regia ci sono, con combattimenti che dimostrano una discreta inventiva nell'utilizzare oggetti e location. Limitatissimo il tempo di Reeves su schermo, ma un po' di tutti perché si tratta di uno show della protagonista (si segnala però Byrne villain). Godibile.

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