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La nostra recensione di Il nibbio

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Storia di una mediazione condotta nell'Iraq del 2005 dal generale del Sismi Nicola Calipari (Santamaria). Il suo obiettivo è quello di liberare la giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena (Bergamasco), finita nelle mani di militanti in guerra per liberare il loro paese dagli americani che all'epoca l'avevano invaso. Calipari (soprannominato per l'appunto "Il nibbio") arriva in Iraq con l'aereo e prende contatto con i suoi uomini per una missione ancora tutta da spiegare; perché quanto abbiamo appena visto accadrà solo... 28 giorni dopo, come direbbe Boyle. L'azione si ferma, quindi, e retrocediamo...Leggi tutto di 28 giorni, al momento in cui Giuliana Sgrena viene catturata dagli iracheni e sbattuta nella camera di un appartamento in attesa del da farsi.

Fin da subito le autorità vengono informate della cosa e mettono in movimento Calipari il quale, raggiunto da una telefonata mentre era in auto in direzione vacanze con la famiglia (la moglie è Anna Ferzetti), è costretto a mollare tutto e partire per Baghdad. Il film racconta il difficile lavoro di tessitura con personaggi equivoci, ricattatori, gole profonde che dovranno portare Calipari sulle tracce della Sgrena. Naturalmente si alternano le sue vicissitudini con qualche scena in Italia, dove nelle alte sfere si decide come agire e al Manifesto ci si preoccupa per la fine che potrebbe fare la loro amata collega. Alla famiglia di Calipari invece non viene lasciato troppo spazio, giusto qualche raro scambio qua e là, massimo un paio con i due figli. Perché il focus è in massima parte in Iraq, dove una fotografia dalla forte dominante ocra tinge tutto dei colori caldi della terra e della sabbia.

Ben ricreata l'atmosfera locale, correttamente scritti i dialoghi che con lenta progressione sembrano portare agli sviluppi positivi della mediazione. Nella sua camera chiusa la Sgrena si rende conto di una condizione non certo felice per la quale fatica a immaginare una soluzione che possa riportarla in Italia. Parla in inglese perché quella è la lingua con cui si interfaccia chi è di paese diverso, quindi abbondano inevitabilmente i sottotitoli.

La realizzazione di Alessandro Tonda è valida, solida. Forse non sempre troppo scorrevole ma impostata con perizia, così da infondere la necessaria credibilità alla vicenda, non facile da rendere fruibile anche a un pubblico di non appassionati. Invece si capisce come il lavoro in regia sia intelligentemente studiato per permettere di introdurre un numero di personaggi relativo, lasciando giustamente sullo sfondo chi non riveste ruoli di grande rilievo nella vicenda. Il risultato, insomma, è sufficientemente godibile, diverso da quello che siamo abituati a vedere nel genere, e contribuisce a creare un film a suo modo originale e interessante, non solo da un punto di vista storico.

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Tutti i commenti e le recensioni di Il nibbio

PROSSIMAMENTE: annunciato a breve un nuovo commento (firmato Paulaster) su questo film
TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/03/25 DAL BENEMERITO REEVES POI DAVINOTTATO IL GIORNO 29/07/25
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Reeves 13/03/25 10:10 - 3242 commenti

I gusti di Reeves

La vicenda del rapimento in Iraq di Giuliana Sgrena nell'inferno dell'Iraq dopo la guerra e dell'impegno del generale Calipari per liberarla. Un film notevole che rispetta la ricostruzione autentica di quella drammatica vicenda e al tempo stesso sa essere avvincente sia nelle scene d'azione sia nel riproporre i vari protagonisti della vicenda. Impegno civile e azione, come nella grande tradizione del nostro cinema.

Gabrius79 18/03/25 10:53 - 1540 commenti

I gusti di Gabrius79

Film di denuncia su un fatto di cronaca avvenuto in Iraq ai danni dell'alto dirigente del Sismi Nicola Calipari ucciso mentre portava in salvo la giornalista Giuliana Sgrena appena liberata da un rapimento. Ottimo Santamaria che ben si cala nei panni di Calipari dando spessore e intensità, mentre la Bergamasco appare più sottotono, nonostante la consueta professionalità. Il film ha momenti coinvolgenti ma a tratti la storia è fin troppo diluita e il ritmo ne risente. Resta comunque l'amaro in bocca, ovviamente, per come finì il tutto.

Caesars 10/04/25 16:41 - 4052 commenti

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Buon film, tra i migliori che la nostra cinematografia abbia prodotto in tempi recenti. La storia è nota: riguarda il funzionario del Sismi Nicola Calipari e il suo ruolo nella liberazione della giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena, rapita da un gruppo appartenente alla Jihad islamica. L'abilità del regista (e della sceneggiatura) consiste nel riuscire a creare una costante tensione anche se, purtroppo, sappiamo già come si concluderà la vicenda. Buone le interpretazioni, non solo quella di Santamaria che ben s'immedesima nei panni del protagonista.

Piero68 20/06/25 18:49 - 3001 commenti

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La storia di Calipari meritava miglior trattamento, da un punto di vista cinematografico. E invece il prodotto è girato come una dozzinale fiction Rai. Con una regia sciatta, interpretazioni scarse da parte di qualcuno e una sceneggiatura tirata giù alla meno peggio. Il cinema italiano è ancora indietro, in questo genere di prodotti, rispetto al resto d'Europa. Da salvare solo Santamaria, che almeno ci mette esperienza e professionalità.

Galbo 21/06/25 08:07 - 12725 commenti

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Un film su un clamoroso caso di cronaca italiana che ha coinvolto i servizi segreti e la giornalista italiana Giuliana Sgrena. Il film è complessivamente ben realizzato, sebbene si percepisca sullo sfondo un “sentore televisivo“ quasi da docufiction d’inchiesta. Le ambientazioni riproducono abbastanza fedelmente quelle originali e il ritmo è buono, anche se la parte familiare del protagonista non era indispensabile ai fini della narrazione. Satamaria è bravo e aderente al personaggio. Nel complesso non male.

Capannelle 16/07/25 00:38 - 4636 commenti

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E' confezionato con professionalità e vive per larga parte sulla prova di Sanatamaria. Purtroppo il resto del cast, se si fa eeccezione per Rossi, Taheri e Zavatteri, non pare sulla stessa lunghezza d'onda, anche perché i dialoghi che sono costretti a recitare non offrono grandi spunti e scivolano spesso nel didascalico. Buono come ambientazioni e sguardo d'insieme, ma più volte sembra mancare un quid e certi episodi chiave potevano essere drammatizzati meglio.

Siska80 19/08/25 09:58 - 5416 commenti

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Eroe per caso: la sua vicenda la conosciamo bene tutti e fa male, mentre commuove il gesto protettivo che lo ha condotto alla morte durante un agguato. La ricostruzione di quei giorni è credibile e tesa: si passa sopra alla fotografia non ottimale in favore di una storia ben raccontata, seppur non priva di qualche stereotipo (lo si nota in special mode nei dialoghi). La musica martellante crea la giusta tensione, il ritmo regolare carica le sequenze di adrenalina, l'interpretazione del cast è buona: Santamaria al top (il trucco rende effettiva la somiglianza col vero Calipari).

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  • Musiche Capannelle • 16/07/25 00:28
    Scrivano - 4028 interventi
    La prima parte delle musiche dei titoli di coda è a tutti gli effetti una scopiazzatura di Inception. Mi sfugge il perchè.
    Ultima modifica: 16/07/25 00:29 da Capannelle