Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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B. Legnani 24/03/07 01:04 - 5519 commenti

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Non è certo grandissima cosa, ma l'incipit è davvero straordinario, il che di per sé eleva il film a rango di culto. Se fosse rimasto tutto a pari livello, sarebbe stato un capolavoro. Poi va - invece - a fasi alterne, con qualche lentezza, ma anche con una certa gradevolezza di fondo. Si rialza nel finale con la spiegazione dell'enigma e con il finale politico-diplomatico.
MEMORABILE: "Dove si trovava Sua Santità la notte in cui fu commesso il delitto?"

Undying 9/08/07 12:43 - 3807 commenti

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Forse una delle più brutte commedie girate da Banfi, a causa di una sceneggiatura poco portata alla battuta. Se da un lato l'ilarità approda verso un terreno più "colto" e meno volgare (non a caso il regista è Dino Risi), dall'altro l'impianto quasi da giallo stona nella pellicola, connotandola come un ibrido poco efficace sia sull'uno che sull'altro versante. Banfi vestito di bianco (e con cappello) è qualcosa che còzza contro la consuetudine (in senso negativo, purtroppo). Co-sceneggia Enrico Vanzina.

Lovejoy 31/12/07 16:32 - 1823 commenti

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Uno dei più brutti di Banfi. La partenza non sarebbe stata male, cosi come il finale, ma è la parte centrale che delude. Una commedia gialla dagli sviluppi prevedibili, dialoghi risibili e personaggi figurine che non riescono a strappare che una debole e ben poco convinta risata. Banfi è bravo ma non salva la baracca. Cosi come Ferrini e sopratutto Micheli.

G.Godardi 1/07/08 17:08 - 950 commenti

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Ultimi fuochi per Dino Risi, costretto a fare da mestierante al servizio di Banfi (l'anno dopo dovrà addirittura occuparsi di Serena Grandi). Un (finto) giallo-rosa-brillante i cui momenti migliori sono nell'incipit e nel finale. Nel mezzo (ovvero il film) qualcosa di riuscito c'è, ma la sceneggiatura è troppo indecisa su che registro addottare, così come Banfi che alterna momenti misurati ad altri slapstick fuori contesto. Colonna sonora nazional-popolare che sciorina innumerevoli hits estive. Al di là delle sue imperfezioni, è comunque un film gradevole.

Ciavazzaro 11/07/08 12:06 - 4768 commenti

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Non così male. A partire da un inizio culto, con Banfi commissario che chiede l'alibi al Papa, riesce a mantenersi in modo più che sufficiente anche nella seconda parte della pellicola, con Banfi che indaga su un omicidio in una località isolana. Bravi Ferrini brigadiere e il cast di contorno (c'è pure l'imitazione di Andreotti). Buona prova registica di Risi.

Dusso 20/07/08 11:35 - 1565 commenti

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Un Lino Banfi più contenuto del solito. E' una commedia gialla gradevole girata a Favignana (in Sicilia). Molti i caratteristi, tra i quali si segnalano Roberto Della Casa, Galeazzo Benti, Gianni Franco, Licinia Lentini. Negli ultimi mesi si è sentito dire che Banfi ne vuole fare un seguito: non credo che l'operazione andrà in porto.

Schramm 5/12/08 17:03 - 3490 commenti

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Tristezza a stecca per questo declino dell'impero banfiano ad opera di un Risi con tutte e quattro le ruote dell'ispirazione a terra, quella di scorta compresa. Si veste di nuovo un Valentino con abiti che gli vanno ora troppo larghi ora troppo stretti, in un tentativo di debanfizzazione che lascia a chi lo testimonia solo amaro disappunto. Evitare, gente, evitare.

Brainiac 16/03/09 10:27 - 1083 commenti

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Riuscita commedia sperimentale di Risi. Buona la prova di Lino Banfi, a partire dal clamoroso incipit, in cui il commissario Lo Gatto mette sotto torchio addirittura il santo padre (da qui l'esilio nella strepitosa ma angusta Favignana). Il contrasto comico nasce proprio dalla discrasia Banfi-"ferreo tutore della legge". Le parti comiche ci sono e funzionano bene (con acide puntate satiriche contro l'arrapata borghesia vacanziera). Il tocco è al contempo sofisticato e demenziale (ha un che di Zucker e Abrahams, vedi i flashback parigini). Da rivalutare!
MEMORABILE: "Ma prima di andare vorrei chiedervi una cosa: dove si trovava Sua Santità la sera in cui fu commesso il delitto?".

Renato 13/03/09 19:29 - 1648 commenti

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Non è il film per cui ricorderemo il comico pugliese, e di certo nemmeno quello per cui ricorderemo Dino Risi; insomma è stato un tentativo onesto ma solo parzialmente riuscito di nobilitare la straordinaria maschera comica di Lino Banfi costruendoci sopra un film un po' più ragionato dei suoi soliti. Il problema è che già dopo 20 minuti della sottotrama gialla non frega più niente a nessuno, e il fatto che il protagonista contenga la sua esuberanza contribuisce ad annacquare il tutto. Formalmente è un'opera discreta, ma non c'è il vero Banfi.

Galbo 16/03/09 17:43 - 12372 commenti

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Tentativo ad opera di un regista "nobile" di sdoganare l'umorismo a forte connotazione regionale del comico Lino Banfi che interpreta il personaggio del titolo in modo piuttosto misurato ma che in questo modo snatura la propria comicità e risulta meno efficace del solito. Il film è comunque vedibile anche per la bella ed insolita ambientazione (le isole Egadi).

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Manowar79 2/07/09 17:26 - 309 commenti

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Sottovalutato, forse perché Banfi nel 1987 non era più onnipresente come ai tempi di Vieni avanti cretino. In realtà il film è tutt'altro che anacronistico, la location siciliana (tra bigottismo manifesto e tragressione serpeggiante) fornisce un bel contrasto con l'avvento di una politica contaminata da triangoli amorosi, tradimenti e quant'altro. In tutto questo, la coppia LoGatto/Gridelli funziona e ricorda palesemente Auricchio/DeSimone di Fracchia la Belva Umana. Da non sottovalutare.
MEMORABILE: Lo Gatto di fronte a Papa Wojtyla (prima) e ad Andreotti (dopo).

Siregon 24/03/10 20:15 - 352 commenti

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Ottima prova di Banfi, misurato ed elegante in questa commedia che ha il suo punto di forza nella splendida location. La storia parte benissimo e si sviluppa in modo interessante anche quando l'azione si sposta sull'isola. Ottimi Ferrini e Micheli, che regalano due caratterizzazioni credibili e divertenti. Bellissima la Russinova, strepitose le tre sorelle Patané e riuscite le musiche. Da rivalutare. Un Banfi diverso, maturo e memorabile.

John trent 10/07/10 15:38 - 326 commenti

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Dirige Dino Risi e si vede. Meno volgarità gratuita, meno battute folgoranti a doppio senso, meno parolacce... e questo alla fine nuoce al film perché Banfi sembra avere sempre il freno a mano tirato. Se avesse avuto più spinta e l'antica verve dei vecchi personaggi banfeschi (pensiamo al commissario Auricchio di Fracchia la belva umana) il Commissario Lo Gatto sarebbe stato un capolavoro. È comunque una buona commedia, misurata e ricca di ottime caratterizzazioni (Micheli, Ferrini, Marra e le strepitose sorelle Patanè). Non male.
MEMORABILE: I dialoghi del Commissario con il Papa e con Andreotti.

Luchi78 29/07/10 12:42 - 1521 commenti

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Commedia comica gradevolissima, con un Banfi che regge benissimo il ruolo da protagonista, aiutato anche da ottimi comprimari. A riguardarlo oggi non possiamo non notare l'attualità di questo film: o Risi è un indovino o le cose non sono affatto cambiate... battute e situazioni sempre molto divertenti; da notare l'uso molto disinibito del nudo femminile (praticamente non ne manca mai).
MEMORABILE: "Lo Gatto è una belva!"

Herrkinski 18/08/10 19:35 - 8052 commenti

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Commedia banfiana isospettabilmente diretta da un regista di classe quale Dino Risi, solitamente non avvezzo a prodotti di questo genere. Risi riesce però a dare un taglio alla pellicola diverso dai soliti standard della commediaccia all'italiana dei primi '80, creando un discreto incrocio tra la trama poliziesca (all'acqua di rose) e i momenti di comicità slapstick di un Banfi ispirato. Buono il cast di contorno, con un Ferrini divertente e un rodato Micheli, così come l'interessante location siciliana. Si ride moderatamente, ma è gradevole.
MEMORABILE: L'incipit con Lo Gatto dal Papa!

124c 11/10/10 17:50 - 2911 commenti

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Non era la prima volta che Lino Banfi interpretava un commissario di polizia, ma credo che fosse l'unica dove il nostro "indagava" diretto da un grande regista. Eppure, il suo Lo Gatto non mi ha molto divertito, perché gli altri commissari pugliesi (Auricchio, Bellachioma e Scappavia, per dirne tre) li trovavo assai più esilaranti di questo. Il cast è notevole, ma più che le risate, dopo un simpatico prologo in Vaticano, subentra la noia e, sopratutto, il caldo torrido dell'estate siciliana.
MEMORABILE: Banfi: "Dove si trovava Sua Santità la notte in cui fu commesso il delitto?" Papa: "Sbaglio, Figliolo, o tu vuoi sapere se Sua Santità ha un alibi?"

Mdmaster 12/11/10 17:33 - 802 commenti

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Tutt'ora lo considero uno dei migliori gialli all'italiana, post periodo storico ovviamente. Pregno di scene ipercitabili (il corpo è ancora caldo!), personaggi veramente assurdi (la bambina che ci prova con Lino!), una trama pure non molto credibile e convoluta inverosimilmente. Insomma, chi è che ha detto che è un film che deve esser preso sul serio? Al di là di ogni pretesa di serietà, è una pellicola più che godibile, di gran lunga superiore alla media di simili offerte Anni Ottanta del nostro paese e, tristemente, anche a quelle odierne.
MEMORABILE: La spiaggia nudisti e l'architetta; "la cheirn est feible!"; lo strillo di Lo Gatto quando gli sussurrano nell'orecchio.

Vstringer 2/01/11 19:29 - 349 commenti

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Un Banfi più misurato che in passato ma molto efficace, un Micheli che sfoggia bravura, comprimari adeguati al ruolo (Ferrini, Della Casa, la Attivissimo), un paio di gag riuscitissime (l'alibi del Papa, il confessionale...), la Sicilia di Favignana da cartolina di giorno e piccante di notte, i riferimenti politici godibili anche oggi nell'era del bunga bunga: si può volere di più? Forse una trama un po' più articolata e credibile ed un Risi un po' più ispirato: ma va bene lo stesso, ci si diverte.
MEMORABILE: "A Parigi, nel 1965..."

Dengus 13/09/11 14:23 - 361 commenti

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Ennesimo Banfi commissario, stavolta sotto la deliziosa regia di Risi; il nostro Lino, forse più raffinato del consueto, rimane sempre lui e ciò è sinonimo di validissima commedia. Ogni volta che lo guardo, questo Commissario Lo Gatto mi sembra quasi il papà di Montalbano, forse per il modo romanzato e stereotipato di porsi e anche per l'ambientazione nelle bellissime località siciliane; encomiabile la recitazione del sempre affidabile Micheli e pure della spalla Ferrini, così discreto ma efficace. Bellissime la Lentini e la Russinova. Vero Cult.

Stefania 13/09/11 21:46 - 1599 commenti

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Tra le pietre miliari dell'incipit col Pontefice e del finale con Andreotti e Craxi, sta incastrato Banfi Lino vestito di candido lino, versione demenziale del Poirot "esotico" di Delitto sotto il sole: ma il piccolo belga è più divertente! Qualche gag slap-stick tenta di compensare l'opacità della trama, un'indagine che è un interrogatorio-fiume, di cui restano solo le voci -totalmente sovrapponibili- dei vacanzieri meneghini. Banfi sembra sul punto di fare quel "botto" che non arriva mai, e il film finisce... quando vorremmo iniziasse!
MEMORABILE: Il momento della verità, con i sospetti radunati nel teatro, dove Banfi sembra un clown che non fa affatto ridere.

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Jandileida 4/10/11 23:00 - 1558 commenti

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Mediocre perché poco divertente e con una storia che si vorrebbe "adulta" ma che invece mi è parsa solo confusa e con la pecca, tra l'altro, di ingabbiare la straripante comicità di Banfi all'interno di uno schema troppo rigido. Insomma, il tentativo di nobilitare (anche se a mio parere il pugliese si faceva onore già da solo grazie alla sua, a volte fantastica, vis comica) il caro Lino con un film più complesso del solito si risolve in un nulla di fatto. Bella l'isola di Favignana, ma per il resto c'è poco da salvare. Attori al minimo sindacale.

Giùan 30/10/11 13:55 - 4528 commenti

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Stranissimo e straniato concepimento filmico, fondato su tre Assi scentrati per background culturale e cinematografico: l'acre malinconico Risi, i Vanzina sempre sul pezzo, l'etereo ma sanguigno Lino nostro. Ne risulta un film certo scombiccherato e difforme (come i punti di vista che lo contrappuntano), ma che sempre mi ha dato una sensazione di pace zen dalla prima lontana visione. Sarà quel caldo appiccicoso che al cinema pare impossibile o quei duetti d'understatement puro Banfi-Ferrini, Lino-Micheli.

Piero68 9/02/12 08:55 - 2955 commenti

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Un Banfi low profile cerca di dettare tempi e ritmo di una commedia tutto sommato fuori dai soliti canoni. Peccato ci riesca a metà. Colpa soprattutto di un cast inconsistente (Ferrini è praticamente etereo e Micheli a mezzo servizio) e di una regia a tratti incerta. Peccato perché la sceneggiatura avrebbe meritato miglior fortuna, visto almeno lo sforzo creativo in direzione “poliziesca”. Da sottolineare la colonna sonora “estiva” con canzoni della Bertè e di Giuni Russo. Da notare anche l'attualità del colpo di scena finale. Era il 1987!

Motorship 15/09/12 18:00 - 585 commenti

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Una delle migliori prove di Banfi attore: meno comico, più misurato ma al contempo molto funzionale. Merito soprattutto della direzione di un maestro del cinema italiano qual'era Dino Risi, il quale tira fuori un lato allora nascosto dell'attore pugliese. La storia è abbastanza azzeccata, anche se prende ritmo solo quando c'è il fantomatico (infatti poi sarà tale) omicidio, con tutti i risvolti e le indagini curiose. Banfi qui può contare su ottime spalle come Maurizio Ferrini, Maurizio Micheli e le sorelle Patanè. Divertente l'imitazione di Andreotti.

Multimic80 22/11/12 17:02 - 48 commenti

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Questa volta il grande Lino non è al suo top. Storia interessante, ma con un finale banalissimo che guasta anche la parte gialla della trama; molto più in forma Ferrrini e Micheli. Quasi nessuna scena divertente, ma l'occasione per ascoltare alcuni dei brani che hanno caratterizzato il periodo (tra questi "Un'estate al mare","'L'estate sta finendo" e "Una zebra a pois" nella versione di Ivan Cattaneo del 1981, che accompagna anche i titoli di coda).
MEMORABILE: Nel prologo: si viene a sapere che il commissario ha chiesto l'alibi al Papa.

Nicola81 2/04/13 16:10 - 2831 commenti

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Simpatica commedia gialla che esalta la verve comica di un Banfi in gran forma e alle prese con uno dei suoi ruoli migliori. Bella ambientazione, due valide spalle come Ferrini e Micheli e nudi femminili a iosa, che comunque non rendono mai il film veramente volgare grazie al tocco registico di Risi che, come da sua consuetudine, non disdegna neppure la satira sociale (qui, a onor del vero, molto all'acqua di rose). Nulla di memorabile, per carità, ma le buone gag non mancano e quindi ci si diverte, a patto di non pretendere troppo... **1/2.
MEMORABILE: L'incipit, con Lo Gatto che chiede l'alibi al Papa; La spiegazione del mistero; Il finale.

Jurgen77 5/02/13 12:16 - 629 commenti

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Bella commedia di Banfi, complice un'ottima location (isola di Favignana), splendide e generose donne di contorno (che si concedono) e una trama azzeccata che si snoda tra omicidio, adulteri, appetiti sessuali, sempre in chiave ironica e mai volgare. Banfi in ottima forma. Buone anche le spalle Maurizio Ferrini e Maurizio Micheli.

Il Dandi 1/04/13 17:16 - 1917 commenti

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Il maestro Risi imprime il suo marchio riconoscibile di un tempo (ambientazioni balneari, uso della colonna sonora da juke-box, graffi di satira politica) in una singolare commedia gialla, colta e demenziale: spassosi la voce off di Ferrini (che rappresenta il Watson di Lo Gatto), lo spiegone finale in stile Poirot, i flashback in cui Banfi si perde rievocando "Parigi, 1965...". Banfi misurato e all'altezza, per un film mai volgare e sottovalutato.
MEMORABILE: "Sbaglio, figliuolo, o tu vuoi sapere se Sua Santità ha un alibi?"

Homesick 7/07/13 17:19 - 5737 commenti

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Preambolo ed epilogo (scandali in Vaticano, intrighi politici, mafia) riconducono l’attualità di ieri a quella di oggi, ma le tinte gialle si stingono progressivamente al calore del sole siciliano e di una commedia estiva rilassata e conciliante. La regia di Risi libera Banfi dei suoi eccessi di caratterismo e ne raffina la vis comica elevandolo a brillante protagonista nei panni dell’alacre commissario Lo Gatto e preparandogli il terreno per il vigile Urbano. Hit ottanteschi sempre in voga (Righeira, Cattaneo, Bertè e Russo) e piacevoli imitazioni di Wojtyla e Andreotti.
MEMORABILE: Gli incontri con Wojtyla e Andreotti; Banfi che rievoca il suo flirt del 1965 in Francia; la spiegazione finale stile Agatha Christie.

Modo 30/07/13 12:53 - 948 commenti

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Banfi invetigatore ci regala una prova più che discreta. La trama non è neppure così male, anche se non la si ricorda per ingegno! Comunque non è da diprezzare il tentativo di spostare l'attore pugliese in altre trame, diverse dalle solite. Bella la location e i "ritmi" estivi si fanno apprezzare. Bravini anche gli altri attori.

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Gabrius79 31/07/13 19:48 - 1420 commenti

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Gradevole commedia diretta dal grande Dino Risi che si regge quasi esclusivamente sulla verve di Lino Banfi, anche se in questo caso troviamo come ottime spalle Maurizio Ferrini e Maurizio Micheli. Qualche momento di stanchezza ma tutto sommato si lascia seguire. Alcune canzoni accattivanti nella colonna sonora completano il tutto.

Fabbiu 11/09/13 15:57 - 2133 commenti

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Un bravo Banfi leggermente diverso dagli innumerevoli film di serie B a cui ci aveva abituato, che mette da parte la consueta caratterizzazione pugliese ma senza rinunciare però a "smorfie" tipiche del suo recitare, anche qui con incredibile naturalezza espressiva. La bella regia è di Dino Risi certo, ma la sceneggiatura di Vanzina, perciò gli ingredienti, non sono poi tanto diversi da quelli delle solite commedie di genere all'italiana (seni scoperti, donne prosperose e qualche omosessuale). Divertente e piacevole, ma non il migliore del comico.

Graf 14/09/13 21:59 - 708 commenti

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Il film è piacevole e intrigante, ma fallisce i suoi obiettivi. Risi non riesce a satireggiare da par suo la società italiana ricca ma volgare degli Anni Ottanta, avendo smarrito quella scrittura acuminata e quella dialettica sferzante che avevano fatto la fortuna del suo cinema decenni prima; Banfi, nel ruolo di un Commissario zelante servitore dello Stato, perde gran parte della sua aggressiva carica farsesca e priva la sua comicità del suo buffissimo slang pugliese smozzicato e parolacciaro, parlando un anodino italiano. Risi e Banfi normalizzati.

Saintgifts 5/05/14 09:58 - 4098 commenti

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Dopo Vieni avanti cretino ecco un altro Lino Banfi; altro inteso come diverso, o meglio diversamente impiegato. Senza dubbio sono buone entrambe le versioni: Banfi si conferma attore di razza, ma io lo preferisco in questa veste, in una comicità più improntata sulla caratterizzazione "realistica" di un personaggio che impegnato in su una sequela di gag più adatte a uno spettacolo di cabaret. L'ambientazione sull'isola di Favignana completa un quadro che vede impegnati anche diversi meravigliosi personaggi di contorno, Maurizio Ferrini in testa.

Panza 25/05/14 13:43 - 1834 commenti

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Decisamente deludente. Dopo il noto incipit, il film cambia faccia e diventa un gialletto comico di poche speranze dalla finta patina seria in cui però Banfi fa ridere con la comicità che usava nei film caciaroni di pochi anni prima. Per il resto un Risi poco ispirato sembra concentrarsi di più sui bellissimi paesaggi naturali perdendo la bussola e realizzando una delle sue commedie più noiose. Si gira sempre su se stessi con poche battute centrate e una sottotrama investigativa abbastanza pasticciata. Rimpiango il Finzi di Pozzetto...

Pessoa 27/08/14 19:07 - 2476 commenti

I gusti di Pessoa

Bella commedia con l'alibi del giallo che rivela un ennesimo caustico volto del grande Lino Banfi. Viene da pensare, come per Totó, a quello che avrebbe potuto dare il comico pugliese se avesse incontrato piú spesso registi come Risi o Salce. È in grado di reggere da solo il film, coadiuvato dall'ottimo Micheli, tenendo lo spettatore incollato allo schermo. Le donnine piú o meno vestite e la colonna sonora sono lo specchio di un decennio felice. Il film si guarda sorridendo di nostalgia e rabbia. Consigliato ai mestieranti della tristezza.
MEMORABILE: La foto di Babette; "Lo Gatto è una volpe".

Ultimo 4/09/14 14:51 - 1652 commenti

I gusti di Ultimo

Non sono un fan accanito di Banfi, ma il film non mi dispiace. Il Lino nazionale è in parte e la spalla Ferrini regge bene. Delude invece la vicenda: vero è che si tratta di una commedia spacciata solo in parte per thriller, ma qualcosa di meglio nella ricerca di un finale migliore si poteva fare. Due pallini.

Zio bacco 9/10/14 01:08 - 240 commenti

I gusti di Zio bacco

Non avvezzo alla commedia godereccia, Risi si cimenta in parte nell'esperimento. Ne esce un crossover fra commedia all'italiana, pseudogiallo e comicità ridanciana, con un Banfi che, pur calato nel ruolo, è assai contenuto. Ma l'ibrido non demerita: Risi sacrifica subito il giallo in favore della satira sociale, proponendo situazioni incredibilmente attuali (si veda l'esordio in stile Vatileaks o le amanti del Presidente del Consiglio). Grotteschi alcuni personaggi (il superdotato altoatesino e l'animatore), simpaticissimo il finale. Non male.
MEMORABILE: Il delitto in Vaticano; Un giovane e innamorato commissario sotto la Tour Eiffel; Il finale.

Claudius 11/10/14 12:45 - 541 commenti

I gusti di Claudius

Tentativo (non del tutto riuscito) di miscelare commedia all'italiana e giallo (con tutti i sospetti riuniti). Il film parte bene (Banfi che chiede l'alibi al... Papa!) ma non sempre riesce a tenere il ritmo, inoltre meglio Ferrini e Micheli che un Banfi sottotono. Si può vedere ma si può anche perdere. Per i trapanesi come me danno un valore aggiunto le location (mezzo punto in più).
MEMORABILE: I commenti off di Ferrini/Gridelli.

Furetto60 9/12/14 08:50 - 1192 commenti

I gusti di Furetto60

Divertente commedia intrisa di bellezze femminili che conferiscono al tutto un aspetto leggero. Questa veste, però, non deve ingannare: con l’arma della satira e dell’ironia si sbeffeggiano i notori (e soliti) malcostumi nazionali, in particolare della classe politica. Gli interpreti appaiono in palla, in particolare Micheli, oltre a Banfi che offre una delle sue interpretazioni più memorabili. Nel complesso gradevole, anche se il ritmo è un pochino altalenante.
MEMORABILE: I diversi giochi di parole sul cognome animalesco del commissario.

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Samuel1979 7/12/14 15:10 - 546 commenti

I gusti di Samuel1979

Uno degli ultimi film buoni di Banfi (se non l’ultimo), in cui l’attore pugliese si cimenta in un ruolo che ricorda, nelle sue sfumature, quello già visto in Fracchia la belva umana. Nonostante il film in sé non sia proprio eccelso, si ride spesso grazie anche all'apporto del bravo Micheli, qui nei panni di un giornalista ficcanaso. Per Ferrini, invece, una prova a dir poco incolore, mentre è eccessiva la caricatura delle sorelle Patanè.

Minitina80 13/06/15 07:46 - 2976 commenti

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Uno dei migliori lavori di Banfi all’apice della forma e della sua carriera di attore comico. Riesce a essere intrigante e divertente allo stesso tempo, senza perdersi in momenti inutili o confusionari. Non è incentrato esclusivamente sulla battuta ma ha una impostazione diversa, quasi da poliziesco, che lo rende interessante e unico nel suo genere dato il carisma del commissario e il taglio disimpegnato. Ingiustamente sottovalutato.

Liv 4/09/15 18:27 - 237 commenti

I gusti di Liv

Dino Risi, uno dei miei registi preferiti, faceva film ottimi e altri buoni. Questo appartiene alla seconda categoria. È divertente, prende volentieri, ma la trama "gialla" è farraginosa, i dialoghi con i vari personaggi sono diseguali e non di rado a un passo dal pecoreccio. Lino Banfi tiene su il film quasi sulle sue sole spalle, anche se molti caratteristi sono ben delineati. Gli Anni Ottanta erano banali, ma ci ritorneremmo ben volentieri...
MEMORABILE: Ovviamente il momento in cui Lo Gatto, zelante, chiede l'alibi a Sua Santità e, immediatamente, si rende conto di avere fatto un passo falso.

Ramino 5/09/15 23:08 - 127 commenti

I gusti di Ramino

Godibile commedia dal sapore estivo che strizza l'occhio al genere giallo, con un Lino Banfi meno scatenato del solito nei panni di un simpatico commissario di PS sbattuto in quel di Favignana. Risi dirige con leggerezza questa pellicola affiancando al protagonista Ferrini nei panni dell'agente Crivelli e uno zoppo giornalista interpretato da Micheli. Le bellone di turno, Lentini e Russinova, così così.

Alex75 9/09/15 09:14 - 876 commenti

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Film dall’intreccio più articolato rispetto agli esili canovacci su cui Banfi si muoveva negli anni '80 e che anticipa certe sue prove successive. L’attore pugliese è a proprio agio e si muove con naturale sobrietà, confermando doti che si erano viste molti anni prima (in Detenuto in attesa di giudizio). Ferrini e Micheli sono dignitosi comprimari. Indubbiamente un Risi “minore”, limitato da una trama non molto coinvolgente, ma comunque meritevole almeno di una visione.
MEMORABILE: "Dove si trovava Sua Santità la notte in cui fu commesso il delitto?"

Vito 7/07/16 20:24 - 695 commenti

I gusti di Vito

Bel film di Risi, una commedia con una strampalata trama gialla tra gelosie, invidie, tradimenti, mafia e persino intrighi politici. Banfi superlativo, ben supportato dai bravi Ferrini, Micheli e Della Casa. Completano il tutto la splendida location dell'isola di Favignana, le hits del periodo e un elevato numero di nudi femminili, anche integrali. Rivisto decine di volte fa sempre sbellicare.
MEMORABILE: Lo Gatto chiede l'alibi a Papa Giovanni Paolo II; Lo Gatto fa cadere il governo; Le sorelle Patanè; La bellezza acerba di Valeria Milillo.

Azione70 25/08/16 12:32 - 167 commenti

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Piccolo gioiellino di comicità che narra le vicende di un commissario maldestro (appunto il commissario Lo Gatto) sullo sfondo della stupenda isola di Favignana. La storia è un semplice pretesto per esaltare le qualità comiche di un Banfi strepitoso, specie nei duetti con il fido poliziotto Gridelli (un bravissimo Ferrini) e con il giornalista dell'Eco di Trapani (un Micheli in stato di grazia). Anche il resto del cast supporta adeguatamente il contesto generale. Gradevole la musica balneare stile primi anni 80 (Giuni Russo, Ivan Cattaneo...)
MEMORABILE: Dialogo tra il commissario e il giornalista: "Ma lei è pugliese?" E il giornalista: "Sì, di Polignano a Mare. Ma mi sento piemontese dentro!"

Deepred89 4/09/16 17:30 - 3701 commenti

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Commedia gialla leggera e piacevole ma priva sia della carica esilarante dei Banfi-movie più selvaggi (piuttosto contenuta la sua performance) sia dell'atmosfera di mistero di un vero giallo. Il ritratto di una società (una Sicilia solare e vacanziera) tutta corna (sia etero che omo) e tradimenti ha pure una certa efficacia, ma la soluzione del caso appare prevedibile e poco efficace e l'ultimissimo segmento lascia perplessi. Piatto ricco soltanto per quanto riguarda i nudi femminili, ben più esposti che nella media delle vecchie commedie sexy.

Ruber 3/06/17 15:23 - 702 commenti

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Divertente commedia estiva con protagonista il "Lino" nazionale che riveste ancora una volta i panni di un commissario di polizia, mandato qui in esilio sulla stupenda isola di Favignana. Tra canzoni estive di Peppino di Capri e ottime spalle comiche come il buon Micheli (e altre meno indovinate come Ferrini) si snoda una riuscita sceneggiatura che punta tutto sulla comicità di Banfi e su una serie di situazioni tragicomiche. La scenografia vacanziera dà più di una mano alla regia di Risi, che comunque riesce a dirigere con maestria un buon cast.

Daniela 9/08/17 23:32 - 12606 commenti

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Commissario in Vaticano, Lo Gatto compie una gaffe imperdonabile: indagando su un delitto, chiede al Papa quale sia il suo alibi.. Inizio promettentissimo per una commedia gialla di rara inconsistenza, con una trama fitta di equivoci e povera di contenuto, Banfi biancovestito che affida la propria comicità alla parlata caratteristica e poco altro, Ferrini e Micheli spalle modeste, tette e culi femminili a far da contorno come di moda nei film vacanzieri. Anche l'ambientazione a Favignana non è sfruttata come meriterebbe. Perdibilissimo, a parte il testa/coda (altra figura tapina).

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Medicinema 25/06/18 12:23 - 122 commenti

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Terminato il periodo delle commedie scollacciate, Banfi si prende un rischio con questa pellicola in cui cominciare a mostrare le sue mai nascoste velleità, anche drammatiche. Più controllato che in passato, il comico pugliese offre una prova più lenta, matura, in cui i momenti divertenti sono però diluiti in un brodo francamente un po' noioso, un mix fra una commedia malriuscita (banali anche i tentativi di satira sociale) e un giallo iperconfuso, con un Ferrini fuori posto e un Micheli insopportabile. Splendidi i paesaggi.
MEMORABILE: L'interrogatorio al bagnino, con schiaffone finale.

Rambo90 20/07/19 03:03 - 7661 commenti

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Diretto da Risi, Banfi mostra di saper essere comico misurato, pur non aiutato da una sceneggiatura non sembre brillantissima. La parodia è chiara, sono i film ispirati al Poirot della Christie, con tanto di location vacanziera alla Delitto sotto il sole e spiegone finale con sospetti riuniti. A tratti funziona, ma le risate vere arrivano durante i proverbiali attacchi d'ira del protagonista, o all'inizio alle prese con la mentalità del posto. Ci si diverte comunque, anche grazie a un ritmo fluido e a buoni comprimari come Micheli.

Reeves 23/08/20 16:24 - 2152 commenti

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Forse l'ultimo bel film diretto dal grande Dino Risi, che qui sfrutta anche Enrico Vanzina nella sua propensione per la commedia gialla esplicitata anche in altri film da lui scritti con il fratello Carlo. Banfi divertente ma molto contenuto, una satira politica piuttosto coraggiosa che coinvolge addirittura il primo ministro socialista della storia italiana, squarci di costume piuttosto duri per un film vacanziero (vedasi il rapporto con il sesso di gran parte dei villeggianti e anche della popolazione autoctona, piuttosto nevrotico per non dir di peggio).
MEMORABILE: Tutte le volte che Banfi evoca Parigi; Ferrini che verbalizza e Banfi che va su tutte le furie.

Markus 7/10/20 09:02 - 3680 commenti

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Se non fosse per il colore e la contemporaneità agli Anni '80, questo film parrebbe per vicenda e scenografia isolana un vecchio film Anni '50. Prosegue la rivalutazione di Banfi (nel 1982 fu Salce a segnare la svolta con Vieni avanti cretino e, nel 1987/88, la conduzione al timone di "Domenica in"), che sotto la direzione di un demotivato Dino Risi in fase di ultime cartucce interpreta con adeguatezza il ruolo di commissario sui generis. La pellicola è però scarsa, soprattutto per la firma che porta. Buone chance per i caratteristi Ferrini e Micheli.

Caveman 5/11/21 15:28 - 523 commenti

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Giallo all'acqua di rose tenuto su interamente dalla simpatia del protagonista. Buoni i duetti Banfi-Micheli e assolutamente in tema le musiche. Lo svolgimento della vicenda è classico, ma senza quei tocchi che avrebbero potuto renderlo un classicone. Nota di merito per l'insolita location; buono anche l'uso (ingannatore in alcuni casi) dei flashback. Banfi molto moderato, riesce comunque a dimostrarsi comico di razza.

Faggi 21/11/21 18:44 - 1548 commenti

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Commedia (parodia) all'italiana colorata di giallo, affidata a Lino Banfi. Siamo in pieni anni '80 e si vede. Incipit memorabile. Ambientazione vacanziera e isolana. Manca un po' di spirito selvaggio ma sono evidenti il divertimento nel realizzarla, certi toni caustici e la volontà di Risi nel contenere gli eccessi macchiettistici. Fluisce e non si inceppa, ha un suo ritmo e una buona capacità d'intrattenimento. Finale curioso, in stile Agatha Christie ed Ellery Queen.

Jaconardo 16/03/22 20:45 - 7 commenti

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Film firmato da Steno, sicuramente non tra i migliori e arrivato in una fase discendente della verve del grande regista. Piuttosto volgare, tra nudi e allusioni sessuali, ma con alcune trovate e battute godibilissime. Ferrini in gran luce, Micheli un po' troppo spento. Da rimarcare la presenza di Galeazzo Benti, vecchia gloria del cinema in bianco e nero, che si ritaglia uno spazio nella storia. Favignana bellissima, alza il giudizio.
MEMORABILE: L'interrogatorio del Papa; La foto col ciuffo e Babbette.

Nando 21/09/22 23:49 - 3806 commenti

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Commedia con lievi venature di giallo in cui un commissario, trasferito dopo aver chiesto l'alibi al Papa, si ritrova a indagare sulla sparizione di un'avvenente donna. Banfi sciorina tutte le sue sfaccettature con risultati talvolta simpatici, purtroppo è contornato da spalle modeste e risibili come Micheli e Ferrini. Bella mostra di corpi femminili ma per il resto c'è poco.

Rufus68 31/12/22 23:09 - 3819 commenti

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La commedia italiana, per mano di uno dei suoi maggiori interpreti, si riduce a macchietta. Persino Banfi, che ricorre ai suoi cavalli di battaglia fuori registro, appare normalizzato e pronto per la televisione. L'intreccio scollacciato (decine le poppe al vento) dice nulla, la satira politica, così come il finalino slapstick, appare sfiatata, anche perché a distanza di anni i protagonisti di allora dicono poco alla nostra attualità. A favore è la bonomia nostalgica per qualche caratterista (Benti, Micheli) e l'apprezzamento verso il davanzale di qualche signora.

Katullo 12/09/23 18:39 - 325 commenti

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Un Banfi al sole che esce dai soliti schemi da "arrapeto" cronico e si tuffa (oltremodo potrebbe farlo davvero, vista la bella ambientazione estiva) in un ruolo che avrebbe meritato una saga tutta sua, chissà. Commissario di polizia pasticcione, dopo aver osato dubitare del pontefice, sbarca su un'isola dove è mandato a indagare su un sospetto crimine tutto intrecci "amorosi" (di ogni tipo) con l'aiuto di un agente più imbranato di lui (Ferrini) e l'assedio di un reporter pugliesissimo, claudicante e smaliziato (il sempre bravo Micheli). Piccolo cult di casa nostra.

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Il ferrini 29/12/23 23:34 - 2337 commenti

I gusti di Il ferrini

Purtroppo in equilibrio fra Risi e Vanzina, dove la mano del secondo è sempre ben riconoscibile. Banfi è efficacemente misurato, anche perché di personaggi strambi il film è già stracolmo, in una Favignana particolarmente promiscua. Il giallo è interessante, anche se la soluzione lascia un po' perplessi; divertenti e originali invece sia l'inizio che la fine della storia. Micheli è buffo, soprattutto per l'idioma piemontese/pugliese. Tante donne nude, ma nessuna irresistibile e ancora meno necessaria. Intrattiene.
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  • Discussione B. Legnani • 10/03/17 14:29
    Pianificazione e progetti - 14940 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    mentre Ferrini non so dove lo abbiano pescato.

    All'epoca era molto in auge.
  • Discussione Markus • 10/03/17 15:39
    Scrivano - 4775 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Ruber ebbe a dire:
    mentre Ferrini non so dove lo abbiano pescato.

    All'epoca era molto in auge.


    Beh sì, per qualche anno Ferrini (sulla scia dei programmi di Arbore che lo avevano fatto conoscere) ebbe buone chance anche al cinema. Era presente anche nel forse più noto Compagni di scuola, girato nel 1988.
  • Discussione Geppo • 10/03/17 16:22
    Call center Davinotti - 4269 interventi
    I primi minuti sembrano tirati troppo per le lunghe... ma nella seconda parte (appena arriva il momento esitivo) il film diventa spettacolare.
  • Discussione Kanon • 10/03/17 17:13
    Fotocopista - 832 interventi
    Sarebbe interessante recuperare il film di Lazotti "Saremo Felici" in cui Ferrini non solo ha un ruolo da protagonista ma risulta anche ideatore della storia.
  • Discussione B. Legnani • 10/03/17 18:19
    Pianificazione e progetti - 14940 interventi
    Geppo ebbe a dire:
    I primi minuti sembrano tirati troppo per le lunghe... ma nella seconda parte (appena arriva il momento esitivo) il film diventa spettacolare.

    Beh... l'incipit papale è la cosa migliore del film...
  • Discussione Mauro • 11/07/17 18:31
    Disoccupato - 11907 interventi
    Il film è del 1986; è stato proiettato al cinema Nazionale di Torino il 13 dicembre del 1986

    http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,32/articleid,1358_02_1986_0334_0032_19581606/
    Ultima modifica: 11/07/17 18:56 da Zender
  • Homevideo Mco • 12/07/17 19:02
    Risorse umane - 9970 interventi
    Il DVD uscito oggi per la collana da edicola "Linomania", pur se marchiato WB, altro non è che il buon vecchio Medusa di cui nei post sopra.
    Pertanto il formato è 1.66:1 (ottimizzato per TV 16:9), l'audio dolby digital mono (opzionabili i sottotitoli per non udenti), il trailer come unico extra.
    La durata è di novantuno minuti, quindi integrale (cioè tutti i nudi al loro posto, compreso quello integrale della Russinova).
    Buono il livello generale del master.
  • Curiosità Buiomega71 • 15/07/19 17:50
    Consigliere - 25896 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (sabato 22 ottobre 1988) di Il commissario Lo Gatto:

  • Curiosità Fedemelis • 4/08/20 11:41
    Fotocopista - 2137 interventi
    I giornali che annunciano nei titoli la crisi di governo provocata dalla rivelazioni del giornalista Vito Ragusa (Micheli) sono:
    - L'Unità del 25 luglio 1986;
    - Il Tempo del 23 luglio 1986;
    - Il Messaggero del 10 luglio 1986;
    Il realtà nel luglio del 1986 ci fu una vera crisi di governo (anche se di certo non provocata dal Commissario Lo Gatto), ma la rielaborazione dei titoli ha tutto un altro effetto cinematografico.

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/logas1.jpg[/img]

    Ecco i tre giornali coi titoli "corretti" del tempo:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/logas1b.jpg[/img]
    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/logas1c.jpg[/img]
  • Curiosità Samuel1979 • 8/09/20 22:24
    Addetto riparazione hardware - 4153 interventi
    Il libro letto da Immacolata Patanè (Voce) è "Diabolico amore" di Margareth Way uscito nel 1986:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/harmo.jpg[/img]