So cosa hai fatto - Film (2025)

So cosa hai fatto

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La nostra recensione di So cosa hai fatto

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ormai, soprattutto negli slasher, sequel e remake tendono a sovrapporsi: certo, questo SO COSA HAI FATTO cita apertamente il film del 1997 fino a richiamarne i due sopravvissuti e la "star" Sarah Michel Gellar per un cameo “onirico”, ma di fatto ne è nel contempo un chiaro remake, dal momento che la situazione che viene a crearsi è identica a quella di allora e il meccanismo pure.

Siamo da principio alla festa di fidanzamento di Danica (Cline) e Teddy (Withers), alla quale è stata invitata la migliore amica di lei, Ava (Wonders), e pure il ragazzo col quale quest'ultima stava ai tempi...Leggi tutto del liceo, Milo (Hauer-King). Da allora è passato qualche anno, ma ancora i ricordi sono vividi, tanto che quando alla festa i protagonisti incrociano Stevie (Pidgeon), una loro ex compagna con la quale poco avevano legato, la invitano a festeggiare insieme il 4 luglio andando sulla strada lungo il mare a godersi i fuochi artificiali. Poi una “canna” di troppo e Teddy comincia a fare lo scemo, a mettersi in mezzo alla strada, a “sfidare” gli automobilisti che passano fino a quando uno di loro, per schivarlo, perde il controllo e finisce giù dal precipizio, sugli scogli. Andare fino a laggiù a vedere che fine abbia fatto è impossibile, ma almeno si chiama la Polizia, che infatti arriva e può solo constatare il disastro.

I cinque si guardano bene dall'ammettere qualsiasi tipo di responsabilità e si ritrovano insieme un anno dopo al matrimonio di Danica, che nel frattempo ha cambiato partner. Tra i regali scartati ce ne è uno inquietante: un bigliettino anonimo sul quale sta scritto ciò che tutti immaginiamo: "I know what you did last summer" ("So cosa hai fatto l'estate scorsa"). I sospetti corrono subito a Teddy, non presente alla festa e che tutti pensano abbia il dente avvelenato per essere stato lasciato. Ma è davvero tutto così semplice? Ovviamente no, e intanto fa capolino un killer che veste come quello del 1997: impermeabile da pescatore, cappellaccio largo e in mano un uncino con cui sventrare le sue vittime. La mattanza prende ufficialmente l'avvio, costringendo il gruppo di ragazzi a contattare Julie James (Love Hewitt), che da un assassino vestito allo stesso modo si era al tempo salvata. E non molto bisogna aspettare perché ricompaia pure Ray Bronson (Prinze jr.), l'altro sopravvissuto. Poco tuttavia i due possono fare per impedire il nuovo massacro...

Formula immutata con la regista Jennifer Kaytin Robinson, anche coautrice dello script con Sam Lansky e Leah McKendrick, che replica senza gran fantasia soprattutto negli omicidi, tutti tendenzialmente identici e mancanti del necessario tasso di splatter. E se si elimina il gusto di veder sprizzare un po' di sangue, in uno slasher, cosa resta? Giusto il colpo di scena in stile whodunit, che occupa l'ultima parte dando una parvenza da thriller classico - che non dispiace - al film. Con una recitazione accettabile dell'intero cast i danni sono limitati, ma certo le situazioni in cui i nostri vengono a trovarsi sanno decisamente troppo di già visto, con l'inserimento dell'immancabile influencer estroversa e invadente esaltata all'idea di riprendere per il suo blog i veri luoghi a Southport dove si era verificato il precedente massacro.

Le dinamiche tra i personaggi funzionano a fatica, i depistaggi sono puerili e pure il killer sembra più goffo del previsto. Qualche discreta sequenza non manca, l'interazione tra passato e presente è elementare ma mantenuta con coerenza, mentre la Gellar “ammazzavampiri” si fa rivedere solo in un incubo di Danica per un paio di minuti, il tempo di sanguinare un po' in faccia. In definitiva un'operazione superflua e mai intrigante, con un paio di jumpscare telefonati e la stanca riproposizione di un canovaccio ampiamente anticipabile anche da chi non avesse visto il modello targato Williamson (che già non era proprio un granché, nonostante successo e sequel). E poi non si può vedere oggi, in uno slasher, un attacco alle spalle reso visivamente solo con lo schizzo di sangue su di un monitor...

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Tutti i commenti e le recensioni di So cosa hai fatto

TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/07/25 DAL BENEMERITO SONOALCINE POI DAVINOTTATO IL GIORNO 26/07/25
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Sonoalcine 16/07/25 18:02 - 294 commenti

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Un buon ritorno all’horror adolescenziale, in grado di fondere suspense classica e sensibilità contemporanea. La regista aggiorna l’iconico franchise con stile, ritmo serrato e personaggi credibili. Il film bilancia nostalgia e innovazione, con colpi di scena ben orchestrati e una regia che non perde troppo il controllo. Uno slasher avvincente e visivamente affinato. Un degno erede delle origini.

Digital 17/07/25 21:02 - 1319 commenti

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Torna l’assassino armato di uncino, per punire cinque giovani che hanno provocato accidentalmente un mortale incidente d’auto. Quarto capitolo di una saga slasher che ha fatto nel bene e nel male la storia di questo genere. Il film riesce a destare curiosità per capire chi si cela dietro quell'impermeabile nero (non semplice da intuire) e le morti sono originali e sanguinolente. Certo, poi si deve fare i conti con i protagonisti, uno più antipatico dell’altro, e su una regia che non brilla particolarmente, ma nel complesso lascia buone sensazioni, a fine visione.

Gabigol 22/07/25 23:30 - 684 commenti

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Si cerca di svecchiare un genere e franchising morti - rinvigorendo i moventi e offrendo linfa ai redivivi del primo atto -, ma l'impressione è quella di un film fuori tempo massimo con niente da dire. I personaggi fanno a gara di idiozia, tra dialoghi scriteriati e dinamiche che vanno dal banale all'inspiegabile (il killer con teletrasporto, il sindaco omertoso che occulta carneficine, il surreale momento al cimitero). Scarso l'apporto emoglobinico e complessivamente anonima la regia. La risoluzione finale fa da pietrone tombale per un progetto tranquillamente evitabile.
MEMORABILE: La Hewitt, nonostante tutto, ha ancora buona presenza scenica.

Markus 26/07/25 10:17 - 3780 commenti

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Rifacimento in chiave moderna del film originario datato 1997 con un antefatto debole, che lascia sin da subito perplessi; ne segue poi un classico slasher con l'assassino inviperito, colto da varie paturnie, che uccide il solito stuolo di giovinastri bellocci in maniera truce. Nulla di nuovo sotto il sole: la pellicola scorre via senza troppi intoppi, ma talvolta appare fin troppo tirata per le lunghe; indubbiamente qualche taglio avrebbe snellito la pellicola, già di per sé non originale e per nulla spaventevole. Nel complesso, una stanca operazione per cinema estivi semi vuoti.

Reeves 28/07/25 08:57 - 3148 commenti

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Horror che vorrebbe strizzare l'occhio a chi ama lo slasher classico ma che non riesce ad andare oltre i luoghi comuni (il gruppo di ragazzi, tutti bellocci, che pagano il fio di una colpa che ha portato alla follia il feroce assassino). Tutto sommato il film originario era più interessante; qui si battono piste molto note e non c'è una sola idea originale, nemmeno l'uncino che il protagonista agita con tanta perizia.

Dusso 29/07/25 10:37 - 1642 commenti

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Tutto sommato non dispiace: come parecchi teen slasher parte bene per poi calare nella seconda parte. Le recitazioni dei giovani sono più che accettabili, i dialoghi e alcuni ragionamenti che vengono fatti sulla ricerca del killer sono interessanti per lo spettatore. Finale un po' così... Avrà un altro seguito? Canzoni piacevoli, come quella sui titoli di testa, non guastano mai.

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