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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il più grottesco e incredibile tra tutti i capitoli della saga del pugile di Filadelfia, ROCKY IV è stato comunque uno dei film cardine degli Anni Ottanta, capace di preannunciare a suo modo l'avvento della Perestrojka e di portare al limite lo smaccato manicheismo edonista della presidenza Reagan. Una sceneggiatura ingenua (imparagonabile persino a quella del già bollito ROCKY III), che riduce al minimo gli interventi nella sfera familiare per lasciare spazio agli allenamenti ritmati da una colonna sonora importantissima, dove gli splendidi strumentali firmati da Vince DiCola si alternano a pezzi di AOR puro (il rock melodico...Leggi tutto americano) che hanno lasciato il segno: dalla splendida “Burning Heart” (valida replica dei Survivor al loro exploit “Eye of the Tiger”) alla funky “Living in America” interpretata da James Brown prima dell'incontro di Apollo Creed; e poi “Hearts on Fire” (la più riproposta), i Touch... A tratti ROCKY IV sembra davvero concepito come un videoclip: basta vedere l'intermezzo in cui, su sfondo rockeggiante, passano in sequenza, montate a dovere, alcune delle scene fondamentali tratte dai tre capitoli precedenti. Al di là di questo però va rimarcata la forza impressionante dei due incontri sul ring, un mix ineguagliato di comicità involontaria e drammaticità montato in modo sublime. Specialmente l'ultimo incontro con Ivan Drago (un Dolph Lundgren di ghiaccio!) surclassa per eroismo e ferocia quanto già visto negli altri capitoli, diventando esaltante quando subentra l'immortale “War” di DiCola e concludendosi con un messaggio di pace puerile ma liberatorio. Un concentrato di emozioni condito da suggestivi paesaggi innevati, una regia (fa sempre tutto Stallone) essenziale e concisa e, ancora una volta, un Burt Young (è Pauley) fenomenale.

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Stubby 1/03/07 17:16 - 1147 commenti

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Finalmente si ritorna su ottimi standard. Naturalmente i primi due episodi non sono raggiungibili, ma dopo il passo falso del terzo, questo quarto capitolo resuscita il personaggio alla grande. Il film è il massimo del commerciale, intriso di tanti luoghi comuni, sembra quasi una campagna politica (diciamo che lo è). Nonostante tutto questo, il film carica al massimo lo spettatore grazie ai tanti momenti esaltanti. Bellissimo il finale strappalacrime, col dialogo a distanza tra padre e figlio.

Puppigallo 6/07/07 13:38 - 5251 commenti

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Rocky è ormai stato cinematograficamente sostituito da una sorta di super eroe, praticamente imbattibile, inserito nel più lungo videoclip della storia. Nemmeno un Russo corazzato, con pugni devastanti (l’allenatore: “Quello che lui colpisce, lui lo distrugge”; e ne sa qualcosa Apollo) riesce a fermarlo. Siamo quasi al cartone animato, con dialoghi spesso imbarazzanti (il discorso finale). Ma nonostante l’assenza di contenuto, facendo finta di niente, ci si può abbastanza divertire, godendosi James Brown, l’allenamento in Russia e l’incontro finale (una guerra).
MEMORABILE: Paulie guarda il russo che li scorta alla baita e commenta: "Sembra il cugino cattivo di Dracula"; Drago a Rocky: "Io ti spiezzo in due!"

Sibenik 4/08/07 14:22 - 90 commenti

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Una colossale baggianata in salsa yankee: Apollo nel dramma contro il sovietico Drago, una colonna sonora - peraltro eccellente - di venti minuti accompagnata da flashback mentre Rocky guida la sua auto piangendo l'amico-rivale e la rivincita a Mosca tra il buon (strano!) Stallone italiano ed il perfido (strano!) russo, dopo essersi visti a suon di musica gli allenamenti di entrambi. Polpettone di propaganda americana in cui, per sbancare il botteghino, il combattente dal grande cuore visto nei primi due Rocky vende l'anima al diavolo.
MEMORABILE: La buffonata di Apollo prima dell'incontro-esibizione con Drago e la lite fra il cognato di Rocky e lo staff di Drago sono tutto sommato divertenti.

Renato 5/08/07 14:35 - 1648 commenti

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Pur non potendo non notare tutti i -numerosi- difetti del film, devo ammettere che ho apprezzato molto questo quarto capitolo della saga di Rocky. Certo, siamo quasi dalle parti della parodia involontaria, ma Stallone regista crede fermamente nel suo personaggio e questa sorta di onestà si percepisce. Il ruolo trainante delle musiche è indubbio e non ci vengono risparmiati nemmeno un paio di "colpi bassi", ma come detto il film si fa seguire senza problemi, a condizione di essere appassionati della serie: altrimenti, astenersi tranquillamente.
MEMORABILE: Lo sguardo glaciale che Rocky lancia alla moglie Adriana quando lei osa dirgli: "Rocky, non puoi batterlo!".

Capannelle 25/02/08 09:37 - 4394 commenti

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Per continuare la saga il nuovo avversario sta oltrecortina, ha dei problemi espressivi (sa dire solo "ti spiezzo in due") e ha il grave torto di combattere in quel modo contro Apollo. L'avversario è caricaturizzato all'inverosimile, con la solita superficialità degli americani (anche se precorre alcune tematiche tipo il doping nello sport). Da macchietta la raffigurazione dello stato maggiore sovietico e la loro redenzione dopo le sante parole del nostro eroe. La saga va quindi in declino, ma qui il salto all'indietro è più forte.
MEMORABILE: Mi spiezzo in due. Ma dalle risate.

Gugly 26/02/08 16:05 - 1184 commenti

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Il bravo americano contro i cattivi sovietici: l'atleta robot viene preso sottogamba e mal ne incoglierà ad Apollo; per fortuna lo vendicherà Rocky, supportato dalla sua Adrianaaaaaaaaaa... Film fumettone dove i cattivi riconoscono la bontà dello stallone italiano e dove il cattivo ha per moglie la stangona danese appena impalmata dall'attore... Divertente, lo vidi la prima volta ai tempi in un cinemino d'oratorio e alla fine urlammo e facemmo il tifo come in un vero incontro di boxe, con fischi e lancio di sedie, giuro.

Magnetti 28/02/08 11:51 - 1103 commenti

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Straordinario manifesto della cultura "inutile" degli anni '80. Stallone (regista e sceneggiatore) stupisce per la sua capacità di cambiare registro nel racconto della saga di Rocky, proponendo un film fatto come un video clip con musiche coinvolgenti. Ci sono molte banalità (il conflitto culturale e politito sovietico americano) ma anche molto spettacolo (è il punto forte del film). Dolph Lundgren è una montagna di muscoli totalmente inespressiva, ma il suo personaggio, quasi da cartoon, è riuscito.
MEMORABILE: L'allenamento in Russia e il famoso "Io ti spiezzo in due".

Redeyes 25/06/08 11:20 - 2442 commenti

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Meno male che ci vien propinato questo rimasuglio della guerra fredda che, rapido, ci fa pensare al tresto di una canzone di Raf. Al di là dei molteplici luoghi comuni vanno, comunque, apprezzate le splendide locations e una rinata carica adrenalinica andata persa nel terzo. Le scene finali, per quanto telefonate, per quanto vergognosamente politicizzate, danno un certo piacere. A me non fa impazzire, ma questo capitolo con un "Russo" Dolph Lundgren, macchina da guerra, ha una sua dignità! Passabile!

Herrkinski 6/11/08 23:52 - 8052 commenti

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Il più difficile da giudicare della saga. In piena epoca reaganiana, nel bel mezzo della guerra fredda, Stallone adatta il suo Rocky al periodo, usandolo come strumento di propaganda pro-America ma allo stesso tempo aggiungendo una moralina finale della serie "facciamo pace". Al di là di questo, il film funziona. Lundgren è eccellente nella sua freddezza glaciale e Stallone bravo come sempre, seppur meno introspettivo. L'allenamento in Russia è notevole e la colonna sonora è più in evidenza che mai. Il più frivolo della serie, ma efficace.

Homesick 11/11/08 18:36 - 5737 commenti

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Stallone sfrutta l’epoca del disgelo politico e lancia Rocky all’attacco di Drago, ovvero USA contro URSS: la democrazia, l’umanità, l’allenamento grezzo e la sportività del primo, contro il totalitarismo e la brutalità anabolizzata e robotica del secondo. Chi trionferà è ovvio, ma – come l’eroe vincitore di un vecchio western – lo Stallone italiano si fa promotore di un messaggio di pace universale… Epico e simpaticamente esagerato – nonché comico - il match conclusivo. Lundgren sarà indissolubilmente legato al suo «Ti spiezzo in due».
MEMORABILE: I due allenamenti a confronto. Rocky vincitore che parla al pubblico sovietico.

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Cotola 13/11/08 22:58 - 8998 commenti

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Quarto capitolo della serie, in cui gli sceneggiatori mostrano di essere ormai "alle corde" in fatto di idee: vedere in tempi di disgelo tanti luoghi comuni messi insieme (su tutti l'americano buono e onesto ed il russo cattivo e spietato), mette semplicemente tenerezza oltre che un po' di tristezza. Americanissimo oltre ogni livello di decenza e di sopportazione.

Tarabas 6/04/09 14:54 - 1878 commenti

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Rocky è sempre in sella e stavolta combatte nientemeno che l'impero del male, per vendicare l'ex rivale Apollo, divenuto suo amico a forza di cazzotti. In pieno revival della guerra fredda, Stallone mette in scena il pugile robotizzato Ivan Drago, cattivo con falce e martello e un campionario di banalità terribili. Mesta riproposizione dei temi del bellissimo primo film, giustamente dimenticata se non per il tormentone trash "ti spiezzo in due". Da KOT dopo 10 minuti.
MEMORABILE: Carl Weathers che balla "Livin'in America" vestito da Zio Sam.

124c 20/04/09 17:45 - 2911 commenti

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Se Rocky III era una farsa (andiamo... il pugile che si allena in una balera), il quarto non è nemmeno un film, è un videoclip di 90 minuti patriottico, che sembra girato e montato durante i break fra una ripresa ed un altra di Rambo II la vendetta. Il film è così finto che nemmeno la fine di Apollo Creed (Carl Weathers) risulta credibile. L'avversario Ivan Drago di Dolph Lundgren è imponente e si fa di steroidi. Ripeto: è solo un videoclippone dove i due avversari se le danno forte.
MEMORABILE: Ivan Drago: "Io ti spiezzo in due!"

Pinhead80 19/10/09 15:11 - 4715 commenti

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Questa volta l'inossidabile Sylvester Stallone se la dovrà vedere con Ivan Drago, giovane emergente boxeur russo. Dopo il deludente terzo capitolo, la serie riprende quota con questo episodio sicuramente più riuscito. Film utilizzato anche con molta scaltrezza dagli USA come dimostrazione di volontà riappacificatrice tra loro e la vecchia URSS (il doping di Drago rispetto agli allenamenti di Rocky "natural", però, sono una ulteriore frecciatina..). Entusiasmante il confronto finale.
MEMORABILE: "Ti spiezzo in due..."

Belfagor 20/10/09 14:27 - 2689 commenti

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Da mettersi le mani nei capelli o da stramazzare sul pavimento per le risate, a seconda dei gusti. Non credo di aver mai visto qualcosa di più imbarazzante, manicheo e macchiettistico di questo film, Berretti Verdi a parte. Se fosse un videoclip di propaganda reaganiana, pazienza, ma dura un'ora e mezza! Il Rocky del primo capitolo dovrebbe alzarsi e gridare il fantozziano giudizio al pari di "Adrianaaaaa!!!"

Vstringer 10/01/10 23:09 - 349 commenti

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Fumettone reaganiano il cui massimalismo è diventato leggendario per la grossolanità degli stereotipi proposti, a partire dal manager targato Pcus del bietolone Drago, prodotto sintetico (e steroideo) della macchina sportiva falce & martello: il trionfo del videoclip aor, con abuso di flashback e montaggio parallelo, probabilmente risparmia ulteriori amenità allo spettatore. Al contrario e senza ironia, pregevoli i paesaggi ghiacciati russi, divertente lo scontro finale, simpatico il Paulie di Burt Young laddove Stallone è il solito cane.
MEMORABILE: Il rutilante show di James Brown che canta Living in America per Apollo Creed.

Rambo90 16/01/10 20:17 - 7661 commenti

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Uno dei più grandi successi di Stallone è anche il peggiore della saga sul pugile Rocky Balboa. La storia ormai è ai minimi storici eppure il mix fra combattimenti e drammaticità funziona ancora, merito soprattutto dei suoi interpreti e del protagonista-regista che dimostra di credere fino in fondo nel personaggio da lui inventato. Prima parte importante per la futura star dell'action Lundgren e ottima "Burning Heart" dei Survivor.
MEMORABILE: "Ti spiezzo in due!"

Plauto 29/10/10 21:12 - 126 commenti

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Ai tempi Stallone era fidanzato con la bellissima Brigitte Nielsen, al quale ha affiancato nel film il fidanzato russo (Ivan Drago). Stavolta ci si concentra solo sugli allenamenti, sui combattimenti... Tutto in maniera spettacolare, come ormai era tipico negli anni '80. Il discorso finale serve per variare leggermente il film, ma la morale è sempre che con il cuore e la volontà si possono superare anche gli ostacoli impossibili. Grazie per questa splendida lezione, Stallone!
MEMORABILE: Questo è l'ultimo round... il tuo!!!

Siregon 8/03/10 12:56 - 352 commenti

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Pompatissimo, esagerato, ridicolo, patriottico oltre ogni limite di decenza ma funziona. È intrattenimento puro, ciò che Stallone sa regalare con una regia essenziale, dialoghi elementari, personaggi da caricatura e un montaggio da videoclip mtv. Un concentrato degli anni 80 e della loro filosofia con un accenno finale al pre-disgelo fra le due superpotenze. La morale di Rocky è trasparente e se si sospende ogni tipo di credibilità il film è godibilissimo.

Ilcassiere 4/05/10 09:14 - 284 commenti

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Il quarto epidosio della saga di Rocky è imbarazzante. Come al solito spiccano le musiche, bellissime, ma per il resto lascia proprio a desiderare. La storia è prevedibilissima e a metà film già si sa tutto. Il finale è a dir poco grottesco, con il pubblico USSR che cambia improvvisamente bandiera e con il ridicolo discorso di Rocky a fine incontro. La propaganda filo-americana è così grossolana che fa venir voglia di tifare per il suo rivale sovietico. Miglior attore (!?) James Brown... lontano anni luce il primo Rocky.

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Nando 11/07/10 02:48 - 3806 commenti

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L'ennesimo sequel che immette politica e guerra fredda nel suo calderone. Drammatico all'inizio e fumettone americano alla fine. Tutte le caratteristiche americane albergano, poi emerge lui il campione che s'allena tra la neve siberiana inseguito stupidamente da emissari del Kgb. Finale epico con un Gorbaciov finto ma applaudente. Un americanata classica ma, tuttavia, emozionante.

Mdmaster 14/10/10 09:20 - 802 commenti

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Folle chiusura (almeno per me da piccino, Rocky V lo odiavo) per la saga del pugile italo-americano, con uno scontro impossibile con un gigantesco russo interpretato da... uno svedese! In più ci sono un robot che fa la corte a Paulie, Rocky che scala le montagne da solo e un mucchio di montaggi anni ottanta con i Survivor. E poi c'è la marmotta che confeziona la cioccolata. Insomma, è celebrativo di tutte quelle tipiche americanate di cui ci siamo cibati per anni, follie di sceneggiatura e thrashose canzoni eighties (No Easy Way Out!).
MEMORABILE: "Chi è lei?" "La maggioranza che non sta zitta, brutto chiacchierone!" Paulie sempre con noi.

Disorder 26/10/10 13:35 - 1416 commenti

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Anni 80, ultimi lampi di guerra fredda e ultime scintille tra Usa e Urss: un terreno fertile per decine di pellicole di stampo patriottico, un carro su cui Stallone sale senza esitazioni, tanto con Rocky quanto con Rambo. Beh, questo è almeno uno dei migliori: qui le due superpotenze mostrano i muscoli e se le danno di santa ragione, senza tanti fronzoli. E Ivan Drago, eroe di ghiaccio e acciaio, sotto-prodotto dell'industria pesante e degli oscuri laboratori segreti del Soviet, è un antagonista tanto esagerato quanto indimenticabile.
MEMORABILE: "I must break you", tradotto in italiano in un geniale "Io ti spiezzo in due!"

Tyus23 27/10/10 21:18 - 220 commenti

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Il più folle della serie. Se considerato ideologicamente è da considerarsi insulso e ignorante, ma a livello di pathos (pur con un pervadente senso di trash) funziona alla grande. Forse un film i cui difetti sono contemporaneamente anche i pregi, se li si riesce ad apprezzare. Sempre se si riesce a non pensare che in un certo senso Stallone sta rifacendo sempre lo stesso film... ***

Tnex 14/12/10 19:42 - 62 commenti

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È un film che ha un che di incredibile, difficilmente recensibile. Ridicolo, spaccone, banale, retorico, fumettistico, steroideo, sontuosamente musicale, propagandistico che più becero non si può. Eppure è un film che per il periodo storico e per la geopolitica è stato una specie di "mark" di un intero decennio (e che decennio!). Bisognava vederlo; questa è l'unica cosa che riesco a dire.

Jcvd 26/02/11 22:30 - 258 commenti

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Uno dei miei film preferiti. La sfida tra Stallone e Lundgren ed il relativo personaggio di Ivan Drago è leggenda! Apollo Creed Rocky volerà in Russia in cerca di vendetta contro il gigante sovietico. Allenamenti sulla neve e incontro finale da applausi a scena aperta. Indimenticabile.

Markvale 3/09/11 10:36 - 143 commenti

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Non un breve film ma un lungo videoclip realizzato assemblando anche molte scene dei capitoli precedenti. D'altronde è la sola colonna sonora a farsi perdonare nell'ennesima impresa di Stallone responsabile primo di questa operazione ridicola, futile esercizio di retorica reaganiana e antisovietica, completamente inattendibile sul piano del puro agonismo pugilistico. Gli antagonisti russi sono o macchine di morte o macchiette nella migliore tradizione yankee. Così irrilevante che non ti accorgi di averlo visto. Indifendibile.

Lucius 8/04/12 01:06 - 3015 commenti

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Per la quarta volta Stallone riprende tra le mani il suo personaggio realizzando una pellicola dal taglio moderno, con più scene all'aperto, quindi più solare rispetto alle precedenti e con una colonna sonora sorprendentemente più incisiva, in grado di valorizzare con le singole partiture l'intera pellicola. Rocky ritorna sul ring, ma stavolta lo fa per un amico che non c'è più e che ha visto morire sotto gli occhi. Incalzante, emozionante, capace di rinnovare la saga con un vento di freschezza e grazie ad un cast vincente. Di grande impatto.

Rigoletto 1/07/12 11:17 - 1785 commenti

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Come film siamo a livelli siderali dai primi due capitoli e a una buona distanza anche dal terzo, però certe scene, certe frasi sono diventate un must, capaci di resistere al tempo. Ennesimo film politico dell'era reaganiana che ammicca in parte alla distensione con l'Unione Sovietica. Personalmente non ho mai avuto problemi coi film propagandistici (prodotti da chiunque) purché la motivazione "politica" non prevalichi il risultato artistico. L'addio di certi personaggi "di caratura morale" abbassa la riuscita del prodotto. Bravo Burton. **1/2
MEMORABILE: Il dialogo privato fra Duke e Rocky. Drago: "Io ti spiezzo in due!".

Tomastich 16/11/12 17:09 - 1255 commenti

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I primi anni '90, soprattutto dopo la caduta del muro, hanno fatto sì che Rocky IV diventasse un must dei palinsesti televisivi nazionali. Una pellicola che va amata a dismisura, analizzata tramite gli occhi di chi ha creduto in qualcosa di diverso, che va dedicata a tutto ciò che è irraggiungibile al mondo d'oggi.

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Samuel1979 27/07/13 13:41 - 546 commenti

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Il quarto capitolo della serie, probabilmente il più discutibile, addirittura da molti definito un "pacco" la cui sfida "del secolo" Balboa-Drago assume anche una chiara connotazione politica. Molto belle le scene iniziali con le apparizioni di Smokin' Joe Frazier e James Brown. Per il sottoscritto un film convincente, al di sotto solo al primo capitolo. Azzeccato il brano dei Survivor "Eye of the Tiger", che ritorna dal numero 3.

Il Dandi 28/07/13 15:50 - 1917 commenti

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Stallone mette la sua maschera al servizio della Guerra Fredda realizzando il film più fumettistico dell'intera saga, in cui l'antico rivale Apollo Creed diventa martire della spettacolarizzazione di sé stesso: Rocky dovrà prendersi la rivincita al posto suo, per vendicare la superiorità del "sogno" americano rispetto alla scienza sovietica, ma soprattutto perché lo spettatore ormai non gli chiede altro e se ne frega della verosimiglianza. Mediocrissimo ma iconico, ancor più dei precedenti.
MEMORABILE: Il balletto di Apollo Creed vestito da zio Sam sulle note di James Brown.

Furetto60 9/08/13 09:29 - 1192 commenti

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Volendo riscattare il (troppo) criticato Rocky III, Stallone confeziona un prodotto dal facile appeal solleticando antiche paure mai sopite nel pubblico americano: il pericolo rosso, fratello di altri pericoli di diversi colori e fattezze. Facile e inevitabile scadere nella retorica nazionalista, ma il film riesce a mantenere un difficile equilibrio, in particolare nel “discorso alla nazione” a fine match, alla “volemose bene”, populista ma di catarchica efficacia. Al solito curata la stupenda colonna sonora.
MEMORABILE: Ti spiezzo in due!; La scena in auto, di sera, con gli spezzoni dei film precedenti, con azzeccatissimo commento musicale.

Mickes2 9/08/13 14:34 - 1670 commenti

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Polpettone sportivo retorico filoamericano inneggiante a fratellanza e comprensione, ammorbato da una regia frammentaria e un montaggio per lo più videoclipparo che, con disarmante banalità (tutta a servizio del facile intrattenimento) mette a confronto due nazioni (con pretestuosi riferimenti da guerra fredda) storicamente rivali per questioni morali e politiche. Ne esce un film mediocre che trova i suoi perché in qualche sequenza indovinata e nella artificiosa, simpaticamente e follemente esagerata sfida finale. Bello lo score musicale.
MEMORABILE: "Io ti spiezzo in due".

Piero68 18/11/13 16:40 - 2955 commenti

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Siamo probabilmente di fronte al peggior film della sagra Rocky. E non tanto per la qualità del girato che è di tutto rispetto, ma semplicemente perché la sceneggiatura è davvero acqua fresca e soprattutto perché a metà degli anni 80, a meno di quattro anni dalla caduta del muro e a due passi dalla Perestroika, la solita retorica Usa contro il comunismo (noi buoni - loro cattivi) è assolutamente fuori posto, visto anche il genere e la tipologia di film. Bravo comunque Lundgren a interpretare l'antagonista che va oltre il semplice scontro fisico.

Dengus 19/04/14 13:18 - 361 commenti

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I sobborghi di Philadelphia ormai sono solo un lontano ricordo; pacchianerie a parte, questo è il miglior pezzo di quel mitico puzzle che è la saga di Balboa. Tra spettacolarizzazioni esasperate la saga giunge al suo apice. Trama a parte, con Rocky che decide di vendicare la triste morte dell'ex nemico Apollo affrontando il temibile sovietico Ivan Drago, la genialità di questo film sta nel pretesto tutto yankee di portare sul ring la Guerra Fredda, all'epoca di grande e preoccupante attualità, rasentando la superiorità Usa sull'Urss. Capolavoro!
MEMORABILE: Le differenze degli allenamenti di Drago e di Rocky; James Brown; Rocky che dopo la vittoria alza la bandiera americana a Mosca!

Luras 8/05/14 15:23 - 146 commenti

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Non è un film politico ma poco ci manca: lo scenario di sottofondo è quello della guerra fredda ormai al termine tra USA e URSS. Verrebbe da dire un'americanata (e lo è), in cui la propaganda buonista statunitense la fa da padrona. Tuttavia, un Rocky al massimo della forma fisica, un'indimenticabile Ivan Drago (passato alla storia per quattro parole) e la morte di Apollo rendono questa pellicola ad alto impatto emotivo. Pacchiano ma avvincente.
MEMORABILE: Gli allenamenti; Io ti spiezzo in due; Lo spettacolo di Apollo; Il sanguinoso combattimento finale.

Ultimo 4/09/14 09:32 - 1652 commenti

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Rocky Balboa è pronto a combattere contro Ivan Drago, un pugile russo di due metri con un fisico più simile a un robot che a un essere umano. L'idea di partenza è ottima, le scene degli allenamenti di Rocky nella baita sotto la neve sono ben fatte e lo scontro finale è da cardiopalma. Nonostante ciò si capisce che siamo lontani dai fasti del primo Rocky e questo capitolo non merita più di tre pallini.

Minitina80 16/03/15 10:37 - 2976 commenti

I gusti di Minitina80

È l’emblema di un certo tipo di cinema, pomposo e magniloquente, in voga in quegli anni. È forse il capitolo più famoso della serie perché contrappone due mondi e due culture differenti in un periodo storico particolare: America contro Russia. Ha il merito di essere entrato di prepotenza nelle case grazie anche a una splendida colonna sonora e a momenti memorabili, come l’allenamento di Rocky in Russia prima di affrontare Drago.

Jandileida 19/11/15 21:53 - 1558 commenti

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Scordatevi Wojtyla e Walesa: a instillare l'idea di glasnost nella mente di Gorbie è stato lo Stallone italiano. Americanismo allo stato puro, il quarto della serie è l'apoteosi della guerra fredda vista dalla parte "giusta" del muro: e allora i russi sono ovviamente cattivissimi e Balboa logicamente buonissimo. Evitando di prenderlo sul serio (se tutti gli incontri fossero così i pugili si sarebbero estinti anni fa) è comunque un film onorevole, per essere un numero quattro, con una delle scene di allenamento più esaltanti della storia del cinema.
MEMORABILE: Balboa semina il KGB; "Se io posso cambiare, voi potete cambiare, tutto il mondo può cambiare!"

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Jurgen77 26/11/15 13:34 - 629 commenti

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Grande pellicola del filone, seconda solo al film d'esordio di Advilsen. Si respira aria ottantiana e guerra fredda da ogni poro. Superbi gli interpreti e favolosa la colonna sonora. All'epoca fu un gran successo e visto anche ora è molto godibile. Grandioso il finale "conciliante" e pacifista. Stallone al picco massimo della sua carriera.

Smoker85 11/01/17 16:37 - 487 commenti

I gusti di Smoker85

Dopo quasi dieci anni e tre pellicole, la saga è ormai in declino. Il cast offre una buona prova, ma sono le idee a scarseggiare, così come la sceneggiatura. Gonfio di retorica ai limiti del favolistico (in particolare nel discorso finale del protagonista), il film risente dell'assenza di personaggi chiave come Mick e un avversario carismatico: Drago è un nemico totalmente sciatto ed eccessivamente artificiale, lontanissimo da Apollo Creed e da Clubber Lang.

Vito 14/05/16 19:03 - 695 commenti

I gusti di Vito

Questa volta Stallone porta il suo Rocky direttamente in Unione Sovietica per sconfiggere il tremendo campione russo Drago. Tamarro, reazionario e reaganiano ma realizzato con un'energia e una passione uniche. Sly sembra crederci al massimo in tutto quello che fa e anche il resto del cast (Lundgren, la Shire, Young, Weathers) dimostra un impegno onesto e sincero. Bellissimo ed esagerato l'incontro finale. La Nielsen era una bellezza nordica fuori dal comune, a quei tempi. Il film definitivo sulla Guerra fredda.
MEMORABILE: La canzone "No Easy Way Out" mentre scorrono le immagini dei film di Rocky precedenti.

Il ferrini 20/07/16 23:32 - 2337 commenti

I gusti di Il ferrini

"Io ti spiezzo in due", frase simbolo non solo di questo film ma di un periodo in cui l'U.R S.S. rappresentava la grave minaccia per giustificare la corsa agli armamenti. Le dinamiche sono le stesse del terzo episodio: l'amico che muore (nel terzo Mickey, in questo Apollo), l'avversario apparentemente invincibile, il finale trionfante. "Non siamo qui per fare politica", dice la Nielsen, ma è il contrario; e non sarebbe neanche un male se il tutto non fosse racchiuso nel delirante monologo pacifista di Rocky: se ce l'abbiamo fatta stasera, tutto il mondo ce la può fare. Imbarazzante.

Parsifal68 12/11/16 16:01 - 607 commenti

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Apollo, diventato ormai amico di Rocky, torna sul ring per sfidare il terribile Ivan Drago, un russo dal fisico scolpito, ma rimane ucciso dai suoi potenti colpi. Toccherà a Rocky vendicarlo. Nel quarto capitolo la serie ha il fiatone lungo e si riduce a un lungo videoclip intriso di banale morale politica filo-americana, dove i russi sono i cattivi da sconfiggere. Predicozzo finale di Sly sulla pace del mondo di estrema ridicolaggine.
MEMORABILE: Ti spiezzo in due (Drago a Rocky); L'allenamento rozzo di Rocky in contrapposizione a quello tecnologico del russo.

Alex75 16/01/17 09:47 - 876 commenti

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Il Berretti verdi di Stallone, talmente pacchiano ed eccessivo nel suo patriottismo da volgere spesso in ridicolo il potenziale drammatico della vicenda. Da non prendere sul serio, se non come lo specchio di sentimenti molto diffusi negli ultimi anni della Guerra Fredda. Alcuni momenti, singolarmente presi (ed enfatizzati dall’energica colonna sonora) testimoniano l’impegno e la passione di Sly, che crede ancora (forse troppo) al suo personaggio e suscita quasi tenerezza.
MEMORABILE: Apollo vestito da Zio Sam; L’allenamento sulla neve; "Io ti spiezzo in due!"; Il finto Gorbaciov.

Jena 8/07/17 18:09 - 1547 commenti

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Qui avviene il vero scarto rispetto ai precedenti episodi. Basta vicende dal sapore sentimentale ma vera esaltazione di stampo reaganiano puramente eighties, bigger than life al limite della trashata. E da questo punto di vista incredibilmente divertente! A parte le spacconate rimangono una serie di scene entrate nella storia, volenti o nolenti: l'allenamento di Sly in Russia che sembra l'Artide, il "ti spiezzo in due", la martellante colonna sonora. Oltre al solito staff si aggiungono una bellissima Brigitte Nielsen e un efficacissimo Lundgren.
MEMORABILE: La morte di Apollo Creed; Sly che si allena spaccando legna tra i ghiacci; L'incontro finale e il delirante discorso di Sly a Gorbaciov.

Von Leppe 8/01/18 13:09 - 1256 commenti

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Girato un po' come un videoclip, è un film molto spaccone. Dolph Lundgren ha un ottimo aspetto da gelido nordico, affiancato dall'altrettanto fredda Brigitte Nielsen: entrambi una bella scelta nella parte dei russi cattivi. Lo Stallone italiano, malgrado abbia fatto i soldi, continua ad allenarsi con mezzi di fortuna, in contrapposizione al dopato atleta sovietico. Adriana pure ha fatto strada e non è più bruttina come nel primo film. Discorso finale abbastanza scontato e fuori tempo massimo.

Daidae 10/04/18 10:54 - 3163 commenti

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Tralasciando l'anima "propagandistica" del film, girato durante la Guerra Fredda, Rocky IV andrebbe giudicato per quello che è: un noioso polpettone, un grande pallone di aria fritta, una squallida operazione commerciale. Recitazione terribile: Stallone spento, no comment su Drago-Lundgren e sul restante cast. Le musiche sono passabili, per il resto davvero poca cosa.
MEMORABILE: I ridicoli soprannomi di Drago: la transiberiana e la "morte corre sui guantoni".

Pessoa 28/12/18 23:58 - 2476 commenti

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Il quarto capitolo della saga abbandona qualsiasi velleità artistica per inseguire l'epilogo di un sogno americano diventato adulto a suon di scontata retorica e di predicozzi buoni per i tempi d'oro della guerra fredda. Anche la ricostruzione degli incontri, pezzo forte degli episodi precedenti, lascia parecchio a desiderare in tema di plausbilità. Restano una messa in scena onesta, a opera di professionisti che non hanno problemi di budget e l'impegno di Stallone che in fondo continua a credere al suo giocattolo. Per i fans può bastare.
MEMORABILE: L'Internazionale; "Non fa male, non fa male".

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Maxx g 3/02/19 00:08 - 631 commenti

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Dopo la vittoria con Clubber, Rocky si gode il riposo e non ha voglia di combattere. Al suo posto va l'amico Apollo, che però perde la vita combattendo con Ivan Drago. A questo punto il nostro eroe decide di vendicarlo andando in Russia per affrontare l'enorme pugile. 90' di cui una parte non indifferente che riguarda spezzoni di film precedenti. Film che ha fatto epoca, ma che poteva avere un po' di spessore in più. Uno dei simboli di un'era, oltre che della Guerra Fredda. Quasi solo per i fan di Rocky.
MEMORABILE: L'esibizione di James Brown prima del match di Apollo: L'allenamento in Russia; Il combattimento finale; Le musiche.

Paulaster 28/01/20 17:13 - 4375 commenti

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Rocky sfiderà un superatleta russo. In questo capitolo Stallone si monta la testa e cerca di sciogliere addirittura le tensioni tra superpotenze. Pacchianate assortite tra James Brown, Gorbaciov che applaude e minacce in russo, per dimostrare comunque che son sempre gli Usa i buoni. Forzature tra gli allenamenti tecnologici dello sfidante e il campione che solleva le pietre senza uno sparring partner. La vera novità è l'uscita di scena di Apollo Creed nell'unico momento malinconico del film.
MEMORABILE: Rocky sulla montagna esultante; Gli allenamenti in Russia; L'amarcord in auto.

Lupus73 4/02/20 00:59 - 1485 commenti

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La vera epopea dello "Stallone italiano" del ghetto finisce con Rocky II, ma arriva al delirio "stelle e strisce" con questo film che trasuda anni '80 e America reaganiana. Piena guerra fredda: non è più il figlio d'immigrati che vuole affrancarsi dai bassifondi ma è USA vs URSS. Kitsch made in Usa, patinatura '80s o quel che si vuole, ma di un'epicità sublimata davvero sentita (con straordinaria OST di genere AOR). Il discorso finale "retorico" è la ciliegina sulla torta, ma Rocky IV era un segno dei tempi (una decade che molti rimpiangono).
MEMORABILE: Rocky in auto, dopo la morte di Apollo, ha dei flashback (con il brano "No Easy way out"); L'allenamento di Rocky (con barba) nella neve.

Didda23 18/06/20 14:43 - 2424 commenti

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Se si accetta il patto di dover sottostare a un'opera eccessivamente dicotomica con da una parte la bontà e la lealtà degli Stati Uniti e dall'altra la cattiveria dell'Unione Sovietica che ricorre ad escamotage come il doping, l'opera può essere anche per taluni versi sorprendente. Si respira ad ogni fotogramma il clima reaganiano di quegli anni con una dose di patriottismo davvero fuori dal comune. Gli incontri sono nettamente migliori rispetto al capitolo precedente e Ivan Drago è un rivale diventato ormai iconico. Simpatici, ai limiti del trash, i costumi dei russi.
MEMORABILE: Drago distrugge il povero Apollo; Gli allenamenti di Rocky (meravigliosa la location nelle montagne innevate); Il leggendario "Ti spiezzo in due!".

Siska80 8/11/20 12:56 - 3714 commenti

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Il migliore della serie, grazie a una trama particolarmente drammatica e densa di significato in cui stavolta a farla da padrone è la determinazione costante di Balboa, desideroso di vendetta, mentre la componente familiare è relegata in un angolino. L'epico scontro finale cesella una serie di scene indimenticabili (la sfida tra Creed e il brutale russo, l'allenamento estenuante del protagonista); ottimo il cast, soundtrack incalzante, bello il messaggio di pace lanciato a sorpresa dal film.
MEMORABILE: "Ti spiezzo in due!" (cit. Ivan Drago).

Silvestro 22/02/21 23:20 - 357 commenti

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Al netto di qualche forzatura e un paio di situazioni che sanno di stantio, anche questo quarto capitolo alla fine dei conti risulta essere un film abbastanza riuscito; merito della regia svelta di Stallone, di alcune sequenze ben fatte (in particolare l'allenamento di Rocky sulle nevi russe) e del solito accompagnamento musicale che fa alzare il livello di adrenalina. Così come sul ring, anche sul set lo Stallone italiano si difende ancora bene!

Katullo 7/05/22 09:14 - 325 commenti

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Rambo (espressivamente è lui convertito alla boxe) si piega ma non si spiezza nel quarto episodio del pugile più famoso del cinema, questa volta nei panni di un diplomatico che sacrifica i connotati per vincere la guerra, quella fredda. Parata di muscoloni ben oleati, allenamento tecnologico contro training proletario, ost baraccona con largo uso dei Brown da barbecue, patriottismi un tanto alla libbra che sul ring finiscono per sfinire. Stallone, oltre a incassare senza pietà (e alzali 'sti guantoni!), è costretto a saltare per raggiungere l'avversario, un Lundgren gigantoneggiante.
MEMORABILE: "Io (forse) ti spiezzo in due".

Anthonyvm 18/08/22 15:46 - 5615 commenti

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Quello che è forse il sequel più caratteristico della saga è, nel suo cut originale, anche una piccola leccornia campy direttamente dall'era reaganiana: dalla domestica-robot di Paulie allo smodato spettacolone con Apollo e James Brown, dall'iperbolica impassibilità di Lundgren all'esorbitante numero di montaggi musicali che gonfiano il metraggio. Se da un lato i toni filo-propagandistici attenuano le connotazioni drammatiche (comunque non minimizzabili, specie negli a-tu-per-tu con Adriana), dall'altro il crescendo combattivo resta su ottimi livelli. Finale inverosimile ma riuscito.
MEMORABILE: L'incontro fra Apollo e Ivan Drago; I due allenamenti a confronto, col freddo iper-tecnologico e dopato Lundgren e il "puro" Stallone; L'inno russo.

Giùan 19/08/22 09:29 - 4528 commenti

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La scarnificazione cinematografica dell'astuto Sly (si vedano ancora le perfette scelte musicali) esaspera le tensioni videoclippare conducendo la serie verso un’estetica irredimibilmente muscolare, corredata da un discorso politico di dirimente e cartoonesca banalità, peraltro indiscutibilmente divertente nella sua cialtroneria. Lundgren diventerà la laconica icona che sappiamo, Nielsen statua(ria). Sciocchino e imperdibile, ottantiano per forza, si spiezza con un grissino.

Thedude94 17/10/23 23:46 - 1084 commenti

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Al netto di tutti i difetti tipici di molti film commerciali americani Anni '80, questo quarto capitolo della saga di Rocky Balboa ha comunque qualcosa da raccontare e, superata una prima parte chiusa in maniera troppo frettolosa e priva di pathos, è nel finale che ci mostra indubbiamente il suo lato positivo, con uno scontro tra lo stallone italiano e Ivan Drago in territorio russo davvero ben girato. Le esagerazioni non mancano, eccessive e irrealistiche sono le scene di allenamento sulla neve ma, preso per quello che è, il film non è del tutto da buttare. Da non dimenticare.

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  • Discussione Zender • 28/07/13 17:03
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Beh, sequel però non significa per forza brutto film...
    Non ho capito che intendi Rare. Non c'entra niente il brutto/bello, dipende solo dal fatto ch la saga di Rocky è universalmente più nota (soprattutto extra-America) di quella di Venerdì 13 e quindi la parodia in termini di numerazione viene più facilmente compresa.
  • Discussione Raremirko • 28/07/13 22:31
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    si, zender, però a mio avviso quando ho visto quel discorso sulla locandina presa in giro ho pensato che non si volesse solo schernire i troppi sequel, ma che magari anche la qualità degli stessi venisse messa alla berlina.


    Parlo dei Rocky.
  • Discussione Zender • 29/07/13 07:57
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Ah può essere benissimo, certo.
  • Discussione Maxx g • 3/09/13 13:14
    Servizio caffè - 26 interventi
    Nel trailer del film ( che si trova nel dvd del primo assieme agli altri ) c'è una scena non presente nel film, almeno per quanto riguarda l'edizione italiana: dopo l'incontro in cui ha perso la vita Apollo Creed, si vede un tipo che dice " Ha già un combattimento alle spalle e già un uomo morto ", prima di sbattere la penna sul tavolo ( è a capotavola in una riunione ) e si vede Rocky che socchiude le ciglia. Prima si vede Apollo stretto nella morsa di Drago che dice a Rocky un "no ! " riferito forse al fatto di gettare la spugna o meno. Nel film Apollo è stretto a Drago ma non guarda l'amico.
  • Discussione Zender • 3/09/13 16:44
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Ma nel trailer italiano quindi si vede la scena che dici?
  • Curiosità Vito • 14/05/16 19:17
    Fotocopista - 92 interventi
    L'edizione italiana del film è stata diretta da Luciano De Ambrosis, che inizialmente non sapeva come adattare in italiano la frase «" must break you!" ("Io devo romperti") con accento russo. Fu il doppiatore Renato Mori (voce di Tony "Duke" Evers nel film) a suggerire di inserire una "i", da cui risultò il famoso "Io ti spiezzo in due!".

    Fonte: Wikipedia
  • Discussione Raremirko • 14/05/16 21:44
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Vito ebbe a dire:
    L'edizione italiana del film è stata diretta da Luciano De Ambrosis, che inizialmente non sapeva come adattare in italiano la frase «I must break you!» («Io devo romperti») con accento russo. Fu il doppiatore Renato Mori (voce di Tony "Duke" Evers nel film) a suggerire di inserire una "i", da cui risultò il famoso «Io ti spiezzo in due!».

    Fonte: Wikipedia



    Frase entrata nella storia del cinema.
  • Curiosità Buiomega71 • 30/01/17 19:10
    Consigliere - 25896 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (sabato 1° ottobre 1988) di Rocky IV:

  • Curiosità Maxspur • 3/03/17 20:02
    Galoppino - 208 interventi
    In una scena vediamo "Duke" (Tony Burton) sconfiggere, a scacchi, il "compagno russo"; non è un caso visto che l'attore era veramente un appassionato del gioco come se ne deduce da questo stralcio tratto dalla biografia: "Stanley Kubrick - L'uomo dietro la leggenda".

    "Il mio contratto era per una settimana. Nel film (Shining) avevo solo due brevi scene. Rimasi sei settimane perché Stanley e io giocavamo a scacchi.
    ...Il primo giorno non dovevo lavorare. Arrivai sul set e mentre stavamo lì seduti io tirai fuori la scacchiera, ci misi sopra i pezzi e cominciai a spostarli. Per Stanley fu una piacevole sorpresa. Cominciammo a giocare. Io ero arrivato subito dopo pranzo. Giocammo a scacchi per il resto della giornata. Quel giorno non si girò più niente. Nessuno disse: "Forza, giriamo questo film". Stanley e io giocammo due partite per il resto della giornata. Da allora non fui più ammesso sul set. Mi vedevano alla porta e dicevano: "Tony, per favore!".
  • Musiche Alex75 • 27/07/17 17:45
    Call center Davinotti - 709 interventi
    La tracklist della colonna sonora:
    Burning Heart – Survivor
    Heart's on Fire – John Cafferty & The Beaver Brown Band
    Double or Nothing – Kenny Loggins & Gladys Knight
    Eye of the Tiger – Survivor
    War – Vince DiCola
    Living in America – James Brown
    No Easy Way Out – Robert Tepper
    One Way Street – Go West
    The Sweetest Victory – Touch
    Training Montage – Vince DiCola

    "Eye of the Tiger" era già stata presente nell'episodio precedente.