1997 Fuga da New York - Film (1981)

1997 Fuga da New York
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Escape from New York
Anno: 1981
Genere: fantascienza (colore)
Note: Seguito da "Fuga da Los Angeles".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Probabilmente non il miglior film di John Carpenter, ESCAPE FROM NEW YORK resta comunque uno dei più caratteristici dell'ottimo regista americano: musica, fotografia, luci notturne azzurrate, location futuristiche sono solo alcuni dei trade-mark di Carpenter che vengono qui utilizzati per dar vita a uno dei film più importanti degli Anni Ottanta. Se infatti non si può negare la stretta somiglianza visivo-concettuale con I GUERRIERI DELLA NOTTE, il capolavoro di Walter Hill uscito due anni prima, va ribadito che a FUGA DA NEW YORK si sono ispirati decine di registi (in Italia è nato addirittura un filone, con figli non del tutto...Leggi tutto degeneri come il FUGA DAL BRONX di Castellari) e che il film è diventato un punto fermo dell'immaginario collettivo. Questo grazie anche a una sceneggiatura furba, meno scontata di quanto si possa prevedere e a un protagonista (Kurt Russell, alias Jena Plissken, pre-stalloniano nel suo mitico “Chiamami Jena”) perfettamente calatosi nei panni dell'eroe solitario (e ottimamente doppiato da Carlo Valli, va ricordato). Inoltre il cast intero presenta attori del calibro di Donald Pleasence (è il presidente), Lee Van Cleef, Ernest Borgnine, Adrienne Barbeau... Insomma, una troupe amalgamata con maestria che si muove in scenari urbani prevalentemente notturni colmi di fascino e sottolineati da una colonna sonora quasi minimalista ma davvero azzeccata (opera dello stesso Carpenter e di Alan Howarth). Violenza non insistita ma con qualche effetto splatter di rilievo. Le avventure di Jena nella New York del futuro (ehm... 1997) non sono mirabolanti, succede forse troppo poco, però l'atmosfera c'è tutta. Un classico.

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LEX 11/01/07 12:43 - 49 commenti

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Mi piace sempre riguardarlo. Sarà il buio, le atmosfere cupe, l'atterraggio in aliante sul World Trade Center? Sarà la splendida musica che riesce cosí bene a calarmi in quelle atmosfere nere? Sarà sicuramente per quel Jena, cosí ruvido, tamarro, privo di sorriso (e di un occhio... o forse quella benda gli serve solo per calcare il personaggio che tutti i delinquenti di New York conoscono?). Grande! Grazie.

Puppigallo 17/01/07 09:29 - 5259 commenti

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Iena parla poco, ma quando lo fa smonta le persone e, se non basta, mitraglia. Come si fa a non volergli bene. Il film è decisamente riuscito, i personaggi azzeccati e l'ambientazione perfetta. Avrà anche dei difetti, ma passano inosservati. L'auto con lampadari del Duca è una gioia per gli occhi. E a Iena basta una frase per spiegare il posto: quando dice "Il vostro presidente se lo sarà mangiato qualcuno per cena" si capisce tutto. Davvero notevole.

Stubby 24/02/07 14:20 - 1147 commenti

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Capolavoro assoluto di John Carpenter. Ci troviamo davanti ad un film cupo, tenebroso e violento, dove una parte della città di New York è adibita a carcere. Iena Plissken interpretato da Kurt Russel è forse uno dei personaggi più riusciti nella storia del cinema (peccato per la traduzione sbagliata in italiano, visto che il vero nome sarebbe Snake). Da notare la presenza di uno straordinario caratterista come Lee Van Cleef nella parte dello spietato commissario. Presente anche il grande Ernest Borgnine.

Caesars 8/03/07 09:24 - 3779 commenti

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Pur non essendo il miglior Carpenter, è sicuramente un lavoro molto buono e uno dei più apprezzati del grande regista. Ottima atmosfera, musica, fotografia e attori innegabilmente in parte. Forse a distanza di tanti anni ha perso un pò' del suo fascino, ma rimane un grande esempio di come il talento del regista riesca a far entrare nella storia del cinema film la cui trama non è proprio memorabile. Da vedere e rivedere.

Fabbiu 31/03/07 19:35 - 2136 commenti

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Bellissimo film che rende celebre il personaggio di Jena Plissken magistralmente interpretato da Kurt Russell (ma che in fase di progetto era stato pensato per Clint Eastwood), icona che rappresenta il tipo tosto e ribelle a cui si sono ispirati anche quelli della Namco per il personaggio Snake della serie "Metal Gear Solid" (e che corrisponde anche al personaggio "Vipera" nella caricatura dei Simpson). Atmosfere perfette, bellissima la musica di Carpenter. Un film dalla trama sostanzialmente semplice, ma dalla sceneggiatura quasi perfetta.

B. Legnani 13/04/07 00:05 - 5523 commenti

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Grandissimo. Regala i primi venti minuti semplicemente eccezionali, per ritmo, musica, interpretazioni e per il fatto, non frequentissimo, che colloca pressoché sùbito "in medias res". Da brivido, nel post settembre 2001, vedere un aereo che sbatte contro un grattacielo di Manhattan. Il resto è spesso dello stesso livello ("cade" con l'inspiegabile "deus ex machina" finale rappresentato da Borgnine, che recita d'eccesso come sempre), con squarci d'enorme vigore (i "panem et circenses", le metàfore). Imperdibile. Gli devono molto non pochi film.
MEMORABILE: L'attraversamento di Broadway, il ring, l'angolosa ma affascinante Barbeau...

Supervigno 7/08/07 18:03 - 229 commenti

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Film imprescindibile, anche per gli amanti delle commedie romantiche. Non si può fare a meno di vedere, almeno una volta nella vita, Kurt Russell nei panni di Iena Plissken che si aggira in una zona di New York trasformata in una prigione all'aperto, dove i malviventi sopravvivono, si scontrano e si uccidono a vicenda. Eccessivo, sguaiato, violento. Divertimento allo stato puro.

Cotola 11/01/08 23:55 - 9012 commenti

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Uno dei film più imitati (sarebbe meglio dire copiati) degli ultimi 25 anni. A prescindere dalla storia, infatti, che è comunque particolarmente riuscita ed avvince lo spettatore per tutta la durata del film, quel che colpisce della pellicola è sicuramente la ricostruzione di una New York notturna che non avrà eguali successivamente nel cinema di genere. Uno di quei film in cui tutto (regia, sceneggiatura, attori, fotografia, musica) è semplicemente perfetto.

Galbo 10/02/08 07:37 - 12380 commenti

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Decisamente una delle migliori produzioni della lunga e fruttuosa carriera di John Carpenter e della collaborazione artistica con Kurt Russell, che fa di Iena Plissken un personaggio memorabile. Il film è pregevole a partire dall'idea di New York trasformata in un ghetto carcerario: ottime la ricostruzione scenica e l'atmosfera cupa e notturna, che fanno di questo uno dei migliori noir metropolitani insiema a I guerrieri della notte di Hill e Distretto 13 dello stesso Carpenter. Ha avuto un sequel più debole.

Undying 11/02/08 17:50 - 3807 commenti

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Carpenter si affranca dal thriller e dall'horror, ma non dal cinema impegnato: anche se apparentemente proposto come enorme "divertissement", il film tradisce - sin dal titolo - contenuti che vanno al di là del puro intrattenimento. Una volta tanto il regista può opzionare attori di gran classe, in grado di conferire profondità ai personaggi e credibilità alla sceneggiatura. Tutto questo, con l'aggiunta delle ottime musiche e delle notevoli scenografie, conferisce alla pellicola un aspetto indimenticabile...

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Capannelle 29/02/08 09:20 - 4399 commenti

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Carpenter firma un successo degli Anni Ottanta, ottenuto tra l'altro senza grossi investimenti. Più che della storia, è merito di scenografie e musiche particolari - Carpenter aveva già fatto le prove con Distretto 13 - ove il grugno eternamente scontroso di Kurt Russel ha modo di ergersi a Indiana Jones del futuro, vagando per una NY anarchica e postatomica. Buoni anche i comprimari di lusso: Pleasance (il presidente ovalizzato), Borgnine (tassista) e Van Cleef (il cinico capo delle guardie carcerarie).
MEMORABILE: L'auto con lampadari sul cofano.

Hackett 7/05/08 13:55 - 1865 commenti

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In questo fanta thriller c'è un po' di tutto: un duro coraggioso, un politico squallido, cattivi davvero spietati e altri in cerca di redenzione, critica politica e sociale e buoni momenti di azione. Splendidamente ambientato in una città carcere futurista, ma riconoscibile, ha nella sua idea di fondo il suo punto di forza: l'alienazione di una società che, cercando di isolare la violenza, ne resta imbrigliata.

Il Dandi 21/06/17 11:03 - 1917 commenti

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Dopo "l'assalto al distretto/fortino" Carpenter torna a filmare un western fantascientifico, in cui l'ambientazione futuribile diventa esplicita e la contingente trappola usa il cliché opposto (fuga verso l'esterno anziché assedio subito dall'interno). Ai tempi fu il capostipite di un filone di imitazione (complice l'icona fumettistica del guercio e zoppo Jena Plissken), a oggi francamente appare più un canto del cigno di un cinema che si avviava a scomparire di lì a poco, fatto di SFX artigianali e di veterani fuori contesto.
MEMORABILE: "Maledetti pellerossa" esclama Mente parlando degli sgherri del Duca: casomai qualcuno non avesse capito.

Onion1973 2/01/09 16:24 - 163 commenti

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Uno di quei film che, visti negli anni giusti, rimangono dentro per sempre. Le musiche, i silenzi, l'ambientazione urbana crepuscolare e le ombre (che ricorrono spesso in Carpenter) creano un'atmosfera perfetta. Personaggi che rimangono impressi in un attimo e di cui si sa tutto, pur non sapendo nulla. Tempi dell'azione e suspense calcolati alla perfezione. Il personaggio di Kurt Russel, Jena Plissken, è diventato un'icona. Cast di prim'ordine. Puro cinema.
MEMORABILE: "Chiamami Jena".

Patrick78 16/01/09 09:50 - 357 commenti

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3/4 di film sono da cineteca... il finale rovina tutto. Peccato davvero che Carpenter distrugga un potenziale grande lavoro con spruzzate inutili di humor in un plot che non aveva proprio bisogno di altro se non di un grande Kurt Russell (come del resto lo è) ed un po' più di "cattiveria". Personaggi caricaturiali (il Presidente, il Duca, Mente) poco funzionali ad una storia che ha i suoi ammiratori ma che in confronto ai precedenti film del regista sparisce e non lascia traccia di sè. Carpenter si rifarà con gli interessi nel successivo La Cosa. Mancato.

Brainiac 24/01/09 15:56 - 1083 commenti

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Sostanzialmente, come molti Carpenter, un film politico ancor prima che un film di fantascienza riuscito e suggestivo. I media impediscono il libero pensiero (tematica ripresa in Essi vivono), difendono i potenti, impongono il pensiero acritico. In mezzo a questo futuro allucinato, un grande Kurt Russel viene inviato a salvare il presidente americano. L'atmosfera è il vero punto di forza di questo film, che cede un po' nel finale, ma che si lascia guardare dopo tanti anni, mantenendo lo stesso fascino.

Daidae 2/02/09 08:46 - 3169 commenti

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Ottimo. Del resto Carpenter è una garanzia; pensare che in questo film pure Kurt Russel (attore non proprio eccezionale) giganteggia. Grandissimi anche il duca e il presidente americano interpretato da un ispirato Pleasence. L'ambientazione è stupenda e ottime anche le musiche. Un must!
MEMORABILE: La lotta nel ring, il presidente con gli scagnozzi del duca.

Homesick 23/06/09 13:39 - 5737 commenti

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Buia, fumosa, fatisciente, cosparsa di fuochi, rifiuti e graffiti: questa l'istantanea della metropoli scattata da Carpenter - con sottofondo di musiche bellissime, orecchiabili ed epiche al contempo - per un'opera che si avvicina alle vette di Distretto 13. Con il suo Jena Plissken - fumettistico antieroe anarcoide - Russell entra di diritto nella storia del cinema, scortato dai sommi caratteristi Stanton, Borgnine, Hayes e dai veterani Van Cleef e Pleasence. Paradigma d'obbligo per tante pellicole su futuribili società massificate e violente.
MEMORABILE: «Chiamami Jena».

Cangaceiro 26/09/09 11:52 - 982 commenti

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Autentico cult nel genere futuristico, è un film molto avventuroso e visivamente notevole. Il pezzo forte sta nell'ambientazione newyorkese con fotografia buia, scenografia da post-bombardamento e costumi incredibili. Poi, se anche la sceneggiatura non arranca, ecco spiegato il motivo per cui da qui nascono una sfilza di b-movie/imitazioni. Al contrario non trovo così speciali le musiche. Russell al ruolo della vita, Van Cleef non sbaglia una virgola, un po' fuori posto e offuscati tutti gli altri. Da segnalare le tette della Barbeau. Un'opera importante.
MEMORABILE: L'altoparlante in penitenziario: "Ricordiamo ai detenuti: se è loro volontà possono essere terminati e cremati direttamente all'interno della struttura".

Herrkinski 4/12/09 23:42 - 8072 commenti

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Tra i migliori di Carpenter, nonchè uno dei veri iniziatori del filone post-apocalittico. Il regista prosegue un personalissimo discorso che, tra visionari paesaggi futuristici (eccellenti le scenografie) e tensioni socio-politiche, mette in scena una storia cara al cinema action USA (il presidente da salvare). Ovviamente Carpenter lo fa a suo modo, aiutato dall'icona Kurt Russell nei panni del mitico Snake Plissken. Il cast di contorno è da manuale, lo svolgimento sobrio e scorrevole, misurato ma efficace. Un caposaldo degli anni '80.

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Mtine 23/01/10 16:15 - 224 commenti

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Unico nel suo genere o, perlomeno, capostitpite di una generazione, "1997 Fuga da New York" è uno dei migliori film di Carpenter. Oltre al motivetto musicale principale semplice ma indimenticabile e a un un uso delle luci fantastico (il film è girato quasi integralmente in ambienti notturni), il film vede anche la partecipazione di ottimi attori (Lee Van Cleef ed Ernest Borgnine su tutti). Forse un po' lento e datato, ma comunque i dialoghi non sono mai fuori luogo e il ritmo è incalzante.
MEMORABILE: L'incontro tra Jena Plissken e il barbone, che ha il bracciale del presidente e la memorabile frase "Chiamami Jena".

Tomslick 6/02/10 15:55 - 205 commenti

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L'idea di partenza semplice, apocalittica e inquietante, la messa in scena (meglio fuori che dentro il carcere), un grande attore protagonista, musiche tanto affascinanti quanto invecchiate (bene) ed ovviamente un John Carpenter in formissima rendono questo film un cult istantaneo. I difetti di sicuro non mancano, su tutti un certo disordine narrativo e scenografico, ma ci si passa volentieri sopra e si bada soprattutto a Jena Plissken e alla sua missione da compiere. Il finale, ironico ed iconoclasta, è a guardar bene altrettanto apocalittico.

Pigro 4/03/10 09:06 - 9635 commenti

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Operazione recupero del Presidente Usa finito in una New York trasformata in colonia penale. A parte la bella idea della città-carcere, resa molto bene (ma sicuramente più divertente per uno che conosce New York), il film ricicla il plot dell'insidioso attraversamento metropolitano alla Warriors di cui sembra la brutta copia. Visto oggi questo film è un'accozzaglia di banalità e retorica, incapace di essere davvero avvincente ed emozionante. Molti muscoli e poco cervello per un'interessante intuizione s/f andata sprecata.

Piero68 27/05/10 11:00 - 2955 commenti

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Il futuro fa sempre paura e John Carpenter, come altri suoi colleghi, è bravo a sfruttare questo assioma nelle sue innumerevoli sfaccettature. La sceneggiatura semplice ma efficace fa di questo film di inizio anni 80 un vero cult. Russel poi risulta la classica ciliegina sulla torta riuscendo a dare al personaggio principale, Jena Plissken, leggendario quanto tutto il film, il giusto spessore e la giusta fisicità. Ottima la fotografia e la ricostruzione di una Manhattan ridotta a gigantesco carcere. Colonna sonora memorabile.

124c 16/06/10 16:52 - 2914 commenti

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Immortale fumettone di John Carpenter che, col tempo, è diventato un universo alternativo, visto che il 1997 è stato, ormai, superato da tempo. Asciutto, serio, ben recitato, "1997 Fuga da New York" deve la sua notorietà ad un ottimo Kurt Russell, nei panni di Jena Pliskeen, il mercenario da un occhio solo. Ma anche alla sua nota colonna sonora, che ci introduce bene al clima del film. Da non dimenticare Lee Van Cleef, Ernest Borgnine e Donald Pleasance, un trio di professionisti da brivido!

Kekkomereq 26/10/11 21:47 - 358 commenti

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Il presidente americano si schianta a Manhattan, che è stata trasformata in un carcere di massima sicurezza in cui regna l'anarchia. Toccherà ad un prigioniero salvargli la vita. Classico film di Carpenter, con tensione e azione alle stelle. Il film si avvicina molto al magnifico La cosa, anche se rimane un gradino più in basso. Kurt Russell è al massimo del suo splendore nel film e probabilmente il ruolo di Plissken è il migliore che abbia ricoperto durante la sua lunga carriera. Buone le musiche, come sempre realizzate da Carpenter.

Greymouser 18/06/10 16:01 - 1458 commenti

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Carpenter si appropria pienamente della sua capacità di tessere e scolpire storie e personaggi inimitabili e fissarli in modo indelebile nell'immaginario fantastico. Utilizzando alla perfezione la grezza fisicità del suo attore-feticcio Kurt Russell, il regista ci scaraventa nella sua New York da incubo senza lasciarci un attimo di respiro, firmando uno dei migliori action-fantasy di tutti i tempi.

Redeyes 30/06/10 09:46 - 2443 commenti

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1997 rientra appieno in quella categoria di film sul cui giudizio non può non influire il tempo in cui lo si guarda. Vale a dire che, così come Interceptor, ad esempio, visto oggi è ben poca cosa, ma se si tien conto della sua uscita e della sua importanza per tutto il cinema di genere non si può non rimanerne affascinati. Snake Plissken (o Jena per noi italians) è un personaggio che non tramonterà mai. Contrariamente a molti, magari, anche riguardandolo adesso, non mi ha entusiasmato Van Cleef.

Rambo90 9/08/10 22:07 - 7679 commenti

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Uno dei migliori film di fantascienza di sempre; senza effetti ma solo contando su atmosfere buie e scenografie distastrate, Carpenter sa creare una storia incalzante e piena di ritmo col suo conto alla rovescia costante. Jena diventa uno degli antieroi più belli di sempre grazie alla fantastica interpretazione del mitico Kurt Russell; con lui un cast di fuoriclasse: Borgnine, Stanton, Van Cleef, Pleasence. Splendido.

Luchi78 3/09/10 18:29 - 1521 commenti

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Visto oggi non fa sicuramente l'effetto di quando uscì. Carina l'idea di New York trasformata in penitenziario ma poteva essere visualizzata con una fotografia migliore. Buono il ritmo, trama tutta incentrata sulla missione del mitico Jena. Il personaggio è diventato un'icona, ma non è riuscito a trascinare con sé il film.

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Pinhead80 17/11/10 12:20 - 4719 commenti

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New York (e più precisamente Manhattan) è diventata un grande carcere di sicurezza dove chi entra non può più uscire. Per salvare il presidente degli states finito a Manhattan dopo uno scampato attentato, l'antieroe ed ergastolano Jena Plissken viene incaricato di recuperarlo... Grandissimo film di Carpenter che mescola sapientemente fantascienza e azione in un film dinamico, dove la figura di Jena Plissken diventa un cult nella storia del cinema. Avrà un seguito e verrà imitato da moltissimi altri registi.

John trent 10/01/11 21:15 - 326 commenti

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"Chiamami Jena". Peccato che il doppiaggio italiano rovini un fantastico personaggio come Snake Plissken (che non a caso ha anche un serpente tatuato sulla pancia) con una trovata di dubbio gusto. Il film è un capolavoro diretto con stile dall'immenso Carpenter: Kurt Russell ci regala forse il personaggio della vita e l'ambientazione apocalittica in una New York tutta fumo e rovine in balia di criminali deportati rasenta il genio. In ottima forma fisica la Barbeau, interessante il presidente Pleasence, perfido Van Cleef. Un classico.
MEMORABILE: "Fate un nuovo presidente".

Matalo! 20/01/11 19:40 - 1378 commenti

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All'attivo: la dimensione della messinscena. Notturna e spesso silenziosa, dove Snake si aggira in pianosequenza muti e raggelati; l'aver anticipato, con Hill, alcune tra le fondamentali soluzioni visive e narrative di tutto il postatomico seguente, Blade Runner compreso; il piacere di fare cinema per divertirsi e divertire. Al passivo: dialoghi risicati ed ovvi, una sceneggiatura non di gran respiro, valida per certe scene madri ma non per una storia che meritava un minimo di complessità in più; un certo infantilismo nelle caratterizzazioni.
MEMORABILE: Il girovagare di Snake sul World trade center, col senno di poi location stracult...

Ivanvilla 2/02/11 00:26 - 7 commenti

I gusti di Ivanvilla

Partiamo da una premessa: per la mia prima recensione sul Davinotti ho preferito andare a colpo sicuro partendo da Carpenter che io considero più che un regista, un comandamento! Ricordo ancora il rumore che faceva il carrello del vcr quando ingoiava il VHS e ricordo come fosse ora le prime note della immensa colonna sonora. Cupo, intenso, visionario, un'ambientazione più che mai ispirata e un cast da applauso. Impressi nella memoria rimangono gli ammennicoli dell'automobile del Duca. Inquietante.
MEMORABILE: La prima inquadratura del terrorista Romero (Frank Doubleday): uno dei personaggi più inquietanti di Carpenter.

Nando 13/03/11 08:48 - 3810 commenti

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In una New York allo sbando un galeotto ex ufficiale deve recuperare il presidente prigioniero di una sanguinaria fazione. Adrenalinico e carico di plumbea atmosfera, il film si avvale di un cast di tutto rispetto coadiuvato da ipnotiche quanto indovinate musiche. Certo visto con gli occhi attuali perde un po' del suo innegabile fascino.

Von Leppe 8/05/11 11:22 - 1259 commenti

I gusti di Von Leppe

All'inizio degli anni 80 ci si immaginava un futuro prossimo dominato dalla violenza. In questo film Manhattan è trasformata in un grosso carcere (nei fumetti di Ranxerox c'era il 30° livello, a Roma). Bella interpretazione di Kurt Russell nella parte di Jena o Snake eroe-costretto di poche parole e dal sapore di morte. Atmosfere cupe, notturne e post apocalittiche con le musiche di Carpenter, come sempre, semplici e intonate al film. Forse risulta superato oggi, ma è un film fondamentale per la cinematografia degli anni 80.
MEMORABILE: Jena Plissken? Credevo fossi morto!?

Rebis 15/06/11 13:38 - 2332 commenti

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Primo, memorabile incubo metropolitano a inaugurare almeno un ventennio di apocalissi urbane (anche in anticipo sull'umida babele di Blade Runner); il disagio politico e l'inquietudine sociale che lo animano fanno la differenza rispetto a tutto il cinema muscolare a venire. Carpenter, ispiratissimo e misurato, fa tesoro dell'astrattismo allucinato di Walter Hill e genera un clima catacombale e millenaristico d'eccezione. Sceneggiatura a orologeria, ritmo ossessivo e cinismo a palate. Precise sferzate di caustica ironia caratterizzano tutti gli interpreti. Jena Plissken è pura mitologia.

Disorder 19/06/11 12:01 - 1416 commenti

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Gran film, tra i più influenti del decennio e non solo nel suo genere. L'atmosfera cupa della metropoli allo sfascio rimanda chiaramente ai Guerrieri della notte, ma tutto il resto è innovativo, soprattutto lo stile di ripresa: da Blade Runner a Matrix, saranno in molti debitori di quelle lunghe carrellate in volo sulla città. Affascinante e innovativa anche la figura di Iena Plissken, antieroe pre-Rambo, ex-militare pluridecorato ma ormai in rotta col mondo intero. Da vedere senza esitazioni...
MEMORABILE: Prima dell'entrata a Manhattan, una voce avverte i detenuti sulla possibilità di "essere subito terminati e cremati all'interno della struttura"...

Puma 3/07/11 17:57 - 8 commenti

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La colonna sonora e l'ambientazione cupa e tetra di un carcere all'aperto portano il film all'apice del genere. Grande Kurt Russell nel suo, a mio parere, personaggio più caratteristico ed originale. Una citazione al quasi sempre cattivo Lee Van Cleef in una delle sue ultime apparizioni. Rovinato dall'inutile sequel 15 anni dopo.

Markvale 23/08/11 11:37 - 143 commenti

I gusti di Markvale

Seguito ideale e non dichiarato di quel piccolo gioiello carpenteriano noto al secolo come Distretto 13 e con una maggiore e dichiarata propensione per la pura azione e per le trovate fumettistiche in luogo della drammaticità - pure presente - delle situazioni. Nondimeno la raffigurazione della grande metropoli - prigione, ridotta in macerie morali e materiali per la gioia di una nuova umanità barbarica rimane impressa agli occhi dello spettatore. Grande abilità figurativa e omaggi leoniani. Colpo di scena finale che svela l'ironia di fondo.

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Belfagor 31/12/11 11:45 - 2689 commenti

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L'ergastolano Jena Plissken viene incaricato di recuperare il Presidente, ostaggio di una banda di criminali all'interno di una Manhattan trasformata in un gigantesco carcere di massima sicurezza. Col senno di poi, la cupa anticipazione del degrado criminale nell'America reaganiana ha aggiunto valore alla pellicola. Col senno di allora, si nota lo stile ironico e provocatorio di Carpenter nel coniugare avventura e violenza, mescolando western, azione e fantapolitica. Tensione da vendere, musiche incalzanti, grande cast.

Ryo 4/03/12 12:41 - 2169 commenti

I gusti di Ryo

Un film esemplare: Snake Plissken (inspiegabilmente ribattezzato in Italia "Jena"), interpretato dal carismatico Kurt Russel, diventerà grazie a questo film un'icona del cinema distopico. Ottima la sceneggiatura che spesso e volentieri ha un'aria grottesca e alcune crude trovate sono un pugno allo stomaco. Gli effetti speciali sono perfetti e tutt'ora attuali (e stiamo parlando del 1981). Straimitato in seguito.

.luke. 14/04/12 19:05 - 89 commenti

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Nel 1997 New York è diventata un enorme penitenziario. L'ambientazione è particolarmente suggestiva e resa perfettamente con un'atmosfera cupa (grazie anche alle musiche e ai silenzi). Jena Plissken è uno di quei personaggi che rimane impresso nella mente, un antieroe perfetto. Meglio la prima metà del film, la seconda ha un calo (anche se si riprende nel finale) mentre il difetto principale è quello di presentare un antagonista (il Duca) ben poco convincente. Pellicola comunque più che discreta.
MEMORABILE: "Non mi importa un cazzo della vostra guerra... o del Presidente".

Vito 31/01/13 14:01 - 695 commenti

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Vera e propria analisi del sistema americano passato, presente e futuro (rispetto all'epoca del film). Totale sfiducia nelle alte cariche del governo corrotte. Carpenter scrisse il film spinto dai fatti del Watergate, atmosfera da guerra fredda, conflitto nucleare imminente con Cina e URSS, terroristi che dirottano aerei su NY. In mezzo a questo si muove Snake, summa dell'antieroe carpenteriano. Grande regia, capacità incredibile di sfruttare il modesto budget, tensione continua, finale al cardiopalma. Capolavoro.

Lythops 1/02/13 09:21 - 1019 commenti

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Ho avuto il privilegio di vederlo al cinema e trovavo interessante quella visione pessimistica del futuro, ma ancor di più la costruzione dei personaggi, i ruoli perfettamente calibrati di ciascun attore, la straordinaria qualità degli effetti, visivi e sonori, senza contare la fotografia e la bellezza inquietante di Adrienne Barbeau. In questo film Carpenter dà il meglio di sé e ti sbatte in faccia la sua genialità anche con la scelta degli attori, primo fra tutti un sorprendente Lee van Cleef. Un film affascinante e ricco ancora oggi.

Tomastich 6/06/13 11:31 - 1255 commenti

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La fantascienza sociale corrosiva di Carpenter esplode con questo miracolo visivo: vero e proprio standard di immaginari sviluppati per tutto il decennio degli anni '80. Action movie vero e proprio, con tantissime piccole scene rimaste nella storia, location suggestive e un finale che solo Jena poteva fare!

Modo 18/04/14 14:52 - 948 commenti

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Primo film di fantascienza di Carpenter. Idea geniale dell'isola metropolitana (in questo caso Manhattan) adibita a prigione-ghetto, dove c'è solo malavita, delinquenza ecc... Il mitico Jena Plissken dovrà recuperare il presidente americano dirottato con il suo aereo nella zona "rossa". Un mini capolavoro per caratterizzazione dei personaggi, oltre che per una fotografia sublime. Un cult che resiste al tempo, tra i migliori in assoluto nel suo genere.

Grifun 20/04/14 23:12 - 24 commenti

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Un film che deve il suo stato di cult soprattutto all'inquietante e cupa ambientazione newyorkese (grazie anche a fotografia e colonna sonora) e a un Kurt Russell mai più così convincente come nel ruolo di Jena ("traduzione" italiana di Snake) Plissken. Il resto del cast, che pure è composto da ottimi nomi, viene surclassato dal protagonista, un antieroe davvero memorabile.

Saintgifts 24/05/14 01:20 - 4098 commenti

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Jena (Snake) Plissken è un perfetto personaggio da fumetto, ma tutto il film e tutti i personaggi sono un bellissimo fumetto, ovvero, sarebbe stato ottimo disegnato sulla carta, anche senza la musica. In pellicola l'effetto è diverso, sminuito. I personaggi diventano macchiette che spesso fanno ridere, la tensione è inesistente e l'azione non emoziona. Solo nel finale viene fuori il giusto clima ironico, ma si tratta di pochi minuti. Se l'antecedente Distretto 13 non risente del tempo (è fuori dal tempo), qui gli oltre trent'anni si fanno sentire.

Myvincent 24/05/14 07:18 - 3727 commenti

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La Grande Mela, bacata e fuori uso, è solo una grande prigione da cui sembra impossibile evadere. Con questo incipit originale si apre un racconto avventuroso e dagli sviluppi inaspettati, in cui prevale uno stile fra il grottesco e l'assurdo. Kurt Russel ha la faccia giusta (c'eravamo abituati) e ci regala un minuto finale di entusiasmante divertimento. Su tutto si sparge l'intelligenza registica di Carpenter.

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Escape1 25/05/14 01:03 - 12 commenti

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È il film che ha rilanciato una generazione: la mia! Capolavoro assoluto della rivivescenza del micro io nicheliano post 68. Avrebbe astrattamente potuto aiutarci a rinforzare la voce e i bicipiti! Purtroppo, per i più, non ce l'ha fatta per entrambi!

Daniela 26/05/14 09:24 - 12626 commenti

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Accostati lungo la strada, Iena, Mente e la sua squinzia stanno aspettando l'arrivo del Duca; appare la sua auto, con due grossi lampadari sopra i fari, e partono le prime note del refrain musicale. Avevo già decretato Russell versione pirata l'uomo più affascinante del mondo, ma sono stati quei lampadari e quelle note a farmi intensamente godere, godimento che si rinnova ad ogni visione. Non il più bel film di Carpenter (la Cosa straccia), forse neppure quello che amo di più (il Distretto è come il primo bacio, non si dimentica), ma certo uno sballo come pochi altri.

Manfrin 26/05/14 17:58 - 391 commenti

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La maestria futuristica di John Carpenter, le surreali atmosfere notturne in una Manhattan/Alcatraz surreale, il ritmo incalzante e senza pause, così come l'ottima colonna sonora e il personaggio antieroe di Iena (in realtà snake/serpente)/Russell fanno del film un vero cult!

Paulaster 27/05/14 11:17 - 4391 commenti

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Struttura notturna basata sulla fotografia e su musiche d’attesa per un thriller dal protagonista maledetto. Russell centra un gran ruolo aiutandosi con la mimica, anche perché nell’azione mostra i suoi limiti. Ritmo che mostra la corda nel finale dove la corsa contro il tempo chiude in linea col sarcasmo generale. Ottimi gli ambienti esclusi i brevi momenti in cui appare la luce del sole. Cast d’esperienza che aiuta a mantenere alto il livello, a parte la donna accompagnatrice pettoruta (gratuita, nel contesto).

Marione 22/12/14 23:11 - 103 commenti

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Quando il plot è azzeccato e il regista anche, impossibile non creare un film notevole: Carpenter plasma un tessuto sul quale il suo feticcio Russell non potrebbe meglio operare, con la migliore atmosfera post-urbana di sempre e relazioni tra buoni, cattivi e potenti dirette ma al contempo intricate, quasi da film western. Ci sono Borgnine, Van Cleef e Pleasence, tutti in formissima. Grande anche la colonna sonora. Inimitabile; anzi, pessimamente straimitato.
MEMORABILE: Il taxi di Borgnine; Il finale.

Almicione 31/03/15 00:17 - 764 commenti

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In un futuro distopico Manhattan è stata trasformata in un carcere di massima sicurezza. Un coatto Russell, da poco condannato, sarà costretto a salvare nientemeno che il presidente degli Usa, il quale a sua volta dovrà salvare il pianeta; il tutto in 23 ore. L'idea è curiosa e lo sviluppo diegetico abbastanza avvincente, ma Carpenter si dimostra talvolta impreciso e riempie di stereotipi ridicoli la pellicola, dall'atteggiamento da duro di Jena al gangster Duca. Non male qualche trovata, ma la pellicola in generale non soddisfa.

Jena 22/11/15 16:24 - 1550 commenti

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Caposaldo del cinema fantascientifico, si mangia a colazione i vari Blade Runner e altri pomposi "capolavori". Da storia del cinema: l’inizio con la spiegazione del carcere di Manhattan, la preparazione di Jena, il duello nell'arena, la fuga sul ponte minato, l’amaro finale. Indimenticabili le musiche di Carpenter che hanno fatto scuola. Eccellenti tutti gli attori: grandissimi Russel, Borgnine e Pleasence, grandioso Lee van Cleef. Ha creato un genere e infinite imitazioni.
MEMORABILE: "Chiamami Jena...".

Jdelarge 25/02/16 19:15 - 1000 commenti

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Scenograficamente bellissimo e valorizzato da musiche fantastiche composte dallo stesso Carpenter, questo film soffre il peso di una sceneggiatura che sembra poggiare su stereotipi troppo palesi, che in realtà rischiano di infastidire non per la loro portata di critica ma per l'eccessiva ovvietà dei contenuti. Anche la scelta interessante di trattare il tutto con sarcasmo in fin dei conti si rivela un po' campata per aria. Peccato, perché il film è oggettivamente fantastico per alcuni punti di vista, molto meno per altri.

Il ferrini 20/03/16 22:45 - 2345 commenti

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Carpenter dà vita a un epico western metropolitano con uno degli eroi solitari più rappresentativi della storia del cinema, interpretato da un fantastico Kurt Russell. Interamente girato di notte, il regista ci restituisce una Manhattan infernale, con rottami fumanti, case distrutte e personaggi inquietanti che si aggirano in scenari post-apocalittici. Spicca senz'altro il tassista Borgnine ma anche Pleasence: la sua ridicolizzazione del "Presidente" è la chiave di lettura del film. Fotografia, regia e musiche memorabili.

Faggi 23/05/16 20:05 - 1549 commenti

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L'incipit didascalico (ma necessario) fa subito chiarezza: ci si troverà in una realtà altra (apocalittica, distopica, folle). Poi si aprono le mirabili danze infernali e per tutta la durata della pellicola si dà fuoco continuo alle polveri dello spettacolo, originale, denso e condotto con invenzione. Come una droga pesante non se ne potrà fare a meno e si resta incollati alla visione di un visionario, tarata sul fulmicotone e dal finale perfetto.

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Rocchiola 3/01/18 10:47 - 953 commenti

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Perfetto mix di generi (western, fantasy, action) con personaggi archetipici imitatissimo negli anni a venire. Anche se leggibile in chiave di critica socio-politica resta soprattutto un formidabile fumetto pulp girato benissimo senza spocchia da un regista cinefilo che ama la settima arte. Scenografie devastate e atmosfere notturne di grande suggestione, personaggi che entrano nella memoria con una sola battuta, insomma un cult anche oggi che siamo nel 2018. Ennesimo refrain musical-minimalista da antologia.
MEMORABILE: "Chiamami Jena"; L'incontro di lotta; La consegna del finto nastro; Romero interpretato dal Frank Doubleday assassino della bambina in Distretto 13.

Black hole 28/02/18 13:21 - 143 commenti

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Azione allo stato puro, forse la miglior colonna sonora di Carpenter, ottima caratterizzazione dei personaggi (cast notevole) e forte impatto scenico del set fanno di questo film l'apripista di un intero filone. E' sicuramente da annoverare tra i "must" della fantascienza, anche se in fondo lo si può considerare un film d'azione ambientato in un futuro distopico. Kurt Russell dona al proprio personaggio il tocco che lo rende indelebile: l'icona dell'antieroe sci-fi. I 100 minuti complessivi lo rendono filante e senza pause. Bello.

Minitina80 24/02/18 09:30 - 2980 commenti

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Un Carpenter ispiratissimo immaginava per New York e l’umanità un futuro altamente distopico, compromesso da un potere conservatore e dittatoriale in grado di erigere mura alte per accentuare le differenze nella società. Lo aiuta in questo un brillante Kurt Russell nei panni dell’antieroe per eccellenza, calato in una Manhattan come non si era mai vista prima. Non a caso è una delle opere più rappresentative del regista, da studiare in maniera approfondita per comprendere ogni singola sfumatura. Imprescindibile e seminale.
MEMORABILE: “Presidente di che?!”

Magi94 21/06/18 22:29 - 944 commenti

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L'ambientazione è fenomenale. L'idea (se ci si pensa un attimo piuttosto assurda, ma a chi importa?) di trasformare il paradiso di Manhattan in una prigione senza guardie crea un campo di battaglia perfetto dove far muovere i protagonisti della storia. I personaggi sono un altro punto di forza: una bellissima sequenza di facce perfette, da Van Cleef a Pleasance; Kurt Russell forse per assurdo è l'attore che meno lascia il segno, mentre Borgnine è adorabile. Quel che manca è più azione e movimento, per un film di questo genere.

Rufus68 16/05/19 22:05 - 3825 commenti

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Se il personaggio di Jena/Snake è di immarcescibile fascino coatto (al pari delle scenografie e del clima post-apocalittico), altrettanto non può dirsi per l'impianto drammaturgico e per i dialoghi, che risentono di qualche ruvidezza. Alcuni caratteri sono macchiettistici (o sopra le righe come l'insopportabile Borgnine) e la polemica politica soffre di faciloneria anche se rimane gustoso lo sberleffo finale. A soccorrere le memorabili musiche synth e la misura di van Cleef e della coppia Stanton-Barbeau. Difettoso, ma un piccolo classico.

Giùan 1/06/19 16:13 - 4539 commenti

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Cult che conferma i canoni fondamentali dell'opus carpenteriana: una polisemicità interpretativa e un carisma visionario entrambi sottesi da un etimo senza fronzoli, la cui "pulizia" ideologica è pienamente rispettosa del ruolo dello spettatore, profano o cinefilo che sia. Così l'andamento sonnambolico e a tratti tonitruante di 1997, il suo disprezzo per le aggressioni adrenaliniche di tanti emuli a venire, instilla nostalgia di ennesime revisioni pur nella sua spiccia, basica polverosità. Esemplare la coppia "cervello" Stanton e "davanzale" Barbeau.

Pumpkh75 7/06/19 13:54 - 1740 commenti

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Carpenter racconta come Omero, dirige come Von Karajan, come un Esopo post-atomico scrive la favola della buonanotte che il cinefilo vuole ascoltare ogni sera. Ad accompagnarlo, il cast celestiale di un futuro divenuto concettualmente gerundio presente e una inquieta città notturna che crea, da sola, un nuovo genere. Jena Plissken è straordinariamente iconico, per una generazione quanto e più di Superman, Spider Man e compagnia bella. Viene già una irrefrenabile acquolina per l’ennesima futura visione: è il film da portarsi sull’isola deserta.

Pesten 14/07/19 08:13 - 786 commenti

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Fantastico. Azione senza sosta dal primo all'ultimo secondo, confezionata in maniera unica da Carpenter, che sembra sottovalutato dal mondo del cinema a rivedere queste scene, questa rappresentazione così noir di New York e della trama stessa, copiate in tutto e per tutto innumerevoli volte e spesso osannate di più. L'idea della Manhattan trasformata in città/carcere è geniale di per sé, il personaggio di Russel iconico dal primo momento, i vari dettagli del contorno così unici da poterci fare un film con ognuno di essi. Unico.

Lupus73 14/11/19 18:46 - 1487 commenti

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Un cult assoluto e probabilmente il miglior film del regista. Questo magistrale esempio di cinema fumettistico prende a modello I guerrieri della notte ma si spinge ben oltre e trova molta della sua forza nel protagonista Jena Plissken, un personaggio da antologia (interpretato da un eccellente Kurt Russell); non una figura anarchica ma decisamente nichilista, che se ne frega di qualsiasi cosa che non sia terminare la missione per salvare la pelle. Completa il quadro un ottimo Lee Van Cleef. Epocale.
MEMORABILE: Hauk (Van Cleef) spiega a Jena (Russell) che è in gioco la vita del presidente (degli USA). Jena risponde: "Presidente di che(?)".

Rigoletto 20/01/20 13:57 - 1785 commenti

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Opera di rara compiutezza, il film di Carpenter è entrato nell'immaginario collettivo che lo ha elevato al ruolo di cult, così come quel Kurt Russell (qui in formissima) che assieme al regista firmerà altri capolavori. Con l'apporto di tre giganti come Van Cleef, Borgnine e Pleasence, il film è una goduria visiva che, complice un'ambientazione curata al punto da incidere sulla psiche dello spettatore, potrà soltanto ammaliare.

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Bubobubo 16/05/20 14:38 - 1847 commenti

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Non si può dire vi sia cyberpunk nell'estetica carpenteriana di una New York che accoltella alle spalle la propria potente minoranza liberal per rivelarsi come ribollente cloaca a cielo aperto di reietti, dimenticati e criminali incalliti; eppure vi sembrano comparire dei presagi funesti, spie di disagio retrofuturistico che da un lato anticipano la reale realtà (il sabotaggio dell'aereo sulle torri di Manhattan...), dall'altro rivelano tutta l'inconsistente pomposità di un potere nominale (il finale). Sudicio e ancor oggi godibilissimo.
MEMORABILE: Assalto al treno.

Noodles 19/06/20 16:33 - 2204 commenti

I gusti di Noodles

Supercult anni '80 con una storia che non cambia molto dal classico action movie del periodo, con ambientazioni distopiche e duri guerrieri urbani. Come in altri casi del genere, anche qui l'ambientazione è degna di nota e risulta assolutamente la cosa più azzeccata, dato che la storia non offre grandissimi spunti di novità. Il ritmo è molto buono, pur con qualche rallentamento qua e là. Kurt Russell, nel suo ruolo forse più celebre, alterna momenti buoni ad altri eccessivamente sopra le righe. Dietro di lui un discreto cast. Non si discute, anche se forse un po' sopravvalutato.

Gottardi 31/05/21 12:36 - 395 commenti

I gusti di Gottardi

1997, Manhattan è stata trasformata in un grande carcere di sicurezza (!). Il velivolo presidenziale vi precipita e le autorità pensano di inviare un ergastolano a salvarlo dalle grinfie dei cattivi. Classico che aprì la strada a un genere. Russell antieroe con codice d’onore e ironia si muove nella metropoli notturna, apocalittica e ostile grazie alla regia di Carpenter, asciutta ed efficace. Nonostante l’incipit assurdo, la storia non abbisogna dell’adrenalina esagerata di montaggio dei più recenti action movie, gira bene con andamento cadenzato ma costantemente inquietante.
MEMORABILE: Borgnine (tirando una molotov): "Questa vale come oro qui, caro!”.

Silvestro 4/06/21 23:15 - 358 commenti

I gusti di Silvestro

Un film non perfetto eppure pieno di stimoli ed elementi interessanti, a partire da una new York notturna e distopica per passare a musiche intriganti e finire con la recitazione di Kurt Russell e Lee Van Cleef, entrambi tagliati su misura per le loro rispettive parti. Non sempre la sceneggiatura funziona alla perfezione, ma il bel finale copre queste piccole crepe.
MEMORABILE: La fine del nastro.

Nicola81 6/06/21 21:56 - 2840 commenti

I gusti di Nicola81

Una pellicola che al momento della sua uscita meritava senz'altro lo status di culto ma che, rivista oggi, ha perso molto del suo smalto. L'idea di partenza resta geniale, e infatti l'inizio è indubbiamente efficace, ma il prosieguo scivola a più riprese nella caricatura (vedi il personaggio di Borgnine), sebbene l'epilogo faccia recuperare qualche punto. E poi, Jena Plissken sarà pure un personaggio iconico, ma la piatta interpretazione di Kurt Russell non riesce a conferirgli il giusto spessore; meglio di lui fanno Lee Van Cleef, Stanton e la Barbeau. Adeguate le musiche.

Gottardi 8/06/22 11:54 - 395 commenti

I gusti di Gottardi

Futuro post apocalittico, Manhattan trasformata in un mega carcere di sicurezza. Detenuto tosto viene incaricato in cambio della libertà della missione di salvare il presidente USA ivi precipitato col suo aereo. Tutto in una notte. Film che si fregia a buon diritto del titolo di cult movie: In sé la trama non sarebbe nulla di che, eppure la Manhattan tenebrosa, lo Jena Plissken interpretato da un ineffabile Russell, le situazioni tra il grottesco e l’epico-drammatico, il ritmo sostenuto e vario, hanno generato numerosi memorabilia per cinefili: una pellicola indimenticabile.
MEMORABILE: La colonna sonora; Il viaggio in metrò; L’auto del gangster con appesi i lampadari.

Anthonyvm 27/08/22 01:00 - 5640 commenti

I gusti di Anthonyvm

I titoli di testa su sfondo nero con l'inconfondibile sonorità carpenteriana della OST che si eleva come un mantra da pre-battaglia, le rovinose carcasse di cemento e lamiere che s'inseguono per le vie newyorkesi tra un falò divampante e una pozzanghera fetida, gli agguati, i sotterfugi, gli inseguimenti e le lotte corpo a corpo. Grande fanta-western metropolitano dominato dalla figura dell'immortale Kurt "Jena/Snake" Russell, archetipico antieroe nichilista. Un acceso percorso a tappe fra barboni cannibali, gladiatori energumeni e criminali in veste kitsch. Finale da dieci. Un must.
MEMORABILE: La capigliatura di Frank Doubleday; L'assalto degli abitatori delle fogne; Le umiliazioni di Pleasence; Jena sul ring con le mazze chiodate; Il ponte.

Claudius 16/10/22 07:13 - 542 commenti

I gusti di Claudius

Capolavoro del cinema di fantascienza ancora oggi attuale. Geniale l'idea di trasformare la Grande Mela in un carcere di massima sicurezza (mai vista una New York così spettrale e notturna) e personaggi che sembrano tagliati con l'accetta (Snake, il Duca, Mente su tutti). Realizzato poco dopo lo scandalo Nixon, ne risente sia nel clima apocalittico sia nella caratterizzazione del Presidente. Ottimo il cast, con un giovane Russell splendido e capace di reggere il confronto con attori del calibro di Van Cleef e Borgnine. Da vedere e rivedere.
MEMORABILE: L'inizio, gli incontri con Mente e il Duca e la fuga sul ponte minato; "Presidente di che?

Katullo 30/12/23 11:04 - 328 commenti

I gusti di Katullo

Decennio eroico e contrastato, gli anni '80 al cinema, se si pensa che il solo Alien del '79 uno scherzo di questo tipo se lo metteva nella tasca dei Wrangler dimenticandolo in lavatrice. Qui la fantascienza è solo nel vetusto titolo, Manhattan 1997 sortisce l'effetto postumo delle velleità di certa fantascienza, che pure mai si è minimamente "avvicinata" alla reale modestia del nuovo millennio. Ma quelli erano fantascientifici seriamente, almeno, mentre il Carpenter bravo di Essi vivono deve ancora aspettare un po'. Il mito di Russell/Jena resta tra i più inspiegabili della storia.
MEMORABILE: I lampadari bullonati sull'auto papale del cattivo e non c'erano nemmeno ancora le lampadine a led.

Sebazara 15/02/24 22:01 - 41 commenti

I gusti di Sebazara

Film assolutamente memorabile. Carpenter produce uno dei migliori noir/action metropolitani in assoluto rendendo iconico il personaggio di Plissken e dando il via a un genere che fu replicato decine di volte. Inoltre dimostra di poter produrre un capolavoro con budget irrisori. Senz'altro un fumettone, ma girato magistralmente, con ambientazioni dark che spaventano sin dal primo istante, creando tensione nello spettatore a livelli estremi. Iconica anche la caratterizzazione del "Duca" interpretato da Isaac Hayes.

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  • Homevideo Taxius • 1/07/19 16:08
    Addetto riparazione hardware - 181 interventi
    Bluray 4K in arrivo
  • Homevideo Zender • 1/07/19 17:42
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Ma... italiano? Ne sono usciti già due...
  • Homevideo Taxius • 1/07/19 18:02
    Addetto riparazione hardware - 181 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ma... italiano? Ne sono usciti già due...

    Bluray 4K edizione italiana.
  • Homevideo Zender • 1/07/19 18:06
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Stavo per prendere quello della Eagle... A sto punto aspettiamo sto 4K. Mi tengo il primo al momento...
  • Homevideo Taxius • 1/07/19 20:36
    Addetto riparazione hardware - 181 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Stavo per prendere quello della Eagle... A sto punto aspettiamo sto 4K. Mi tengo il primo al momento...

    Da quello che leggo sarà distribuito sempre da Eagle e conterrà sia il bluray sia il 4K
  • Homevideo Noncha17 • 2/08/19 19:00
    Magazziniere - 1068 interventi
    1997: Fuga Da New York "4Kult" (4K + Blu-ray)
  • Discussione Piero68 • 19/09/23 13:49
    Contratto a progetto - 241 interventi
    Rivisto in questi giorni (l'ultima volta credo sia stato verso la fine degli anni 90) devo dire che mi ha profondamente colpito la scena dell'aereo che si schianta su un grattacielo mentre sullo sfondo si stagliano molto chiaramente ed imponenti le Twin Towers.
    Caso?, Chiaroveggenza? o magari gli attentatori (chiunque essi fossero) hanno preso spunto  proprio dal film??
  • Discussione Zender • 19/09/23 14:15
    Capo scrivano - 47729 interventi
    C'era anche la scena di Jena che ci atterra sopra, alle Torri Gemelli, se non ricordo male... Credo siano semplici coincidenze.
  • Discussione B. Legnani • 19/09/23 14:28
    Pianificazione e progetti - 14945 interventi
    Piero68 ebbe a dire:
    Rivisto in questi giorni (l'ultima volta credo sia stato verso la fine degli anni 90) devo dire che mi ha profondamente colpito la scena dell'aereo che si schianta su un grattacielo mentre sullo sfondo si stagliano molto chiaramente ed imponenti le Twin Towers.
    Caso?, Chiaroveggenza? o magari gli attentatori (chiunque essi fossero) hanno preso spunto  proprio dal film??

    Lo cito proprio nel mio commento.
  • Discussione Von Leppe • 19/09/23 15:00
    Call center Davinotti - 1104 interventi
    Le torri gemelle caratterizzavano molto il profilo di New York, credo fossero i grattacieli più alti Manhattan, nelle vecchie foto sono davvero evidenti, quindi sarà una coincidenza