Lo trovi su

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/10/08 DAL BENEMERITO DEEPRED89
1
1!
2
2!
3
3!
4
4!
5

Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Deepred89 26/10/08 14:18 - 3784 commenti

I gusti di Deepred89

Bellissimo film che racconta il declino e il crollo di una famiglia visto dagli occhi di un bambino. Regia essenziale ed equilibrata, che riesce a dosare perfettamente i vari ingredienti senza mai eccedere (se non nella commozione facile nel finale, che comunque è ottimo) e che anticipa, per i toni crudi e amari, la futura corrente neorealista. Straordinaria l'interpretazione di Luciano De Ambrosis nei panni del piccolo protagonista, ma anche i due genitori (Cigoli in particolare) sono eccellenti.

Daniela 26/12/08 17:04 - 12916 commenti

I gusti di Daniela

Importante nella storia del cinema italiano, ma a rivederlo adesso salta agli occhi la sua parzialità, il suo tono ricattatorio. La colpa è addossata tutta sulle spalle della madre (come dimostra il moralistico finale), ma questo padre non è altrettanto esecrabile? Distratto (lascia la moglie sola in mezzo ad un nido di vipere di provincia), inaffettivo (scena dell'arrivo in collegio), tanto incosciente da non preoccuparsi delle conseguenze del suo gesto melodrammatico. Commuove comunque la figuretta del piccolo Pricò.
MEMORABILE: La scena del numero di magia, con Pricò affascinato dal mago

Renato 16/02/10 12:38 - 1648 commenti

I gusti di Renato

Grande titolo per un grande film. Siamo a metà del guado tra il cinema del ventennio ed il neorealismo, ed infatti affiora ancora una certa recitazione filodrammatica da alcuni attori (la Pola, in particolare) ed il pur solido impianto drammaturgico è comunque basato su una trama da feuilleton. Ciò detto, De Sica mostra una delicatezza ammirevole e le scene memorabili sono davvero tante, fino ad uno dei finali più commoventi che abbia mai visto. Ottimo.

B. Legnani 5/11/11 15:30 - 5606 commenti

I gusti di B. Legnani

Dice bene Morandini: lo sguardo del bimbetto, magistralmente diretto e inquadrato, evita che il film sia un banale fotoromanzo (almeno agli occhi di oggi). Detto del sorprendente De Ambrosis (presente ne I corpi presentano...!), va sottolineata la prestazione del grande Emilio Cigoli. Qualche tocco è notevole: i vicini di casa, l'impiegato che sa come stare al mondo... Nell'incipit sorprende la magrezza di tutti i bambini. ***

Gestarsh99 24/10/12 15:15 - 1395 commenti

I gusti di Gestarsh99

L'occhio melodrammatico di De Sica si abbassa per la prima volta ad altezza bambino, anticipando con veemenza il tema post-bellico dell'infanzia tragica, affrontato poi in Sciuscià e Ladri di biciclette da un punto di vista proletario e neorealistico. Questo capolavoro del regista si regge quasi unicamente sullo sguardo indagatore del piccolo Pricò, testimone innocente alla mercè di padri deboli e passivi e di donne guidate solo da bassi impulsi carnali, un girotondo diuturno di meschinità adulte visto come una pantomima di gesti dissennati e comportamenti indecifrabili, sempre e comunque presagio di dolore e infelicità.
MEMORABILE: Gli occhi in lacrime del bambino di fronte a quelli altrettanto commossi del padre; La "punizione" finale riservata alla madre snaturata...

Mickes2 28/04/14 16:12 - 1672 commenti

I gusti di Mickes2

Passaggio radicale nella poetica del Maestro e tappa seminale del cinema neorealista. Le amare e tragiche vicissitudini di una famiglia benestante fra adulterio, focose passioni e passività d’intenti (soprattutto paterne) sono analizzate con mano umanista, delicata ma ferma attraverso l’occhio sensibile e ingenuo di un bambino, il piccolo Pricò, spettatore inconsapevole di dissapori e incomprensioni, egoismo e bassezze, segnali di una disfatta famigliare nella quale a pagare le conseguenze è sempre il più debole e innocente.
MEMORABILE: Il tristissimo finale.

Paulaster 26/02/18 12:05 - 4630 commenti

I gusti di Paulaster

Madre scappa di casa con l’amante e l'equilibrio familiare precipita. Sceneggiatura dalla parte del piccolo protagonista che non risparmia nulla agli adulti: egoismo, leggerezza, insensibilità. Ottimi momenti di regia che sa alternare le punte drammatiche (con finale coraggioso) ad attimi di respiro (burattini, mago e balli) necessari per distogliere l'attenzione dalla guerra. Commovente il bambino nelle sue reazioni alla madre.
MEMORABILE: I sogni del bambino in treno; Il bambino sulle rotaie; "Bambino vai via" detto dal mago.

Minitina80 22/11/19 22:35 - 3094 commenti

I gusti di Minitina80

Nel titolo è racchiusa una buona parte del significato dell’opera, ovvero i bambini che guardano il mondo degli adulti non capendolo e pagando spesso il prezzo di scelte ai loro occhi incomprensibili. De Sica riesce nell’intento di trasmettere il messaggio, smuovendo gli animi con la sofferenza del piccolo protagonista e il cinismo che appartiene ai grandi. Un film ben diretto, con pochi momenti di pausa e sempre molto intenso sul piano emotivo, che si avvale di ottime interpretazioni, dal piccolo De Ambrosis alla invadente e pettegola Scarano.

Lebannen9_ 28/05/20 17:11 - 40 commenti

I gusti di Lebannen9_

Finite le commediole, De Sica raccoglie la sfida e mostra il suo talento dirigendo il dramma del piccolo Pricò che osserva la sua famiglia disgregarsi poco a poco. I bambini ci guardano, sì e noi guardiamo loro: il fulcro dell'opera è quell'intricata rete di sguardi che, partendo da Pricò, si snodano in un ambiente sociale meschino e vuoto, rivelando una drammaticità che va oltre quella (scontata) del tradimento coniugale. Stilisticamente debitore al cinema francese, ha in sé i primi esempi di tecnica neorealista che lo rendono impressionante.
MEMORABILE: Quando il padre interroga Pricò sull'assenza della madre; Il finale potentissimo.

Giufox 16/01/23 23:37 - 324 commenti

I gusti di Giufox

Coraggioso quanto levigato, disegna un mondo borghese in continua fuga da se stesso. Ridotte al minimo le "bagatelle" sentimentali, tutto diventa una sinfonia di sguardi: persi (del padre), corrotti (della madre), languidi (del piccolo Pricò) e farisei (del vicinato). De Sica non giudica, incalza le scene con equilibrio sgretolando ogni possibilità di riscatto finale. Banco di prova per i capolavori a venire, ma anche summa di tanto cinema che lo precede.
MEMORABILE: La vicina ficcanaso.

Jone Frigerio HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Un eroe dei nostri tempiSpazio vuotoLocandina Piccolo alpinoSpazio vuotoLocandina 30 secondi d'amoreSpazio vuotoLocandina Treno popolare

Reeves 18/06/23 09:02 - 2564 commenti

I gusti di Reeves

Un film basilare perché dice chiaramente che il cinema italiano aveva una gran voglia di cambiare ambiente, costumi e modo di girare anche prima che cadesse la dittatura fascista e finisse la guerra. Vittorio De Sica, il divo più acclamato del decennio precedente, sembra tracciare il percorso di questa mutazione genetica che porterà il nostro cinema alla sua stagione migliore.

Alex75 4/09/23 13:48 - 903 commenti

I gusti di Alex75

Film “di rottura” per De Sica, che qui esprime l’esigenza di un cinema più vicino ai problemi quotidiani della gente comune, trattando con asciutta delicatezza (evitando con garbo le insidie di scorciatoie melodrammatiche o ricattatorie) una crisi familiare (e, con essa, il mondo degli adulti, spesso cinico ed egoista) attraverso lo sguardo (penetrante e quasi d’uomo maturo) di un bambino (il sorprendente De Ambrosi). La cesura col passato appare evidente anche in alcune scelte stilistiche e tecniche (soprattutto nella seconda parte) che sembrano preparare l’avvento del neorealismo.
MEMORABILE: Il sogno di Pricò in treno; La corsa sulle rotaie e poi sulla spiaggia; I vicini; Andrea legge l’espresso fatale con “Maramao” in sottofondo.

Silvia75 19/12/23 19:31 - 183 commenti

I gusti di Silvia75

Splendido film diretto da Vittorio De Sica: una famiglia borghese romana viene travolta dalla fuga della moglie con il suo amante. Il marito reagirà al meglio finché non sarà travolto ma la vittima della situazione sarà il loro bambino sui sei anni. Il film preannuncia i capolavori del Neorealismo di De Sica, la sua grande umanità che emerge da ogni inquadratura. Bravi gli attori, ottimi gli ambienti, sonoro in presa diretta, divertenti gli snob della spiaggia ligure. Un film controcorrente, rispetto a quelli melensi dei "telefoni bianchi".
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Homevideo Columbo • 22/12/10 10:31
    Pulizia ai piani - 1097 interventi


    DATI TECNICI
    Formato video
    4/3 1.33:1
    Lingue / Formato audio
    Italiano / Dual Mono
    Sottotitoli
    Italiano per non udenti

    CONTENUTI EXTRA

    Intervista a Luciano De Ambrosis
    Intervista a Manuel De Sica
  • Discussione Lodger • 16/03/19 08:46
    Pulizia ai piani - 1566 interventi
    Da oggi il film è visionabile su raiplay:
    https://www.raiplay.it/video/2016/11/I-bambini-ci-guardano-3ce29bad-66a7-4600-9eed-b60ae68f50a3.html
    Ultima modifica: 16/03/19 18:00 da Zender
  • Discussione Reeves • 25/01/24 17:27
    Formatore stagisti - 735 interventi
    Ernesto Calindri ha il breve ruolo di un signore benestante con un maglione a scacchi. La lavorazione del film fu turbinosa, come racconta Manuel De Sica in "Di figlio in padre": Forse per questo a un certo punto il maglione in questione è indossato da un altro attore che assomiglia a Calindri ma non è lui