Se il primo SPECIES (da noi uscito col titolo di SPECIE MORTALE, abbandonato nel sequel in favore dell'originale) era un modestissimo esempio della peggior fantascienza americana di genere solo in parte nobilitato dalle creature disegnate da H.R. Giger, il seguito non migliora di molto le cose. Uscita di scena la star Ben Kingsley tornano la stangona iperpopputa Natasha Henstridge (l'aliena) e il bravo Michael Madsen. A differenza del primo capitolo però la regia di Peter Medak (autore dell’horror cult CHANGELING...Leggi tutto) e la sceneggiatura consentono un leggero salto di qualità e, grazie anche a effetti speciali abbastanza splatter e un uso intelligente delle nuove tecnologie digitali, SPECIES II rischia a tratti quasi di convincere. Purtroppo la storia di base resta alquanto sciocca e scontata, con il solito alieno che impossessatosi del corpo di astronauti di ritorno da Marte si accoppia con gli umani per far nascere istantaneamente (altro che nove mesi!) la sua specie, liberandosi poi in un attimo delle sfortunate madri. Il soggetto si limita a questo; il resto sono solo dialoghi da quattro soldi, battute di bassa qualità del nero di turno e, nel finale, l'arrivo dei mostri di H.R. Giger, splendidi come sempre, vere e propria icone del cinema fantahorror da ALIEN in poi. Recitato male, SPECIES 2 in realtà non riesce mai a coinvolgere, con la presenza di Natasha Henstridge abbastanza inutile ai fini della storia (ma essendo lei il personaggio-simbolo della serie non poteva certo mancare). Qualche scena shock c’è...
Copia-incolla di quanto narrato nel primo film, con maggior attenzione al reparto effetti speciali, decisamente fiore all'occhiello della pellicola, ed una sola variante: questa volta l'infezione giunge da una missione spaziale. La finalità è sempre quella della procreazione (in tempi ristretti) di creature aliene con sembianze umane destinate ad un precoce sviluppo prima della metamorfosi finale (ottimo il design di H. R. Giger). La buona regia di Peter Medak (ricordate il pauroso Changeling?) sta a garanzia del buon risultato finale.
Seguito di Species, dove a fare mille malefatte non è la sexy aliena del primo capitolo (anche se è chiamata a fermare il nuovo mostro) bensì un reduce da una missione spaziale, che comincia a tingere di rosso le camere da letto per creare una nuova stirpe. Il film si presenta con degli effetti speciali curati, buone interpretazioni e una buona parte finale. Da vedere.
Sequel di Specie mortale e come già dissi per il primo film, anche questo secondo episodio risulta abbastanza noioso fatta eccezione per la sexy aliena e per qualche sequenza ben riuscita. Vi è da dire che comunque entrambi i film hanno avuto alcuni elementi di spicco nel cast (in questo caso Madsen e Boyle).
Sequel piuttosto banale di un film già non memorabile come Specie mortale. In questo caso lo spunto è la contaminazione genetica che riguarda una missione di ritorno da Marte. Se possibile rispetto al primo film si spinge ancora più a fondo il pedale sulla componente splatter condendo il tutto con ampie dosi di sesso (il contaminato si accoppia il più possibile) che appaiono decisamente fuori luogo e fanno scadere ulteriormente il tono dell'opera.
Nulla di nuovo nel genere fantascienza e nulla di nuovo rispetto al primo capitolo. Torna Madsen con la sua coprotagonista Helgenberger e torna la Henstridge, questa volta meno nuda (ma comunque ha qualche scena interessante) e dalla parte dei buoni. Il divertimento resta e il ritmo è sempre coinvolgente e velocissimo; se ci fosse stata qualche idea in più sarebbe stato ottimo, ma resta comunque un buon film di genere.
Sfrutta a pieno la sceneggiatura che ha portato al successo il primo film, duplicandone la storia. Stavolta il protagonista è un alieno dall'aspetto di un aitante uomo che ha fretta di riprodursi. Gli effetti speciali sono all'altezza del primo film e rispetto a questo non presentà grandi novità, se non quella del ribaltamento dei ruoli; pertanto riceve, nonostante la furbata commerciale, lo stesso pallinaggio. Attente al suo sex-appeal.
Rispetto al non memorabile primo episodio si è deciso per una netta sterzata su toni meno seriosi, il che rende assai più godibile una vicenda che si colloca su un piano di puro e disimpegnato intrattenimento. La componente splatter aumenta di consistenza (buoni effetti speciali), quella erotica quasi scompare (i numerosi nudi qui presenti sono ben lungi dal rappresentare il concetto di “seduzione” di cui era pregno il suo predecessore). In definitiva un buon macabro passatempo, sconsigliabile agli amanti dell'originalità e ai deboli di stomaco.
Un astronauta di ritorno da una missione su Marte si scopre contaminato da DNA alieno. Per contrastarlo, viene creato un clone della Sil del primo film, anch'esso interpretato dalla bella Henstridge. Il tono generale si è fatto più leggero, da film di serie B, ma questo sequel non offre sostanziali novità rispetto al capostipite. Comunque, gli effetti speciali sono buoni e non manca qualche scena splatter. Madsen e la Helgenberger bravi come al solito, nonostante il materiale improbabile.
Versione exploitation dell'Alien in gonnella di Donaldson. Questa volta si spinge il piede ancora più a fondo sul sesso e il disgusto gore (con ottimi effetti speciali): gli alieni si moltiplicano con tanto di disgustosa prole e Madsen con la Helgenberger ritornano più fumettosi e consciamente ridicoli del precedente episodio. La Hensdrige sempre bellissima fa il punto su un film sgangherato, eccessivo e gratuito ma anche intelligentemente ironico, che saprà soddisfare gli appassionati.
Se già il primo non era un capolavoro, questo risulta ancora più mediocre confermando la crisi del fantahorror negli anni 90. Medak, che ha attraversato tutti i generi, scopiazza a destra e a manca (Alien in primis) puntando tutto sugli effetacci (mediocri, se li confrontiamo con un film di quasi vent'anni prima come La cosa) e dandoci dentro col sesso (con scene erotiche alquanto ridicole, vedi l'accoppiamento finale dei due alieni). Madsen svogliato sembra dire "cosa tocca fare per campare". Simpatico solo il generale guercio di Dzundza.
MEMORABILE: Il mostro finale, che sembra un incrocio tra un cagnone e un dinosauro, animato malissimo a passo uno.
Come tutti i fantathriller con creature dello spazio (ultimo in ordine: Life), anche questo ha un debito gigantesco verso Ridley Scott; escono dalla pancia, attaccano al volto, escono da bozzoli, eccetera. Qui però ha un ruolo fondamentale il sesso (come già nel primo), anche se stavolta a copulare incessantemente è un lui. I personaggi sono abbozzati e c'è più d'un buco nello script, ma gli effetti sono (quasi) buoni e poi c'è Madsen, che nonostante il copione ingrato qualche segno lo lascia. La Henstridge nuda forse è davvero un'aliena.
Sequel un po' troppo forzato. Si recupera il cast principale tra cui la Henstridge/aliena sexy (ricostruita in laboratorio), che stavolta collabora. Il design è sempre opera del genio di H.R. Giger e diverse soluzioni "tentacolari" o informi rimandano a La cosa; SFX analogici molto buoni ma purtroppo non si può dire la stessa cosa per quelli in CGI (la riformazione del cranio è da pessimo videogame), mentre la sceneggiatura è fiacca, monotona e non brilla certo né per originalità nP per saper intrattenere (se si eccettua l'accresciuta dose di scene di sesso "alieno"). Evitabile.
Più che il sequel di Specie mortale sembra una versione exploitation del prequel nello spirito di Roger Corman, e il divertimento è assicurato! Tra pornosoft anni '90 e fanta-horror l'altrove grandissimo Medak inserisce qui tutti i possibili cliché del B movie ma, grazie a un solido ritmo, il film scorre piacevole come una bibita fresca regalando una piacevolissima esperienza che gli aficionados del cinema bis non possono farsi sfuggire. Buono e professionale il cast, a parte uno svogliatissimo Madsen.
Ai tempi snobbato dalla critica e poco apprezzato dal pubblico (ma persino dallo stesso Michael Madsen), tuttavia, come talvolta accade per i sequel di film già in origine non troppo riusciti, il secondo capitolo della saga si rivela una gradevole appendice, forse anche più divertente del prototipo. Le idee nuove latitano (in pratica limitandosi a un genderswitch che trasforma la minaccia aliena di turno in un aitante maschiaccio ingravidatore seriale), ma l'azione è vivace e gli effetti speciali assai meglio realizzati. Sesso e gore in quantità adeguate per un onesto popcorn-movie.
MEMORABILE: I parti splatter istantanei fra Monster e X-tro; Il proto-blob dal ventre materno; L'accoppiamento fra gli alieni gigeriani, a un passo da Cronenberg.
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Azione tipicamente costante, per le distribuzioni italiane di film esteri, dal secondo capitolo si cambia (o si mantiene quello originale) il titolo.
Questo (e i successivi) non avrebbero dovuto intitolarsi Specie mortale x?
DiscussioneZender • 15/11/10 08:00 Capo scrivano - 48949 interventi
Undying ebbe a dire: Azione tipicamente costante, per le distribuzioni italiane di film esteri, dal secondo capitolo si cambia (o si mantiene quello originale) il titolo.
Questo (e i successivi) non avrebbero dovuto intitolarsi Specie mortale x? Sì, me lo son sempre chiesto anch'io. Evidentemente con il titolo adattato non aveva ottenuto il successo sperato e han provato a riagganciarsi direttamente alla serie americana.
HomevideoZender • 9/07/23 19:39 Capo scrivano - 48949 interventi
Sì, diciamo che quando il film girava in homevideo il dvd era già molto diffuso e quindi la maggior parte delle persone (Marcel compreso), almeno tra chi conoscevo io, non esistendo Italiataglia o altre fonti facilmente consultabili (certe ricerche su internet ancora non esistevano) era convinta che il film fosse VM18. Scopro anch'io solo ora che invece era un film "per tutti". Curioso che, dal momento che il visto censura è in entrambi i casi quello del 5/8/98, il dvd abbia arbitrariamente alzato il divieto addirittura ai 18!
Il blu ray spagnolo, nel box che contiene tutti e 4 i capitoli, dovrebbe icontenere anche l'audio italiano come segnalato nel retro cover Disponibile dal 25/06/2025