Outback - Film (2019)

Outback
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/06/20 DAL BENEMERITO HERRKINSKI
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Herrkinski 5/06/20 22:20 - 8199 commenti

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L'esordio di Green è un dramma che deve moltissimo al suo predecessore australiano Long weekend: la trama è pressoché identica, persino nelle dinamiche conflittuali della coppia protagonista, tuttavia c'è meno enfasi sul ruolo nemesiaco della fauna, qui relegata a puro contorno e quasi mai parte integrante del racconto. E' più che altro un resoconto dell'agonia dei due protagonisti nel deserto; succede ben poco e a parte la prevedibile mancanza d'acqua e i flashback non c'è molto che tenga alta l'attenzione, specialmente per chi ha già visto il cult a cui è ispirato senza troppa verve.

Daniela 31/10/21 22:33 - 12731 commenti

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Fidanzatini americani pensano di rinsaldare il loro traballante legame di coppia con una bella vacanza in Australia, scegliendo con cura i posti più pericolosi affrontati con le minori precauzioni... Sembra quasi uno spot turistico al contrario questo scialbo survival-movie dove non solo i personaggi hanno comportamenti tanto sciocchi ed insensati da giocarsi in partenza ogni possibilità di empatia ma anche ciò che li circonda appare insolitamente privo di fascino e di mistero, almeno se paragonato ad altri film di identica ambientazione. Modeste anche le prestazioni attoriali. 

Teddy 24/03/23 01:50 - 864 commenti

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Più che nella vicenda, un po’ scontata, la vera dimensione horror del film sta nella location: la terrificante profondità degli spazi, lo spietato tocco del sole sulla pelle, la notte che riflette paesaggi senza ombra né speranza, suoni che amplificano il disorientamento e moltiplicano il panico. Elementare e prevedibile, ma dotato di un realismo crudo e a tratti inquietante.

Schramm 11/05/23 12:46 - 3533 commenti

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La morte della coppia, la natura avversa che accelera il processo-decesso e diventa la tomba dell'amore: vi ricorda niente? Per arricchire-completare il "che cosa apparirà?" mancherebbero Yoghi o Jarratt ma Green non guarda così lontano: gli bastano una medusa, uno scorpione, la tecnologia inaffidabile, la disidratazione e il film c'è. Per lui, perché in platea la pillola di cianuro non va giù: non che sia malfatto, ma quanti weekend con il duetto morto abbiamo già visto rivisto stravisto? Se poi risentono anche di drammaturgia lacunosa, si fa dura non cedere alle lusinghe di Morfeo.
MEMORABILE: Dal motore.

Puppigallo 12/07/23 22:48 - 5318 commenti

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Sebbene sia tratto da una storia vera, quando si trovano gli scambi verbali fastidiosi significa che si è al cospetto di una pellicola poco riuscita. In più, con a disposizione l'Outback, non si riesce neanche a sfruttarlo al meglio, limitandosi a riprese piatte e costringendo lo spettatore a sorbirsi le sciocchezze verbali e materiali prodotte dalla coppia. E così, tra lui inacidito e con la fissa per l'urina e lei che passa da fragile fiorellino a donna caparbia (mette al suo posto anche un serpente), si arriva all'epilogo con la certezza che evitarlo non sarebbe stato un dramma.
MEMORABILE: "Quello che bevo diventa urina". E si fa un bel sorsone di benzina (così da pipì può riberla): davanti a cotanto "genio" non si può che inchinarsi.

Buiomega71 29/07/23 00:24 - 2946 commenti

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Suggestivo incipit vacanziero/aussie (si cita testualmente il museo dedicato a Mad Max, ma al lui della coppia sono piaciuti solo il primo e l'ultimo), con avvisaglie disturbanti hooperiane disseminate qua e là (il morso della medusa, la carcassa del canguro nel bel mezzo della strada, il gps che impazzisce). Poi la perdita dell'orientamento, la natura ostile (tra punture di scorpioni, ululati di dingo, formiche guerriere e serpenti molesti) e l'outback che diventa quasi un pianeta alieno e ben poco ospitale. Peccato per le continue manfrine lagnose di coppia e il brutto finale.
MEMORABILE: L'urina (e il liquido di raffreddamento del motore) come unico sostentamento idrico; Wade, novello Mosè perduto, che traccia i solchi nella terra.

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  • Homevideo Buiomega71 • 31/05/22 16:41
    Consigliere - 26165 interventi
    In blu ray ( e dvd) per Midnight Factory, disponibile dal 22/08/2022
  • Discussione Buiomega71 • 29/07/23 10:14
    Consigliere - 26165 interventi
    Inizia bene Outback, con un incipit vacanziero/aussie suggestivo (l'arrivo della coppia americana in quel di Sidney), tra guide a destra, meraviglie locali e il museo dedicato a Mad Max citato testualmente (ma al lui della coppia sono piaciuti solo il primo e l'ultimo).

    Poi le prime avvisaglie disturbanti sullo stile Non aprite quella porta (il morso della medusa, la carcassa del canguro in mezzo alla strada, il gps che impazzisce) e la perdita dell'orientamento al centro dell'inospitale outback australiano, che diventa ben presto un pericoloso territorio alieno fatto di ululati di dingo, punture di scorpioni molesti, formiche guerriere e serpenti che ti strisciano addosso con poche amichevoli intenzioni.

    Non è nè L'inizio del cammino e neppure Long Weekend (di quest'ultimo prende in prestito la coppietta in balia della natura selvaggia, ma senza ancestrali paure o inquietudini faunesche) ma un semplice survivor movie con tutti gli elementi del caso (l'urina, e drasticamente anche l'acqua di raffreddamento del motore, diventano gli unici sostentamenti idrici) con due poco simpatici turisti americani che prendono alla leggera la loro avventura e si ritrovano in una via di mezzo tra 127 ore e un Oper Water senz'acqua.

    Lui diventa una specie di novello Mosè che traccia i solchi nella terra come le briciole di Pollicino, riempiendo continuamente la bottiglia di plastica vuota con la pipì, lei viene punta da uno scorpione, piglia la febbre e poi si guarda i suoi video messaggi sullo smartphone, fino ad una chiusa finale tanto brutta quanto deludente, con tanto di sempliciotte scritte modello Bagliori nel buio sul "cosa farà da grande".

    In più ci si deve sorbire le continue lagne sui loro problemi di coppia (della serie vorrei sposarti ma non posso), che smorzano la tensione, il supplizio fisico e l'apprensione sul destino dei due sfortunati turisti.

    Restano le abbaglianti location aussie, qualche scorcio suggestivo nella fotografia di Tim Nagle e  alcuni momenti ansiogeni (lei in auto col serpente, lo scorpione notturno che si infila al calduccio, l'attacco della medusa, lo smarrimento dopo aver abbandonato la macchina), mal supportati dall'antipatia dei due protagonisti, che quasi spiace di più per il pupazzetto del Koala che sponsorizza l'Australia buttato via.

    Il potenziale per un "survivor" cattivo e senza speranza nell'arte di sopravviere kinghiana c'era tutto ma gettato, in gran parte, alle ortiche.
    Ultima modifica: 29/07/23 10:21 da Buiomega71