L'esordio di Green è un dramma che deve moltissimo al suo predecessore australiano Long weekend: la trama è pressoché identica, persino nelle dinamiche conflittuali della coppia protagonista, tuttavia c'è meno enfasi sul ruolo nemesiaco della fauna, qui relegata a puro contorno e quasi mai parte integrante del racconto. E' più che altro un resoconto dell'agonia dei due protagonisti nel deserto; succede ben poco e a parte la prevedibile mancanza d'acqua e i flashback non c'è molto che tenga alta l'attenzione, specialmente per chi ha già visto il cult a cui è ispirato senza troppa verve.
Fidanzatini americani pensano di rinsaldare il loro traballante legame di coppia con una bella vacanza in Australia, scegliendo con cura i posti più pericolosi affrontati con le minori precauzioni... Sembra quasi uno spot turistico al contrario questo scialbo survival-movie dove non solo i personaggi hanno comportamenti tanto sciocchi ed insensati da giocarsi in partenza ogni possibilità di empatia ma anche ciò che li circonda appare insolitamente privo di fascino e di mistero, almeno se paragonato ad altri film di identica ambientazione. Modeste anche le prestazioni attoriali.
Più che nella vicenda, un po’ scontata, la vera dimensione horror del film sta nella location: la terrificante profondità degli spazi, lo spietato tocco del sole sulla pelle, la notte che riflette paesaggi senza ombra né speranza, suoni che amplificano il disorientamento e moltiplicano il panico. Elementare e prevedibile, ma dotato di un realismo crudo e a tratti inquietante.
La morte della coppia, la natura avversa che accelera il processo-decesso e diventa la tomba dell'amore: vi ricorda niente? Per arricchire-completare il "che cosa apparirà?" mancherebbero Yoghi o Jarratt ma Green non guarda così lontano: gli bastano una medusa, uno scorpione, la tecnologia inaffidabile, la disidratazione e il film c'è. Per lui, perché in platea la pillola di cianuro non va giù: non che sia malfatto, ma quanti weekend con il duetto morto abbiamo già visto rivisto stravisto? Se poi risentono anche di drammaturgia lacunosa, si fa dura non cedere alle lusinghe di Morfeo.
MEMORABILE: Dal motore.
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HomevideoBuiomega71 • 31/05/22 16:41 Pianificazione e progetti - 25040 interventi
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