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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Girato in venti giorni, costato due lire, HALLOWEEN è rimasto per anni in testa alle classifiche del film indipendente più redditizio. In campo horror ha creato un modello nonché un genere (il cosiddetto slasher) e ha consacrato il suo autore John Carpenter come uno dei più quotati registi horror di sempre. In realtà sono poche ed essenziali le qualità che hanno trasformato HALLOWEEN in un classico. Innanzitutto - strano a dirsi - nessuno aveva ancora sfruttato la vigilia di Ognissanti (in America un'importante ricorrenza nonché notte simbolo di ogni paura) come momento preciso per scatenare la furia di un maniaco omicida, andando così a colpire immediatamente l'immaginario collettivo. Debra...Leggi tutto Hill (co-autrice del film e ombra costante di Carpenter) lo capì prima e colpì nel segno. La forza di HALLOWEEN (ma anche il suo limite) è l’aver ricercato l’orrore puro senza preoccuparsi di costruirci attorno una storia: Jamie Lee Curtis e le altre sue amiche baby-sitter sono solo carne da macello, capaci di ciarlare di maschi e balli tra gridolini e battute poco riuscite. Il regista punta tutto sull’atmosfera: le villette borghesi di Haddonfield (le location sono a Pasadena) forniscono un campo di battaglia perfetto, nel quale “The shape” Michael Myers, con la sua inseparabile maschera bianca, si muove lento e inesorabile. Ma senza le musiche (frutto anch'esse del genio di Carpenter) il film non sarebbe lo stesso. Il tema in ottave impostato sul modello del “Tubular Bells” di Mike Oldfield (e filtrato attraverso i Goblin di PROFONDO ROSSO) ha fatto epoca e aggiunge un buon 30% alla riuscita del film. Il resto (compreso lo psichiatra ossessionato da Myers interpretato da Pleasence - che accettò la parte dopo i rifiuti di Chris Lee e Peter Cushing) è solo la continua ricerca (spesso riuscita) di creare terrore e tensione senza mostrare una goccia di sangue. Un horror elementare, magari sciocco ma indubbiamente con dei numeri.

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Puppigallo 11/03/07 09:43 - 5250 commenti

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I tre ingredienti vincenti: l'assassino, la colonna sonora e la protagonista. Il film si regge su questo, e si regge bene. Penombre, ragazzi trucidati, altre penombre, attese. Il tutto però con un certo stile e una buona dose di suspence. Lo spettatore viene introdotto gradatamente (i primi 40 minuti sono tranquilli) nell’incubo creato dal killer: un muto psicopatico mascherato (non ci si poteva aspettare altro da uno che per giorni e giorni ha fissato un muro e poi si è dileguato). Da Oscar la scena in cui compare con lenzuolo da fantasma e occhiali da sole. Riuscito.

Caesars 16/03/07 09:52 - 3772 commenti

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Forse chi l'ha visto per la prima volta in tempi recenti non può apprezzarlo appieno, ma nel 1978 questo film ha portato una ventata decisamente innovativa al genere horror. Certamente il genere slasher non è iniziato qui, in quanto Bava aveva già girato nel 1971 Reazione a catena ma il film di Carpenter ha parecchie marce in più grazie alla genialità del suo regista (autore anche della bellissima musica). Esordio per Jamie Lee Curtis decisamente convincente. Un piccolo capolavoro.

Red Dragon 17/03/07 13:01 - 125 commenti

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Film di culto, che in termini di resa potrebbe fare invidia a Roger Corman. Non un capolavoro, ma perfetta ricetta di cosa ci vuole per un piatto horror saporito e nutriente. Poi però ci vuole il tocco del binomio Debra-John... Su un killer inespressivo, non solo nella celebre maschera ma anche nelle mimica corporea, nella fredda e robotica forza fisica, Carpenter (con le sue solite musiche eccellenti), costruisce questo gioiellino. Svariati sequel, ma mai all'altezza di questo capostipite.

B. Legnani 19/03/07 00:25 - 5519 commenti

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Film d'importanza capitale. Forse non un capolavoro, ma certo un grandissimo film, che influenza, nel genere, il cinema mondiale seguente. Grandissima la regìa, ottime interpretazioni (formidabile Pleasence, adorabile la Curtis), perfetta la musica, anch'essa di Carpenter. Da culto anche i titoli di testa. Le scale, le porte, le fessure...: tutto canta all'unisono. Indimenticabile la mdp che ci fa vedere, arretrando, Michael davanti alla veranda e, nel finale, ci inquadra le ville di Haddonfield.
MEMORABILE: Il padre, all'inizio: "Michael?"

Undying 4/05/07 18:00 - 3807 commenti

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Celebrazione dello slasher e, su ammissione dello stesso Carpenter, di Profondo Rosso (specialmente sulla composizione della colonna sonora, realizzata dallo stesso regista come di consuetudine). E' incontrovertibile l'influsso del film su tutta una sterminata serie di pellicole (tra le quali lo stesso Venerdì 13), alcune delle quali forse superiori al modello d'origine (Deliria) altre più pedisseque (Rosso Sangue). Ci sarebbe da scrivere un libro su Halloween e i suoi "derivati", ma qua lo spazio è limitato. In conclusione: capolavoro.
MEMORABILE: L'incipit in soggettiva, la strage nella casa, l'inseguimento finale...

Galbo 21/08/07 20:38 - 12372 commenti

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Girato con pochi mezzi, è giustamente diventato un cult movie del genere horror, grazie alla maestria registica di John Carpenter che ha girato in modo stilisticamente impeccabile (alcune trovate ed inquadrature sono utilizzate ancora oggi nei film di genere); buona la performance degli attori protagonisti ed azzeccate le musiche. Molti film horror devono molto ad Halloween, anche se l'originale non è stato mai più eguagliato.

Magnetti 28/08/07 09:51 - 1103 commenti

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Pochi ma ottimi ingredienti per un film di una semplicità estrema con meccanismi horror che funzionano alla perfezione e consegnano alla cinematografia Michael Myers, uno dei più agghiaccianti cattivi di sempre, incarnazione del male assoluto. I titoli di testa con la zucca alla "Halloween" con il famoso tema musicale sono un perfetto "antipasto" di paura. Poco sangue, grande uso della cinepresa (sia negli interni che negli esterni) e un atmosfera horror che non abbandona mai lo spettatore, anche durante le fasi più tranquille della vicenda.
MEMORABILE: La agghiacciante descrizione di Michael Myers fatta dal dottore Donald Pleasance.

LEX 6/09/07 17:07 - 49 commenti

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Il fascino macabro dell'uomo nero, silenzioso, crudele, invincibile. Semina morte, vestito di un'anonima tuta blu, una maschera bianca e inespressiva, un coltello. Ad Haddonfield la vita scorre tranquilla, instupidita, l'unica preoccupazione dei ragazzi è chi portarsi al ballo... ma la notte di Halloween arriva e, inesorabile, taglia in due il film; l'atmosfera cambia: Myers è tornato e non ha pietà. La musica è tensione pura e le scene di buio e ombre sono curate. Nasce un mito. Grazie.

Gianlux 12/09/07 10:09 - 20 commenti

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Cult movie che ha segnato un'epoca ed ha ancora, a quasi tre decenni di distanza, la stessa forza esplosiva e la stessa carica di tensione. Complice, insieme alla regia di un misurato Carpenter (che non indugia nello splatter) un'inquietante musica che accompagna i momenti più "caldi". Semplice e senza fronzoli inutili la linea narrativa, come deve essere per i capolavori. Imperdibile per gli appassionati del genere, ma anche per gli amanti del buon cinema

Fabbiu 24/09/07 14:43 - 2133 commenti

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Una impostazione, quella dello slasher, che oggi cerco sempre di evitare: odio questi film in cui lo psicopatico di turno insegue i ragazzini, li trovo molto fastidiosi. Ma questo film è il papà di questa corrente, quindi in un lontano 1978 si propone come un'idea geniale (cosa che infatti è). Dà vita ad un nuovo schema horror con le riprese in soggettiva (gli occhi di Myers); non manca certo la suspance, mentre la cosa migliore del film è senz'altro la musica di Carpenter. A suo modo è da vedere ed avere perché classico e cult, ma non è detto che piaccia.

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Il Gobbo 25/09/07 09:03 - 3015 commenti

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Pagina capitale dello slasher - e non solo - il primo capitolo della saga di Michelino Myers e dei suoi problemi relazionali è anche un potente omaggio al cinema di Dario Argento, senza manierismi di riporto, ma badando all'essenza. Il meccanismo funziona, il capostipite, oltre alla vena del discontinuo furfante Carpenter, può contare su attori di spessore che danno nerbo. Come si dice, fondamentale.

Markus 31/05/17 15:00 - 3680 commenti

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Consegnato alla storia del cinema mondiale, l'Halloween di Carpenter è uno slasher girato a regola d'arte dispensatore di icone che resteranno scandite nel tempo. Pochi ingredienti meravigliosamente amalgamati: morte, notte, paura, festa e sesso un po' di provincia inseriti in un contesto da giovanilistico yankee anni '70. Da una parte i tormenti mentali di Michael Myers sfogati a suon di omicidi in quel di Haddonfield, dall'altra la festa d'Ognissanti con i suoi abituali riti festaioli americani. Monumentale opera corroborata da un'egregia OST.

Lovejoy 25/12/07 17:18 - 1823 commenti

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Caposaldo imprenscidibile del genere slasher. Scritto, diretto, prodotto e musicato dal grande John Carpenter, qui in forma smagliante. Gran ritmo, splendide scene d'azione e due divi (una al suo debutto) fenomenali. La Curtis è bravissima e i suoi urli di terrore sono entrati nella leggenda. Pleasence, nel ruolo del dottor Loomis, si è costruito una seconda carriera. Certo, rimane il rammarico di non poter vedere come due miti come Price e sopratutto Peter Cushing avrebbero potuto rendere al meglio il personaggio. Ma va bene così. Cult indiscutibile.

Cotola 2/01/08 03:43 - 8998 commenti

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Splendido e magnificamente realizzato film horror, poi imitato da decine e decine di altre pellicole e registi, divenendo un vero e proprio capostipite del genere slasher e facendo del suo protagonista, il folle Michael Myers, un'icona del cinema orrorifico. La regia di Carpenter, pur rinunciando a facili effetti speciali (di sangue ce n'è davvero poco o nulla), riesce comunque a creare una grande tensione, avvincendo moltissimo lo spettatore. Anche la colonna sonora è un vero e proprio cult.
MEMORABILE: I primi minuti sono assolutamente da antologia.

Herrkinski 22/05/08 11:33 - 8052 commenti

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Iniziatore e ispiratore vero e proprio del filone slasher, il primo "Halloween" è un thriller dai tocchi horror che gioca tutto sulla suspence, piuttosto che sugli effettacci (sebbene la violenza e il sangue siano comunque presenti). Il personaggio del killer, silenzioso, implacabile, perennemente coperto dalla sua maschera bianca e inespressiva, rimane un'icona fortissima e ha fatto inevitabilmente scuola. Visto oggi il film può avere un ritmo un po' troppo lento ma certe scene, abbinate all'immortale score di Carpenter, sono dei classici.

Ciavazzaro 8/06/08 13:58 - 4768 commenti

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Primo capitolo dell'ottima saga creata da John Carpenter. Pur senza grandi quantità di sangue, il regista offre un'ottima storia, con buoni momenti di spavento, col merito di aver creato la terza maschera immortale dell'horror americano: Michael Meyers. Da vedere assolutamente. Di culto la musica e il tema portante di essa.

Redeyes 25/10/08 14:39 - 2442 commenti

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Un classico senza età: a distanza di anni ancora emana un fascino che difficilmente si trova nei suoi successivi cloni e che a distanza di anni ancora inquieta. Regia, oltrechè apripista per certe inquadrature, sempre deliziosa e musiche ottime. Myers è sicuramente annoverabile nell'Inferno dei cattivi più cattivi. Assolutamente da vedere. Il finale è certamente non all'altezza del resto della pellicola, ma si sa come sono i finali degli horror...

Dusso 31/10/08 20:44 - 1565 commenti

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Grandissimo horror del 1978 di Carpenter che, anche visto oggi, non risulta assolutamente datato. Memorabile atmosfera angosciante che avvolge lo spettatore; l'unico difetto sono (forse!) i pochi morti e l'assenza di sangue. Uno dei migliori horror di sempre.

Deepred89 2/11/08 21:33 - 3701 commenti

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Probabilmente il più importante ed influente slasher mai realizzato. Molto limitato dal punto di vista del sangue e degli omicidi, ma comunque teso e coinvolgente, grazie ad un'ottima regia (molte inquadrature da manuale) e ad un'inquietante colonna sonora in stile Goblin. Grande Donald Pleasence. Ottimo film.

Patrick78 14/01/09 17:09 - 357 commenti

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Morte del genere slasher. Sì, perché dopo questo assoluto capolavoro hanno buttato il copione che la maggior parte dei registi ha cercato invano di scopiazzare. Partiamo dal fantastico prologo in soggettiva che più riuscito di così si muore... e in effetti nel film si muore per davvero... Proseguiamo con i fantastici movimenti della mdp nelle vie di Haddonfield per poi arrivare allo stupendo "Halloween theme" composto da Carpenter. Il tutto è avvalorato da una bravissima Curtis e da un ipnotico Pleasance. Terrificante Michael Myers con maschera. Iconico.
MEMORABILE: Michael Myers da piccolo vestito da clown.

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Bruce 21/01/09 12:57 - 1007 commenti

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Uno dei classici del cinema horror americano al quale si rifaranno centinaia di titoli. Di una semplicità disarmante, risulta curatissimo e privo di difetti. Con la musica in primo piano, secondo lo stile dettato tre anni prima da Profondo rosso, l'assassino fa quel che deve. Efficace ed affascinante come pochi. Bello e contagioso.

Enzus79 1/02/09 11:20 - 2863 commenti

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Uno dei migliori film di John Carpenter. Il regista è riuscito a far diventare Michael Myers un culto. Questo gioiello non è prevedibile né scontato (a differenza dei suoi seguiti). Pleasance è ottimo nel ruolo, sufficiente la Curtis. Da antologia la colonna sonora.

Rebis 26/10/09 18:57 - 2331 commenti

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Incastonato tra un inizio d'immanenza terrifica - che nega al male ogni sublimazione possibile - e un finale di maligna trascendenza - l'orrore è immortale - il film consegna al cinema un killer dalle ascendenze nemesiache cui attingeranno tutti i boogeymen a venire. La hybris omicida di Michael Myers colpisce estranei e consanguinei, vergini e ninfomani, adulti e bambini: il senso è imperscrutabile, non contempla ragioni (se non poste dai sequel a posteriori), ma solo mezzi e dolore. L'implacabile e cinereo silenzio della maschera è affollato ad arte dall'isteria sonora di John Carpenter.

Kowalski 23/02/10 01:17 - 40 commenti

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Grande cult-movie di fine anni 70 che ha contribuito a ridefinire l'immaginario horror grazie ad un personaggio come Michael Myers, folle omicida ed iconica incarnazione del Male, ed a codificare il genere slasher. Storia semplice e molto efficace, terreno perfetto per una regia di livello insolitamente alto per un film americano low-budget di quei tempi. Memorabile anche la colonna sonora dello stesso Carpenter. Psycho di Hitchcock il modello dichiarato della pellicola.
MEMORABILE: Il piano-sequenza in soggettiva iniziale; Myers si rialza alle spalle di Laurie; Myers travestito da fantasma con tanto di occhiali di una vittima.

Rambo90 28/02/10 13:53 - 7659 commenti

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Un horror girato con pochi soldi ma con molte idee, l'inizio di una delle migliori saghe orrorifiche di sempre, con il cattivo Michael Myers (forse incarnazione stessa del male) da combattere. Ottima la suspense di cui Carpenter riesce ad essere ancora una volta maestro, grandissime le musiche e soprattutto magistrale Donald Pleasence in uno dei migliori ruoli della sua carriera. Con ben sette seguiti e un remake.

Greymouser 24/03/10 15:28 - 1458 commenti

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Capostipite insuperato di tutti gli slaher-movie, la maggior parte dei quali non hanno fatto altro che banalizzare l'idea del male assoluto che ne è il fondamento, il film di Carpenter è un lucido esempio di come si possa friggere il pesce con l'acqua: pochissimi mezzi, ma grande regia, immagini angosciose, ritmo teso, musica (dello stesso autore) strepitosa. Nel suo genere, perfetto.

Piero68 13/04/10 08:59 - 2955 commenti

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Anche se nel 78 lo splatter non esisteva ancora è dura girare un film che parla di un maniaco seriale senza mostrare una sola goccia di sangue. Solo la maestria di Carpenter riesce a sopperire alla totale mancanza di effetti speciali e soprattutto alla totale mancanza di una sceneggiatura. Il film ha un solo merito: quello di essere stato il capostipite di un genere che è decollato negli anni. Oltre ad una decina di sequel, Halloween dà il via anche a varie saghe horror e film similari: Jason, Freddy Krueger e chi più ne ha più ne metta.

Metuant 24/08/10 11:56 - 456 commenti

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Al di là del fatto che lo slasher piaccia o meno, non si può prescindere dall'effettiva validità di un piccolo gioiello di tensione come questo, che definisce nel vero senso della parola i canoni del genere già anticipati con Black Christmas. La figura di Michael Myers è entrata di diritto nell'immaginario collettivo e ne ha ben donde; straordinariamente in parte anche il resto del cast, sul quale spicca un Donald Pleasence allucinato. Quasi zero sangue e tanta tensione, il che è solo un pregio.
MEMORABILE: La sequenza d'apertura.

Von Leppe 1/11/10 13:58 - 1255 commenti

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Pellicola minimale con pochi colori e delitti senza sangue, ma la figura del serial killer è il fascino del film, Michael Myers non è un malato di mente qualunque, è l'incarnazione della notte di Halloween e dei demoni: l'ombra della strega. La sua figura è diventata un mito, come potevano esserlo prima le figure di Frankenstein e Dracula. Carpenter si rivela un ottimo compositore, con il tema musicale fa concorrenza persino ai Goblin. Sbagliata forse la scelta di far guidare Myers.
MEMORABILE: Il poster del pittore James Ensor.

Lupoprezzo 25/03/11 20:18 - 635 commenti

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Con questo horror, incentrato sull'ineluttabilità del male che si insinua nella tranquillità cittadina, John Carpenter stabilisce la cifra stilistica dello slasher, imponendo un nuovo cinema dell'orrore. Formalmente è impeccabile, con diverse scene e sequenze ormai entrate nella storia del cinema (l'incipit e il finale quasi favolistico, giusto per citare le migliori). Mitici Donald Pleasence e Michael Myers automobilista improvvisato.

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Pinhead80 9/04/11 21:34 - 4715 commenti

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Già l'incipit iniziale è di quelli che si ricordano per sempre, e se a questo aggiungiamo anche l'azzeccatissima musichetta che accompagna il film è facile capire come Halloween sia diventato a tutti gli effetti un vero e proprio cult della storia del cinema. Ed è anche per questo che gli perdoniamo qualche piccola sbavatura nella sceneggiatura (ma quando avrà imparato Michael Myers a guidare?). Myers è l'incarnazione del male sulla terra. Imperdibile.
MEMORABILE: L'incipit iniziale. Michael con addosso il lenzuolo.

Mickes2 24/04/11 16:13 - 1670 commenti

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Con un altro incipit magistrale e movimenti di camera eccellenti (grande utilizzo della Steadycam), con quel motivetto intrigante, Carpenter ci catapulta immediatamente nell’atmosfera thriller e nello sguardo spietato di Michael Myers. Ottimo nella forma, con abili giochi di luci ed ombre… Grande regia di Carpenter (che qua scrive e compone anche le musiche) che sfrutta ogni singola inquadratura per aumentare il fattore psicologico, incentrando il film su questa figura, un assassino psicopatico che a soli sei anni uccise la sorella maggiore.
MEMORABILE: L'incipit. L'esordio di Jamie Lee Curtis.

Funesto 6/07/11 14:54 - 525 commenti

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Discreto slasher superiore alla media, per me troppo osannato rispetto ai suoi concreti meriti. Non che la figura di Myers non sia incisiva o che l'atmosfera notturna (sublimata dalla famosa ost) non sia sfruttata a dovere, né mancano scene riuscite (il letto con lapide e salma, tutto il bel finale al buio in casa); il fatto è che il soggetto è d'una povertà sconcertante, prevedibile e, nella resa, statico a causa d'una sceneggiatura annacquata e quasi inesistente. La Curtis, poi, così brava non è. Inspiegabilmente senza sangue. **!.
MEMORABILE: I rantoli di Michael; Michael che cerca di ghermire la sorella nascostasi in un guardaroba.

Markvale 18/08/11 15:42 - 143 commenti

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L'autentico capolavoro di John Carpenter che, partendo dai più semplici e basilari meccanismi del suspense, sviluppa un discorso mai prevedibile o banale sull'indistruttibilità e sull'ineluttabilità del Male. Pur debitore nei confronti dello Psyco di Hitchcock e delle prime pellicole di Dario Argento, si ravvisa quasi immediatamente il "personal touch" in un racconto che non concede tregua o pausa allo spettatore. Il finale sospeso - costruito per rapidi e perturbanti fotogrammi - sfiora la genialità.

Ishiwara 21/08/11 20:50 - 214 commenti

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Seppur non un film perfetto è molto ben ideato e realizzato, resistendo al passare del tempo più che dignitosamente. La sequenza di apertura è di quelle che non si scordano, per non parlare del momento in cui la maschera viene tolta. La tensione si mantiene efficacemente per tutta la durata del film, senza bisogno di particolari effetti speciali. Un'impersonificazione del male senza volto, senza emozioni, senza reale movente che qui funziona decisamente bene: purtroppo già nel primo sequel tali caratteristiche diverrano un difetto. Gran regia.
MEMORABILE: L'inizio; "Un uomo non sbrana". "Lui non è un uomo". "

Homesick 29/08/11 08:48 - 5737 commenti

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L’immortale Michael Myers, incarnazione del Male e della Paura atavici e fondatore della trimurti dell’horror moderno insieme a Jason e Freddy, esordisce in un maestoso prologo girato in soggettiva. Per il resto, si applicano le ormai note metodiche di certo thriller argentiano (ombre, rumori sinistri, subitanee epifanie di un assassino onnipotente e ubiquo, urla di vittime inermi), personalizzandole con virtuosismi di luci e ombre e scudisciate sonore, uniche responsabili dei sussulti di un film invero sopravvalutato. In una scena si vede The Thing, di cui Carpenter girerà il remake.
MEMORABILE: Il prologo con lo smascheramento di Michael bambino; Michael che contempla la sua vittima inchiodata al muro; la Curtis nascosta nell’armadio.

Giacomovie 4/09/11 22:48 - 1397 commenti

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Sono bastati poche settimane di lavorazione ed un budget ridotto all’osso per creare un fenomeno cinematografico entrato nell’immaginario popolare: un serial killer mascherato che colpisce proprio nella notte che più ispira temi d’orrore. Carpenter ci ha messo quella dose di genialità che ha fatto lievitare al meglio tutti gli ingredienti. A partire dal suo innovativo modo di girare e da come è stato usato il sonoro (composto dallo stesso regista) per creare la sensazione di angosciosa suspence. Morale del finale: il male non muore mai. ***!

Buiomega71 20/10/11 18:03 - 2899 commenti

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Carpenter fa il botto: reinventa il "thriller" e detta le coordinate per lo slasher movie a venire. Non mostra una goccia di sangue, tutto è movimenti di macchina, musica ossessiva e martellante e impreziosito dalla fotografia notturna di Dean Cundey, che immerge il film tra momenti angosciosi e il "calore" delle villette a schiera della provincia americana. Michael Myers, puro male fattosi uomo, che strangola, accoltella, è dovunque e non muore mai. Le battute finali sono tra le migliori del genere ancora oggi. Grezzo diamante carpenteriano.
MEMORABILE: La lapide sul letto, con il cadavere della Loomis; Myers ansimante con in dosso il lenzuolo e gli occhiali; Myers che spia tra le siepi la Curtis.

Mdmaster 4/11/11 22:52 - 802 commenti

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Il papà di tutti gli slasher moderni: gliene potremmo essere grati come... anche no. Quel che è certo è che il film di Carpenter ancora regge la visione; certo non ha ritmi serrati moderni, ma è ben recitato (su tutti la Curtis e Pleasance) e girato con attenzione. Ovviamente molto fanno le musiche, dal mitico tema ai raggelanti effetti sonori quando intravediamo Micheal Myers. Questi è un cattivo senza volto, senza motivazione e muto: più che un essere umano, è pura malvagità. Grande classico da rispolverare, almeno per il 31 sera.
MEMORABILE: L'attacco nell'armadio dove si nasconde Laurie; La comparsa di Micheal dall'ombra, alle spalle della Curtis.

Ducaspezzi 25/12/11 20:51 - 222 commenti

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È la successione di immagini delle ville di Haddonfield immerse nell'oscurità della notte di Halloween, nel finale del film e ad eccidio compiuto, a suggerirci magistralmente tutto il succo di questa pellicola scarna e potente: quella falsa, quasi proterva tranquillità di case che rimangono staticamente uguali a loro stesse, come in una normalità invero ormai persa per sempre, assomiglia alla silenziosa, elementare determinazione con cui il carnefice ha agito e ne evoca l' inesorabile enigma. Paura quintessenziale. Impressività dell'incubo.
MEMORABILE: Ogni momento descritto dalla musica, proprio in virtù della medesima che sembra disegnare da sola le scene, con la punta ben temperata delle sue note.

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Didda23 6/03/12 12:09 - 2424 commenti

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Carpenter regala momenti registici eccelsi, acuiti dall'artiginalità e dalla povertà dei mezzi. La costruzione della tensione rasenta la perfezione e l'inquietante colonna sonora è parte integrannte del racconto. Purtroppo la sostanziale banalità della sceneggiatura evidenziata dalla stuchevolezza dei dialoghi inficia il risultato finale.

Luchi78 14/05/12 17:40 - 1521 commenti

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Dopo la visione, sarà chiaro a tutti che un horror vive di tensione, suspence, brividi non collegati a ciò che si vede ma a ciò che si prova. Alla fine l'orrore si materializza in poche scene, il coltello affonda e il sangue sgorga. Ricetta semplice ed elementare di cui Carpenter si fa maestro: talmente banale che non si può non notare una sceneggiatura essenziale ma comunque efficace. Capostipite tra gli indipendenti e non solo.

Belfagor 11/08/12 11:38 - 2689 commenti

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Capostipite della saga incentrata su Michael Myers, serial killer mostruoso non tanto nell'aspetto quanto nella totale mancanza di pietà ed empatia. Realizzato con un budget stringato, è uno slasher con venature horror che non ha molto da dire, ma lo dice con classe. Carpenter punta tutto sui piani-sequenza silenziosi, sulla musica ossessiva, sulla ripresa in soggettiva dalla prospettiva dell'assassino per creare la suspence e la scelta si rivela efficace. La giovane Curtis fu una rivelazione.
MEMORABILE: L'incipit in soggettiva; Le riprese finali.

Mco 2/11/12 12:05 - 2323 commenti

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Se oggidì si parla di slasher style lo si deve soprattutto al successo di questo film, il quale codifica ciò che Psyco, Black Christmas e Silent night bloody night avevano già in fieri. L'opera di Carpenter deve molto anche alle melodie composte dello stesso regista, perfette al punto di far ricordare la pellicola anche al di là dei suoi meriti tecnici. Difatti il babau Michael è più parte di un contesto che non principale interprete. Le scene di violenza non sono esasperate né nel numero né nell'intensità. Ma è opera di studio fondamentale.
MEMORABILE: Michael in versione fantasma con gli occhiali!

Giùan 8/11/12 22:55 - 4528 commenti

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Sorprende ancora, all'ennesima visione, la "purezza" di questo piccolo capolavoro seminale, che nessuna imitazione ha la possibilità di riprodurre, tale è la capacità di Carpenter di affondare le proprie immagini nelle ancestralità cinematografiche. Così la mdp si muove apparentemente morbida eppure sempre ammonitrice nell'originaria provincia WASP, come un implacabile giudice calvinista senza volto, sconosciuto e sfuggente tale e quale a una Cosa dall'altro mondo. Uno di quei film di cui si sente nostalgia quando gli si sta lontano per troppo tempo.

Jena 10/11/12 19:08 - 1547 commenti

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Il film che da solo crea un genere e che nessuno delle centinaia che lo seguiranno riuscirà ad eguagliare. La regia carpenteriana tocca il suo apice. Una tensione e un'angoscia magnificamente orchestrate fino allo scatenamento finale. Pleasence in un'interpretazione da Oscar dell'horror, musiche rimaste nella storia, Michael Myers icona dell'horror di tutti i tempi. Una pietra miliare e uno dei motivi per cui amo il cinema. Capolavoro assoluto!
MEMORABILE: Il racconto di Pleasence sul'infanzia di Michael; La fuga di Michael; La prima visone con la maschera; Il pedinamento della Curtis; Il finale/finale.

Trivex 26/04/13 13:20 - 1738 commenti

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Non si dimentica e non ci si stanca di rivederlo (ogni tanto). L'atmosfera è sublime e la storia, introdotta dal famoso motivo "stregato", piace e si segue: "stregati" anche gli spettatori. La zucca è diventata famosa anche in Italia; e non parliamo della versione mangereccia o di quella utilizzata "dal marketing": la notte delle streghe acquisisce il proprio manifesto e "dolcetti e scherzetti" suonano alle porte della sera(ta) "stregata" italiana. ***!
MEMORABILE: Il finale... da paura!

Ale nkf 9/06/14 21:32 - 802 commenti

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Un cult fra gli horror movie, fonte d'ispirazione per molte altre pellicole a seguire. Carpenter, con un esiguo budget, gira un film pazzesco. Certo mancano gli effetti speciali, ma se ne fa a meno perché il connubio fra tensione e interpretazione del cast basta a soddisfare anche i più esigenti. Ottima la musica insistente e angosciante, così come l'assassino attorno al quale si è creato un alone di mistero che non muore davvero mai.
MEMORABILE: Pleasence che tenta di far capire che tipo di "non uomo" sia Myers.

Nicola81 12/07/14 19:41 - 2827 commenti

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La notte di Halloween, un serial killer che uccide con agghiacciante freddezza... Il film è tutto qui, ma pur lavorando su una sceneggiatura ridotta all'osso, Carpenter, autore anche dell'efficace tema musicale, fa esplodere la tensione accumulata nella prima parte in un finale visionario eppure tutt'altro che sanguinoso. Pleasance si costruì una seconda carriera, per la Curtis fu il trampolino di lancio. Come molti altri film la cui influenza travalica l'effettivo valore artistico, ha il "torto" di aver originato fin troppi epigoni.
MEMORABILE: L'incipit; Il pedinamento della Curtis; Il finale.

Almicione 17/01/15 01:04 - 764 commenti

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La buona introduzione inganna lo spettatore che si aspetta se non una pellicola particolarmente curata, almeno una buona fonte di tensione e paura e quindi intrattenimento. Invece, il nulla: per una mezz'ora abbiamo delle liceali che stanno preparando la serata di Halloween per divertirsi mentre raggranellano qualche dollaro come babysitter; la bionda vede un tizio in maschera seguirla in pieno giorno, ma per fortuna le amiche la tranquillizzano. Poi, comunque, nessuna tensione; anzi, solo qualche sbadiglio per questo assassino lentissimo.
MEMORABILE: La scena nell'armadio, l'unica passabile insieme alla prima sequenza; Negativamente: ma, dico, come cavolo fai a voltargli le spalle la seconda volta?

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Myvincent 2/02/15 22:29 - 3721 commenti

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Oramai un vero classico del genere thriller-horror, il film, ispirandosi a Dario Argento, ritrae comunque con originalità le gesta di un serial-killer "ideale", raccontandone i movimenti e l'assoluta assenza di reali motivazioni (se non una presunta malata sessuofobia). Il gore è tuttora intatto, nonostante siano trascorsi quasi quaranta anni e il finale perfetto nella sua chiusa. Lode a Jamie Lee Curtis e alla sua spontanea interpretazione.

Taxius 22/03/15 20:41 - 1656 commenti

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Capostipite di una lunga saga, Halloween risulta essere uno dei migliori slasher di sempre. Carpenter ha il merito di portare l'horror sotto casa nostra (la storia potrebbe svolgersi benissimo sotto casa e non nel solito bosco e questo fa crescere di molto la tensione); altra particolarità è la quasi totale assenza di sangue, e questo è un notevole punto a favore di Halloween, che lo distingue ancora di più dai soliti banali slasher.

Ultimo 29/04/15 17:48 - 1652 commenti

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Notevole horror firmato John Carpenter; costruito in modo veramente semplice, senza effetti speciali, ma in grado di creare uno stato di angoscia che va salendo nel corso dei minuti. Poco da dire sugli interpreti (Jamie Lee Curtis se la cava piuttosto bene...), quello che resta impresso è sicuramente il tocco registico, le inquadratura, specie quelle notturne e la famosa, raggelante colonna sonora. Una piccola perla, che non raggiunge vette altissime a causa di un inizio in sordina.
MEMORABILE: Gli ultimi 10 minuti (brividi assicurati!).

Tomslick 23/08/15 23:31 - 205 commenti

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Per dare più importanza possibile al terrore/orrore nudo e crudo si riduce al minimo - così come il budget - tutto il resto; lo spessore di storia, situazioni, personaggi e dialoghi è ben poca cosa. Un difetto enorme in normali circostanze ma non qui, dove invece la suspense raggiunge livelli altissimi grazie a inquadrature, prospettive e movimenti di macchina geniali (grazie, Carpenter) che vanno a braccetto col giro di piano più famoso della storia del cinema horror (e grazie ancora, Carpenter). Modus operandi vincente: il film fa davvero paura.
MEMORABILE: L'agghiacciante maschera bianca inespressiva spunta tanto lentamente quanto improvvisamente dal buio alle spalle dell'ignara protagonista...

Fulcioso70 29/05/15 15:50 - 8 commenti

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Il tema musicale di Halloween coagula e rapprende il meglio di questo incubo a occhi "chiusi aperti". Il compositore-regista-autore-visionario-artigiano Carpenter ci presenta l'uomo nero... ed è subito terrore. Uno "slasher movie" (anzi, LO "slasher movie" per definizione...) che continua a fare scuole e tagliare a pezzi i nostri nervi.

Pumpkh75 21/07/15 21:27 - 1735 commenti

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Respiri affannati, soggettive striscianti, sagome che emergono dal buio o che si stagliano minacciose sui viali alberati della borghesia americana: siamo nell’Olimpo del genere e lo si evince da quanti innumerevoli film successivi lo abbiano copiato a mani basse. Funziona tutto alla perfezione: l’atmosfera, il main theme ormai storico, Jamie Lee Curtis e il dottor Loomis. Senza Michael Myers non sarebbero mai esistiti tutti i boogeymen seriali degli anni 80. Fondamentale.

Vito 31/10/16 21:17 - 695 commenti

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Carpenter, prendendo un po' da Hitchcock e un po' da Argento, firma uno slasher monumentale utilizzando al meglio gli spazi e i tempi della paura. Già, perché Halloween è uno degli horror più spaventosi di tutti i tempi, dai titoli di testa con la zucca intagliata alle apparizioni di Myers, la maschera con il male dietro, l'uomo nero che porterà morte e follia tra la buona borghesia di Haddonfield. Bellissimi i giochi di luci e ombre e le musiche, davvero inquietanti. Jamie Lee Curtis in stato di grazia nel film che la consacrerà scream queen.
MEMORABILE: L'omicidio di Annie in macchina; Michael appare dal buio; Tutti i monologhi di Pleasence su Myers; Il finale.

Minitina80 3/04/17 20:20 - 2976 commenti

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Carpenter dimostra quanto una storia possa funzionare anche per il modo in cui viene raccontata. "Halloween", infatti, ha un soggetto semplice attorno al quale costruisce un climax di tensione che ha pochi eguali nel genere. La melodia portante, non si può negare, ha anch’essa un ruolo importante nell’accrescere la suspense e poi c’è la bravura nel disegnare carrelli e movimenti di steadicam efficaci anche a distanza di tempo. Sono proprio questi fattori che gli emuli non sono riusciti a replicare, restando solo con storielle insulse in mano.

Jdelarge 16/04/17 01:54 - 1000 commenti

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Il tentativo di esorcizzare il male, cristallizzandolo nella superstizione e riducendolo a un "dolcetto o scherzetto?" qualunque, si ritorce contro chi pensa che la paura riguardi solo il mondo dei bambini o delle favole. Carpenter, invece, la paura la fa sentire, la rende vera protagonista con le sue lunghe carrellate che seguono i protagonisti, scrutandoli e quasi non lasciandoli respirare. Coerente fino alla fine, nonostante a tratti risulti ripetitivo.

Rufus68 1/05/17 21:23 - 3818 commenti

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Teenager arrapati, la provincia profonda, Halloween, le zucche, lo sceriffo, la santarellina, i mocciosi, finestre e portefinestre di carta velina: Carpenter inaugura il teen horror americano e, se questo è un merito, è anche una colpa (la mediocrità dei luoghi comuni a venire si riflette sul capostipite). Il film, peraltro, mai si solleva da una teoria di crudi avvenimenti e Myers, come incarnazione simbolica del Male, è assai poco credibile (anche perché tende a pigliare una bella serqua di mazzate). Le musiche, invece, sono memorabili.

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Schramm 27/05/17 12:57 - 3490 commenti

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Il Tuono Verde, non privo di cristalline sfumature argentee, rimbomba ad Haddonfield: i Cholo accorpati in un'unica icona totemica del Male, che -ben sappiamo- è immortale, invincibile, inarginabile, e che è anche avatar della coscienza sporca cittadina e delle più ancestrali e leggendarie paure. Carpenter riproduce se stesso con una tesina para-hitchcockiana applicata al genere, ma più del 18 non porta a casa: il piatto è ottimamente cucinato ma viene interposto a come va apparecchiata la tavola secondo il cine-galateo e arriva freddo, dopo che il cameriere la prende chilometrica per servirlo.

Lythops 27/07/17 14:04 - 1019 commenti

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Molti film horror partono da qui, da un'opera girata con un budget davvero ristretto e alcune ingenuità del tutto perdonabili di fronte a idee e tecniche di ripresa (per non parlare del commento musicale, ideato dallo stesso Carpenter). Anche in questo campo molto della partitura, coi suoi cromatismi, verrà ripreso da altri. Ottimi i due interpreti principali, per quanto scelti in emergenza. E poi... un documento fondamentale, un mito a prescindere.

Magi94 3/08/17 13:14 - 942 commenti

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Non un capolavoro, ma certamente si tratta di un buon film con molti elementi ottimi e qualche difetto. Carpenter è geniale: basti pensare alla lunga soggettiva di Michael nel prologo che si conclude solo con l'arrivo dei genitori e la mdp che si allontana, rivelando il volto innocente e il coltello insanguinato. La tensione è alta per tutto il film, grazie anche al famoso tema composto da Carpenter stesso. Il limite è ovviamente la trama, che se già di partenza non è un granché, nel finale diventa un po' sciocca.

Gabigol 25/10/17 01:34 - 569 commenti

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L'omaggio carpenteriano a Argento - buttiamo nella mischia anche Bava e Clarke - è una pellicola che riscrive definitivamente alcuni cliché del sottogenere slasher e dona allo stesso un antagonista iconico tanto dalla maschera quanto nell'inarrestabilità che lo contraddistingue. Carpenter fa il bello e cattivo da solo: a una colonna sonora traumatizzante (opera sua) viene accompagnata una regia profondamente attenta ai dettagli nonché abile nell'amplificare il divorante senso di attesa. Forse non capolavoro, ma tassello fondamentale sì.
MEMORABILE: Il prologo; L'uomo impalato alla porta.

Thedude94 9/11/17 23:04 - 1084 commenti

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A dir poco fenomenale quest'opera diretta magnificamente da Carpenter, pregna di horror puro e terrore; qui nasce la figura infernale del molestatore seriale che si risveglia durante la notte delle streghe (per lui un giorno maledetto). Grande prova di Jamie Lee Curtis, che dall'inizio ha il volto segnato dalla paura per qualcosa che sta per accadere; qualcosa che sconvolge lo spettatore per come viene mostrato. Musiche memorabili accompagnano il clima di tensione che pervade la pellicola. Davvero spaventoso.

Rocchiola 28/12/17 11:05 - 952 commenti

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Secondo capolavoro di Carpenter che con questo film non inventa il sottogenere dello slasher (tra i precursori è da citare almeno Black Christmas) ma ne codifica le regole a tal punto da dettare il testo base per qualsiasi fanatico dell'horror (vedasi la citazione in Scream). Film indipendente, ebbe un successo planetario e lanciò definitivamente la carriera del regista. Molta suspense e pochissimo gore, tema musicale immortale e un assassino iconico a metà tra l'uomo nero delle favole e il moderno serial killer. Imitatissimo ma mai eguagliato.
MEMORABILE: L'omicidio inziale girato in soggettiva; Le fluide carrellate nella strade e tra le villette di Haddonfield; Il finale aperto.

Bergelmir 20/01/19 22:47 - 160 commenti

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Carpenter è il regista del minimo necessario: fa emergere la paura usando semplici riprese in soggettiva e una musica minimalista e incisiva, girando fra le ville di una tranquilla cittadina americana. Anche la storia è molto semplice e i personaggi non sono che marionette bidimensionali. Eppure, proprio per questo il film è di un'efficacia rara e l'assassino è subito divenuto uno degli archetipi dell'immaginario horror contemporaneo. Magistrali le riprese notturne. Classico e memorabile.

Elpata86 28/01/19 11:00 - 5 commenti

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"Halloween" non è, molto probabilmente, il primo slasher della storia - si pensi ad esempio a Reazione a catena di Mario Bava - ma possiamo sicuramente considerarlo come il capostipite degli slasher movie seriali che dagli anni '80 prolifereranno, ognuno ovviamente con le sue peculiarità e caratteristiche. Quello di Michael Myers è un personaggio che incarna il Male puro, imbattibile e inesorabile. Un film che ha fatto scuola.
MEMORABILE: "[...] mi sono reso conto con orrore che dietro quegli occhi viveva e cresceva... il male".

Anthonyvm 31/10/19 17:55 - 5612 commenti

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Un horror epocale che ha posto le fondamenta dello slasher: si ritrovano qui tutti quei cliché (le famose "regole" di cui si parla in Scream), tutti quegli archetipi e stereotipi (gli studentelli frivoli, la final girl vergine...) che negli anni i fan hanno imparato a riconoscere, amare e analizzare alla stregua di una dottrina. Carpenter non ha in mente nulla di tutto ciò: è la paura il suo obiettivo, la ricerca di un'atmosfera da incubo tramite musiche, luci e ombre, a scapito (talvolta) del ritmo e della complessità del plot. Irrinunciabile.
MEMORABILE: I titoli di testa; La soggettiva di Michael bambino; Il racconto di Loomis; La sagoma di Myers nella penombra; I cadaveri sbucano ovunque; La fine.

Lupus73 17/11/19 15:50 - 1483 commenti

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Cult movie firmato Carpenter, ha dato vita a una lunga schiera di sequel, reboot e re-sequel. Vediamo un antefatto di sangue nella notte di Halloween in cui Michael Myers è un bambino disturbato; dopo 15 anni di manicomio fugge la stessa notte con una maschera bianca. Ancora nessuna connessione esoterica a Samhain/Halloween, celtismo e rune; solo uno squilibrato/mostro "vero" dietro una maschera, che si aggira in una notte tra tante maschere e mostri falsi. La regia crea tensione e inquietudine senza bisogno di efferatezze.
MEMORABILE: L'antefatto e la filastrocca dei bambini.

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Kinodrop 6/01/20 00:38 - 2908 commenti

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Anche se non privo di qualche neo, questo horror seminale di Carpenter non mostra segni di vecchiaia, anzi è quasi necessario per poi giudicare la filmografia successiva del genere. Non una goccia di sangue, ma tanta inquieta attesa per ciò che è latente in penombra, la presenza sfuggevole tra gli scorci e gli squarci luminosi nella notte fatidica. Si percepisce anche un consapevole e misurato tocco ironico che concilia festa e dramma reale. Perfetti la giovane Lee Curtis e il sempre mascherato e ansimante Castle, forse poco valorizzato Pleasence.
MEMORABILE: La ost con qualche riferimento a Profondo rosso; Le sequenze horror in tv; Nascosta nella cabina armadio; Il finale e la panoramica sulla città.

Siska80 25/02/20 12:01 - 3714 commenti

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Il film ha innegabilmente il merito di aver influito sulla saga di Venerdì 13 (entrambi gli assassini, essendo puro male, sono immortali), ma non si può definire valido un prodotto che crea suspense solo nella scena iniziale (i baby killer in USA sono comunque quasi all'ordine del giorno, non è che sia poi una gran trovata) e in quella finale, con la protagonista braccata in casa assieme ai bambini. Bravo Pleasence, finale prevedibile, musiche inquietanti.
MEMORABILE: Myers ha la stessa faccia della maschera che indossa (epic fail!).

Rigoletto 18/09/20 13:08 - 1785 commenti

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All'età di sei anni Michael Myers uccide a coltellate la sorella maggiore. Internato per molti anni fuggirà per compiere la sua vendetta. Un capolavoro firmato Carpenter, di una semplicità incredibile va a colpire lo spettatore con tutta la forza del male. Possiede una capacità di generare tensione che trova veicolo nell'estrema dinamicità. Condito con le grandi interpretazioni (soprattutto della Curtis e di Pleasence), va ad occupare una nicchia ideale dell'horror, quella del personaggio malvagio ultraterreno, ruolo che Michael Myers si contenderà con Jason Voorhees.
MEMORABILE: "Spaventoso!.....gli occhi neri, gli occhi del diavolo....mi sono reso conto che dietro quegli occhi viveva e cresceva il male."

Daniela 24/12/20 22:34 - 12606 commenti

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Ad oltre quarant'anni dell'uscita è indispensabile contestualizzarlo per capirne l'importanza: c'erano stati altri serial killer di fanciulle e giovanotti in precedenza ma è questo che fissa le regole dello slasher classico. ribadite anche quando vengono parodiate. Tanto imitato che, a vederlo adesso, rischia di sembrare esso stesso una pallida imitazione ma è stato Carpenter a girare allora con due soldi un film spartiacque nel genere horror, fissando con Curtis il modello delle future final-girl e facendo entrare la maschera di Michael Myers nell'immaginario collettivo.

Fedeerra 11/01/21 05:41 - 770 commenti

I gusti di Fedeerra

Agghiacciante parabola di coartazione individuale e sociale; siamo sul finire degli anni 70 e la sfavillante chimera hippie è oramai sul viale del tramonto. Horror che condanna l’esplicarsi di un libero erotismo, permeato da una violenza audiovisiva spaccanervi e da un’atmosfera semplicissima ma ancora oggi ineguagliata. Carpenter quasi inconsapevolmente riscrive la storia e impone nuovi stratagemmi narrativi al genere. “Halloween” non è nemmeno più un film, ma un vademecum. Virginale Jamie Lee Curtis.

Caveman 29/10/21 21:35 - 523 commenti

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Capolavoro assoluto di Carpenter, bignami horror in grado di tracciare un nuovo solco nel panorama di genere, dando il via allo slasher. Pellicola che ha fatto scuola: Michael Myers è il male puro, l'ombra della strega, uno dei babau più iconici di sempre. Un film dalla potenza fenomenale, con l'intro da studiare tanto è perfettamente ripreso. Indimenticabile, oltre all'interpretazione di Pleasence e al debutto della Curtis, la colonna sonora in grado di gelare il sangue. Caposaldo del (fu) new horror. Tensione costruita perfettamente, senza mostrare una goccia di sangue (o quasi).

Il ferrini 30/10/21 01:25 - 2337 commenti

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Carpenter inventa lo slasher, ma soprattutto un personaggio immortale, sia nel film che nell'immaginario cinematografico: Michael Myers. Con una semplice maschera inespressiva, volto rubato nientemeno che al capitano Kirk, e neanche una sillaba pronunciata, diventa subito leggenda. Memorabile il piano sequenza iniziale, girato con la panaglide, che restituisce subito allo spettatore il punto di vista dell'assassino. Titolo immancabile per gli amanti del genere ma non solo.

Noodles 14/08/22 08:56 - 2196 commenti

I gusti di Noodles

Pur con un budget ridotto, è un film assurto allo status di cult, pur con alcuni difetti che comunque non rovinano una storia interessante e coinvolgente, in cui la tensione e il sangue sono ben dosati e il serial killer di turno è convincente nel suo essere praticamente un simbolo dell'immortalità del male. Buono il cast, con un Donald Pleasence sopra tutti sebbene abbia spesso la tendenza ad andare un po' sopra le righe. Carpenter mostra la sua versatilità come sempre componendo anche la soundtrack, indimenticabile. Film di culto la cui visione non può mancare.

Teddy 11/09/22 18:01 - 808 commenti

I gusti di Teddy

La lotta in questione è quella tra chi viene monitorato dal pacato pudore repressivo e chi dall’ostentato caos sessuale. In mezzo c’è l’occhio vitreo di Carpenter, che instilla luci e ombre, silenzi e suoni, in un rabbioso e provocatorio incubo di provincia che è un vero e proprio trattato sociologico. Perfetta l’alchimia tra montaggio e sonoro, virginale la bellezza della Curtis. Fa riflettere e fa ancora paura.

Magerehein 1/11/23 11:39 - 977 commenti

I gusti di Magerehein

Padre putativo della valanga di slasher made in USA che seguirà negli anni a venire (Venerdì 13 è l'esempio più lampante), ne incarna pregi e difetti. Gran parte dei meriti di questo film si deve alla sapiente regia di Carpenter: avvalendosi di una opprimente fotografia plumbea nelle scene diurne e di inquadrature peculiari, riesce a rendere angosciante anche un innocuo quartiere tutto villette e viali alberati. Michael Myers è senza dubbio un killer iconico, la sua presenza è tangibile, ma il body count è troppo basso, il gore nullo e la sceneggiatura è quel che è. OST iconica.
MEMORABILE: L'iconico tema principale della OST; La prima panoramica sul quartiere dove la Curtis abita.

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Bullseye2 2/11/23 00:20 - 393 commenti

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Un capolavoro non è (nel proto-slasher fu fatto molto di meglio sia con il glorioso prototipo baviano che, in territorio anglofono, con il classico di Bob Clark): resta comunque un buon film, costruito su poco (a livello di budget e non solo) ma che ebbe un successo e un'importanza (innegabile) immensa. Il difetto più grande è, paradossalmente, nella figura iconica di Myers: una "presenza" troppo "assente" per mettere paura. Ad ogni modo il contorno è saporito e il risultato viene portato a casa. Film di culto senz'altro; come meccanismo per gli spaventi risulta meno credibile.

Capannelle 1/01/24 23:36 - 4394 commenti

I gusti di Capannelle

Un racconto tutto sommato banale, ambientato in poche case, si trasforma in un pezzo allucinato grazie alla gestione magistrale di musiche ed effetti sonori. Questo permette alla seconda parte di vivere riuscite sequenze di terrore che vengono conditi dall'atmosfera di Halloween (nemmeno tanto sfruttata per la verità) e dai consueti ammiccamenti sessuali tra teenager americani. Per contro il finale poteva essere orchestrato meglio e nella fase horrorifica bisogna ogni tanto sorvolare su dettagli poco logici.

Sebazara 7/01/24 08:42 - 41 commenti

I gusti di Sebazara

Terzo film di Carpenter, diventato icona del genere slasher. Uno dei migliori horror mai girati. Da molti ritenuto banale e ripetitivo, ma è in grado di trasmettere ancora una tensione che ben pochi film riescono a donare. La tensione regna sovrana dall'inizio alla fine e, nonostante la durata contenuta, sembra durare in eterno. Inoltre la pellicola è ricchissima di scene memorabili e sequenze eseguite magistralmente (come ad esempio la scena iniziale, che con una soggettiva eseguita alla perfezione riesce ancora a spaventare).
MEMORABILE: L'iconica colonna sonora scritta dallo stesso Carpenter.
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MUSICA:
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  • Homevideo Pumpkh75 • 30/10/19 10:35
    Addetto riparazione hardware - 432 interventi
    Ecco il mio regalo di Natale!!!!
  • Homevideo Taxius • 30/10/19 16:45
    Addetto riparazione hardware - 181 interventi
    Qualcuno dice che Halloween 6 sarà cut :-(
  • Homevideo Rebis • 30/10/19 18:04
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Dalla foto di Amazon pare ci saranno due dischi per il 6, uno con la theatrical uno con la producer's cut. Piuttosto sembra che non conterrà la extended del primo e nemmeno gli extra presenti nel cofanetto con il film singolo... Che a dirla proprio tutta, a parte il commento audio, non sono un granché mi pare, meglio quelli del DVD dall'angelo.
    Ultima modifica: 30/10/19 19:51 da Rebis
  • Homevideo Taxius • 31/10/19 11:00
    Addetto riparazione hardware - 181 interventi
    Ovviamente cercano ti farti comprare entrambi i cofanetti.
  • Homevideo Rebis • 31/10/19 14:37
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Secondo me vale l'acquisto solo se ti interessa il 4k perché gli extra sono molto più rilevanti nella vecchia edizione in dvd (ottima anche la qualità audio video del film fra l'altro) e la versione extended è una pura curiosità realizzata per la messa in onda tv in America. Penso lo prenderò per puro collezionismo a prezzi davvero stracciati.
  • Homevideo Caveman • 19/11/19 07:05
    Servizio caffè - 403 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Secondo me vale l'acquisto solo se ti interessa il 4k perché gli extra sono molto più rilevanti nella vecchia edizione in dvd (ottima anche la qualità audio video del film fra l'altro) e la versione extended è una pura curiosità realizzata per la messa in onda tv in America. Penso lo prenderò per puro collezionismo a prezzi davvero stracciati.

    Quoto sonoramente.

    Io attendo il box, mentre per ora il cofanetto dedicato solo al primo film può rimanere sugli scaffali. Per quel che mi riguarda.
  • Homevideo Rocchiola • 30/12/19 10:19
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Finalmente sono riuscito ad acquistarlo su Amazon pagandolo sui 20 euro cioè meno della metà del costo in negozio. Premesso che non possiedo lettori ultra-HD 4K, ho visionato il BD normale confrontandolo con il DVD Dall'Angelo-CVC. La prima cosa che emerge è che il vecchio DVD era davvero un prodotto d’alta qualità dalle immagini davvero eccellenti per un film in SD non proprio recentissimo. Detto questo il nuovo BD appare completamente ripulito (sul DVD qualche minima puntinatura era comunque presente) e riccamente dettagliato (qualcosina in più rispetto al DVD che comunque sottolineo era di livello molto alto). Anche lo sfondo è un pochino più pulito scevro da qualsiasi forma di granulosità. Credo si possa sostenere tranquillamente che questa è la miglior versione home-video del classico carpenteriano arrivato da noi in HD con largo ritardo rispetto ai paesi esteri. Il quadro presentato nel corretto formato 2.35 ha una colorazione lievemente meno intensa rispetto al DVD dove la componente bluastra di alcune scene era più accentuata. La colorazione appare dunque un po’ più equilibrata nel BD. In più sul terzo disco c’è anche la versione extended che dura una decina di minuti in più con le scene aggiunte sottotitolate in italiano. L’audio DTS-HD 5.1 è chiaro anche se forse un pò basso nei dialoghi ma perfetto nella riproduzione delle inquietanti ed ormai mitiche musiche composte dal regista in persona. Più una marea di extra, libretto con testo in italiano ed alcune belle foto e una cartolina riproducente il manifesto originale del film. Il nuovo master scansionato in 4K master proviene dall'edizione americana della Liongates pubblicata nel 2018 in occasione del 40° anniversario del film.
  • Musiche Lupus73 • 2/11/20 15:20
    Call center Davinotti - 55 interventi
    Questa underground raw black metal band americana chiamata Tjolgtjar, nel 2007 ha rilasciato un album intitolato Halloween; un concept album basato sul film di Carpenter e quindi su Michael Myers (come si può evincere dai titoli dei brani).
    Molti brani riprendono la OST riproponendola con chitarre elettriche ecc...

    Il brano conclusivo invece riprende il noto gingle della Silver Shamrock su Halloween 3.
    La copertina dell'album riprende la locandina originale di Halloween 2 (zucca e teschio)

    Tjolgtjar-"Halloween"
  • Curiosità Lucius • 3/06/21 08:39
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dall'Archivio cartaceo Lucius, il flano originale del film:

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images57/hallow.jpg[/img]
  • Curiosità Raremirko • 12/06/21 21:15
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    * L'idea del finale in cui la mdp passa velocemente da una stanza all'altra e/o da un luogo all'altro dove Myers è stato presente venne al montatore Tommy Lee Wallace, non a Carpenter.

    * A detta del regista, Wallace, globalmente, fece un lavoro di montaggio grandioso.

    * Cristopher Lee dichiarò che rinunciare al ruolo di Looomis, che poi andò a Pleasance, fu l'errore più grosso di tutta la sua carriera.

    Fonte: Booklet interno edizione blu ray Minight classics